lanterne rosse regia di Zhang Yimou Hong kong 1991
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lanterne rosse (1991)

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locandina del film LANTERNE ROSSE

Titolo Originale: DAHONG DENGLONG GAOGAO GUA

RegiaZhang Yimou

InterpretiHe Caifei, Ma Jingwu, Gong Li

Durata: h 2.05
NazionalitàHong kong 1991
Generedrammatico
Al cinema nel Febbraio 1991

•  Altri film di Zhang Yimou

Trama del film Lanterne rosse

La giovane e bellissima Song Liang lascia la casa e l'università per diventare la quarta moglie del signor Chen. Il suo sogno è diventarne la favorita, anche con l'inganno (si finge incinta), ma scopre ben presto l'ostilità, l'invidia e la perfidia delle altre mogli...

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Voto Visitatori:   8,45 / 10 (62 voti)8,45Grafico
Miglior film straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
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Voti e commenti su Lanterne rosse, 62 opinioni inserite

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Filman  @  02/12/2023 15:33:25
   9 / 10
La prima fase artistica di Zhang Yimou, quella dei film in costume, che può vantare una notevole potenza visiva, raggiunge il suo massimo espressivo, molto probabilmente, con DAHONG DENGLONG GAOGAO GUA (Lanterne Rosse).
Con questo film la suggestione scenica, meravigliosa nelle sue architetture, nei suoi vestiti e nelle sue usanze, diventa quasi una trappola, una gabbia mentale, un esperimento sociale e allo stesso tempo una rappresentazione aulica degli uomini.
La critica storica al ruolo della donna diventa così il racconto universale e senza tempo della donna stessa, un racconto che prova a capirne la ricerca del dominio dei suoi spazi d'appartenenza e il suo senso di rivalità ma anche l'insofferenza che essa prova all'interno di un ecosistema che la vede relegata ad un ruolo che ne compromette l'individualità.
La modernità di quest'opera e soprattutto la mirata individuazione del tema e la caratterizzazione dell'ambientazione la rendono un vero capolavoro diverso da qualunque altro film, anche simile.

Elfo Scuro  @  26/11/2023 11:57:50
   8½ / 10
Un raffinatissimo e sontuoso gioco al massacro, Zhang Yimou adopera la telecamera e la fotografia con assoluta maestria. Una prigione patriarcale dove alle donne non resta solo che l'indifferenza, la pazzia o la morte per sfuggire ad un triste destino. Gong Li perfetta nel ruolo.

Thorondir  @  27/09/2022 12:24:15
   8 / 10
"Lanterne rosse" è un affresco sulla Cina tradizionalista d'inizio Novecento: nella storia di Songliang che diventa moglie di un signore locale si racconta un sistema gerarchico-patriarcale che sembra bloccato fuori dal tempo. In questo sistema chiuso (Yimou non esce mai dalla "cittadella" che fa da location alla storia) chi prova a rovesciare la gerarchia e il "sistema" paga con la vita (la serva che sogna di diventare concubina e quindi di uscire dalla sua condizione di classe di serva così come una delle mogli che trasgredisce al sistema, disobbediendo al marito-padrone). In tal sistema non si può che instaurare un meccanismo forzatamente competitivo e crudele che sfocia nella pazzia e nel disorientamento. E se il film forse non riesce a trovare un'emozionalità "calda" risultando a tratti asettico, l'uso delle luci e della fotografia è anima stessa del film e visivamente appagante.

Boromir  @  05/05/2022 00:44:36
   9 / 10
Dall'incedere pacato e comunque incessante, pieno di sfumature e frutto di un'esecuzione magistrale come si confà alle migliori sinfonie. Grazie al tocco sensibile di Zhang Yimou, il colore rosso e gli spazi scenici divengono sintesi di bellezza, paure e oppressioni. Una ricostruzione formale attentissima, a metà tra teatro e fotografia, atta a dipanare gli esiti tragici delle competizioni tra uomo e donna, tra servo e padrone. La suddivisione in capitoli, oltre a restituire un'aria da romanzo, scandisce l'escalation di gelosie e voraci contese tra le quattro mogli-concubine di un ricco uomo cinese. La giovanissima Gong Li è già una forza della natura.

DarkRareMirko  @  09/01/2021 21:37:58
   9 / 10
Con il passato si critica il presente in un'opera che ebbe vari problemi anche e soprattutto in terra natia; film magnifico a livello tecnico/figurativo, dove il rosso ed il cromatismo simbolico la fan da padroni.

Si badi bene: contrariamente a ciò che si possa pensare le vicende narrate, i riti, ecc. non son storici, ma bensì, almen a quanto ho capito, inventati dal regista stesso (sempre per intenti di denuncia, credo), incluse le famose lanterne, qui simbolo di scelta e di potere.

Stile, impianto parateatrale, tanta maestria, grandi attori: Yimou è una garanzia.

Più che perfetta l'analisi del grande Gianni Canova nel doppio dvd dedicato al film.

