la dolce vita regia di Federico Fellini Italia, Francia 1960
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la dolce vita (1960)

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locandina del film LA DOLCE VITA

Titolo Originale: LA DOLCE VITA

RegiaFederico Fellini

InterpretiMarcello Mastroianni, Anita Ekberg, Anouk Aimée, Yvonne Furneaux, Magali Noël, Alain Cuny, Annibale Ninchi, Walter Santesso, Valeria Ciangottini, Riccardo Garrone, Ida Galli, Audrey McDonald, Polidor, Alain Dijon, Mino Doro, Giulio Girola, Laura Betti, Nico, Domino, Carlo Musto, Enzo Cerusico, Giulio Paradisi, Enzo Doria, Enrico Glori, Adriana Moneta, Massimo Busetti, Lex Barker, Jacques Sernas, Nadia Gray, Giuseppe Addobbati, Conte Brunoro Serego Aligheri, Gabriella Andreini, Federika André

Durata: h 2.58
NazionalitàItalia, Francia 1960
Generedrammatico
Al cinema nell'Agosto 1960

•  Altri film di Federico Fellini

Trama del film La dolce vita

Roma anni '60. Massimo giornalista di un rotocalco scandalistico, si trova in mezzo ai vizi e scandali di quella che era definita "la dolce vita" dei divi del momento.

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Voto Visitatori:   8,56 / 10 (125 voti)8,56Grafico
Migliori costumi
VINCITORE DI 1 PREMIO OSCAR:
Migliori costumi
Migliore regista (Federico Fellini)
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Migliore regista (Federico Fellini)
Palma d'oro
VINCITORE DI 1 PREMIO AL FESTIVAL DI CANNES:
Palma d'oro
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Voti e commenti su La dolce vita, 125 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  27/04/2008 15:45:13
   10 / 10
Altro capolavoro di Fellini, per me di poco inferiore a 8 1/2. Fellini si avventura dove nessuno aveva osato, mischiando le carte, come suo solito. Se quando si pensa si tratti di neorealismo, ecco subentrare il grottesco e l'immaginifico. Il risultato è un affresco dell'epoca impressionistico, espressionista e con una punta di cubismo.

DieHard  @  29/03/2008 13:40:33
   6 / 10
mi ha abbastanza deluso per l'eccessiva lunghezza e superficialità, anche se il finale ha in parte riscattato l'opera

4 risposte al commento
Ultima risposta 09/09/2012 00.06.29
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qazertes  @  18/03/2008 21:54:06
   10 / 10
Uno dei film più belli della storia dove poteva essere ambientato se non nella città più bella del mondo?

serrano  @  16/03/2008 23:01:47
   7 / 10
la storia non mi piace.
ma non deve piacermi....immagino bene che possa essere una esatta fotografia in movimento della Roma dell'epoca.
bellissime sono però alcune immagini....e Mas*****nni è uno spettacolo, e nel ruolo del classico pasturone italiano ci sta a pennello!
e poi qnd lei lo kiama: "Mahrchelllhooooo"....è troppo bello!
non ho capito questo film fino in fondo, ma va bene così.....
....l'ho capito abbastanza tuttavia per capire che Fellini è un genio!!!!

Macs  @  26/02/2008 22:03:58
   10 / 10
Il più bel film di Fellini, e tra i migliori del cinema italiano. Solo per il finale (festa + mostro/bambina), questo film meriterebbe almeno un Oscar. Immenso, inarrivabile Mas*****nni.

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  15/02/2008 15:20:49
   8½ / 10
Pellicola che rappresenta, stilisticamente, il passagio di Fellini dalla fase neorealista a quella surrealista, portando in sè elementi e dell'una e dell'altra corrente.
Il film si incentra sul viaggio di Massimo, giornalista di una testata scandalistica la cui vera ambizione è quella di scrivere un romanzo, all'interno della "dolce vita" romana, allo scopo di registrarne gli eventi e i fatti più significativi e salienti. Ma quello che scopre, al di là della patina sfavillante e tutta specchi e lustrini di questo mondo ai nostri occhi così lontano e irreale, è una dimensione fatua, artificiosa, infima e bieca, dominata da ipocrisie, opportunismi, ma anche da tanta mestizia e dolore per la perdita (consapevole e non) della naturalezza e della spontaneità dei rapporti umani, presenti invece nelle realtà sociali più umili. Il settimo giorno coinciderà con la presa di coscienza, da parte di Massimo, di questa perdita, testimoniata emblematicamente dalla sua incapacità di comunicare con una innocente ragazzina conosciuta precedentemente, ma di cui non riconosce il volto e non ode le parole.

