una lunga domenica di passioni regia di Jean-Pierre Jeunet Francia 2004
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una lunga domenica di passioni (2004)

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locandina del film UNA LUNGA DOMENICA DI PASSIONI

Titolo Originale: UN LONG DIMANCHE DE FIANÇAILLES

RegiaJean-Pierre Jeunet

InterpretiAudrey Tautou, Gaspard Ulliel, Jean-Pierre Becker, Dominique Bettenfeld, Julie Depardieu, Jodie Foster, Marion Cotillard

Durata: h 2.14
NazionalitàFrancia 2004
Generedrammatico
Al cinema nel Febbraio 2005

•  Altri film di Jean-Pierre Jeunet

•  Link al sito di UNA LUNGA DOMENICA DI PASSIONI

Trama del film Una lunga domenica di passioni

Francia, 1919. Mathilde, una ragazza di 19 anni che non può camminare, ha perso in guerra il suo fidanzato Manech, partito due anni prima per il fronte e destinato ad andare a combattere sulla Somma. La ragazza è convinta che lui sia ancora vivo nonostante le informazioni avute da un sergente che ha conosciuto Manech che le confida di aver assistito alla fucilazione del soldato e di altri quattro commilitoni presso Bingo Crépuscule. I cinque infatti avevano subito la condanna da parte della corte marziale dopo aver tentato un espediente per lasciare il fronte. Tra incertezze e false speranze Mathilde inizia una disperata ricerca per scoprire le sorti di Manech e dei suoi sfortunati compagni...

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Voto Visitatori:   7,28 / 10 (48 voti)7,28Grafico
Miglior attrice non protagonista (Marion Cotillard)Miglior attore debuttante (Gaspard Ulliel)Miglior fotografiaMigliore scenografiaMigliori costumi
VINCITORE DI 5 PREMI CÉSAR:
Miglior attrice non protagonista (Marion Cotillard), Miglior attore debuttante (Gaspard Ulliel), Miglior fotografia, Migliore scenografia, Migliori costumi
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Voti e commenti su Una lunga domenica di passioni, 48 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

stratoZ  @  08/07/2023 20:07:06
   5½ / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Sarà che non amo eccessivamente Jenuet, fatta qualche eccezione, ma questo film mi ha stuccato particolarmente. Mi ha dato la stessa sensazione di quei dolci fatti benissimo, con ingredienti di qualità, fatti da un maestro di pasticceria che tuttavia per il voler condire troppo li rende ridondanti al sapore, alla fine ne risulta buono un solo morso, dal secondo in poi inizia a sdegnare.

Jenuet fa qualcosa di simile, ci mette tutta la sua cifra stilistica, che può stupire nel breve periodo, ma in una durata comunque consistente come quella di questo film tende a stagnare e stancare. La tematica della guerra fa sfondo alla vicenda, l'autore e il DOP mettono in forte contrapposizione i flashback dominati dal grigio ambientati al fronte con la fotografia fiabesco/vintage giallo ocra della ricerca successiva riuscendo a creare dei bei quadretti, bei giochi di luce, degli ottimi chiaroscuri in alcune occasioni, in aggiunta Jenuet qui è più virtuoso che mai e si scatena come se stesse facendo un videoclip, le sequenze in movimento si sprecano, insomma tecnicamente sarebbe inappuntabile se non fosse appunto che questo stile tende a ridondare. Il tutto è condito dal suo tipico humor grottesco, anche questo che fa da contraltare al dramma di fondo.

Per il resto è un film sulla speranza, la sola protagonista contro il mondo che va alla ricerca dell'amante, una sorta di fiaba post bellica con una carrellata di personaggi bizzarri e quantomeno caricaturali con un cast pieno di nomi celebri, anche in ruoli minori.
Purtroppo, a mio parere non riesce a colpire nel segno. Sia per la mancanza di originalità della sceneggiatura - perché parliamoci chiaro gira su archetipi vecchi di decenni, cambia lo stile, cambiano i personaggi ma questa pellicola narrativamente potrebbe essere lo stereotipo del melodramma post bellico - sia per un po' di melensità e retorica di fondo che mi ha lasciato particolarmente sdegnato, sensazioni molto personali comunque.

Boromir  @  23/04/2022 00:15:47
   7 / 10
Gli orrori della guerra fanno da sfondo a questo drammone romantico condito di humour, insaporito con un pizzico di folle visionarietà e dotato di un'anima da giallo investigativo che permettono di reggere la durata di quasi due ore e venti. Cromaticamente abbacinante (anche se la grana giallognola spalmata sui frame alla lunga un po' stanca), è una Guernica di Picasso raccontata con le pennellate aggraziate e irrequiete di Van Gogh, acre come le trincee impregnate di morte e pungente come l'humus. Audrey Tautou è una leggiadra e malinconica creatura agreste; Marion Cotillard si mangia il film con il suo charme a metà tra Giovanna d'Arco e un'oscura dark lady steampunk. Il compianto Gaspard Ulliel è un volto romantico credibile e toccante.

