don't look now - a venezia un dicembre rosso shocking regia di Nicolas Roeg Gran Bretagna 1973
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don't look now - a venezia un dicembre rosso shocking (1973)

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locandina del film DON'T LOOK NOW - A VENEZIA UN DICEMBRE ROSSO SHOCKING

Titolo Originale: DON'T LOOK NOW - A VENEZIA UN DICEMBRE ROSSO SHOCKING

RegiaNicolas Roeg

InterpretiJulie Christie, Donald Sutherland, Hilary Manson, Clelia Matania

Durata: h 1.50
NazionalitàGran Bretagna 1973
Generethriller
Al cinema nel Novembre 1973

•  Altri film di Nicolas Roeg

Trama del film Don't look now - a venezia un dicembre rosso shocking

La figlia di John e Laura Baxter, Cristina, annega in uno stagno. Da Londra la famiglia si trasferisce a Venezia. Laura si lega alle sorelle Wendy ed Hellen, la quale dice di poter contattare Cristina nell'aldilà, cosa che non piace assolutamente a John, mentre si susseguono misteriosi omicidi apparentemente scollegati a questa vicenda...

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Voto Visitatori:   7,55 / 10 (56 voti)7,55Grafico
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Voti e commenti su Don't look now - a venezia un dicembre rosso shocking, 56 opinioni inserite

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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  31/03/2024 23:12:06
   8 / 10
Splendido thriller all'avanguardia sotto il punto di vista del montaggio e della fotografia, ambientato in una Venezia spettrale ed inquietante (Branagh, è così che si fa), con Julie Christie e Donald's Sutherland spaesati e spaventati in modo così credibile da contribuire in modo fondamentale al se si di angoscia che pervade tutto il film. Peccato che Roeg non abbia più fatto nulla di questo livello.

Boromir  @  09/10/2023 18:42:43
   8½ / 10
"Guardi, Mr. Branagh: ecco come si valorizza e rende spettrale Venezia!"

Tralasciando il sarcasmo, forse il più grande tributo che il cinema abbia mai offerto alla città di Venezia, secondo solo a quanto fatto da Visconti in Senso. Roeg immortala una città d'arte lontanissima da qualsiasi estetica turistica, ne trasforma le calli anguste in nebbiosi labirinti, fa assaporare l'odore pungente e salmastro della laguna, popola piazze e via di figuri ambigui e guardiani di pietra silenti e demoniaci. Un'atmosfera fortemente lugubre e sospesa, in bilico tra razionale e illogicità, protagonista di un canovaccio infittito da mille depistaggi narrativi che combinano il melodramma familiare, il paranormale e la deriva da giallo all'italiana. Eros e Thanatos seguono il filo conduttore del colore rosso, dal rivolo di sangue sulla polaroid al capottino cremisi dell'inquietante finale; le accensioni cromatiche su tavolozza plumbea giocano con le emozioni tramite un montaggio segnato da sovrapposizioni e dissolvenze incrociate in odore di visionarietà. Magistrali le malinconiche interpretazioni di Donald Sutherland e Julie Christie, di chimica palpabile in special modo nella meravigliosa scena di sesso di metà film.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  08/12/2022 13:14:53
   8 / 10
Un thriller-horror britannico davvero ben fatto. Tecnicamente ottimo (notevole il montaggio) e con una Venezia usata perfetta come location tetra e inquietante. Gioiellino del cinema di genere anni '70 e considerato addirittura uno dei migliori film britannici. Da vedere assolutamente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  14/05/2022 20:59:03
   7½ / 10
Regia, e soprattutto montaggio, rendono questa storia "banale" un vero gioiello della tecnica cinematografica. Qualcosa che dovrebbero far vedere nelle scuole di regia.

E probabilmente a molti ha gia' fatto scuola, vedi Dario Argento.

Un film imperdibile per qualsiasi cinefilo che si rispetti.

Goldust  @  05/08/2021 11:06:00
   6½ / 10
Il romanzo di Daphne Du Maurier da cui è tratto il film è forse uno dei più piatti mai portati sullo schermo; di contro Roeg ci mette il suo talento per renderlo un minimo interessante, scegliendo un taglio registico ( e di fotografia ) molto caratterizzante. Il risultato è un thriller psicologico un pò diseguale nel ritmo che regala però alcuni ottimi momenti - l'inizio e la fine, ad esempio, oppure il primo incontro tra Laura e la veggente cieca - ed una coppia di attori protagonisti davvero convincente. Niente di nuovo invece sull'utilizzo delle ambientazioni nebbiose e sinistre di una notturna Venezia.

Alpagueur  @  05/11/2020 13:56:19
   7½ / 10
Nicolas Roeg è stato sicuramente un maestro del montaggio. Durante il suo apice ha diretto una serie di film in cui le immagini sorprendenti sono state montate insieme in modo tale da avere un impatto sullo spettatore in modi insoliti. È questo audace uso del montaggio che contraddistingue davvero Roeg come stilista visivo. Con "A Venezia...un dicembre rosso shocking" (alias "Don't look now") queste abilità sono evidenti fin dall'inizio. In effetti, questo film, sopra tutti gli altri nel catalogo del regista, è forse il miglior esempio del suo uso sapiente di questa forma cinematografica per il massimo impatto emotivo. La storia di una coppia che perde la figlia in un incidente di annegamento e poi si trasferisce a Venezia per dimenticare, è piena di immagini ricorrenti che diventano pienamente significative solo con le visualizzazioni ripetute. Motivi come l'acqua, gli specchi e il colore rosso sono presenti ripetutamente in tutto il film. Acqua: la bambina dei coniugi Baxter (Lara e John) annega, lasciano l'Inghilterra in mezzo ad un acquazzone solo per trasferirsi a Venezia, la città sul mare; specchi: sono apparentemente ovunque, riflettono le emozioni dei personaggi, si rompono immediatamente prima dell'annegamento; rosso: sembra così prominente perché è usato con molta parsimonia, il colore rosso è quasi completamente rimosso dalla combinazione di colori del film a parte i lampi chiave di esso in determinati momenti, questo dettaglio stilistico non è ovvio ma se guardi indietro al film vedrai. Una delle caratteristiche più insolite di "A Venezia..." è il modo in cui presenta la città lagunare. Questa magnifica città non è raffigurata nella tipica moda da diario di viaggio. I monumenti famosi sono quasi inesistenti. I vicoli e gli edifici fatiscenti sono invece presenti ovunque. Questa Venezia fuori stagione è scarsamente popolata. Sembra un ambiente freddo e minaccioso, il che ovviamente si adatta perfettamente al tema del film. I labirintici corridoi della città rispecchiano i complessi meccanismi psicologici interni delle menti dei protagonisti. L'atmosfera è inquietante e il tono nel complesso è alquanto enigmatico. Il personaggio centrale, John Baxter, nega se stesso riguardo al suo dono della seconda vista. Gli indizi visivi in tutto il film predicono eventi che devono ancora venire, ma Baxter combatte ciò che teme sia vero; la sua spaventosa capacità di vedere nel futuro. Questo ovviamente si traduce in un finale indimenticabile e del tutto imprevedibile (uno dei più terrificanti che io ricordi per quanto concerne i gialli/thriller). Questo non è davvero un film per tutti per essere onesti. Il suo ritmo è lento e deliberato e riguarda più l'atmosfera che l'azione e il brivido. Anche la sua famosa scena di sesso può deludere molti perché non è molto erotica, più realistica e tenera. I suoi due protagonisti hanno una chimica incredibile e sono entrambi eccezionali in ruoli piuttosto complessi. Questa è una storia soprannaturale abbastanza adulta, molto stratificata e significativa. Un film che si presenta come un puzzle visivamente complesso. Molto inquietante il cambio di espressione nel viso del protagonista (da tranquillità e contentezza a improvviso sgomento e paura), alla fine, prima ancora che il killer si giri, quando si ricorda di aver già visto, e fotografato, in chiesa, senza volerlo (includendola nella stessa inquadratura), la cappottina rossa. Buone anche le musiche di Pino Donaggio e il soggetto scelto (l'omonimo romanzo di Daphne Du Maurier, anno 1972, modificato ad hoc), resta però troppo ambigua e secondaria la figura del serial killer, così come il movente (ma per uno psicodramma paranormale-orrorifico questi elementi non sono fondamentali).

