allucinazione perversa (1990)

cavoli che bel film, mi è stato consigliato di vederlo di notte e così ho fatto ed mi sono ritrovato ad aver meno sonno di prima!! è uno dei pochi film in cui non si può assolutamente dire: vedrai, adesso accadrà questo!!

comunque mi aspettavo un finale forse più ai limiti del paranormale, e per questo sono rimasto un pò spiazzato, anche se devo dire che la sceneggiatura è veramente ben fatta e semplice nella sua complessità!!

bravo robbins a interpretare un personaggio in conflitto con un vero e proprio incubo!!

Fascinazione visiva e forza tematica si mescolano in questo quasi-capolavoro di Lyne. Infatti questo film indefinibile, perchè mescola vari generi, è soprattutto un incubo/sogno, l'ultimo aggrapparsi alla vita, l'ultima visione del filosofo/soldato Jacob. Molto bravo Robbins nell'interpretare le minuziose complessità del suo personaggio, molto bravo Lyne nel calcare la mano solo nei punti giusti. Buon finale e buon montaggio. Da menzionare assolutamente Aiello, che ha un ruolo fondamentale nello svolgersi della storia.

SPOILER

Film precursore di Mulholland Drive di Lynch. Tuttavia i risultati sono diametralmente opposti. In allucinazione perversa la trama appare decisamente lenta, troppo. In alcuni frangenti si fa un po' fumosa..certe situazioni vengono liquidate con eccessiva fretta..in altri frangenti alcune scene non vengono sviluppate in maniera convincente. Momenti di tensione nulli, dopo metà film francamente mi ero stufato di vederlo..e poi il finale "Lynchiano". Peccato..poteva venirne fuori un film migliore a mio giudizio.

Voto:5

Adrian Lyne si trasforma in David Lynch e sfodera un filmone, quasi un capolavoro che oltre ad essere un film impegnato e di denuncia verso le "tattiche" usate dal Pentagono per vincere la guerra in Vietnam, si può definire di diritto il padre di tutti i thriller paranormali che hanno riempito le sale cinematografiche soprattutto dalla fine degli anni 90 ad oggi, dal bellissimo Sesto senso al mediocre Stay passando per il notevole Abre los ojos di Amenabar per non parlare dei film di Lynch. Tutto funziona a meraviglia, dalla regia veramente impeccabile, al montaggio, alla inquietante colonna sonora di Jarre, non tralasciando la straordinaria partecipazione emotiva di Robbins per quella che è la sua migliore interpretazione (Le ali della libertà incluso). Davvero un gran film da parte di un (in generale) mediocre regista. E' proprio vero che le logiche commerciali rovinano la creatività di molti potenziali buoni registi.

Anche se l'han già detto tutti non posso non spendere due parole sull'ennesima perla che ci regala la distribuzione italiana.

Nel 1990, sull'onda del successo dei precedenti pseudo-erotic, pseudo-thriller (e probabilmente pseudo-film), Lyne partorisce questo "Jacob's ladder".
In realtà, quest'ultimo lavoro ha poco a che fare con i precedenti ma i furboni nostrani pensano:"Ma perchè non gli diamo un titolo che ricordi -Attrazione fatale-, oppure -Nove settimane e 1/2-??"

Alla fine optarono per "Allucinazione perversa" (dove stà la perversione poi..), ma metterei la mano sul fuoco che nel trailer cosi come nel cartellone publlicitario, capeggiava la frase "dal regista di...".
Con un titolo così, la massa che non vedeva l'ora di vedere qualche scena di sesso (ma compratevi un pornazzo và, che andate sul sicuro) è accorsa ma nè è rimasta delusa; con un regista così, i cinefili ne sono rimasti alla larga.

Ma nonostante le premesse, qualcuno decide di cimentarsi nella visione e come me ne è rimasto sbalordito.
Raramente mi è capitato di vedere un film impegnato politicamente che allo stesso tempo riesce a ricreare le atmosfere degne di un film horror o di registi visionari come David Lynch. Devo ammettere che uno dei miei film preferiti di sempre, Mulholland drive, ha dei rimandi a Lyne (il quale doveva essere sotto effetto del Ladder per aver creato un capolavoro del genere)!!
Inquietanti come pochi i "mostri" visti da Jacob (interpretati da un immenso Tim Robbins), memorabile la discesa nell'ospedale. Assolutamente imperdibile.

