c'e' ancora domani regia di Paola Cortellesi Italia 2023
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c'e' ancora domani (2023)

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locandina del film C'E' ANCORA DOMANI

Titolo Originale: C'E' ANCORA DOMANI

RegiaPaola Cortellesi

InterpretiPaola Cortellesi, Valerio Mastandrea, Romana Maggiora Vergano, Emanuela Fanelli, Giorgio Colangeli, Vinicio Marchioni, Alessia Barela, Francesco Centorame, Raffaele Vannoli, Paola Tiziana Cruciani, Yonv Joseph, Federico Tocci, Priscilla Micol Marino, Maria Chiara Orti, Silvia Salvatori, Mattia Baldo, Gianmarco Filippini, Ilaria Falini

Durata: h 1.30
NazionalitàItalia 2023
Generedrammatico
Al cinema nell'Ottobre 2023

•  Altri film di Paola Cortellesi

Trama del film C'e' ancora domani

È primavera e tutta la famiglia è in fermento per l'imminente fidanzamento dell'amata primogenita Marcella (Romana Maggiora Vergano), che, dal canto suo, spera solo di sposarsi in fretta con un bravo ragazzo di ceto borghese, Giulio (Francesco Centorame), e liberarsi finalmente di quella famiglia imbarazzante.

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Voto Visitatori:   7,12 / 10 (59 voti)7,12Grafico
Miglior regista esordiente (Paola Cortellesi)Miglior attrice protagonista (Paola Cortellesi)Miglior attrice non protagonista (Emanuela Fanelli)Miglior sceneggiatura originale (Furio Andreotti, Giulia Calenda, Paola Cortellesi)David GiovaniDavid dello spettatore
VINCITORE DI 6 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Miglior regista esordiente (Paola Cortellesi), Miglior attrice protagonista (Paola Cortellesi), Miglior attrice non protagonista (Emanuela Fanelli), Miglior sceneggiatura originale (Furio Andreotti, Giulia Calenda, Paola Cortellesi), David Giovani, David dello spettatore
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Voti e commenti su C'e' ancora domani, 59 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Oskarsson88  @  12/09/2024 14:15:51
   7½ / 10
Sorprendente prima pellicola della Cortellesi che con leggerezza drammatica tratta tematiche legato al progresso sociale del femminismo in un Italia del primissimo dopoguerra. Carine anche alcune trovate registiche, che rendono alcune scene particolari e metaforiche.

Noodles71  @  25/08/2024 15:07:17
   7 / 10
Debutto vincente per la Cortellesi alla sua prima regia che mira al rilancio del Neorealismo con la scelta azzeccatissima dell'uso del bianco e nero. Una storia ordinaria di una famiglia, ambientata nel 1946 a Roma nel dopoguerra dove la protagonista "Delia" è il simbolo della situazione problematica in cui si trovano le donne dell'epoca. Il marito, un Mastandrea in stato di grazia, egocentrico e maschilista che scarica sulla moglie inerme la sua indole repressa. La figura del maschio visto come sessista e violento, come lo stesso padre di Mastandrea, in contrapposizione con la donna che cerca un suo riscatto personale di emancipazione che le viene offerto con le elezioni politiche del 1946 a suffragio universale, dove per la prima volta ebbero diritto al voto anche le donne. Qualche sequenza forzata ma complessivamente il lavoro della Cortellesi è buono anche con l'utilizzo di canzoni vecchie e nuove che creano un ponte tra passato e presente.

Kyo_Kusanagi  @  10/05/2024 23:21:23
   5 / 10
Sopravvalutato...ci sono molti momenti riusciti, ma è anche tutto abbastanza didascalico e fin troppo strumentale al messaggio di cui il film si fa orgogliosamente portavoce : il femminismo e il patriarcato. Indeciso sul drammone e la commedia grottesca ( originale la scena delle violenze messe in scena come fosse un balletto ), un pò come il formato incerto che all'inizio è in 4:3 per poi passare al 16:9. neanche la fotografia e l'uso del B/N, omaggio forse al cinema neorealista di De Sica, mi ha convinto , un pò troppo pulito e artificioso, più vicino a una fiction che un prodotto cinematografico.Così come la scelta delle musiche contemporanee che stonano col periodo storico raccontato, perplesso inoltre nella scena

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER. Finale bislacco . In definitiva non è un brutto film alcune cose come detto su funzionano, il messaggio denuncia di una certa forma di patriarcato esiste e c'è ancora oggi, la Cortellesi e Valerio Mastrandrea sono bravi e finalmente si vede qualcosa di diverso nel panorama del cinema italiano, ma francamente visto il clamore mi aspettavo qualcosa di più

farfy  @  06/05/2024 08:27:35
   8½ / 10
Film poetico, con alcune scene ironiche altre amarissime.
La Cortellesi ha deciso di raccontare l'avanzare del femminismo in modo originale. L'ULTIMA scena bellissima.

Guy Picciotto  @  04/05/2024 15:16:11
   3 / 10
Il film della comunistoide Cortellesi 'è stato fatto in bianco e nero.

L'avesse fatto anche muto sarebbe stato un capolavoro.

2 risposte al commento
Ultima risposta 04/05/2024 22.35.26
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camifilm  @  04/05/2024 03:45:33
   7½ / 10
La donna vota per la prima volta nella storia, si sente considerata.
Vota per salvare chi verrà. Chi non dovrà subire in silenzio. Il voto è voce.

Scene artistiche tipo i balli per chi non li ha apprezzati, provate a pensare se questi momenti drammatici, a cui molte donne erano persino state educate a che fossero normali rapporti, fossero stati in effetti gli unici contatti della coppia e nella mente di lei trasformatiin balli per sopportate la drammaticità e resistere.

Resistere per i figli. Anche qui notiamo una diversa attenzione, verso la femmina che infatti cresce capendo le situazioni, diversa attenzione verso i ragazzini che pur amandoli come madre li cura nel materiale ma con meno affetto, una repulsione verso il maschio e stanno crescendo come il padre. Nessuno dei figli fa mai visita al nonno è un messaggio Che specifica i ruoli e affetti cresciuti in quella famiglia malsana in cui il padre è frutto di un rapporto di matrimonio tra cugini.

