cuore selvaggio regia di David Lynch USA 1990
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cuore selvaggio (1990)

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locandina del film CUORE SELVAGGIO

Titolo Originale: WILD AT HEART

RegiaDavid Lynch

InterpretiNicolas Cage, Laura Dern, Willem Dafoe, J.E. Freeman, Crispin Glover, Diane Ladd, Calvin Lockhart, Isabella Rossellini, Harry Dean Stanton, Grace Zabriskie, Sherilyn Fenn, Glenn Walker Harris Jr., Marvin Kaplan, William Morgan Sheppard, David Patrick Kelly, Freddie Jones, John Lurie, Jack Nance, Pruitt Taylor Vince, Gregg Dandridge, Frances Bay, Sheryl Lee, Charlie Spradling, Blair Bruce Bever, Sally Boyle, Peter Bromilow, Lisa Ann Cabasa, Frank A. Caruso, Frank Collison, Eddy Dixon

Durata: h 2,07
NazionalitàUSA 1990
Generedrammatico
Al cinema nel Settembre 1990

•  Altri film di David Lynch

Trama del film Cuore selvaggio

Una stravagante coppia di amanti fugge per sottrarsi alle persecuzioni della folle mamma di lei, che si circonda di strani personaggi.

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Voto Visitatori:   7,19 / 10 (122 voti)7,19Grafico
Voto Recensore:   8,00 / 10  8,00
Palma d'oro
VINCITORE DI 1 PREMIO AL FESTIVAL DI CANNES:
Palma d'oro
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Voti e commenti su Cuore selvaggio, 122 opinioni inserite

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VincVega  @  21/12/2023 17:22:39
   8 / 10
Rivedendo "Wild at Heart" la prima cosa che mi è saltato all'occhio è quanto Tarantino abbia preso da questo film tratto dal romanzo di Barry Gifford. Ci sono tanti spunti che il buon Quentin ha assorbito e poi trasportato nelle sceneggiature di "True Romance" e "Natural Born Killers". Probabilmente è qui con "Cuore Selvaggio" che parte il "Pulp" degli anni '90, con Lynch che spinge sul grottesco, sul surreale, sugli eccessi, ma non mancano nemmeno elementi quasi parodistici e virate horror. Notevoli le variazioni di passo, si va da momenti lenti e dialogati a esplosioni di violenza scandite da musica metal, dal sesso sfrenato a momenti quasi poetici con sottofondo la bella colonna sonora di Badalamenti. Talvolta sembra di oltrepassare l'assurdo, ma è un noir sotto acido con personaggi ultra bizzarri. Prendere o lasciare. Io prendo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  30/07/2020 16:07:39
   8½ / 10
Rivisto a distanza di anni è un film che non subisce gli attacchi tempoarli.
Onirico road movie con cadenze romantiche e noir.
Personaggi surreali e da incubo interpretati magistralmente (vedi Perù incarnato da Willem Dafoe).
Una colonna sonora che resta un capolavoro.

Jokerizzo  @  15/02/2020 12:38:12
   9 / 10
Grande film targato Lynch!

deadkennedys  @  21/01/2020 22:54:27
   9 / 10
Bell'accoppiata, Cage e Dern con lontani echi alla Twin Peaks e fra l'altro compare anche Sherilyn Fenn. Si potrebbero muovere molte critiche a questo film ma, considerando che Lynch ha uno stile tutto suo, lasciano il tempo che trovano. Un trip on the road fatto di sesso selvaggio e lente conversazioni, piene di sigarette.
I personaggi apparentemente tutti sopra le righe escono fuori nella loro profondità un po' alla volta,

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER ma il regista preferisce spesso anche il non detto. Onirica rivisitazione de "il mago di Oz" di cui è pieno zeppo di riferimenti. Finale memorabile

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Goldust  @  04/08/2018 10:07:32
   5½ / 10
Road movie grottesco fastidiosamente sopra le righe, zeppo di sesso e di violenza ma capace di esplosioni di sorprendente dolcezza. Oltre ai continui rimandi al "Mago di Oz" la storia non ha granché senso ed è soprattutto una vetrina per mettere in mostra una schiera di personaggi pazzoidi che faranno la fortuna del Lynch anni '90, in particolare con la saga di Twin Peaks. Tra questi, non si dimentica il viscido Bobby Peru di Willem Dafoe. Il finale è pura anarchia pulp. Come spesso succede per i film del regista, una pellicola destinata a dividere, a partire dall'incredibile Palma d'Oro vinta a Cannes. Che non è nulla in confronto alla demenziale nomination all'Oscar raccattata dalla Ladd, imprigionata in un personaggio di rara idiozia.

LucaT  @  13/07/2018 04:48:09
   2 / 10
questo film non mi ha entusiasmato
tra i suoi molti versi tra surreale o irreale - illogico o astratto
non manca di situazioni meritevoli ma non mi ha convinto
e per me le varie scene e scelte cinematografiche non legano molto
in una visione che si è trascinata sempre piu pesante fino alla fine
a me non è piaciuto questo film

Filman  @  22/11/2017 13:27:51
   8½ / 10
La ricerca, il ritorno, l'escalation produttiva di David Lynch verso un certo tipo di complessità concettuale e di decomposizione di alcuni valori artistici, compattati e consolidati dal tempo nella storia del cinema, fa fronte a delle realtà cavalcabili e non cancellabili: quelle di WILD AT HEART sono rappresentate da situazioni che hanno segnato l'on the road americano, costellato di individualità in fuga dai sistemi sociali e sottomessi dalla propria immutabile natura particellare-umana. In prospettiva futura, la diversificazione di stili, benché molto coerente, l'inquietante gravità scenica di personaggi grotteschi, già teorizzata dallo stesso regista, il collage di citazioni ricontestualizzate, seppur monotematica, hanno segnato i prototipi post-moderni del decennio a venire, più o meno allineati, senza dimenticarsi delle qualità più isolate, quali la scrittura e la regia di sequenze in cerca di unicità, nell'impatto e nella composizione, o quel capolavoro che è l'intero comparto sonoro utilizzato nella pellicola.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  24/12/2016 19:49:33
   9 / 10
Cuore selvaggio è una favola perversa dove la purezza è nell'amore assoluto tra Sailor e Lula. I riferimenti alle favole sono molteplici e Lynch li adatta alla cultura pop americana, con un linguaggio visionario e surreale, in cui tutti i personaggi vanno ben oltre le righe. Personaggi trattegiati con estrema cura, tanto che quasi tutti rimangono bene impressi nella mente. Il Bobby Perù di Defoe è da antologia, la madre/strega cattiva Diane Ladd in una delle migliore intepretazioni della carriera e da non sottovalutare La Juana della Zabriskie. Laida, perversa e realmente inquietante, una versione al femminile del Bob di Twin Peaks.

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Ultima risposta 24/12/2016 20.51.13
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mrmassori  @  09/09/2016 11:15:03
   8½ / 10
filmone lynchiano on the road e malato. il precursore del gnere pulp!

TheCineMaster  @  28/06/2015 09:35:54
   5½ / 10
Intruglio indigesto di generi cinematografici e che non lascia niente di particolare nello spettatore dopo la visione. Nonostante una buonissima regia, una colonna sonora eccellente e una buona prova di Nicolas Cage, il tutto non funziona ed è probabilmente il peggior Lynch dopo "Dune" e "Fuoco cammina con me".

guidox  @  07/06/2015 16:31:19
   7 / 10
premessa: mezzo punto in più lo dò per il mitico Bobby Perù.
per il resto, trama piuttosto scarna che tra l'altro non gode di molto approfondimento delle vicende che vengono narrate e poco si sposa con la miriade di personaggi buttati nel calderone, visto che sembra più una sfilata di personaggi strani, che non una cosa funzionale al film.
però Lynch è sempre Lynch e la visione di questa pellicola è obbligatoria perchè anche se a tratti, emerge il suo stile inconfondibile, che sicuramente avvince anche in tono minore.

MonkeyIsland  @  16/02/2015 02:25:42
   6½ / 10
Parte a razzo ma si perde strada facendo per l'eccessivo autocompiacimento di Lynch che a sto giro non mi ha fatto impazzire.
Un altro difetto sono le troppe sottotrame aperte come l'assassinio all'inizio e il personaggio di Santos che viene nominato per 3/4 e che non vengono chiuse, in compenso il cast è ottimo con un Dafoe inquietantissimo e una Dern magnetica, bravo anche Cage a questo giro e la regia di Lynch come al solito è di qualità eccelsa peccato che manchi la genialità di altri opere.
E' quindi un road movie atipico con venature horror ma non esente da difetti e per potenza visiva secondo me è inferiore a pellicole come Assassini Nati e in particolare Una Vita Al Massimo.

_Hollow_  @  14/01/2015 16:09:47
   9 / 10
Ma Lynch ha mai sbagliato un film? Ah, già, Dune ... (su "Fuoco cammina con me" no comment, non lo ricordo minimamente, anche se Giovanni direbbe "e ci sarà un motivo ...").
Non capisco perché la media sia così bassa per 'sto povero film. È forse il suo film più folle e sconclusionato ... e qualcuno lo trova un difetto? Mah, gusti. Che poi, in realtà, ogni cosa occupa un tassello preciso all'interno del puzzle.
Io, in via di massima, sopporto poco sia Nicolas Cage che Laura Dern, ma li ho apprezzati in questo film.
Non c'è un film in cui Lynch non si senta in dovere di inquadrare le linee divisorie gialle sull'asfalto. E il fuoco torna a fare da comprimario.
Comunque non c'è un aspetto che non sia figo in Wild at Heart: movimenti di macchina, montaggio sui flashback (che sono veri e propri lampi) e apparizioni della strega, certi dialoghi, i personaggi sono tutti memorabili (dalle piccole parti in cui compaiono gli attori di Twin Peaks fino a Willem Dafoe col suo bel sorriso, o il grandissimo Harry Dean Stanton).
La madre in particolare, con quelle stramaledette unghie, emana un senso di odio e oppressione dall'inizio alla fine.

Sicuramente un Lynch un po' diverso dal solito, forse un po' più grezzo, ma è sicuramente lui in un film non minore. Se piace Lynch è l'ennesimo capolavoro, altrimenti ... mi dispiace che non vi piaccia Lynch, è un vero peccato XD.

Noir Jazz  @  25/12/2014 19:22:53
   7 / 10
Road movie bizzarro e con una serie di personaggi decisamente sopra le righe. Diciamo che lo considero un Lynch minore, sempre se di minore si possa parlare con Lynch. Non che non sia bello - anzi, è riuscito addirittura a farmi apprezzare Cage -, ma difficilmente riesco a calarmi appieno nell'atmosfera di questo genere di film così "adrenalinici". Ho un cuore davvero poco selvaggio.
Buono, ma lontano dai suoi standard e dal mio gusto personale.

