l'aldila' - e tu vivrai nel terrore regia di Lucio Fulci Italia 1981
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l'aldila' - e tu vivrai nel terrore (1981)

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locandina del film L'ALDILA' - E TU VIVRAI NEL TERRORE

Titolo Originale: L'ALDILA' - E TU VIVRAI NEL TERRORE

RegiaLucio Fulci

InterpretiVeronica Lazar, Antoine Saint John, Sarah Keller, David Warbeck, Katherine MacColl

Durata: h 1.26
NazionalitàItalia 1981
Generehorror
Al cinema nel Novembre 1981

•  Altri film di Lucio Fulci

Trama del film L'aldila' - e tu vivrai nel terrore

Anno 1927: in un albergo maledetto perché costruito sopra una delle sette porte dell'inferno, la folla inferocita uccide un pittore accusato di stregonerie. 1981: Liza, disegnatrice di moda, riceve in eredità quello stesso albergo newyorkese. Nonostante venga messa in guardia da una donna cieca, Liza si stabilisce nell'edificio pensando a come ristrutturarlo. Ma il suo è ottimismo bell'e buono...

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Voto Visitatori:   7,02 / 10 (131 voti)7,02Grafico
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Voti e commenti su L'aldila' - e tu vivrai nel terrore, 131 opinioni inserite

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stratoZ  @  09/11/2024 13:12:27
   7½ / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Secondo capitolo della trilogia della morte e quello più celebre, considerato a posteriori il migliore di Fulci, personalmente non mi va di esprimere una preferenza, mi piacciono allo stesso modo sia il precedente "Paura nella città dei morti viventi" che questo secondo capitolo, a differenza del terzo che lo ritengo il più debole. In questo film Fulci scatena nuovamente la sua vena surreale e orrorifica, creando un vero e proprio mondo allucinato, in cui dopo una prima parte ancora ancorata alla realtà si scatena questa progressiva sospensione della logica, entrando in un mondo in cui ormai, come si vede soprattutto nelle sequenze verso la fine, lo spazio e il tempo sembrano nemmeno esistere, non è più possibile distinguere realtà e finzione, un incubo ad occhi aperti che avvolge i protagonisti, come lo spettatore, non perfettamente consapevoli, confondendo volutamente gli stessi spesso e volentieri, gli stessi personaggi che interagiscono con loro prendono una natura illusoria, legata alla percezione e alla soggettività, alcuni riescono a vederli, altri no, sfuggendo alle logiche della narrazione classica, col passare del minutaggio il distacco si fa sempre più evidente, fino ad un finale da antologia che porta lo spettatore in uno stato di angoscia e spaesatezza incredibile, facendo emerge anche un certo nichilismo di fondo, una disillusione sulla vita e la morte che sono il perfetto climax per questo incubo esistenziale.

Il soggetto in sé è estremamente semplice, riguarda questo hotel costruito su una delle porte dell'inferno, partendo con una premessa estremamente suggestiva, ambientata nei primi del novecento, girata con una tinta seppia particolarissima in cui si scatena già l'orrore dell'uccisione di questo pittore che stava scoprendo la verità sull'albergo, scena estremamente cruenta col pittore che viene preso prima a colpi di catene e poi gli viene tirato l'acido in viso fino a farlo liquefare, arrivando subito dopo ai giorni nostri in cui questa giovane donna ha ereditato l'albergo e dato che si trova in uno stato di abbandono lo sta ristrutturando, l'idraulico incaricato di risolvere i problemi nel sotterraneo aprirà involontariamente questa porta dell'inferno, risvegliando non solo il pittore ma anche tutti gli altri morti viventi che faranno un bel casino - in una scena già estremamente cruenta col pittore in stato di decomposizione che cava gli occhi e poi uccide l'idraulico - da lì in poi sarà una discesa in questo orrore, tra sequenze altamente surreali - come già detto il finale o il primo incontro con Emily, la cieca che avvisa la protagonista dei pericoli, scena stupenda per come è girata, sul ponte, in mezzo alla nebbia e alla desolazione - a scene splatter sanguinolente e trucide, e come nei precedenti due film, Fulci non risparmia nulla, anzi è spietatissimo nel mostrare l'orrore, anche se qui personalmente penso sfrutti ancora meglio la tensione, basti vedere la splendida scena all'obitorio, quando la moglie dell'idraulico va a vedere il corpo, con il cadavere del pittore inquadrato più volte sullo sfondo e la telecamera che indugia sull'encefalogramma che ogni tanto sembra dare segni di risveglio, creando una tensione altissima, fino all'orrore che si scatena con la moglie dell'idraulico che morirà malissimo sciolta dall'acido, o ancora, la terribile scena della morta dell'architetto, divorato dalla tarantole, altamente sconsigliata agli aracnofobici, con questi ragni pelosi che gli strappano le palpebre e poi gli occhi e poi la lingua terribile, o ancora la morte di Emily col cane d'accompagnamento dato che era cieca che si rivolta contro di lei e le apre la gola, fino ad arrivare alle splendide sequenze finali con i morti che si risvegliano nell'obitorio, una sorta di tributo a Romero, una sequenza estremamente ansiogena.

Grande horror di Fulci, diretto alla grande, senza fronzoli nel mostrare l'orrore e lo splatter, allucinato e allucinante nelle sue atmosfere e nella narrazione che non da più appigli allo spettatore, da segnalare inoltre la colonna sonora di Frizzi, ancora straordinario, dopo quella del film precedente, qui prende delle connotazioni ancora più oscure, bellissima nel finale quando emergono anche dei cori da sabba mentre i nostri protagonisti vagano tra la nebbia.

Serenella71  @  18/10/2024 22:57:50
   9½ / 10
Capolavoro come pochi. Folle, terrificante e visionario. Sebbene sia datato, per me resta ancora un film da panico

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  21/09/2024 03:14:12
   8 / 10
Credo che possa tranquillamente annoverarsi tra i film più terrificanti di sempre, a livello visivo, e al contempo come un Capolavoro assoluto nel suo genere. Purtroppo c'è troppa carne cfr. Troppo sangue al fuoco, ma è ricco di magnifiche sequenze dove l'artigianato spesso grossolano di Fulci mostra una capacità stilistica e visiva di grande raffinatezza e di notevole gusto. Basterebbe l'intro Gotico o uno dei più incantevoli epiloghi del cinema horror di sempre a superare certe altre sequenze che rischiano di risultare un poco grottesche cfr. Gli zombies con citazione del maestro Romero. Su tutto domina una colonna sonora al cardiopalmo, attori e attrici dirette splendidamente e forse la sequenza più Iconica repellente e disturbante di sempre, Michele Mirabella (lui) divorato dalle tarantole (o migali?!). Giuro che quello è una delle cose più insostenibili viste in un film. Con qualche sforbiciata sarebbe stato perfetto. In ogni caso, un film da non perdere

zerimor  @  31/08/2024 19:21:45
   7 / 10
Prologo ed epilogo sensazionali. Specialmente il primo che con quella musica infernale (Fabio Frizzi again) inquieta un casino. Purtroppo nel mezzo tante sequenze interminabili che appesantiscono troppo il ritmo. Lucione però riesce sempre a ricreare un'atmosfera asfissiante e "L'aldilà" ne è forse la dimostrazione più alta nella sua filmografia, sebbene come film nel complesso io abbia preferito di più altri suoi lavori.
Ho visto diverse volte questo film nel corso degli anni, ma non riesco a considerarlo un capolavoro come lo è per molti.

Filman  @  23/11/2021 16:21:31
   9 / 10
L'idea dell'incubo ad occhi aperti secondo Lucio Fulci non poteva non riguardare il risveglio dei morti viventi e la follia dei vivi, raccontata all'inizio con un seppiato profondo che si dissolve parzialmente per tutto il film creando un'atmosfera marcescente.
L'ALDILA' - E TU VIVRAI NEL TERRORE fa parte di una serie di esperimenti riusciti volti a codificare l'horror in una narrazione surrealista che provoca dilatazione dei tempi, povertà narrativa, piattezza generale, ma anche disorientamento e sospensione della realtà.
Questo capolavoro non vive di un'estetica curata ma di un'estetica decostruita, non vive di grandi scene ma di pulpiti all'interno di un complesso meccanismo di sensazioni visive e uditive che spalancano gli occhi dello spettatore per ipnotizzarlo e lo rendono passivo rispetto alla visione del film.

musdur  @  21/10/2020 01:26:34
   5 / 10
Al ben riuscito prologo gore purtroppo fa seguito molta confusione che lascia il film nella mediocrità. Da segnalare il tema voci dal nulla della colonna sonora.

Alpagueur  @  30/09/2020 18:58:32
   4 / 10
un minestrone, quando si vuole esplorare l'inesplorabile i rischi sono alti. Dentro c'è di tutto (dalla schiuma di blob il fluido mortale agli zombi di Romero, dalle tarantole carnivore ai cadaveri dell'obitorio di Macchie solari, dall'albergo costruito su una delle "porte" di Inferno al pastore tedesco che morde alla gola il pianista (cieco, come Emily) di Suspiria...e chi più ne ha più ne metta). Ho visto più volte questo film, sempre nella speranza di essermi "perso" qualcosa. Ma nulla. Ogni volta una noia, una pesantezza, siamo in Louisiana ma potevamo essere tranquillamente in Alabama o nel Mississipi, poco cambiava, dal momento che non c'è alcun riferimento cittadino, non c'è niente di caratteristico nei paesaggi (la scena iniziale sulla barca vorrebbe simulare forse le paludi di quei luoghi, ma non funziona). Davvero brutto. Non ho mai avvertito in alcun momento la minima sensazione di paura (eppure sono uno che si spaventa ancora per L'esorcista). Salverei solo le musiche di Fabio Frizzi, alla sua memoria. La citazione finale, una liberazione. Fulci ha reso di più nei gialli.