Scena cioccolato denti sporchi... Un bacio mai dato e una vita non vissuta, e passato il sapore del cioccolato mangiato insieme (bacio) svaniscono i sorrisi e torna la realtà, finisce il vortice di felicità (girotondo cinepresa).

Bello il gesto della figlia sul finale
Finale non scontato perché erano aperte altre chiusure.

Emanuela Fanelli super

Tutti i personaggi sono tipici di alcuni momenti storici e culturali e li ritroviamo persino negli anni avanti, decenni dopo.

David di Donatello 2024 tutti meritati

2 risposte al commento
Ultima risposta 09/05/2024 20.07.56
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Goldust  @  29/04/2024 17:01:04
   7½ / 10
E' il caso cinematografico dell'anno ma merita gli elogi che ha mietuto: al netto di qualche pretesa autoriale di troppo ( le scene in cui gli gli schiaffoni vengono trasformati in buffi balletti ) è un dramma femminista con un intento didascalico preciso, nel quale i personaggi presenti - non tutti completamente positivi - hanno ognuno a suo modo un ruolo fondamentale nel racconto. Chi si aspetta una commedia rimarrà deluso ma la scena della veglia funebre con la vecchia olimpionica di rosari strappa più di una risata. Ottimo ovviamente il cast e straordinario Mastandrea in un ruolo di perfidia pura che però nasconde un briciolo di umanità.

floyd80  @  28/04/2024 16:01:21
   8 / 10
Una pellicola moderna e al tempo stesso classica, con un uso supremo del bianco e nero. La trama oramai è conosciuta e quindi mi soffermo sugli aspetti tecnici.
La regia è classica, con tanti primi piani e vita ordinaria, tanto che a tratti ricorda Pasolini. Bravissimi gli attori tutti, nessuno è fuori luogo e fanno a gara a chi è più bravo. Le musiche danno vivacità al tutto e a volte irrompono piacevolmente nella pellicola.
Insomma brava Paola, un film intelligente, divertente, drammatico e tragico in alcuni momenti. Verrà ricordato per sempre.

Prof  @  28/04/2024 13:36:31
   6 / 10
Senza infamia e senza lode.

Scuderia2  @  17/04/2024 07:45:37
   5½ / 10
Ignoranza, violenza domestica, patriarcato, anziani segregati in casa, attentati, lavoro in nero.
Di tutto un po' in questa opera prima della Cortellesi, in una storia che ha come fulcro un soldato americano che si deve sdebitare perché non vedeva una foto smarrita a 5 metri da lui.
Bello comunque il titolo, che ci ricorda che solitamente le urne sono aperte per due giorni.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  13/04/2024 12:30:13
   8½ / 10
Stupendo film di Paola Cortellesi che guarda ai capolavori del passato, soprattutto Vittorio De Sica & co., aggiungendo solo qualche tocco di modernità ogni tanto.
La donna italiana, quella degli anni '40, quella prigioniera dei sistemi patriarcali, quanto è cambiata rispetto alla vita dei giorni nostri? Queste le domande e tante altre che ci propone.
Ansia, tanta ansia in molte scene, ma spesso smorzata con umorismo o tocchi estetici e cinematografici (e che stile!), e poi i dialoghi e gli interpreti mi sono piaciuti moltissimo, e il finale è da Oscar.
Ragazzi, non perdetevi per nessuna ragione questo gran film.

antoeboli  @  10/04/2024 13:10:14
   7½ / 10
Esordio alla regia per la Cortellesi, attrice di cinema, teatro e tv, ma che spesso abbiamo visto nei panni di commedie.
Questo C'è ancora domani vuole raccontare anche in chiave comica tematiche molto piu attuali di quello che si vuole credere, nel dove si pensa siano radicate ad un determinato periodo storico, e ci sta qualcuno che neghi la loro esistenza nel presente.
La regia adottata con questo filtro bianconero e una risoluzione che spazia dai 4:3 allo schermo intero facendo avanti e indietro, non mi ha convinto, però capisco che si voleva far entrare lo spettatore nell'ottica del: siamo nell'italia post secondo conflitto mondiale, una popolazione ancora avvilita che cerca di ritrovare se stessa.
Interessante l'apporccio della macchina da presa con qualche bella iqnaudratura ricercata,o il portare la direzione verso un determinato omaggio ai veri registi del neorealismo italiano come Rossellini o De Sica, che prendono vita anche in alcune scene.
Una sceneggiatura semplice ma funzionale, forse retorica nella prima parte, piu incalzante nella seconda anche perchè il ritmo esplode e si accresce l'interesse su cosa accadrà, fino ad un finale che regala il ruolo di emancipazione femminile che la regista avrebbe voluto(secondo me non telefonato)
La recitazionbe in generale è molto buona, mi ha colpito in particolare il ruolo del marito Ivano, affidato ad un bravissimo attore italiano che è Valerio Mastandrea, dove egli stesso ha dichiarato che questo film non se la sentiva di farlo proprio per via di un ruolo di un marito violento e cattivo.
A tratti grottesco volutamente, con qualche risatina che scappa in maniera indiretta, ho trovato secondo me inadatte alcuni accompagnamenti musicali che rendono il prodotto Pop dove non dovrebbero, con canzoni moderne rispetto al contesto.
Un film di cui sono felice abbia incassato tanto per una produzione italiana, cosa non scontata di questi tempi e che regalerà al pubblico sicuramente altri film della Cortellesi.