InvictuSteele  @  01/12/2014 13:46:44
   8½ / 10
Un Lynch inedito e in versione pulp, che precede un filone (ripreso dagli anni 70) e inaugurato e riportato al successo negli anni 90. Una fiaba folle, ironica, grottesca, estrema, malata, poetica e violenta, dove l'amore di due ragazzi è una fuga on the road continua ed esasperata. Barrocco e Shakespeariano, Cuore Selvaggio è una storia d'amore unica nel suo genere che non annoia per un solo istante e che è composta da personaggi bizzarri tipici dello stile Lynchiano. Nicholas Cage e Laura Dern perfetti nei ruoli e affiatati come poche volte si vede sullo schermo, e poi un Willem Dafoe mostruoso (in tutti i sensi). David Lynch conferma il sul genio regalando inquadrature uniche, flashback potenti e una sceneggiatura incredibile, il tutto basato sul fuoco, metafora dell'intero lavoro, simbolo di passione travolgente, di vendetta, di omicidio, di purificazione e leitmotiv principale sempre al servizio di azioni ed effetti sonori (che combaciano con l'accensione delle sigarette). Interessante la partecipazione dei Powermad, vera band thrash metal anni 80. Insomma, un bellissimo viaggio rock 'n' roll che diverte e commuove.

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Ultima risposta 01/12/2014 15.04.28
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dagon  @  16/08/2014 18:06:30
   5 / 10
Fastidioso e noioso divertissement Lynchano. Una narcisistica pulpata autocompiaciuta ed autoreferenziale che è un passo falso con annesso spreco enorme di talenti. A parte Bobby Peru, ho trovato veramente poco di buono, ed il ricorso piacione, da parte del regista, ai propri "marchi di fabbrica" grotteschi non ha fatto altro che aumentare l'insofferenza.

alex94  @  14/08/2014 20:25:48
   8 / 10
Ottimo road-movie diretto da David Lynch nel 1990.
Surreale,affascinante e grottesco,sono le prime parole che mi vengono in mente quando penso a quest'originalissimo film.
La trama è buona,meno banale di quello che sembra,la regia è ottima così come la recitazione,bravissimo,stranamente Nicolas Cage ,magnifica la colonna sonora.
Insomma non è il miglior film di Lynch ma resta comunque un opera molto particolare,merita di essere vista.

hghgg  @  09/03/2014 18:22:15
   8 / 10
Uno dei pochissimi film di David Lynch che non ritengo un capolavoro, o giù di lì nei dintorni. Al contrario del pasticciato e mediocre "Dune" e dell'inutile "Fire Walk With Me" però questo resta a mio avviso un bellissimo lavoro, anche se tra tutti i film di Lynch è quello per cui posso maggiormente capire le perplessità al riguardo, ben più che nei più contorti ma anche più riusciti "Eraserhead" "Strade Perdute" "Mulholland Drive" e anche "Inland Empire". Il tono totalmente sopra le righe, immerso nel grottesco ben più che nel surreale e con accenni tremendamente bizzarri e precursori del pulp può certamente infastidire e se è vero che Lynch è un maestro nel modellare a suo piacimento il surreale e il grottesco è altrettanto vero che in altre occasioni, sia prima che dopo questo film, l'impasto gli è riuscito meglio.

Da grandissimo ammiratore del cinema della Lince però devo ammettere di aver apprezzato molto anche questo "Wild at Heart" sorta di personalissima rilettura di un Mago di Oz costantemente sotto acidi sospeso tra surreale, On the Road, film di formazione, grottesco, thriller e pulp. C'è poco da dire sulla trama o meglio sulla serie di eventi che si susseguono nel corso del film legati da un sottile e futile filo conduttore, filo che potremmo individuare nella love-story tra i due protagonisti, Sailor e Lula. Interessanti appunto i rimandi e i riferimenti al Mago di Oz, la madre della protagonista (ben interpretata da Diane Ladd, effettivamente madre di Laura Dern) come strega cattiva e ostacolo alla felicità e al finale lieto, l'apparizione di Laura Palm... ehm di Sheryl Lee come strega buona nel finale del film e così via.
Presenti sprazzi di grandissimo cinema e di grande regia in alcune scene meravigliose: tutta la sequenza iniziale (ottimo l'uso delle musiche), la strepitosa scena dell'incidente, vera sequenza spartiacque del film, splendida sia per impatto emotivo che per resa scenica nella regia e nella fotografia, in cui appare per altro un'altra "twinpeaksiana" come Sherilyn Fenn; altri due grandi momenti, il "dialogo" tra Lula (Laura Dern) e Bobby Perù (Willem Dafoe) nella camera d'albergo e la rapina con conseguente sparatoria, in cui abbiamo un momento tremendamente, meravigliosamente Trash-Pulp. Buona anche la classica sfilza di momenti, immagini, personaggi e brevi dialoghi grottesco-surreali (qui domina ancora il primo aggettivo comunque) sparsi nel film. Ottima fotografia, particolarmente forte e accesa, vivace, infuocata e colorata nell'uso della luce, anche se non è ancora ai livelli sublimi di film successivi come "Lost Highway" "Una storia vera" e soprattutto "Mulholland Drive": i dialoghi se sei un malato del cinema di Lynch come me li puoi anche digerire altrimenti risulteranno molto probabilmente insopportabili, soprattutto nella prima parte del film, così come le interpretazioni degli attori, costantemente sopra le righe e esagitati nel nome del grottesco.
Ecco, le interpretazioni; a me sono piaciute. Probabilmente abbiamo la migliore interpretazione di una giovane e provocante Laura Dern (se la gioca con la prova in "Inland Empire") anche se continuo a sostenere che come mette lei le mani nella cacca di Tric... vabbè ma questa è un'altra storia.
Per quanto mi riguarda poi qui c'è il mio Nicolas Cage preferito, è il film in cui il raccomandato nipotino di Francis Ford Coppola mi ha convinto di più, divertente e istrionico è davvero, ma davvero bravo in quest'occasione, una delle pochissime prove davvero valide della sua disastrosa (in termini di qualità) carriera. Willem Defoe nel tempo a sua disposizione trova facilmente il modo di rimanere impresso in maniera indelebile nella mente dello spettatore; due anni dopo l'ottima prova nei panni di Cristo ne "L'ultima tentazione di Martin Scorsese" torna a fare ciò che gli è piuttosto congeniale: il pazzo psicopatico figlio di puta. Davvero un'altra bella prova la sua, inquietante e divertente al contempo, il suo Bobby Perù è forse il personaggio più memorabile del film grazie anche alla sua uscita di scena (vedere per credere...). Buona come già detto Diane Ladd e sempre convincente l'onnipresente signore dei caratteristi americani Henry Dean Stanton, timbra il cartellino anche Isabella Rossellini di nuovo con Lynch dopo la straordinaria interpretazione in "Velluto Blu".
Evitabile e un po' noiosetto il finale non proprio riuscitissimo, evitabile anche il Cage versione Elvis Presley ma a parte questo il film per quanto mi riguarda è molto, molto bello. Lo spettacolo però, quello vero, doveva ancora iniziare...

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Ultima risposta 09/03/2014 19.00.05
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BrundleFly  @  03/02/2014 12:24:36
   7 / 10
Un film altalenante, che alterna momenti brillanti con sequenze piuttosto fiacche e noiose.
Un Willem Dafoe mostruoso (in tutti i sensi).

Oh Dae-su  @  21/10/2013 14:38:03
   6 / 10
L'ho apprezzato ma non fino in fondo. Ottimi spunti, trama e personaggi particolari, ma parliamo di Lynch.. quindi è tutto nella norma..
Il difetto maggiore è che ti colpisce di striscio.. non è impattante come altre opere del maestro, nonostante alcune scene del film in questione siano un cult..
Da vedere assolutamente solo per i fan del cappellaio matto Lynch. Tipo me.

ferzbox  @  13/09/2013 10:54:18
   9 / 10
Non c'è niente da fare,il cinema di David Lynch è didattico....bello,stupendo, affascinante,visionario,ma senza dimenticarsi di essere didattico.

Da catalogare nel genere "On the road",questo "Cuore selvaggio" è un autentico viaggio arricchito da metafore e personaggi ambigui(e non sono esclusi i due protagonisti)...una fuga continua alimentata dalle fantasie deliranti di una "lei" completamente ammaliata dall'anima ribelle del suo lui.
Un amore impossibile,ma forte come i loro caratteri pittoreschi,che quando entrano in simbiosi fanno esplodere all'ennesima potenza le potenzialità di un Lynch magistrale e spiazzante.
C'è una caratteristica speciale nei film di Lynch;nessuna scena è fatta per riempire o chiarire piccoli particolari...niente è dato al caso.
Ci sono innumerevoli flashback durante tutta la visione,mai eccessivamente lunghi,ma affascinanti.
Un personaggio racconta un'aneddoto,e quell'aneddoto diventa un immagine significativa del film;non si apre una parentesi momentanea,la pellicola mostra semplicemente un altro suo volto.
Lynch gioca con le immagini e la sua incredibile regia....le musiche messe a regola d'arte,e sopratutto una capacità sbalorditiva di utilizzare il montaggio come ingrediente principale per affascinare lo spettatore(a mio avviso nessuno riuscirebbe a fare quello che realizza lui con il montaggio;è incredibile come lo sfrutta per dare corposità alle sue opere...geniale.)

In definitiva "Cuore selvaggio" rappresenta un "on the road" visionario,favolesco e anche un pò Pulp....quel Pulp che piace anche ad un certo Tarantino che ogni tanto si guarda un filmetto del suo Lynch....

....bellissima la continua metafora con "Il mago di OZ".....l'immagine della strega cattiva.....quanto è bella quell'immagine....rimanevo incantato....

Nicolas Cage bravo come poche volte....ha bisogno di un regista con le palle per tirar fuori le sue potenzialità;questa era una di quelle poche volte che ci riuscì...

Cinema....questo è cinema.

Federico  @  19/08/2013 12:27:27
   8½ / 10
ha diversi tratti in comune con i lavori di Tarantino anche se questo è venuto prima.
Un Lynch in gran forma anche se non sul podio dei suoi capolavori.

