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Promosso, all'inizio quando ho visto le scritte capitolo 3 mi sono preoccupato...pensavo che diventasse un film alla tatantino con lungaggini e logorrea varia invece il film funziona. Semplice semplice con qualche strategemma. "Bisogna capire chi è la vittima qui." Nel finale il poliziotto prudente capisce che c'è qualcosa che non torna e infatti con un serial killer nei paraggi non si può sapere chi sia. Buona colonna sonora, interpreti sconosciuti ma che hanno un ottima chimica, la Willa Fitz. è una gradevole sorpresa per stile e recitazione ma anche Kayle Galner non sfigura. La violenza è funzionale e la storia non si trascina. Aspettando il prossimo progetto del regista TJMolner credo che possa fare strada.
Nonostante l'epilogo che ha il sapore della beffa, la parte conclusiva di questo STRANGE DARLING mi è sembrata un po' ingenua e forzatamente acchittata. E' però indubbio la discreta rappresentazione degli eventi, che diventano subito chiari, e che vengono intrisi di una certa atmosfera fascinosa, grazie soprattutto alla prova della protagonista. Il coinvolgimento è assicurato anche se l'ingenuità di alcuni momenti può far storcere il naso ai pignoli come il sottoscritto, ma non si fatica ad apprezzarne l'intento e la realizzazione complessiva meritandosi un voto positivo.
Si dai se non ci fosse la struttura "casuale" in capitoli forse il film perderebbe di nerbo, visto che la sceneggiatura non è particolarmente originale o brillante. Ci sono dei discreti colpi di scena, peraltro alcuni telefonati, impreziositi appunto dall'organizzazione narrativa a incastro. Chiaramente ci sono forzature e inverosimiglianze, esagerazioni a manetta, però insomma la realtà in cui siamo immersi nel mondo che ci circonda è talmente assurda da far spesso apparire un film del genere come neorealismo puro. Si mescolano splatter, violenza fisica e verbale, dialoghi e "vibes" tarantiniani che intrigano. Buonissima la colonna sonora. Si può vedere, magari anche un paio di volte.
Ennesima variante sul tema del serial killer, quantomeno è un'opera stilisticamente interessante, sia per via di un montaggio alternato che mischia bene le carte all'inizio salvo poi ricollegare bene i tasselli ma anche per uno stile abbastanza eclettico che dona una certa freschezza alla pellicola, riservandosi anche un po' di critica sociale, in particolare rivolta alla figura dell'assassina, spesso vista come innocua, anzi come vittima, solo in quanto donna, che approfitta meschinamente dello status per trarre in inganno, una trappola in cui cadranno i vari malcapitati che la incontrano, dalla coppia di hippie alle forze dell'ordine, giocando molto con la narrazione che grazie al montaggio svia efficacemente i sospetti dello spettatore, cercando di stupirlo continuamente e dando anche una forte dinamicità alla vicenda,ma alla fine narra una storia abbastanza basilare..
Intrigante a livello visivo, con delle belle atmosfere nelle scene in notturna caratterizzate dalle luci al neon, fuori blu, più calde negli interni e delle radiose scene diurne tra i boschi dell'entroterra americano, nel complesso non presenta una tensione particolarmente alta, ho preferito i primi capitoli col rapporto malato tra il malcapitato e l'assassina nel motel, in giochi sessuali in cui sembra mischiarsi finzione e realtà, in un momento in cui la sceneggiatura non ha mostrato ancora le sue carte, un po' più blanda la parte finale, tra qualche sgozzamento, e omicidi vari, però insomma, poca roba.
Carina la colonna sonora, con vari pezzi tendenzialmente soft che fanno quasi da contraltare alla tematica del film, e discreta l'interpretazione della protagonista coi suoi vari cambi di registro, passando dalla spietatezza del killer al suo frignare fingendo si essere la vittima, risultando spesso convincente, così come nel primo capitolo in macchina coi suoi discorsi sull'essere in pericolo, ottimamente in parte.
Sufficienza stiracchiata, viene salvato da uno stile tutto sommato niente male.
Se Strange Darling avesse avuto una narrazione più canonica e lineare la qualità del prodotto sarebbe stata ridimensionata. In questo caso rimane un buon thriller che finalizza il suo obiettivo nel distribuire sapientemente i colpi di scena, il cambio di prospettiva e partendo dal presupposto che certi ruoli per lo spettatore siano già predefiniti e determinati a priori. Notevole inoltre l'interpretazione di Wiila Fitzgerald.
Curioso ed interessante film che segue un po' lo stile di "Barbarian", scritto e diretto da JT Moliner, in cui la divisione in capitoli e il continuo cambio di dinamica ravviva la tematica del thriller con il killer. Interessanti le composizioni musicali, articolato il montaggio, fotografia di Giovanni Ribisi con colori saturi che richiamano lo stile italiano dello slasher/giallo. Ottima la coppia Willa Fitzgerald (splendida) & Kyle Gallner (ai limito dell'umano) davvero una contrapposizione di personaggi che supporta tutto il film con le proprie interpretazioni. Efferato ma anche Tarantiniano nell'approccio narrativo e questo non guasta ai fini della narrazione (fatta per stupire a tavolino lo spettatore).
Le lodi sperticate di certa critica americana che esaltano "Strage Darling" a capolavoro mi sembrano esagerate, comunque a mio parere il film colpisce nel segno. La divisione in capitoli (in "disordine" cronologico) e la conseguente non linearità, i colpi di scena, il ritmo altissimo, le ottime interpretazioni, la colonna sonora di qualità, sono tutti punti a favore che portano la pellicola ad un ottimo livello.