alex94  @  27/03/2020 12:14:24
   7½ / 10
Veramente una gran bel thriller psicologico che trova i suoi maggiori pregi nella buona regia di Roeg che sfruttando l'ottima fotografia e la splendida ambientazione veneziana costruisce un atmosfera cupa ed inquietante come poche altre.
Qualche calo di tensione c'è, però il film si riscatta con un inaspettato colpo di scena finale che giustamente ha fatto la storia.
Buona prova da parte del cast.
Tra le migliori prove di questo regista, imperfetto ma affascinante.

pak7  @  24/04/2018 23:30:48
   7 / 10
Un cinema per certi versi da riscoprire con una Venezia vera protagonista e complice del dramma famigliare. Un finale che spiazza e che allo stesso tempo affascina,

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  12/01/2016 14:37:55
   7½ / 10
Un thriller che mi e' piaciuto. Grazie soprattutto alla forte suspanse che si avverte fin dalla bella sequenza iniziale. Una Venezia ritratta in maniera cupa e' lo scenario perfetto per questa inquietante storia. Ottimo cast. Alcuni dialoghi sono piuttosto inutili, ma ne consiglio caldamente la visione.

GianniArshavin  @  04/10/2015 12:01:36
   6 / 10
Film inglese acclamato ed amatissimo in patria diretto da Roeg e ambientato in una Venezia tetra e cupa.
Curatissimo tecnicamente ed affascinante nelle intenzione, questo mistery ricorda pellicole come La casa dalle finestre che ridono e simili. La città,oscura e ostile , è popolata da strani personaggi e loschi figuri che entreranno in contatto con i due smarriti e deboli protagonisti (dilaniati dalla morte della giovane figlia) mentre fatti di sangue sconvolgono la città.
Buona l'atmosfera ,ma a peccare è una sceneggiatura eccessivamente confusa e poco sorretta da un ritmo a tratti incredibilmente blando. La pellicola ha una brusca accelerata solo sullo sconcertante e ambiguo finale, ma ciò non basta per giustificare quasi due ore di lentezza.

Per quanto riguarda gli attori malgrado i nomi grossi in gioco la recitazione non mi ha convinto , mentre la regia di Roeg è sempre raffinata e si esalta nella grande scena conclusiva.

Dunque un'opera d'altri tempi che conserva il suo fascino , da riscoprire perchè finita troppo velocemente nel dimenticatoio. Purtroppo però gli anni li sente quasi tutti e la lentezza e la confusione narrativa ne limitano parzialmente la fruibilità al giorno d'oggi.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  11/01/2015 16:02:16
   5 / 10
Lo stile di Roeg, onirico e pregno di salti confusi tra analessi e prolessi, non mi e' mai andato a genio.
Un thriller piatto e monotono dove non succede nulla se non nel delirante finale (che spiega tutto e non spiega niente); l'alone da cinema europeo e gli stralci di una Venezia da incubo (popolata da individui alquanto sinistri) di certo non bastano a farne un buon film.
Incolore la prova di Sutherland, invisibile la Christie, ma buone le musiche dell'esordiente Donaggio.

DogDayAfternoon  @  08/11/2014 14:18:43
   6 / 10
Mi accodo al commento precedente, Roeg si dimostra un grande artista nel lavorare con le immagini e le scenografie (oltre ad un ottimo utilizzo della musica classica) ma in quanto a svolgimento della trama e contenuti il film risulta piuttosto scarno; ha comunque un certo fascino, in alcuni momenti l'angoscia e la tensione raggiungono pure un alto livello tra misticismo, thriller e qualche venatura horror.
Più o meno le sensazioni sono le stesse che ho avuto guardando "L'uomo che cadde sulla Terra", prodotti di qualità ma di difficile lettura e assimilazione, insomma non credo che approfondirò ulteriormente la filmografia del regista avendo ormai capito di che pasta è fatto.

Da lodare il duo di attori protagonisti, una Julie Christie bella brava e ambigua, e un Donald Sutherland molto espressivo che ben esprime il senso di smarrimento che ad un certo punto sembra avere il suo personaggio.

Charlie Firpo  @  21/10/2014 08:51:40
   6½ / 10
Questo Thriller degli anni 70 in realtà non è poi tutto questo granchè, il suo grande punto di forza è la scenografia che risalta molto la magica Venezia con le sue atmosfere fosche, le su tipiche case marce, i suoi caratteristici canali e ponti, ma l'altra faccia della moneta di questo film rappresenta una sceneggiatura e uno svolgimento molto debole, in sostanza cosa abbiamo : Una coppia colpita da una grave tragedia dovuta alla morte improvvisa della propria piccola figlia e che cerca di rifarsi una vita lasciandosi alle spalle il passato. Durante un soggiorno di lavoro a Venezia il film introduce un' assassino misterioso del quale non se ne approfondisce mai le motivazioni, due vecchie ambigue di cui una cieca e medium e un finale inquietante che non spiega nulla sull' assassino.