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markos  @  06/04/2024 14:44:54
   8 / 10
Veramente un gran bel film. Brava la Cortellesi.

stratoZ  @  05/04/2024 12:57:26
   6½ / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

L'esordio della Cortellesi è un film dai due volti, nel senso che se a livello prettamente narrativo dimostra uno spirito progressista, femminista e incarna ideali di libertà e autodeterminazione, obiettivamente, incontestabili, però non è altrettanto qualitativo a livello stilistico e prettamente artistico, ne risulta un film più adatto ai neofiti, il classico film da mostrare, giustamente, nelle scuole - e credo sia anche stato fatto - il classico film destinato al grande successo di pubblico e che sono pure contento abbia avuto, il classico film che contribuisce a veicolare un messaggio importantissimo, il classico film che per antonomasia è comprensibile da tutti, anche dalle menti più profane, e mi fa piacere abbia fatto tornare un bel po' di gente al cinema. Tutto molto bello, ma l'essere eccessivamente esplicativo ha anche un costo, specie artistico/stilistico, ed è qui che ho trovato i maggiori difetti del film, poco da fare, non basta un bianco e nero e il cambio di aspect ratio - anch'esse soluzioni abbastanza riciclate - per dare un'identità artistica valida al film, purtroppo fin dalle prime sequenze risulta un forte didascalismo nelle scene, è tutto scandito così chiaramente da non lasciare allo spettatore uno spazio di interpretazione, la parte proprio introduttiva, che passa dalle violenze del marito, ai discorsi retrogradi del suocero, ai momenti in merceria e via dicendo, mi sono sembrati quasi dei momenti da reel di youtube, in cui gli influencer vogliono far passare il messaggio a tutti i costi senza impegnare eccessivamente la mente dello spettatore.

Detto questo, penso che col minutaggio un po' questo limite venga levigato, pian piano la Cortellesi, mostra qualche sequenza interessante e un po' più riuscita, denunciando anche una certa ipocrisia, che non attanaglia solo il ceto medio ma non fa distinzioni, se la prende col matrimonio concordato, in cui l'amore viene messo in fondo alle priorità, oppure, anche con i ripensamenti dopo la morte di una persona fino a quel momento considerata un cretino, come il suocero, di cui tutti ne tesseranno le lodi per pura convenzione semplicemente perché è venuto a mancare.
Tra gli altri vantaggi del film vi è anche una certa tensione schiacciante, causata dall'attitudine violenta del marito, che riesce a trasmettere quella sensazione di instabilità emotiva che porta al pericolo da un momento all'altro, la protagonista è imbavagliata, controllata, è sempre sotto ricatto, ne scaturisce una forte angoscia, una sensazione soffocante.

Il finale mi ha un po' sorpreso, personalmente mi aspettavo qualcosa di più vendicativo, perché parliamoci chiaro, tutti avremmo voluto vedere il marito col cul0 per terra, però, effettivamente, a livello prettamente educativo, così funziona anche meglio.

Mi sento di promuoverlo, è un ottimo compromesso, sebbene non ci vada matto, di certo un film del genere per il cinema - a livello artistico - non fa tanta differenza, però fa bene alle persone.

Febrisio  @  05/04/2024 11:39:48
   8 / 10
Non mi attirava per nulla, ma sin dalle prime immagini si capisce che ne è fuoriuscito qualcosa di ben fatto. Con leggerezza e con alcuni spunti fantastici si pone lì in mezzo a temi molto attuali. Brava Cortellesi.

Setter57  @  02/04/2024 21:58:13
   8 / 10
Gran bel film.

BlueBlaster  @  02/04/2024 16:51:01
   7½ / 10
Un film italiano come si deve!
Toccante e simpatico quando serve...
Un pezzo di storia da far vedere nelle scuole specie di questi tempi dove la donna subisce ancora troppo.
Un applauso a Paola Cortellesi!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  31/03/2024 21:10:07
   7½ / 10
La Cortellesi fa centro. Un buon film fin troppo attuale. Un cast giusto ed affiatato, una sceneggiatura solida ed una colonna sonora meritevole.
Qualche forzatura c'è, ma è poca cosa.

Moro89  @  31/03/2024 18:39:35
   8½ / 10
Bello, bello, bello. Inizialmente avevo dei dubbi, ma si è rivelato veramente piacevole e significativo. Ottime interpetazioni...finalmente un film italiano degno di nota! Brava Cortellesi.

JOKER1926  @  20/03/2024 02:02:20
   7 / 10
Precisione e concretezza.

L'esordio con la MDP per Cortellesi si traduce in un processo vincente, ben al di là dei soldi del botteghino. "C'è ancora domani" è un chiaro esempio di buon Cinema e di una precisa logica (impostazione/idea) di voler trasmettere argomenti attraverso il grande schermo.
Chiarissime le connotazioni artistiche del debutto di Cortellesi, "C'è ancora domani", è un brillante e anacronistico ritorno al Cinema del Neorealismo con fotografia rigorosamente in bianco e nero. Nello stile, il film non mostra nessun punto negativo, anzi, convince la maestria (che alle volte risiede anche nel mero concetto di semplicità) della regia nella rappresentazione della storia e degli stessi personaggi.
Operazione cinematografica incentrata sulla condizione della donna nel post-guerra mondiale, film che porta dalla sua tante conformità di pensiero, ma ben oltre il ragionamento social/politico, "C'è ancora domani" ha tutte le carte in regola per esser considerato un credibilissimo prodotto meritevole di visione: momenti di grande Cinema in alcune scene, unica sbavatura l'enfasi nel finale che gioca a discapito di una coralità narrativa creata in un tempo precedente.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  19/03/2024 09:06:28
   8 / 10
Non sono un fan della Cortellesi attrice e quindi sono andato a vedere questo film in ritardo e con un pò la puzza sotto il naso, sia per il mio pregiudizio, sia per le critiche ricevute: buonismo, film di impegno sociale ma senza profondità, di impegno civico che incensa le istituzioni, banale femminismo... vero, tutto vero ma il film funziona.

Funziona perchè sebbene cerchi di accontentare tutti sposando posizioni facili, ha dei tocchi stilistici molto originali a cominciare dal bianco e nero che cita il neoralismo, alla rappresentazione sempre in bilico tra il grottesco e il drammatico della vita familiare cosi come le sue innocenti evasioni con l'amico meccanico.

Certo la Cortellesi fa di tutto per incensare il suo pubblico, niente violenza, vendetta posticcia, implausibile ed anche un pò stupida insieme al militare americano ed elogio del voto.

Eppure il finale

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Il riscatto quindi sulla scia di Povere Creature, una visione delle donna diversa, mentre in Povere Creature la donna diventa davvero padrona del proprio corpo, qui della propria capacità di contare.

Bel messaggio e comunque film davvero piacevole con attori comprimari bravissimi.

