a scanner darkly (2006)

Wow, considerando che Blade Runner è un'altra cosa rispetto al Cacciatore di androidi questa trasposizione cinematografica dall'autobiografico Un Oscuro scrutare di Dick è semplicemente eccellente, fedelissima allo spirito del libro al punto da riportarne intere frasi per tutto il film. Decisamente il film più dickiano tra quelli visti finora, con un cast di attori azzeccatissimi (Robert Downey jr. su tutti) e una regia attenta, che con questa nuova tecnica digitale è riuscita a dare un fascino visivo ancora più grande ad un film già notevole di per se, grazie ai dialoghi scoppiettanti che trattano il tema della paranoia e delle molteplici personalità (cogli atroci dubbi che ne derivano) in modo sapiente e profondamente umano. Veramente un bel film e di questo regista voglio scoprire anche i film precedenti.

A mio parere non è tutto questo granchè...Certo, la tecnica con cui il cartone viene sovrapposto al film mi ha dappprima incuriosito e poi divertito, ma questo non è sufficiente per conferirgli un buon voto. Originale alla vista, mediocre nel resto.

Mi è molto piaciuto questo piccolo gioiello di Richard Linklater.
Fantascienza tratta da Dick decisamente superiore agli ultimi (come il pessimo Peycheck di Woo e il dignitoso Mynority report di Spielberg) , semplice, tra paranoia, allucinazioni e personaggi schizzofrenici tossicodipendenti.
Qualcuno tra l'altro ha parlato di cast sprecato. E invece secondo me è proprio il contrario. La tecnica digitale che permette di cartoonizzare le immagini girate rende + allucinata l'operazione, mentre il cast che ha messo insieme Linklater, a parte Reeves (comunque perfetto) è di grande impatto ed è composto da caratteristi , visi da serie B e nomi generalmente discussi, e sempre lontani dalle produzioni hollywoodiane come Wynona Ryder, l'ex natural born killer Woody Hallerson e sopratutto il vero ex tossico , Robert Downey Jr, qui davvero irresistile.
Un vero piacere ritrovarli insieme nei ruoli di questi quattro schizzati Losangelini.

Originale dal punto di vista visivo ma lento e noioso arriva al 5 solo per l'innovazione grafica che al primo impatto ti fa pensare "stò film deve essere na ficataq pazzesca" ma poi...

da precedenti recensioni che avevo letto,anteriori alla mia visione effettiva del film,mi ero fatto un'ideaun pò diversa di quello che il fil è in realtà. sicuramente efficace ed originale il modo in cui è stato reso il mondo,piuttosto psichedelico e in sintonia coi contenuti del film,droga e visioni. certo però manca al film davvero uno spunto di sceneggiatura brillante e la storia sembra poco approfondire quello che crea. insomma,vale una visione ma non certo essenziale.

Complessa pellicola firmata Richard Linklater.
Trama che rileva diversi spunti interessanti, partendo ovviamente dalla particola tecnica di rappresentazione (c.d. rotoscoping), ma non solo, anche per l’aspetto propriamente contenutistico (il degrado di una società futuristica minata, o per meglio dire, controllata dall’uso di sostanze stupefacenti) ..il ritmo non è particolarmente incalzante, anzi a tratti eccessivamente lento, e la complessità del racconto avrebbe meritato una maggiore attenzione nel disegnare personaggi e sceneggiatura, al fine di limitare il disorientamento che emerge al termine della narrazione.
Perfetta invece la scelta stilistica, decisamente funzionale al racconto, riuscendo a dare maggiore forza alla prospettiva dell’alterazione conseguente all’uso della famosa sostanza “M”, così come l’epilogo, capace di incutere un senso profondo di tristezza e malinconia ..si rilevano scelte illuminanti ed altre discutibili, ma nella perdita di contatto dalla realtà, può starci anche questo.
Buona la prova del cast (con tutte le cautele del caso), da Keanu Reeves a Robert Downey Jr., senza dimenticare la bella Winona Rider ..apprezabile la regia innovativa di Richard Linklater, anche se alla lunga potrebbe risultare un po’ stancante.
Pellicola fantascientifica con pregi e difetti ma indubbiamente originale ..da vedere!

