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Opinione personale, ma non sento di potermi accodare al coro degli entusiasti pienamente. E spiego il perché.
--- ATTENZIONE, SONO PRESENTI SPOILER ---
Anzitutto, la solita euforia di tracciare paragoni con elementi illustri del genere orrorifico, comincia davvero a diventare un clichet ritualistico quanto inutile e antipatico. "L'esorcista di questa generazione" (così leggo sulla confezione del Blu Ray). Esattamente: che cosa c'entra L'esorcista ? Niente e diciamolo una volta per tutte: i grandi capolavori non hanno né età né generazione: l'inquietudine profonda che riusciva a creare Friedkin sin dalle prime scene, ammantando tutto l'habitat della storia di una mestizia e un grigiore che presagivano la discesa del demone rimane un vero campione di grande drammaturgia (tanto per dirne una e potremmo continuare... ma qua si parla di Hereditary).
Comunque, se tuttavia credete negli accostamenti alti e nelle nobili discendenze, allora dovremmo cambiare il vincolo di parentela e dunque dire "il Rosemary's Baby di questa generazione". Perché gira che ti rigira, siamo lì: un'insospettabile setta dietro le quinte, un complotto ben congegnato e un demone che deve trovare un corpo giovane e maschio in cui abitare per suggellare il suo ingresso nel nostro mondo.
Passiamo ad un breve bilancio sulla trama:
Detto in soldoni quale che è il punto di confluenza del film, va anche detto che Hereditary può essere diviso in due parti: la prima drammatica che riguarda il tema del lutto, la seconda decisamente thriller horror che riguarda il tema della rinascita. Concettualmente il binomio degli opposti funziona, guardando tuttavia la resa scenica del copione e della sceneggiatura si ha invece l'impressione di un dilatamento del primo atto che rischia più che di annoiare di "snervare" davvero lo spettatore: vedere una madre che si dispera istericamente per la morte di una figlia, vedere il figlio sopravvissuto divenire preda di complessi, indugiare insistentemente sulla dinamica di sfaldamento a cui una famiglia va incontro, diventa tutto troppo troppo ripetitivo e angustiante (soprattutto perché uno pensa di guardare appunto un horror). Verrebbe da sbottare con un "Caro Ari Aster, quando sei arrivato al punto, mollalo per Dio !" E invece nulla, un'ora e mezza quasi di piagnistei, duelli verbali, percezioni extrasensoriali presunte o reali, liti e manfrine... per poi arrivare a "Rosemary's baby", anzi, meglio "Rosermary's boy" (cambia l'età dell'ospite ma la sostanza non cambia). Precisato quindi che l'originalità è andata a farsi benedire, la scelta di rendere omaggio al demone Paimon dovrebbe vellicare l'ego colto del regista/sceneggiatore Aster, il quale non ha ben capito che forse non è questione di Paimon o di Marbas o di un Guland, ma piuttosto di sostanziare delle idee uscendo "veramente" dal campo del seminato e del già visto, e non solamente per finta; dico "veramente" perché Hereditary, come già accaduto per altri, gioca con l'insolito, vorrebbe sparigliare e spiazzare ma invece poi si ritorna nell'ovile; certo, l'epilogo risulta il pezzo da novanta del film, succulento, misterioso e capace di scuotere chi guarda, ma parliamo di sfumature che operano all'interno di binari già delineati (da Polanski) e non ieri l'altro ma anni e anni or sono e imitati a più riprese nel tempo.
Bilancio finale: Hereditary potrebbe essere un prodotto comunque godibile e capace di creare curiosità, almeno fino a quando non ci si rassegna all'idea della prevedibilità. Ha dalla sua parte qualche buona spinta tensiva, soprattutto nella seconda parte, ma rischia tuttavia di essere penalizzato dalle roboanti lodi di cui è stato oggetto, meritate per un verso, esagerate per molti altri. Film molto chiacchierato, ma non all'altezza delle aspettative create dalla "chiacchiera" insomma. Ps: la prova attoriale della Colette rispecchia l'ambizione del film: ricercata in misura esasperante, eccessiva e incapace di creare empatia verso il dolore di una madre quanto piuttosto di suscitare avversione.