Da non dormirci la notte. Nel senso che è preferibile vederlo di notte, poiché essendo un film decisamente forte, che toglie il sonno, vedendolo alle 4 di pomeriggio non gli si rende onore. E ciò sarebbe scorretto.

Con un uso sapiente di flash back e con un montaggio magistrale ecco questo piccolo capolavoro.

So che gli americani in Vietnam si drogavano e mi è parso anche di leggere o sentire che è stato usato anche questo particolare tipo di droga, sui soldati, per fomentarne all'ennessima potenza 'il lato oscuro', l'aggressività.
Tutto inizia con un incubo spaventoso, ma Jack si è solo addormentato su una carrozza della metropolitana.
Il personaggio è molto carino, dolce, ma vive una vita angosciosa, colma di improvvisi incubi e ricordi che ne turbano l'esistenza.
Apparentemente il susseguirsi delle scene possono essere senza senso. Verrebbe da dire: certo che l'esperienza in Vietnam ha squinternato un sacco di menti. Poveri ragazzi, sottoposti ad esperienze crudeli, barbare, paura, terrore che rimangono sepolti dentro di loro, sempre latenti. Sono stati davvero così fortunati ad essere tornati? Con la mente sconvolta e l'anima sempre pronta a liberare fantasmi semisepolti?
Non è così. E' tutto molto più terribile. Lui ed i suoi amici sopravvissuti ad un fatidico giorno di battaglia che è rimasto impresso a fuoco nelle loro menti, vivono l'inferno, tra mostri, demoni, incubi spaventosi.
La colonna sonora è terribile, nel senso che è molto adeguata al contesto.
Molto bravo il protagonista. Ottime le sequenze di guerra.
Molto bello anche il finale.

SPOILER

Nel titolo originale, ispirato da un passo della Bibbia, è praticamente spiegata l’essenza di questo bellissimo ed angosciante film del solitamente mediocre regista britannico Adrian Lyne.
La discesa agli inferi di Jacob Singer,uno straordinario Tim Robbins,è rappresentata in maniera perfetta,appare come un puzzle realizzato con grande intelligenza sfruttando al meglio i vari piani temporali con un sapiente utilizzo del flashback,il grande merito del regista è quello di riuscire a non scadere mai nel banale o peggio ancora nel ridicolo.
Alcune situazioni sarebbero degne dei migliori film horror,mi riferisco al ricovero in ospedale del protagonista o al delirio mentale che lo colpisce durante il party,ma le intenzioni di Lyne sono ben diverse dal limitarsi a mostrarci creature infernali e demoni d’ogni genere, “The Jacob’s ladder”è infatti un trattato molto piu’ profondo sull’esistenza umana e sicuramente un atto di accusa nei confronti del governo americano che a quanto pare utilizzo’ davvero in Vietnam sostanze chimiche al fine di far aumentare l’aggressivita’ dei propri soldati.
Si rischia di rimanere spiazzati da una sceneggiatura molto articolata ma disseminata di indizi, realizzata comunque con grande cognizione sino al colpo di scena finale che ,seppur prevedibile, non lascia sicuramente indifferenti e che rende tutto facilmente comprensibile.
Molto buona l’ambientazione newyorkese decisamente cupa ed opprimente,eccellente la prova di Danny Aiello,da segnalare la presenza di un giovanissimo Macaulay Culkin.

Bel film con una regia solida e con un ottimo cast. Le allucinazioni del protagonista sono fantastiche e per tutto il film si respira un aria opprimente e malsana. La trama di Lynchianaia memoria è articolata e forse ad un primo momento può sembrare contradditoria, ma il tutto ha un perchè.
Oscena la traduzione del titolo.

L'ho visto prima.
Sicuramente non è il solito film, ma non è questo capolavoro di cui si parla.
ll film risulta abbastanza lento e non emoziona (nonostante avrebbe dovuto)..Le scene sulla guerra sono superficiali e sembra che non c'è mai tempo per fermarsi a piangere insieme al protagonista,perchè il regista non crea empatia tra la sofferenza di Tim Robbins e la comprensione di tale sofferenza da parte dello spettatore (io sono rimasto abbastanza distaccata).
...Buona qualche intuizione filo-horror come le teste viste dal protagonista, che si muovono velocemente e sono abbastanza inquietanti.
Metto 6 perchè rispetto l'audacia del regista per ciò che riguarda i contenuti.

Un film carino, non v'è dubbio, ma siamo ben lontani da quello che è il capolavoro di Lyne, ossia Flashdance.