AMERICANFREE  @  18/08/2016 23:29:01
   7½ / 10
Bel film, condivido la media di filmscoop.L'unica piccola pecca e' la durata eccessiva

sagara89  @  28/06/2016 18:40:44
   8 / 10
Un altra perla del cinema europeo. Storia tratta da un meraviglioso romanzo e adattata perfettamente al cinema grazie ad un eccezionale cast e alla fotografia del film, rasentando l'opera d'arte.

uito  @  02/06/2014 15:30:34
   8½ / 10
Poderoso affresco sull'amore e sulla morte ricreato sullo sfondo degli orrori della guerra combattuta e sofferta nelle trincee della Somme. A ciò si aggiunga un tocco di fantasy ed humor conditi da una venatura di giallo-noir ante-litteram ed il risultato e' un opera piuttosto complessa e viscerale che non stanca ma, anzi, finisce per appassionare. Come in un quadro di Van Gogh dove il furore cromatico ci abbaglia così in ULDDP veniamo abbacinati dallo straordinario e strabordante effetto di colore delle campagne francesi....come nella Guernica di Picasso, dove sono forti i segni della violenza visibili attraverso le bocche spalancate in un grido di dolore o la spada spezzata nel pugno del soldato agonizzante, così nella pellicola si respira l'acre odore della morte disseminata nelle trincee e cumuli di terra sollevati insieme alle membra violentate dei poveri commilitoni. Cioè bastano alcune osservazioni (come appunto in un quadro...) per capire la mano certa del regista e anche questa volta Jeunet ci consegna questo puzzle onirico permeato di raro lirismo e poeticità attraverso le vicende di 5 condannati a morte raccontate con delicatezza e crudeltà....il crocifisso dilaniato sulla croce, immagine emblematica con cui si apre il plot, e l'atavica lotta della tenera Matilde per ritrovare l'angelo della sua vita.....

Invia una mail all'autore del commento diderot  @  07/11/2013 08:47:59
   7½ / 10
Regia, costumi, fotografia e scenografia sono i pezzi forti di questo film, anche la storia è avvincente seppur a tratti si perde in lunghi dialoghi difficili da seguire che annoiano un pochino. Forse andrebbe visto più di una volta per poter capire a pieno la trama. Resta una storia toccante e per certi versi affascinante. Consigliato!

Lory_noir  @  03/11/2013 21:22:03
   6½ / 10
Il favoloso mondi di Amelie è uno dei miei film preferiti. Non ho amato però questo film, che ovviamente tenta di ripercorrere la ricetta del primo ma, a mio parere, risulta forzato.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  13/01/2013 12:48:53
   6 / 10
La coppia Jeunet-Tautou tenta di bissare il successo del film precedente peccato qui l'operazione non riesca a dovere.
"Una lunga domenica di passioni" è un film tecnicamente molto ben fatto (ottima la fotografia, bellissime le scene di battaglia) e molto ben interpretato dagli attori, ma la storia sembra troppo spesso piegata alle velleità artistiche del regista perdendo così di interesse e risultando fredda. Il ritmo molto spesso lento non agevola sicuramente la visione.
Mi aspettavo sicuramente qualcosa di diverso, di più riuscito, anche se complessivamente non è assolutamente un film da buttare.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  06/07/2012 10:03:27
   8 / 10
Pur non amando il cinema francese è innegabile che Jean-Pierre Jeunet sia il suo esponente più interessante, capace di distaccarsi da una tradizione cinematografica di antiche origini ma che tende ad uniformare lo stile dei registi d'oltralpe nell'aggettivo "il classico film francese".
Jeunet fa sicuramente eccezione, un regista che dello stile ha fatto il suo segno di riconoscimento ed anche quando, spesso, cade nel narcisismo stilistico non si può fare a meno di ammirare il suo cinema.

In "Una domenica di passioni" Jeunet, amante da sempre dello stile fantasy mittleuropeo, dipinge un periodo storico come quello francese durante la prima guerra mondiale a metà strada tra un fumetto e un feuilleton, non solo nelle ambientazioni ma anche nel soggetto tipico dei romanzi di appendice. Una donna innamorata durante la prima guerra mondiale ricerca il suo amore perduto dato per morto.
Se forse la trama può sembrare banale, si resta stupiti dalla messa in scena che ben presto lascia lo stile harmony per concentrarsi su un duro film di guerra, storico fino a un giallo con intrecci da spystory.

Il tutto immerso in una ricostruzione storica trasognante che ricorda molto i mondi disegnati da Sylvain Chomet, con personaggi molto caratterizzati immerso in colori caldi e luci soffuse.