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Ultima risposta 24/05/2008 21.07.24
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Mister  @  04/02/2008 09:38:10
   10 / 10
Viaggio attraverso il disgusto, cinegiornale e affresco di una Roma affascinante e turpe.
Uno spartiacque nel cinema italiano

smellow  @  16/01/2008 16:05:31
   7 / 10
Gli avrei voluto dare di più, ma davvero non ce l ho fatta. Non sono riuscito ad apprezzarlo durante la visione ma solo ragionandoci sopra nei giorni successivi. E' un film importantissimo come significato, ma penso non possa piacere a tutti. Consiglio comunque di vederlo anche a chi lo suppone noiosissimo, perchè nonostante tutto, non è assolutamente tempo sprecato.

dgarofalo  @  31/12/2007 11:40:42
   10 / 10
grandissimo film capolavoro dove mostra la bella vita di roma negli anni 60 con interprete un super mastroianni che veste nei panni di un giornalista che da noto giornalista diventa un disgraziato che si ubriaca e sesso
da vedere asssolutamente

momo  @  27/12/2007 11:38:33
   9 / 10
Un grande film di Fellini, allo stesso tempo generazionale ed eterno. Rispecchia l'eterna complessità dell'animo umano, la sua perenne inaccontentabilità e allo stesso tempo ritrae la Roma degli anni sessanta, con i suoi eccessi la sua bigottità. Si delineano quindi, dei personaggi agli antipodi tra loro, del tutto contrapposti, da una parte: la diva (Sylvia), la fidanzata il padre la plebe tutti personaggi che vivono la propria vita con estrema leggerezza, ingenuità e superficialità dall'altra Steiner, Maddalena, gli intellettuali personaggi che pur vivendo la loro vita intensamente e con molta più profondità non riescono tuttavia a trovare la felicità ad accontentarsi di quello che hanno, trovando ogni genere di semplicità un "abbruttimento". Marcello non sa schierarsi, forse più orientato verso questi ultimi anche lui con la paura della pace di una vita semplice non degna di nota, dimenticato dalla società dal successo. Un gran bel film che tuttavia resta sempre un po' confusionario, perde un po' in immediatezza forse preludio di una crisi espressiva tanto bene espressa in 8 1\2 a cui secondo me rimane il titolo indiscusso di capolavoro.

anna..bertozzi  @  22/12/2007 00:13:07
   6 / 10
Mi dispiace: sarò una pecora nera, totalmente ignorante in fatto di cinema, ma questo film non è riuscito ad appassionarmi. Le atmosfere sono buie, e il film è lento tanto che spesso mi si chiudevano gli occhi. Di Fellini per ora ho visto solo questo e l'episodio girato da lui in Boccaccio '70, ed anche in quel caso è stato l'unico episodio dei 4 che non mi è piaciuto...

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Ultima risposta 27/12/2007 21.09.36
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TheJolker  @  09/12/2007 12:18:45
   9½ / 10
Fellini è il piu grande maestro di cinema e quinid di arte in italia e forse al mondo.Questo film puo essere l'antipasto della grande carrelata di magia che uno come fellini rende visionaria e rarefatta all'intelletto di un alieno,perchè in fondo lui è il piu alieno di tutti

AKIRA KUROSAWA  @  13/10/2007 12:56:42
   9½ / 10
che dire su un opera d arte del genere.. era tanto che avevo in casa sto dvd ma purtroppo data la durata nn ero mai riuscito a visionarlo.. poi stamattina la scuola occupa e quindi decido di vederlo..
sono rimasto veramente meravigliato da questo capolavoro e dalla grandissima interpretazione di marcelòlo mastroianni ormai diventato il mio attore preferito..
tuttavia per me è inferiore a film di fellini cm 8 e mezzo, amarcord e casanova.
cmq un capolavoro del cinema italiano