Un film molto particolare, veramente poco main stream per Hollywood, a cominciare dalla scelta del cartone animato sovrapposto alla pellicola realmente girata e continuando con il tema della droga, centrale e portante per la storia.
Per buona parte ci si chiede dove vorrà andare a parare, e per la verità quasi tre quarti della storia sono incomprensibili, poi verso la fine l'intrigo si svela, e la trama risulta meno assurda di quello che sembrava. Nonostante questo lascia una sensazione di disagio che non mi fa nemmeno essere obiettivo sul giudizio...
Commentare gli attori è impossibile, visto il cartone animato...la regia è interessante, ma anche quella troppo "caratterizzata" dalle immagini disegnate
Comunque merita di essere visto...se si resiste.
LISERGICO E DISORIENTANTE

L'ho finito di vedere adesso e forse sto commettendo un errore a dargli un voto subito,dopo una sola visione;specialmente per quanto riguada un film come questo,veramente complesso,anche se,probabilmente non si possono comprendere i dialoghi e la storia intera al primo abbaglio,emozioni di fondo ,lampi di senso e sensi,piacere nell'ascoltare e osservare,vengono fuori.
Sincermanete mi ha messo molta tristezza alla fine,ma non sdolcinata.Un piccolo senso di malinconia per tutte quelle persone che si abbandonano,che si lasciano andare,che si dimenticano di loro stesse;il finale mi ha trasmesso soprattutto questo,anche se aleggia in forma diversa in tutto il film ( a tratti anche spiritosa;gli scatch di Harrelson e Downey Jr. sono a tratti esilaranti.Quest'ultimoda una prova di grande spessore;sopra le righe anche soltanto per le kilometriche e infinite disquisizioni del suo personaggio,l'apoteosi del paranoico).
Ma anche ricordandomi dello spettacolare spezzone dello pseudo-suicidio di Freck (veramente geniale,anche solo il fatto che sia raccontato dalla voce nella radio che lui all'inizio della scena accende),la pellicola centra il bersaglio non forse su un messaggio ben specifico ma ,come dicevo prima,su una sensazione di fondo,un "annebbiamento" cerebrale che ti cala completamente nel mondo della dipendenza;in questo e' bravo il regista (e lo e' stato lo scrittore) a farti sentire dentro il cervello,dietro gli occhi e soprattutto dentro il cuore di un tossicodipendente,figura della quale forse nessuno di noi e' davvero lontano,non forse per droga ma per sesso,convinzioni,karma,solitudine.......ognuno ha la sua dipendenza,ognuno ha il suo piccolo mondo,ognuno lotta con se stesso.....

Queste son le parole che mi hanno ispirato questo film a caldo,a caldissimo direi.Fossi in voi lo guarderei,non scorre veloce quindi preparatevi.Solo un consiglio: non cercate di capirlo.......allora lo capirete. (consiglio gratis).
Asta luego.

Durante la prima parte non mi sono addormentato per miracolo, la seconda mi ha leggermente tenuto sveglio ma non è bastato per dargli la sufficienza.