Javier81  @  01/08/2020 23:35:06
   8 / 10
L'ottima storia, tratta da un romanzo, sta alla base di un film a cui è difficile trovare pecche, e il cui "vestito" affascinante fa da contenitore a una competizione tutta femminile fatta di intrighi e colpi bassi. Molto brava l'attrice che impersona la quarta moglie. Una finestra sulla Cina degli anni 20' da non perdere.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  29/09/2017 02:05:01
   8½ / 10
Bellissimo film, geometricamente perfetto, diretto splendidamente.
Affresco di una cerca società cinese del passato, in cui è possibile leggere un'universale metafora sul Potere, con un signor padrone che non si vede, che è sempre fuor di scena, e che nella sua oscenità tutto decide. Alle donne, le signore, non resta che scannarsi tra di loro, logorarsi in una lotta che le distrugge, ma non distrugge la "forma moglie", in un sistema schizofrenico retto dall'assurda logica delle lanterne.
Un film davvero splendido sotto tutti i punti di vista. Consigliatissimo.

antoeboli  @  05/01/2017 17:51:17
   7 / 10
Non sono un appassionato della filmografia cinese , quindi sotto consiglio ho guardato lanterne rosse , che secondo alcuni è un gran bel film .
Quello che ne ho potuto vedere , è uun affresco di momenti tra invidie , gelosie , e tradimenti , ripreso in un contesto antico , tra 4 mogli al servizio di un vero e proprio padrone : il signor Chen .
Regia interessante proprio perchè questo signor Chen , anche se noi lo vediamo e lo sentiamo nei suoi discorsi , non ci viene mai mostrato per bene ,o almeno non in modo ben dettagliato o in primo piano .
Viene tenuto come una sorta di personaggio di contorno , quando alla fine è colui che muove buona parte della trama .
Trama che si rifà a un romanzo , ma che nasconde momenti da genere drammatico ad altri che sembrano un po thriller/psicologici .
Il film in generale presenta oltre a una regia , che non risente delle due ore di film , una bella fotografia , con questa unica location , dove vedremo per la maggior parte del tempo questo 4 mura e questo vialetto su cui si affacciano le case delle 4 mogli .
A livello di recitazione , non conosco nessuno degli interpreti ma sono molto bravi , dal primo all ultimo . Difficilmente mi è capitato di vedere un film orientale cosi ben interpretato .

massy1979  @  28/01/2016 14:59:56
   10 / 10
Un capolavoro... Non aggiungo altro !!!

Light-Alex  @  26/10/2014 22:04:48
   7 / 10
Un film che racconta lo sgretolarsi della vita di una donna costretta al matrimonio di convenienza per sopravvivere. Il tutto ambientato in una Cina di inizio secolo scorso, dunque storia condita della ritualità, della tradizione e della secolarità orientale.
L'ambientazione rapisce quasi subito, ci si catapulta bene nelle mura della tenuta del signore e si capisce fin da subito i ritmi, i legami e le dinamiche del palazzo.
Le rivalità tra le signore avvincono e tengono banco per buona metà del film.

Nella seconda metà quello che si vede è lo spegnersi della protagonista, costretta ad una vita che non vuole e sulla quale non ha più il controllo, tanto da portarla a pensare che sia meglio la morte.
Questa parte l'ho trovata un po' più lenta ma comunque interessante.

Molto buona la regia, ricercata per molti aspetti, e abile a rendere decisamente verosimile l'intero film.

Di questo film apprezzo soprattutto l'abilità a ricreare una storia di quell'epoca, e la bravura delle attrici. Stilisticamente è veramente molto bello. Per il resto il tema della resa a un destino già scritto in questa storia viene raccontata con una protagonista che in pratica non lotta mai, o comunque non si riesce ad avvertire il suo sviluppo interiore. Perciò mi ha coinvolto solo fino a un certo punto...

GianniArshavin  @  01/10/2014 13:04:31
   8½ / 10
Fra i film più importanti del cinema orientale non è possibile non annoverare "Lanterne rosse" , straordinario dramma che tratta la delicata tematica della condizione delle donne in Cina durante gli anni 20 , in un'ampia riflessione intensa e drammatica che si riflette anche sulla società cinese contemporanea , elemento confermato dai tagli che il film subi all'uscita in patria.
Supportato da una fotografia clamorosa , una location da brividi , una colonna sonora incalzante e da costumi come sempre nei film di Yimou curatissimi , "Lanterne rosse" è un'opera emozionante , profonda , che affronta l'argomento in questione con sensibilità e intelligenza , senza scadere nel retorico o nel banale.
Il ritmo compassato non sarà un ostacolo per chi si farà rapire dall'atmosfera desolata e malinconica della vicenda , le due ore di durata (per noi occidentali) volano via in un crescendo di alienazione , follia e solitudine che avvolgeranno la bravissima e bellissima Gong Li e le altre "signore" , schiave sottomesse di un sistema che non ha un ruolo per il genere femminile se non quello di "mezzi" per procreare altri padroni.
Tante le scene che rimangono impresse e portentoso il finale , degna conclusione di una pellicola unica.

