piccoli omicidi tra amici (1994)

Buon esordio per Danny Boyle, con un thriller grottesco che si avvale di un'intelligente sceneggiatura, ricca di dialoghi cinici e beffardi con personaggi ben caratterizzati ed interpretati da un cast affiatato.
Non manca neanche qualche improvvisa esplosione di violenza ed un finale beffardo che ne decreta la buona riuscita.
Certo non si tratta di un lavoro perfetto, qualche buchino nella trama c'è ,però alla fine si resta più che soddisfatti dalla visione, divenuto giustamente un cult.

Si sente tantissimo lo stile anni 90 in questo film a mezzo tra thriller e commedia. Mi è piaciuto anche se a tratti rallenta un po' troppo. Comunque carino.

Certo che in Scozia negli anni 90 dovevano essere proprio tempi grami se un medico, un commercialista e un giornalista erano costretti a condividere un appartamento (neanche troppo spazioso) per dividersi le spese e a cercare addirittura un quarto inquilino per avere un aiuto economico.
Detto questo, il film d'esordio di Danny Boyle, uno che secondo me ha dato troppo poco al cinema in proporzione al suo talento, è gradevole e brioso, con buone trovate di regia e interpretazioni convincenti.
Non è adeguatamente sostenuto però da una sceneggiatura confusionaria e piena di falle e buchi logici, che sembra prediligere l'accatastamento casuale degli eventi ad una ragionata progressione drammaturgica.
Boyle farà di meglio, ma anche di peggio.

Bah, io non ho compreso fino in fondo questo film. Vuole essere commedia e dramma insieme, ma senza eccepire da ambo le parti. Trovo il cambio di comportamento del contabile occhialuto, decisamente fuori luogo. Di colpo diventa ossessivo nel confronto dei soldi...così senza una reale motivazione, si barrica in soffitta. E i criminali, che risalgono all'appartamento senza avere uno straccio di prova ? Vabeh.....bocciato.

Un film che dall'inzio , col passare dei minuti,al finale si trasforma.Da commedia,nel primo quarto d'ora,con i "candidati" a diventare il nuovo coiinquilino che si devono sottopore a una sorta di colloquio di assunzione,al thriller nella parte centrale,dopo il ritrovamento della valigia coi soldi a horrorda quando

SPOILER e direi che tutti e tre i generi rispettano i canoni loro assegnatogli.Il film fa ridere,e' interessante e crea la giusta "suspance" con il finale non troppo a sorpresa ma che almeno ci prova.

Opera prima interessante di Danny Boyle. Un piccolo thriller, condito da black humor con ottimi attori (primi ruoli di rilievo per Ewan McGregor e Christopher Eccleston). Molto buone le caratterizzazioni dei personaggi. Un bell'esordio, che però non mi ha fatto impazzire.

Non che mi abbia fatto impazzire, anzi, questo esordio di Boyle (regista per me abbastanza altalenante) riesce a proporre quello humor tipico inglese, senza mai andare oltre.
Sceneggiatura lineare, personaggi discretamente caratterizzati e qualche scena spassosa, fanno poco testo i colpi di scena.
Buona la direzione degli attori e l'ambientazione, quasi del tutto in interni che lo rende un film abbastanza teatrale.
Farà di meglio in futuro, ma anche di peggio....

La fredda comicità britannica assieme ad un grottesco dialetto neo-noir sembrano gli ingredienti ideali per l'opera prima di Danny Boyle, estroso nel comparto visivo di SHALLOW GRAVE sia tecnicamente che artisticamente, dato che la costruzione post-moderna, assieme ad una narrazione paradossale, fa affidamento su uno stile elegante, riccamente colorato nella scenografia e pittoresco nella fotografia. La sensazione di style-over-substance, comune ai film modernisti, affievolisce insieme a tutte le altre sbavature, tra cui l'innaturale e decentrato portamento comico, una volta assestatosi proprio quest'ultimo, premiabile per la sua sconvolgente briosità e trasgressiva ironia dal ritmo sui generis sempre capace di dare i giusti input agli assurdi risvolti di una trama minimalista e concettuale, sagomata per illustrare azioni e reazioni umane, come un esperimento ideale che destabilizza una ristretta comunità di esseri uomini, filtrandoli coi loro istinti e rompendo la loro integrità. Anticipando thriller che hanno fatto la storia, sdoganando ancora di più l'incubo kafkiano, e dichiarando la propria sfiducia nel genere umano, l'autore inglese fa del suo esordio un piccolo capolavoro.

