boris - stagione 1 regia di Luca Vendruscolo Italia 2007
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Serie TVboris - stagione 1 (2007)

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locandina del film BORIS - STAGIONE 1

Titolo Originale: BORIS - STAGIONE 1

RegiaLuca Vendruscolo

InterpretiFrancesco Pannofino, Alessandro Tiberi, Caterina Guzzanti, Carolina Crescentini, Karin Proia, Angelica Leo, Roberta Fiorentini, Eugenia Costantini, Pietro Sermonti, Antonio Catania, Ninni Bruschetta, Paolo Calabresi

Durata: h 0.25
NazionalitàItalia 2007
Generecommedia
Stagioni: 4
Prima TV nell'Aprile 2007

•  Altri film di Luca Vendruscolo

Trama del film Boris - stagione 1

Alessandro è un giovane ragazzo, appassionato di spettacolo, che sembra finalmente riuscire a coronare il suo sogno quando riesce ad entrare, seppur come semplice stagista, nella produzione della fiction televisiva Gli occhi del cuore 2. Ben presto si rende però conto che il mondo della televisione non è esattamente come lo immaginava, e fin dall'inizio si trova a che fare con persone che lo portano al limite della sopportazione.

Film collegati a BORIS - STAGIONE 1

 •  BORIS - STAGIONE 2, 2008
 •  BORIS - STAGIONE 3, 2010
 •  BORIS - STAGIONE 4, 2022

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Voto Visitatori:   8,25 / 10 (14 voti)8,25Grafico
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Voti e commenti su Boris - stagione 1, 14 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Oskarsson88  @  04/10/2024 22:14:34
   8 / 10
Super simpatica serie che prende in giro il mondo delle fiction televisive e dei set. Riuscitissima, strappa sempre delle belle risate...

tarr97  @  24/11/2023 17:52:50
   7½ / 10
Boris rappresentava negli anni 2000 un isola in mezzo ha un mare di mediocrità televisive. la storia racconta di alessandro un giovane stagista che lavora per una sgangherata trouppe. per una fiction chiamata "gli occhi del cuore " parodia dei vari un posto al sole e un medico in famiglia. lo spettacolo centra quasi tutti i bersagli della nostra società. stagisti intelligenti che vengono ignorati, registi che hanno talento ma che sono costretti a girare roba di pessima qualità. attori anzi pseudodivi pessime attrici, comici volgari, sceneggiatori lazzaroni che copiano pari pari facendo remake. certo ci sono puntate sotto tono e in particolare l'ultima stagione come è stato per south park è una stagione politicamente coretta travestita da serie politcamente scoretta . non basta predere in giro la parola "inclusivo e mettere qualche battuta se poi si adeguano all'conformismo delle piattaforme per esempio Giuda omosessuale e Renè che balla su tik tok.
fatta eccezione per questi difetti Boris sopratutto le prime tre stagione meritano molto. sono uno specchio di come erano le vecchie fiction italiane oggi stento a crederci che abbiamo serie tv ultracostose fatte da autori e sopratutto di qualità (esempio Anna di Ammaniti, The new Pope di Sorrentino i leoni di sicilia di Paolo Genovese )
lo stile è irriverente e mordente e non si scade mai nella faciloneria alla Vanzina/Parenti.

GreatJohn96  @  24/10/2021 23:26:41
   7½ / 10
Boris rappresenta l'apoteosi dell'anti-mediocrità. Un prodotto talmente unico, forse anche un pò ruffiano, che va a toccare la più grottesca parodia senza cadere nel banale più assoluto. Inutile poi parlare di tuttta la relativa parte attoriale, forse la migliore vista fino ad ora in un prodotto televisivo nostrano.