Brava Paola!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  11/03/2024 19:32:24
   7½ / 10
Che sia uno smaccato manifesto di emancipazione femminile è fin troppo evidente e soprattutto ancora attuale tuttoggi. Il 2 ed il 3 giugno del 1946 fu il giorno in cui le donne attivamente, per la prima volta, parteciparono al processo di ricostruzione del paese. Delia è una figura smunta e dimessa da una vita di sacrifici e poche soddisfazioni. Risponde un po' troppo secondo i canoni del patriarcato (marito e suocero) e vede nella figlia un destino fin troppo simile al suo. In ciò si innesca il sacrificio più grande che nella sua semplicità vale la pena fare per poter avere quella minima considerazione e costruire un futuro. L'impronta della Cortellesi gioca su un equilibrio che mette una messa in scena visiva, figlia di quel passato cinematografico conosciuto come il neorealismo con elementi che con il neorealismo centrano ben poco. La bastonate quotidiane del marito a ritmo di ballo ed una colonna sonora moderna, segno che le battaglie collettive e personali di allora si riverberano sul presente. Un film che premia la Cortellesi per l'impegno dato in tutti questi anni da ottima comica televisiva ed attrice brava sia nelle commedie che in parti più drammatiche. Con la speranza che ci sia una conferma, perchè il secondo film sarà la prova più dura.

Cinder  @  10/03/2024 21:00:24
   10 / 10
Un plauso alla Cortellesi.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  03/03/2024 14:45:39
   5 / 10
Paola Cortellesi firma quello che è sicuramente il film italiano dell'anno, al botteghino. Una pellicola ruffiana e piena di retorica, con una fotografia in bianco e nero che fa tanto autore impegnato. Personaggi tutti poco più che macchiette. Il classico film che piace al pubblico di sinistra, ma abbastanza vacuo da poter essere apprezzato anche dagli altri.
Finale a dir poco ridicolo, in cui la protagonista trova il riscatto umano attraverso l'impegno civile (diciamo così). Una pellicola che sembra dire: Stato io ti amo. E lo Stato non poteva certo non ricambiare questa dichiarazione d'amore, e così c'è stata la proiezione in Senato e le proiezioni nelle scuole. Un film mediocre che ha saputo vendersi bene, e tanto basta per fare incassi.

werther  @  22/02/2024 22:21:23
   8 / 10
Un film davvero ben confezionato dalla Cortellesi al suo esordio in regia. Una bella sorpresa, film che trasmette allo spettatore tutte le emozioni della protagonista e senza alcuna scena cruda, a dimostrazione di come a volte a fare il film sono i dialoghi e l'atmosfera più che la scena. Le scene di "ballo" sono pura poesia. Film più che mai attuale sul quale però non mi trovo d'accordo sul finale e non per chissà quali errori di trama, ma per il senso che gli ha voluto dare. Mi sarebbe piaciuto che il messaggio fosse stato un altro, cosa che nulla toglie al valore del film.

maxi82  @  28/01/2024 16:51:29
   7½ / 10
Do mezzo voto in più perché sinceramente pensavo di assistere il solito stupido film italiano di moda in questo momento...e invece devo dire mi e piaciuto molto ...tutti i protagonisti e tutto lo svolgimento per come la Cortellesi ha diretto....solo due cose potevano migliorare...

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7219415  @  25/01/2024 09:38:00
   8 / 10
Veramente una piacevole sorpresa

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  20/01/2024 12:25:11
   7½ / 10
Conosciamo tutti la Cortellesi come splendida attrice comica e da oggi sara' ricordata anche come regista capace di battere tutti i record di incassi con un film riuscito, intelligente e poco commerciale.

Ambientato nel secondo dopoguerra in un'epoca in cui la donna non ha pari diritti dell'uomo, guadagna di meno, non si puo' permettere gli studi e in molti casi è sottomessa al marito in modi violenti...

Il finale, per fortuna non lo conoscevo, mi ha piacevolmente sorpreso.

Certo ci sono dei piccoli difetti che inserisco in "spoiler" ma nel complesso come opera prima è davvero eccezionale.


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VincVega  @  18/01/2024 17:06:47
   6½ / 10
Allora in realtà questo film campione d'incassi in Italia l'ho trovato interessante, ma altalenante. Ci sono diverse cose riuscite, ma altre meno. Molto bene la questione morale ed importante per il nostro paese, ottimi veramente gli attori, buona prova dietro la macchina da presa della Cortellesi che sicuramente potrà migliorare, una ricostruzione storica di discreto livello. Purtroppo però ci sono alcune sequenze che stridono un po' perchè sembrano fuori sincrono col resto

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER, oppure altri che sfiorano la fiction italiana, il finale non proprio esaltante. Diciamo poi che sicuramente c'è del coraggio, ma poteva essere più marcato. I grandi film sono altri, però c'è da dire che rispetto alla media di quello che esce nel nostro paese, siamo sicuramente sopra.

Invia una mail all'autore del commento bleck  @  18/01/2024 10:41:17
   6½ / 10
Malgrado l'eccessivo moralismo con la cattiveria e l'imbecillità degli uomini rappresentata in un modo quasi macchiettistico, troppa per essere vera e quindi non credibile, rimane comunque un opera gradevole da vedere, a parte, a mio avviso, l'interpretazione di Mastandrea il quale, chiamato per la prima volta ad interpretare un ruolo dove non recita se stesso, sembra un pesce fuor d'acqua. Imbarazzante la scena in cui si dispera fuori dalla chiesa per la morte del padre, se fosse stato un provino per un aspirante attore lo avrebbero preso a calci nel sedere

benzo24  @  14/01/2024 19:07:38
   1 / 10
Film di una bruttezza sconcertante pieno di dialoghi e scene ridicole (quello dei penosi balletti poi deve essere una fissa per questi film italiani, finti impegnati e moralisti di sinistra, vedasi gli ultimi Moretti e la Cavani), poi la Cortellesi evidentemente non si è accorta dell'autogol che fa, nel dipingere il suo personaggio in maniera così vile e infame

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topsecret  @  12/01/2024 14:24:10
   7 / 10
Certamente interessante e attuale nei temi che solleva ed evidenzia ma, personalmente, l'epilogo mi ha deluso abbastanza poichè fuorviante in quello che si lascia intendere per tutto il racconto.
Molto buona la performance del cast, con una Cortellesi sugli scudi nel doppio ruolo di protagonista e regista, azzeccata la scelta del bianco e nero, narrazione fluida e personaggi che mostrano un certo pragmatismo nella caratterizzazione.
Film discreto che merita la visione.