Lillipuzziana  @  31/12/2013 14:02:16
   8 / 10
Un film che Von Trier farebbe se fosse cinese.
Una spirale di drammaticità vortica attorno ad una forte critica al sistema cinese (a mio parere non solo dell'epoca) e alla condizione della donna.
Splendide sequenze d'inizio e fine.
Scene memorabili e ottima interpretazione della protagonista.
Fotografia sublime, il colore simbolico del rosso è un filo conduttore che non abbandona mai l'intreccio.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  09/11/2013 15:20:21
   7½ / 10
E' un gran film cinese, non a caso censurato dal regime.
Ciò scritto ho fatto non poca fatica ad immergermi nel ritmo orientale della storia, nei suoi schemi rigidi in termini di fruizione e come sempre scanditi da precisi rintocchi come d'orologio (il passare delle stagioni con il finale quasi ciclico non è nuovo al cinema asiatico...).
Bravissima quanto bella Gong Li, costumi meravigliosi e regia distaccata e lucida.
Non mi ha fatto impazzire però, questo devo ammetterlo. Ma ne riconosco l'indubbio valore e il fascino.

farfy  @  04/09/2013 16:00:05
   8 / 10
Luci, colori, atmosfere.....in questo film respiri e vivi le stagioni....è impossibile rimanere indifferenti dalla neve che senti entrare dai vestiti sulla pelle.
La protagonista è fastidiosa quanto ambiziosa e la sua poco esperienza e frivolezza le suggeriscono azioni alquanto pericolose e maldestre.
Carnalmente e visivamente la 3 moglie è la migliore.
Cattivissima la seconda.

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  28/08/2013 16:00:24
   8 / 10
Mi permetto di dire che il finale poteva essere migliore. Grande film comunque.

horror83  @  24/08/2013 11:42:14
   7 / 10
è un buon film, tratta di un argomento delicato (la sottomissione delle donne in Cina in quel periodo), le attrici sono molto brave, l'atmosfera è fatta bene e il colore rosso è onnipresente, però è un pò lento come film! vedendo i voti alti mi aspettavo di meglio, anche se comunque lo reputo un buon film!

vittorioM90  @  19/07/2013 16:09:14
   9½ / 10
"Tutto è rappresentazione, se reciti bene inganni gli altri, se reciti male inganni te stessa, se non sai nemmeno ingannare te stessa non ti restano che i fantasmi…"
"tra gli uomini e i fantasmi, la sola differenza è il respiro…"

Tratto dal romanzo "Mogli e concubine" di Su Tong, "Lanterne rosse" di Zhang Yimou è uno straordinario affresco della condizione femminile nella Cina degli anni 20′…(ma implicitamente costituisce una condanna anche alla società cinese attuale, anche oggi come allora, morbosamente attaccata a delle assurde tradizioni). Una tragica sinfonia in rosso, suddivisa in atti corrispondenti alle varie stagioni, in cui si assiste dall'inizio alla fine della pellicola ad una escalation di disperazione, follia, morte. Con questa pellicola Zhang Yimou ha presentato la propria Cina all'intero mondo, ce l'ha sbattuta in faccia con tutte le sue contraddizioni. Un dramma da camera che non può non ricordare il bellissimo "Sussurri e Grida" di Bergman. Anche qui poche stanze, quattro personaggi femminile ed il colore rosso che con violenza domina le immagini.La protagonista del film è la giovanissima Song Lian, che per fronteggiare la miseria, nella quale è precipitata la sua famiglia dopo la morte del padre, decide di interrompere gli studi ed andare in sposa ad un ricco signore, diventando così una delle quattro mogli (concubine) del nobile Chen. Sin dalla prima inquadratura, siamo catapultati nella sofferenza della giovane ragazza. Il primo piano sui suoi occhi stracolmi di tristezza, non lascia alcuna possibilità di interpretazione.

Song Lian è disperata, non ha scelta, non ha alternative. La tragedia si consuma già nei suo occhi, nel suo volto che prova ad essere impassibile, ma non ce la fa a celare il dramma personale. La vediamo poi arrivare all'abitazione del padrone e da lì in poi tutto il film si svolge tra le mura di quella casa, così simile ad una prigione. Ognuna delle quattro mogli ha la propria stanza ed una propria serva, ma ogni giorno, soltanto una delle quattro può ambire a passare la notte con il signor Chen. Il rituale è sempre lo stesso: il padrone sceglie con quale concubina dormire ed allora vengono portate le lanterne rosse a quella abitazione e viene offerto un massaggio ai piedi alla signora prescelta. Così quella routine diventa quasi snervante: l'urlo del servo "Laaaanteeerne alla quaarta caasa" è il triste leit motiv di tutto il film. Così come il rumore dei ferri per il massaggio ai piedi, l'unica gentilezza riservata alle signore, che appaiono come delle serve, degli oggetti indifesi al servizio del marito, utili soltanto per il sesso e per dare figli (maschi perché "una femmina non serve a niente"). Quel massaggio diventa tristemente il loro unico scopo, l'unica ragione di vita.
E' quindi un dramma soffocante, che si consuma lentamente, tra doppi giochi, falsità ed inganni. Il rosso in questo caso non è il colore del sangue, ma è comunque colore di violenza, una violenza più subdola, psicologica. Le quattro signore sono costrette dalla condizione in cui si trovano a competere tra loro per avere un minimo d'amore e fanno di tutto per prevaricare l'una sull'altra… Vederle architettare piani crudeli soltanto per quel massaggio ai piedi e quelle lanterne in camera, diventa asfissiante anche per lo spettatore. Vediamo, infatti, progressivamente la giovane Song Lian restare imprigionata in questo vortice, la vediamo crollare, diventare anch'essa parte del crudele meccanismo, costretta ad ingannare le altre per sopravvivere.
Bellissimo anche il personaggio della serva di Song Lian, una schiava (quindi di condizione ancora più inferiore, quasi pari allo zero), che sogna di diventare un giorno una concubina e così si rinchiude in camera con le lanterne rosse, chiude gli occhi, alza le gambe e si immagina di ricevere il massaggio ai piedi… Oppure quello della terza signora, forse il personaggio più complesso, ma anche più affascinante, una ex cantante lirica di indole ribelle, libera ed eccentrica. Il suo canto assume i connotati di un stridulo urlo di disperazione e solitudine.