Peccato che la storia non sia facile da seguire e che le continue digressioni, sebbene all'inizio siano la parte più interessante del film, tanto da fargli assumere un aspetto corale, diventino il limite diluendo troppo la storia principale portano ad un finale un pò telefonato e che non emoziona.
De-merito anche della Tautou che non riesce a comunicare quel dolore, l'ossessione e la speranza, dando un'interpretazione un pò troppo distaccata.

Film pompatissimo dalla Warner Bros che dopo il successo di Ameliè ha dato carta bianca a Jeunet permettendogli partecipazioni di lusso come quelle di Julie Depardieu, Jodie Foster, Marion Cotillard (sempre bravissima).

Purtroppo non è stato il successo sperato, comprensibile perchè un film non privo di difetti ma che è sicuramente un'opera che ha dell'unicità il suo punto forte sapendosi far ricordare.

kako  @  28/01/2012 20:21:03
   7½ / 10
pellicola molto buona, una storia interessante interpretata bene da Andrey Tautou, emergono anche le sempre brave Cotillard e Foster, la regia è ottima.

goodwolf  @  14/09/2011 15:28:20
   7 / 10
Una bella storia, a tratti assai ingarbugliata, ma che nel finale saprà sciogliere i suoi nodi e soddisfare il pubblico.
Dallo stesso regista di Amelie, che ci regala più di qualche attimo da sogno, accompagnato da uno svolgimento non sempre fluido.

Febrisio  @  10/04/2011 01:50:41
   7½ / 10
Il risultato finale di "Una lunga domenica di passioni" è sicuramente positivo. La costruzione narrativa, quasi in veste d'investigatore, incuriosisce, specialmente man mano che la vicenda comincia a risolversi. Contrariamente inizialmente non si capirà immediatamente il senso di alcune scene, indizi, e si perde un po di attenzione. Jean-Pierre Jeunet si rivela un ottimo regista, che sa gestire una storia in tutto e per tutto dedicata all'attenzione per lo spettatore. Per cominciare da, come indicato in precedenza, il tipo di narrazione, inoltre il raccontare fatti/personaggi/cose con dettagli particolari, che ti rimangono in mente come unici. Quelle caretteristiche che solo nel raccontarle potrebbero appartenere solamente a favole e fiabe. Da questo lato mi ricorda l'altro signore che utilizza spesso la basi caratteristiche di fiabe/favole, seppur con timbro completamente diverso; Mr Shyamalan.
Un film che merita di essere visto.

paride_86  @  03/04/2010 15:17:17
   8 / 10
Un film molto bello che ha il pregio di affrontare, seppur non come tema principale, l'orrore della guerra di trincea e il dramma delle diserzioni.
Audrey Tatou è una protagonista in gamba e nel cast si fa notare anche Jodie Foster, nonostante il piccolo ruolo.
Ottima la fotografia e belle le musiche.

kirk h.  @  27/01/2010 21:34:31
   8 / 10
un film che mi ha sorpreso dall' effetto grafico che da una immagine all'occhio ottima non come un film normale, ottima anche la storia e le ricostruzioni dei fatti, davvero un film magnifico da non perdere, ottima anche la storia e sopratutto la grafica che mi ha colpito molto (scusate la ripetizione) merita la visione...

Leonida86  @  30/11/2009 17:28:01
   8 / 10
Ottima fotografia. Eccellente ricostruzione storica. Buone interpretazioni. Tutto messo insieme da una sceneggiatura ben strutturata.
Film davvero ben realizzato, coinvolgente e brillante. Nonostante non mi piaccia la teatralità dei film francesi mi è piaciuto davvero tanto.

Invia una mail all'autore del commento Daniel91  @  30/11/2008 20:42:37
   9 / 10
Molto bello, ma forse un po' noioso...

Gruppo COLLABORATORI Victor  @  07/08/2007 21:53:11
   5 / 10
La fortunata coppia Jeunet/Tatou tenta di bissare il successo ottenuto con il precedente film, mantenendo unicamente la fotografia, mentre la sceneggiatura risulta piuttosto sconnessa, il personaggio di Mathilde, inoltre, è poco interressante e non è all'altezza di Amelie, aiutato anche da un'interpretazione poco entusiasmante della Tatou.
Piacevole il cameo diella Foster.