Jumpy  @  10/01/2024 19:57:22
   6½ / 10
Mi è sembrato molto chiacchierato più per i contenuti che di questi tempi sono alla ribalta che per la qualità cinematografica vera e propria.
Intendiamoci, anche se stracolmo di retorica da vedere l'ho trovato gradevole e le 2 ore non pesano,
fin dai primi minuti però mi ha trasmesso un senso di posticcio ed artefatto, che mi ha accompagnato per tutto il film.
A cominciare dalla fotografia, non si è dedicato particolare cura a luci/ombre/chiaroscuri, come se la scelta di usare il B/N fosse stata successiva alle riprese. Il risultato è che, togliendo il senso di profondità (apparente) dei colori, le immagini (soprattutto quelle all'aperto e con forti contrasti luci/ombre) sembrano piatte e statiche.
Continuando con i personaggi, esageratamente caricati da risultare delle macchiette e, tolta la protagonista, senza la minima evoluzione, stereotipati che più non si può. Uomini tutti cattivi, donne tutte vittime.

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Questo insieme ad altri particolari, danno l'idea di un pressappoco nella ricostruzione della società di quegli anni, ricavata mescolando cliché e luoghi comuni risaputi, senza un reale studio alla base.

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Le musiche poi... inserire brani moderni in un film ambientato negli anni '40 mi è sembrato del tutto fuori luogo.
La storia infine ha un che di ripetitivo (magari anche volutamente, per rimarcare il tran tran della protagonista) e la trama va avanti in modo frammentato, come una serie di episodi attaccati, senza una continuità (difetto che noto in un buona parte del cinema italiano).
Scena->intermezzo e/o siparietto musicale che non c'entra nulla->Nuova scena... e così via con minime variazioni.
Questa frammentazione in scenette/siparietti se da un lato in un paio di circostanze è particolarmente riuscita e crea un mix tra comico/drammatico/grottesco

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dall'altro lato porta delle forzature ed incongruenze

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Il finale poi...

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BigHatLogan91  @  10/01/2024 16:27:29
   6½ / 10
Alti e bassi per un film che poteva essere molto migliore. Parti musicali non ben integrate e qualche scivolone in sceneggiatura. Peccato.

TheLegend  @  09/01/2024 12:00:58
   7 / 10
Commedia intelligente e divertente.
Bravi gli attori.

Mauro@Lanari  @  08/01/2024 10:52:50
   5½ / 10
Contro la "cancel culture", rievocazioni in ordine di comparsa.
2000: Paola e Valerio, all'epoca compagni di vita, partecipano al videoclip per "La descrizione di un attimo" dei Tiromancino. Ironizzano sul loro rapporto di rimbalzo, parodiando quello di Sandra e Raimondo (https://www.youtube.com/watch?v=88juOMDziVg) ch'a loro volta parodiavano il loro ménage coniugale.
1879: Ibsen, "Casa di bambola".
1925: Dreyer, "L'angelo del focolare" o "Il padrone di casa".
1969: Sordi, "Amore mio aiutami".
Il film sembra più la versione lunga dello sketch del loro videoclip che un progetto autonomo, un "Casa Vianello" più da sceneggiata che da neorealismo. L'ambientazione nel '46 e il 4:3 in b/n sembra funzionale più all'explicit che a un omaggio verso il cinema di quell'epoca o verso la commedia all'italiana. Attentissim'a non uscire dalla propria "comfort zone", la signora Cortellesi in Milani rischia poco e offre allo spettatore italico echi nazionalpopolari di quel paio d'opere d'un secolo fa con un dramedy poco coraggioso su entramb'i fronti.
https://www.cineforum.it/voti/film/C_e_ancora_domani
https://quinlan.it/2023/10/18/ce-ancora-domani/

1 risposta al commento
Ultima risposta 08/01/2024 15.42.58
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il ciakkatore  @  03/01/2024 23:47:39
   7½ / 10
Sono andato con i peggiori propositi,visto che già lo stile in bianco e nero non mi attirava più di tanto e mi aspettavo una bella storia,ma triste e drammatica,invece ho visto un film godibile,commovente e drammatico,anche tutto insieme a volte. La storia non è niente di originale e anche piuttosto comune per quei tempi e purtroppo anche per i nostri tempi,ma la Cortellesi li espone con gran stile. Come già detto la storia è drammatica,ma si ride anche spesso e spesso ci si commuove,si potrebbe paragonare alla Vita è bella di Benigni,anche se lì Roberto a scolpito una vera e propria gemma del cinema,ma quì diciamo che è stato fatto un piccolo capolavoro.

rocksoff  @  28/12/2023 20:07:41
   2½ / 10
Pesante e stracolmo di retorica.
Film più sopravvalutato dell'anno

Light-Alex  @  26/12/2023 12:45:10
   7½ / 10
Rara occasione di film italiano lodevole, sia stilisticamente che nel messaggio.

Lo stile commedia agrodolce italiana viene rispolverato, riuscendo a raccontare una storia drammatica con una certa dose di leggerezza che lo rende fruibile ed accessibile a tutti, e la trovata è mescolare un racconto quasi stile neo-realismo, con una colonna sonora fuori dal tempo e dei siparietti surreali a glissare i momenti di violenza vera e propria. Ne deriva un film che scorre molto bene, seppur tocchi momenti di commozione e di viva tensione (il pranzo della promessa raggiunge picchi di pathos decisamente palpabili).