Recuperando la ragione, questo "Jacob's Ladder" - per coloro che fanno riferimento al titolo italiano, non è un porno - è, in gran parte, una discesa agli inferi, un incubo tanto destabilizzante che, nonostante più volte durante la visione vengano date chiaramente delle chiavi di lettura, solo attraverso il finale si riesce definitavamente a far luce.
Angosciante, decisamente.

Il film è incredibilmente inquietante... ho appena finito di vederlo e non ho parole.. BEH DELLE PAROLE LE AVREI: PERCHè AVETE SCRITTO NELLA TRAMA ANCHE IL FINALE??? SOLO ALLA FINE IL CHIMICO RIVELA A JACOB LA VERITA SUGLI ESPERIMENTI!!!!

Grandissimo film.
Un incubo ad occhi aperti nei luoghi più reconditi della mente di un uomo.
Un crescendo di emozioni unico fino al meraviglioso finale.
Consigliatissimo.

Scritto da Bruce Joel Rubin e basato su un fatto realmente accaduto ( logicamente smentito dal pentagono ), il film è un thriller psicologico sul vietnam ( tema altamente sfruttato ) onirico e antimilitarista, con una buona sceneggiatura ed una trama avvincente.
Da apprezzare in particolar modo l'interpretazione di Tim Robbins.

Titolo quantomai sbagliato per questo film, che consiglio di vedere!

SPOILER
Credo però che citare il solo finale come punto di forza del film sia estremamente riduttivo, visto che i continui flashback, la confusione sul capire cosa è reale e attuale e cosa è allucinazione o ricordo sono congegniati otttimamente. Per non parlare della denuncia di fondo del film... Tim Robbins entra progressivamente nel personaggio e quindi convince pienamente!

L'unica nota negativa di questa pellicola e'il titolo ma su questo gia'e'stato detto tutto....un'insospettabile Lyne dirige un thriller psico-militare,basato su fatti realmente accaduti e insabbiati dal pentagono.La visione della pellicola e'un susseguirsi di orrendi incubi e spesso si fatica a distinguere il sogno dalla realta'.Lo spettatore viene trascinato nel vortice allucinato del protagonista e le sue angoscie diventano le nostre.Da oscar l'interpretazione di Tim Robbins,perfetta la regia con devastanti location a fare da sfondo alla storia....il finale poi,lascia senza fiato!Bellissimo.....

Ottima pellicola di Adrian Lyne (!!!!!!!!!!!!!!!!!!!), con un Tim Robbins perfetto ed un finale da antologia,

SPOILER
Incredibilmente suggestive moltissime scene, in primis quella all'interno dell'ospedale.
Da ergastolo il titolo da pornazzo scelto dalla distribuzione italiana, probabilmente per abbindolare il pubblico di 9 settimane e mezzo.

Film denuncia coraggioso e sopra le righe per drammaticità. Credibile e prossimo a fatti storici realmente accaduti.
Tim Robbins superlativo.
Un film raro per vigore e indignazione etica.
Si auspica che circoli di più...

IL FILM è DA 8 NN Cè KE DIRE FOTOGRAFIA E REGIA DAVVERO MOLTO BEN CURATE ...MA PARAGONARLO AD 1 FILM DI LYNCH MI SEMBRA 1 ESAGERAZIONE! DOPO 20 MINUTI DI FILM SI CAPISCE GIA'CM ANDRA'A FINIRE...PEKKATO XKè POTEVA MERITARE SIKURAMENTE + D 8.....

...claustrofobico, malato pervaso di un angosciante delirio che si snoda per tutto il film... Tim Robbins bravissimo ed emozionante... Un film molto bello con una sceneggiatura molto buona... Lyne veramente bravo in questo caso... Fotografia ottima... e a rendere tutto indimenticabile anche un gran finale che disvela il tutto...

Interessante sotto molti aspetti e visivamente molto affascinante, "Allucinazione perversa" è una vera e propria discesa negli abissi della mente, un estenuante conflitto interiore del suo protagonista in perenne bilico tra lucidità e follia. Lyne è molto bravo nel creare il phatos giusto, permeando tutta la pellicola con suggestioni angoscianti e disperate ed infarcendola di continui spiazzanti flashback. Robbins ad ogni inquadratura è via via sempre più convincente. Il finale rivelatorio è brutale e perfetto, palesemente critico e antimilitarista. Probabilmente il miglior film di Adrian Lyne, del tutto estraneo al resto della sua commerciale filmografia.