Jumpy  @  29/04/2007 17:08:17
   7½ / 10
Stessi regista e protagonista di "il favoloso mondo di Amelie", ma due film totalmente diversi.
Bellissime fotografia e scenografie, grande cast, coinvolgente la storia, a differenza di altri non l'ho trovato pesante.

bacco2  @  15/03/2007 16:18:05
   7½ / 10
Fresca e frizzante questa pellicola ambientata nel primo dopoguerra. La dolcezza della Tatou è raggiante e la storiella un po' thriller si fa seguire con interesse e curiosità. Non amo il cinema francese ma Jean-Pierre Jeunet è senz'altro un grande vista la sua imponente visionarietà e originalità registica.

jmarra  @  27/01/2007 23:13:44
   6½ / 10
bella la vionarieta del regista di amelie.se il film fosse durato mezzora di meno sarebbe un capolavoro

giuspetto  @  08/12/2006 14:12:45
   8 / 10
tenero e colorato. il colore giallo domina tutto il film come il rosso dominava il favoloso mondo di amelie.

la Tautou bella e brava.
da vedere

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sweetyy  @  22/10/2006 16:00:55
   5 / 10
Questo film non mi ha soddisfatta abbastanza da meritare la sufficienza.
L'attrice ( che sarebbe anche la protagonista de ''Il fantastico mondo di Amelie'') non ha espressività.. La storia non mi ha coinvolta,anzi spesso ci si annoia! Nulla da dire sulla regia...i colori che vanno sul giallo rendono la pellicola più ''antica''! Per quanto riguarda il finale..un pò prevedibile!

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Ultima risposta 22/10/2006 16.03.08
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Invia una mail all'autore del commento bobo94  @  17/06/2006 02:33:39
   8½ / 10
8,5. Non Meno.
Grandioso, dolce, subblime, avventuroso, romantico, crudo, poeico, selvaggio, speranzoso, audace.

Come si fa a non apprezzarlo. Originalissimo nella storia, frenetico nel ritmo, fenomenale nella fotografia, tortuoso nelle vicende..

Guardatelo.

albyhfintegrale  @  26/02/2006 17:26:26
   5½ / 10
a volte commovente.. a volte odioso...

questo film non mi ha convinto nè lasciato deluso...boh...una roba un po' così...

la sufficienza però dal mio punto di vista non la merita: la storia non è malissimo...sicuramente poteva essere sicuramente gestita meglio a livello di film


giudizio a parte per la Tautou, per me da 7

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  01/02/2006 09:51:35
   5 / 10
Ci sono registi che cercano di adattarsi alla storia che raccontano e altri invece che forzano la stessa al proprio stile.
Non c'è niente di male in questo, a patto che il film risulti poi bello.
Non è il caso di questo pasticcio inzeppato di retorica e falsa poesia.
Junet (magnifico in Amelie) qui ricalca i suoi passi cercando di creare un mondo fantastico molto simile a quello fatto nel suo bellissimo film precedente. Non solo non ci riesce, ma fa anche l'errore di ripetersi.
I personaggi risultano solo delle caricature, anzichè dei delicati affreschi post moderni. La storia è talmente noiosa che avrei avuto voglia di levare il DVD verso la metà del film (spesso il sonno faceva capolino ed io cercavo di resistere stoicamente). Le inquadrature a volte risultano forzate e pompose, nella smaniosa ricerca dell'inquadratura ad effetto.
Quello che in Amelie sembrava spontaneo e fresco, qui risulta forzato e costruito. La storia e la narrazione non riescono ad avere la stessa poesia del precedente film.
Gli attori fanno quello che possono, ma in questo melò-tragicomico-noir-commedia (non si capisce bene cosa sia), risulta chiaro che al regista non importava una mazza di loro e della storia. Interessava solo se stesso. E io i registi narcisi non li hoi mai sopportati.
Considerando però che la realizzazione tecnica è di altissimo livello il voto si ferma a 5. Ma se non si considera l'aspetto tecnico il film meriterebbe mooooolto meno.

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Ultima risposta 09/03/2006 23.48.37
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frangipani79  @  04/01/2006 16:41:04
   2½ / 10
Sono agghiacciato dai commenti positivi che si sprecano su questo film.

Una lunga domenica di passioni è un film opulento, presuntuoso, illogico e freddo.

Recitazione: La Tatou sembra scolpita nel marmo. Gelida, occhi fissi, non trasmette una sola emozione. Gli altri attori...beh lasciamo perdere.
La storia: La guerra. Ancora ?!? Una donna che aspetta e spera che il marito sia ancora vivo. Ancora ?!? Alla fine...indovinate un po'.... Ancora ?!?
Intanto, scene degne di una recita d'avanspettacolo: la scena dell'archivio, dove lei, paralitica, si arrampica sullo scaffale. O il postino che (WOW che ridere !) striscia nella ghiaia con la bicicletta. O gli auto-indovinelli che fa tanto Amélie, solo che qui non siamo in Amélie ed è una auto-scopiazzatura di Jeunet.

Il film si salva per alcuni bravi attori non protagonisti, l'investigatore e Tina Lombardi e bisogna dar atto che i 55 milioni di dollari della Warner con cui i francesi si sono costruiti un mega-spot nazionalista sulla 1° guerra mondiale sono stati spesi bene per i costumi e gli allestimenti.