Goldust  @  29/07/2020 16:04:03
   8½ / 10
Le prime due stagioni di Boris non sono un telefilm bensì una religione! Un divertimento unico con personaggi e battute ormai diventate cult!

marcogiannelli  @  19/06/2020 18:39:08
   8 / 10
Una serie diventata meme più che cult.
Più che la comicità in se restano nella mente dei personaggi folli e peculiari che hanno tutti un retrogusto amaro se si pensa alla realtà della produzione tv.

mrmassori  @  31/05/2020 14:45:33
   9½ / 10
Semplicemente geniale. La sintesi perfetta dell'italiano medio, dell'italianità e dei modi superficiali, pressapochisti, raccomandati, di soprusi, ingiustizie, paradossi estremi ecc. che rispecchiano l'italia ai nostri giorni.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  10/02/2020 13:48:22
   8 / 10
Boris è un viaggio nel dietro le quinte di una comune fiction Italiana tra dissapori tra il cast e una mediocrita' generale nel girato. La cosa geniale di questa serie è il raccontare tutto con un'ironia pungente che spesso lascia interdetti per il suo coraggio.
Personaggi scritti benissimo, non certo dai tre sceneggiatori incapaci, anche questi presi di mira nella serie.
Film di denuncia? Anche direi. Sicuramente nel voler prendere in giro le serie Italiane hanno realizzato la miglior serie Italiana fino a quel momento, prima che arrivassero produzioni piu' serie e ricche anche nel nostro paese.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  28/06/2019 19:30:12
   8 / 10
Una delle poche serie televisive che ho visto, straconsigliata soprattutto per chi è interessato al mondo del cinema/televisione (in modo particolare italiani). La serie televisiva di "Boris" parla di cinema in maniera solo indiretta (mentre in maniera più diretta ne parla il film di questo franchise, al quale ho però preferito la serie, che ho fatto l'errore di vedere dopo il lungometraggio). Spicca molto la performance degli attori. Per tutto il resto, ha già detto abbastanza chiunque ne abbia (e pure in maniera approfondita) parlato prima di me.

matt_995  @  21/04/2016 20:24:49
   8 / 10
quel che ho sempre pensato di Boris è che se fosse finito in mano ad altri registi televisivi, ne sarebbe uscito qualcosa di rassicurante a tutti i costi, edulcorato, lontano dalla realtà. Ne sarebbe uscito fuori qualcosa in cui sul set del famigerato Occhi del cuore, tutti sarebbero stati una grande famiglia felice; una storia in cui il giovane e timido stagista si fa pian piano le ossa e alla fine finisce di innamorarsi della fredda Arianna. Invece, per fortuna così non è stato. Boris, stagioni + film, è ben lontano dall'essere l'affresco idilliaco di un mondo e l'amarezza e lo sconforto emergono da ogni singola, memorabile battuta. E memorabili sono i suoi personaggi: un attore megalomane ed esterofilo, attrici cagne ed incapaci, d.o.p. cocainomani e lunatici, un regista che ha perso qualsiasi ideale e voglia di stupire il pubblico. A vincere però, a parer mio, in questa prima stagione in cui è ancora assente l'imprevedibile e psicotico Guzzanti, è la gueststar Tirabassi con il memorabile mattatore Glauco.


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Mezzo punto in meno per la regia troppo pulita e la durata delle puntate che non valorizza le storie.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  16/11/2014 14:33:53
   9 / 10
Anche in italia si possono fare delle ottime serie televisive, partendo dai nostri spregevoli vizi. E qui di lati spregevoli ce ne stanno a iosa, come spregevoli sono il 90% dei personaggi, che ti fanno ridere poi magari te ne penti pure. E' uno specchio più che attendibile del nostro paese, che produce spazzatura e a cui piace la spazzatura. Star megalomani, raccomandati di ferro, giovani stagisti vessati, tecnici incapaci, sceneggiatori nullafacenti che vanno con il pilota automatico. Un livellamento che mira al basso e lo raggiunge. Alcune puntate sono veramente geniali.

Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  12/08/2014 17:14:55
   7½ / 10
Una volta ogni tanto nella penisola qualcosa per andar fieri nel piccolo schermo si trova, il trait-d'union in quel triennio lo si può considerare Sartoretti, facendo capolino da un set all'altro, il personaggio scritto da Di Cataldo era tutt'altra cosa, in Boris fondamentalmente una macchietta ma Boris è il re delle macchiette, con quattro parole in croce ogni comparsa sa pungere e mettere alla berlina le lacune del belpaese con un linguaggio fluentemente metacinematografico passa con nonchalance dal microcosmo di un set al macrocosmo della politica e del lavoro, 2 facce della stessa medaglia, con un tono 'ammericano' (stile scorretto alla MacFarlane), bramando un altro tipo di televisione, di emulazione oltreoceano, con un manipolo di personaggi bidimensionali che sanno il fatto loro.

Accattiva le simpatie personali anche perchè da vecchio fan di Scrubs non credo siano frutto del caso alcune similitudini con la serie statunitense, il nome del primo episodio, Alessandro lo stagista in versione primissimo JD alle prese col tirocinio, la sagoma di Biascica rimembra quella dell'Inserviente, solito torturare i novellini, gli 'schiavi'.

Sorpresa Pannofino, fino a Boris conoscevo solo il suo inconfondibile timbro di voce, efficacemente aderente ai sex symbol di Hollywood, e invece dietro quella voce si celava oltre che un fisico basso tarchiato un signor caratterista, mattatore dal primo all'ultimo episodio, non stanca mai, stessa cosa la Guzzanti, ultraespressiva, acidella ma un personaggio che difficilmente si dimentica, il resto della troupe li descriverò nel commentare le altre stagioni, torneranno più o meno tutti tranne la 'cagna maledetta', sostituita ogni stagione, ebbene la Crescentini delle 3 protagoniste femminili si fa indubbiamente preferire, l'unica che davvero recita 'l'essere impedito' nel recitare, le altre non differenziano il modo di recitare nella fiction dalla realtà, in particolar modo la Costantini.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  22/04/2014 12:48:14
   9 / 10
D'accordo con i colleghi che mi precedono, e mezzo punto in più per essere diventata un fenomeno di costume. Questa non è una serie, ma un colpo di genio.

hghgg  @  21/04/2014 23:02:57
   8½ / 10
Perfettamente d'accordo con il commento di elio e già mezzo punto in più soltanto per l'idea di base della serie: una serie tv nostrana che parodizza, ironizza e prende sonoramente (ma sonoramente davvero) a calci nel deretano il mondo della televisione e della fiction italiane dall'interno, mostrando il mondo dietro le quinte nella realizzazione di una fiction intitolata "Gli occhi del cuore" (un "best of" di tutta la mondezza sparsa per la nostra televisione). Ipocrisie, approssimazione, raccomandazioni, corruzioni, intrecci politici, scarsa professionalità, qualità azzerata, contante come unico sovrano, rassegnazione a perdere ogni amore e rispetto per il proprio lavoro. "Boris" smonta dall'interno il mondo televisivo italiano delle "fiction" mostrando la feccia dal quale sono composte letteralmente da capo a piedi, mostrando le brutalità e le meschinità che girano nel cuore della televisione italiana, quella che il pubblico bue non vede, quella che sta dietro le quinte. E la satira di "Boris" non si limita a questo, a volte si allarga sapientemente verso la satira politica e sociale e lo fa con gusto e tatto invidiabili. Un prodotto splendido e assolutamente unico nel panorama televisivo italiano per qualità e idee, superiore di varie spanne anche al pur discreto "Romanzo Criminale".