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Ultima risposta 27/02/2021 19.29.06
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DankoCardi  @  06/05/2020 01:11:59
   9 / 10
Da bravo fan di nonno Lucio quale sono ricordo ancora l'emozione che provai quando per la prima volta vidi l'edizione integrale di questo film, con i mitici 7 minuti iniziali girati in seppiato che chiariscono tutto il resto della storia. Qui ci troviamo davanti ad una vera e propria estetica dell'orrore e della morte inscenata da un Fulci che è più interessato a mostrare piuttosto che a raccontare...e d'altronde trattandosi di un film dell'orrore è più che giustificato; insieme al fido Dardano Sacchetti scrive una storia molto cupa e simbolica, decisamente criptica e tutt'altro che perfetta, con incongruenze e buchi e di sceneggiatura. Ogni difetto però viene perdonato quando ci si trova davanti alle scene splatter che Fulci architetta in maniera anche esagerata ed irreale ma proprio per questo del tutto efficace a colpire lo spettatore offrendo anche più di quello che ci si aspetta. Possono dei ragni fare a pezzi un uomo? Che succede quando una boccia di acido ti cola in faccia? Vedendo questo film troverete la risposta a queste domande...e molto di più. Tutta questa violenza può sembrare gratuita e invece si amalgama alla perfezione con l'atmosfera (la fotografia di Sergio Salvati e le musiche di Frizzi sono da antologia) in cui ci si trova arrivando a toccare l'apice del terrore non solo materiale ma anche psicologico. Come ho già detto nelle mia recensione a "Quella villa accanto al cimitero", altro capolavoro fulciano, questo film ha qualcosa di magico o se preferite, di stregato: ogni volta che lo vedo, anche dopo decine di volte, scopro dei particolari nuovi che me lo fanno apprezzare come se si trattasse della prima visione! Uno dei migliori film horror in assoluto.
...e tu vivrai nel terrore!

VincVega  @  03/11/2018 10:56:16
   7½ / 10
Secondo film della "Trilogia della Morte" di Lucio Fulci. Bell'horror di Fulci, che gira un film semplice quanto efficace e un gran passo avanti rispetto a "Paura nella città dei morti viventi". Riguardarlo oggi trasmette ancora una tensione non da poco e l'atmosfera che pervade la pellicola è palpabile.

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Miglior capitolo della trilogia e tra le più belle pellicole di Fulci.

biagio82  @  06/02/2018 14:06:58
   7 / 10
su livelli del film precedente.
davvero stessi pregi (effetti sempre fantastici escene magnifiche)
e stessi difetti (trama abbozzata, superficialità nella spiegazioni)
la parte più interessante però sta nel fatto che fulci stava tessendo una trama più ampia, si scopre di fatti che le porte dell'inferno sono 7, nascoste sia in terra che in mare, e non è un mistero che fulci avrebbe voluto realizare un film per ogni porta, peccato che non riuscirà a realizarli.
anche questo film ha contribuito a rendere fulci un mito all'estero e far conoscere il cinema italino, e come per il film precedente questo è il motivo per cui il film merita almeno una visione

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  29/11/2017 19:12:13
   7 / 10
Sempre posizionata tra le migliori pellicole di Fulci devo dire che "L'Aldilà" mi ha deluso non poco. Passi la trama senza capo nè coda (peculiarità dell'horror all'italiana) ma non ho trovato quell'atmosfera malata, quella sensazione di terrore che sanno evocare altri film del suddetto e le sequenze splatter che lo hanno reso famoso risultano più che altro fini a sè stesse. Solo ordinaria amministrazione per il buon Lucio che ha saputo far ben di meglio (vabbè, anche molto di peggio).
La cosa migliore? La sequenza finale, di una potenza visiva inimmaginabile.

albert74  @  03/06/2017 02:54:22
   7 / 10
Film complesso. Horror puro ma con una sceneggiatura che vira decisamente nell'onirico e nel surreale. Mancanza totale di linearità ma effetti splatter decisamente forti, almeno per l'epoca.
Da quello che ho capito si è ispirato molto a Inferno, uscito pochi mesi prima. Per certi versi questo film è superiore a quello di Dario Argento. Si avvicina forse a suspiria anche se quello a livello figurativo e visivo era nettamente superiore.
Di certo è un horror che si lascia vedere bene, che presenta momenti di terrore. forse appare un po' datato nello svolgimento ma, personalmente, lo ritengo superiore a molti altri horror che ho visto, anche recenti.

uranian  @  24/01/2017 16:47:03
   8½ / 10
In questo secondo capitolo della sua "Trilogia della morte", Fulci decide di dimenticarsi ogni canone e struttura del cinema per buttarsi nel surreale, puntando sulla non-linearità della narrazione. Se questo in certi frangenti funziona solo a metà, complici anche alcune ingenuità sceneggiative, in altri -- la maggior parte -- riesce alla grande, creando un'atmosfera onirica senza precedenti. L'illogicità di certi eventi o situazioni* non solo non appesantisce la visione, ma esalta anche l'aspetto visivo dell'opera: costringendo il pubblico a sospendere la propria incredulità, ne reindirizza l'attenzione portandolo a immergersi ancor di più nelle fantastiche soluzioni visive adottate dal regista. In tutto questo, prologo e conclusione superano ogni aspettativa -- il primo per la crudezza e il suo sbalorditivo seppia, il secondo per la sua poeticità e interpretabilità. Inoltre, inutile dirlo, la violenza c'è ed è di ottimo livello, anche se alcuni effetti speciali sono invecchiati peggio di altri. Tra i migliori di Fulci.

*alcuni non sequitur nei dialoghi però stridono leggermente, potevano essere evitati... nulla di grave eh, però...

Thorondir  @  31/12/2016 12:49:26
   7½ / 10
Un film complesso nella sua semplicità. Inizio straordinario, poi cala nella ricerca quasi ossessiva dell'espediente gore a danno di un discorso d'insieme.

Guy Picciotto  @  11/12/2016 22:59:34
   9 / 10
Ogni nanosecondo del Fulci horror-gore mi porta all'estasi. E sicuramente il suo film più visionario, una vera e propria fotografia-amplesso necrofilo subliminale.

DitaAppiccicose  @  09/09/2016 22:01:37
   6½ / 10
Horror altamente visionario ed onirico. La regia di Fulci non sempre mi convince, come per altro in tutti i suoi lavori, praticamente, ed il film trovo che sia, nel complesso, parecchio noioso, con una trama slegata come nemmeno nei film di Argento.
Funzionano invece le scene splatter, di cui ritengo essere Fulci un maestro.
Da segnalare in negativo la pochezza degli attori, a cominciare da Michele Mirabella ( ! )