Terribile (quasi) sotto ogni aspetto.

2 risposte al commento
Ultima risposta 26/05/2006 10.37.19
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Serlon  @  14/12/2005 13:50:02
   8 / 10
Jean-Pierre Jeunet è il protagonista del film.
Ci sono quei registi che, al di là del cast che è sempre ottimo, si rendono protagonisti dei propri film. Protagonisti senza farsi vedere.
Questo protagonismo non è certo un difetto, quando è fatto in uno stile così originale e di qualità.
Il difetto di questo film è quello di aver ricalcato un successo come Amelie e averlo plasmato per la grande guerra. La Tatou fa la sua bella figura, ma il suo personaggio è la stessa Amelie alla quale è stata troncata una gamba.
E' vero che ogni regista ha il proprio stile, ma Jeunet ha esagerato.
In ogni caso è un film eccellente, perfetto nei ritmi, nelle ruoli, nella trama, nel modo in cui è stata trattata la guerra. E' impeccabile.

arianna888  @  06/12/2005 19:01:46
   7 / 10
è un film non entrato nella grande distribuzione ma secondo me meriterebbe fama e successo. Racconta una storia di guerra molto pesante e lo fa con dialoghi semplici quasi leggeri che non trasmettono angoscia; questo facilita la comprensione del lungometraggio. Il film si basa sul tema della ricerca (quasi come se fosse un giallo in cui bisogna scoprire l'assassino!) e affronta temi quali la guerra l'amore il patriottismo e la speranza. Quello che però mi piace molto è come descrive le 5 storie personali di quei uomini nella terra di nessuno: esaltante!!!!Fino alla fine rimani con il fiato sospeso e la scelta di lasciare un finale aperto è azzeccata :) BELLO BELLO BELLO ps. w MMM

francescot  @  22/11/2005 23:47:14
   8 / 10
bellissimo e commovente, più bello a mio avviso del "il fantastico mondo di a" .il regista è ben riuscito a rappresentare e ricreare le bellissime e forti emozioni del libro.. è una storia così sinceramente delicata e dura all'unisono (concedetemi questo ossimoro).. torno a piangere..dalla gioia..dall'amore ..e dalla guerra.

Beefheart  @  17/11/2005 16:18:04
   8 / 10
Bellissimo film del regista JeanPierre Jeunet ("Delicatessen", "Il meraviglioso mondo di Amelie"...) la cui firma è inconfondibile, soprattutto nella presenza di immancabili, contorti oggetti meccanici, nei colori patinati degli esterni, nell'ironia sottile che pervade talvolta i comportamenti dei protagonisti e nei bravissimi attori che fedelmente ne accompagnano la carriera. Audrey Tautou e Dominique Pinon, oltre a Tcheky Karyo ("Nikita", "Giovanna d'Arco", "Doberman"...) ed una inaspettata Jodie Foster. La storia narra della giovane e poliomelitica Mathilde che attende il ritorno del suo fidanzato Menech dalla prima guerra mondiale. Nonostante da più parti arrivino segnali sconfortanti Mathilde non si arrende e comincia un'approfondita indagine alla ricerca di Menech. Il film si sviluppa tra racconti e testimonianze di storie passate in trincea (c'è più di una somiglianza con "Orizzonti di gloria") e le impegnativa ricerche di Mathilde.
I frequenti salti spazio-temporali della narrazione ed i molti nomi dei personaggi coinvolti ai quali viene spesso fatto riferimento rendono la trama un po complicata, o, quanto meno, faticosa, ma indubbiamente ne vale la pena. Nonostante la drammaticità degli eventi, l'atmosfera che accompagna il film è sempre piuttosto soave, speranzosa, ottimistica. Non appena la storia lo consente, i colori si sprecano ed i sorrisi sul viso della protagonista riempiono di armonia l'animo dello spettatore. Più amabile che mai, Mathilde non cessa mai di sperare e tenta di aiutarsi "leggendo" eventuali "segnali" o presagi nelle piccole cose che il caso le pone innanzi... "...se entro il 7 il treno entra in una galleria, o arriva il controllore, allora significa che Menech è vivo. Uno, due, tre..." Un po come Castaneda, a scuola dallo stregone, che interpretava i suoni della natura come segni superiori di eventuali "approvazioni o disapprovazioni".
Molto ben fatto, curato, ben diretto ed interpretato, trama appassionante, fotografia, costumi e scenografia molto belli. L'unica cosa che non centra nulla è il titolo. Da vedere!!!

goophex  @  22/10/2005 01:28:07
   8 / 10
Dilungarsi e oltremodo inutile.
Jeunet è il piu' grande regista francese del momento, forse anche tra i piu' grandi in europa.
Il suo modo fiabesco dolce e raffinato di raccontare le cose è unico ed inimitabile. La sua musa ( Audrey Tautou ) del resto , col viso che si ritrova e quello sguardo di una dolcezza toccante , dice tutto.
Film eccelente!