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Ultima risposta 26/10/2007 20.40.46
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Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  24/09/2007 14:42:52
   10 / 10
"è una pittrice americana, è venuta a cercare il colore a Roma dove non c'è"...è il commento della stupenda e bravissima Anouk Aimèè (Maddalena=simbolo evangelico) durante una delle tantissime e straordinariamente dirette opulente feste della big generation romana anni '60.
la Dolce Vita è un punto di arrivo, una riflessione amara, MA PARTECIPE di una situazione sociale e culturale in sostanziale declino. per Cultura qui intendo ogni aspetto della società quindi anche l'etica. Etica cristiana e non, anzi etica cristiana che non riesce più ad abbracciare la popolazione (stupenda la sequenza iniziale) per motivi ecclesiologici e sociali.
Fellini dipinge quadri in movimento, Cinema che osserva e che in una certa maniera lavora esattamente come Marcello, a contatto con la società anche se con tutti quei problemi. è da questo impegno (che all'epoca fu capito da pochi) che nasce la figura di Steiner, una torre di babele in cui etica, erudizione, cultura, affetti, amore non parlando più la stessa lingua e inevitabilmente il senso della vita cade con tre colpi di pistola.
Fellini non si distacca per presunta superiorità intellettuale, ma è partecipe e racchiude nel suo cinema superbo il suo significato più nobile e veritiero: "la cosa da fare" di cui parla Welles.

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Ultima risposta 19/11/2007 22.24.20
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wega  @  07/09/2007 20:09:50
   6½ / 10
scusate...
alla fine mi fido che questo film sia un capolavoro perchè così lo definiscono tutti i dizionari etc..ma non sono riuscito ad appassionarmi al film
amo fellini amo 8 e 1/2 amo mastroianni...probabilmente dovrò riguardarlo

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Ultima risposta 05/08/2009 19.48.32
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Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  29/08/2007 12:47:10
   10 / 10
Un capolavoro senza tempo. Sarebbe a dir poco utopistico pensare che da qua a 20 anni il cinema italiano possa partorire un capolavoro come questo.
"La dolce vita", al pari di "8 1/2" e "Amarcord", ritrae in tutto e per tutto l'animo di Fellini: una visione onorica, calda, ironica, ma anche malinconica sulla Roma di via Veneto.
Se amate Fellini e non lo avete ancora visto, vergognatevi; se non amate Fellini vergognatevi ancora di più

mrwoolf  @  11/08/2007 19:24:14
   10 / 10
icona dell' italia borghese e denuncia profonda ma pacata della vacuità e futilità della vita mondana; cio' crea uno squilibrio irreversibile con la vita autentica, con la quale è impossibile persino comunicare ( la scena finale è un a perla); inutile sottolineare la maestria di fellini e mastro.ianni, connubbio che ha dato luce al cinema italiano e mondiale.
miglior film della storia?

John Locke  @  05/03/2007 13:51:25
   9 / 10
Fra i migliori del grande Fellini, la Dolce Vita ci mostra il lento ma inesorabile discostarsi della borghesia italiana del boom economico dai veri valori della vita, con un sublime Mas*****nni che ci fa da Cicerone in questo lungo viaggio.
Alcune scene come quella del bagno nella fontana e dell'immenso, strepitoso finale sono di diritto fra le migliori della storia del cinema.
Capolavoro assoluto.

The Monia 84  @  01/03/2007 20:52:03
   9½ / 10
La dolce vita è tuttora uno dei simboli di diamante del cinema italiano. Racconta se pur con ironia la vita mondana condotta dai personaggi dello spettacolo vista dagli occhi di un paparazzo. Un mondo corrotto, pieno di abusi, alcool e droga . Perfettamente neo-realistico, è un esempio sconcertante che vuole indurci a capire come tutti noi siamo usati per far fare loro questa dolce e malinconica vita.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR agentediviaggi  @  22/01/2007 13:57:55
   8½ / 10
Se Ladri di biciclette è il film documento di come era l'Italia dopo la guerra, La Dolce Vita è il documento di come era l'Italia nei primi anni del boom economico e di come sarebbe restata (aggiungo io) anche quando il boom è bello che finito.
Gli italiani che vengono descritti in questo film sono materialisti, superficiali, vogliono divertirsi a tutti i costi senza ovviamente riuscirci e in fondo malinconici, tristi e vuoti. Chi si accorge di questo decide di porre fine alla propria esistenza, gli altri continuano in questo valzer senza senso. Emblematica la scena in cui la ninfa pura e vergine invita Marcello a uscire da questo mondo senza spiritualità, ma lui semplicemente non sente....
A tratti noioso perchè insiste troppo sul documentario, ma dal valore storico inestimabile.