E così ben presto ci accorgiamo che la luce rossa di quelle lanterne non è un simbolo di amore, ma di morte. Comprendiamo che in quella abitazione regna inesorabilmente un clima di odio, veleno ed invidia tra le quattro mogli, tutte in competizione tra loro per ricevere quelle poche attenzioni che vengono loro riservate dal signor Chen, che con un ottima scelta registica di Zhang Yimou non viene mai inquadrato da vicino, quasi a voler rimarcare il totale distacco, lo sentiamo soltanto parlare, senza nemmeno sapere le sue fattezze fisiche. D'altronde non avrebbe alcuna importanza.
Il tutto è narrato con una regia magistrale. Visivamente, è uno splendore. La fotografia infatti ci regala delle immagini stupende, ed assistiamo al contrasto tra le stanze illuminate dalla luce rossa delle lanterne, ed il grigio quasi nero dei muri delle abitazioni, fino ad arrivare al bianco gelido della neve. Ogni primo piano è azzeccato, ogni dialogo è denso di straordinaria sensibilità. Non c'è una musica sbagliata, non c'è un colore fuori posto.
E' quasi un Horror psicologico. Si vedono solo poche gocce di sangue, ma la violenza, seppur silenziosa e celata, è sempre presente.
Un film che fa riflettere ed emozionare. Che ci fa incazzare, ma anche commuovere. Impossibile non sentirsi in empatia con le quattro signore ed alla fine è anche impossibile persino biasimare i loro comportamenti più malvagi.
Indimenticabile: ti si imprime nella mente e nel cuore e non ti abbandona più.
Menzione d'onore per la straordinaria Gong Li, che in questa pellicola, nel suo ruolo di triste eroina, è veramente una dea.

Invia una mail all'autore del commento diderot  @  04/01/2013 14:43:59
   7 / 10
Una storia interessante, ottima l'interpretazione di Gong Li, davvero bella in questo film. Ciò che purtroppo non riesco ad apprezzare è la lunghezza di alcune scene che servono solo ad aggiungere monotonia alla storia. Bellissima la fotografia, un po' meno i dialoghi. Il finale non mi è per niente piaciuto, non l'ho trovato credibile! Resta comunque un film da vedere.

Doctor Feelings  @  23/10/2012 20:07:33
   10 / 10
Il film è indubbiamente un capolavoro, e questa volta voglio parlarvi di quanto ho provato durante la visione piuttosto che soffermarmi sugli aspetti più significati e le qualità visive di "Lanterne rosse".

Al termine della visione mi sono sentito svuotato delle mie emozioni. Dentro di gemeva me un pianto soffocato contro l'ingiustizia, l'ipocrisia umana ma soprattutto contro la condizione della donna, strappata alla vita e prigioniera dell'uomo. E' un film crudele che non lascia intravedere barlumi di speranza e che unicamente rimanda al colore rosso acceso della lanterna, simbolo di obbedienza. Ma "Lanterne rosse" è appunto un pianto soffocato contro le ingiustizie del tempo.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  02/10/2012 13:24:22
   8 / 10
Drammone di Zhang Yimou sulla strumentalizzazione della donna.
Visivamente perfetto con il colore rosso a far da padrone, "Lanterne Rosse" riesce ad essere incisivo grazie alla sua atmosfera triste e pessimista che lascia poco spazio alla speranza. Basti vedere la trasformazione della protagonista, la Quarta Donna, da ragazza studiata a donna meschina e poi pazza.
Bravissime le protagoniste in particolare una giovanissima Gong Li e una Caifei He che non è certo da meno.

Probabilmente un film non adatto a tutti a causa del ritmo molto lento.

david briar  @  30/04/2012 13:47:11
   9 / 10
"Purtroppo è una femmina,non serve a niente."
Basterebbe questa frase di un dialogo del film a far capire perché sia stato censurato e proibito nel suo paese d'origine,la Cina,paese che in effetti non esce benissimo da questo film.

E' un film che parla della subordinazione delle donne in quel paese,di come siano trattate come persone di seconda scelta,costrette spesso a vivere una vita che non hanno scelto,una vita che non vogliono vivere.E in una simile vita,le uniche cose che rimangono per loro sono le lanterne,l'unica ragione che le consuma e le ossessiona,per le quali ricorrono a complotti impensabili e anche pericolosi,in modi francamente insostenibili.

E' un film sulla perversione del potere,sulle doppie facce indossate dalle persone,sul potere sempre presente,non rappresentato esclusivamente da una persona(geniale in questo senso l'idea di non riprendere mai chiaramente il padrone),un potere che modifica i caratteri e incattivisce le persone,che provoca solo danni.

Magistrali fotografia , regia e scenografia,soprattutto per l'importanza che danno al colore rosso(che sta ad indicare la passione e il sangue del parto,e penso anche tante altre cose) e all'architettura delle case,che danno un senso di oppressione e fanno sentire lo spettatore dentro la storia,sembra di essere lì di fronte a guardare quello che avviene.