Bello il messaggio di provare a trasmettere un insegnamento ai figli con il proprio operato piuttosto che con la "lezioncina"; bello il richiamo finale all'emancipazione della donna. Mi è mancato forse nella narrazione un momento di maturazione dei personaggi maschili, che pare mancare, per cui la morale del film sembra riferita solo alla popolazione femminile e all'acquisizione di consapevolezza che deve fare, dimenticando che lo sforzo deve venire anche dall'altro sesso.

daaani  @  19/12/2023 10:12:17
   9 / 10
Bellissimo ed emozionante! Un pugno nello stomaco!

the saint  @  18/12/2023 08:43:41
   8 / 10
Vabbè il film non si discute!
Ti spiazza anche nel finale..
Avrei tanto voluto portare mia nonna a vedere questo film!
Dopo la visione c'ho pensato tanto, una vita di sacrifici.. in casa a fare la massaia, una donna super generosa e altruista che mi ha ricordato molto la protagonista!
20 anni fa mi chiamava dicendo che aveva sbagliato numero,
in realtà voleva sapere solo come stavo e voleva un po' di compagnia!
L'ho capito troppo tardi!

Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  07/12/2023 14:05:00
   7½ / 10
Ma che brava la Cortellesi. Mi hanno trascinato a vederlo, tra l'altro abbastanza controvoglia, e mi sono trovato a guardare un film godibile, intelligente e tecnicamente davvero ben realizzato.
Bellissimo il MacGuffin, ottimamente fotografato e con un cast davvero affiatato, "C'è ancora domani" è un film intelligente che spero non sia un caso isolato nella produzione cinematografica italiana odierna, capace di saper unire una voce autoriale forte ad un apprezzamento generale sia da parte degli addetti ai lavori che del grande pubblico.
Stupenda la scena iniziale con un 4:3 perfetto, ho trovato invece un po' stucchevole il montaggio (mio personale gusto, non si può dire che il film sia montato male). Scritto benissimo, probabilmente un paio di forzature a livello di sceneggiatura ci sono, ma anche chissene: non andiamo a cercare inutili peli nell'uovo che nulla tolgono ad un bellissimo prodotto.

Pianetasud  @  05/12/2023 16:17:16
   2 / 10
Pesante, depressivo e noiosissimo. Sconsigliatissimo.

nicolipaolo  @  04/12/2023 16:23:26
   6½ / 10
una bella storia che fa riflettere sotto molti punti di vista, in una cornice drammatica e povera come quella del dopoguerra, tuttavia non ho gradito quelle sorte di intermezzi musicali contemporanei con tanto di balletto, che ho trovato fuori luogo, direi quasi disturbanti nell'insieme della pellicola

ragefast  @  03/12/2023 09:38:42
   7½ / 10
Visto sulla scia del successo che ha avuto nelle sale italiane, non posso fare altro che confermare la bontà della pellicola.

Tutto ruota intorno al tema dell'emancipazione femminile, visto dagli occhi di due generazioni (ovvero di Delia e della figlia). Tema ancora oggi di discussione per le tristi vicende che travolgono la cronaca nera nazionale, ma che attraverso opere come questa viene ricordato e trova nel pubblico anche un importante riscontro.

La trama è scorrevole, i personaggi ben caratterizzati e non mancano una sorta di colpi di scena...


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Per me un film consigliato.

JohnRambo  @  26/11/2023 14:23:08
   7 / 10
Questo docu-film travestito da commedia drammatica ha il semplicissimo e chiaro intento di illustrare il secondo Dopoguerra alle generazioni, soprattutto giovani, le quali conservano sempre meno memoria dei tempi dei loro nonni e degli immensi sacrifici fatti, talora in silenzio, dalle nonne, sempre relegate tra cucina e camera da letto, in una specie di prigione nelle quali erano cadute per eccesso di romanticismo.
La protagonista del film esemplifica, in una forma più che didascalica, questa vecchia realtà. Al centro una famiglia di umile estrazione, governata col pugno di ferro senza guanto di velluto da un capofamiglia e guidata dal patriarca, ovvero il vecchio nonno. La donna si barcamena come può ed è interessante lo sviluppo nel suo rapporto coi figli (in particolare, la primogenita) che conduce all'ottimo finale.
Il film resta limitato nel dare massima fluidità alla storia ed ai risvolti comico-drammatici a causa del suo intento esemplificativo: in certi punti non pare bastare la scena e le azioni ma sono necessarie le "didascalie", quasi che non si fosse sicuri di far giungere il messaggio critico verso la società di allora. Messaggio che in sé ha poco senso, perché la società di allora era figlia di un passato ancora peggiore (e non sollo per le donne), ed in seguito ad una guerra devastante, immersa in una grande povertà. Il collegamento con il presente è dato dalle vicende della figlia della protagonista, e soprattutto con il finale che è forse la parte migliore, quella dove si traggono le fila di tutto quanto fatto nelle due ore precedenti.
Gli attori a me sono piaciuti, con una punta di merito per Valerio Mastandrea senza il quale molti dei messaggi del film avrebbero fatto più fatica a passare. Ma una prova attoriale degna di rilievo secondo me è data dall'interprete della figlia, nonché la caratterizzazione del patriarca.

themoover  @  22/11/2023 12:43:16
   4 / 10
Film approssimativo privo di ritmo con uso molto povero dell'umorismo (è sufficiente vedere i film di Toto' o di Gasmann se vogliamo un umorismo intelligente e affrontare temi importanti con un tocco raffinato).

Chiara impronta femminista sia di un film che apparentemente non ha alcuno scopo se non quello di scatenare un'ondata di ingiustificata misandria in un periodo dove questi temi già sono molto delicati.

Per il resto il tema è puramente retorico, ok abbiamo scoperto che nel 40 il marito era il capo famiglia, che le donne erano trattate come pezze, che l'acqua è calda e che il ghiaccio è freddo. Nessuno lo sapeva, nessuno se lo immaginava.

Ovviamente l'effetto mediatico ha dato a questo film il successo che non merita poichè si tratta di un prodotto inutile con una regia mediocre, una sceneggiatura povera e una fotografia scarsa (eh si, da fotografo posso affermare che si possono fare miracoli col bianco e nero che nel film non si vedono affatto, anzi è tutto piuttosto piatto)

Conclude con dei buchi narrativi non indifferenti (spoiler).