Woodman  @  15/08/2013 20:38:51
   8½ / 10
Assai bello, "Cuore selvaggio" è uno di quei film che ai miei occhi acquistano ancora più valore proprio per le controversie che genera. Ridicolo, pretenzioso, buffo, baraccone, stupido, romantico, eccezionale, barocco, meticoloso, grottesco, nero, suggestivo, spaventoso, pesante, classicheggiante, avventuroso, folle, sanguinario, ardente, pittoresco, disgustoso, smielato, pruriginoso, imbevibile, rivoluzionario, capriccioso. Sì, è vero. "Cuore selvaggio" è probabilmente tutto questo e altro, un mix affatto moscio di generi sovrapposti sotto il segno del road-movie. Non è di certo un filmetto da due soldi spacciato per qualcosa che non è, non ha niente a che spartire con i falsi capolavori recenti quali "Requiem for a dream" o "Il cigno nero", quelli sì delle gran prese per il **** copiate o riciclate da eoni di cinema preesistito. "Cuore selvaggio" è innovativo, affascinante e esaltante. Un viaggio emozionante, come sono lo tutti i film di Lynch.
Concordo con chi dice che non è uno dei migliori, ma non con chi lo trova trascurabile. E' imperdibile, per almeno tre motivi: 1) la grandiosa performance della Ladd (candidata all'Oscar), 2) L'allucinante chiacchierata serale all'aperto a Big Tuna in cui entra in scena l'orripilante Bobby Peru di Defoe e 3) la parte finale sospesa fra sublime e ridicolo involontario.
Lynch stavolta ha saputo accontentare anche i cinefili più pigri e il pubblico più conservatore, disseminando cifre stilistiche apprezzabili a livello globale (per tutto il film si aspetta il momento -ed era inevitabile fosse il finale- in cui Sailor finalmente canterà "Love me tender" alla sua Lula, insomma tutti i nodi, dai più irritanti ai più semplici o apparentemente futili vengono al pettine, soddisfacendo tutti). Ha ragione il Morandini a definirlo un accomodamento ai canoni di un genere, aggiungendo che Lynch non perde d'occhio il suo stile irresistibile e unico, da grande maestro quale è, dipingendo al tempo stesso un bel ritratto della Nazione.
Come in "Velluto blu", di cui condivide l'intreccio di noir e grottesco con poco onirismo, l'incubo non sembra infinito (ma stanno per arrivare "Twin Peaks" e "Strade perdute").
Da vedere, in ogni caso.
Evitare con cura il tremendo ridoppiaggio, una rovina peggiore di quella capitata al "Padrino".
Palma d'oro a Cannes per gentile concessione di Bertolucci.
Sublime la colonna sonora, tutta.

Paulaner1982  @  12/06/2013 18:19:17
   5 / 10
Semplicemente un brutto film. Avvio convincente - un omicidio praticamente sui titoli di testa di cui gradualmente veniamo a conoscere i retroscena, e la fuga dei due protagonisti Cage/Dern nel ventre dell'America, inseguiti da detective privati e killer di professione - seconda parte deludente, in bilico tra tanti generi diversi senza eccellere in nessuno. I critici gridano al capolavoro, io sono più orientato alla "boiata pazzesca". Non sono nemmeno così sicuro che l'iguana del cinema (qui voglio il copyright) Willem Dafoe buchi lo schermo con il suo personaggio "outlaw". Non metto in dubbio le qualità "autoriali" di Lynch: gli interpreti e gli aficionados del suo cinema individueranno elementi ricorrenti e riconoscibili e sapranno incastonare Wild at Heart nella filmografia del regista americano. Da neofita (ho visto - e amato - unicamente Elephant Man) non posso che stroncare, senza votacci ma con un'insufficienza, questo Cuore Selvaggio. Cage meglio nelle vesti di cantante: la sua "Love Me" di Elvis è proprio tanta roba! Laura Dern in versione porno-gattina in calore non dà vita a un personaggio femminile memorabile, per usare un eufemismo. La madre (nel film e nella vita) ancora peggio! Qualche scena cult qua e là (gli acuti splatter non mi sono dispiaciuti) ma nel complesso concordo con chi lo etichetta come "trascurabile": spero che il maestro del MISTERO Lynch saprà rifarsi ai miei occhi: magari angosciandomi, spaventandomi...e non spazientendomi come in questo caso! ps: erotismo e sesso (ora appassionante, ora violento) tematiche "calde", per non dire infuocate, in questo film dai tratti incendiari. Nella prima parte ho contato almeno un paio di tette al minuto...tanto per restare in orbita "twin peaks"!

Larry Filmaiolo  @  12/06/2013 12:36:32
   4 / 10
interminabili 2 ore avrei passato con più celerità e vantaggio scaricandomi nella toilette di un hotel croato.

4 risposte al commento
Ultima risposta 27/11/2015 23.19.15
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  10/05/2013 01:20:20
   7 / 10
Buona prova per l'immenso Lynch, mi e piacuto meno di altri suoi film, ma di certo si lascia guardare e apprezzare.
Questo film è un mix di generi, dal pulp al genere azione, dall'erotico al romantico, on the road, un pò visionario, in alcuni tratti, .
Cuore selvaggio possiamo definirlo come una storia dove gli opposti si incrociano: tenerezza e violenza, il dramma e il grottesco.
Il film percorre delle ambientazioni bellssimie arrivando fino al Texas.
La scena iniziale è molto cattiva, forse tra le più cruenti del film, il finale invece è molto romantico, si sapeva che finiva così, ma è fatto bene.
Ho apprezzato poco l'interpretazione di Nicholas Cage (ormai di questo attore le interpretazioni piaciute si contanto sulla punta delle dita) invece William Dafoe nella parte del cattivo è stato strepitoso! buona e tutto sommato convincente invece l'interpretazione di Laura Dern.
Buona prova di Lynch, un film spietato, malato, cattivo ma anche romantico, un pò lontano dai canoni del regista, ma tutto sommato riuscito bene.

Orikum  @  07/05/2013 11:04:59
   8 / 10
Lynch lo adoro è ho sempre pensato che questo film fosse il suo meno riuscito. Ma con il passare del tempo mi sono accorto che, è quello meno compreso probabilmente per alcuni particolari che non mi tornavano. Combinando scene dal grottesco, romantico al fantastico Lynch mischia tutto ciò in maniera naturale che ad una prima occhiata può sembrare troppo strano o esagerato , ma rielaborando e ripensandoci è originale come pochi altri (coraggioso anche). Poi le sequenze on the road sono diventate un simbolo per molti dopo .Poi ce la voglia di evasione e la spensieratezza (una scena quando per radio Lula si disgusta a sentire certe notizie e poi mettono su musica per cercare di distrarsi o quando si trovano davanti ad un incidente e rimangono sconvolti ) Poi ce l'ingenuità, l'amore folle, ecc..intervallato da canzoni come Wicked Game allo Speed metal. Ci sono altre cose interessanti ma mi fermo qui. Un film da riscoprire pian piano. Ah dimenticavo, Cage qui fa la sua migliore interpretazione signori.

Crazymo  @  21/04/2013 01:35:23
   8½ / 10
Una gran presa di **** ad opera del genio David Lynch. Fin dalla copertina, con il tamarrissimo Cage, la borghesuccia Dern in cerca di una vita trasgressiva e dal fuoco sullo sfondo, si può capire l'elemento grottesco che predomina il film, una sorta di presa in giro di tutta la società americana, prendendo soprattutto in giro la borghesia, e mostrandocela nel suo lato più crudele e frivolo. Ma il film non si regge solo su momenti così sopra la righe da risultare a tratti quasi imbarazzante (Le due scene in cui Cage canta una canzone d'amore alla ragazza sono bizzarre e imbarazzanti, quando le ho viste sono rimasto con un "Ma che caz..." in faccia per mezz'ora), il film ha anche una componente drammatica e "Lynchana" di altissima qualità, la storia malgrado (?) alcuni momenti sopra le righe scorre alla perfezione e il viaggio di Cage e della Dern è molto coinvolgente, i nostri due protagonisti in fondo non hanno nessuna vera e propria colpa, cercano solo di fuggire da un mondo pieno di criminalità e ingiustizie, sono i personaggi più puliti e innocenti del film; vi sono anche un sacco di momenti di tensione e anche parecchi che trasmettono un vero e proprio senso di inquietudine, su tutte la sequenze del cugino Dell (Diventata subito una delle mie preferite di Lynch) e quella dell'incidente stradale, veramente disturbanti. Bravi tutti gli attori, anche Cage in questo film in una delle sue migliori interpretazioni, fra i quali senz'altro spicca Dafoe il quale è protagonista di una scena dai toni psicologici violentissimi. La regia di Lynch è perfetta come al solito, dà il suo meglio nelle scene On the road (in "Una storia vera" farà anche di meglio) e anche nelle scene più action si rivela un maestro. Utilizzando un vasto armamentario pop americano, Il mago di Oz, la fata e la strega come elementare simbolo del bene e del male, Lynch si diverte a deridere l'America, senza scordarsi di creare dei momenti che lo contraddistinguano da ogni altro film fatto fino all'ora, crea una sorta di prototipo del pulp e dà vita ad un film schizzato, senz'altro sconclusionato, e sotto alcuni aspetti imperfetto, ma che è un'opera incompresa e assolutamente geniale, un altro grande tassello nella filmografia di questo genio del cinema! Un filmone, da antologia il finale ai limiti del trash, perfetta chiusura per questa grandissima presa di ****. Unico!!

Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma  @  14/02/2013 19:34:58
   7½ / 10
Il film più di genere (e meno autoriale) di Lynch è un on the road, dove ritroviamo idealmente la coppia di Velluto Blu. Un viaggio ben oltre la perdita dell'innocenza, in un mondo adulto che brulica di buchi nero dietro la felicità, con uno stile che alterna i generi e i toni.

Favolistico e pre-pulp, geniale e sgangherato, ben lontano dalla profondità del miglior Lynch ma comunque godibile. Gran musiche di Angelo Badalamenti

Diversivo.

StIwY  @  03/02/2013 23:16:21
   5½ / 10
Boh, non saprei cosa dire stavolta su questa opera di Lynch.