Straordinario il sonoro,per il disturbo e la dolcezza che riesce a creare insieme,alcune canzoni malinconiche funzionano un po' d'avviso a quello che succederà,sembrano essere la calma prima della tempesta.

Brava Gong Li,anche se ho preferito He Caifei,maggiormente incisiva e bella.

Un film bellissimo,interessantissimo,da vedere e da capire.

Il finale inizialmente mi ha lasciato perplesso,comunque è riuscito,fa capire la continuità di queste vicende,e fa riflettere sulla sorte della protagonista.

Segue spoiler:
"Accendete, spegnete, coprite!! Che mi importa di queste lanterne! Quello che so è che qui, in questa casa non ci sono esseri uomani, ma topi... gatti... cani... ma esseri uomani di certo no!!"
La protagonista vaga per il cortile della casa,ormai pazza.Ma non è forse meglio così per lei,piuttosto che continuare una vita come quella,come dice diverse volte nel film?Piuttosto che diventare un "animale",come stava diventando,preferisce uscire da quella vita,e restare un essere umano.Un finale triste,si,ma secondo me meno di quanto possa sembrare.Fa pensare che la pazzia sia preferibile ad una vita del genere..

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  23/04/2012 20:54:59
   6 / 10
E' un cinico affresco sulla natura umana, ottima base di partenza che però viene inficiata da una narrazione tetra, quasi opprimente; non c'è spazio per felicità o gioia, il grigio pervade cuori e materia.
Bello tanto quanto crudele.

ValeGo  @  21/02/2012 11:05:44
   9 / 10
Bellissimo, intenso, appassionante, drammatico, ti catapulta in un mondo lontano e sconosciuto, pieno di colori, profumi, tradizioni lontane dalle nostre, vale davvero la pena!

franky83  @  19/11/2011 12:14:37
   8½ / 10
L'ho visto per dovere,ma mi ha sorpreso in positivo.Bella sorpresa

_Hollow_  @  28/08/2011 01:23:59
   8 / 10
Mi ha lasciato una strana sensazione questo film. appena finito di vedere m'era piaciuto, ma non granché. Invece passato un giorno è come se fosse stato "digerito" e ne ho un'ottima impressione. Innanzitutto va detto che stilisticamente è magnifico e merita solo per la fotografia e i colori. Il tema sulla condizione della donna cinese è senz'altro un'ottima cosa, molto male il fatto che in patria sia stato parecchio criticato e censurato ... ciò contribuisce a dirla lunga sulla condizione della "democrazia" cinese ...
Sulla recitazione io continuo a preferire qualsiasi mediocre attore asiatico alla maggior parte dei divi di Hollywood ... sono perfetti, come in qualsiasi cosa che riguardi sacrificio e disciplina ...
P.S.: Gong Li è bella e brava, ma personalmente ho preferito in tutto Caifei He, la Terza Signora =P

Oskarsson88  @  17/08/2011 14:30:21
   8 / 10
Elegantissimo stilisticamente, sia nei costumi che nelle ambientazioni, un racconto anni 20 sulle dure condizioni della donna. Ci si può davvero immedesimare nel soffocamento d'animo che vive la protagonista, che comunque tenta sempre di ribellarsi tirando fuori gli artigli! Brava e bella Gong Li...

The BluBus  @  28/07/2011 00:10:58
   8½ / 10
Rivisto dopo tempo immemore, il valore rimane immutato, gran gran film.

ifry  @  27/07/2011 19:48:42
   8 / 10
è stato uno dei primi film "d'autore" che ho visto. fino ad allora pensavo che il buon film fosse solo quello americano.
Ho un bellissimo ricordo di questo film. parte lento, ma le storie dei protagonisti prendono.
inoltre mi ha fatto conoscere un altro mondo. un'altra cultura.
bellissimo film. lo rivedrei con piacere.

JohnRambo  @  27/07/2011 14:11:29
   7 / 10
Non ricordo quasi nulla di questo film, se non alcune notevoli immagini da fotografia, e la bellezza superlativa di Gong Li, regina delle regine orientali. Lo rivedrei giusto per lei.

7219415  @  03/07/2011 22:28:15
   9 / 10
Davvero bellissimo....una piacevolissima sorpresa

matt_995  @  23/06/2011 17:16:16
   9 / 10
Sono innamorato di questo film... l'utilizzo del colore rosso da brividi, i dialoghi quasi teatrali tra i vari protagonisti, lo spessore umano dei pochissimi personaggi analizzato in maniera perfetta (che bello il personaggio della terza signora, l'unica delle mogli a riuscire ad evadere da quella lussuosa prigione, per mezzo dell'amore del canto e della lirica)... sono tutti gli elementi di questo film che mi hanno fatto letteralmente impazzire!!! Da non perdere!

p.s. da brividi il dialogo tra la quarta (una favolosa Gong Lì) e la terza sorella!!