Beh non male, qualcuno l'ha paragonato a the Witch (schifezza orrenda)!! ma per favore! qualche altro utente , sicuramente un cialtrone, manco si sarà fatto due domande, né avrà approfondito la trama e ha sentenziato con voto super basso, che per questo film è inaccettabile: 1) ben recitato 2) trama costruita bene, ( se non vi è chiara guardate link sotto) 3) tensione sempre alta
naturalmente qualcosa può sfuggire, per questo necessita magari una seconda visione.. il link di seguito mi ha permesso di capirlo a tutto tondo.
Visto al cinema non troppo tempo fa. E' un film stupendo, con una Toni Colette stratosferica. Certe sue espressioni sono veramente da iena: impressionante. E' un film che mischia sapientemente e amabilmente il dramma famigliare, l'horror misterico, medianico, e ha anche un qualche cosa della commedia nera. La tensione cresce in maniera lenta per poi esplodere sul finale, giungendo a una sorta di catarsi, di beffarda risoluzione che spaventa e insieme diverte. Solo alla fine ogni dettaglio trova una giusta collocazione nella mente stordita dello spettatore, che per tutto il film è come spinto all'indagine, al voler sapere di più sulla realtà isterica e/o soprannaturale di ciò che sta succedendo. Veramente una gran sorpresa. Certo, sicuramente se non l'avessi visto al cinema m'avrebbe fatto un'impressione minore; ma è comunque un gran bel film, pieno e riuscito, che dice ciò che vuol dire.
Devo ammettere che finita la visione del film la mia prima impressione é stata: "E quindi?"; ho dovuto leggere la spiegazione del finale perché non mi era ben chiaro. Mi sono chiesta: "Ma ti è piaciuto o no questo film?", non riuscivo a capire. Beh, sono stata tre giorni a ripensarci, quindi lascio a voi indovinare la risposta. E' una pellicola particolare, da vedere almeno due o tre volte per capirla fino in fondo. Gli aspetti horror non mancano, soprattutto verso la fine dove c'è un climax di tensione e terrore (alcune scene finali mi hanno ricordato "It follows" per alcuni particolari). Il cast funziona, Toni Collette regala un'interpretazione magistrale, bravo anche Alex Wolff. Insomma, se siete alla ricerca di un horror particolare e non della solita storia trita e ritrita, questo é il film che fa al caso vostro.
La scena dell'incidente dove muore Charlie é molto disturbante, soprattutto la parte in cui si vede la sua testa mozzata invasa da mosche sul ciglio della strada.
Scrivo questo spoiler per chi, come me ma senza successo, é sceso fra i commenti per trovare una spiegazione: la nonna defunta faceva parte di una setta insieme all'amica di lei (Toni Collette) e il loro scopo era quello di far rinascere questo spirito maligno. Inizialmente avevano designato la bambina, ma lo spirito accettava soltanto un corpo maschile per reincarnarsi, é per questo che alla fine scelgono il fratello!
Anche per questo film avevo alte aspettative perchè è stato molto acclamato un po' da tutti, critica e pubblico, il trailer ti fa pensare ad un capolavoro, tutti che gridano al miracolo.....ed invece non lo è!!! Poi ci sono quelli a cui non è proprio piaciuto!!! io sto nel mezzo!!! Mi è abbastanza piaciuto come film ma non mi ha entusiasmata e non mi ha convinta al 100%. Poi è un film un po' particolare, che si fa un po' di fatica a capire solo con una visione (io sono dovuta andarmi a leggere le spiegazioni sul web perché non è tutto così chiaro in questo film).