Ch.Chaplin  @  05/01/2007 00:44:20
   8 / 10
gran bel film, fellini genio indiscusso, e nn mi dilungo su questioni sulle quali siam tutti sicuramente ben d'accordo..in ogni caso questo è - fraintendetemi pure se volete - il suo film "peggiore" secondo me. x prima cosa la durata è oltre ke eccessiva, x una trama ke nn ha niente da raccontare, bensì da descrivere. riconosco il genio appieno anke in questo film, alcune trovate sono fantastiche, ma nn è nemmeno lontanamente paragonabile a quello ke sarà 8 e mezzo. è un gran film x la grande regia e l'immenso marcello..x il resto nn m'ha entusiasmato, nn lo considero un capolavoro e nn penso lo rivedrò. detto questo sembra ke nn mi sia piaciuto. nn è affatto vero, mi ha solo deluso un poco, l'esatto effetto opposto fattomi da 8 e mezzo e dalla strada. da vedere in ogni caso xkè film storico, nel senso ke ha fatto la storia del cinema italiano e dell'immagine italiana nel mondo e anke xkè nella situazione in cui si trova ora l'italia la cosiddetta "dolce vita" è finita da un pezzo, anke se molti tra noi nn vogliono ammetterlo

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Marlon Brando  @  01/01/2007 16:42:52
   10 / 10
Fellini riesce, col suo straordinario talento visivo, a sfornare un capolavoro che mostra una Roma a tratti reale, a tratti distorta dalla sua immaginazione visionaria.
Un film di enorme successo che fu ampiamente frainteso nei contenuti: non è un'esaltazione del "vizio" e del "piacere" come molti cattolici tradizionalisti sostennero, ma anzi, sembra che sia una critica, seppur leggera e poco moralista, di questi difetti, resa splendidamente nell'ultima scena in cui Marcello non riesce a udire il dolce e confortevole richiamo di una ragazzina pura e intatta di cuore conosciuta in un bar.
Una società vuota e vacua le cui mancanze sono difficilli da comprendere per il giovane e inesperto Marcello, soffocato dal fasto e dalla mondanità della capitale, pronta a soddisfare ogni desiderio concreto riconducibile al denaro o al sesso, al benessero fisico dunque.
Se ne accorge Steiner, invece, intellettuale agiato e apparentemente tranquillo, inquietato da una civiltà senz'anima, che non sa che direzione prendere e cosa inseguire se non le "allucinazioni" di due bambini che hanno visto la ******* o ammirare le abbondanti forme di Sylvia, svampita e stupida, ma forse innocente nella sua inconscienza, diva svedese; Steiner ucciderà sè stesso e i suoi bambini per preservarli dalla divertente vanità della vita mondana. Una vita vana, ma divertente e sicura e indubbiamente non disperata, se non ci si preoccupa troppo dello spirito, anche perchè qui, dove il Cristo viene trasportato da un elicottero di lusso, il sacro e il profano si confondono. Una vita con un fondo di aspra amarezza difficilmente colmabile.
Forse Fellini voleva solo consigliarci un breve passo indietro, un ritorno al passato, mostrandoci l'immortale bagno di Marcello e Sylvia nella Fontana di Trevi...