Buon film,grande interpretazione di tim robbins...e poi è l'unico dico l'unico film di paura che mi abbia fatto saltare sulla sedia, nella scena in cui

SPOILER

uhhh ohhhh che meraviglia!!

un viaggio increibile nella psiche umana. imperdibile

un film malatissimo che ricorda sia cronenberg che lynch

la konami si è fortemente ispirata al film per il suo celebre silent hill

Grande film

Grande film,un piccolo grande capolavoro ottima l'interpretazione di Tim robbins,il finale è shockante,assolutamente da vedere.

supportato da un ottimo incipt, il film di lyne va sempre più a perdersi nel finale, diventando sempre meno affascinante con la scontatissima retorica finale. anche il grande tim robbins in questo film non è certo al massimo.

Visionario e claustrofobico, il film narra la terrorizzante vicenda di Jacob, reduce del vietnam perseguitato da allucinazioni che definire inquietanti è veramente riduttivo.
Tim Robbins interpreta magistralmente questo piccolo capolavoro semi-sconosciuto, e anche se la scena dell'incubo nell'ospedale vale da sola il prezzo del biglietto, resta comunque un piccolo rimpianto nel pensare che cosa sarebbe venuto fuori se a dirigere i giochi al posto del mediocre Lyne (che qui dà comunque il meglio di sè) ci fosse stato un certo David Lynch...

Ecco, un film che volevo proprio vedermi!
Pieno di colpi di scena!
Rappresentati tutti gli aspetti: Guerra, amore, allucinazione, passaggi cronologici, ecc...
E' un film senz'altro da vedere...

non continuerò a sottolineare quanto sia irreale l'associazione fra questa pellicola e il nome che firma la regia... nè quanto sia orribile ed incomprensibile la traduzione del titolo.
Voglio invece rimarcare l'atmosfera livida di questo film, il senso di straniamento, la sua inquietudine dapprima sottile... il suo trascinarti in un gorgo che diviene poi un maelstrom. Bellissimo e intenso, ottimemente cadenzato nel suo restare in bilico fra follia e ricordo. Un film che ti si appiccica addosso.

Visto molto tempo fà, ne conservo un ottimo ricordo. E' un film meraviglioso, costruito benissimo e avvincente sia per la vicenda legata ai misteriosi scontri fra soldati, sia perchè è continuamente tra realtà e immaginazione.
Le scene che rimangono più impresse sono quella dell'ospedale, della festa e quella iniziale, che poi si ripresenta svelando i particolari più nascosti.
Finale delucidatorio entusiasmante.

un filmone spettacolare,difficile credere sia dello stesso regista di 9 sett e 1/2...
gli ambienti sono sporchi,torbidi(l'ospedale su tutti),l'intrccio incasinatissmo fino al boom finale(usato poi da molti altri film del genere).
molto bravo tim robbins,un'interpretazione sentita per davvero.
curiosità:alcuni ambienti e

SPOILER sono stati di ispirazione per il videogioco "silent hill".

Che sia un film cupo e claustrofobico non l'ho metto in dubbio, anche perchè fino all'ultimo minuto del film rimani in balia dell'incertezza, per me non ha un filo logico.

Un film veramente valido riesce a mettere una tensione da far rabbrividire la pelle, smorto ed claustrofobico, insomma da vedere!

L'ho visto per la prima volta ieri sera, ma a dire il vero sarà da circa 10 anni era nelle mie intenzioni farlo..è posi passato nel dimenticatoio fino alla sera di ieri. Il film è un vera e propria discesa allucinata negli abissi. Ogni secondo della pellicola fa sprofondare in uno stato di angoscia disturbante. La scena dell'ospedale, come già sottolineato in altri commenti, è pazzesca e delirante, un must. Consigliato. Fantastico e unico. Sembra un sogno/incubo metafisico alla Lynch. Il titolo italiano, scelto apposta per richiamare comunque un certo tipo di pubblico abituato ai precedenti film di Lyne, ha certo contribuito al rapido accontonamento della pellicola negli archivi polverosi...un vero peccato, ma ormai siamo abituati.

Una discesa agli inferi in piena regola, in un film sconcertante, claustrofobico, cupissimo, ed estremamente allucinato.
Adryan Lyne è l'autore di film patinati finto- erotici di successo. Quando uscì questo nessuno se ne accorse. Eppure è davvero fantastico e poco ha a che vedere con il resto della filmografia del regista.