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katherine  @  30/04/2011 19:01:33
   9½ / 10
Cina anni '20. La giovane e bellissima Songlian,per contrasti familiari,lascia l'università e diventa la quarta moglie di Chen Zuoquin,ricco signore di un'antica casata.Ben presto scopre l'ostilità e l'invidia delle altre mogli,a cui reagisce con un atteggiamento di ribellione fatto gesti ostili e persino crudeli.In questo microcosmo claustrofobico,il segno del privilegio sono le lanterne rosse che il padrone fa accendere davanti alla stanza della moglie con cui trascorrerà la notte.Incapace di accettare i rituali e le regole crudeli del palazzo,Songlian si avvia verso un malinconico destino.Film molto raffinato,di grazia formale,dove la seducente architettura,gli interni avvolgenti,gli splendidi costumi e l'ineffabile educazione evidenziano,per contrasto,la desertificazione dei rapporti umani,la sopraffazione del potere,la disperazione e la solitudine della protagonista.Splendida scenografia arricchita dal particolare gusto cromatico di Zhang Yimou e scandita dalla vibrante e bellissima musica di Zhao Jiping e Naoki Tachikawa.Ieratica e al contempo passionale,risplende la bellissima Gong Li.

trickortreat  @  14/04/2011 22:23:46
   10 / 10
Questo mondo folle, malato, il nostro mondo, raccontato con estrema genialità da uno dei migliori registi in circolazione. Lanterne Rosse mostra al mondo intero sia le condizioni della donna, l'oggetto della figura maschile, sia il mondo turbolento della donna, qui costretta a non essere più se stessa per sopravvivere. Gong Li interpreta la Quarta Signora, l'ultima arrivata. All'inizio incontrerà l'ostilità della Terza Signora, portandola a legarsi maggiormente con la Seconda Signora, ma come verrà spiegato successivamente "colei dal viso di Buddha nasconde un cuore da scorpione". La struttura della casa è magnifica e raccontata nei minimi particolari: ogni Signora possiede una casa ed ogni casa è comunicante con un ampio cortile che guarda direttamente alla casa del signor Chen. Questi, ogni notte, premia una Signora in base al suo comportamento durante la giornata, premio annunciato dalla onnipresente esclamazione "lanterna rossa alla casa della Signora..". E le lanterne sono l'elemento dominante del film: vengono accese sia all'esterno sia all'interno della casa dove il Signore passerà la notte, vengono coperte da drappi neri per punire la Signora sfacciata, sono sintomo d'invidia per una serva che brama di diventare anch'essa Signora, vengono spente e accese in continuazione, come fosse un rituale. E' incredibile la particolare regia di Yimou, incolla completamente lo spettatore allo schermo. Gong Li incarna alla perfezione il suo personaggio: un'insicura studentessa all'inizio e una pazza alla fine, resa tale da una condizione disumana di ostilità e invivibilità, dai continui complotti tra Signore, dal menefreghismo del Signor Chen, presente solo per infilarsi sotto le coperte delle consorti. E noi restiamo in silenzio, ammirando questo dramma struggente, questo crudo racconto di una società malata che non lascia scampo. Un film tanto pessimista quanto veritiero, un capolavoro che va visto almeno una volta prima di morire.

arpia  @  19/01/2011 22:11:36
   10 / 10
Un film che, al di là del colore rosso, poco indicativo, è una struggente espressione della cultura nipponica sulla condizione della donna: oggi come ieri. Impossibile giudicare se quel mondo non lo si è conosciuto quantomeno attraverso personali frequentazioni o se anche lo si guarda con una mera mentalità da tartarughe ninja.
Nemmeno potrebbe essere compreso dalla cultura occidentale di marca ed impronta greco-romana fondata sulla trpartizione delle donne in tre categorie: le mogli per la procreazione, le concubine conniventi, le compagne di mero piacere. unica eccezione le fanciulle sacre alla prostituzione. E' quello un modo di concepire la donna in funzione maschile. Poco femminista come mentalità ma assolutamente in una accezione per quel mondo positiva, richiedendosi alla donna, che non ha la condizione servile o di schiava ai capricci maschili, una completa funzionalizzazione ed un soliloquio che consenta al compagno lo svolgimento delle più alte arti e dei più elevati mestieri. Un mondo animista e nel quale dunque la donna è sempre una moglie di imperatore che deve saper "accendere" la lanterna. Un film da contemplare e capire senza aprioristici giudizi che possono venire solo da una diverso substrato culturale. Commovente, struggente e triste.

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Ultima risposta 26/10/2014 22.07.26
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  18/12/2010 13:07:30
   8 / 10
Incantevole, malinconico e struggente racconto di Zhang Yimou. Il regista ci sottolinea una condizione femminile irreversibile, una realtà senza possibilità di fuga se non drammatica.
Una storia che non lascia sicuramente indifferenti.
Bellissima la fotografia e straordinaria prova di Gong Li.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  19/10/2010 20:56:56
   8 / 10
Bellissimo film cinese. Con questo film Zhang Yimou dimostra di essere un bravo regista.
La trama è davvero accattivante, i personaggi sono realistici e mostrati con i propri pregi e difetti, senza distinzione fra buoni e cattivi. Tutti gli attori sono davvero in gamba.
Un film tipicamente orientale, ma grazie alla scorrevolezza della trama è adatto anche ad un pubblico occidentale. Ottime alcune intuizioni registiche (ci sono alcuni richiami da Kurosawa).

Tom24  @  16/10/2010 23:52:36
   10 / 10
Monumentale e terribile.

Silver  @  12/10/2010 03:03:26
   9 / 10
Simmetria, simmetria, simmetria.
Regia, sceneggiatura... attrici.
Tutto, incredibilmente "semplice" e perfetto.

suzuki71  @  02/03/2010 13:33:42
   9 / 10
Difficile ricordare film con una migliore sceneggiatura... dialoghi fatti poesia, o viceversa. Fogorafia e attori fanno il resto. Imperdibile.