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1 risposta al commento
Ultima risposta 19/02/2024 10.36.27
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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  21/11/2023 12:42:10
   8 / 10
Bravissima Paola Cortellesi, che alla sua prima prova registica fa centro in pieno con un film scritto benissimo, diretto benissimo ed interpretato benissimo, che riesce a trattare temi molto importanti con grande delicatezza e difficile equilibrio tra dramma e commedia. Chiarissima l'influenza dei grandi della commedia all'italiana, che vengono citati in modo però rispettoso ed intelligente

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER.

Ci sono alcuni scivoloni stilistici in cui la Cortellesi ha voluto forse strafare mancando il bersaglio

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER, ma si tratta del classico pelo nell'uovo che non intacca di una virgola il valore di un film che era partito in sordina e si è conquistato a pieno titolo il cuore del pubblico.

Spero veramente che Paola Cortellesi non si perda e continui così, perché era dal primo Verdone che mancava una bella voce nella commedia all'italiana. Daje!

3 risposte al commento
Ultima risposta 04/05/2024 03.24.49
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Boromir  @  20/11/2023 18:16:53
   6½ / 10
L'esordio alla regia di Paola Cortellesi (anche co-sceneggiatrice e attrice protagonista) imbastisce un'ibridazione tra commedia all'italiana classica e reminiscenze neorealiste con un intento preciso: declinare il tema dell'emancipazione femminile, inserendola nel contesto politicamente transitorio del Dopoguerra. La patinata fotografia in bianco e nero, l'utilizzo "inventivo" della musica nelle scene di violenza domestica, e l'efficacia di sketch comici ben supportati da un cast convincente (su tutti il manesco e fatuo Mastandrea) sono le migliori cartucce a disposizione di un lungometraggio che, tuttavia, non rinuncia ad ammaliare il pubblico con un didascalismo a tratti urlato, invalidante per le pretese di profondità seppur efficace sul piano di una più epidermica empatia.

2 risposte al commento
Ultima risposta 16/01/2024 22.09.37
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Phenomeno  @  16/11/2023 19:37:43
   8 / 10
Leggo in giro qualche recensione critica, si parla di stereoticpi, artifici narrativi… ma quale film non li utilizza? Quello della Cortelllesi sicuramente meno di altri. Non sarà un capolavorissimo ma per me al momento è il film dell'anno insieme a L'Ultima Notte di Amore e As Bestas, poi vedremo se il tempo darà ragione a questo film o se tra qualche mese andrà nel dimenticatoio. Ad ogni modo a me ha molto emozionato, grazie anche alle ottime interprtezioni degli attori (Mastandrea in primis), e commosso nel finale. Anch'io come altri spettatori non me l'aspettavo perché sono molto diffidente con il cinema italiano specialmente quando i film sono interpretati da attori bravi in televisone o a teatro ma che di solito non rendono allo stesso modo al cinema e invece la Cortellesi che tra l'altro conoscevo pochissimo mi ha sorpreso in positivo regalandoci questo gioiellino originale che omaggia il neorealismo e riesce a trovare un buon equilibrio tra il drammatico e il comico senza che il film perda la sua credibiltà, impresa per nulla facile.

pak7  @  13/11/2023 13:57:55
   9 / 10
C'è voluto tempo per metabolizzare questo film, per pensare a cosa scrivere, per non essere banale e liquidarlo in tre parole.
C'è voluto un attimo per capire a cosa mi trovavo di fronte, un attimo soltanto per definirlo oggettivamente (eh lo so che il cinema è soggettivo, lo so) un film meraviglioso.
Meraviglioso perché non te lo aspetti che un personaggio come la Cortellesi, attrice comica interessante ma poco convincente nei ruoli da protagonista, abbia velleità da regista e lo sappia fare pure meglio di tanti altri (ovviamente il secondo film, se mai arriverà, sarà la prova del nove) con una profondità nei sentimenti incredibile, con tempi comici perfetti (sì, perchè a tratti si ride).
Ma la pellicola va oltre quello che ci si aspetta, va oltre la solita storia.
"C'è ancora domani" è un viaggio nell'immediato dopoguerra, nella vita di una donna che ha a che fare ogni giorno con la violenza e l'umiliazione.
Delia è solo una delle tante donne che con la propria forza sono riuscite a sognare un futuro diverso ed alla fine lo hanno conquistato per loro e per tutte le persone a cui volevano bene.

Ripeto: meraviglioso,

Cosimo70  @  12/11/2023 13:40:30
   9 / 10
Sala strapiena e successo meritato per un film ben costruito che racconta davvero bene il primo dopoguerra. Consigliatissimo.

matt_995  @  07/11/2023 19:38:59
   8 / 10
Il mio rapporto con la Cortellesi, negli anni, è stato altalenante. La adoravo ai tempi di Mai dire, attrice e autrice comica di siparietti che ancora oggi cito a memoria: la strozzina di Strozus, Olmo e Vanette, l'inviata de La vita in diretta, tutti personaggi straordinariamente portati in scena che rivelavano anche l'immensa intelligenza e sagacia della loro creatrice (un po' come la Fanelli, oggi, con lo show di Lundini).
Poi il passaggio al cinema con un paio di ruoli drammatici interessanti (Piano, solo, Due partite) e infine la consacrazione col David di Donatello (sigh) per Nessuno mi può giudicare, film oggettivamente scarso che aveva anche avuto il demerito di inaugurare tutto un nuovo filone di commedie italiane borghesi fintamente intelligenti (le famose commedie italiane che fanno pensare, boh) ma in realtà fuffa senza idee e sviluppi, firmate dai vari Bruni, Brizzi o lo stesso Milani compagno della Cortellesi (tutti registi praticamente interscambiabili). Una cinematografia, insomma, decisamente deludente, quella di Paola, da cui mi sento di salvare solo Il gatto in tangenziale.
Per questo motivo, ho approcciato al film con scetticismo. E in effetti il film parte normalmente, senza deludere ma al contempo senza grossi guizzi, eppure due cose mi hanno sorpreso quasi subito: la mancanza della solita struttura narrativa dei film succitati, scritti con la copia carbone del viaggio dell'eroe vogleriano. Qui no, qui abbiamo un film che si prende i suoi tempi per raccontare la Roma dell'immediato Dopoguerra. Nessun idea acchiappona High concept, nessun ammiccamento al pubblico più distratto. E poi un paio di sequenze oniriche che denotano una certa inventiva fuori dal comune, sia in regia che in sceneggiatura. Allora, a metà film, mi dicevo "Dai, sembra un bel film... Probabilmente andrà tutto in vacca con un finale senza mordente, ma pazienza!". Ebbene, sono stato felice di ricredermi, perché è nella seconda parte che il film dà il meglio di sé, dopo aver ben seminato tanti elementi. Una comicità a volte slapstick, a volte nerissima si diffonde per tutta la seconda metà (l'aiuto del soldato, il funerale e così via). Una gioia per lo spettatore italiano, ormai disabituato a vedere cose così divertenti e ben scritte. E infine il finale vero e proprio: un messaggio preciso, politico, che non ha paura di dire la propria. Quanto spesso ricapita nel cinema italiano commerciale di oggi?