I punti di forza di questo film sono l'ambientazione, l'inizio e l' agghiacciante finale

musdur  @  20/10/2014 12:58:34
   8 / 10
Thriller di buona fattura con finale spiazzante ad effetto che impreziosice l'intero film.

TheLory  @  07/09/2014 22:43:19
   7½ / 10
Bellissimo. Quando i tasselli vanno a posto resta la pelle d'oca

krueger419  @  15/08/2014 14:43:13
   10 / 10
Malgrado le mie esortazioni a smettere diventino sempre più incisive, il film continua la narrazione inesorabile trasportando lo spettatore in una spirale di terrore farcito con deliranti visioni.
Abbiamo una fotografia splendida, un Sutherland in piene forze, un sonoro perfetto.
Narra il dramma di un uomo che ha perso la figlia e nel processo di rielaborazione del lutto, la continua a scorgere tra i decadenti palazzi veneziani.
E a metà film mi lagnavo di non capire cosa centrassero questo e quest'altro, come potessi collegare le cose.. e il finale mi ha fatto intendere come io sbagliassi a continuare a cercare collegamenti. Il finale è proprio la summa del genere thriller-horror. Il mistero che si risolve ma allo stesso tempo permane.

Bah, cult assoluto,

BlueBlaster  @  15/04/2014 14:02:33
   4½ / 10
Mi spiace andare controcorrente ma a me questo film (titolo italiano di un trash ignobile) ha fatto proprio càgare...
Posso capire che in linea di massima possa essere stato catalogato come cult viste le qualità tecniche e sopratutto il climax torbido ed il finale straniante che avranno fatto il loro effetto 40 anni fa!
Io, adesso nel 2014, valuto il film per quello che mi ha trasmesso e per come effettivamente l'ho trovato personalmente...e non mi è piaciuto praticamente in nulla!
Intanto la sceneggiatura ha quel surrealismo che non è che mi faccia impazzire, ha una serie di messaggi nascosti che lo rendono un film un pò intellettuale ma che inficiano nella scorrevolezza e nella continuità narrativa.
Regia e fotografia invece sono di ottimo livello regalando qualche sequenza interessante (specie nei primi minuti e nel finale) e a volte inquietante...si fa poi un uso del montaggio particolare che piaccia o meno da un certo carattere distintivo alla pellicola.
Buona la scelta di Venezia tra canali e calli ombrose, fa simpatia (e lo dico da veneto) sentire parlare in veneziano e spesso era poco credibile e anche un pò ridicolo, specie perché in certe occasioni il dialetto e le cadenze erano giuste ma altre volte si fondevano con il meridionale...
Cast di prima scelta che fa il suo dovere, comunque ho trovato ostentato l'erotismo e la scena dell'amplesso che si poteva tranquillamente evitare e mi sembra inserita solo per voler stupire.
E per finire...si cita tanto il finale come fosse uno degli apici del terrore ma, a parte il colpo di scena, non mi è sembrato così tanto da brividi o perlomeno non lo è più ma anzi mi è parso grottesco.
Può benissimo piacere, specie agli amanti del thriller-horror all'italiana (perché anche se il film è inglese io ci vedo tanto italian style), ma secondo me non merita poi molte lodi se non per la regia di Roeg.
Fulci e Argento trarranno insegnamento da questo stile morboso, dal montaggio spesso serrato e dall'intelligente uso dei colori...ecco se proprio devo trovare un pregio a questa opera è quello di fare da pietra miliare.

Jack_Burton  @  26/12/2013 19:13:18
   2 / 10
Film che apparte la scena finale, piuttosto agghiacciante, non è presentabile in termini cinematografici...è tutto malfatto e pressochè amatoriale.
Se questo è un "CULT", io sono il papa...

76eric  @  28/03/2013 21:51:34
   8½ / 10
Don' t look now, film del lontano 1973, spiega l' importanza ed il valore che ha avuto il cinema di genere di casa nostra.
Ormai siamo solo un pezzo d' antiquariato, ed è assai pregevole il fatto che il tanto bistrattato da me Tarantino (tolte le Iene e Pulp fiction, non stravedo) ancora oggi riesca a ricordarlo.

Detto doverosamente questo, il film gode di una sua ammirevole luce, e Roeg è stato eccelso nel dare questa atmosfera sinistra, gotica e nel contempo maliconica, ad una città che normalmente pullula di turisti e che è sempre un piacere riscoprire di tanto in tanto…., di persona.
Sembra quasi che sia la stessa città nei suoi stretti canali e nei suoi vicoletti a volerci dire che cela un' insidia pericolosa. Soprattutto nelle sequenze dominate dalla bruma e dal cielo grigio, per non parlare poi di quelle in notturna. Venezia=desolazione? Si, è questa antitesi , questo contrasto che impreziosisce la pellicola, che gli dà quella sorta di unicità.

La trama è pressoché quella di un italian/giallo, arricchita dal sapiente manierismo delle inquadrature di Roeg e da delle ottime varianti, su tutte quella che verrà ripresa successivamente ed in maniera più approfondita da Kubrick e King in Shining o da Fulci nel suo "Sette note in nero".
Bravi gli attori protagonisti, la polizia come da copione, brancola perennemente nel buio.

Concordo con un precedente commento, mi pare, nel sostenere comparandole, tanto la bravura della regia di Roeg quanto quella di Avati nel successivo "La casa dalle finestre che ridono".