Un'ottimo esordio dietro la m.d.p,. per Boyle che ci regala una storia non originalissima, ma diretta ottimamente e con tre bravissimi protagonisti.

Spruzzi del Boyle che sarà. Un film che ha lanciato un bel po'di attori e il regista stesso. Carino ma niente di che. Meglio di molti polpettoni contemporanei, peggio dei grandi film... sta giusto nel mezzo, vedetelo per curiosità

Esordio un po' cosi per Boyle, interessante piu' per cio' che il regista fara' in futuro; il suo stile gia' si nota (ad essere sinceri, solo nelle sequenze d'apertura) ma e' comunque costretto a soccombere ad uno script che, oltre ad essere trito e mal proposto, non dona alcuna consistenza ai suoi personaggi ne alle radici ne nel loro evolversi.

Alla lunga stanca, ma le musiche di Simon Boswell, pionere della techno anni 90, in piccola parte lo salvano.

Comunque, nel complesso, deludente e non particolarmente riuscito.
Pensavo meglio.

Sorprendente questo film,scorrimento molto veloce e godibile.
Buon finale.

Lo stampo di Boyle è evidente già dal suo lavoro d'esordio, soprattutto nelle primissime scene. Un film curioso, tra il grottesco il thriller e la commedia, ma con un umorismo tipicamente britannico che non sempre può piacere o essere capito. Low budget, e si vede, forse anche troppo.

La sceneggiatura è buona, dialoghi abbastanza interessanti anche se verso la fine inizia ad annoiare un po' nonostante la breve durata. Un buon esordio per Danny Boyle anche se non indimenticabile.

Buon esordio del regista con questa divertente commedia noir. Niente di particolarmente nuovo ma funzionante, ben diretto, ritmato e ben recitato.

Un buon esordio quello di Boyle alla regia, magari non eccezionale o imprenscindibile, ma sicuramente già con grandi spunti e idee. Reputo Boyle un buon regista, i suoi film mi sono piaciuti tutti, senza farmi impazzire, cosa successa anche con Piccoli Omicidi tra amici: storia interessante con qualche forzatura ma con un ritmo decisamente in crescendo con un finale assolutamente di livello.

L'esordio di Danny Boyle me l'ero perso...anzi non lo conoscevo proprio questo film.
Mi sono incuriosito per il suo genere di appartenenza e per i commenti abbastanza positivi dei vari utenti; sono sempre rimasto affascinato dalle commedie "nere" e mi era parso che il film potesse avvicinarsi a quelle produzioni degli anni 80 come "Piramide di Paura" o "Stand by me".

Allora,voglio partire dai lati positivi.
Ammetto che la sceneggiatura non era niente male...carina tutta la carrellata di eventi,carina la suspance nei momenti più macabri,carina tutta la parte conclusiva,SOPRATUTTO la parte conclusiva che chiude la storia facendo tornare alcuni particolari anomali visti in precedenza e degna di un'ottima puntata di "Lupin III"....
Ok,questo non lo nego....

Però.....i primi 15 minuti sono di un'amatoriale imbarazzante,farciti di una comicità inglese stomachevole(solo loro possono trovare divertenti certe cose),pieno di scene senza senso e palesemente riempitive,un montaggio a volte penoso e dilettantistico....
L'idea non era male,però c'erano dei frangenti che toccava livelli davvero casarecci,al punto che mi chiedevo com'era possibile che il film fosse stato distribuito nelle sale....
Fortunatamente guadagna un pochino di punti dalla seconda metà in poi,che disperde un pochino questi malus acquistando un ritmo più professionale e meno zoppicante(ho idea che inizialmente questo fosse un mediometraggio...a volte ho il sentore per queste cose).