76mm  @  14/07/2016 15:51:35
   4 / 10
MOLTO SPOILEROSO

Mi scuso anticipatamente per la lunghezza eccessiva del commento, ma trattandosi di un cult per molti non voglio liquidarlo in quattro e quattr'otto.
Premetto che non sono un fan di Fulci, nonostante gli riconosca qualche film degno di nota come Non si sevizia un paperino e Sette note in nero.
Sono pienamente consapevole che quando si decide di affrontare un film come questo bisogna stare al gioco, ovvero non si può pretendere la verosimiglianza o la coerenza della trama, la recitazione sopraffina o i dialoghi di alto livello, altrimenti non si inizia neanche la visione.
Io al gioco ho voluto provare a starci, per cui non starò a lamentarmi di alcune amenità come il branco di tarantole spuntate dal nulla che divorano il povero Mirabella mentre lui resta a terra completamente paralizzato dopo una caduta di 2 metri scarsi, o il finale con gli zombi che non si capisce cosa c'entrino dato che fino a 10 minuti dalla fine non sembrava un film di zombi o del fatto che dall'ospedale i due protagonisti si ritrovino non si sa come nel sotterraneo dell'albergo...queste sono tutte cose che in un film così ci stanno pienamente, anzi in un certo modo ne costituiscono il fascino e servono a creare quella particolare sensazione di essere catapultati in un mondo dove tutto può accadere e tutte le regole sono sovvertite.
Insomma, quando entrano in gioco le forze del male, è normale e anche giusto che le cose più terribili accadano così, senza una logica, e fin qui tutto bene.
I problemi sorgono quando anche nei momenti "normali", ovvero quelli in cui le persone "normali" dovrebbero fare cose "normali", tutti si comportano in modo assurdo nel migliore dei casi e totalmente idiota nel peggiore.
Anche su questo punto vorrei precisare che ci sono dei comportamenti tipici da film horror, che per quanto logicamente assurdi devono essere accettati a prescindere, perchè sono indispensabili per lo sviluppo del film...così possiamo anche passare sopra al fatto che la protagonista, che ha appena ereditato un albergo diroccato e fatiscente e che dopo due ore ha già a che fare con due cadaveri e con un mucchio di altre cose sinistre invece di tornarsene da dove è venuta col primo aereo decida di restarsene lì per cercare di capire cosa stia succedendo...ovvio, se facesse la cosa più logica (scappare a gambe levate) il film sarebbe già finito ancora prima di cominciare per cui questa è una di quelle assurdità insite in questo tipo di film e che pertanto "devono" essere tollerate.
Ma quello a cui io mi riferisco e che non riesco proprio a mandar giù è l'assoluta mancanza di logica e buon senso anche nelle piccole cose, nelle azioni più insignificanti, nelle situazioni di normale quotidianità...quelle che con un briciolo di cura e di rispetto per l'intelligenza dello spettatore avrebbero potuto essere rese in maniera un minimo credibile e invece fanno pensare già da subito di stare in un mondo di perfetti imbecilli, dove tutto funziona al contrario, cosicchè quando le forze del male si scatenano non si avverte più di tanto il "salto in un altro mondo" perchè comunque già da prima tutto era completamente assurdo e privo di logica.
Essendo fresco di visione, cerco di fare un elenco (non esaustivo) delle cose a cui mi riferisco, giusto per dare un'idea:
- Un imbianchino cade giù da un impalcatura mentre sta dipingendo una facciata dell'albergo (sta su un ponteggio di un metro quadrato senza alcun tipo di protezione a un'altezza di 7/8 metri ma va beh...), fa un volo pazzesco e inizia a perdere sangue a fiotti dalla bocca, è evidentemente molto grave...cosa fanno la protagonista e quel genio di Mirabella? Chiamano un'ambulanza? Lo trasportano d'urgenza all'ospedale più vicino? No...lo appoggiano sul divano (!!) e chiamano il dottore... come quando hai la febbre o il mal di pancia...lui arriva dopo un'ora e la prima cosa che dice è di chiamare un'ambulanza...io dico, ma non c'era un modo meno cretino per introdurre il personaggio di Warbeck???
- Arriva l'idraulico, entra nell'hotel e senza neanche salutare o chiedere il permesso si accende una sigaretta...un vero duro!! (verrà trucidato dopo 2 minuti...campagna antifumo involontaria??)
- La moglie dell'idraulico si presenta in ospedale con la figlioletta, entra nella stanza dove c'è il cadavere del marito (nonostante un cartello con scritto vietato l'ingresso a caratteri cubitali) e inizia a vestirlo con lo smoking per il funerale (sul tavolo dell'obitorio)...lui era un omone grande e grosso, lei una donnina di 50 kg bagnata, in 5 minuti lo veste perfettamente di tutto punto cravatta compresa tutto da sola senza nemmeno sembrare affaticata dall'operazione.
- il medico collega di Warbeck attacca un macchinario per la rilevazione delle onde cerebrali a un cadavere putrefatto da 50 anni
- il dottore interpretato da Warbeck finisce il turno e comunica al collega che andrà a casa, invece incontra per strada la protagonista e la invita a bere qualcosa, si presume che l'incontro sia stato casuale e che quindi nessuno sappia che in quel momento il dottore si trova al bar, eppure riceve una telefonata dal collega proprio nel bar dove si trova. (telepatia??)
- questa forse è la migliore: al funerale dei genitori (4 persone in tutto) la bambina, di 10 anni circa, viene abbracciata, salutata e poi abbandonata lì sola con se stessa, non c'è nessuno che l'accompagni o che le chieda almeno se ha bisogno di qualcosa...lei se ne va tutta sola (ripeto, avrà sì e no 10 anni e ha appena perso entrambi i genitori in tragiche circostanze) e nel frattempo è diventata cieca (!!!)...
- la protagonista e il dottore, accortisi con lievissimo ritardo che qualcosa non sta andando per il verso giusto, si recano all'ospedale per chiedere un parere all'altro medico (quello delle onde cerebrali), in quanto "esperto" in materia (??)...arrivano e la prima cosa che fa Warbeck è di andare nel suo ufficio a prendere la pistola, che notoriamente ogni medico che si rispetti tiene nel primo cassetto del comodino...fra l'altro si tratta di una pistola magica in quanto esplode non meno di15/20 colpi senza essere mai ricaricata.
Probabilmente dimentico qualcosa ma penso di aver reso l'idea.
Questa io la chiamo cialtronaggine o meglio presa per i fondelli ai danni dello spettatore, e purtroppo non riesco ad accettarla neanche in "...horror liberi e anarchici come questo: tra i più visionari del fantastico italiano, e capaci di creare un mondo in preda a un caos apocalittico, al di fuori di qualunque logica interna o esterna al genere..." (citazione letterale di un noto critico cinematografico).
Degli effetti speciali, spesso osannati, preferisco tacere altrimenti devo dilungarmi ancora e non ne ho voglia.
So che questo film ha tanti fan, spero di non aver "urtato" nessuno.

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Ultima risposta 30/09/2020 18.43.53
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CyberDave  @  06/06/2016 10:06:50
   7½ / 10
Finalmente un horror di Fulci riuscito davvero bene, questo secondo film della sua personale "Trilogia della morte" è horror allo stato puro, c'è tutta l'essenza del regista, che riesce a far trapelare tutto ciò che vuole comunicare.
La trama è abbastanza lineare, viene subito rivelato che un hotel in Lousiana è stato edificato sopra ad una delle 7 porte del male, da qui si sviluppa la vicenda.
Nel film, come detto, c'è tutto del grande regista italiano, splatter, sangue, morti che risorgono, tensione, aria malsana, storia di morte e di inferno.
Secondo me un'opera davvero ben fatta, che racchiude l'essenza dell'horror italiano di fine anni 70 e metà anni 80.
Secondo me, ad un attenta visione, si nota come non viene lasciato nulla al caso, alcuni riferimenti che tornano a perseguitare la ragazza sono davvero delle chicche.
Un film che ogni appassionato deve vedere almeno una volta.

TheLory  @  28/05/2016 08:30:57
   2 / 10
Se come molti dicono questo è uno dei migliori del maestro Fulci, meglio che torni a scuola da scolaretto col fiocco in testa. La trama è quanto di più banale si possa immaginare, aspettavo un colpo di scena o una svolta geniale alla storia, ma niente, è lineare come poche.
Anche dei 10 vedo... mammamia

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Ultima risposta 30/09/2020 18.59.26
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freddy 94  @  17/05/2016 14:33:16
   10 / 10
Uno dei miei film horror preferiti nonchè uno dei migliori del maestro Fulci.

ferzbox  @  21/07/2015 21:10:41
   7 / 10
"L'aldilà-tu vivrai nel terrore" è la seconda pellicola diretta da Lucio Fulci che fa parte della cosidetta trilogia della morte,considerata la migliore impresa in campo orrorifico di questo regista amato e sostenuto da molti(il sottoscritto compreso....nonostante alcuni lavori successivi lasciassero molto a desiderare).
Contrariamente al pensiero della maggioranza di fans del grande Lucio ho sempre considerato l'aldilà il meno convincente dei tre,anche se devo ammettere che si tratta di uno dei suoi lavori più affascinanti,tenendo conto,tra l'altro,del pittoresco finale,molto visionario e dantesco....
Tuttavia,a differenza degli altri due,ho notato che le scene splatter o "schifose" erano un pò ostentate e sfruttate per allungare la brodaglia; cosa che non ho mai gradito particolarmente dato che si tratta di un film che cerca di colpire grazie ad una certa atmosfera onirica/malefica; avrei gradito che fosse più dosata come per le altre due opere(la scena dei ragni,ad esempio,era troppo lunga)...
Comunque si tratta di una delle produzioni di Fulci che vale la pena di guardare,dimostrando quanto l'horror italiano poteva batostare quello straniero nonostante il low budget......
.....tempi che furono....

alex94  @  31/05/2015 09:59:18
   10 / 10
Capolavoro dell'horror italiano diretto da Lucio Fulci nel 1981.
La trama è si delirante ma è anche parecchio coinvolgente,riesce infatti ad incollare allo schermo dall'inizio alla fine,presenta inoltre diverse scene splatter piuttosto forti (per gli anni in cui il film è stato girato) realizzate perfettamente dal bravo Gianetto De Rossi.
Sono tante le scene e le sequenze che resteranno in testa allo spettatore,il bellissimo e crudissimo inizio,le varie scene degli omicidi, e il (quasi) "poetico" finale,sicuramente uno dei migliori che in campo horror mi è capitato di vedere.
Bisogna dire che il film è tutt'altro che perfetto,presenta dei buchi di sceneggiatura abbastanza grossi ed anche la recitazione non è eccezionale,è appena sufficiente.
Tutti questi difetti comunque non penalizzano affatto il prodotto finale che grazie anche all'ottima regia e fotografia e all'epica colonna sonora si rivela semplicemente unico ed inimitabile.
Non riesco ad essere completamente oggettivo in questo caso, "L'aldila" è uno dei miei horror preferiti,uno dei primi che ho visto,quindi ci sono particolarmente affezionato,secondo me è da vedere almeno una volta.

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Ultima risposta 04/06/2015 14.43.28
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dagon  @  16/11/2014 22:24:43
   6½ / 10
"L'aldilà" è un film delirante, contraddistinto dal solito stile di Fulci rozzo e sporco. Eppure è proprio questo tocco a dare ai suoi film un sapore macabro, malsano, disturbante ed inquietante, che poche altre pellicole horror hanno. In certi momenti l'ho trovato persino efficacemente fastidioso, non per lo splatter ma proprio per l'atmosfera.... ma in altri passaggi questo strano connubio di forze fulciane, crea delle sequenze a loro modo memorabili, a dispetto spesso di un certo nonsense. Plus assoluto la colonna sonora di Frizzi. "Voci dal nulla" è un pezzo da paura. Così "acid burn", quello in cui una poltiglia di sangue e materia putrefatta "insegue" una tizia in un obitorio...