E poi poche storie, come rimarcato in quasi tutti i precedenti commenti, il finale è da brividi. Buona ma non memorabile la colonna sonora. Una pellicola di valore.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  22/03/2013 18:21:12
   7½ / 10
Difetti considerevoli non mancano: imputabili al film in sé si può pensare ad alcune macchiette tanto per capire che siamo in Italia, ad esempio il grandissimo Leopoldo Trieste che però ha un ruolo di contorno ironico ma per nulla riuscito e quasi fastidioso. Poi l'edizione italiana della pellicola ha dalla sua un titolo osceno e senza senso, oltre ad un sonoro inascoltabile che in parte potrebbe pure rovinare la visione (non parlo dei doppiatori, ma il modo in cui è fatto il doppiaggio pure è fin troppo grezzo).
Tolti i proverbiali sassolini dalla scarpa, "Don't Look now" è un thriller originale costruito su di una trama esile e quasi inesistente ma che resiste grazie alla capacità del regista di portare la vicenda su binari costantemente pieni di tensione pur non mostrando orrore a profusione. Bastano un montaggio frenetico e ben costruito, una trama che lascia molto all'immaginazione e spiega poco o nulla e il gioco è fatto. Particolarmente azzeccato l'accostamento con il lavoro di Avati "La casa dalle finestre che ridono": come struttura Don't look now gli si avvicina moltissimo.
Oltre alla regia di Roeg poi c'è una fotografia particolare e due belle prove di Julie Christie e di Donald Sutherland.
Apprezzabile sopra tutto l'essere riuscito con coraggio a prendere l'altro lato di Venezia, città turistica per eccellenza: spogliata delle sue velleità estetiche trite e ritrite da cartolina, ne esce fuori un lato oscuro niente male e che chiamare affascinante è poco; oscura, silenziosa, solitaria e piena di vicoli, è una Venezia quasi fatiscente e che ne risulta se possibile ancora più bella. Perché il brivido di piacere che ci dà l'orrore è sempre ben accetto.
Ed ovviamente non si può non citare lo straordinario finale, un'orgia visiva quasi barocca che rimane impressa e che la paura, fosse anche un pò di paura, te la mette davvero addosso. Questo perché non si ricercano tante banalità e quando si prova ad essere originali, magari anche se non ci si riesce in pieno, qualcosa di buono viene sempre fuori.
(Carine le musiche di Donaggio).

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  20/03/2013 11:19:08
   7½ / 10
John e Laura sconvolti dalla morte della figlia dall'Inghilterra si trasferiscono a Venezia. Lui mitiga il dolore lavorando a più non posso, mentre lei sembra non riuscire ad elaborare il lutto come sperato, almeno finché non incontra due attempate signore, una di esse è una medium che "vede" la perenne e gioiosa presenza della piccola defunta al fianco di mamma e papà.
La rivelazione, considerata attendibile da Laura, è invece presa con scetticismo da John, il quale preferisce non credere pur accettando a malincuore il rapporto d'amicizia tra la moglie e la stravagante coppia.
Angoscianti atmosfere si respirano senza sosta in questo thriller/horror ambientato nell'incantevole capoluogo veneto reso sinistro oltremodo. La fotografia invernale e l'abbondanza di scenari urbani tutt'altro che da cartolina saturano gli eventi di un'aurea ostile. A fare la differenza vi è anche l'indeterminatezza di personaggi che resta tale anche dopo la risoluzione dell'enigma riguardante una serie di efferati delitti in apparenza legati al vissuto dei coniugi.
Nicolas Roeg è impeccabile nel creare un clima da tragedia incombente già nello splendido incipit, per poi mantenerlo su livelli incalzanti per tutto lo svolgimento della pellicola, questa impreziosita da una regia eccellente basata su una serie di montaggi davvero suggestivi.
Il dubbio serpeggia di continuo e si resta fortemente in bilico tra ghost-story e una minaccia che col paranormale ha ben poco a che vedere sino al gran finale, dove Roeg miscela sapientemente gli elementi regalando un bel brivido lungo la schiena; anni dopo verrà citato da Argento e forse pure da Lynch.
Elegante, allucinato e sapientemente contorto è tratto da un'opera della scrittrice gotica Daphne Du Maurier.

Mpo1  @  20/06/2012 01:48:56
   8 / 10
Tratto da un racconto di Daphne du Maurier, un inquietante thriller (para)psicologico di grande atmosfera, con un finale che non si dimentica, girato in una Venezia lugubre e da brividi. La scena di sesso tra i due protagonisti suscitò scalpore all'epoca, anche perché girarono voci che fosse vera... I personaggi secondari sono tutti inquietanti, anche se quelli italiani tendono un po' alla macchietta. Musiche di Pino Donaggio, al suo debutto come compositore di colonne sonore. Lo stile di Roeg piace o non piace: si possono astenere dalla visione gli amanti della linearità narrativa e della logica ad ogni costo... Il titolo italiano è uno dei peggiori mai sentiti.

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Leonardo76  @  02/06/2012 11:48:51
   4½ / 10
Troppo confusionario per i miei gusti e con un finale forse tra i più ridicoli e senza senso che abbia mai visto. Bella l'ambientazione (difficile il contrario visto che è Venezia) e inquietanti le 2 sorelle, fuori contesto e troppo lunga la scena di sesso. Non capisco che senso abbia mettere una sfilza di personaggi equivoci e (almeno dalle apparenze) con dei segreti da nascondere

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER e poi si scopre che il maniaco altro non è che...

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER.
Tipico film che parte bene e poi si perde nel nulla stile Blow-up di Antonioni.

CHIVALEVOLA  @  05/12/2011 01:29:06
   3½ / 10
Ho aspettato 38 anni, prima di mandare giù 'sto fetecchione!
Stasera, alla fine... *******bònachettranvata!
Without rhyme or reason! Attori sprecati, Venezia sprecata!
Beh... ho proprio dovuto andarmi a documentare sul director... dovevo riuscire a capire, come si potesse mettere in piedi un accrocco come c'era riuscito lui, quel Roeg!
E guardate cosa dice, del suo "modo registico", wikipedia: "... Accade, poi, spesso che Roeg organizzi il materiale narrativo in forme disgiuntive e semicoerenti, riservandosi di riallacciare un senso generale nelle sequenze finali dei suoi film, in cui si addensano informazioni addizionali che risultano cruciali per lo sciogliersi del nodo della trama..."
...
Okay... qualunque sia il senso di ciò che è scritto in questo virgolettato sopra... ora si spiega tutto!
...
Salvo, lo sciogliersi del nodo della trama! Quello è ancora molto ben ingarbugliato!
Sarà colpa delle forme disgiuntive e semicoerenti?
Quanto odio, il popolo d'essai!