Invia una mail all'autore del commento Totius  @  02/03/2010 13:05:28
   7½ / 10
Beh è sicuramente il capolavoro di Yimou, è un grandissimo film assolutamente da vedere. Da un punto di vista stilistico lo trovo ineccepibile. Tutto è studiato alla perfezione. La fotografia, le inquadrature, la scelta di non mostrare mai un primo piano del padrone ad esempio lo trovo di una forza stilistica notevole. Insomma so che probabilmente meriterebbe di più, ma c'è qualcosa in tutti i film di Yimou che non saprei spiegare che mi lascia un pò di "desìo". Forse riguarda il livello di approfondimento psicologico dei personaggi. Non mi coinvolge quanto sanno fare altri registi orientali come Kim ki Duk o Wong Kar Wai.

crimal9436  @  02/01/2010 23:31:31
   8½ / 10
Film di una lentezza ben studiata.
Una tavolozza di colori, dal bianco della neve alla fantasia dei costumi, dal rosso delle lanterne al nero degli occhi vuoti di Sonia.
Ne esce un quadro splendido, uno scorcio sulla Cina che fu e che, anche in questa forma, lascia un po' di nostalgia

sweetyy  @  11/08/2009 19:18:38
   8½ / 10
Lentezza a parte è un film che merita davvero.
Ottima fotografia, credo sia il migliore di Yimou

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Tumassa84  @  15/07/2009 08:38:45
   9½ / 10
Bellissimo, soprattutto la fotografia eccellente e l'interpretazione magnifica degli attori. La storia è molto bella, significativa e struggente, ma per questo il film è debitore al bel libro da cui prende spunto. Mezzo punto in più per la stupenda inquadratura finale, con lei pazza e intrappolata senza più via di scampo. Per ora il miglior film cinese che abbia mai visto.

1 risposta al commento
Ultima risposta 15/07/2009 12.57.09
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paride_86  @  11/07/2009 03:30:46
   10 / 10
"Lanterne Rosse" racconta la storia di una ragazza povera che decide di diventare la quarta moglie di un ricco signore.
Da qui si dipana una trama ricca di intrighi e tormenti che spiegheranno la difficile condizione femminile della donna cinese.
La regia è magnifica e le inquadrature sono ammalianti nel loro rigore simmetrico.
Un capolavoro.

TheLegend  @  21/06/2009 03:31:47
   9 / 10
Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  22/01/2009 15:01:07
   8½ / 10
Poetico, splendido, reale e struggente. Un bellissimo lavoro di Yimou ma estremamente lento. Colpisce di brutto e ricostruisce alla perfezione il dramma delle donne in cina di quell'epoca. Una pugno nello stomaco.

topsecret  @  10/11/2008 20:15:43
   8½ / 10
Un bellissimo film sapientemente raccontato e diretto. Splendida la protagonista Gong Li così come i costumi e la fotografia. Un film quasi perfetto, ma che forse non piacerà a chi è abituato alle pellicole con katane e kung fu.

Guy Picciotto  @  30/08/2008 15:13:25
   9 / 10
uno dei più grandi film degli anni 90, credo che in occidente l'uso e l'abuso del potere non siano poi tanto differenti dalla Cina. Anche da noi non ci sono alternative davanti alle regole ferree di una società fondata su un potere belluino e di casta (quindi di asfissiante sopraffazione meccanica), dove per soppravivere ed ottenere qualcosina ina-ina bisogna ricorrere alla menzogna e al doppio gioco, l'unico sbocco è appunto la morte. Donne in questo caso, ma anche uomini, entrambi, se non hai la s-fortuna di nascere in seno a famiglie che detengono questo potere di casta, inspiegabile e marcio (così come inspiegabile e marcio è ogni potere come ci spiegò bene Kafka) e non possiedi una natura combattiva, quindi maligna, sei destinato a soccombere
Pessimista? no veritiero, ritengo che bisogna vederlo almeno una volta prima di morire.

InSaNITy  @  04/05/2008 16:55:13
   9½ / 10
Un film che lascia letteralmente ammutoliti.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  12/01/2008 22:55:44
   10 / 10
Lanterne rosse lo considero il capolavoro assoluto di Zhang Yimou ed uno dei migliori film di tutta la cinematografia orientale. Una riflessione potere dal tono raggelato, ma capace di esercitare un fascino ed un potere evocativo come pochi film sanno fare.
L'impossibilità della donna di ribellarsi ad un rigido patriarcato soffocante nell'ossessività e nella ripetizione/rappresentazione dei suoi riti non ha nessun sbocco. La lotta e la possibile ribellione sono morte già sul nascere e rimangono solo due vie: primeggiare sulle altre donne con l'uomo-padrone a vigilare come deus-ex machina della contesa all'ultimo sangue, senza tuttavia che il suo potere venga intaccato, oppure l'altra via sono la solitudine, la follia e la morte. Magnifica la fotografia, straordinaria Gong-Li.