Comunque per certi aspetti era studiato discretamente e riusciva a tenere acceso l'interesse; caratteristica che mi ha permesso di gustarmelo in un certo qualmodo....ma i personaggi,di tanto in tanto, non li capivo proprio,troppo finti(va bene che si tratta di una commedia,ma la finzione di cui parlo è legata ad un cattiva realizzazione più che allo stile del film).

Non mi ha annoiato,ma non mi sono nemmeno strappato i capelli.
Poteva essere realizzato molto meglio,anche con i pochi mezzi che avevano...

Buon esordio per Danny Boyle, il film però non è granché. Thriller discreto dal gusto macabro con una sceneggiatura discutibile. Il talento di Boyle si vede, le sue pellicole successive saranno decisamente migliori.

L'esordio di Boyle nel mondo del cinema fu molto buono dato che il regista britannico riusci a creare una commedia nera di buon livello con pochi soldi e sopratutto mostro doti estremamente interessanti che purtroppo in futuro non è riuscito del tutto a confermare.
Piccoli Omicidi Tra Amici funziona non tanto come commedia nera che secondo me è poco cattiva ma per l'analizzare bene il mutamento del rapporto dei tre coinquilini dall'entrata della valigia di soldi nella trama.
Anche l'evoluzione del tutto secondo me è molto prevedibile e inoltre il personaggio interpretato da Eccleston ha un cambiamento di carattere troppo accentuato che lo fa risultare poco credibile

SPOILER, il finale però riesce a risollevare la pellicola dato che non lascia né vincitori né vinti.
Sul cast ottime le prove di tutti e tre i ragazzi, su Boyle bene la prima peccato che (oltre Trainspotting) il suo ultimo colpo di coda sia stato 28 giorni dopo datato 2002.

Visto più volte, ma al momento non ne ricordo il finale.

Comunque un buon film, che però può anche non piacere. Io mi trovo invece perfettamente d'accordo con la media dei voti...

Grandissimo esordio di Danny Boyle, quando era ancora un regista con delle idee: il climax finale e lo sguardo di Ewan McGragor valgono da soli una carriera. Peccato che dopo Trainspotting il talento di Boyle si sia visto solo a tratti, offuscato com'e' dal dio denaro.

Gran parte del voto che ho assegnato è racchiuso nella parte finale del film che a mio avviso è strepitosa.. c'è qualche scena grottesca ma è ben inserita nel contesto.
L'inizio invece parte lento e poco incisivo, è una sorta di commedia noir che però non mi ha convinto affatto.. molto meglio invece quando si cambia registro, mutando in una specie di thriller dai toni drammatici..
Riconoscibile l'impronta di Boyle seppur all'esordio.
Non eccezionale la prova degli attori principali, ma nel complesso mi è piaciuto parecchio.

"Piccoli omicidi tra amici", lavoro primo di Danny Boyle, nasce , vive e si spegne in un contesto macabro.
Un po' per il titolo, un po' per le situazioni, il film inizia a formarsi sull'asse della commedia drammatica.
Insomma in scena una goliardia allegata, spesso e volentieri, ad una violenza e una depressione di animi totale e fatale.
Danny Boyle sorprende indubbiamente per alcune trovate, ma al contempo, mette sul piatto dello spettatore una storia che di valente ha esclusivamente il plot. Oltre quella infarinatura di storia iniziale sono gli sviluppi a deteriorarsi, lentamente.
L'idea non era male ma a livello di sceneggiatura sono troppe le cose che non tornano; lo stesso finale rimane in sospeso e dunque la logica dei personaggi subisce un brusco stop. In pratica abbiamo capito quasi tutto del film ma l'epilogo non chiarisce le cose in modo definitivo; regia nel frangente molto mediocre.