L'ho trovato un miscuglio sconclusionato che non mi ha fatto nè caldo nè freddo.

vieste84  @  11/01/2013 19:08:46
   4½ / 10
QUalche buona scena qua e la non mi convince a far salire il mio voto a questo film. Un ciambotto sconclusionato di generi, di situazioni strane e dialoghi pure peggiori, so che questo è il suo stile, ma quando non è ai suoi massimi si rischia di perdere credibilità pure in ciò che si guarda. I personaggi che appaiono a volte sono pure irritanti, così come la bionda protagonista, sua madre e la fatina al finale. So che può sempre piacere come stile, ma per me Lynch in questo caso ha toppato, antipatico pure defoe

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  19/12/2012 22:25:08
   8 / 10
Altro grande film di Lynch. Anche qui le caratteristiche peculiari del suo cinema ci sono tutte. Prima di tutto c'è tensione continua per tutto il film, senza cali, senza mollare mai la presa. Si viene totalmente coinvolti, non tanto nelle vicende dei protagonisti (Lynch cerca di non far identificare lo spettatore totalmente con loro, ma cerca spesso di farceli vedere controluce, in maniera critica) ma nell'atmosfera e nel pathos con cui si svolgono le scene (molta importanza ce l'ha il montaggio alternato, l'ambientazione, la musica). Caratteristici sono gli inserti con fuoco, ricordi, flashback, scene oniriche o scene che apparentemente non c'entrano niente con ciò che viene rappresentato, ma che in realtà danno il tono, il tocco emotivo che colpisce lo spettatore.
Fondamentalmente però Lynch non rinnega le convenzioni della tradizione, semplicemente le usa a suo modo, in maniera originale.
Solo il finale forse non è all'altezza del film ed è probabilmente il suo punto più debole.
Anche "Cuore selvaggio" come i film precedenti è un film di scontro netto fra "bene" e "male", ed è pure una storia di formazione, di accrescimento e maturazione di persone che devono affrontare il negativo per poter prendere finalmente coscienza di sé.
Anche qui come nei film precedenti i concetti di bene e male sono usati in maniera anticonvenzionale e complessa. Il bene è un bene relativo, perché i suoi rappresentanti sono un delinquente e una ragazza sboccata e assetata di sesso. I due poi si comportano in maniera molto tipica, seguendo quelle che erano i modi di atteggiarsi da parte dei giovanotti fine anni '80, con il loro spirito esibizionista, cinico, capriccioso, il gusto per l'estremo e il violento (a volte sembra di vedere scene tratte da "Natural Born Killers"). Lynch però evidenzia ad arte questi comportamenti, li riprende in maniera distaccata e critica, fa sentire i protagonisti come fatui e ridicoli a volte, anche se non viene mai meno l'appoggio nei loro confronti e la tendenza a renderli romantici (le scene di canto e ballo). Lynch insomma fa i conti con il postmoderno e il suo modo di rappresentare il reale (adottando modelli culturali popolari).
Altra differenza fra Lynch e Tarantino/Stone è che Lynch scava nel passato dei suoi protagonisti, cerca di dare una ragione individuale (e non assoluta - "nati per uccidere") al loro modo di essere.
Lynch tratta i suoi eroi "positivi" con un misto di critica e condiscendenza. Nel finale infatti i nodi vengono al pettine e la realtà finisce per infrangere i facili ruoli, i sogni e gli atteggiamenti esteriori. Viene fuori l'animo delle persone, quello che veramente sentono e quello che veramente conta. Purtroppo il modo con cui questa presa di coscienza viene rappresentato non è in linea con il resto del film, è rappresentato in maniera frettolosa, distaccata, addirittura con un intervento esterno (la strana scena della "fata buona").
Può darsi che sia un'ulteriore ironia di Lynch verso i suoi personaggi, un modo per rendere relativo e poco credibile il lieto fine.
La parte più convenzionale e più in debito con il mondo televisivo (a cui in quegli anni Lynch prestava la sua opera) è la parte riguardante i personaggi "cattivi" (soprattutto il personaggio della madre, molto da soap-opera). Purtroppo qui non c'è Dennis Hopper a caratterizzare umanamente il suo personaggio. Solo Willem Dafoe rivela una grande arte nel caratterizzare il suo personaggio negativo. Sufficienti le prove di Cage e della Dern.
Insomma, ancora una volta Lynch ci porta a fare un viaggio emotivamente e visivamente molto coinvolgente attraverso la parte "cattiva" del mondo americano (e di conseguenza del nostro mondo).

Ciaby  @  13/12/2012 20:34:30
   7½ / 10
Un inedito Lynch dai tocchi pulp. Divertente, ironico, grottesco, un film che non ha paura neanche di diventare kitsch. Ed è estremamente godibile. Non ai livelli degli altri suoi capolavori, ma merita di essere visto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  15/11/2012 11:13:53
   5 / 10
Film molto particolare (anche se più decifrabile del solito stiamo pur sempre parlando di Lynch) "Wild at Heart": una patetica storia d'amore on the road contornata da sequenze oniriche prive di fascino. Personaggi sopra le righe, stupidi, irritanti; francamente mi importa solo fino ad un certo punto che Lynch li abbia dipinti volutamente in questo modo, "Wild at Heart" mi ha fatto cascare le palle punto e basta. Almeno ci fosse la bellezza visiva di "Mulholland Drive" o "Strade Perdute" (sì, so che non è cosa da tutti i giorni ma visto che il regista è lo stesso...) invece ci si perde in streghe buone e streghe cattive, richiami a "Il Mago di Oz" e i continui riferimenti al fuoco. Fu così che a metà del film mi sono accorto che non me ne fregava 'na mazza di quale sarebbe stato il destino di Sailor e Lula.
Ovviamente ci sono anche aspetti veramente pregevoli: alcune sequenze ben fatte



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musiche straordinarie e un'interpretazione spaziale di Willem Dafoe (che cattiveria il suo Bobby Perù).
Comunque poca roba.

corvo4791  @  23/09/2012 19:16:52
   1 / 10
Lynch si rivela per quel regista di mezza tacca sopravvalutato quale è. Non fa più film da una vita ... e un motivo c'è.
Riesce a dirigere gli attori talmente male che sembrano tutti prendere parte ad una commedia scolastica. Totalmente sconclusionato e la violenza, che vorrebbe essere efferata e esagerata, fa quasi ridere da quanto è resa male. Non ultimo il morto con la testa sfondata, nella prima sequenza del film, che corre per schiantarsi nel muro.
Pessimo, pessimo, pessimo.

Gabo Viola  @  30/07/2012 12:50:57
   9 / 10
Una bellissima presa per cùlo del maestro. Sì, perchè tutto in Cuore Selvaggio è volutamente sopra le righe, come disse lui stesso a riguardo "è la storia di due idioti". Pertanto visto che l' occhio narrante è il loro si parlerà di un epigono di Elvis (il grande sogno di libertà americano) e di una sciacquetta da quattro soldi. Ma qualcosa, sotto il loro manto di superficialità, pulsa con insistenza è cattiveria. Il male supremo. Lynch post twin peaks crea la sua opera meno compresa, in realtà un altro colpo di genio di mastro David

TheGame  @  05/04/2012 14:23:56
   7 / 10
Lynch autocompiaciuto, più decifrabile del solito e sfacciatamente provocatorio, guida lo spettatore in quest'esilarante e parossistico "on the road sentimentale", prendendosi gioco del conformismo, attraverso lo sguardo monoespressivo di Cage, sino all'irriverente e forzatamente melenso epilogo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  02/02/2012 01:13:14
   5 / 10
Fiacco e sconclusionato pasticcio tra noir, commedia, dramma e avventura. Un road movie lento, approssimativo e senza un briciolo di pathos impregnato da immagini/flashback inutilmente oniriche e da personaggi improbabili e fuori di testa. Questo è tutto.
Lynch stavolta ha toppato, in quanto il suo inconfondibile stile, che in passato aveva un suo perchè (specie quando si parla di fascino visivo), qui non colpisce e non porta praticamente a nulla. Anzi, risulta solo pesante, confuso, e autocompiaciuto.
Per farla breve, un film senza senso, con un storia semplicissima (che per manie registiche si aggrappa ad una marea di cazzàte) di cui si salvano giusto due/tre sequenze forti (come quella della rapina) e le performance sopra le righe della Dern (sexy ed irritante in egual misura) e del rivoltante Dafoe/Bobby Peru.

Trascurabile.

Bobby Peru  @  29/12/2011 20:31:34
   7½ / 10
Se devo essere onesto.. mi aspettavo di più pur sapendo che non era uno dei film migliori. Spero a questo punto di aver visto il peggiore. Non brilla, non stupisce, non emoziona, non appassiona. Le "trovate" sono quel che sono e non bisogna dargli un senso "geniale" solo perchè sono di Lynch.

Giudizio: un po deluso..buoni gli innesti musicali e Dafoe. Cage a me proprio non piace...

PS: è la prima volta che modifico un giudizio... in questi giorni sto rivalutando il film non volontariamente, mi ha lasciato molto più del post visione.. mi rimbombano personaggi, mattanze dei protagonisti, Dafoe, musiche, scene varie...

nefilim  @  24/10/2011 01:11:37
   6½ / 10
Il prodotto di Lynch che meno mi è piaciuto. Forse non l'ho compreso al meglio, ma rispetto agli altri questo mi ha lasciato poco, tanto che fatico a ricordarmelo bene. Poco incisivo.

PignaSystem  @  29/09/2011 18:49:42
   8 / 10
David Lynch un piccolo sunto di tutto il suo cinema con un Nicolas Cage forse non è mai stato così bravo, comunque in migliore resta Willem Dafoe.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  26/09/2011 21:31:29
   8 / 10
"Wild at heart" sembra a tutti gli effetti una parodia dei clichè cinematografici, tutto è enfatizzato, sopra le righe... i personaggi sono memorabili perchè "falsi", il romanticismo è spiccato ma è come se fosse contaminato con qualche oscura sostanza radioattiva... è sbagliato crederlo un Lynch insolitamente "classico", per le masse, e in sostanza è riduttivo definirlo un film minore. Ci sono sequenze di grande fascino (ah quel maledetto stile retrò dei post-moderni!) e una formidabile colonna sonora da incubo notturno

Kymmy  @  16/09/2011 21:43:27
   8½ / 10
premetto subito che di lynch(esludendo twin peaks) ho visto: velluto blu, dune, mulholland drive, the elephant man ed eraserhead e molti suoi documentari (dedicati a lui e al suo estro e la sua arte) con interviste varie interessantissime.. mi mancano fuoco cammina con me, strade perdute, inland empire, una storia vera. finora questo wild at heart è quello che meno ho amato, pur essendo di impostazione più classicheggiante e romantica, lynch non perde assolutamente il suo stile cupo e assolutamente unico per lasciar posto a un polpettone sanguinoso e on the road. anzi. riesce a creare un film di violenza e amore in maniera anti convenzionale e strepitosa, rendendo la sua opera un gioiello piacevole e ben recitato (in italiano è meglio nel doppiaggio vecchio però -.-) .. caratterizzazioni indimenticabili: willem dafoe è l'orripilante bobby peru, la psicopatica marietta è affidata ad una diane ladd (madre reale di laura dern) bravissima e efficace (la sequenza in cui si ricopre il viso di rossetto- rappresentazione chiara della sua pazzia instabile che la lascia dapprima indecisa se provare a suicidarsi poi a rendersi bella, infine a perdere totalmente il controllo..- è memorabile), i serial killer sono solo una fettina del film alla fine ma restano superbi, con dialoghi degni di un tarantino in gran forma, la zoppa delirante e sadica dipinta da grace zabriskie compare troppo poco (cazz.o) e la perdita di isabella rossellini è sensuale e in perfetta sintonia con le atmosfere inquietanti della vicenda.. poi il cammeo di jack nance (i piccioni portano malattie) , le ciccione intrippate che fanno il balletto e l'allucinante ragazza del camion che si palpa il cervello e chiede l'orsetto per morire..sono la ciliegina sull'ottima torta.. forte in ogni senso, questo film abbassa i toni, ma è di lynch, grazie a dio si sente (e si vede) è bellissimo ed è affascinante. ma i suoi capolavori sono altri. I miei preferiti, comunque, sono Velluto Blu, Eraserhead e Mulholland Drive. Cuore selvaggio, fantastico, grottesco, memorabile è alla fine un dignitosissimo ornamento nella filmografia carismatica del nostro divino cineasta.

suzuki71  @  21/06/2011 13:18:01
   7½ / 10
Questo Lynch in versione pulp è decisamente godibile. Grandiosa caratterizzazione di William Dafoe.