Se proprio devo trovare delle pecche: la fotografia in b/n è scolastica, senza profondità. E la recitazione (Mastandrea e Colangeli esclusi, davvero perfetti) non è al massimo e la stessa Cortellesi a volte si perde in faccette fin troppo sopra le righe.
Chapeau, tuttavia, a quella ragazza che sembra tornata alla freschezza e brillantezza della gioventù a Mai Dire!

ferrogeo  @  07/11/2023 14:45:02
   8 / 10
Ero partito prevenuto, vista la mia diffidenza nei confronti della maggior parte dei film italiani. Ma mi sbagliavo, l'opera è veramente ben confezionata e fin da subito ha catturato la mia attenzione.
La scelta di utilizzare il bianco e nero, è a mio parere molto azzeccata perché va ad amplificare maggiormente la sensazione di miseria e disagio che rappresenta il periodo storico del dopoguerra.
Tutti i personaggi sono ben caratterizzati e suscitano empatia nei confronti dello spettatore.
Le musiche anacronistiche e fuori contesto mi sono piaciute dando uno stile particolare al film.
Finale a sorpresa.
Da vedere assolutamente.

Invia una mail all'autore del commento devilkiss73  @  06/11/2023 23:54:42
   9½ / 10
Ecco, finalmente un film che vale la pena vedere. Un film che ricorda la storia, il dramma di essere donna, ma soprattutto moglie e madre che si sacrifica per i figli. Una speranza, una vita di potere dell'uomo che ti fa rabbia. Grande la Cortellesi come regista e soprattutto come interprete.

marimito  @  04/11/2023 17:04:16
   9 / 10
Poetico, travolgente, emozionante, carico di significato e tanto altro. Sono uscita dal cinema con il viso rigato dalle lacrime. La Cortellesi è riuscita a tradurre perfettamente in pellicola la condizione umana e civile della donna del secondo dopoguerra; quella di Delia è la storia di tante donne del tempo (ed in alcuni casi anche di oggi), una storia di miseria economica, psicologica ed affettiva, ma anche una storia di resilienza e di riscatto. La figura di suo marito, che non si può non odiare, provoca un sussulto di violenza, quella che scateneresti alzandoti dalla poltrona per andare a difendere una donna che sembra rassegnata, ma che in realtà lotta per sé ma soprattutto per chi verrà dopo di lei: sua figlia. Meraviglioso!

tooglife  @  02/11/2023 06:41:05
   9½ / 10
Un film elegante, una trama mai scontata che sul finale regala emozioni. 120 minuti di riprese minimali che non ti stancano mai per la solida trama e l'avvincente interpretazione dei personaggi principali, ma anche dei secondari. Nessuna virgola è fuori posto in questo piccolo capolavoro. Bravissima la Cortellesi per aver confezionato un film di altissimo livello.

Wilding  @  30/10/2023 17:28:54
   8 / 10
Davvero un film magnifico, una commedia agro-dolce come non la si vedeva dagli Anni '50, che riporta alla mente i Maestri del nostro Cinema. Bravissima la Cortellesi alla regia e bravissima nella sua interpretazione, magnifico Mastrandrea.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  28/10/2023 02:20:31
   8 / 10
Impossibile non pensare a Delia come alla Loren di UNA GIORNATA PARTICOLARE, per l'ambientazione temporale del film - qui l'asse del tempo è collocata giusto qualche anno dopo - o al cinema di Mattoli, De Santis, Lattuada, il Fellini de "La strada" e altri ancora. La bellezza dell'esordio della Cortellesi sta tutto in questo parametro, non è un film vintage che ricorre a visioni da cartolina ingiallita come purtroppo è prossimo fare spesse volte Pupi Avati. È un omaggio sincero al Nostro Cinema post-conflitto e alle figure femminili designate da attrici che hanno colpito il suo e il nostro immaginario, le Valli, le Magnani, le Mangano, le Loren. Se certi paragoni possono sembrare esagerati, diciamo che non ha alcuna intenzione di imitarle, ma di farne un genuino tributo. Oltretutto il film v. Il magnifico epilogo anticipa l'imminente diritto di voto alle donne senza essere mai demagogico o sfacciatamente bipartisan. Non è certo tutto equilibrato il film, diciamo che qualche guizzo stilistico appare inopportuno e di maniera cfr. Omaggio al cinema muto ad esempio. Ma raccontando una società maschilista e prepotente - da ricordare a lungo un Mastrandrea/Zampano' che sfugge a tutti i parametri di crudeltà e ignoranza - dove prevale la remissività sociale sa anche alludere a un Presente dove la violenza continua a consumarsi al di là dei progressi e di tutte le più sofferte forme di emancipazione. Quello che è certo è che l'Italia di questo film, che appartenga a un Passato come a un Presente con scorie retrive e mai del tutto spianate, ne esce con le ossa rotte: una società ignorante e aberrante dove si espia una condanna a vita senza sentire il bisogno di uscirne. La Delia stessa del film trova la sua forza gradatamente, solo vedendo un possibile futuro cfr. La figlia che potrebbe colpire anche le persone che ama. Memorabile, tra le tante, la scena del pranzo di fidanzamento di Marcella. Insomma un film finalmente AUTENTICO e commosso che sorprende e mostra imprevedibile maturità di stile

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