"Piccoli omicidi tra amici" una botta la prende e un'altra la dà, si arriva quindi a valutare ed apprezzare il prodotto in linee alquanto relative, molto parziali. Fra gli elementi degni di note una musica fredda e "acusticamente" sporca che, in modo consequenziale, tonifica l'alone di questo horror domestico. Oltre le pregevolezze e l'originalità della musica da segnalare, in campo tecnico, le prove degli attori; non parliamo certamente di prove impeccabili ma di prove di animo. Film di pancia che alle volte diventa schiavo della sua ripetitività, e soprattutto, con varie falle che lo bloccano in strati medio bassi.

Una commedia noir (si può dire?) abbastanza inquietante dal punto di vista psicologico.

Deludente debutto di un regista dotato, a metà strada tra il thriller e la commedia grottesca. Le funamboliche doti registiche di Boyle sono già visibili, così come è lampante l'intento di raccontare l'avidità umana insita all'interno di un gruppo di amici della medio-alta borghesia scozzese: quello che non mi ha convinto è la fulminea progressione della vicenda, che passa appunto da commedia a dramma con tagli troppo netti e con un gusto del macabro talvolta fuori luogo.

Opera prima di Danny Boyle, che si confermava di avere un grande talento. Regia, sceneggiatura e interpretazioni fantastiche, un piccolo grande cult anni 90.

Ottimo esordio per Boyle e McGregor...film molto inglese!
Bello cupo e ottimamente girato, la storia è alquanto interessante...

sarebbe un 7/8, questo esordio di Boyle. Originale e interpretato molto bene, regia perfetta, musiche pure. lo stile del regista si vede lontano un miglio. piccolo cult anni '90.

Primo film di Danny Boyle che due anni dopo sfornerà il capolavoro di TRAINSPOTTING. Qui il regista scozzese mette in campo le sue tematiche preferite: l'amicizia, il caso, la tossicodipendenza e la paranoia. Ewan McGregor Kerry Fox e Crhistopher Eccleston da amici scanzonati si trasformeranno in rivali paranoici, per una valigia piena di sterline. Ambientazione urbana, il film è quasi interamente girato nella grande e bella casa dove i tre vivono, rifugio conviviale, l'esterno è il luogo di lavoro, ma il nido è la casa. Un film certo semplice ma che coinvolge lo spettatore, perchè ognuno di noi trova la giusta empatia per la vicenda. A proposito... voi cosa fareste se la fortuna-sfortuna vi facesse trovare un pacco di soldi. C'è anche Peter Mulan che interpreta un piccolo delinquente di periferia.

Un buon film, anche se di Boyle ne ho apprezzati più altri. Bravi i tre protagonisti.

Originale!!!

Molto interessante questo Danny Boyle.
Una lenta metamorfosi, fino a una climax mostruosa.
Questo film è più sottile di quanto si creda, e trovo sia sottovalutato.
Lo consiglio vivamente.
Ewan McGregor mi è però piaciuto meno del solito. Il suo personaggio verrà riproposto anni dopo in Trainspotting.

Nutrivo grandi aspettative verso questo film ed ammetto di essere rimasto abbastanza deluso, almeno a tratti.
L'inizio è quasi una commedia, sia la ricerca del coinquilino e sia la reazione alla marte di quest'ultimo, totale indifferenza e considerando che si sono ritrovati in casa un cadavere fà abbastanza ridere.
Poi una volta trovati i soldi il film iene quasi da sè, le situazioni sono abbastanza ovvie anche se alcune cose sono lasciate un pò al caso, ad esempio i due che li aggrediscono come han fatto a risalire a loro? La polizia come ha fatto?
Se davvero avevano prove perchè li hanno lasciati liberi cosi a lungo?
Tutte cose che non rovinano il film per carità ma che lo indeboliscono a mio avviso facendolo risultare un buon film ma nulla di più.
Boyle nel corso degli anni ci ha sicuramente stupiti di più.

L'esordio di Danny Boyle è un film ambiguo, divertente, da non saltare assolutamente se si vuole conoscere questo regista.
Comincia come una commedia(divertente) per poi abbracciare più generi, fra cui thriller, noir, drammatico e grottesco. La regia e il montaggio di Boyle mettono una tensione incredibile in alcune scene, che sembrano quasi horror, aiutato anche dalla musichetta veramente terrificante.
Bravi gli attori, il personaggio di Mcgregor rappresenta una generazione che non riesce a maturare, mentre gli altri due(in particolare il maschio) sono di più l'emblema di una società che vorrebbe sentirsi adulta, ma che fallisce miseramente.