Schizoid Man  @  09/06/2011 18:34:32
   8 / 10
"Cuore selvaggio" è follia pura. E' un film decisamente "malato", segnato dalla presenza del fuoco: c'è infatti il fuoco che arde le case e il fuoco degli accendini sempre pronto a far bruciare le sigarette fumate alla velocità della luce, ma soprattutto c'è un fuoco che quando esplode lo fa in un modo molto più violento di tutti gli altri messi assieme; è un fuoco talmente incontrollabile che quando divampa non c'è più niente che si possa fare per domarlo, perché quando esplode è meglio lasciare che bruci il più in alto possibile per far sì che consumi e strazi chiunque ne venga colpito. Questo fuoco incontenibile, violento e selvaggio è quello dell'amore, che qui scoppia con una forza inaudita tra i due protagonisti della storia, Sailor Ripley e Lula Pace. Il primo è un ragazzaccio appena uscito di galera dopo che aveva ucciso un uomo fracassandogli il cranio con le proprie mani; la seconda, invece, è la classica brava ragazza che però è pericolosamente e irresistibilmente attratta dal lato selvaggio della vita. E chi meglio di Sailor potrebbe garantirle un'esistenza sregolata? Nessun altro, ovviamente. Sailor e Lula sono perdutamente innamorati l'uno dell'altro, e pur di coronare il loro sogno d'amore sono disposti a tutto, anche a scappare da tutti quelli che provano a fermarli per impedire loro di sposarsi.
Quella di Sailor e Lula diventa così una fuga infinita: una specie di viaggio - forse all'inferno o forse in paradiso, chi lo sa - di sola andata, senza ritorno quindi, e senza una meta precisa; perché, come diceva Jack Kerouac in "On the Road": "Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati. Dove andiamo? Non lo so, ma dobbiamo andare". E Sailor e Lula sembrano aver preso alla lettera quell'insegnamento, tanto da seguirlo, se necessario, fino alle estreme conseguenze.
Un David Lynch visionario, volutamente debordante: tutto infatti in questo road movie grottesco è spinto all'eccesso. Il regista americano si diverte come un pazzo a giocare d'accumulo: Lynch riempie il film sia di personaggi sopra le righe (come Bobby Peru, interpretato da Willem Dafoe) sia di ogni cosa possibile e immaginabile facente parte dell'immaginario collettivo americano (dalla strega cattiva alla fatina buona del mago di Oz), e il risultato finale non poteva che essere un'opera eccessiva ma dannatamente geniale. Una storia dove gli opposti - violenza e tenerezza, amore e odio - si incontrano e riescono a convivere magicamente senza squilibri; una cosa, questa, che forse soltanto David Lynch riesce a fare così bene. Certo, non è un film per tutti i gusti: però gli ammiratori del visionario regista americano troveranno sicuramente di che divertirsi. Nicolas Cage, spesso attore mediocre, fornisce qui una delle sue prove migliori: ad ulteriore dimostrazione che soltanto quando è diretto da grandi registi riesce a dare il meglio di sé. "Cuore selvaggio", in definitiva, è un film pazzesco. In ogni senso.

kako  @  28/03/2011 13:34:37
   7½ / 10
originale e con dialoghi sopra le righe, inferiore ad altri capolavori di Lynch ma comunque molto godibile e interessante

lukef  @  22/01/2011 21:48:58
   9 / 10
Grandissimo.. Questo film ha delle trovate geniali. E' folle sotto tutti i punti di vista, poi la musica, le battute, le situazioni... Si va dall'iperrealismo alle situazioni più improbabili; dalle trovate uniche, allo stereotipo talmente spudorato da risultare comico. Un cult al 100%.

Oskarsson88  @  07/12/2010 15:17:48
   8½ / 10
Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  04/12/2010 15:36:23
   6 / 10
Film difficile da commentare, come la maggior parte della filmografia lynchiana. Si può guardare anche se alla fine ti rimane ben poco impresso nella mente. Tra gli attori, molto bene Willem Dafoe, male sia Nicolas Cage, ancora acerbo, e Laura Dern, del tutto inespressiva.

7219415  @  15/11/2010 00:14:06
   8 / 10
Meno Lynchanoo del solito...ma ricordo (l'ho visto parecchio tempo fa) che mi era piaciuto molto...

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  13/11/2010 10:57:07
   7 / 10
Lynch è un genio e nel tempo lo ha dimostrato più volte. Questo film forse è ancora un po'acerbo e, nonostante la palma d'oro a cannes, il regista ci mostrerà poi ben altro. Forse sono proprio i 2 protagonisti a non convincermi del tutto: la Dern non mi è mai piaciuta (in Blue Velvet ancora meno) e Cage, che in generale non mi dispiace, qui forse era ancora un po'inesperto (anche se gli va dato il credito di essersi cantato tutte le sue canzoni). Dafoe è il vero personaggio del film!

ValeGo  @  11/11/2010 23:56:30
   8½ / 10
che dire..a distanza di tempo conservo ancora un bel ricordo di questo film..mi ha trasmesso un senso di libertà che pochi film mi hanno fatto provare e poi..l'amore..vissuto così "sulla strada"..un amore passionale quanto intimo..pazzo e fuori dagli schemi,surreale..come del resto lo è l'intero film e i suoi personaggi..Non so come è possibile affezionarsi ai personaggi di un film ma quando guardo Lynch è proprio quello che mi succede..magia??

goodwolf  @  19/09/2010 09:49:46
   7½ / 10
Un film schizzato. Cioè, nella struttura è un film canonico, ma lynch si è divertito ad inserirci una serie di elementi tipici del suo repertorio: intermezzi con scene col fuoco,personaggi allucinanti, scene che degenerano senza motivo, inquadrature sull'asfalto,capannoni nel nulla e soprattutto un sonoro veramente fastidioso (nel senso buono),con volumi sballati.Mancavano solo le tende rosse.Divertenti i continui richiami al mago di oz.

pinhead88  @  30/08/2010 00:08:04
   7 / 10
Indecifrabile road movie lynchiano che mescola con voluta confusione noir, grottesco, favolistico, pulp e dramma sentimentale insieme. Il regista realizza un film volutamente folle ed eccessivo, destrutturando i generi e piegandoli alle sue esigenze creative e stilistiche, il tutto però con molta classe ed eleganza. Una fiaba surreale dallo stile inconfondibile e caratterizzata da quel gusto visionario e fantastico che dilagherà nelle opere future di Lynch. Straordinaria prova di tutti gli attori, Dafoe su tutti, nella sua malvagia e terribile deformazione. stranamente anche Cage riesce a salvarsi, qui giovanissimo, in una delle sue migliori interpretazioni.

vehuel  @  25/08/2010 09:11:35
   7½ / 10
Visto ieri per la prima volta. Premetto che a parte Inland Empire ho visto tutti i films di Lynch e questo "Cuore Selvaggio" non è affatto male, anzi non credevo che mi piacesse cosi tanto. Naturalmente inferiore ad altri capolavori lynchiani, ma cmq rimane un film che merita di essere visto e sa trasmettere delle ottime sensazioni visive ed emozionali.

Dosto  @  18/08/2010 19:18:12
   4½ / 10
Tra quelli che meno ho odiato di Lynch...imbarazzante in alcuni punti, qualche scena rimane, però, impressa. Di mezzo c'è sempre il mio odio per Lynch però.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  13/08/2010 12:42:49
   6½ / 10
Road-porn-strange movie tutto alla Lynch… A tratti irrita e a tratti affascina… ma di certo non è fra i più memorabili del regista. Interessanti alcuni personaggi e trama discreta.

elmoro87  @  01/06/2010 10:59:34
   3½ / 10
E' il primo film di Lynch che vedo e devo dire che se questo è Lynch, a me non piace affatto... Film brutto in molto suoi aspetti, dalla sceneggiatura debole e senza fine, al finale stupido, passando per le interpretazioni degli attori davvero squallide (fastidiosissime nel loro modo di recitare Lula e la madre, veniva voglia di prenderle a schiaffi...). Credo che molte persone la pensino come me ma se si tratta da mostri sacri come Lynch o Kubrick, si adeguano, per essere considerati in qualche modo esperti o intenditori di cinema, per non far vedere che in realtà adorano i cinepanettoni (e mi chiedo che male c'è? qui su fs viene vista come una malattia...)

A me tutto questo non interessa, io valuto nel mio piccolo i film per come sono, per come mi hanno fatto sentire, per quanto mi hanno affascinato, indipendentemente da quanto vanno di moda tra utenti spocchiosi o finto-sofisticati... In fondo non è un pò anche il modo di vedere di Lynch? ;D

Questo film mi ha fatto schifo!

28 risposte al commento
Ultima risposta 01/06/2010 19.26.33
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Manu90  @  17/05/2010 15:13:42
   3 / 10
Pessimo. In alcuni momenti mi sono chiesto come questo film può averlo diretto Lynch. Confusionario, mal interpretato (su tutti Cage...). Il peggior film del regista, poco ma sicuro.

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Ultima risposta 12/06/2011 09.31.37
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wooden  @  24/04/2010 10:22:53
   9 / 10
Filmografia minore una ceppa, questo è Lynch al 100%, personalmente il suo più grande film dopo gli inarrivabili Eraserhead e Mulholland drive.