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  14/12/2006 08:51:01
   8 / 10
Difficile commentare un film epocale come "La dolce vita". Un film che non solo si è aggiudicato la Palma d'oro a Cannes, ma ha soprattutto ripresentato l'Italia al mondo, offrendone un'immagine opposta a quella di speranza e smarrimento di "Ladri di biciclette" o di elemosine e disperazione di "Umberto D.". Infatti nel film viene chiesto a Sylvia (A.Eckberg) se il neorealismo è morto o sopravvive? Perchè Roma, protagonista assoluta del film, offre un'immagine modaiola, giocosa, in parte superficiale e viziosa del Bel Paese, un'immagine diversa.
Punto di partenza del film è una Via Veneto zeppa di gente: attori, modelle, fotografi, giornalisti, aristocratici... Dico punto di partenza perchè da lì ci si dirige verso feste in ville fuori mano. Infatti Marcello, giornalista con ambizioni letterarie, pare quasi non lavorare mai, ma cambiare festa o incontro.
Le cose che mi sono piaciute maggiormente sono la descrizione della storia d'amore ossesiva ed infelice tra Marcello ed Emma, il dialogo tra Marcello e Maddalena all'interno della villa aristocratica, la disavventura di Stainer e soprattutto la maestria con cui i vari episodi sono concatenati e narrati, la spettacolarità di alcune vedute, il fascino di Mas*****nni.
L'unico punto non convincente, a mio avviso, è l'eccessiva prolissità del film, che a causa della sua durata perde verve e mordente.

Vegetable man  @  20/09/2006 17:35:48
   10 / 10
Un film enorme. Sotto tutti i punti di vista. Barocco (mai un film italiano era entrato nelle sale con tre ore di durata) e pirotecnico, ha saputo cogliere (addirittura anticipare) un cambiamento e un nuovo sentire che stava investendo la nostra società. Un film che ha fatto discutere l'Italia, è entrato nell'immaginario collettivo, ha inventato ed ha cambiato il costume. Imprescindibile: soli 21 voti mi lasciano alquanto perplesso. Almeno da top25!

ALBERTO89  @  01/09/2006 13:19:17
   8½ / 10
Gran film. Ci si avvicina con difficoltà, ci vuole una gran preparazione psicofisica per vederlo tutto di filato. Una grande interpretaione di Anita Ekberg e un immenso Mas*****nni. A volte un poco ridondante, ma, nonostante questo, un capolavoro.

ds1hm  @  30/08/2006 17:50:05
   9½ / 10
la dolce vita è a parer mio uno dei film che sono conosciuti dal pubblico attraverso frammenti del tutto insignificanti: la scena della fontana con la Ekberg l'ho sempre trovata assolutamente inferiore ad altre (quella della follia tragica di Steiner è assolutamente agghiacciante).
nel commentare 8 1/2 ho cercato di paragonare le due scene conclusive attribuendo un valore maggiore a quella di 8 1/2 solo perchè arriva alla fine di un film corale e attraverso la coralità di tutti i personaggi mette fine ad un film epico e complicatissimo da concludere. Ma come dimenticare la fine de La dolce vita? tutt'altro tipo di film, la scena conclusiva irrompe nella confusione e incoscienza generale a squarciare la coscienza dello spettatore: il volto angelico della ragazza, il suo sorriso racchiude e nega per sempre al protagonista la purezza della vita, la sua spontaneità, la sua semplice ed inarrivabile quiete.
resta il rumore del mare, e quel gesto di Mas*****nni che conclude il film nella follia dell'incoscienza.

Invia una mail all'autore del commento montecristo  @  23/07/2006 18:01:02
   10 / 10
Assieme ad 8 1/2 rimane il mio film preferito. Ogni volta che lo vedo mi emoziono... Scene suggestive, situazioni di un surreale che non cade mai nbell'eccessivo, ma sa rimanere ancorato alla realtà (vedi scena della ******* od il mostro marino)

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quaker  @  20/04/2006 00:33:05
   10 / 10
E' bello per me rivedere, ogni 5 o 10 anni, La dolce vita. Solo le ragazzine vedono 56 volte Titanic. Non credo sia prudente riguardare troppo spesso le scene dell'appartamento di Steiner (e non solo la seconda). Però ogni volta che si rivede questo film, si comprende perchè un classico non finisce mai di dirti tutto ciò che può dirti ... la Ekberg a Fontana di Trevi, ma anche il volto della Ciangottini, e battute minori (... ma cosa aspettate a chiudere questa baracca, è infrequentabile). C'è tutta l'Italia degli anni '60 miracolosamente condensata, e visto o rivisto oggi si scopre una qualità profetica in Fellini. Altri hanno ricordato che, alla sua uscita, fu oggetto di feroci polemiche ed interminabili discussioni, che oggi per un film sono impensabili (e non sarebbe male cercarne le tracce sui giornali d'epoca e metterle fra gli speciali).
Insomma è da consigliare caldamente, soprattutto (posso dirlo?) ai più giovani.