Inizio con i difetti:
1) la narrazione della storia è lenta, in certe scene troppo lenta. E dato che dura 2 ore ho fatto un pò di fatica ad arrivare alla fine!
2) per essere un horror dura un pò troppo!!
3) La storia, alla fine della fiera, non è nulla di nuovo, non l'ho trovata così interessante (anche se non l'ho trovata neppure brutta) ed è un pò troppo contorta!
4) Se finito di vedere un film devo andare a leggere le spiegazioni sul web per capirlo al 100% vuol dire che il regista è stato troppo contorto e ha omesso troppe cose!
5) l'unica interpretazione che mi è piaciuta è dell'attrice Toni Collette, il resto non tanto!
6) non fa paura ed inquieta solo in poche scene!
i pregi:
1) non è il solito film horror con il gruppo di adolescenti americani, ma è coinvolta una famiglia con dei problemi famigliari.
2) è un film che cerca di affrontare anche tematiche reali come possono essere i lutti o il difficile rapporto genitori-figli. (ma sotto questo profilo ho preferito Babadook)
3) Le poche scene un pò inquietanti, e le belle inquadrature!
Per concludere dico che non è male ma poteva essere migliore!!!
ho trovato un po' ridicolo di come muore la ragazzina. Poi la madre che verso la fine cammina come l'uomo ragno sul soffitto! L'amica che gli insegna la seduta spiritica si capisce subito che era invischiata nella setta di sua madre. diciamo che la storia prende spunto da paranormal activity dove la vecchia entra in una setta per avere qualcosa da un demone ma lo spirito maligno vuole in cambio qualcos'altro (entrare nel corpo di un essere umano maschile, come succede alla fine del film che entra nel corpo di Peter).
Una vera mondezza di film. Gli effetti speciali praticamente ero capace a farli anche io, inutilmente lungo, zero pathos, colonna sonora praticamente assente .... 2 OO così per arrivare a un finale a dir poco ridicolo. Era mille volte meglio rivedere un film di Dario Argento degli anni 70
Hereditary è un film atipico, a partire dalla durata (126 minuti), insolita per una pellicola horror. Ari Aster si prende tutto il tempo che gli serve per costruire e mostrare i disturbi mentali, i disagi e le problematiche dei suoi protagonisti, gettandoci piano piano in un turbinio terrificante di immagini ed eventi, passando da un racconto sull'elaborazione del lutto in una famiglia dagli equilibri instabili ad un incubo demoniaco, infernale, esoterico e tremendamente crudo. Nel farlo, evita tutti i cliché del genere, come per esempio jumpscares e simili, e piuttosto predilige scelte registiche da cinema d'autore. Aster punta tutto sull'immergere lo spettatore in un'aria malsana, una condizione di costante ansia e paura per qualcosa ancora da venire ma che stenta a palesarsi, un presagio, un disagio costante, supportato da una colonna sonora efficace ed una Toni Collette spaventosa. Ed infine l'incubo diventa caos e orrore totale, tra immagini dal forte impatto visivo e rivelazioni conturbanti. Uscito dalla sala, il senso di malessere ti perseguita, ti resta sulla pelle anche giorni dopo la visione. E questo è uno dei grandissimi pregi di questa pellicola, non priva di difetti o di qualche forzatura, ma assolutamente valida. E' molto importante prestare attenzione durante la visione a tutti gli indizi che il regista lascia per la comprensione della pellicola, che non risulta affatto ''incomprensibile'' ma che può dar vita ad interpretazioni comunque affascinanti aldilà della spiegazione ''ufficiale''. Insieme a Babadook e The Witch uno degli horror migliori degli ultimi anni.
Il nulla, letteralmente il nulla per 126 minuti. Ti aspetti che sia un lento crescendo verso qualcosa, ed invece....finisce il film.
Protagonisti piatti ed irritanti. Elementi "di mistero" somministrati col cucchiaino, come se lo spettatore fosse un minus habens. Salvo giusto alcuni bei montaggi.