Infiammato calderone protopulp, bassa comicità, genialiate, genialoidate, trash, filosofia da strada, wicked love in una notte nera che accompagna un dialogo di disagio quotidiano, personaggi eccentrici, contrasti stridenti, sange sesso e chi più ne ha...uno dei film che più si avvicina al mio concetto di cinema perfetto, morale o messaggi per fortuna assenti e una ritmatissima sfilata di contrasti.
Questo è spettacolo! Incompreso.

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Ultima risposta 05/05/2010 19.38.54
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Invia una mail all'autore del commento s0usuke  @  24/01/2010 16:00:51
   7 / 10
Rielaboro alcuni miei per meglio proporzionarli ad altre mie valutazioni.

Bella storia rock-amorosa-visionaria diretta da Lynch. L'interpretazione sopra le righe di Cage e della Dern sono necessarie per quello che è il vero spirito del film: del resto stiamo parlando di un duo di amanti-sbandati dal cuore selvaggio. La colonna sonora di Badalamenti è bollente come i numerosi fuochi che accompagnano l'intero film. Breve ma efficace come sempre l'interpretazione di Dafoe. Diretta magistralmente la parte dell'incidente in cui una "bellissima" Sherilyn Fenn si trascina a destra e sinistra farneticando parole apparentemente senza senso per poi cadere a terra morta. La tematica affrontata è davvero brillante, proseguendo un'analisi già iniziata da Velluto Blu, considerando il mondo quindi oltre che STRANO, anche SELVAGGIO.

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  17/10/2009 10:23:05
   5½ / 10
Un mezzo pasticcio questo “Cuore Selvaggio” di Lynch, che tra inserti pulp, connotazioni favolistiche, personaggi macchiettistici e alcune atmosfere visionarie, propone una storiella sentimentale con (voluti?) sviluppi drammaturgici da “soap-opera”. Interessante l’idea del viaggio attraverso i lati più contraddittori dell’America, dallo sfavillio dei suoi miti alle distorsioni più aberranti; ma, alla resa dei conti, tutto si riduce semplicisticamente all’amore dei giovani che trionfa sui cattivi (gli adulti corrotti dalla lussuria, dall’avidità e da una nefasta tendenza a delinquere), e che si pone quale unica scappatoia per resistere a un mondo dal “cuore selvaggio” dominato dalla violenza, così come attesta l’epilogo del film.
Un’opera costellata di difetti e raffazzonamenti, ma che comunque riserva alcuni momenti degni di nota: su tutti, la bellissima sequenza notturna “on the road” (accompagnata dalla suggestiva musica di Chris Isaak), dove la tranquillità del momento viene bruscamente interrotta da un infausto e sanguinolento evento. E poi c’è il personaggio di Bobby Perù che, di là dalla disvalorialità che rappresenta, è uno vero e proprio spasso.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  01/10/2009 16:31:46
   8 / 10
Ancora un ottimo lavoro firmato David Lynch.
Probabilmente questa pellicola ha fortemente ispirato la realizzazione di "Assassini nati" che gli è comunque inferiore.
Meno visionario di altri lavori di Lynch ma non privo dalla sua cura maniacale per ogni dettaglio.
Ottimo tutto il cast, compresi i personaggi secondari. Ci sarebbe anche da aggiungere che un "personaggio" ricorrente nel film è il fuoco, cosa per nulla inusuale nella filmografia di Lynch.
Da vedere, davvero un buon film.

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Ultima risposta 01/10/2009 16.57.42
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Guy Picciotto  @  20/09/2009 18:10:35
   9½ / 10
L'America per David Lynch è un luna park dell'eccesso, una grande soap opera, sex and violence for the masses, ma il tutto con il respiro di una fiaba surreale a lieto fine.
In genere tre o quattro stereotipi possono s*******re un intero film, relegandolo nel filone trash per soli cultori del weird, ma se gli stereotipi si accatastano uno dopo l’altro, se l’intero film diventa un cimitero infinito di cliché e personaggi simulacro e situazioni grottesche che affondano nel mito, sorge il giustificato sospetto che sia una precisa scelta d’autore.
Prendiamo per fare un solo esempio ( dato che come ho gia detto se ne potrebbero fare a migliaia tanto ne è denso questo film) la giacca in pelle di serpente di Cage altro non è che un rimando al Marlon Brando del film “pelle di serpente” del 1960 (quello con Anna Magnani) che portava una giacca del tutto simile.
Cuore selvaggio è un film volutamente kitsch, esagerato, eccessivo, volutamente finto, sopra le righe. Basta sentire certi dialoghi patetici tra Dern e Cage che sembrano nati da una copula tra “via col vento” e “gola profonda” , e basta tenere a mente un intervista in cui Lynch disse che ”cuore selvaggio” è la storia di 2 idioti”, detta così il film potrebbe leggersi solo come un divertissment d’autore e niente più, ma il film per fortuna mostra altro, la storia di 2 idioti quindi, lungo le strade violente di un’America senza passato e senza futuro, tra sesso e dolore, criminalità senza più controllo, mostri mentali che sbucano fuori da dietro una autogrill , la mattanza degli incidenti d’auto della civiltà occidentale, l’icona del bene e l’icona del male, la fata e la strega, il mago di oz, il testosterone che scorre nelle strade e nelle vene, la celebrazione dell’individualismo anarchico e ci vuole un po di rock nella vita altrimenti è una vita a metà.
Più che nell’atto è nell’eccitazione che porta all’atto che i protagonisti ricercano quell’emozione sempre più indefinibile per dirla con G.L.Ferretti….
Pensiamo a Bobby Perù che non desidera kiavare da subito Lula ma ne cerca solo la sua conturbante eccitazione e la conseguente umiliazione.
In Lynch l'esagerazione del kitsch è sempre voluta, è sempre l’america alla David Lynch fatta di motel, fantasmi sulle autostrade, folli serial killer, mafie occulte, una precisa scelta stilistica che serve paradossalmente a scardinare gli stereotipi, soprattutto laddove tutto è talmente grottesco, pensiamo soprattutto a 2 aspetti: Lynch optò per un finale dove è il bene che vince, giusto per non tradire l’impianto da fiaba, bene allora se finale consolatorio deve essere che sia almeno girato in modo esplicitamente patetico, con una scena da grandeur hollywoodiana così ridicola che non si può far altro che ammetterlo: “si Lynch è il più grande cineasta degli ultimi 30 anni”, Cage che viene spinto sulla retta via (matrimonio e figlio) dalla fata buona del ***** e che si scusa con la gang di strada facendo un discorso talmente farsesco che si capisce come Lynch si stia facendo beffe di tutta l’industria hollywoodiana, e dell’arte consolatoria borghese in generale,in maniera così acuta che ha pochi eguali nella storia del cinema.
L’altro aspetto è da ricercare invece nell’accentuato romanticismo come in un sogno tra teen agers, e nell’intesa sessuale spinta della coppia, questo essere così sopra le righe dapprima spiazza e sembra di assistere ad una caricatura della grande storia d’amore intrisa di carnalità e amore idealizzato, ma poi lo diventa a tutti gli effetti, e alla fine commuove, si perché bisogna avere il coraggio di dirlo, la scena finale ad esempio commuove.
Sarà anche un effetto indotto dall’uso che Lynch fa della musica, passando soavemente da sfuriate trash metal alle ouverture strappalacrime di Badalamenti fino al rock and roll nero anni 50 a Elvis, al ballatone da classifica di chris isaak (che mood sensuale della *******) ed al jazz di new orleans tutto spremuto in un orgasmo multi prato fiorito.
Si possono dire tante altre cose, la carica pulp ante litteram del film credo sia riconosciuta un po da tutti, e che spalanchera un vero e proprio filone pulp anni 90 ecc…., la prestazione di Dafoe/Bobby Perù poi e da mitologia, ripensiamo alla scena di incredibile inquietante lascivia con la Dern (dimmi solo kiavami e me ne vado) o a certi primi piani dei suoi denti marci.
Tutt'ora credo che questo sia il più grande film sul mito americano mai fatto, melò, noir, e road movie si fondono in modo unico nel fuoco sacro della passione

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Ultima risposta 20/09/2009 18.24.30
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  01/09/2009 17:17:09
   8½ / 10
Dopo Velluto blu Lynch dirige un altro bellissimo film,un on the road lynchiano se vogliamo. Cuore selvaggio,opera ingiustamente sottovalutata e a volte troppo maltrattata anche dagli stessi fan del regista. Eppure è indubbiamente un film di Lynch:personaggi perversi (Bobby Perù su tutti,interpretato da uno straordinario Dafoe),musiche di Badalamenti e scene da antologia in un film che possiamo definire Pulp ben prima di quelli di Tarantino. I due protagonisti sono due tamarroni incredibili,interpretati alla grande da Cage e da Laura Dern,bellissima e in parte. La loro fuga dalla madre di lei è accompagnata da personaggi surreali e particolari,oltre che da avvenimenti al limite del grottesco. Il fuoco viene più volte invocato e mostrato da Lynch,per non parlare dei riferimenti al mago di Oz,il tutto nel nome di tutto ciò che non è convenzionale. Perché quest'opera non puo di certo essere definita convenzionale. Alla fine il bene trionfa in maniera grottesca e surreale,quasi come se l'happy ending debba esserci per forza,ma allora tanto vale renderlo particolare. Riferimenti alle streghe buone e quelle cattive in un film on the road non devono spaventare:trattandosi di Lynch siamo ancora ai limiti della normalità. Della SUA normalità. Tra l'altro Cuore selvaggio vinse anche la palma d'oro a Cannes nonostante la maggior parte della giuria fosse contraria. Bisogna ringraziare Bertolucci per aver concesso a Lynch la possibilità di essere notato anche all'interno di un altro tipo di circuito. Il bis verrà anni dopo,con Mulholland drive. Bisognerà aspettare,quindi,ma nel frattempo ci sarà il periodo forse "d'oro"di Lynch.Un periodo d'oro che si apre e chiude con il progetto che diventerà famosissimo e conosciuto in tutto il mondo e che cambierà per sempre il modo di fare televisione. Parliamo naturalmente di Twin Peaks.

DarkRareMirko  @  30/08/2009 23:23:08
   9 / 10
Un Lynch dì poco al di sotto rispetto ad altri suoi capolavori, un Lynch in salsa Pulp, con momenti di sangue e violenza davvero incredibili (leggasi testa di Dafoe che salta, letteralmente, in aria o il Cage che rompe sempr ela testa, a suon di mazzate, ad un tizio di colore).