Titto  @  17/01/2006 20:22:41
   10 / 10
Un film che adesso appare un po datato e pesante è stato invece fondamentale per l'Italia del dopo guerra negli anni 60.

E' forse il piu grande film di tutti i tempi, l'unico ha cambiato lo stato culturale e la filosofia di un intero Paese...non è roba da poco.

Quando lo guardate tenetelo bene presente. Questo non è un film per lo spettatore di oggi, ma un film per una precisa epoca italiana

laurent  @  06/01/2006 18:36:47
   6 / 10
Gli do 6 perché tutti dicono che è un gran regista... a me è sembrato un film poco interessante per i temi trattati. Non ho finito di vederlo, mi sono addormentato quando la puttanona bionda e l'altro si sporgevano da una finestra a S. Pietro. Sicuramente ha i suoi meriti ma io non li vedo.

6 risposte al commento
Ultima risposta 25/02/2007 15.13.40
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badovino  @  21/12/2005 18:29:09
   10 / 10
Che dire? Cosa dire in pù di quello che è stato già detto? E' il FILM. Un'opera d'arte. Un film universale, come del resto lo erano anche quelli di Kubrik, Kurosawa, Bergman..
Marcello non è il protagonista attivo del film...ma protagonista passivo. Egli, giornalista donnaiuolo e inconcludente, passa fra amori violenti e scappatelle puerili, fra miracoli mediatici e mostri marini.......tutto senza mai concludere qualcosa. Egli è narratore inconscio...è un illustratore di vita. Ci accompagna nelle tre ore di pellicola in un mondo falso e veritiero, tenero e cinico, magico e miracolistico, burlone e straziante. Straziante come il suo amico che uccide i figlioletti nei loro lettini, burlone come la festa in cui un Celentano giovanissimo canta e balla, magico come il ritrovamento dell'animale sconosciuto pescato in mare, miracolistico come la visione della ******* ad alcuni bambini... Fellini riesce a costruire, in un mondo immaginario quale quello dei film, un mondo vero...purtroppo o menomale sin troppo vero.
Gli occhi del Fellini- Marcello ci guidano nella profonda anima della nostra esistenza dipingendo un quadro surreale e reale al tempo stesso, a guisa di un pittore visionario e tuttavia consapevole della realtà. E' forse la ragazzina che alla fine cerca di chiamare Marcello, la salvezza? E' forse lei quella speranza...quella luce...che potrebbe salvare i nostri corpi smembrati da una società fredda e cinica? Non si saprà....e forse neanche ha importanza....tanto il giorno dopo Marcello ritornerà a passare di vicenda in vicenda senza venire a capo di un filo troppo lungo per lui e per l'umanità intera.
Assieme a film come La strada, Otto 1/2, Amarcord...La dolce vita è sicuramente un astro infinito nell'universo cinematografico.

1 risposta al commento
Ultima risposta 29/01/2008 12.28.01
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KANE  @  05/12/2005 16:39:40
   10 / 10
capolavoro di fellini!!
film bellissimo che descrive attraverso le vicende, le paure e i sogni, di un grande Marcello, una societè italiana ancora acerba e sicuramente lontana dal mondo di via veneto!!
introspezione e visione del mondo orchestrate in maniera geniale!!
regia poderosa e piena del genio felliniano, che invade Roma la città più bella del mondo!
gli anni cinquanta fatti di illussioni e sogni, di amore e voglia del mondo ovattato delle star d'oltre oceano, sogni che nascono però con i piedi ben piantati in una realtà diversa, e la comunicazione tra i due può essere solo "forzata"!!
inquadrature bellissime e scene che hanno fatto la storia del cinema!!
chi non avrebbe scavalcato il muretto al richiamo di quella sirena felliniana?

la mia opinione  @  09/08/2005 22:53:11
   10 / 10
Personale opinione. Film per me da top. La dolce Vita. lo consiglio a tutti.