Paperino Killer  @  24/06/2014 21:24:01
   9 / 10
Film venerato negli Stati Uniti e (ovviamente) snobbato in Italia.
Il guaio è che non c'è scritto "diretto da Dario Argento", altrimenti media dell'8 easy...

GianniArshavin  @  18/04/2014 16:53:51
   7½ / 10
Siccome il Fulci horror mi ha quasi sempre parzialmente deluso tutte le mie ultime speranze erano riposte in L'aldilà , considerato il capolavoro del regista anche al di là del genere horror.
Questa volta l'autore romano non mi delude e finalmente anche io mi posso unire al coro dei sostenitori visto che l'opera in questione è davvero notevole e visionaria , meritatamente considerata un cult.
Il film è un horror puro , che pur mantenendo alcuni difetti già presenti in altri lavoro fulciani come una sceneggiatura debole e comportamenti non sempre logici dei protagonisti , riesce ad elevarsi grazie ad un'atmosfera malata e molto lovencraftiana; per tutta la durata del film avremo la sensazione di trovarci in un incubo che precede un evento catastrofico ed apocalittico , proprio come succedeva nei racconti del maestro americano. Anche elementi come mostri antichi risvegliati , collegamenti con mondi lontani ed arcani e comportamenti fuori di testa di chi entra in contatto con questi oscuri fattori possono essere ricollegati alla penna dello scrittore di Providence che ovviamente vanno ad impreziosire di molto il film.
Di grande valore anche gli straordinari effetti splatter , efferati ed eccessivi ancora oggi. È vero che forse a volte le scene truculente sono tirate troppo per le lunghe ma è vero anche che riescono ancora oggi a far girare lo sguardo allo spettatore per la violenza che trasmettono.
Fulci poi non dimentica la tensione ed alcune sequenze sono assolutamente valide sotto questo aspetto. Da evidenziare inoltre il finale apocalittico e potentissimo e l'incontro fra la protagonista ed Emily , una scena inquietante e spettrale.
In questo suo prodotto Fulci è bravo a creare un clima perverso da fine di tutto che giustifica alcune carenze , cosa che invece non poteva essere fatta in altri lavori del filmaker per colpa della mancanza di un'atmosfera e di intenti adatti.
In definitiva L'aldilà è una pietra miliare da vedere ed ammirare , film di riferimento per un intero genere , che nonostante i difetti rimane ancora oggi uno dei punti massimi dell'horror/splatter.

Italo Disco  @  17/01/2014 01:29:42
   10 / 10
Due notti fa mi sono sognato che stavo al cinema a vedere L'ALDILA' - E TU VIVRAI NEL TERRORE, ad un certo punto, tipo a metà film, mi alzo in piedi e incomincio ad applaudire il capolavoro che sto vedendo, rimango ancora in piedi un paio di minuti ed all'improvviso una voce mi dice di abbassarmi, mi volto e vedo che dietro di me c'è proprio lui: "il Maestro", "il Grande Lucio"! Mi avvicino per congratularmi con lui ma in quell'istante mi sveglio.....e la prima cosa che ho pensato é che era da troppo tempo che in effetti non mi vedevo L'ALDILA'. La sera stessa me lo rivedo e adesso non posso fare a meno di commentarlo su Filmscoop. Ci sono film che vanno al di là del loro effettivo valore artistico, film dell'infanzia che ti colpiscono e che poi ti porti dietro tutta la vita e quando magari li hai quasi rimossi ad un certo punto senti il bisogno fisiologico di rivederli. Da ragazzino il film di Fulci in questione mi terrorizzò molto e con il passare del tempo è divenuto uno dei miei lungometraggi preferiti. Gli effetti splatter e la violenza esagerata uniti con un'atmosfera macabra e il senso di morte che oscilla in ogni inquadratura danno al film una dimensione da incubo affascinante e paurosa al tempo stesso, di sicuro accentuata dalle maestose musiche di Frizzi e da una logica pressoché assente sia nella trama che nella recitazione, da gustarsi il cagnesco quanto inutile "faccia a faccia" tra Joe l'idraulico e Martha nei sotterranei dell'albergo. Tra le scene d'antologia indimenticabile l'attacco delle tarantole a Michele Mirabella, scena che mi fa sempre schifo riguardare visto che odio i ragni, da paura anche la donna sfigurata dalla sostanza corrosiva nell'obitorio con tanto di vomitevole miscuglio sangue - acido che insegue la figlioletta tra un cadavere e l'altro, un'altra scena fantastica è il bulbo oculare di Martha che viene fatto schizzare via da un chiodo, tant'è che preferisco quest'effetto piuttosto che la più "famosa" scheggia di legno nell'occhio di Olga Karlatos in ZOMBI 2 effettaccio rimasto giustamente famoso che era fatto bene lo stesso, ma fra le due sequenze preferisco il bullone arrugginito nell'occhio della mitica Veronica Lazar, la strega di INFERNO di Argento e la strega - giudice di IO E MIA SORELLA di Verdone. Gli zombi non sono la parte principale della storia malgrado il regista all'inizio degli anni 80 fosse diventato famoso proprio grazie a queste creature, pare che furono i distributori tedeschi a convincere la produzione a infilarli per forza nella sceneggiatura, infatti quando compaiono sono assai diversi da quelli di ZOMBI 2, la erano carcasse putrescenti piene di vermi, qua diciamo che sono ancora in bello stato, per esempio è da sballo lo zombi che esce dalla vasca piena d'acqua con la camicetta d'ordinanza sbottonata e petto villoso in bella mostra che ucciderà uno dei protagonisti, tra le altre cose i morti viventi non azzannano nessuno, l'unico a strappare la carne di una persona è un pastore tedesco alla sventurata Sarah Keller alias Cinzia Monreale co-protagonista di un altro Cult - Horror italico, BUIO OMEGA di D'Amato. La recitazione m'è sembrata più che buona guidata dall' unica cosa graziosa di tutto il film e cioè Katherine MacColl, attrice che girò tre movie con il Maestro romano e che poi è sparita, nel cast anche due autentici eroi del cinema di genere nostrano: David Warbeck e Al Cliver (Pierluigi Conti). Compare anche Giampaolo Saccarola nel ruolo del po' mentecatto Arthur, il suo penultimo film prima di morire sarà LE COMICHE di Parenti nel simpatico ruolo dello scagnozzo di Villaggio & Pozzetto. Ammetto che il film non è perfetto però chi se ne frega, anzi, in questa Opera i difetti diventano automaticamente pregi che s'incasellano perfettamente uno insieme all'altro come un puzzle satanico, dirò di più: io lo vedo come se fosse un sogno ad occhi aperti e quale sogno è perfetto? 83 minuti di puro delirio visionario con sprezzo di ogni logica chiuso da un finale giustamente senza speranza e apocalittico. 10 meritato. Grazie Lucio.

Dante69  @  21/11/2013 18:19:15
   6½ / 10
Lucio Fulci è stato uno dei più grandi registi che l'horror made in italy abbia mai conosciuto. Questo suo l'Aldilà è considerato il suo miglior film , secondo me non è così ma ciò non vuol dire che il film sia brutto , analizziamolo.
Il film si apre con un prologo mozzafiato in cui un uomo viene fatto letteralmente a pezzi in un albergo , da questo gesto dunque si apre una delle sette porte dell'inferno (alcune delle altre porte vengono trattate in altri horror di fulci) dando via alla maledizione. La regia è veramente buona con riprese sempre adatte al tipo di situazione che si sta guardando , gli attori ( tra cui spicca sempre l'affascinante Katherine MacColl , protagonista anche di altri film del regista) sono bravi anche se in questo film in particolare vengono quasi tutti relegati al semplice ruolo di carne da macello , esatto il film è uno splatterone micidiale ( effetti speciali del grande giannetto de rossi) mentre le musiche di frizzi sono molto evocative. Gli unici difetti che affliggono la pellicola sono: Una sceneggiatura non sempre all'altezza e la presenza in certi momenti nel film di punti morti che possono annoiare non poco. Nonostante ciò se siete stimatori di Lucio Fulci o volete semplicemente buttarvi in un horror italiano vecchio stile , questo è il film che fa per voi.
Regia:7,5
Attori:7
Trama:6
Musica:6,5
Effetti Speciali:7,5
Evil Forces:5,5
Longevità:6

Jack_Burton  @  10/09/2013 20:57:10
   3 / 10
...e tu vivrai nella NOIA !!!
C'ho provato a vivere nel "Terrore", ce l'ho messa tutta...ma il Terrore è l'unica emozione che questo film non mi ha evocato...
Venvia dai, se questi sono i film di cui il cinema italiano deve andare orgoglioso, i cosiddetti "cult" siamo messi proprio male...
Film insignificante, trama inesistente, solo un misero pretesto per girare scene splatter artigianali...e considerare che è uno dei migliori lavori del regista.
Io vi avverto...se non volete perdere tempo della vostra vita state lontano da questa BOIATA !!!

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Ultima risposta 06/06/2016 10.08.28
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Blatta Blasfema  @  04/08/2013 01:29:52
   7 / 10
Questo è un gran bel Fulcione.
Alcune sequenze veramente memorabili.
Consigliato.

BrundleFly  @  02/08/2013 10:24:01
   6½ / 10
Un film ottimo dal punto di vista tecnico, alcuni effetti splatter potrebbero tranquillamente reggere il confronto con gli effettacci digitali che si vedono adesso.
Peccato per la sceneggiatura davvero mal curata, piena di buchi e che lascia irrisolti molti/troppi misteri.
E' il primo film di Fulci che vedo, cercherò di recuperarne altri.