E il doppiaggio! Costava troppo, non lasciare gli interpreti a muovere le labbra silenziosamente, in tutte quelle occasioni? Cos'è, non riuscivano a tradurre il dialogo? *******cheppena!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento agentediviaggi  @  12/11/2011 14:02:49
   8 / 10
Il primo film di Roeg che vedo e devo dire che mi ha messo molta curiosità di scoprirne altri. Certi dialoghi con i veneziani del film sono decisamente ingenui, ma l'atmosfera del film è ricca di suspense, grazie anche a un grandissimo Sutherland, uno dei miei attori preferiti e ai bravissimi (o meglio bravissime) comprimari. Notevole il colpo di scena finale, anche se forse molti si aspettavano più una conclusione sovrannaturale; in realtà tutto gira a meraviglia e non ci sono incoerenze o cadute di stile. Una Venezia così gothik non si era mai vista sullo schermo, così lontana dalle immagini da cartolina alla quale è abbonata anche in un certo cinema d'oltralpe.

JOKER1926  @  04/07/2011 17:02:11
   5 / 10
Classificatosi ottavo posto nella graduatoria ufficiale cinematografica inglese "A Venezia un Dicembre rosso… Shocking", dovrebbe essere , in una congetturata linea teorica, un film sublime rispettando in pratica la propria risonanza verso il pubblico. Effettivamente questa pellicola del 1973 di Roeg una buona valutazione è riuscita a procurarsela, questo però grazie ad un pubblico assai superficiale che, evidentemente, ha adocchiato solo alcune sfaccettature del lato tecnico.
"A Venezia un dicembre rosso… Shocking" mostra chiaramente delle particolarità. La città del film è Venezia, ma questo non è niente. Infatti la città marina è trasformata in un posto lugubre e forzatamente tremendo ove non emerge nulla di genuino e solare, nasce e si sviluppa invece un alone di una potenza oscura grandissima. Atmosfera senza dubbio ben edificata, forse eccessiva ma la regia è consapevole di tale progettazione visto che lo spettatore è immerso in un film di genere Thriller. Proseguendo brevemente il discorso sul versante tecnico c'è da riconoscere la buona musica e gli attori discreti.

In questa prima analisi, alquanto tecnica, non sono effettivamente emerse pecche imperdonabili, ma andiamo con calma, c'è da analizzare il lato contenutistico, e qui iniziano seri guai.
Infatti ciò che non convince minimamente in questo prodotto è proprio la storia.
Difficile cioè trovare nel film filtri di logica, si naviga verso il buio visivo e concettuale. Per non parlare poi della sceneggiatura che circonda i protagonisti principali del film con delle figure strampalate di pessimo gusto. Insomma la cieca/veggente seppur esteticamente inquietante è un'icona molto improbabile e ridicola. Non convince nemmeno il commissario di polizia, irritante immagine cinematografica nel frangente.
Il film attorniato dalle note atmosfere nonostante tutto non riesce mai a decollare, molta confusione narrativa, nel finale il "no sense" domina soavemente. A conti fatti le suggestioni, come la premonizione, non mancano certamente ma oltre ad esse escono fuori molti punti morti a livello di concettualità. Non si capisce nulla in pratica, il killer è probabilmente una farsa (potrebbe forse andar bene) ma parliamoci chiaro, a livello di spiegazioni e di attuazione pratica resta poco, anzi pochissimo.
Qualcuno potrebbe difendere il lavoro del '73 con la scusa che sia stato in linea di massima un prototipo, un modello di far cinema ma francamente, questa teoria gode di un'umile convinzione. Insomma si salva qualche trovata, ma niente di geniale, sicuramente.

"A Venezia un dicembre rosso… Shocking" è da scartare, curioso ma poco efficace il finale.

Oskarsson88  @  03/06/2011 13:37:09
   6½ / 10
E' davvero difficile dare una valutazione sobria a questa pellicola così fuori dagli schemi, in cui il ritmo non è basso ma gli accadimenti sono davvero pochissimi, e il nesso logico non è molto ben definito. Le atmosfere sono inquietanti e misteriose in modo sottile, scavano più nell'animo umano, e Venezia è rappresentata in modo desolato. Alla fine ne esce fuori un thriller atipico che può facilmente far restare interdetti...

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In ogni caso una visione se la può meritare...

James_Ford89  @  01/05/2011 18:10:14
   7½ / 10
Buon thriller che trasmette inquietudine sin dal primo minuto. Non ho trovato la durata eccessiva come molti, per me è giusta. Non mi è risultato lento nè noioso.
Tuttavia, forse l'ho visto con troppe aspettative e non riesco ad andare oltre il 7 e mezzo giustificato dal finale, da Venezia (Che spettacolo!!) e dalla scena della risata delle due sorelle

Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  14/04/2011 00:51:45
   6 / 10
MI trovo in difficolta' a valutare questa pellicola .
Tecnicamente è notevole ma dura troppo x i miei gusti e in molti punti la lentezza si sente davvero troppo...inoltre la storia è troppo confusa, si mette troppa carne al fuoco e poi alla fine non viene spiegato /non si capisce niente !! Sembra che un ora e mezza di film vengano spazzati via dagli ultimi 10 minuti che vogliono trovare a tutti i costi il colpo a effetto ( un po come macabro di Bava junior ) che non solo non shokka (leggermente inquietante) ma che sembra totalmente fuori contesto con la trama e buttato li a casaccio.
Mi ha ricordato parecchio la casa dalle finestre che ridono misto a ''sleepaway camp'' anche se gli ho preferito di gran lunga questi ultimi .

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Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  08/01/2011 17:42:51
   6½ / 10
Questo film dalla trama atipica ha il grande pregio di far da precursore ad un genere:

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Purtroppo in alcuni punti risulta eccessaivamente lento e gli attori non sono all'altezza.

tris  @  24/12/2010 01:53:39
   10 / 10
Straordinario! Il film supera ampiamente in bellezza anche il racconto da cui è tratto (nel quale manca il geniale filo conduttore dell'impermeabile rosso e dell'annegamento all'inizio, la bambina infatti muore di una semplice meningite).

nevermind  @  19/10/2010 23:36:29
   8 / 10
Che film! L'ambientazione è davvero azzeccata, una rappresentazione di Venezia del tutto fuori dal comune.
Il finale è abbastanza intuibile per chi conosce il cinema horror (anche se al tempo dev'esser stato un duro colpo di scena!) ma non riesco a capire con quale chiave va interpretato il film, forse è proprio questa la magia che ci regala questa pellicola.