ROMA CAPITALE  @  07/08/2005 16:53:22
   10 / 10
Sono d'accordo anche in questo caso, qui non se discute nemmeno. Storia del cinema. Ch'era bella Roma, ora è un bordello.

Myrea25  @  07/08/2005 16:11:44
   10 / 10
Altro che top 25, estereofilizzati, americanati, siamo cinici e spesso ignoranti. Ci siamo difesi bene in passato, anzi abbiamo fatto storia, e siamo stati noi ad importare stili e modi di vita, costume, moda, come le catene di Pub che noi abbiamo portato in giro nel mondo intestati ad un dei migliori film di sempre, poi ricordiamoci che si tratta di Federico Fellini, ovvero il n 1.

2 risposte al commento
Ultima risposta 17/11/2005 12.22.09
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silvhia80  @  17/06/2005 01:12:03
   10 / 10
Cinema con la C maiuscola, il padre dell'italia cinofila in un film esimio. The best!!!

Mpo1  @  18/05/2005 23:36:44
   10 / 10
Capolavoro assoluto.
Un film importante che rompe con la narrazione tradizionale: non più la solita trama lineare, ma una serie di blocchi narrativi tenuti insieme dallo stesso protagonista e da un'unità di significato. Tutti si ricordano la scena della Ekberg che fa il bagno nella fontana di Trevi, ma sono molti i grandi momenti del film: Mas*****nni e Anouk Aimée (tra l'altro la mia preferita tra le attrici del cast) nella casa della prostituta, la scena a casa dell'intellettuale Steiner, la visita del padre, la festa nel castello...
Alcuni vedono 'La Dolce vita' solo come il ritratto di un'epoca, ma in realtà è molto molto di più. E' un film sulla sofferenza umana, sulla disperazione, che colpisce tutti i personaggi del film. Marcello vede in Steiner un punto di riferimento, ma scoprirà come dietro l'apparente equilibrio della sua vita c'era una grande disperazione. Ci sono 2 modi per reagire alla sofferenza: l'autodistruzione, come appunto fa Steiner e come tenta di fare la compagna del protagonista, oppure lo stordimento, l'evasione dalla realtà, come fanno i vari personaggi della "dolce vita" romana e come farà alla fine lo stesso Marcello. La giovane ragazza alla fine del film rappresenta la non-consapevolezza, la serenità che non è più raggiungibile da chi ha conosciuto la vera vita, che non è per niente dolce, ma amarissima.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Sere90  @  12/05/2005 22:58:52
   10 / 10
"....Marcello! Come here!"...."...Devo aggiungere altro?????????? IL capolavoro di Fellini,con il grande Mas*****nni giovane e bello...Film che non si dimenticherà mai.

polbot  @  18/04/2005 09:58:19
   7 / 10
Non riesco a dare di più. Sicuramente un gioiello ma che più passan gli anni e più il modo di fare (e i mezzi...) cinema cambia... più è difficile apprezzare... anche per me...