In sintesi, "Piccoli omicidi fra amici" è una perla, un gioiellino che non annoia mai e mantiene sempre alto il coinvolgimento, soprattutto il finale molto ironico me l'ha fatto apprezzare ancora di più.
Magistrale, forse uno dei migliori esordi che ho mai visto.

Amo Danny Boyle, ma questo suo primo film mi ha un pò deluso, l'ho trovato un pò arruginito nello svolgimento della vicenda, e ho sempre avuto l'impressione che mancasse qualcosa. C'è da dire però che certe sequenze dimostrano l'enorme talento di questo regista, il cast, tra cui spicca Ewan McGregor, è notevole e la trama sarà da spunto a "La Comunidad".
Una buona black-comedy, ma ho preferito altri film del regista.

Visto e goduto non meno di tre volte: un piccolo enjoy, un vero gioiellino. Crudele solo quanto potrebbe esserlo la legge rigida di contrappasso per i tre protagonisti del film il cui titolo originale è Shallow Grave: la piccola e adorabile Juliet, David e Alex. Spassoso e divertente come solo certa commediografia francese sa essere, è la ironica dance macabre dei tre che, in lussuoso appartamento più bed room a Glasgow tra i tutti possibili coinquilini e coaffittuari scelgono il misterioso Hugo. Scelta che si rivelerà per tutti fatale, come sempre e solo può essere quella di evocare o emulare la tradizione di "sangue blu" o de "la Signora omicidi".

Forse con una leggera punta di vetriolo in più questa black comedy sarebbe stata un piccolo gioiello, però anche così è un buon film sull'avidità personale ed egoistica che distrugge l'unita di un gruppo di amici all'apparenza compatto. Piacevole da vedere.

Commedia macabra e brillante, buon ritmo e ottima sceneggiatura: un delitto e castigo tra amici, un tesoro che trasforma un triangolo gaio e spensierato in una prigione d'ansia, paranoia e invidia.
Geniale la bambola meccanica, ripresa due anni dopo in trainspotting.

Discreto, ma nulla di memorabile.

Humor nero che sfocia in pazzia. Bel Film.D'altra parte Boyle e' una garanzia...

Esordio di Boyle al vetriolo, nonostante alcuni limiti tipici dell'opera prima la black comedy intriga

Tra il noir e la black comedy, un discreto esordio per Boyle, regista che in seguito verrà ampiamente sopravvalutato. In questo caso lo spettacolo non è mai saccente ma anzi gli ingredienti sono dosati con attenzione, rendendo il risultato finale abbastanza piacevole ed intrigante. Metà del merito al grandioso terzetto di protagonisti. Una riflessione, seppure risaputa, sull'avidità (dis)umana in confezione al passo coi tempi. Davvero niente male.

Esordio cinematografico di Danny Boyle, che più tardi firmerà il più famoso "Trainspotting".
Innovativo e fresco nella forma, ma più povero nella slstanza, è un film che si lascia guardare ma di cui non rimane molto.
Ewan McGregor dimostrava già allora il suo talento con un ruolo piuttosto sopra le righe.

I soliti difetti del cinema di oggi: non la tecnica a servizio della storia, ma la storia a servizio della tecnica (non eccelsa, tra le altre cose). Le solite, vecchie inverosimiglianze in cerca del nuovo; le solite figurine piatte infervorate, senza spessore. E il solito humour (solo) sull’altro piatto a cercare di tenere in equilibrio tutto il pendere della bilancia.
A me non è sembrato un grande esordio, anzi, appena sufficiente.

molto, molto ma molto carino. un thriller talvota surreale, con humor. assolutamente consigliato.

boh...a me non è piaciuto molto...l'ho trovato piuttosto noioso...

bel film, girato con 4 soldi ma ben sceneggiato e anche recitato.

Se uno non si può fidare degli amici, allora cosa rimane? Cosa?