Una serie cattivissima e coraggiosa che tra l'altro valorizza e utilizza meravigliosamente una serie di personaggi tra attori non proprio fenomenali (Sermonti, la Crescentini) o comici-cabarettisti-personaggi di spettacolo (i Guzzanti) facendoli rendere molto molto bene. Pannofino davvero eccellente mattatore e sorpresa vera, si confermerà anima di questa serie anche nelle due stagioni successive. Eccellente interpretazione al solito delle occhiaie di Carolina Crescentini (grazie, Nonciclopedia) perfettamente in parte e molto espressive. Ma convincente anche lei, davvero perfetta nella parte della cagna maledetta (chissà perché). Sermonti si trasforma in uno dei personaggi migliori della serie, eccellente attore montato, idiota e senza talento. Caterina Guzzanti tra "Boris" e "Sostiene Bollani" ha cominciato a starmi parecchio simpatica devo dire, e pure lei è utilizzata molto bene. Da segnalare anche Antonio Catania, mitico caratterista dei film di Aldo, Giovanni e Giacomo. La regia gestisce benissimo la coralità del cast e delle interpretazioni e ci sono tante scene e puntate memorabili. "Exit Strategy" l'ho trovata sublime, con la scena del corto sulla formica rossa splendida ed è una delle puntate più sottilmente perfida di tutta la stagione con la mezza-reunion de "Un medico in famiglia" che è proprio degno bersaglio di "Boris"). Ma anche la puntata del fan disabile, o quella del regista che ha lavorato con Kubrick e Lynch. Splendido l'episodio "Una giornata particolare" quello di Glauco e Albino, con un Tirabassi in forma smagliante, mai visto così.

Proprio il livello della scrittura, mai in calo, delle idee comiche, delle gag e delle tante situazioni amare sparse per la stagione sono le cose migliori. Ripeto, "Boris" è una serie che fa si ridere molto, ma a volte spiazza per l'amarezza, la cupezza e la cattiveria che volutamente trasmette. Senza tralasciare però mai l'ironia e le risate. Cattiveria e risate, amarezza e ironia, una commedia nerissima e piena di spunti.

I tanti e riusciti tormentoni di Renè/Pannofino ("Alla càzzo di cane" è una roba bellissima nel suo contesto) e degli altri personaggi (le uscite di Stanis/Sermonti sono esilaranti il suo "troppo italiano" "Shakespeare è troppo italiano" un momento bellissimo), le tante riuscite e memorabili macchiette (Biascica e Duccio su tutti) le tante gag (i momenti a casa dei tre sceneggiatori de "Gli occhi del cuore" mi fanno quasi piangere dalle risate anche perché certi sceneggiatori me li sono sempre immaginati così) e i tanti, tantissimi momenti amari e di sconforto che c'ho trovato. E davvero, a parte forse Itala, non c'è un personaggio che non sia riuscito, da quelli più "leggeri" (come Alessandro lo stagista o Arianna, che però la Guzzanti rende memorabile, trasformandola in una degna colonna della serie) a quelli più devastanti. Così come non c'è una puntata che sia meno che buona, con diversi episodi a sfiorare il capolavoro, sceneggiature splendide, satira, ironia e cattiveria a profusione.

Una grande serie "Boris"e citando il finale della seconda stagione dico che con serie come queste "Un'altra televisione è possibile".

"Alla Càzzo di cane" è un inno indimenticabile, urliamolo ogni volta che ci capiterà per caso di vedere il nuovo promo de "Un medico in famiglia 67".

2 risposte al commento
Ultima risposta 22/04/2014 15.48.09
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  28/03/2014 19:01:50
   8½ / 10
"Romanzo criminale" si rifà agli show americani con un certo successo. Ma Boris, spesso indicata come la miglior serie tv italiana proprio insieme a Romanzo Criminale, non credo abbia epigoni. Una sit-com (?) ambientata nel mondo melmoso della fiction all'italiana, divertente come poche e con battute e personaggi già cult.
Si ride tantissimo, fino a schiantarsi le costole, ma la serie di Vendruscolo Torre Ciarrapico in realtà è amarissima e questo si vedrà ancora meglio con la serie 2 e la terza, la meno divertente ma più amara.
Nel frattempo:

"A càzzo di cane"
"Cagna maledetta"
"E dai dai dai dai"
"Poco italiano"
E René, Biascica, Corinna, Stanis, il dottor Cane, Lopez... c'è tutto.
Pannofino insospettabilmente bravo.

3 risposte al commento
Ultima risposta 20/04/2014 00.33.38
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