2 risposte al commento
Ultima risposta 06/01/2006 18.38.22
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  27/02/2005 01:16:34
   10 / 10
Un Cristo che sorvola il cielo di Roma, come quello che abbraccia Rio de Janeiro... La mistificazione medianica della fede, tra apparizioni di Madonne e una città che è eternità e dannazione del suo stesso dogma (il Vaticano)... E un'uomo che lascia una scia di morte perchè "forse aveva soltanto paura" ('l'amarissimo steiner di cuny, emblema di tutta la follia interiore di una società moderna) Parabola audace ma anche film vagamente "moralista", ricalcato dall'imput sproporzionato dei seni (grande madre, o icona trash benedetta dal suo Autore?) di Anitona, da un vero Tarzan (Barker) passato all'alcool , da donne "facili" che concedono solo una notte e specchi infiniti di amarezza, dalla scena intellettuale beat dell'epoca - quando Ginsberg cenava in via veneto e arthur miller sostava al piper, quando Marlene Dietrich alloggiava in piazza di spagna, e Nico non era ancora la chanteuse scoperta da Andy Warhol (ma quanto bella quanto bella) . A tutto questo, a tutta la fragilità delle donne perdute e mai ritrovate (per amore o solo per amare) Fellini oppone l'unica speranza, il volto acerbo di una quindicenne, Valeria Ciangottini, il cui richiamo di Marcello svezzato dal vento pare quasi un miraggio, un desiderio impossibile di redenzione. Più che un affresco di costume, "La dolce vita" tramanda ai posteri una sfrenata ambizione esistenziale che - negli anni del boom - spoglia i viveur della loro impossibile inadeguatezza umana. Fà di più: li costringe a un bagno di vitalità per non lasciarli perire nel nulla.Ho sempre pensato che dietro le persone che vogliono vivere TOTALMENTE la loro esistenza esista una fortissima fragilità emotiva. Marcello la raggiunge, dominato da tutto l'effimero che è parte del gioco, come un angelo che non vuole saperne di dover tarpare le sue ali In tutto il vitalismo del film, "immorale" per chi non ha sogni da trasmettere (all'epoca la censura colpiva duro) c'è il bisogno non di percorrere i tempi, ma di sfidarli - in una rinuncia dolorosa (Nadia Gray pensa al divorzio - ben prima del referendum radicale - e offre un sinuoso spogliarello, Steiner rappresenta la repressione, la fine imminente del modello inattaccabile della famiglia italiana doc). Echi splendenti ma in realtà crudeli di un'ipotesi futura, di un consumismo di vita atto a frantumare il classicismo sterile di "ieri". Celebrazione di un fasto, di un'epoca, fine e profezia al tempo stesso. Proprio come le rovine del foro, persistenti nel tempo, testimoni di un buio mai troppo lontano

3 risposte al commento
Ultima risposta 02/01/2007 00.08.14
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Gruppo COLLABORATORI Aenima  @  11/12/2004 20:42:17
   10 / 10
"CAPOLAVRO DEL CINEMA ITALIANO..."
Troppe volte ho sentito questa frase accostata alla pellicola di Fellini...Ma perchè la critica si sente obbligata a relegare "La dolce vita" nella, ingiustamente bistrattata, categoria del "Cinema Made in Italy"? Sia forse il timore di scoprire, un giorno, che il paragone rischia di far apparire Fellini all'altezza dei più grandi registi d'oltre oceano?
Non mi è mai capitato di sentir definire "Casablanca" come un capolavoro del cinema AMERICANO...Eppure è lì che l'hanno girato....E allora?
Qualunque sia la risposta, la mia unica certezza è che questo film è, oggi più che mai, un patrimonio inestimabile e una pellicola perfetta; da vedere, comprendere e rivedere...

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Ultima risposta 22/12/2009 09.21.14
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Invia una mail all'autore del commento Drughetto  @  08/12/2004 14:21:43
   10 / 10
Mi chiedo come sia possibile che non ci sia neanche uno dei tanti capolavori del geniale Fellini nella nostra top ten, dovè finito un pò di sano patriottismo?
A parte gli scherzi LA DOLCE VITA è uno dei capolavori assoluti del cinema.

dragonfly  @  06/10/2004 17:09:10
   10 / 10
La coppia Fellini-Mas*****nni fa sempre capolavoro. Inferiore solo al mitico 8 e mezzo. Film molto raffinato, che da un accenno allo star system dell'epoca e segna, con la sua profonda poetica, l'amaro di una concezione di vita, resa pubblica dall'obbiettivo del ''paparazzo'' (definizione antologica che nasce dal nome proprio del fotografo protagonista nel film).
Insomma, detto con Tullio Kezich, il film resta sempre "un mito e una grande lezione di cinema".

éowyn_3  @  27/08/2004 18:39:36
   9 / 10
cinico ritratto dell'alta società. eccellente.

Gruppo REDAZIONE maremare  @  25/08/2004 17:34:25
   10 / 10

Insieme a 'Otto e mezzo' compone un dittico di magnificenza assoluta

2 risposte al commento
Ultima risposta 30/11/2004 10.00.40
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