Richard Linklater ,dopo l’interessante “Waking life”, ci propone nuovamente una pellicola realizzata con la tecinica del rotoscoping e si accolla l’onore e l’onere di tradurci in immagini uno dei romanzi piu’ interessanti e riusciti di Philip K.Dick “A scanner darkly”.
Il risultato è sicuramente molto positivo,la tecnica illustrativa scelta dal regista funziona a dovere,riuscendo a trascinare lo spettatore in un incubo fatto di paranoia,alienazione,schizofrenia,tutti argomenti cari allo scrittore,la tecnica rappresentativa dopo un attimo di disorientamento affascina,la rappresentazione delle tute disindividuanti è davvero un colpo di genio.
Notevoli i dialoghi,humor e tragedia si fondono in continuazione per dar vita ad una messa in scena solo apparentemente folle ma che denuncia pesantemente il sistema disseminando indizi e arricchendo di quesiti la visione,quesiti che troveranno una risposta solo nel finale per la verita’ un po’ affrettato.
Da notare l’utilizzo di attori caduti ultimamente un pochino nel dimenticatoio,Reeves a parte,abbiamo Winona Ryder,Woody Harrelson e soprattutto Robert Downey Jr. davvero eccellente nel suo ruolo.
Un film che denuncia non solo la potenza sempre piu’ opprimente dei governi, ma che ammonisce pesantemente anche sull’utilizzo delle droghe,i nomi degli amici di Dick deceduti o danneggiati dall’abuso di stupefacenti ci aspetta al varco,prima dei titoli di coda, per ricordarcelo.

Particolare la scelta del filtro grafico che da un effetto molto fumettistico a tutta la pellicola, purtroppo questo non sopperisce alle mancanze e al piattume della trama.
Si, alcuni scambi di battute sono divertenti ed alcune trovate simpatiche ma non si va oltre.

La prima cosa che salta ha gli occhi è quell'effetto tipo cartone, effetto che a tratti piace e a tratti da fastidio, con l'andare della pellicola capisce che quello effetto serve molto nell'entrare nella mente in traformazione del protagonista.

la storia potrebbe essere gia sentita e vista in altre occasione ma il tutto è troppo fatto bene e in mariera originale.

Da uno dei migliori romanzi di quel genio di Phil K. Dick (una delle sue ultime opere, la più sentita e la più biografica) Linklater tira fuori un ottimo film e (cosa rarissima quando si tratta di Dick) firma un’opera molto fedele al racconto del Genio statunitense… La sceneggiatura infatti è quasi identica al libro (Linklater si inventa giusto la battuta su Di Caprio) e cambia in parte solo nel pre-finale più semplicistico e “leggero” rispetto quello del libro… Ma non è questo il punto, cinema e letteratura usano registri di comunicazione differenti, quindi è inutile paragonarli, Dick poi usa una struttura ancora più particolare, Linklater giustamente usa il rotoscope per mettere in video questo racconto e la scelta mi è sembrata perfetta…
Linklater, a differenza di altri, non adatta il testo alle sue necessità, ma è lui che si adatta al testo cogliendo tutti i particolari (classici) della letteratura di Dick come la droga, la storia d’amore di fondo, la confusione del protagonista e lo sgretolarsi di quella che è considerata la realtà… Lo fa con un cast di buon livello in cui giganteggia Robert Downey Jr, vero mattatore del film e soprattutto lo fa con intelligenza e stile senza perdersi in una trama che avrebbe richiesto tre ore di film e che è stata condensata in un ora e quaranta… Il finale “positivo” (altra cosa abbastanza rara nella letteratura Dickiana) fa da perfetto controaltare alla dedica finale di Dick a tutti i suoi amici persi per un errore di troppo…
Come ho già scritto è abbastanza inutile fare paragoni, che risulterebbero poi imbarazzanti, con il libro, ciò non toglie che Linklater sforna un ottimo film a dimostrazione che chiunque può tirare fuori un gran prodotto da un romanzo di Dick: basterebbe mantenersi a quanto scritto dal buon Phil…

è un voto che sta a metà fra il 6 della prima parte,veramente zeppo di dialoghi e il 9 della seconda dove tutto il puzzle pian piano viene a risolversi.
E' un film curioso perke' il design stile cartone mi ha affascinato molto e la storia è molto originale. 7 e mezzo!

non mi piace questa tecnica e non mi piacciono i film moralisti come questo.