gierma  @  23/09/2005 13:49:24
   7 / 10
secondo me il pezzo forte del film è senza dubbio lo stile del regista. il suo modo di raccontare con immagini e suoni una storia non originale, come la ricerca di una persona, gli garantisce di poter fare un buon film con qualsiasi trama, anche la più scontata. rimane un solo problema... quanto tempo può durare? jeunet non può mica fare lo stesso film per sempre. perchè alla fine una lunga domenica di passioni non è altro che ameliè proiettata in un'altro contesto ed epoca. il mio consiglio per le prossime pellicole e di lasciar perdere la tautou e perchè no anche la francia o il francesismo. magari chissà verrà fuori qualcosa di più carino.

KANE  @  18/09/2005 11:47:39
   9 / 10
dopo amelie il buon Jeanne-Pierre Jeunet propone una nuova opera cinematografica! questo film ha molto di amelie (non solo la bellissima Audrey Tautou) ma è anche molto divers allo stesso tempo!!
regia ,fotografia, scenografia sono curatissime e molto belle, rendono quell'alone di magia al film!!
ottimi tutti gli attori in particolare c'è una chicca di qualche minuto con jiodie foster!!
la sceneggiatura è sognatrice, romantica ma anche cinica violenta e a tratti noir!!
non mi aspettavo dopo amelie un altro gran bel film, bravo a questo regista francese che ha saputo aspettare una buona idea prima di riproporsi al grande pubblico!

"cane che peta, la vita ti allieta!"

12 risposte al commento
Ultima risposta 16/02/2006 22.23.29
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andreapau  @  28/07/2005 11:40:00
   7 / 10
jeunet,reinterpreta un canovaccio classico del cinema,infarcendolo dei suoi simboli,del suo talento visionario,e delle sue fobie.con l'aiuto della sin troppo convincente(sembra quasi recitare se stessa nelle nuove avventure di amelie)protagonista e un gruppo di collaudatissimi comprimari,ci mostra come un classicone puo' essere digeribile con alcuni accorgimenti di alleggerimento.bellissime le scene di guerra,dove l'epica dell'uomo comune e il messaggio antimilitarista,prevalgono sul rumore e sulle carni a brandelli.un messaggio anarchico e umano,senza patriottismi odiosi e antiquati(ma aihmè,riportati in voga).sosteniamo il bel cinema europeo e abbasso la guerra dei mondi.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR tylerdurden73  @  26/07/2005 09:38:09
   8 / 10
Jean Pierre Jeunet si conferma regista di grande talento,ritrovata la sua musa ispiratrice Audrey Tautou,nonchè l'attore feticcio Dominique Pinon,realizza un film di grande bellezza a partire dalla storia capace di attanagliare l'attenzione dello spettatore con i vari snodi ed intrecci che si vengono a formare con il passare dei minuti.Straordinaria la fotografia ed intimenticabili le cruente scene di guerra.Jeunet ha il grande dono di stemperare la drammaticita' del film grazie alla dolcezza dei suoi personaggi (Mathilde su tutti) e a inserire delle azzeccatessime battute e situazioni comiche,peraltro tipiche dei suoi film, che rendono meno opprimente una pellicola che parla di guerra,perdita dell'amore e dell'innocenza,ma che soprattutto ci invita a non perdere mai la speranza.

Gruppo COLLABORATORI gerardo  @  17/06/2005 20:05:43
   8 / 10
"Che i sogni siano sintomi, che i sogni siano segni"