Spotify  @  12/07/2013 02:24:18
   6½ / 10
Buon horror di fulci anche se inferiore a zombi 2. La trama iniziale è carina con l'hotel costruito su una delle sette porte dell'inferno ma poi il tutto cade nella solita sceneggiatura scialba ( il punto debole di fulci ) e si cominciano a sviluppare varie sottotrame inutili. Film di una violenza inaudita e splatter a volontà. Pellicola tra le più inquietanti che ho mai visto fino ad ora. Buon film.

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Invia una mail all'autore del commento luca986  @  14/03/2013 09:51:14
   7½ / 10
Non mi importa dei palesi difetti di sceneggiatura, questo film è un vero cult ed è italiano! Grazie Fulci!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR carsit  @  13/02/2013 15:15:54
   7 / 10
QUesta volta Fulci mi ha convinto.
O meglio, mi hanno convinto i 20 minuti finali.
Intensi, interessanti, al cardiopalma e che concludono magistralmente il film.
Il problema è che il film dura un'ora e mezza , perciò bisogna parlare anche della parte iniziale.
Il film parte benissimo con un prologo color seppia nel quale facciamo la conoscenza di un pittore "maledetto" che viene flagellato ed ucciso da una folla ( reo di stregoneria).
La colonna sonora che apre i titoli di testa, e che viene riproposta in alcuni attacchi, è veramente azzeccata e molto bella.
Successivamente osserviamo un salto di 50 anni, nella quale l'hotel in cui risiedeva il pittore è diventato parte dell'eredità della protagonista.
Lei è molto bella ed è molto brava ( l'unica che si salvava nella recitazione di " quella villa accanto al cimitero").
Fulci mette in evidenza i suoi pregi, ma anche i suoi difetti.
è sempre molto bravo nel suo lavoro, e le sue inquadrature morbose degli attacchi meritano davvero ( attacco delle tarantole, l'azzannamento del cane, il bulbo oculare che fuoriesce dall'orbita, il sangue mischiato ad acido che avanza nella stanza).
ANche gli effetti speciali " artigianali" sono molto efficaci ed ancora adesso provocano un senso di nausea.
Il problema di Fulci è sempre uno: è un pessimo sceneggiatore.
Come al solito abbiamo alcuni buchi ed alcuni passaggi veramente alluccinanti che ti fanno perdere il filo della trama:

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I dialoghi sono spesso campati per aria, e la recitazione generale è mediocre.
Da contraltare posso rivalutare positivamente tutto il film per le sequenze finali.
IN particolar modo, degli ultimi 5 minuti.
COnsiglio la visione!

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danielplainview  @  25/01/2013 10:30:27
   8 / 10
Uno dei più grandi Horror italiani. Un MUST.

antoeboli  @  17/01/2013 02:55:54
   5½ / 10
Film del buon Fulci sulla scia del successo di Zombi 2 . L'aldilà è un film che vorrebbe essere un mix tra la classica storia con la casetta costruita su un posto malefico (vedi shining uscito un anno prima) e un film di zombi ( appunto zombi 2 ).
Entrambe le cose non vengono bene per una sceneggiatura che mischia troppa roba assieme e per di più penso che ci siano scene incomprensibili come la morte della donna in ospedale , oppure lo stesso finale , registicamente fantastico , ma io mi domando il perchè (spoiler 1 ).
Note di merito per le scene splatter di cui una ripresa sempre da zombi 2 , e altre tra cui la scena degli aracnidi . Durante le scene sanguinolente Fulci presta una grande attenzione ai dettagli per potercela descrivere meglio , tutto merito anche del fidato Giannetto de Rossi anche qui alle prese con un buon trucco .
Colonna sonora tutto sommato piacevole per quanto molto all 'italiana di quegli anni , ma che si lascia ascoltare .
Regia nel complesso buona ma imperfetta qualche volta come nelle battute finali (spoiler 2)

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prof.donhoffman  @  29/11/2012 14:15:46
   8½ / 10
Qualche *******ta c'è per carità ma l'inizio e la fine di questo film hanno fatto la storia del cinema.

BlueBlaster  @  30/08/2012 01:41:22
   7 / 10
Devo dire niente male per essere del italiano e del 1981...Fulci ci sapeva fare!
Certo gli effetti speciali ora risultano veramente scarsi e la trama è un casino mala regia e la fotografia sono di gran classe ed il risultato apprezzabile!

floyd80  @  16/08/2012 12:34:54
   6 / 10
Una pellicola suggestiva dove una grande regia regna su tutto.
Purtroppo però è "invecchiata" male, gli effetti speciali a tratti risultano ridicoli e la sceneggiatura è piena di buchi.

Nightmare97  @  06/05/2012 15:34:54
   8 / 10
ottimo film, con scene splatter e trama semplice e piacevole anche se con punti non troppo chiari e poco ricollegabili alla trama principale...

topsecret  @  24/04/2012 10:17:00
   6½ / 10
Restaurato e presentato nelle sale americane da Tarantino, L'ALDILA' è il secondo film della cosiddetta "Trilogia della morte" che Fulci gira all'inizio degli anni '80.
A mio parere, sotto il profilo degli effetti speciali splatter Fulci non è stato aiutato dall'epoca in cui girava i suoi horror, trucchi che se anche avevano qualcosa di raffinato e articolato, all'atto pratico risultavano fin troppo artigianali e conseguentemente poco efficaci dal punto di vista visivo ed emozionale. Sotto questo aspetto, la scena delle tarantole secondo me è la più grande cacchiata dopo il big bang, ma comunque...
Le atmosfere di paura, le musiche e le inquadrature ricercate invece avevano il merito di far risaltare tutta la tensione e l'adrenalina che il cinema horror deve saper proporre.
Merito a Fulci quindi che, tra alti e bassi, ha meritato di diritto il posto importante che ricopriva nel panorama horror italiano.

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andrea90  @  23/04/2012 12:32:44
   9 / 10
Forse il miglior film di Fulci e senza dubbio quello per cui sara' piu' ricordato. Peccato che all' epoca non fu apprezzato pienamente ( come invece e' avvenuto di recente ) , poiche' sarebbe stato quel successo che Lucio cercava da una vita ancora piu' clamoroso di quello di "Zombi 2" , e che ne avrebbe impedito il triste declino alla fine degli anni 80'. L' idea alla base del soggetto di Dardano Sacchetti ( che scrive la sceneggiatura insieme a Fulci e a Giorgio Mariuzzo ) e' profondamente debitrice di "Inferno" di Dario Argento, ma il sottofondo lugubre e spettrale in cui si caratterizza la vicenda , la sensazione di angoscia e terrore che sembra celarsi dietro ogni porta e corridoio del "Sette porte" , la dilatazione dei tempi della paura e la rappresentazione filmica della violenza sono qualcosa di completamente nuovo. La trama e' quasi inesistente ( o meglio viene abbandonata dopo 40 minuti poiche' il film e' concepito come una moderna rivisitazione dell' Apocalisse dove i piani temporali logico-sequenziali sono sovvertiti ) e l' incedere lento della vicenda ( che molti stolti sottolineano negativamente in diversi commenti precedenti ) si rivela fondamentale per far calare lo spettatore in una realta' che di reale non ha piu' nulla, dove tutto puo' succedere in qualsiasi istante e senza la minima spiegazione logica ( oggi invece tutto deve essere spiegato nel minimo dettaglio per compiacere i gusti degli spettatori: proprio non ci siamo!! ). Molte le sequenze indimenticabili : la prima apparizione di Emily in quella highway deserta e annebbiata ( solo questa da sola vale l' intera visione ) , l' attacco delle tarantole ai danni di Michele Mirabella, l' assedio da parte degli zombi nell' ospedale e soprattutto il catartico e agghiacciante finale. Il film che Argento non e' mai riuscito a fare e che fa di Fulci il suo piu' degno avversario. Stasera alle 23.00 su Iris ( in tempi in cui ci ripropinano il Titanic e altre scemenze in 3d , mentre questi piccoli capolavori rischiano di sparire per sempre dall' homevideo! ) da non perdere ( anche se c'e' il rischio che sia tagliato ) per chi ancora non lo conosce poiche' e' un film unico nel suo contesto nazionale e non solo.

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Ultima risposta 22/05/2012 19.10.03
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Neurotico  @  26/12/2011 11:10:51
   8½ / 10
Una serie di aggettivi su uno dei film horror piu' inquietanti che siano mai stati girati: allucinato, ipnotico, cupo, oscuro, metafisico, astratto, pessimista e apocalittico. Dicono sia il film piu' anarchico di Fulci, in cui il regista ha avuto la sua massima libertà. A tratti sgangherato e poco coeso ma dall'indubbio fascino visivo.

Invia una mail all'autore del commento Elly=)  @  25/11/2011 10:28:27
   10 / 10
Estremo, provocatorio, scioccante, tremendamente gore, capolavoro italiano in assoluto, cult movie dello splatter dalla terrificante colonna sonora di Frizzi che gioca un ruolo incontestabilmente importante in tutte le scene da brivido.