Aver snobbato questo film quando è uscito al cinema è stata una gran stupidaggine!!
Veramente ben fatto: a prescindere dalla tecnica cinematografica che può piacere o meno (a me è piaciuta) ,comunque indispensabile per rappresentare le tute "disindividuanti", la trama è intrigante e ben strutturata (anche parecchio complessa,alcuni passaggi ho dovuto rivederli per capirli completamente).
La visione della società di Dick è drammatica ma sotto certi aspetti attualissima.
Ottima la prova del cast: fanno sorridere i discorsi insensati tra i due tossici Woody Harrelson e Robert Downey Jr, fanno riflettere i monologhi di un Keanu Reeves finalmente non sbruffone.
La dedica finale dell'autore colpisce direttamente al cuore. Consigliatissimo, da guardare senza pregiudizi.

ke ****ta di film,la sovrapposizione del cartone al film l'ho trovata una cosa di grande effetto,attoroni stratosferici(grande woody peccato avesse una parte secondaria)l'unica cosa è che si incasina un pò sul finale,cmq bellissimo

Originale e ben fatto... folle e onirico allo stesso tempo.
Da vedere

ottimo film, struggente, soffocante, paranoico come la società atomizzata e ipocrita in cui viviamo... bisogna prendere un po' di confidenza con la tecnica ma dopo ci si trova immersi nella storia, con la splendida colonna sonora dei radiohead e di thom yorke a non lasciarti più

Belli questi film dove riesci a capire qualcosa ma anche tutto, a 4 minuti dalla fine.

se avete letto il libro capirete che il film ha colto molto bene il messaggio di philip k. dick, mancano alcune parti ma comunque a me è piaciuto molto.
consiglio la lettura "un oscuro scrutare", edito da fanucci.

Il cinema mi piace con attori fatti di carne ed ossa.
Capisco la tecnica innovativa, ma spero che non prenda piede!!!!

Una rivelazione!
All'inizio ero molto scettico ma poi mi sono dovuto ricredere.
Parte in sordina e piano piano ti conquista , arrivando ad un finale molto bello.
Non avevo letto il libro da cui il film e' tratto ma credo che colmero' a breve la mia lacuna.
Visivamente eccellente nella sua stranezza.
Consigliato!

waking life mi era piaciuto , ah si se mi era piaciuto.... rotoscope che rende parecchio , dialoghi INTERESSANTI , un tono stralunato , alla fine escid alla visione che qualcosa in piu' del mondo magari hai capito ( o magari no) o magari pensi qualcosache prima mai avevi considerato in un dato modo... questo mi ha lasciato gelido.. grandi aspettative per un film girato con una tecnica che potrebbe esaltare un estetica paranoide-lisergica-psichedelica e che rimane li soltanto abbozzata accennata , e' vero , da l'impressione che il mondo che noi vediamo , quindi cio' che si vede (ed e' il nostro mondo , senza alcun elemento visivo fantastico ) in quello stato allucinato e' uguale , ma ha colori e forme diverse , mobili , irreali. e questa presentazione estetica del allucinazione continua e' anche carina. ma paura e delirio a las vegas tratta un tema simile (in un modo meno serio e pesante sicuramente) e la resa visiva della estraniamento chjimico e' molto superiore. La trama e' troppo abbozzata , l'attenzione ' tutta sui dialoghi assurdi , e si perdono gli accadimenti , e' molto lento , leggermente estraniante , leggermente angosciante . ma tutto leggeremente , leggerm,ente guardabile. Non mi si dica che requiem for a dream non trattava l'argomento dipendenza e allucinazione psicotropa (e non solo) in modo incommensurabilmente superiore. 6e 1/2 mi apre il voto giusto.