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Ultima risposta 09/03/2015 23.59.05
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private_joker  @  10/10/2010 14:52:55
   8½ / 10
Fin dal bellissimo inizio, questo film è pervaso da una sottile aura di inquietudine. Inquietudine che diventa sempre più tangibile man mano che la storia va avanti, per poi sfociare in terrore puro nello splendido finale, con un colpo di scena che, se si fa attenzione, è intuibile sin dalle prime scene, un po' come in "Profondo Rosso".
Buona la prova degli interpreti, a partire da Sutherland, attore che comunque mi è sempre piaciuto, fino alle due anziane sorelle. Ambientazioni e fotografia davvero azzeccate, con una Venezia cupissima, labirintica e inquietante, la stessa di "Chi l'ha vista morire". Buone musiche dell'esordiente Pino Donaggio.
A parte quella finale, c'è un'altra scena nel film che mi è piaciuta moltissimo per com'è fatta tecnicamente: quella in cui Sutherland rimane appeso all'impalcatura a 15-20 metri d'altezza, con la soggettiva che mostra, in basso, le persone e gli oggetti che ondeggiano... Una scena veramente piena di tensione e drammaticità, anche se, a parer mio, fine a sè stessa visto che non aggiunge nè toglie nulla alla storia.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  22/08/2010 17:58:08
   8½ / 10
Un thriller fuori dai canoni, immerso in una cornice veneziana poche volte ritratta in maniera così sinistra. Una calma apparente capace di nascondere segreti, far riafforare cadaveri dall'acqua nel presente e nel passato dei suoi protagonisti. La regia di Roeg è impeccabile e visivamente accattivante. Nulla da dire anche sulla bravura dei protagonisti. E' una pellicola che, malgrado gli anni sulle spalle, mostra ancora un'incredibile freschezza.

pinhead88  @  27/07/2010 17:11:35
   7½ / 10
Tetro,misterioso,ma per certi versi anche soporifero a causa di diverse prolissità.come tutti gli esercizi di stile annoia,ma riesce anche ad intrigare grazie a quel tocco etereo di mistero e inquietudine,soprattutto per merito delle atmosfere di una Venezia grigia e opprimente.nonostante una confusione generale del plot,il finale risolleva di gran lunga le sorti del film con una sequenza "onirica" da brivido,la parte più memorabile del film.

Invia una mail all'autore del commento baskettaro00  @  14/06/2010 16:56:52
   8 / 10
Su Internet viene etichettato come uno dei miglior thriller inglesi di tutti i tempi,e chi ha visto il film non può che confermare.
In norma non guardo con particolare interesse i thriller a sfondo paranormale,eppure questo mi ha fatto rimanere incollato alla sedia.
La recitazione è molto valida,ed anche le musiche e le ambientazioni in una Venezia cupa e tetra non sono affatto male.
Consigliato agli amanti del genere,davvero un ottimo prodotto.
Bello il finale,anche se ho dovuto approfondirlo per capirlo meglio.
102 minuti spesi bene:D

8 risposte al commento
Ultima risposta 15/06/2010 17.51.19
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tnx_hitman  @  02/05/2010 23:49:12
   10 / 10
E' assolutamente un gioiello di thriller/horror,e' il mio genere pero' potenziato divinamente da un mago con la telecamera,da un montaggio assolutamente geniale(questo insegna,non di certo un Saw qualsiasi),da una colonna sonora di Donaggio coinvolgente che si unisce alle immagini in maniera perfetta e con uno svolgimento caotico nella quale non sai come potrebbe andare a finire la storia ingarbugliata che ti si presenta..

ma che poi alla fine ti sconvolge tutto,ti apre gli occhi con dei minuti di finale agghiaccianti a dir poco e clamorosi.Della serie"fai tutte le trip mentali che vuoi per arrivare a capirci qlks di questo film..poi vedi cosa ti preparo..la cosa che meno ti aspetti che arrivi".

Consigliatissimo al 101%...oltre a lodare alcuni prodotti odierni versione"ciambelle che escono col buco finalmente".vi sono anche queste chicche da recuperare.Che aspettate!

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Ultima risposta 02/05/2010 23.53.04
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Gruppo REDAZIONE maremare  @  24/03/2010 00:10:09
   8½ / 10
Noir atipico dalle atmosfere cupe e inquietanti sulla cornice di una Venezia straniante. Un cult assolutamente da vedere

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Ultima risposta 24/03/2010 08.38.00
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Gruppo COLLABORATORI atticus  @  24/03/2010 00:00:43
   7 / 10
Un dramma visionario macchiato di thriller che continua a conservare, nonostante gli anni, un fascino tutto particolare fatto di arcana inquietudine e malessere interiore conseguente ad un terribile lutto che colpisce un elegante coppia di coniugi inglesi.
La vera protagonista del film è comunque Venezia, mai rappresentata prima in modo tanto sinistro e decrepito, resa quasi parte viva e attiva della narrazione, con i suoi vicoli umidi e quei suoi minacciosi porticati ombrosi. Roeg la filma in ogni sua ambigua sfumatura, sfoggiando uno stile registico raffinatissimo e tetro che culminerà nell'agghiacciante finale al cardiopalma.
Dispiace ammettere però che tutto questo tripudio di forma prende il sopravvento sull'aspetto contenutistico: le psicologie dei personaggi sono quanto mai abbozzate, la sceneggiatura in generale lascia francamente a desiderare e lo stesso acclamato finale è tanto teso quanto fine a se stesso.
Uno straordinario esercizio di stile e di suspense, splendidamente musicato da Pino Donnagio e interpretato da due attori in gran forma.
All'estero è un cult assoluto, in Italia è stato immeritatamente buttato nel dimenticatoio.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  24/11/2009 15:32:49
   7 / 10
Me lo aspettavo un po’ migliore sul fattore della suspense, e anche il finale, sebbene abbia il climax di tensione giusto, sembra messo alla **zzo di cane, comunque in fin dei conti è abbastanza carino, succede tutto quello che deve succedere in un thriller.
Ho notato che in certi punti il montaggio è fatto benissimo, ad esempio nella parte iniziale, dove le immagini si susseguono in una perfetta armonia e genialità, solo questa parte vale 8.

paolo80  @  05/11/2009 13:21:25
   7½ / 10
L'aspetto più interessante di questa pellicola è il modo, molto particolare, in cui viene raccontata la storia (che certamente non è banale, ma neanche irresistibile).
Ottima l'ambientazione di una oscura Venezia, e l'atmosfera inquietante ed ossessiva che Roeg è riuscito a creare.
Il finale non è proprio il trionfo della logica ma, oltre a sorprendere, è in perfetta sintonia con la visionarietà inquieta del regista.
Da vedere.