Dopo aver visto Trainspotting ero rimasto particolarmente affascinato da chi avesse girato il film, soprattutto dalla modalità di inizio e fine, così mi sono indirizzato verso il primo film di Boyle, Piccoli omicidi tra amici. Devo dire che ho apprezzato particolarmente il film, mi sono innamorato delle frasi di inizio e fine, stupende! Davvero buone le interpretazioni dei tre attori in particolare quella di Christopher Eccleston. Una commedia nera ben riuscita con un triste ma veritiero messaggio di fondo, accompagnata da musiche decisamente appropriate ( favolosa Happy heart di Andy Williams ) e un finale che ti fa rimanere di stucco.

SPOILER

Lo devo dire..per Danny Boyle ho sempre provato una forte antipatia a pelle, specie dopo Trainspotting, un film tanto osannato, ma che oltre a non avermi convinto mi aveva fortemente irritato.

Spinto da non so quale tendenza masochistica ho dunque deciso di vedere l'opera prima del fresco vincitore di 8 oscar, e mi sono dovuto ricredere ampiamente, almeno nei confronti del primissimo Danny Boyle..

Un thriller "casalingo" fantastico, ricco di humor nero (delle volte quasi surreale), che è una vera gioia per gli occhi, non solo per i tre protagonisti, uno più bravo dell'altro, ma per lo svolgimento della trama, la regia, i personaggi secondari, lo splendido finale..tutto è al posto giusto.

Dopo Trainspotting, Boyle intraprenderà una parabola discendente degna di Kassowitz (lacrimuccia), fino al "grande" epilogo delle 8 statuette...da una tagliente commedia nera come Piccoli Omicidi tra Amici al miele cariadenti (neologismo) di The Millionaire...

dalle stelle alle stalle..

Ottimo thriller, un giovanissimo mcgregor veramente all'altezza. Bello il finale, bella la descrizione della rovina "morale" dei tre "amici".
Da vedere.

Eccolo il film di Danny Boyle che vale la pena citare. Un grottesco e curioso thriller ben architettato e molto divertente con un cast capace che non incespica mai. Alcune scene davvero ben fatte e ricche di tensione altre un pò meno ma va bene così. Assieme a "Trainspotting" il suo miglior film.

Bel film,storia che ti tiene sempre sul chi va la',ottimo Mcgregor grande esordio,bello il finale

Alla faccia di chi afferma che Boyle è un incapace....bah...
Seppur all'esordio,piccoli omicidi tra amici è un film thriller di pregevolissima fattura...con un giovanissimo McGregor alle prime armi..e il ragazzo può rendersi soddisfatto dell'interpretazione... la sceneggiatura è orchestrata abb bene...e i colpi di scena non mancano ad arrivare.

Grandissimo esordio per Danny Boyle che sforna un film del genere "commedia nera",trattando in modo ironico,ma con un fondo di verità,l'amiciza e l'avidità.La pellicola è incentrate su tre protagonisti che condividono un appartamento e cercano un nuovo inquilino per arrotondare lo stipendio.Presto però trovano quest'ultimo morto e scoprono che nasconde una valigia contenente dei soldi.
A mio parere uno dei migliori film del regista,anche se dopo trainspotting la sua carriera è continuata in discesa.

Gran bel film, bravo Boyle!

Un film che tratta il tema dell'amicizia e di come ci si diventa avidi quando ci son di mezzo i soldi. Un bel thriller di Boyle, forse si poteva fare di meglio, non tutto è molto chiaro, ma comunque sia non è male.

niente male, un film sulla corruzione e sul avarizia dell'animo umano. potrebbe avere significare "siamo tutti marci dentro", ma il messaggio vero secondo me è "la ricchezza ed i beni materiali rovinano tutto, amicizie ed affetti, cerchiamo di starne alla larga".