E' difficile addattare la propria mente ad un nuovo modo di raccontare una storia, diverso da quello standard. questa tecnica particolare mi ha spiazzato... e devo dire che per buona parte del film non l'ho presa sul serio anche se mi chiedo senza di essa come sarebbero andate le cose. La trama è allucinante, fatta di dialoghi assurdi che ti catapultano in un mondo che ti fa sentire perso come gli stessi protagonisti; sotto questo aspetto il film è riuscitissimo in quanto trasmette quel senso di nausea e paranoia dovuta. Difficile fare meglio. La storia in sé è alquanto scostante ed è compasta da colpi di scena raccontati sotto voce, anche se manca un qualcosa per renderla completa, come un particolare. La comprensione inoltre è un po' difficile ma ringraziando il cielo alla fine la si capisce. Come riassumere allora le sensazioni procurate da questo film? E' davvero difficile, vuoi per la tecnica con la quale è stata girata, vuoi perchè è contorta e allucinata come la mente di un tossico dipendente, vuoi per la trama ad "intermittenza"... 8 perchè sarebbe assurdo metterle di meno per originalità e genialità, ma non riesco ad assemblare bene ciò che mi ha dato e quindi non me la sento di andare oltre, 8 come la sua media.

che dire, bellissimo, originale e soprattuto il cartone rende l'idea dello stato allucinogeno dei protagonisti

grande capolavoro! Sia di tecnica che di narrazione, una storia bellissima, ben articolata, complessa, truce, bastarda e... si insomma, capolavoro.

Allucinante, originale, paranoico, geniale, schizzoide... Insomma un capolavoro sul mondo dei tossici!

pensavo meglio...trama un pò confusionaria

Non riesco a capire se meriti un 7 o un 9, quindi metto 8...
La storia mi è piaciuta parecchio, solo che lo stile cartoon mi spiazza, forse merita un voto in meno per aver usato una tecnica che svilisce la pellicola, forse uno in più perchè l'allucinazione da droga ha trovato finalmente una traduzione visiva adeguata?!? BOH!

Mi sembra una genialata, sia per l'uso del rotoscoping sia per la trama che non è mai quella che sembra, eccezionale la tuta di disentità la trovo un colpo di genio come non si vedeva da anni, inoltre la droga m sembra avere una sua personalità tanto è incorporata bene all'interno delle situazioni, trovo la sceneggiatura ottima.

Il film procedeva abbastanza lentamente che mi sono messo a pensare: e se alla pellicola non fosse stato dato questo effetto, se visivamente fosse un film come tutti gli altri? Forse avrei lasciato la visione a metà, senza perdermi chissà quale finale.

da un racconto di dick, un film molto affascinante ma anche piuttosto confusionario. bravo ma insopportabile robert downey jr.

Visivamente perfetto, ma con una sceneggiatura non così coinvolgente nonostante provenga da un racconto di Dick. Sono curioso di leggerlo, ma dalla pellicola mi aspettavo qlc di più.

A vedere la media sembrava chissà che film, invece alla fine sono rimasto deluso. La tecnica chiamata "rotoscoping" funziona decisamente bene; è il film che mi è sembrato un pò freddo, non troppo coinvolgente e con un finale da aspettative ben superiori. In qualche punto fa tornare alla mente "Paura e delirio a Las Vegas", anche se le finalità e la costruzione del film sono completamente differenti.

Graficamente originale , non ha certo nella trama (prevedibile) il suo punto di forza, ma nella descrizione del mondo della droga e dell'isolamento ke caratterizza chi ne abusa

Film interessante ma non coinvolgente.
In sostanza una pellicola estremizzata sul mondo della droga.
Ma andiamo per ordine: il tipo di ripresa cartoonistico è sicuramente degno di nota.
Potrebbe non essere di gusto per tutti.
Io personalmente l'ho percepito a tratti gradevole a tratti intollerabile.
Che l'utilizzo sia contestualizzato e finalizzato a comunicare una dissociazione ulteriore dalla realtà ci può anche stare.
Chiaro che se ne debbano trarre delle conseguenze accettando il fatto che possa non essere apprezzabile da tutto il pubblico.