Pur volendo realizzare un dramma satirico/ironico, Lynch non nega il suo weird (tipo l'incontro con la Rossellini morente) e la sua visionarietà (la fata che appare) che tanto lo hanno reso famoso nel mondo; cast strepitoso, dove spicca un fugace Stanton; non male anche Cage, attore sottovalutatissimo.

Non il miglior Lynch ma ad ogni modo un Lynch diverso, meno eculubrante, un pò più diretto.

bulldog  @  16/07/2009 11:24:18
   5½ / 10
Il peggiore di Lynch,Cage male.

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Ultima risposta 30/05/2010 14.54.34
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statididiso  @  04/06/2009 02:20:23
   4 / 10
faccio fatica a pensare che sia di David Lynch... simbologie elementari, che attingono a piene mani dal romanzo di Baum, 'The Wonderful Wizard of Oz', condite da trash di bassa lega, un linguaggio sconosciuto al regista (altro che precursore di Tarantino)... ma anche gli Alieni possono sbagliare! L

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Ultima risposta 04/06/2009 14.37.08
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gei§t  @  31/05/2009 07:15:13
   8 / 10
Bellissima anche quet'altra opera di Lynch. I personaggi bizzarri che si incontrano lungo la strada sono stupendi. Anche i due protagonisti tutto sono meno che nomali.

pat3  @  28/05/2009 09:17:25
   9 / 10
straordinaria pellicola, è un pugno nello stomaco dove la cattiveria e la critica della società vengono fuori in ogni inquadratura e per tutta la durata del film. reso al meglio dalla splendida fotografia di Fred Elmes, montato a regola d'arte da Duwayne Dunham (stretto collaboratore del regista) e con ottima musica di Angelo Badalamenti, Cuore selvaggio è una fiaba oscura dai toni ora ironici, ora violentissimi ora suadenti che il il regista riesce a plasmare con maestria, perfezione e genialità senza rinunciare a nulla. noir, road movie, melo, grottesco, musical e fantasy si mescolano e deliziano e tormentano lo spettatore che arriva in fondo al film col fiato sospeso. Tutto è eccessivo: la musica, la violenza, il romanticismo. i personaggi, anche i più marginali, si susseguono in una girandola impressionante per varietà.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Cage strepitoso e sopra le righe

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER Diane Ladd folle, psicotica, disperata e spietata madre di Lula. Laura Dern bellissima e bravissima a incarnare la stralunata e fragile Lula. Menzione a parte per Wille Dafoe il lascivo, inquietante, deviato, malato ma superbo Bobby Perù.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILERin tutto questo susseguirsi di personaggi c'è un piccolo posto anche per Isabella Rossellini nella parte di una sexy dark lady.
IMPERDIBILE!

Lula: "E' un mondo cattivo, senza pietà che racchiude dentro di sè un cuore selvaggio"

TheLegend  @  08/05/2009 00:19:27
   8 / 10
Uno dei film di lynch che può convincere di meno sicuramente ma le trovate geniali non mancano come al solito.
Il punto forte del regista è proprio quello di rendere uniche cose ordinarie;è riuscito a creare un buon film partendo da una sceneggiatura semplice,aiutandosi con degli ottimi attori e una colonna sonora come al solito perfetta.
La realtà si mischia alla favola in questo film.
Questo film inoltre è stato fonte di ispirazione di molti registi successivamente e ha praticamente inventato un genere.
Non mi hanno convinto Nicolas Cage e il doppiaggio ma per il resto tecnicamente ineccepibile.



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heartbreaker  @  30/01/2009 21:56:07
   7 / 10
Un buon pulp, il primo pulp della storia del cinema. I primi cinque minuti sono da brivido poi la storia piano piano si "apre" ed entrano in scena personaggi stravaganti all'interno di una storia particolarmente stravagente. Su tutti spicca il personaggio di Bobby Peru (magistralmente interpretato da Willem Dafoe) che sebbene appaia per una ventina di minuti, lascia un segno indelebile nel film.

E' un film che consiglio agli appassionati di Lynch, che qui inizia a giocare con una certa visionarietà, ma anche a tutti gli appassionati del genere pulp: per loro un cult movie imperdibile, anche se in alcuni punti eccessivamente folle e trash.

paride_86  @  03/01/2009 17:24:12
   8 / 10
"Cuore Selvaggio" probabilmente è il primo vero film pulp. La sua storia parodistica e grottesca, aiutata dalle forzatissime interpretazioni degli attori e da alcuni picchi di violenza, ne fa una critica sarcastica verso una certa cultura americana d'esportazione (se pensiamo soltanto alle serie Tv americane di quegli anni, a cominciare da Beverly Hills 90210)!, fatta di zucchero, sesso, (finti) buoni sentimenti e un'abbondante dose di idiozia.
Spettacolare il personaggio di Marietta: sembra uscita da una delle peggiori telenovelas sudamericane!

gasy  @  03/01/2009 14:09:06
   9 / 10
Uno dei capolavori assoluti degl' anni 90'. Una palma d'oro meritatissima grazie ad una visionerietà tenuta a freno per gran parte del film con scoppi improvvisi. Cage non è mai stato così scatenato (solo con i Coen era a questi livelli). 3 Le scene cult per eccellenza

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Invia una mail all'autore del commento lupai  @  08/12/2008 13:50:24
   5½ / 10
A mio avviso non certo tra i migliori di david Lynch.
Sono d'accordo con coloro che lo definiscono eccessivamente confusionario, forzatamente trash e spinto oltre il limite tollerabile. Forse sara che io personalmente non amo molto questo filo conduttore, perciò anche la caratterizzazione dei personaggi non mi ha impressionato favorevolmente. Insomma, tutto sommato un film che fa fatica a tenerti incollato allo schermo, e che purtroppo trasmette ben poco, anche se ovviamente non è tutto da buttare via, anzi, le interpretazioni dei protagonisti e dell' ottimo Dafoe sono da incorniciare, ma nel complesso generale restano come delle piccole perle, in un mare di sabbia.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  03/12/2008 11:04:40
   8 / 10
Lynch anche nei suoi lavori meno riusciti si rivela un maestro assoluto.”Cuore selvaggio” è la storia di due amanti in fuga verso il Texas,inseguiti da un manipolo di brutti ceffi decisi ad eliminare il ragazzo su ordine della perfida ed alcolizzata madre di lei.Tutto potrebbe far pensare ad un road movie con sfumature noir,ed invece ancora una volta l’operato di Lynch si rivela molto più complesso e contorto rispetto ad classico un film di genere.Questo non certo per la trama che è facilmente comprensibile,quanto per la visione del mondo che ci viene imposta,una baraonda surreale,grottesca,quasi parodistica di personaggi spesso sopra le righe,quasi fossero appena fuggiti da un fumetto o da una delirante realtà parallela. Come al solito sono ravvisabili tocchi surreali e di ostica comprensione che Lynch si diverte a mettere in scena come d’abitudine,ma mentre uno straordinario accompagnamento sonoro avvolge il tutto,la passione brucia come il fuoco assassino o come le miriadi di sigarette che tutti quanti fumano,come i fiammiferi inquadrati con insistenza in primo piano,forse simbolo di una caducità inevitabile e rappresentazione della forza seppur effimera dell’oggi.Un incidente mortale scompagina il destino dei ragazzi,la strega cattiva che li insegue pronta a manipolare il loro vissuto e a condannare all’arrendevolezza gli uomini è in agguato,magari sotto l’orrido ghigno di Billy Perù(uno straordinario Willem Dafoe),oppure attraverso la bellezza stravolta di Isabella Rossellini o ancora attraverso la cattiveria della madre,ingannevole immagine di giovinezza messa in atto mediante pesanti strati di trucco,unghie laccate e parrucche bionde.Le sequenze da urlo,ad esempio quella alla rapina alla banca, sono numerose,allo stesso tempo qualche fase di stanca è però ravvisabile soprattutto nel momento in cui Lynch decide di virare con energia nella tragicommedia.Non sempre quindi “Cuore Selvaggio” appare ben equilibrato,con momenti di cinema esemplare che si avvicendano ad altri meno riusciti,il continuo rifuggire la banalità e spiazzare lo spettatore non sempre paga,ed in questo caso un Lynch ancora non in grado di tenere a freno i suoi deliri ed ossessioni professionali (che affinerà splendidamente in seguito)ogni tanto tende a sbandare.Discutibile anche la scelta degli attori protagonisti,l’accoppiata Cage/Dern pare non avere la forza necessaria per rendere merito a due personaggi così sfaccettati,rimane comunque la consapevolezza di aver assistito a qualcosa di non comune,un’esperienza che trascina e avviluppa in una dimensione da sogno (o incubo) senza mezzi termini.

Drugo.91  @  30/10/2008 19:42:53
   7½ / 10
bello, inventivo e alla fine anche piacevole anche se un pò troppo kitsch in alcuni punti...ma come estimatore di Lynch posso dire che ha fatto ben di meglio..memorabile la fine di Dafoe

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  18/07/2008 02:02:58
   7 / 10
Umorismo e sarcasmo, realismo e dramma: cangiante mosaico d'ambiguita e personaggi più o meno intriganti.
Agrodolce fiabetta trendy al retrogusto underground firmata David Lynch, sempre abilissimo nel non prendersi mai troppo sul serio (cfr "I segreti di Twin Peaks"). Dimensione fumettistica e volutamente onirico - grottesca fa da contorno ad un variopinto thriller dalle leggere cadenze "nere", dove la violenza è sempre dietro l'angolo. Un kitsch dal sapore unico e ambivalente, che non tarda a sfociare nel ridicolo o nel follemente geniale; come a voler porre l'accento su una voluta (?) ambiguità di fondo. Tocca allo spettatore parafrasare e radiografare le arcane "strade perdute" lynchiane, valutandone l'essenza primordiale. Il risultato è un'opera che sa d'incompiuto (con particolare riferimento alla tematica del "cuore selvaggio"), o, meglio, di "indecifrabile"; lontana dalla magnificenza di "Velluto Blu", eppure stranamente affascinante nel suo essere graffiante. In bilico fra capolavoro e ciofecone, "Wild at heart" sembra aver smarrito la sua raison d'être; un David Lynch, forse, eccessivamente sopra le righe (non è da meno il semi-imbambolato Cage), alla ricerca di uno stile che emergerà (e ci scombussolerà!) in seguito.