Vietato ai minori di 14 anni é un film che sfondò in tutti i botteghini internazionali ed é un'opera cinematografica di grande livello, studio artistico e stile registico fortemente marcato.
É uno di quei film che il mondo intero ci invidia, quanti omaggi e quante citazioni!dall'amore di Quentin Tarantino per Fulci a tanti altri grandi nomi di registi di fama mondiale come Raimi, Rodriguez, Argento, Carpenter,..troviamo nei loro film netti riferimenti che portano dritti a questa pellicola. Una pellicola dalla quale lo stesso Fulci trarrà degli aspetti per i suoi film successivi. E ancora quante case discografiche, videogiochi,..lo hanno onorato!
Ma Fulci con il de L'ALDILÀ contraccambia: infatti nel film c'é la presenza di rimandi a grandi classici letterari come Shining (l'hotel infestato da presenze malefiche) e il ciclo di Cthulhu (il libro Eibon).

"La nostre vita é un terribile incubo e l'unica via di fuga é nascondersi in questo mondo fuori dal tempo." Ecco cosa voleva esprimere Fulci con questo film, questa sua visione l'ha espressa in modo sublime, mai nessun regista italiano (e straniero?) é riuscito ad eguagliarlo per quanto riguarda lo splatter gore.

Peccato che, come spesso accade, non sia stato capito subito e forse neanche ora dai suoi connazionali, contrariamente a quello che é successo in Francia soprattutto e nel resto del mondo, dove il valore artistico di quest'opera é stato apprezzato veramente.

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Ultima risposta 30/11/2011 00.24.55
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ifry  @  21/11/2011 18:22:09
   3½ / 10
dopo PAURA NELLA CITTA' DEI MORTI VIVENTI (primo della trilogia, che non mi ha entusiasmato più di tanto) speravo in questo che, facendo delle ricerche sul web o wiki, si dice sia superiore.
anche tarantino lo cita nei suoi film, ma tarantino, nonostante sia uno dei miei registi preferiti, da cinefilo non capisce nulla di film.
da Lucio Fulci mi aspettavo moltissimo, ne sento parlare come tra i migliori registi horror italiani di quel periodo.Dio mio se è tra i migliori...
veniamo al film.

fulci ha sempre una sceneggiatura debolissima, se non nulla. tutti i suoi film (almeno quelli che ho visto, e sono fin'ora 3) hanno la stessa struttura.
introduzione, sviluppo, per poi arrivare negli ultimi 20-15 minuti all'apice dell'orrore.

a parte gli ultimi minuti ci si annoia. tantissimo.
gli attori sono pessimi. a confronto quelli di 100 vetrine sono da oscar.
doppiaggio piattissimo, e dialoghi davvero stupidi.
personaggi stupidi. si proprio idioti. lo zombi è lì fermo, ti da la possibilità di scappare, anzi ti dice, scappa cogl.one, che sennò vengo a prenderti. ma nulla da fare, i personaggi non scappano. Questo fa si che non ci sono colpi di scena. oramai lo sai ed attendi con noi a che se lo mangia.
i personaggi gridano soltanto. qualsiasi cosa succeda gridano, non chiedono aiutano, non svengono, non ci cagano. gridano qualsiasi cosa capiti.
e tu sei lì che attendi finiscano di essere mangiati per vederli smettere.
poi ci sono quegli odiosissimi primi piani degli occhi, che almeno esprimessero qualcosa, ma sono totalmente inutili e privi di qualsiasi emozioni.
fulci ama lo splatter e si vede, perchè lo scopo è quello, arrivare a far vedere quanto sono bravi quelli degli effetti speciali. e lo sono davvero.
ma l'orrore si limita a questo. se c'è un chiodo nella stessa linea dell'occhio, quel chiodo andrà nell'occhio. non ci sono colpi di scena! oramai lo sai.
effetti speciali e scenografia sono belli. vedere la parte finale di quel linbo. sono rimasto colpito. anche la colonna sonora non è male.
riassumendo, a parer mio, a parte attori, regia, sceneggiatore e montaggio che fanno caga.re. cioè la parte che dovrebbe valere.
scenografie ed effetti speciali e colonna sonora meritano, per il resto evitatelo.

oramai mi resta "la villa accanto al cimitero" per finire la trllogia... e che faccio non lo vedo? oramai....dicono sia il capolavoro di fulci. ma avevano anche detto che L'ALDILA' - E TU VIVRAI NEL TERRORE era superiore...

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Ultima risposta 22/11/2011 10.16.45
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Leonardo76  @  04/11/2011 23:09:57
   5 / 10
Storia esile per giustificare una vera e propria fiera dello splatter; tensione scarsa disgusto alle stelle.

Oskarsson88  @  04/11/2011 16:18:51
   2½ / 10
Un punto pieno se lo merita la colonna sonora, che è l'unica cosa che è davvero valida del film. Un altro mezzo punto ci può stare per la cupa atmosfera del finale e la voce fuori campo. Il resto è estremo splatter gratuito di ogni genere e privo di senso con una trama a dir poco ridicola tra mostri e zombi vari che fanno sfracelli. E questo sarebbe il capolavoro di Fulci?? Stiamo messi bene si!

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Ultima risposta 06/11/2011 19.40.36
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Savo91  @  20/10/2011 20:39:49
   9½ / 10
che dire......questo è considerato l'horror numero 1 del grande maestro del gore Lucio Fulci, io personalmento penso sia uno dei + belli horror anni 80' che abbia mai visto, non ha alcun difetto, nulla di nulla semplicemente bellissimo

cort  @  17/10/2011 23:47:32
   7½ / 10
per chi vuol vedere qualche horror di fulci questo è imprescindibile(insieme a zombi 2). trama un po confusionaria ma capibile,(o immaginabile) e pieno di scene molto interessanti per un amante degli horror(anche se alcune parecchio trash). l'atmosfera e sempre cupa e malsana e porta i protagonisti verso il finale che devo ammettere ci sta e (spoiler di tutta la trama)

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Butterfly Knive  @  30/09/2011 13:17:22
   8 / 10
Uno dei lavori più importanti e riusciti di Fulci in cui è impossibile non avvertire un'atmosfera cupissima sin dalla prima scena...come tutti gli horror di Fulci pecca molto nella sceneggiatura , illogica , e nei dialoghi molto molto essenziali...oltretutto la recitazione è molto infima e tra l'altro si vede anche che il regista ha preso in prestito qualche scena da qualche film..però come ho già detto durante tutto il film si respira un' aria cupa, merito di un' attenta regia e una buona fotografia e della scenografia claustrofobica...la colonna sonora di Frizzi poi è molto angosciante e gli effetti splatter sono tanti e abbastanza ben realizzati...per gli amanti dell'horror è una visione obbligatoria!

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Crazymo  @  15/07/2011 20:50:47
   9 / 10
Dopo il discreto nizio della trilogia con "Paura nella città dei mort viventi", Fulci sforna quello che a mio parere è il suo capolavoro "L'aldilà".
Il film inizia con un'inquietante introduzione caratterizzata da un tetro colore seppia che dà atmosfera il tutto, e titoli di testa annunciati da un intermezzo in pieno stile anni '80 con la protagonista che legge diciamo "l'incipt" della trama, prima che il libro prenda fuoco. Il film è quello meno concreto di fulci, che ci regala delle sequenze di macchina di Salvi veramente notevoli, e come al solito degli ottimi effetti speciali.
Il finale è uno dei più memorabili a mio parere della storia del cinema horror italiano, veramente interessante, un vero e proprio "passaggio", semplice ed efficace dal nostro mondo all'altro... l'aldilà. Le frasi finali poi danno quell'immancabile tocco di epicità al film:

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Unica pecca a mio parere il montaggio, scarso a partire dall'introduzione dei titoli di coda, veramente imbarazzante la scena della presa del fuoco del libro, che come ho detto prima, dà quel tocco di '80 al film, e comunque piccole pecche nel sincronizzare suoni e colonna sonora nel resto del film. Colonna sonora a mio parere molto bella, direi ai livelli di quella di Zombi 2.
Gran film!

Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  30/05/2011 01:05:32
   4 / 10
Tralasciando il fatto che sto film è trash all ennesima potenza ( daltronde fulci è un regista di b-movie e tutti i suoi film sono trash ) non si salva davvero niente.
Recitrazione imbarazzante,effetti speciali caserecci ( e finiamola di dire che erano gli anni 80 perchè' senza scomodare hideshi hino , joe d'amato e il suo buio omega sono anni luce avanti a sto film ) assurdita' a non finire, noia assoluta per larghi tratti e chi + ne ha + ne metta !
Avra'anche avuto successo all estero ma chi se ne frega , fa schifo !
Un conto è apprezzare fulci in quanto pseudo regista di culto, un altro è ammettere che sto film è imbarazzante sotto ogni aspetto

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Ultima risposta 30/05/2011 18.44.30
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JOKER1926  @  19/03/2011 16:25:43
   3 / 10
Sorprendete pensare e sbalorditivo poi accettare le estenuanti e sistematiche lodi al film di Fulci "L'aldilà, e tu vivrai nel terrore", la pellicola del 1981 nel corso del tempo è riuscita in modo enigmatico ad accaparrarsi applausi e critiche positive; a giocar a favore del film "L' Aldilà" sicuramente una grossa regia madre di importanti film e nel contesto risulta impossibile non ricordare "Non si sevizia un paperino".
Ma volendo essere obbiettivi bisogna dire ad alta voce che questo lavoro cinematografico del 1981 fa acqua da tutte le parti, ma andiamo con ordine…

"L'aldilà" prende anzitutto pesanti spunti dalla regia di Dario Argento, basta segnalare il contesto generale del film e la mente ricade su "Inferno", dopotutto anche questo ultimo assai discutibile, in altri frangenti invece la mente vaga verso il fenomenale "Suspiria", palesi ovviamente i richiami a questo grande film di Argento, Fulci nell'occasione, nonostante gli spunti, non si dimostra neppure lontanamente all'altezza dell'altro cineasta italiano.