La trama: cerchiamo di non esagerare dipingendo la complessità della trama come del suo punto di forza.
Un poliziotto infiltrato nel racket della droga che finisce nelle maglie stesse della dipendenza e non distingue tra ciò che e vero e ciò
che non lo è.
Vogliamo definire questa trama originale?
Siamo sinceri, non lo è.
(in questo senso l'idea che il male ormai corrompa le "forze del bene" è ormai manifesta anche in fiction
televisive come "the shield". Non parliamo di film nei quali il poliziotto diventa dipendente da droga perchè è quasi un clichè)

Il canovaccio di fondo quindi non è strepitoso.
Certo molti più punti vanno dati alle varianti.
La trasposizione in un futuro prossimo rende possibili diversi originali innesti.
Il governo potrebbe essere connivente (il predicatore che viene portato via dal camioncino, il sentiero luminoso che gode di infiniti privilegi) o legato a doppio filo.
Ma anche questo, è il caso di dirlo per non far gridare al capolavoro, è già utilizzato come espediente in altri film.
(vedere l'ultimo dei tanti casi:Equilibrium dove l'assunzione di droga sedativa è ormai una condizione sociale "obbligatoria" per poter essere parte del sistema)

Alcuni dei personaggi potrebbero essere soltanto immaginazione.
Altri non sono ciò che sembrano.



Ed il finale getta una luce diversa e più amara su tutto l'evolversi del film.

Gli attori sembrano bravi ma non ci giurerei.
___


Inoltre non impiegherei troppo tempo a verificare l'aderenza della pellicola all'opera di Dick.
Un film è un film.
Che sia lontano anni luce dai suoi progenitori letterari conta poco.
Conta che sia un film valido a meno che il tutto non vada inquadrato in un progetto più ampio fatto di una critica globale ad entrambe le espressioni
artistiche (e non è certo questo il caso!).
E' un film degno e ottime sono le caratterizzazioni di alcuni personaggi.
La sceneggiatura in questo ha fatto miracoli.
(grazie a Dick certo... ma non è questo il punto)



Cosa resta da dire?
Un film da vedere perchè in sè qualitativamente valido.

Merita un punto in più per lo sperimentalismo con cui è stato girato.


Non un capolavoro, sia chiaro ma certo non tempo buttato via.
Anzi.

Decisamente un film nuovo, soprattutto per la tecnica con cui è stato girato.
Keanu Reeves e W. Ryder veramente ben fatti.
Film con tendenze paranoiche dei personaggi dove si tocca con mano il loro isolamento.
Da vedere.

Meriterebbe la sufficienza solo per l'idea di realizzazione "fumettosa" (chi ha giocato a "XIII" capisce cosa intendo).
Ma questo film è molto di più. Come ogni pellicola tratta dalla mente di Dick ha un messaggio di fondo, localizzata in una dimensione degradata, dove un esasperazione d' un aspetto negativo dell'attuale società ha avariato il mondo.
Grandissimi i protagonisti, Robert Downey Jr. su tutti.
Volendo cercare il pelo nell'uovo forse lascia troppi interrogativi ed è un pò approssimativo su alcune questioni.
Comunque da vedere nella maniera più assoluta.

SPOILER

Gran bel film! Mi è piaciuto un sacco, anche se alcune cose non le ho capite...cmq da vedere assolutamente!

che mostruosità....troppo interessante...spero che non venga sottovalutato per l'effetto animato

Quest'opera rappresenta uno dei migliori adattamenti di Dick insieme a Blade Runner,Total Recall e Minority Report....e'il film piu'fedele in assoluto con pagine e pagine di dialoghi riproposti alla perfezione.Niente esagerazioni da action ad alto badget,ma solo una pellicola cervellotica e tagliata a meta'dallo stato allucinato dei suoi personaggi.

La storia e'ambientata in un futuro dove quasi l'80 per cento della popolazione e'ormai tossico dipendente:il polizziotto Fred e'un'infiltrato sotto falsa identita'in un gruppo di tossici assuefatti alla sostanza D,con il compito di recepire informazioni utili alla causa.