Bell' esordio di Danny Boyle, che a distanza di un paio di anni stupirà il mondo con il geniale Trainspotting. Questo film si mostra sconvolgente per il crescendo di tensione e per le conclusioni che lo spettatore è costretto a trarre. Non sempre però il senso degli avvenimenti è sufficentemente approfondito. In conclusione gradevole ma non fondamentale.

un film riuscito ed originale, ben recitato dai ragazzi

bravo Boyle che ci regala un thriller fatto tutto in "casa" con dei bravi protagonisti e con un finale abbastanza violento e con colpo di scena(che fa riflettere) annesso...
bello

L’esordio di Danny Boyle è una commedia nera che però funziona solo a tratti… Alcuni dialoghi sono abbastanza blandi, il film alterna buone trovate ad altre che mi sono piaciute poco, non mancano scene ben riuscite ma il ritmo è un po’ troppo lento per un film del genere… L’ottimo finale però di fatto “salva” il film…

Originale e azzeccata trasposizione moderna di una novella di Jeoffrey Chaucer, in cui tre amici studenti, avendo scoperto casualmente un tesoro, attentano l'uno alla vita dell'altro per non dover dividere il bottino. Nel racconto di Chaucer muoiono tutti.
Nella versione di Boyle, ci sono tre giovani laureati (una donna medico, un commercialista e un giornalista), che condividono un bell'appartamento e che per arrotondare gli introiti pubblicano un annuncio per affittare una camera. Ma i tre, presuntuosi e spocchiosetti, deridono e liquidano impietosamente tutti i potenziali inquilini, finendo per scegliere un soggetto dall'aria intelligente, ma misterioso e ambiguo.
Ben presto il nuovo inquilino sarà trovato morto, e accanto al cadavere i tre giovinastri scopriranno un'enorme somma di denaro, evidente frutto di loschi affari.
Come in Chaucer, l'avidità di ricchezza fa scattare nella mente dei tre un meccanismo perverso che li spinge a compiere atti sempre più criminosi, dall'occultamento del cadavere fino ai peggiori atti di crudeltà dell'uno verso l'altro. La ragazza cerca di sfruttare il proprio ascendente erotico sui due uomini per approfittare di entrambi: ma uno dei due perderà la ragione, scatenando un apocalittico crescendo di violenza. Il finale ambiguo e interlocutorio lascia una qualche speranza di salvezza almeno per il "meno peggio" dei tre...
Film duro e pessimista, in cui tuttavia la storia viene trattata con una strana e sinistra ironia, come se si trattasse di un orripilante 'gioco da ragazzi'. Il gioco, la schermaglia galante, il divertimento sono infatti sempre presenti nella pur lugubre vicenda (intrigante la scena in cui appare Ewan McGregor travestito da donna). In conclusione, una prova interessante per l'esordiente Danny Boyle, prima del lacerante, visionario "Trainspotting".

Black humor per una storiella senza tante pretese che si sostiene grazie a situazioni assurde e talvolta inspiegabili.

Mi chiedo se io e i 3 che hanno commentato il film prima di me stiamo parlando dello stesso film! L’unica cosa che funziona è l’ironia, evidente soprattutto nella scena finale. Per il resto scene talvolta assurde e senza un senso ben preciso. Io preferisco film più ragionati, che non si limitano a buttare lì scene e situazioni.

SPOILER

Ottimo esordio alla regia per il grande schermo di Danny Boyle che in questo film svela il talento che confermerà, con alcune eccezioni, nelle opere successive. Una storia cattiva, macabra e diretta che solleva in maniera afficace l'interrogativo la vera amicizia esiste? O è un semplice compromesso per rendere piacevole l'esistenza?. Il regista inglese con pochi mezzi a disposizione spadroneggia con la macchina da presa, mantenendo alta la tensione e incerto il destino dei protagonisti fino al tragico finale. Evan McGregor, anche lui all'esordio è una rivelazione. Un film da gustarsi cinicamente.

Ottimo esordio di Danny Boyle, un commedia carica di black humour e molto divertente

Commedia nera riuscita, che è poi l'esordio di Danny Boyle, il pacchiano regista inglese che poi avrebbe avuto successo con "trainspotting" e poi con una serie di film orribili.
Non è molto originale, però è innegabilmente divertente. Sicuramente migliore di tutti i film successivi di Boyle.