A gravare poi in modo stagnante sul film di Fulci la pochezza e la confusione che si crea a livello narrativo, mancano i dialoghi e la pellicola cade nel caos, gli episodi si incastrano fra loro senza un senso, detta tutta in un film Horror se manca una minima ed onesta impalcatura di storia si scivola nell'assurdo e i risultati non potranno mai essere altissimi.
Ma le pecche che avvolgono questo "L'aldilà" certamente non si arenano qui, insomma da contestare oltre ad una sgangherata, improponibile sceneggiatura una confezione tecnica di serie B, attori da depennare, musiche insolenti e poco curate, si salva, in un discorso prettamente relativo, la fotografia.
"L'aldilà" vive costantemente, continuamente in un alone mortuario ricolmo di splatter, detta tutta qualche scena seppur enormemente violenta potrebbe interessare ma alla lunga il tutto stanca.
Non si salva nemmeno il finale, regia nel frangente audace ma inconcludente.

Il lavoro di Fulci è stato smodatamente sopravvalutato, per gli amanti del genere sono espressamente consigliate altre pellicole, ce ne sono tante fortunatamente…

Kymmy  @  15/02/2011 16:15:33
   8 / 10
Il thriller più bello di Fulci è senza dubbio Non sievizi un paperino, la su commedia migliore all'onorevole piacciono le donne. Se dobbiamo guardare anche gli horror, direi che il migliore ina ssoluto, il più valido e riuscito è certamente L'aldilà. Il poeta del macabro, Fulci si guadagna meritatamente questo titolo dopo aver visto questo film, davvero intrigante, spaventoso e ben montato,interpretato e musicato. Non supera Argento ovviamente ma ragazzi, questa è una prova vera di chi sapeva fare cinema vero. Se Fulci avesse sempre lavorato così... certo un po i budget un po gli orribili (nn sempre) cast e via dicendo hanno tolto molto a un regista talentuoso. Musiche bellissime, il prologo e il finale sono INDIMENTICABILI. per chi ama lo splatter-horror e per chi vuole vedere di cosa erano capaci i registi italiani che per anni sono stati ignobilmente sottovalutati. Altro che Paura nella città dei morti viventi.. Questa è una gemma! imperdibile...un film affascinante da riscoprire..

faluggi  @  30/01/2011 14:12:02
   3 / 10
Ma per favore questa è una ****** allucinante! No veramente non sto scherzando, ma bisogna fumarsi il crack per ritenere accettabile questa demenza accalappia-allocchi. Fa pena, è repellente, e soprattutto è di una noia mortale. Le scene che potrebbero durare 10 secondi, vengono allungate di 5 minuti. Insomma questa cacata potrebbe essere riassunta in 15 minuti (non ho fatto il calcolo, ma credo renda l'idea). Non so chi sia sto Pulci ma L'aldilà è una m***a da far invidia ai filmetti di Vanzina.

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Junipher  @  23/11/2010 17:25:38
   6½ / 10
Sopravvalutato come il suo regista, L'Aldilà si ricorda soprattutto per le sue atmosfere necrofile e per l'ottima colonna sonora di Frizzi. Le buone idee non mancano però sono spesso sviluppate male o sprecate...

BraineaterS  @  03/11/2010 23:25:31
   7 / 10
[La la la la la la, lalalalalalalaaaa la la la la la]

Non crediamo che sia il miglior film di Fulci, ma comunque non è male, anzi...Poi c'è quel bell'uomo di Michele Mirabella (ovvero quello che è stato subito additato da noi come "quello di Elisir!") che viene mangiato dai ragni...un po' veri...e un po' palesemente no!
Ci è piaciuto il prologo e soprattutto le atmosfere delle scene finali, cupe e desolate.

[La la la la la la, lalalalalalalaaaa la la la la la]

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La Grande Muffa  @  01/10/2010 00:13:15
   8½ / 10
Ci vogliono films come questo. C'è il disgusto e lo schifo per quello che un corpo umano può diventare, terribili abominazioni della carne corrotta dal male. Ma c'è anche una componente meno evidente delle scene splatter che rende questo "L'Aldilà" davvero un gioiellino: l'angoscia di una porta che si apre sul mondo dei defunti, che a parer mio, diventa davvero pressante nella seconda metà del film.
Devo dire che la parte finale mi ha colpito molto, andando ad incidere sulla mia votazione.
Grande Lucio!

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chem84  @  21/09/2010 18:17:07
   8½ / 10
Con “L'aldila' - e tu vivrai nel terrore” Fulci da il meglio di se, a volte forse esagerando, ma non importa…film come questo non possono passare inosservati.
Scene mitiche anche se intuibili lontano un chilometro, sangue innocente che abbonda senza ritegno, un giovine Mirabella che fa la fine che si merita (ottimi a proposito i ragni palesemente finti di contorno che nulla fanno per avere almeno una piccola parvenza di veritiero) e un finale davvero ottimo.
Applausi.

gemellino86  @  20/09/2010 17:47:31
   4 / 10
Non capisco come si possa elogiare una schifezza del genere. Non lo stronco del tutto perchè è dell'81 altrimenti sarei stato più cattivo. L'unica cosa buona è lo splatter ma su quello sono capaci in molti.

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Ultima risposta 30/09/2020 19.00.56
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shaktar  @  12/09/2010 21:00:32
   7½ / 10
'Tutta la psicologia fu inventata da un tizio che si doveva comprare la cocaina, si chiama Gismondo Freud , copiandola ai cattolici, e dei cialtroni lo seguirono'(L.Fulci)

Solo per questa dichiarazione Lucione Fulcione e suoi b movies meritano tutto il rispetto possibile.
Qui in uno dei suoi apici.

Mazurca Boy  @  02/09/2010 13:19:12
   7 / 10
Certo, i tempi nel contesto del cinema horror sono davvero cambiati (in negativo), e raramente questo genere riesce negli ultimi tempi a creare qualcosa di "guardabile", tra gli ormai scontati remake e i vari film con protagonisti giovani imbecilli, dalla trama scontata e squallida.
E' innegabile come i veri horror d'autore degli anni 80-90, siano sicuramente i pilastri che reggono le fondamenta di questo ormai decadente genere, grazie a registi che hanno saputo realmente fare leva sulle paure della gente durante gli anni passati.
Lucio Fulci è stato uno di questi. Ho avuto la possibilità di vedermi i suoi film solo recentemente, negli ultimi 5-6 anni, ma sono sicuro che se gli avessi visti nel periodo in cui erano usciti, mi sarei realmente spaventato. L'atmosfera, la ripresa effettuata con una videcamera che non punta ad un dettaglio da tv a 1080p, le musiche decisamente d'effetto contribuivano appieno a creare l'atmosfera giusta per un film giusto. L'aldilà ( senza introdurre quel lungo e inutile sottotitolo) è un film passabile, senza pretese, si lascia guardare tranquillamente, e mette una certa inquetudine se ci si concentra bene sulle vicende, ma per goderselo appieno, è moolto meglio guardarselo da soli, a luci spente, e a volumi non troppo bassi!

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  19/07/2010 01:47:28
   5 / 10
Ad essere sinceri, credo che sia uno dei Fulci più sopravvalutati di sempre. Non mi ha mai detto nulla, col solito modo esasperante del regista di allungare le scene di tensione più del dovuto, vanificando ogni sorpresa. Certo, il finale metafisico in sospeso è molto coraggioso e qualche sussulto nella sequenza della sala operatoria la riconosco. Tuttavia mi lascia indifferente, forse anche per la totale sciattezza della recitazione e della confezione tecnica.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  16/07/2010 11:54:40
   7 / 10
Discreto, molto splatter e fatto benino (1981). Non capisco cosa abbiano alcuni contro la trama, secondo me è buona, solo che alcune scene sono molto prevedibili

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E poi non capisco perchè nessuno scappa mai ma si fa sempre ammazzare dallo zombi di turno.
Il finale, invece, mi è piaciuto , e solleva il voto.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  05/06/2010 16:57:36
   7 / 10
A detta di molti il capolavoro di Fulci ma dato che questo è solo il suo secondo film che vedo non posso dire niente. Di certo è ingenuo e carente in tantissime sue componenti,però è anche vero che delle scelte splatter da un lato "artigianale" sono ben fatte,così anche dei guizzi registici.
Tende molto sul visionario,per questo l'ho apprezzato abbastanza,ma la trama è insulsa e senza senso,una sequenza continua di omicidi (alcuni ben fatti,altri ripetitivi come gli zombie finali) che inizia con l'incipit e finisce dopo un'ora e mezza.
Altri lo hanno paragonato a Inferno di Argento,posso dire che però l'irrazionalità della trama di quest'ultimo era compensata da un regista che viveva il suo periodo migliore e incredibilmente virtuoso dietro la macchina da presa.
Fulci non mi sembra eccezionale (sempre in base a soli due film visionati),di certo è un buon artigiano che se la cava. Amava definirsi artigiano anche Fellini,ma tant'è...
Oggettivamente molto belle le scene finali (mezzo voto in più per loro),così come l'incipit e buona parte delle scene splatter però ripetitive dopo un pò e senza il minimo di tensione in gran parte dei casi. C'è anche un plagio (o magari un omaggio ma ne dubito) a Suspiria che riguarda un cane e il suo padrone...
Di tensione non ce n'è molta,in compenso c'è un Mirabella che viene demolito dai ragni in una delle sequenze più riuscite del film. Non fosse per Mirabella...