In fondo si tratta di un prodotto "medio", che nella storia del cinema non dirà molto, e - ahimé! - sicuramente meno di quanto non dica Amélie. Anche se la qualità della fattura è ottima. La trama di ULDdP, per quanto presenti un intreccio fatto di numerosi nodi, è semplicissima. Il plot, infatti, si basa sul modello letterario più classico e arcaico che ci sia, cioè la ricerca (della persona amata o di un oggetto/condizione importante perduti). Da manuale di sceneggiatura.
La ricerca di Mathilde diventa l'indagine di una detective alle prese con un classico caso da film giallo, l'inchiesta di uno storico volta a far luce su aspetti oscuri della Storia. Jeunet sa dare il giusto peso a tutte le carte in gioco negli intrecci. Il racconto, che procede per incastri di elementi narrativi di diversa provenienza temporale su una base di sviluppo lineare (la ricerca di Mathilde si svolge nel presente), riesce a reggersi in grande equilibrio e leggerezza. Manca certamente il tempo e lo spazio per la definizione caratteriale di tutti i personaggi, ma essi sono comunque completi: di ogni personaggio se ne conosce il destino, nulla è lasciato in sospeso. E gli incastri hanno dei tempi perfetti, tutti gli elementi trovano una loro precisa e perfetta collocazione, al momento opportuno.
Ad aiutare Mathilde nella sua testarda e appassionata ricerca ci sono varie figure di mentore (un archetipo del plot), mentre quando le situazioni si fanno più critiche, senza uscita, intervengono deus ex machina a risolvere gli intoppi, spesso con delle agnizioni illuminanti. Ogni trama classica che si rispetti ha bisogno, oltre che dei mentori, degli avversari che ingenerano un conflitto da risolvere. In questo caso l'avversario che genera il conflitto è la Storia stessa, quella della guerra e della sua devastazione anche morale: Mathilde non farà una ricerca solo per ritrovare il suo amore, ma farà luce anche sul rimosso della Storia, sui segreti militari, sulle meschinità umane rivelate nella bestialità della guerra. Mathilde vorrebbe sapere ciò che non deve.
Ogni eroe ha dalla sua qualche arma: quelle di Mathilde sono il sogno, la passione e quella sorta di superstizione-gioco infantile del voler avverarsi le cose sulla base di elementi fantasiosi prefigurati (Mathilde dice:" Se arriverò alla curva prima della macchina Manech tornerà vivo"...): una forma primitiva, ingenua e fanciullesca di profezia che si autoavvera. E' un linguaggio dei segni totolmente immaginario, autocostruito, ma che serve a dare a Mathilde la forza per sperare e continuare la ricerca, anche quando i segnali sono ambigui. L'ambiguità dei segni è sempre l'ultima speranza a cui aggrapparsi.
Anche la linea narrativa della risoluzione del conflitto segue un andamento archetipico: quando l'eroe pare aver trovato la giusta soluzione, ecco che interviene qualche elemento sfavorevole che riporta la situazione a una condizione di negatività (es.: Mathilde avrà notizia della tomba di Manech).
ULDdP, pur non essendo un film pienamente epico (l'intento è soprattutto quello di raccontare la storia di un amore fortissimo ma in tutta la sua leggerezza), ne possiede tutte le caratteristiche.
Io lo utilizzerei didatticamente per spiegare com'è fatta una sceneggiatura.

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Ultima risposta 28/07/2005 11.42.23
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bambola chimica  @  10/04/2005 11:36:52
   8 / 10
l'originalità e la dolcezza di Jeunet si riconfermano anche in questo film con una meravigliosa Audrey Tautou! Bellissima la fotografia e davvero bravi tutti gli attori! Da vedere!

Mariospa  @  20/03/2005 23:13:41
   8 / 10
Un film dolce, profondo.
Un mix perfetto tra due elementi contrastanti:amore e guerra.

Da vedere

Ciccio  @  11/03/2005 13:48:47
   7 / 10
Uno spettacolo per gli occhi! Soprattutto la scena di sesso della Foster! La Tautou è un gran tocco di vulva da paura e suscita in me sensazioni bestiali incontrollabili. Per quanto riguarda la storiella però devo dire che ho trovato noiose alcuene trovate e alcuni passaggi. Il regista è un genio della narrazione e io voglio fare l'amore con Silvia, simo usciti ma non so se baciarla. Baci a tutti.

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Ultima risposta 17/03/2005 14.05.41
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Invia una mail all'autore del commento abacab  @  05/03/2005 00:12:10
   9 / 10
Splendido.Una delizia per gli occhi, pur nella durezza della guerra,per quanto è bella la fotografia e la dettagliatissima scenografia e ricostruzione storica.
E una delizia per il cuore.Splendido il finale con lei che arriva in silenzio dal suo ritrovato amore privo di memoria e si sente ripetere esattamente la stessa frase che lui le aveva rivolto la prima volta che l'aveva vista da bambini :"Ti fa male quando cammini?" e rimane a guardarlo senza dire niente.

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Ultima risposta 29/03/2005 15.55.28
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Mikele  @  23/02/2005 18:28:27
   10 / 10
Ancora una volta Jeunet ci regala una favola.
In due ore di film, che scorrono in maniera fluida e senza nessun momento di stanchezza, si riesce a coniugare tutti i generi...passando dal romanzo al dramma, dal fantastico alla commedia.
Un film splendido da non perdere assolutamente.