Molte sono le scene da antologia, quella dell'ospedale, quella alla festa e quella all'inizio nella metropolitana. Il finale spiazza completamente.
"Allucinazione perversa" non si dimentica. Qualcuno potrebbe scambiarlo per un Lynch o per un Cronenberg. Invece il regista è incredibilmente solo un Lyne, che però qui è bravissimo è costruire un incubo malato, e registicamente veramente molto ricco.

Bello, intrigante, al limite della tensione. Trama intricata che porta lo spettatore in una vorticosa spirale di ansia e senso di disorientamento.
Classico film dove si arriva ad un punto, talmente spaesati, che si ci vede costretti a decidere se continuare il viaggio all'interno del film o si decide di 'maledire' gli sceneggiatori.
Pieno di simbolismi e, cmnque, non così scontato da ricostruire anche dopo l'ultima inquadratura.... DA NON PERDERE!

Veramente bello e sconcertante.
Decisamente anti militarista e di denuncia: l'utilizzo di droghe sui militari nei fronti pare sia una drammatica verità.
La trama avvince, confonde e coinvolge fino al finale che dipana tutto...

Darei 8,5. Maledetti sti volti pieni.
Il film è introspettivo. A chi piace Rambo, direbbe che è lento.
La storia è mooolto interessante. Quasi vera per di piu'.
Sceneggiatura a doppia faccia in effetti, ma si intravede sempre la matrice riflessiva e un po' bizzarra.
Molto espressivo Tim Robbins. Favolosamente eccitante Elizabeth Pena.
Da vedere assolutamente, per vivere 2 ore di allucinazione perversa, per davvero.

Il mistero di un regista che ha girato solo mezze schifezze e il giorno che ha avuto il colpo di genio nessuno se n'è accorto...

Veramente un film notevole, malato e allucinante, cambia volto dopo una parte iniziale apparentemente già vista, per sprofondare in un lungo incubo.

Un film eccezionale e girato veramente bene...devo dire che appena il film è partito pensavo di trovarmi di fronte al solito film sul vietnam ma già dopo 10 minuti il film ti proietta in una realtà ke potrebbe essere tanto irreale quanto reale....so ke è una frase abbastanza assurda ma questo film è veramente assurdo a tratti delirante....secondo il mio modesto parere ci troviamo di fronte ad un capolavoro.......il punto di forza di questo film è la trama: infatti da una parte denuncia gli esperimenti chimici fatti dal pentagono sui soldati americani durante il periodo della guerra del vietnam....da un altra parte scende nel profondo della psike umana...di più non si può dire si deve vedere........pellicola magica ma allo stesso tempo molto reale......ola a tutti

Davvero un gran film piuttosto sconosciuto e da un regista noto per un altro genere di film... Un paio di scene davvero stupende (quella della metro e sopratutto quella dell'ospedale) e un gran finale che dà anche una doppia interpetrazione per il titolo originale che altrimenti per gran parte del film non si capisce che cosa c'entri... Un film bello e sorprendente con anche una buona dose di tensione...

Il caso "Allucinazione perversa" è a mio parere incredibile per due aspetti:
1) è stato girato da Adrian Lyne il regista di film come "Proposta Indecente", il remake di "Lolita";
2) lo conosce veramente poca gente.
Come è possibile che un filmone del genere sia stato girato da tale regista e che quasi nessuno lo abbia visto o per lo meno ne abbia sentito parlare?
Bah, misteri del fantastico mondo del cinema.
In ogni caso è un film che spiazza dall'inizio alla fine.
L'idea centrale è denunciare determinati fatti forse accaduti durante la guerra in Vietnam, ma tale scopo viene raggiunto attraverso una storia che è costantemente in bilico tra horror, thriller, antimilitarismo, visioni oniriche, allucinazioni appunto.
E' veramente un film difficile da catalogare.
Il finale è col botto.


film.

Signori e signore, eccolo qua; uno dei capolavori in assoluto più sottovalutati.
Niente è come sembra e niente sembra come appare; un'incredibile storia il cui significato si scoglie con l'ultima inquadratura. Idea geniale, anche se arriva da un racconto di Ambroce Bierce.

Ottimo film anti vietnam in veste thriller, per lo meno finchè non conosce la storia della droga. Le allucinazioni sono in effetti perverse e allucinanti. Da vedere!