Wyrael  @  14/06/2007 00:37:13
   9 / 10
Vera poesia...
Il soggetto non propone nulla di nuovo ed accattivante, ma nonostante ciò viene sviluppato in una SCENEGGIATURA A DIR POCO DIVINA.
Il tema sulla concezione della donna in Cina viene trattato con arte mostrando allo spettatore le tradizioni, gli usi ed i costumi di quell'epoca, in questo caso quelli di corte. La messa in scena è perfetta, peccato per il montaggio tipico dei film cinesi, nel quale spesso le inquadrature sono eccessivamente fisse su tempo prolungato e ciò appesantisce, per la maggior parte di noi occidentali, la scorrevolezza del film. I dialoghi spesso sono molto "stretti" ed inverosimili; ovvero sembrano seguire uno schema teatrale piuttosto che cinematografico, rendendo così il film, a parer mio, leggermente più poetico.
Bella l'idea dell'alternarsi delle vicende; complotti, inganni, lotte, amori, coincidenti metaforicamente a quelle delle stagioni che si concludono prima nella penultima scena con l'inverno; la fine di ogni cosa, il buio, il freddo, il candore della neve (che rappresenta secondo me l'innocenza e la "purezza" della protagonista) poi nell'ultima scena con l'estate; tutto rinizia inevitabilmente...

PS; Strepitoso il dialogo sulla balconata della terza e quarta signora riprese dal basso ed illuminate da una luce celeste, candida ma allo stesso tempo fredda e pungente;
3a Signora: "Tutto è rappresentazione, se reciti bene inganni gli altri, se reciti male inganni te stessa, se non sai nemmeno ingannare te stessa non ti restano che i fantasmi..."
4a Signora; "tra gli uomini e i fantasmi, la sola differenza è il respiro..."

Volete un consiglio? AMMIRATE questo film

davil  @  22/03/2007 11:27:43
   8 / 10
film molto bello, geometrico, con un senso ben preciso ed una narrazione registica compatta: tutto torna. ricordo lo scalpore ed il successo alla sua uscita

Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento stefano76  @  12/03/2007 20:50:50
   8 / 10
Messa in scena maestosa e quasi sontuosa, per un film proibito nella Cina popolare e che denuncia la situazione non certo rosea delle donne di quel periodo (ma adesso la situazione è tanto diversa?). Una storia in cui i personaggi sono risucchiati tutti nell'ingranaggio meschino che li coinvolge, anche quelli che dovrebbero essere positivi, come l'inizialmente ribelle protagonista che finisce poi col diventare addirittura peggiore delle sue compagna concubine.

Bellissima fotografia ma soprattutto straordinarie le location, le ambientazioni (il palazzo con i suoi tetti labirintici) e le scenografie. Amaro e impietoso, pecca forse di eccessivo didascalismo registico che a volte tende a raffreddare eccessivamente il coinvolgimento.

Invia una mail all'autore del commento albatros70  @  10/01/2007 15:09:44
   8 / 10
Magnifico!!!!! Un capolavoro narrativo dall'inizio alla fine, per gli amanti del cinema da non perdere assolutamente!

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  03/01/2007 16:49:35
   8 / 10
Film poetico e struggente, è il migliore di Z. Yimou per lucidità e freddezza narrativa.

stieve  @  23/11/2006 10:52:57
   9½ / 10
Dopo aver visto Hero e gli altri film di azione di Yimou, pensavo che fosse uno di quei registi che sanno solo fare combattimenti tipo matrix, invece questo film è del tutto diverso, poetico, drammatico, curatissimo sia nella recitazione che nella sceneggiatura che nella fotografia (bellissima!).

lupin 3  @  20/11/2006 19:09:02
   1 / 10
L'argomento trattato in questo film non mi ha entusiasmato di niente, lento, lento, ma lento come un bradipo ammalato!

3 risposte al commento
Ultima risposta 28/11/2010 21.39.19
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  01/11/2006 22:13:27
   9 / 10
...film raffinato... Molto bello e profondo... Veramente brave le attrici e molto belle... L'assenza di valore dato alle donne mi ha turbato, questo tema è sviluppato benissimo: "Sei una donna senza valore" dice il marito-padrone... Un film intriso di odio, cattiveria, gelosia e solitudine... Film strepitoso...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  31/12/2005 15:53:45
   9 / 10
E pensare che la visione di questo film è proibita in Cina.
Bellissimo!
Le lanterne rosse che il marito-padrone fa accendere davanti alla stanza della sposa con la quale trascorrerà la notte, sono il segnale per la privilegiata.
La prescelta gode delle ancelle migliori, di un massaggio tonificante ai piedi e perfino del diritto di decidere i pasti del giorno dopo.
Lei ha 19 anni, lui una cinquantina, ed è francamente ributtante. Eppure la lotta per i privilegi sarà durissima.
Bellissimo il finale.

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Ultima risposta 30/01/2006 02.24.28
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Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  21/11/2005 11:54:10
   10 / 10
Film praticamente perfetto...

budd  @  30/08/2005 13:43:30
   9 / 10
gran bel film che mette in luce la cine dell'antichità...le attrici sono bravissime!il film riesce ad esprimere molteplici emozioni:la tristezza,la rabbia e molte altre....Un gran bel film sicuramente da vedere!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR PAOLUCCIA  @  26/04/2005 13:44:16
   8 / 10
Nessuno ancora ha commentato questo film? io nn so neanche quante volte l'ho visto,certo ne e' passato di tempo...magari dovrei riguardarlo per poter dare un voto piu' giusto.Ma penso non serva,ne ho conservato un ricordo bellissimo.Mette in luce un argomento del quale non si e' molto discusso,che,soprattutto per la societa' in cui siamo abituati a vivere,lascia parecchio l'amaro in bocca.Magnifico,ti tocca tantissimo.

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