SimmetriA  @  23/02/2005 01:49:13
   7 / 10
come fare a dire che Amelie è un brutto film'? bha nn capisco..

riguardo questo ...bhe è impossibile nn confrontarlo con Amelie...le cose in comune sono molte ...forse troppe...
le capacità espressive della tautou non sono ancora state pienamente sfruttate...fa sempre la stessa parte...però questa volta ha la difficoltà di recitare con una gamba di meno...

davvero non male come film.,..ma mi sarei aspettato qualcosa di più originale..

in effetti credo che il regista abbia voluto cavalcare sino all ultima onda che il bellissimo film di Amelie aveva prodotto schiantandosi nel mare delle porcate commerciali

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Ultima risposta 17/06/2005 18.04.43
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driver  @  20/02/2005 20:19:54
   8 / 10
Avrei dato nove, se non fosse stato per quei maledetti schifosissimi scordinati senza stile primi 10 minuti. certo, stessa attrice e stesso regista, era difficile non pensare ad amelie. E a me amelie non era nemmeno piaciuto, per niente!!
speravo ardentemente di vedere guerra e detective story e fortunatamente è stato così. non piacerà a chi pensa che sia una storia d'amore.
tutte le scene di guerra, così come la sequenza del capannone e degli esterni a parigi, sono stupende. un film impeccabile.

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Ultima risposta 17/06/2005 18.40.47
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Edo  @  20/02/2005 16:57:40
   7 / 10
Jeunet é un pochino come uno stesso piatto di pasta che si prova in diversi ristornati: la pasta é il suo stile, i ristoranti la storia che racconta... solo che questa volta il ristorante era lo stesso di quello di Amelie, solo che al pomodoro ha aggiounto un pochino di cipolla.
Tuttavia, sebbene l´inizio mi avesse un pochino infastidito per lo smaccato modo di introdurre i peronaggi uguale al fantastico mondo..., il tema della speranza ostinata che continua imperterrita a credere nonostante i muri e i no, a fine film ti fa uscire con un potere di fiducia notevole... beh, io sono un piangulone al cinema, e mi piace quando le lacrime sono potenti!½
Per il resto il film é stilisticamente impeccabile, come tutti i suoi film... anche se quando era con il suo compare Caro c´era poesia ma anche piú satira e ironia, cattiveria e critica... comunque

Invia una mail all'autore del commento patty  @  19/02/2005 20:30:38
   8 / 10
Bello... Jeuneut é un maestro, mi pare incredibile che abbia fatto film come questo, Amelie, Alien, La cité des enfants perdu,... Sono così diversi, eppur legati da un filo trainante comune: la poesia.
L''''ambientazione é a dir poco favolosa (intendo dove abita Mathilde), la storia commovente ogni ad oltre limite... La speranza di Mathilde, che sembra così assurda, ci viene trasmetta dal suo faccino dolce e fiducioso, dalla sua assidua ricerca... Le scene della guerra sono veramente crude, e vedere un ragazzo dolce come Manech obbligato a combattere spezza veramente il cuore. Non c''''é poesia nella guerra, perché non può esistere poesia nella morte... ma quella che alla guerra manca viene ampiamente ricompensata dalla poesia dei luoghi in cui vive Mathilde, il mare coi suoi fari e i suoi scogli, l''''erba alta, altissima... e da ultima la casa che accoglie il povero Manech.
dolcissimo film nell''''insieme... bello anche perché alla dolcezza e al tepore emanati dai protagonisti e dal loro amore viene accostata la freddezza, la stupidità della guerra.
((((((((è in oltre, in alcuni punti, un film comico: alcune battute di questo film sono carine, ma ne avrei tralasciate altre: mi hanno dato l''''impressione che in regista volesse rendere più "accessivo" il film al grande pubblico, magari per guadagnarsi un oscar..(che maligna sono, mi odio da sola per questo stupido commento. Ma d''''altronde l''''ho pensato, quindi é giusto scriverlo!!).))))))))

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Ultima risposta 20/02/2005 17.37.01
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Davidx  @  17/02/2005 01:51:33
   2 / 10
Noioso...mai piaciuti i film francesi...

13 risposte al commento
Ultima risposta 22/11/2005 23.50.03
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goonies  @  15/02/2005 15:57:13
   9 / 10
Jeunet non sbaglia un colpo!!!!
Stavolta alle prese con la guerra fredda, come suo solito riesce a dare un tono fiabesco e romantico ad ogni suo lavoro (è riuscito a rendere romantico addirittura Alien, guardare per credere). Le scene di guerra in perfetto stile Soldato Ryan toni freddi e immaginefrenetiche, le altre scene tendono sul ruggine come in Delicatessen.
Un film che va dritto al cuore, in perfetto stile Jeunet.

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Ultima risposta 14/12/2005 13.17.12
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sandman  @  14/02/2005 15:06:25
   8 / 10
Una piccola grande opera d'arte! Eccezionali gli attori bella e brava Audrey Tautou, poetica la fotografia, suggestiva la scenografia. Una regia attenta e accorta nei dettagli completa nel miglior modo questo bellissimo film ... se devo far un'appunto mi è sembrato un vago e sottile parallelo del "favoloso mondo di Amelie" . Da non perdere!!!!!!

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Ultima risposta 15/02/2005 16.00.23
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