marfsime  @  24/09/2009 16:42:29
   8 / 10
Gran bel thriller..non c'è che dire! Peccato non sia molto conosciuto perchè merita veramente. L'ambientazione di Venezia è affascinante e cupa allo stesso tempo..vicoli stretti e bui..la città avvolta dalla nebbia sotto un cielo grigio..sono tutti elementi che fanno lievitare la tensione ai massimi livelli nei 10 minuti finali..letteralmente agghiaccianti! Se lo trovate guardatelo..merita veramente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Blutarski  @  03/02/2009 16:53:38
   9 / 10
Thriller di rara bellezza, Don't look Now per diverse ragioni è uno di quei film che difficilmente potrete dimenticare. Le atmosfere decisamente noir (anche se di noir non si può parlare) immergono lo spettatore in un vortice di non-sense e follie, tra incubi e realtà. A Venezia in effetti il film deve molto, ma sono la forza della sceneggiatura e le capacità del regista a fare la differenza. Una buona recensione che ho letto nell'Internets conferma anche la mia sensazione (come anche il buon Phemt ha sottolineato), e cioè che Lynch deve davvero molto a questo film. Il tema centrale infatti è l'incoscio e questo si sa è il pane quotidiano per il regista canadese. Il tutto e mixato con sogni, incubi, erotismo, esoterismo e fortissimi stati d'ansia più che di vero è proprio terrore. Come nei film di Lynch infatti si ha la sensazione che tutto quello che vediamo non sia un punto di vista oggettivo dei fatti, ma, come la forte caratterizzazione psicologica dei personaggi sembra suggerirci, è come se materia filmica fosse estensione dell'inconscio del protagonista con l'effetto tutt'altro che semplice di coinvolgere emotivamente lo spettatore. Tutto sembra distorto, tutto sembra sfuggire alle regole logiche del reale e piuttosto adeguarsi alla logica irrazionale (perdonate l'ovvio ossimoro) dell'incubo. Il finale emblematico, multi-interpretativo ed evocativo/fantastico (la favola di capuccetto rosso torna sempre al cinema e il cinema torna sempre da capuccetto rosso) ha confermato questa mia impressione.
I dieci minuti finali sono da antologia ragazzi, mi hanno fatto trattenere il respiro.

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  14/01/2009 13:12:13
   7½ / 10
Solido horror psicologico inglese capace di toccare più argomenti senza mai essere dispersivo. Si mescolano perfettamente misteriosi delitti di cronaca nera a sussulti del subconscio, con la preveggenza di quella cieca così inquietante.
Buonissima sceneggiatura dunque che riesce a tenere alta la tensione per tutto il film, accompagnata da una regia capace di massimizzare sia i momenti più onirici che quelli reali. Indimenticabile la scena di sesso, molto spinta ma mai volgare e girata in un modo assolutamente divino.

Si classificò ottavo nella classifica dei film inglesi più belli del XX secolo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Andre85  @  07/10/2008 20:09:20
   9 / 10
giustamente inserito nella lista dei migliori 100 film britannici del XX secolo

ottimo triller ambientato a Venezia con un finale agghiacciante

ottimo pino donaggio

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somberlain  @  04/08/2008 12:30:40
   9 / 10
Mamma mia che filmone! Veramente una bella sorpresa questo Don't Look Now, thriller ad alta tensione abilmente diretto da Roeg.
Stupenda l'ambientazione che risalta ottimamente l'oscuro labirinto veneziano, che si espande nella fredda notte sotto forma di un silenzioso groviglio di strette calle e ponti.
La trama, avvincente e spiazzante, è un giallo dalle tinte paranormali, che a tratti potrebbero addirittura sembrare esoteriche, motivo per cui ci potrebbe stare, a mio avviso, un paragone con il Pupi Avati de "La Casa Dalle Finestre Che Ridono" e, più lontanamente, de "L'Arcano Incantatore".
Il punto di forza sta nella regia che indugia sapientemente, attraverso un montaggio per analogia, su alcuni aspetti e situazioni inquietanti dei vari personaggi, facendo in tal modo ricadere i sospetti continuamente su persone diverse.
Ottimo film!

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Ultima risposta 12/04/2015 22.17.21
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Invia una mail all'autore del commento Gondrano  @  21/07/2008 12:55:49
   8 / 10
Uno dei più bei thriller visti, al quale fanno riferimento tante produzioni posteriori. Atmosfera sempre cupa e misteriosa, una Venezia che non ti mette mai a tuo agio, dove la bellezza artistica sparisce; pochissimi punti di riferimento e nessuna linearità, e fino all'ultimo i sospetti cadono su tutti, nessuno escluso.
Finale veramente coinvolgente ed inquietante, magnifico, in cui tutti i pezzi del puzzle si incastrano, e ti rendi conto con sgomento che quello che hai visto non era sempre ciò che sembrava e che hai avuto sotto gli occhi molto più di quello che pensavi.

manera4  @  31/05/2008 10:59:36
   10 / 10
Un film che ti fà passare la voglia di andare a Venezia.Apparte gli scherzi davvero coinvolgente,un pò esoterico e misterioso,con un finale al cardiopalma.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  24/05/2008 00:00:06
   8½ / 10
"Se la Terra è rotonda perchè uno stagno bagnato è piatto?"

Don't Look Now - A Venezia un Dicembre rosso shocking è uno di quei bei film che incredibilmente cadono nel dimenticatoio. In Italia fu pesantemente censurato causa scene erotiche considerate troppo spinte.
Ma il film rimane un perla.
Tratto dal racconto di Daphne Du Maurier, Don't Look Now è un thriller/horror incredibile. Appassionante e misterioso.
Roeg, che non ebbe una grande carriera da regista, plasma un'opera gotica e tesa. Rimescola le carte più e più volte fino al finale amaro, sorprendente e di un nero antitetico al rosso vivo spesso presente nella pellicola.
Splendida Venezia, angosciante a causa dei suoi cunicoli e viuzze.
Un film dove tutto centra, qualsiasi personaggio ha un ruolo. Un mosaico di persone che si completa nel finale.
Psicologico e intenso mischia paranormale ad intrighi. Tutti sembrano partecipare ad una congiura, tutti sembrano membri di un perverso gioco che si snoda intono al protagonista. FIno a scoprire chi realmente centra e chi invece non ha alcun ruolo.
Veramente un'ottima pellicola da rivalutare e far conoscere.