Linklater utilizza la via della sperimentazione,scegliendo ankora una volta la tecnica del retoscope(gia'usata in Waking Life),e il risultato e'ankora piu'suggestivo e accattivante.

Una pellicola bellissima e inquietante,basata su temi(per quanto oggi abbastanza metabolizzati)e ossessioni che compongono il mondo Dickiano:il controllo occulto da parte del potere,la paranoia che spazia dal sociale al personale,la droga come strumento di controllo,l'impossibilita'di mettere a fuoco un modo coerente e persino un'identita'non frammentata.

Il regista centra l'obbiettivo anke quando decide di attualizzare il testo,con un parallelismo tra la guerra governativa alla droga del film e quella al terrorismo del mondo reale.
Il cast e'formato(casualmente?)dalla generazione ribelle di Hollywood:ritroviamo una Winona Ryder da tempo eclissata per colpa della sua nota cleptomania,Woody Harrelson ex tossico dipendente,Kanu Reevs ormai incastrato da tempo in questo tipo di personaggio e Robert Downey Jr sparito dopo una serie impressionante di condanne e guai con la legge....sicuramente tra i protagonisti il vero mattatore e'propio quest'ultimo,autore di una prova strabiliante.

Come era da immaginarsi il riscontro al botteghino e'tra i piu'deludenti:rimarra un capolavoro destinato solo ai piu'fortunati.

Un film che è un trip.
Anzi...un trip fatto film.

Graficamente strabiliante, ma il resto non mi ha convinto.

Decisamente, non è il film da Sabato sera in compagnia con gli amici...

Ho trovato questo film estremamente interessante. La sala, come altri hanno già scritto, era pressochè vuota e, sfortunatamente, l''interesse "italiano" per questo genere è sempre più basso.
Molti hanno cominciato a parlottare sulla trama incomprensibile. Certo, qui non si tratta di "Pupe e secchioni" e bisogna attivare il cervello, gente!

Trama davvero notevole e debitamente intricata, così come notevole è la trasposizione delle idee di Dick. Una su tutte: la traumatica perdita dell''individualità del protagonista, dovuta all''eccesso di droga è senza dubbio affascinante ma ancor più traumatizzante è il lavoro stesso di Fred che per combattere la battaglia contro la droga è "costretto" ad essere un mr. macchia indistinta in mezzo alla folla.
Individualità persa a prescindere, annacquata in un contesto sempre più apocalittico.

Complimenti alla sceneggiatura, davvero solida ma anche complimenti agli attori e qui, forse, Robert Downey Jr. supera addirittura il sempre bravo Keanu Reeves per come è congeniato il suo personaggio.
Un plauso anche a Rory Cochrane che smessi i panni di Speedle di C.S.I. ha saputo dimostrare le sue ottime doti di caratterista.

Purtroppo la scelta di usare il Rotoscope non è molto vincente per il nostro mercato italiano perchè "non siamo ancora pronti" a cose del genere.
Per l''italiano medio un cartone animato (sebbene tratto da attori in carne ed ossa trasposti) non è indice di buon cinema.
Se la pellicola avesse avuto attori "umani" e non "cartoon" credo che molta più gente sarebbe andato a vederlo.

Quasi due ore di grande storia e grande recitazione, con colpo finale davvero a sorpresa (anche se già si intuisce qualcosa prima della fine).

In sostanza, dopo Minority Report, un altro film targato Dick sicuramente da vedere.

Mi è piaciuta tantissimo la tecnica utilizzata, davvero stupefacente e innovativa, effettivamente era il modo migliore per rendere al meglio il libro di P. Dick. La storia è all'inizio un po lenta per poi diventare sempre piu interessante man mano che si inizia a capire la trama. Bellissimi i deliranti dialoghi e alcune scene che ricalcano alla perfezione le atmosfere del libro e quello che davvero si prova in certe situazioni. Quello che manca per avere un vero e proprio cult è un filo conduttore che ti accompagni per tutto il film, poiche in alcune parti c'è il rischio di perdersi...ma magari il tutto è "volutamente voluto..."

