tacchi a spillo regia di Pedro Almodovar Spagna, Francia 1992
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tacchi a spillo (1992)

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locandina del film TACCHI A SPILLO

Titolo Originale: TACONES LEJANOS

RegiaPedro Almodovar

InterpretiVictoria Abril, Marisa Paredes, Miguel Bosé, Anna Lizaran, Féodor Atkine, Bibí Andersen

Durata: h 1.52
NazionalitàSpagna, Francia 1992
Generedrammatico
Al cinema nell'Agosto 1992

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Trama del film Tacchi a spillo

Becky è una cantante di successo che da giovane ha trascurato sua figlia Rebeca per la carriera. Rebeca, da adulta è diventata una famosa annunciatrice televisiva e non ha ancora perdonato sua madre. Quando Manuel, ex marito di Rebeca e amante di Becky viene assassinato, Rebeca confessa in diretta televisiva di essere l'assassina. Ci penserà uno strano giudice amante dei travestimenti a risolvere il caso...

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Voto Visitatori:   5,97 / 10 (17 voti)5,97Grafico
Miglior film straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO CÉSAR:
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Voti e commenti su Tacchi a spillo, 17 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  22/03/2010 10:22:54
   5½ / 10
Un passo falso per Almodovar che per la seconda volta dopo Matador cambia del tutto registro e inscena un vero e proprio thriller dei sentimenti.
Abbastanza pesante se confrontato con i suoi precedenti lavori,Tacchi a spillo racconta del rapporto conflittuale tra madre e figlia interpretati da due bravissime Victoria Abril e Marisa Paredes.
Grottesco solo nei legami eccessivi d'amore (la figlia sposa l'ex patrigno),molte sono le scene dolorose che analizzano bene il rapporto tra madre e figlia,ma il prezzo è stato quello di perdere il ritmo e le situazioni da commedia tipiche del regista.
Bravi tutti gli attori,anche Bosè.

2 risposte al commento
Ultima risposta 15/03/2013 21.45.57
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Gruppo REDAZIONE amterme63  @  20/01/2008 15:53:09
   7 / 10
Con gli stessi ingredienti si riesce spesso a fare pietanze sempre diverse. Qualche volta vengono degli ottimi piatti, altre volte la resa non è eccelsa. Questo per dire che se questo film non è ben fatto, non è certo perché Almodovar usa sempre le stesse tematiche, ma perché queste non sono amalgamate, sviluppate o spiegate in maniera convincente. In questo caso il film è un po’ tirato, qualche personaggio non è sufficientemente approfondito, rischia un po’ di annoiare. Non viene però mai meno la grande cura e perizia tecnica nella realizzazione. Tutte le scene sono studiate e curate nei particolari, soprattutto scenografici.
Ecco quelli che sono i tratti salienti dei film di Almodovar:
- il rapporto conflittuale e intensissimo che lega madre e figlia/o; in generale il grande valore che assume il grado di parentela, una delle basi della solidarietà umana. Si tratta però di un valore assoluto, è la guida morale di una persona. Il genitore ricopre il ruolo che in genere si dà alla “divinità”, cioè guidare, proteggere, consolidare, fare da punto di riferimento.
- in second’ordine la grande forza dell’amicizia, la quale è il principale appoggio nella vita quotidiana. E’ l’altro punto fermo nell’universo almodoroviano. Se il genitore è “Dio”, gli amici sono “gli angeli”, sempre pronti a darsi da fare e ad aiutare chi chiede aiuto. E’ la ricchezza spicciola della vita.
- l’amore è invece la forza irrazionale, quasi malefica, che attira, sconvolge e a volte distrugge. Sono tanti gli amori che finiscono in tragedia nei film di Almodovar e figurativamente l’uccisione dell’amato/non amato è quasi giustificata, anzi appare quasi necessaria per liberarsi di questa forza diabolica che imprigiona le persone e impedisce la loro libertà.
- il valore di una persona lo si misura dalla sua capacità di esprimere liberamente se stessa fino in fondo. Più è genuina e anticonformista, più è vera e apprezzabile. Così pure i valori sociali. Chi esprime varietà e diversità è quello più affidabile. Per questo è da lodare chi non si vergogna a mostrare del tutto il proprio animo, esprimendo anche le parti maschili/femminili, buone/cattive, dolci/violente che tutti noi ci portiamo dentro. I valori fondanti della società, come ad esempio la famiglia, devono essere il più aperti e elastici possibili. Solo così una società può risolvere i suoi problemi.
- dal punto di vista tecnico, tutti i film di Almodovar cercano di seguire la linea della varietà e dell’anticonformismo come fondamento della vita umana. Si cerca sistematicamente di mescolare gli stili: c’è il melodramma, la tragedia, il poliziesco, la satira, il musical. Esagerando e deformando le situazioni, si crea distacco verso di esse e lo spettatore le può giudicare con più oggettività che se fossero state “serie”, in più “divertendosi”. C’è sempre un senso di quotidianità e di vita spicciola vissuta che è poi il fascino segreto dei film di Almodovar. Sono sempre molto umani. Questa è la principale differenza con i film di Tarantino a cui stilisticamente assomigliano.
“Tacchi a spillo” si fa notare soprattutto per la grande cura nella resa coloristica e figurativa. Il protagonista è il rosso accesso. Appaiono poi altri colori molto intensi come l’azzurro, il verde.
A parte la gioia dell’occhio, il film si concentra troppo sul rapporto speciale di due madre e figlia speciali, stancando a volte un po’, lasciando accennate altre tematiche e, secondo me, senza sviluppare per bene il senso di vissuto e quotidiano che è il fascino principale di Almodovar.

2 risposte al commento
Ultima risposta 22/01/2008 23.04.45
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siren  @  13/03/2007 14:51:50
   6½ / 10
Anche se antecedente alla Mala Educacion, ho rivisto Zahara in Miguel Bosé...magnetico nel ruolo di Fatàl, ordinario e prosaico in quello del giudice-ispettore.
Taglio pulito e sobrio per questo noir, come gli abiti Armani della Paredes e gli Chanel di Victoria Abril. Riuscito il binomio musica&mimica, ma“un anno d’amore” di Mina avrebbe reso di più in italiano!Perde molto sull’epilogo della liason tra Rebecca e il Giudice, e il gioco del colpevole finisce in modo assai prevedibile:ci si assume le altrui colpe per espiare i propri peccati e rimediare alle proprie mancanze. Marisa Paredes monopolizza la scena, anche se la preferisco in Tutto su mia madre.Il balletto delle detenute mi ha ricordato quelli che Lynch ripropone in Inland Empire,no?

1 risposta al commento
Ultima risposta 04/05/2008 15.09.00
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Crimson  @  05/03/2006 11:14:34
   4½ / 10
Grande delusione. Sicuramente và riconosciuto l'intento di mescolare diversi ingredienti, dal thriller al rapporto madre-figlia. Ma stavolta non funziona, e personalmente lo considero come il più brutto e mal riuscito film di Almodovar. Tra l'altro è recitato male, con un Miguel Bosè improponibile. L'unica che si salva è la solita Marisa Paredes.

2 risposte al commento
Ultima risposta 28/08/2006 23.55.10
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