"L'acqua ghiacciata non è piatta.... Nulla è come sembra"

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Ultima risposta 07/12/2011 21.16.04
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Sestri Potente  @  18/05/2008 23:13:09
   10 / 10
Questo film è davvero rosso... Shocking! Mai visto niente di più spaventoso in vita mia. Si tratta di un lavoro molto particolare, dove bisogna prestare attenzione ai dettagli: alla lunga non si capisce nemmeno dove si voglia andare a parare, sembrano esserci bugie, congiure, e tentati omicidi, il tutto condito da un esoterismo (quasi) maniacale. E poi arriva questo finale, inaspettato e scioccante, che fa venire davvero la pelle d'oca. Possono essere varie le interpretazioni, ma secondo me quella più semplice è una delle idee più geniali della storia del cinema. Nello SPOILER inserisco una piccola descrizione trovata nella rivista HOT DOG, grazie alla quale ho scoperto questo film.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

HGWells  @  04/04/2008 01:43:40
   8½ / 10
Maledizione! Ho acquistato la vhs originale, ma la qualità del video era scadentissima, e nel finale (la parte migliore) non si è capito una mazza! Ho dovuto riguardarmelo su YouTube, e, anche se ormai l'effetto era diminuito, mi è strapiaciuto.
La fotografia, l'ambientazione, l'atmosfera, la recitazione: tutto perfetto, un capolavoro ingiustamente quasi sconosciuto in Italia (e che non mi vengano a dire che è colpa delle scene erotiche, condite dall'amore e dalla passione, non dalla volgarità). La tensione è sempre al massimo, e nel finale la paura tocca il culmine.
Da possedere, vedere e rivedere.

Crimson  @  09/03/2008 23:57:45
   8½ / 10
Un film geniale di un regista straordinario. I film di Roeg non sono semplici da assimilare in toto, orchestrati come sono, tra elementi della sceneggiatura spesso volutamente ridondanti, grandi invenzioni visive e parallele alla realtà, particolari da adocchiare sparsi qua e là che non sempre si ricongiungono per formare un quadro integro.
'Don't look now' è un'opera spiazzante, un giallo parapsicologico dal ritmo in perenne ascesa fino ad una parte finale che è gioia per gli occhi.
Ambientato in una Venezia suggestiva, sullo sfondo di una catena di omicidi, trae vigore dalla incomprensibilità delle premonizioni e degli eventi, nonchè dal mistero che avvolge i suoi personaggi (anche se è il meno scolpito, quello del vescovo è il mio preferito).
Ottimo il cast tra cui spunta persino il mitico Robertino di 'Ricomincio da tre' nel ruolo dell'ispettore.

The Monia 84  @  26/02/2008 23:37:32
   9 / 10
Un autentico gioiello. Sicuramente la vera fonte d'ispirazione per Profondo Rosso di Dario Argento, un film diretto con maestria e con splendidi attori. L'atmosfera resa notevole da una fotografia sublime (e quel rosso che incute angoscia) e da una Venezia decadente e in stato di grazia. Finale stupefacente, raramente ho rischiato di pestare cappocciate dallo spavento.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  16/02/2008 15:22:16
   9 / 10
davvero un capolavoro e un thriller spiazzante come pochi. ho visto raramente qualcosa di così particolare, unico e divinamente girato.
nonostante una trama ci sia (abbastanza aperta e rarefatta, ma c'è) don't look now non è uno di quei gialli che guardi cercando di indovinare l'assassino come in una competizione, o in cui ricercare la tensione e la sorpresa del colpo di scena per poi spegnere il cervello a visione ultimata.
è qualcosa di molto più cupo, profondamente deprimente, in grado di entrarti sottopelle e scombussolarti lo stato emotivo dopo ore e giorni dalla visione.
la cornice di una venezia desolata e ombrosa è studiata da roeg come l'intricato percorso di paure e sensazioni che sta nella testa dello spettatore. tocca diversi temi: la religione, il senso di colpa, la depressione post-perdita che, se sembrano vari step della trama, sono in realtà solo spunti di riflessione con cui solletica il cervello dello spettatore e lo spinge a entrare in questo vero incubo avvicinandosi agli stati d'animo dei protagonisti della vicenda. protagonisti magnifici, perchè sutherland e julie christie sono una delle coppie più fragili e credibili viste sullo schermo nel genere in questione.
la scena di sesso tanto censurata è poi in realtà magnifica e vibrante di passione, grande cinema e ottimo uso del montaggio alternato.
ah, il finale... magari oggi l'effeto si è un filo stemperato, ma se lo avessi visto in quegli anni al cinema per un paio di notti avrei fatto una fatica dannata ad addormentarmi.
guardarlo aspettandovi un giallo di argento vi deluderà, stampatevelo in testa.

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Ultima risposta 06/10/2010 19.37.47
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phemt  @  10/02/2008 13:56:30
   8½ / 10
Affascinante ed inquietante thriller purtroppo semi sconosciuto da noi (c’entrerà il titolo grottesco dato in fase di distribuzione?) ma che all’estero è considerato un piccolo grande cult tanto che a breve arriverà puntuale l’immancabile remake…
Già l’incipit (girato splendidamente) mette subito in chiaro quale sia l’effettivo livello del film e il prosieguo non può che incantare ed incollare lo spettatore al video… Roeg è abilissimo con la mdp a sfruttare l’ambientazione cupa e labirintica e, aiutato dal montaggio, riesce con grande bravura a gestire la sceneggiatura ellittica donando all’opera una tensione e una sensazione di inquietudine che raramente si prova visionando un film… Il finale poi fa praticamente gelare il sangue… Buone le musiche dell'esordiente Donaggio!
Grandiosa opera in grado di influenzare molto chi verrà successivamente (a partire da La Casa dalle Finestre che Ridono di Avati per arrivare al Lynch che in Mulholland Drive) A Venezia un Dicembre Rosso Shocking è davvero un film che mi sento di consigliare praticamente a chiunque…
Gli appassionati dovrebbero già avercelo a casa!

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Ultima risposta 16/02/2008 19.29.28
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Invia una mail all'autore del commento cayonet  @  05/01/2006 12:27:21
   7½ / 10
Buon 'psico-thriller' caratterizzato da una bella fotografia e dall'affascinante sfondo dell'immortale Venezia che si presta a sfondo della vicenda.
Atmosfere che ricordano vagamente La Casa dalle Finestre che ridono del 'nostro' Pupi Avati.
Il tutto con un'apoteosi finale che rende il film un'opera sicuramente da non perdere.
Purtroppo editato in dvd solamente per l'UK, quindi solo audio originale senza sottotitoli alcuni :-(

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Ultima risposta 08/02/2008 18.29.43
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