JOKER1926  @  16/07/2008 22:01:47
   8 / 10
Siamo nel lontano 1990, un regista di nome David Lynch "crea" un nuovo stile, il regista in pratica produce una sontuosa pellicola, violenza, sesso, sangue, trash, ironia, drammaticità, azione...
In seguito questa "tecnica" esilarante sarà "addomesticata", adottata, elaborata da Quentin Tarantino in uno dei più grandi capolavori "pulp"... "Pulp Fiction"...
La trama del film è semplice, lineare e un po' stravagante.
Due ragazzi sono in fuga, ma la mamma di lei è pronta a riportare a casa la figlia... missione ardua...
David Lynch ci presenta, introduce immediatamente sulla scena tutti i personaggi (fondamentali)...
La fotografia è perfetta, gli effetti speciali sono ok...
Lode a Nicolas Cage in uno stato divino, l'attore è perfetto, mi ricorda Vincent Vega...
Quindi Cage nei panni del sadico, imprevedibile Sailor Ripley "accompagna" lo spettatore per circa due ore in una storia entusiasmante, particolare, e a tratti inverosimile..!
Oltre a Sailor ovviamente gioca una carta primaria nel film la fidanzata: Lula Pace (Laura Dern)...
La felice coppia recita benissimo, gli attori sono in un momento stellare, e non sentono la pressione, essi sono solo ventenni ma hanno grande maturità... Complimenti...
Pellicola composta da tante e bellissime scene...
La scena iniziale ove Sailor uccide per legittima difesa un altro uomo è quasi perfetta (soprattutto sul piano cinematografico), scena molto violenta, cruenta, magnifica, suprema...
Il regista (come Tarantino) trasforma semplici soggetti in eroi, in figure leggendarie, epiche... (ovviamente è il caso di Cage)
Essenziale, importante è l' "introduzione" degli attori, essi presentano (grosso modo) incredibilmente le stesse caratteristiche..!
Infatti l'essenza del film è tutta qui...
David Lynch non si limita certamente al messaggio visivo ma "penetra" nel profondo e tratta argomenti ambigui e drammatici...
Ovviamente "Cuore Selvaggio" non è un Capolavoro, quindi siamo lontani da pellicole come "Eraserhaed" ...
Ma comunque in linea di massima la pellicola offre allo spettatore dei significati nascosti...
Innanzitutto il regista pone l'accento sul problema degrado...
In pratica David Lynch mostra allo spettatore la "crisi nervosa" di un intero mondo, tutti i personaggi del film sono schizzati, incostanti, imprevedibili e complessati...
Ognuno di essi è in cerca di qualcosa, a volte il desiderio fa rima con follia e morte...
Il regista comunque oltre a semplici concetti metaforici introduce scene "hot", belle le scene di sesso, non mancheranno scene trash...
Nella pellicola si "formano", si "delineano" due blocchi , il trash e la metafora…
A mio parere il regista fa fatica ad "travalicare" il blocco Trash, tutte le concezioni metaforiche sono semplici, e quindi il primo blocco (ovvero il Trash) prende prepotentemente il sopravvento sul secondo blocco (blocco metaforico)…
In pratica la pellicola nasconde piccole metafore, quindi per grandissima parte il film diventa "semplice", esso è limitato al piacere visivo, concreto…
Il cuore selvaggio è quella "sostanza" che "compone" i nostri protagonisti, essi hanno la forza di sconfiggere i ricordi (i brutti ricordi) e i loschi presagi futuri con una totale e passionale "coesione".
La coppia si estranea da un mondo malato e cerca di percorrere strade nuove, ma purtroppo il sogno (divenuto quasi realtà) è pericolosamente "offuscato" dall'incubo (ovvero dalla realtà)…
Il nostro Sailor cadrà nella provocazione di Bobby Peru (altra grande icona del film) che cercherà di ammazzare il giovane con un fucile durante la rapina…
Ma la vittima (clamorosamente) sara' Peru … (la scena della sua morte è ben fatta, grandissimo lavoro… scena cruenta, magnifica sul piano cinematografico…)
Metaforicamente parlando il regista gioca un partita a scacchi, le varie pedine (sono le concezioni, le teorie secondo David Lynch) vengono tirate in ballo in modo oculato, ma esse comunque sono "deboli" e non colpiscono particolarmente lo spettatore…
Infatti il regista tratta argomenti scontati (almeno a Mio Personale Parere) poco originali…
Molte scene del film in pratica confermano la teoria della libertà, la coppia è libera, ognuno decide liberamente, grande il concetto di Sailor riguardo l'individualità dell'uomo (rappresentata in modo tangibile da una sublime giacca di serpente…)
Il concetto del "Cuore Selvaggio" (concetto in parte delicato è ambiguo) consiste nell'essere liberi e forse anche "cattivi" contro i cattivi…
Nel prodotto cinematografico del regista si "intersecano" in modo opprimente concetti folli, criminali…
Essi addirittura creano (secondo la mia Interpretazione) un infallibile binomio con l'amore (l'amore è un sentimento "ambiguo", esso puo' essere visto in tanti e svariati modi…)
La criminalità (metaforicamente la morte del padre di Lula) "potrebbe" essere un gesto di amore, infatti la madre della ragazza ama un altro uomo, quindi il concetto del "Cuore Selvaggio" potrebbe paradossalmente ritornare utile, essenziale anche riguardo la vecchia donna…
Ovviamente nel film sono trattati argomenti come il degrado della società, molte saranno le scene che confermano questa concezione… (triste concezione…)
Il vomito, la stessa scena (apparentemente ironica) del cane hanno un significato metaforico…
Ma per trattare questo "sottile", "diabolico" concetto dovrei aprire un enorme fascicolo…
Da questo fascicolo "sradico" le cose essenziali…
In pratica il regista tratta il problema-fenomeno storico, primordiale della crudeltà, del crudele cinismo degli animali (ovvero l'uomo e non solo..!)…
l'animale è pronto a "succhiare" a mangiare "qualcosa" da altre persone…
Il vomito di Lula dovuto a loschi ricordi (torna quindi utile il Flashback dello stupro) è in poco tempo cibo per mosche (queste sono metafore), l'uomo è pronto ad "impossessarsi" di cose altrui…
Lo stesso discorso metaforico, complesso, delicato riguarda la scena del cane che si impossessa della mano dell'uomo nel negozio dopo una mortale rapina…
La società moderna (e non solo) si auto-distrugge, si auto–elimina, potrei integrare altri concetti del remoto degrado umano come il Cannibalismo… (ma comunque questi argomenti sono pesanti e struggenti "dedicati" a menti illuminate…)
Nel film la coppia è un sinonimo di complessità, entrambi hanno dei problemi, dei sogni e degli incubi insanabili (o quasi)…
Bella la scena dell'incidente (presagio?) che tormenterà allo spasimo Lula, in seguito ci sarà l'allucinazione, il crudele miraggio della mamma della ragazza nelle vesti di una strega (la scena potrebbe essere concepita come una scena trash… ma ovviamente…)
Sailor in pratica ossessionato dalla madre di Lula è "costretto" dalla sua mente a "visionarla" nei bizzarri (e temibili) panni di una strega…
Ma anche in questo caso il "cuore selvaggio" prenderà favolosamente il sopravvento sul pericolo (madre di Lula), ma questo "processo" sarà mostrato chiaramente allo spettatore solo nel finale…

Film "padre" dei vari "Pulp Fiction", ma purtroppo/menomale i "figli" possono perfezionare i limiti "paterni" e toccare, sfiorare la perfezione…
Pellicola composta comunque da un ritmo (in linea di massima) lesto…
Ovviamente il film per brevi tratti incapperà nella noia totale…
Maestoso lavoro musicale, è un'impresa elogiare, ricordare tutte le favolose colonne sonore de "Cuore Selvaggio"…
Esse sono la "custode" di tutte le scene del film, le musiche sono "camaleontiche" si adattano al contesto volubile, incostante, imponderabile del film…

Il finale è composto da scene trash e da "Pillole" metaforiche…
La concezione, ovvero l'amore dell'uomo cambia,muta, si rafforza grazie alla "fantastica" visione della madre di Lula nelle vesti di una fata…
Questa ultima nel film muove in modo "vertiginoso" i vari personaggi e anche lei (ovviamente) è in uno stato di completo degrado fisico e psicologico…

Sembra incredibile…
Il film presenta diverse metafore ma esse sono "leggere" e soprattutto poco toccanti, dal maestro delle "concezioni" era lecito aspettarsi qualcosa in più...! (forse sono inappagabile..!)
Quindi il film è un "opera musiva" di apoteosi visiva (ovvero il trash e non solo!) e da concezioni "addomesticabili" (ovvero le allegorie, metafore)
"Cuore Selvaggio" inoltre (o forse soprattutto) è un omaggio alla favola de "Il Mago di Oz"… (secondo Lynch)
Pellicola composta da grandiose scene, difficile trovare difetti al film, i "fili" "concettuali" sono delicati, quindi il pregio è paradossalmente difetto e viceversa…
I Difetti "concreti" sono pochissimi…
La scena finale è ben fatta e chiude quindi il tutto in buon modo…

Lynch regala allo spettatore un viaggio in un mondo fantastico ove comunque resta stagnante il concetto di paura e di minaccia mortale, lo stile del regista sarà elaborato (almeno in parte) da altri produttori…
Ma ovviamente sul piano allegorico la sfida è persa in partenza…

22 risposte al commento
Ultima risposta 18/07/2008 21.52.03
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goldtw  @  11/07/2008 22:58:02
   6½ / 10
Per quanto impazzisco per Lynch,sto film l'ho trovato ottimo e mediocre allo stesso tempo.Troppe imprecisioni ed imperfezioni,pure nella sceneggiatura.
Quando sembra che in alcuni punti l'adrenalina salga fino ad esplodere,improvvisamente tutto si spegne con scene alquanto ridicole ed insignificanti che fanno tornare spaesato lo spettatore..questo d'altronde è il gioco del nostro regista,confondere perennemente il pubblico,ma in questo caso è diverso perchè la trama è scontata con qualche flashback in qua e là,oppure qualche visione onirica e surreale..ok,ci sta tutto!ma il senso del film è troppo stralunato..non ha più dinamiche e bilanciamenti per precisi che rendono tutto il resto quasi irritante,pure nei dialoghi..con un finale affrettatissimo e sdolcinato che sintetizza il più possibile,distogliendo l'attenzione su altri personaggi "abbandonati" tipo Santos..
un Nicolas Cage assoultamente "monofaccia"! :(
Comunque se fosse stato un film di un giovane regista inesperto probabilmente avrebbe avuto molto più successo..però da un genio come il nostro maestro Lynch c'è un pò di delusione..
Ottima la fotografia e le scelte cromatiche(ad esempio in prigione)..nonostante tutto il segno del regista lo si trova sempre! :)

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Ultima risposta 11/07/2008 23.01.16
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A cura di The Gaunt

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ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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