Arrivate in Sardegna con un gruppo di amici per trascorrere le vacanze in campeggio, tre amiche stufe del solito tram tram, decidono di trascorrere l'ultima parte delle loro vacanze a Porto Cervo, il regno del lusso e delle avventure estive...
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Una commediotta italiana un po senza senso, ma comunque nemmeno orribile. Salvo questo film per Gerry Calà che comunque un sorriso ogni tanto lo strappa. Ma c'è molto di meglio in giro.
Buon film, con un buon cast dove non mancano le scene eroiche quasi mitologiche che se non fosse per l'ambiente montano e selvaggio perderebbero di significato.
Diamo 6 a Jerry per il coraggio. E sì, perchè pur essendo sicuro di un buon incasso (diciamo la verità molta gente, ed io in primis, se non altro per riconoscenza verso il caro Jerry d'Italia), Calà rischia moltissimo presentando un cast che definire indecente è fargli un complimento. Fortunatamente non ho notato la presenza dei vari Interrante e Costantino (a meno che il ragazzo napoletano con cui va una delle tre non sia uno dei due...è l'unico attore che non riesco ad identificare). Il film è veramente brutto e non stà in piedi la scusa di voler criticare la società ricca che passa le vacanze fra Yacht e Billionare manifestando un egoismo da capogiro. Un plauso solo al tentativo di condannare la mentalità del "vurria ma non posso" che prenota vacanze in sardegna nella speranza di incontrare qualche vip o avere un'avventura estiva con qualche personaggio famoso. Se poi è questa l'idea che passa delle donne italiane andiamo bene! un 6 di incoraggiamento, come detto, solo per Calà nella speranza che faccia meglio o che decida di concludere quì con il cinema. La commedia anni 80 alla sapore di mare, girata per altro in ambito anni 60 è ben altra cosa; quella ha saputo emozionare anche con una colonna sonora molto ben fatta (un mondo d'amore di Morandi su tutte...riesce ancora a farmi commuovere), questo film può essere buono per farsi una risata ma nulla di più!
no non sono d'accordo. con tutte queste brutture in italia gli sfrattati la politica etc. è un film leggero e simpatico che fa vedere la fascinosità e la bellezza. lo shampagne, le barche la notorietà (e senza ipocrisia chi non vorrebbe fare questa vita?) per me è stato bello
Pensavo mooooooooooooolto peggio. Ero davvero prevenuto, ma l'ho voluto comunque vedere perche' sono un grande fan di Jerry Cala', anzi, mi manca molto come attore. Secondo me, tutti gli 1 che vengono dati, sono dati solo per partito preso. La pellicola, non vuole essere una denuncia del degrado sociale "dell'alta societa", alla Society per intenderci. E' invece un filmetto leggero, simpatico, a volte divertente, e piuttosto autoironico. Si guarda tranquillamente. Come i film "estivi" anni 70 e 80. Per me, un 6 piu' che dignitoso! E torna a fare l'attore Jerry :)))
E invece nel suo delirio di "filmetto italiano" funziona. Fosse uscito a dicembre con i "cinepanettoni" sarebbe anche andato meglio. Dai vostri commenti, come sempre di parte e molte volte infantili, pensavo a un film veramente tremendo, in segno della "bella vita" alla velina e calciatore, in festoni coca-parti e trom(bate) all'italiana volgari, con parolacce e via dicendo. Invece il tentativo (ipocrita, questo sono d'accordo) di Calà è quello di rifare un film dal tono alla SAPORE DI MARE, o i primi VACANZE DI NATALE dei VAnzina, adattandolo però, senza restare in nostalgia con gli anni '80. E ci riesce a mio avviso, anzi (e qui l'aspetto ipocrita del film), sput(ta)nando un mondo alla Amici di MAria e calciatori: fate caso, delle tre amiche, l'unica alla fine a trovare una storia degna di essere portata avanti, è quella che sceglie il ragazzo napoletano, il "tarro" stando ai termini del film. Mentre le altre, seguendo le chimere televisive, restano fregate, ma non perchèw brutte, ma perchè i reppresentanti di quel mondo "bello" sui giornaletti sono degli emeriti "*******". E ci si interroga quindi sul calciatore di CAMPIONI, che interpreta se stesso, e se è veramente così pezzo di me(rd)a nella vita, deve essere un co(glio)ne ad avere accettato il suo ruolo. O la Santarelli (che da un commento di un "addetto ai lavori" sembrava girasse il film), ne esce fuori come una povera zoc(cco)letta senza cervello (ma non perchè le piace il sesso, ma proipiro perchè ha una parte da cretina) Poi la cocaina... ma dove l'avete vista (e comunquer questa è sempre la åparte ipocrita del film): il massimo che salta fuori è un tiro di spinelli. Comunque, in una lezione di ABC cinamatografica, Jerry Calà usa la macchinia da presa meglio di molti esordienti italiani: sa quando usare la macchina e l'uso degli obiettivi è intelligente (si avvicina con teleobiettivi a primissimi piani nei momenti "drammaticam,ente" più intensi), il monmtaggio non è una semplice accozaglia di totalino+ campo e controcampo. Si, ci sono volgarate, am inferioiri ai penultimi Vanzina o altre ca(ga)te italiane. In poche parole, che il film non abbia unno spessore sono dáccordo, ma saltate poi voi dalla parte dell'ipocrisia se a un film mal fatto come un ALINE IN THE DARK, o THE EYE 3 (anche se su questo poi una piccola difesa ce l'ho), date votazioni superiori... due pesi e due misure, siete come i telegiornali quando ammassano decine di morti irakeni per un autobomba in notizie oramai di ripiego, e risaltano sensazionalistici i due (sempre con rispetto) morti occidentali...