Consigliato

Ho visto questo film ieri sera in una sala praticamente vuota (cosa che adoro tra l’altro...). La prima coppia è uscita dopo venti minuti, la seconda poco dopo. Cosa dire? Peccato per loro.

ASD è un film sicuramente disturbante, a cominciare dalla grafica in stile fumettistico con un effetto di continuo movimento delle immagini: fotogramma per fotogramma sembra che gli attori vengano dipinti sullo schermo mentre lo si guarda. Mi ci è voluto del tempo per abituarmi ma l’effetto finale è stato stupefacente. Un’altra cosa che mi ha disturbato è la quantità quasi maniacale (anzi, visto le tematiche affrontate, volutamente maniacale) di piccoli dettagli in tutti i dialoghi: parentesi che si aprono continuamente come scatole cinesi per poi non chiudersi mai o chiudersi in modo inaspettato magari con un collegamento logico (logico per chi?) ad un altro argomento.

Per quanto riguarda la trama, non l’ho trovata troppo complicata: si lascia seguire più che agevolmente svelando nelle ultime scene il mistero di cui si percepisce l’esistenza per tutta la durata del film.

Seguire ASD, con la sua innovativa tecnica di animazione e i claustrofobici dialoghi, è stata un’impresa ardua anche se al termine mi ha completamente appagato, soprattutto per la forza con cui mi ha trasmesso il suo messaggio alla fine della storia. Auguro una buona visione a tutti con il consiglio di andare al cinema preparati a vedere qualcosa di veramente innovativo.


SPOILER

Magnifico. Un film, un romanzo e un film d'animazone nello stesso tempo. Sceneggiatura ottima, una storia che fa luce nei meandri oscuri dell'attualità e del futuro. Un romanzo sulla droga, sulle sue vittime, sui mandanti di un traffico mondiale volto a dominare le coscienze e a realizzare profitti colossali.
Film intelligente, politico se vogliamo.
"Stupefacente" la scelta di mixare animazione e viso degli attori.
Qualche impercettibile lentezza nella prima parte, quasi un capolavoro assoluto.

uno dei pochi film per cui vake la pena di spendere i soldi. Una trasposizione quasi fedele del libro con le sue angoscie e le sue paranoie. Indimenticabile!!!

La prima impressione che mi ha lasciato appena è finito è stata pura indifferenza. E' un film strano, difficilmente valutabile che spicca per la sua innovativa realizzazione. Si vede bene, ma forse il suo più grande difetto è non avere un punto di forza: tutto scorre veloce, e fino alla fine non si sa dire bene cosa si sta guardando. Sicuramente lo riguarderò, ma a primo impatto non mi ha colpito poi più di tanto. Resta comunque Un film sicuramente originale in un periodo di piattezza cinematografica

21-10-2006
Cineland ostia lido.
Sala da 130 posti circa.10 spettatori.2 escono a metà film.

La trama è quasi completamente aderente al libro.Anzi, sarebbe potuto uscire un film di 3 ore con tutti i flash che i protagonisti si fanno nel libro.
La trama è fantastica, il film è fantastico, gli effetti sono fantastici.
La produzione avrebbe potuto ricamarci sopra e tirare fuori un thriller dei soliti, ma per fortuna ( o anche per merito dei figli di Dick che non gli avrebbero dato i diritti) non l'hanno fatto.
Ma forse io sono un po' troppo di parte visto che aspettavo il film con trepidazione da un anno.Correte a vederlo perchè se il sabato sera, in prima serata fai dieci persone, hai buone probabilità di non restare nelle sale più di tre o quattro giorni.
Buona visione.

Devo dire che la trama di questo film è un pò complicata ma bella, infatti, solo alla fine ho capito tutto.
cmq il film anche se l'ho trovato molto interessante, devo dire che per circa 30 min è abastanza noioso.
per l'animazione che dire...stupendo