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Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  28/05/2010 09:47:34
   8 / 10
La prima volta che vidi questo film ero un ragazzino di 12 anni con la sua bella videocassetta e il suo bel videoregistratore. RIcordo che al film mancavano pochi secondi del prologo e per un arcano e alquanto inquietante segno del destino, quando in una scena suonava il campanello della stanza 36, il displey del mio videoregistratore segnava il trentaseiesimo secondo del trentaseiesimo minuto, cosa che faceva trasalire ripetutamente, ad ogni visione, me ed i miei amici di allora.

A parte questa coincidenza, il film mi sconvolse e, soprattutto, mi fece conoscere per la prima volta Lucio Fulci.

Non ho mai considerato Fulci un grande regista. Un artigiano della settima arte, con punte autoriali, ma non un buon regista. Probabilmente è a causa del montaggio dei suoi film, della sceneggiatura o degli attori, ma non ho mai trovato la resa tecnica delle sue opere esaltante. Per altri motivi ritengo però Lucio Fulci un genio. L'Aldilà, il suo (secondo me) horror migliore, è esaltante per alcune scelte (splatter e non) e tocchi personali, per quel senso di estranietà, per le pennellate surreali. Le scelte di Fulci, quelle che io reputo "artistiche", rendono questo suo un vero e proprio gioiellino (con il finale forse tra i più belli del cinema horror) e mi fanno chiudere un occhio sulla realizzazione tecnica.

Film visionario, che sembra giri a vuoto ma che non fa altro che penetrare il terrore che racconta, il nulla dell'oblio e il terrore del nulla, è arricchito da scene altamente splatter (per l'epoca) divenute ormai cult in tutto il mondo.

Un otto di pancia - ma neanche tanto, quindi, per uno di quegli artisti di cui, secondo me, oggi si sente troppo la mancanza.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  07/04/2010 11:54:19
   7 / 10
Uno dei film più osannati di Fulci, è tutto sommato un bel horror.
Una delle sue opere più complesse ed apocalittiche, visivamente affascinante, visionaria come poche, con delle sequenze ed inquadrature da antologia (una su tutte l'autostrada deserta).
Per non parlare delle grandiose musiche di Fabio Frizzi, perfette per il film, e i grandiosi effetti speciali.
Un problema però: oltre ad essere la sua opera più complessa, è anche la più noiosa per una serie di svariati motivi che riassumo in poco: la narrazione e il susseguirsi degli eventi sono molto confusi, il ritmo è sopporifero, la logica latita, sia nella storia che nelle azioni (armi con colpi infiniti, personaggi che davanti all'orrore non si smuovono o guardano da altre parti, altri che nelle situazioni più normali fanno cose fuori da ogni logica) e la recitazione degli attori, specie di quella di Warbeck, non aiuta.
La sceneggiatura poi è pessima, che da troppo spazio ai dialoghi (in un horror si guarda altro) assurdi e privi di interesse.

Malgrado tutto questo, il fascino dell'opera in sè (anche se ne risente del basso budget), i truculenti effetti splatter e gore (a volontà e realizzati egreggiamente) e la bellezza di Katherine MacColl vi faranno dimenticare i difetti sopra elencati, sempre se visto con lo spirito giusto.
Purtroppo Fulci ha sempre avuto grandi idee ma malamente messe in scena, a volte colpa del budget, altre della sceneggiatura, quasi sempre degli attori...
Un regista che o si ama o si odia, e che io personalmente apprezzavo di più quando ero sedicenne.

La frase finale del film mi è sempre piaciuta:
Ora affronterai il mare delle tenebre e ciò che in esso vi è di esplorabile

Fita8589  @  06/04/2010 17:47:28
   3 / 10
...e se questo è un cult cos'è "Suspiria"???...

76eric  @  05/03/2010 19:40:32
   7½ / 10
Della trilogia fulciana è l'unico che ho visto. Non sono un suo fan ma è molto molto visionario. Di questo film adoro la sua illogicità, i fatti si susseguono come in "Inferno", film del quale questo "E tu vivrai nel terrore" strizza l' occhio. C'è molto splatter e persino molti momenti trash, quali? Ad esempio la scena dei ragni che pungono Mirabella (si, quello di Elisir), il quale urla tipo il Fantozzi parafulmine; poi c'è una tipa rin*******ita, che non fa altro che andare nelle fogne(?) dell' hotel cosicchè lo zombi che io chiamo "Giobbe Covatta senza occhi", esce dalla sua vasca piena di m***a, e ci pensa bene a fargli stappare un occhio; poi la scena dell' obitorio dove la tipa piange il marito ( Giobbe Covatta con occhi?Ma non era.....), cade cosicchè una bella caraffa di soda caustica (?) le si rovescia in faccia (ben gli stà).
Tornando seri, un plauso al finale che per me è uno dei più belli mai visti ( rappresentare l' aldilà come se fosse il nulla). Confusionario.

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Ultima risposta 26/05/2010 23.24.21
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pinhead88  @  30/01/2010 17:01:12
   4½ / 10
Ma quale capolavoro?è una boiata pazzesca.si salvano solo due o tre scene splatter alla Fulci,il resto è solo noia e confusione.

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Ultima risposta 06/05/2010 23.56.22
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anthony  @  24/01/2010 14:15:59
   9 / 10
"Il capolavoro assoluto" del grandissimo Fulci...

Splatter d'alta scuola, tensione mai latente, gran dosone del miglior trash in circolazione...
Questo film è storia! E il voto giustifica in pieno questo mio sentimento: E Tu Vivrai Nel Terrore è uno degli horror più "importanti" del cinema italiano.

peppe87  @  22/01/2010 21:48:57
   7½ / 10
come era solito all'epoca fu stroncato ma oggi e' un cult !
all'estero e' considerato un capolavoro
diciamo che e' un gran film, magistralmente diretto da fulci e con effetti speciale (per l'epoca) spettacolari.
splatter a valanga.

marfsime  @  25/09/2009 01:14:42
   6½ / 10
Un voto che è un po' la media tra la trama (scadente) unita alla dose di splatter (veramente elevata). Meriterebbe di più se non ci fosse stato quel difetto (grande) sopracitato..l'assenza di una buona sceneggiatura pesa troppo in un film del genere. Finale e comprensibilità dell'intero film un po' troppo complessi.

Jh0n_Fr0m_Br0nx  @  14/08/2009 11:59:04
   8½ / 10
Forse l'horror più riuscito in Italia.
Angosciante,tetro,macabro,riferimenti al culto di satana...sono solo alcuni dei punti che rendono questa pellicola un capolavoro dell'horror all'italiana.
Bravo come sempre Fulci!

1 risposta al commento
Ultima risposta 14/08/2009 12.53.14
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Drugo.91  @  28/06/2009 20:17:42
   7 / 10
splatterone all italiana come andavano, Fulci però sa quello che fa e riesce da un soggetto abbastanza debole a tira fuori un film piu che dignitoso, estrmamente splatter come gli altri componenti della sua triologia e con qualche difettuccio qua e la..

baskettaro00  @  09/06/2009 16:20:35
   6 / 10
come al solito anke nn essendo un gran ke i film di fulci nn mi deludono......e poi loi splatter è molto presente soprattutto nel finale.......

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Invia una mail all'autore del commento wega  @  24/05/2009 11:11:41
   7 / 10
Un Mario Bava derivato. Dopo lo shock nell' aver visto il film con la Blasy sono rimasto soddisfatto da "E Tu Vivrai Nel Terrore". Come con Barbara Steele nel capolavoro di Bava, il punto focale della pellicola è una maledizione in seguito ad una crocifissione, ma se gli effettacci artigianali sono davvero gustosi, Fulci non m'è sembrato in grado di usare la grammatica del buon autore nel creare la suspense. Non c'è. Penso a "Operazione Paura" di Bava che invece raggiunge il risultato opposto - a volte quasi intollerabile - senza tanti spargimenti di sangue. Nel complesso è un buon film con un budget anche non del tutto irrisorio visto il flashback ambientato nel 1927 che non è niente male.

Signor Wolf  @  05/05/2009 19:48:23
   7 / 10
Si vede che il regista ci sà fare con gli horror, riesce a creare atmosfere che ho apprezzato, purtroppo una trama incongruente e attori cani lo abbassano di molto, tuttavia rimane comunque superiore agli horror attuali in cui si spaventa lo spettatore con un BUUU!!

VikCrow  @  20/04/2009 00:20:56
   10 / 10
Il capolavoro di Fulci. La scena dei ragni è magistrale.

ROBZOMBIE81  @  03/02/2009 23:04:50
   7 / 10
film malsano del grande fulci..effetti gore incredibili come sua consuetudine questo film esalta davvero lo splatter...gli attori come in tutti isuoi film non sono un granche ma beati tempi quando facevamo questi film...

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gasy  @  24/12/2008 15:27:06
   7 / 10
Dopo aver visto Non si sevizia un paperino ho iniziato a credere che Fulci fosse veramente un maestro del grande cinema. In questo film, che dovrebbe essere il suo capolavoro, invece non ho notato capacità particolari. Fulci è bravo nel creare atmosfere malsane e macabre, De Rossi riesce a creare ottimi effetti speciali se paragonati al budget a disposizione, ma l' assenza di trama pesa troppo. Rimane un discreto horror per gl' occhi che però non lascia nulla nell' anima dello spettatore.

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