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Non amo gli horror ma questo mi è piaciuto molto: ha tutti gli stilemi classici del genere al posto giusto ed è capace di tenere viva l'attenzione dello spettatore con una sceneggiatura non troppo cervellotica ed una serie di colpi di scena ben gestiti. Il regista dal canto suo sembra saperci fare anche tecnicamente ed esce dal solito seminato dell'horror classico della casa infestata ricorrendo a due brillanti accorgimenti: costruisce l'ambiguità della magione h24 ( e non solo nelle solite ore notturne come si vede quasi sempre, ricorrendo d'accordo agli abituali cigolii e rumori sinistri, tuttavia senza abusarne ) ed affida il ruolo principale ad un personaggio curioso sì ma che dagli eventi non si lascia minimamente impressionare. Partita vinta e grande interesse fino alla fine, dove però l'epilogo perde la misura andando oltre il lecito del soprannaturale fin lì rappresentato. Una chiusa che non scalfisce il bel prodotto complessivo. Una pellicola da riscoprire.
Sicuramente un horror valido che punta tutto sul suggerimento della minaccia, scelta che si rivela azzeccata e intelligente. A dispetto dei tanti "Esorcista", le Carrie varie e i Presagi di turno, qui il mistero è quasi sempre velato e intangibile. Tuttavia la storia si rivela in molti tratti anche abbastanza debole e non molto entusiasmante. Dalla scena della seduta spiritica in poi il ritmo cala e si ha la sensazione che ci si voglia appigliare alla qualunque pur di allungare il brodo. L'epilogo è insapore e lascia nello spettatore un leggero senso di incompletezza. A tratti molto pesante, il film si fa guardare ma non si può certo gridare al capolavoro. Sufficiente.
Buona ghost story diretta da Peter Medak nel 1980. La trama è molto classica,basata quasi interamente sull'atmosfera,non è particolarmente originale ma viene sviluppata in modo molto interessante. L'inizio sinceramente non l'avevo trovato particolarmente esaltante,piuttosto ripetitivo e un poco noioso,ma poi da quando il protagonista inizia ad indagare il film acquisisce un buon ritmo e si rivela piuttosto coinvolgente. Dal punto di vista tecnico il film è molto buono,la regia riesce a costruire e a mantenere una certa dose di tensione per tutta la sua durata,la fotografia è splendida ed anche la recitazione è abbastanza convincente. Secondo me merita una visione,un piccolo cult,che merita di essere visto dall'amante del genere.
Pellicola invecchiata non proprio benissimo ma che conserva ancora la sua bella dose di fascino misto a tensione. Ottima l'atmosfera e la regia, così come l'interpretazione del sempre bravo George C. Scott; se da un lato "The Changeling" pecca di scarsa originalità dall'altro riesce comunque ad essere intrigante soprattutto grazie alla sensazione di inquietudine che Medak riesce ad instillare nello spettatore pur senza strafare negli elementi horrorifici. Di pregevole fattura anche la colonna sonora.
Un horror di mistero dalla trama bella, ma un pò noioso e invecchiato malissimo. L'atmosfera è suggestiva: location e musiche sono azzeccate. Il cast è buono. Il problema è che il ritmo è un pò troppo lento: sarebbe bastato qualche momento pauroso in più per aumentare la tensione. Alcune scene magistrali (come la sedia a dondolo o la pallina) sono state copiate in produzioni più recenti, e quindi non hanno un grande effetto sullo spettatore contemporaneo. Il finale mi lascia un pò perplesso: siamo sicuri che giustizia sia stata fatta?
Per superare un forte choc emotivo, un noto compositore si trasferisce in una villa bellissima, seppur antica e fatiscente, nella zona di Seattle. Col tempo, la paura e un'ostinata curiosità lo porteranno ad indagare sull'origine di alcuni eventi paranormali verificatisi nella misteriosa dimora.
Peter Medak, che ha solcato mezzo secolo di cinema con generi differenti ed esiti alterni, nel 1980 sforna a sua insaputa un ottimo "The Changeling" (anche se la versione italiana dovrebbe intitolarsi "Changeling" - dettagli di poco conto). La bravura e fortuna di Medak, in realtà, sta nell'avere ben modellato la creta generosamente fornita dal signor Russell Hunter: questi infatti narrò di aver vissuto sulla propria pelle, nel 1968 presso la Henry Treat Rogers Mansion di Denver, questa curiosa e sconcertante esperienza di "haunting house", e ne scrisse un soggetto, su cui si venne a sviluppare piuttosto fedelmente proprio "The Changeling". Una storia forte, quindi, su una trama intrigante ed impreziosita dall'ottima prova del grande George C. Scott. La sfarzosa location, pervasa dalle note di una perfetta colonna sonora, diventa sufficientemente inquietante per ambientarvi le scene principali di un film -a onor del vero- più ansiogeno che orrorifico. Nella filmografia dei decenni a seguire, numerosi registi porgeranno tributo a scene topiche come quella della pallina rossa o della carrozzina a rotelle (da "Fragile" a "Session 9", per esempio).
Invecchiato più che bene, "The Changeling" è un ghost movie a cui non vengono tributati il giusto valore e importanza. Da recuperare.
Di solito il genere di film in cui lo spavento è causato da ciò che non si vede mi piacciono. "The changeling" mi ha deluso su tutta la linea. Parte bene e poi restano solo le buone premesse. Anche George C.Scott, attore che apprezzo moltissimo, non mi ha detto nulla. E la fotografia mi è sembrata inadatta, troppo patinata. Restano gli ottimi effetti sonori, troppo poco per farmelo apprezzare come avrei voluto.
Pellicola di inizio 80 del buon Peter Medak , generalmente molto amata ma che personalmente non mi ha convinto in pieno. Devo dire che i presupposti erano anche positivi , il film parte bene grazie ad una location suggestiva , una serie di eventi che intrigano , insomma il titolo sembrava avere tutte le carte in regola per regalarmi qualche sano brivido. Purtroppo dopo la buona partenza "The changeling" si sfascia , si appiattisce e si trascina fino alla fine stancamente , con una trama che ho trovato invecchiata ed una serie di espedienti usati per spaventare ancor più obsoleti. Medak , come di consueto per le ghost-story , prova ad utilizzare il non visto , la suspense , il silenzio per incutere timore ma non riuscendoci per nulla , la pellicola non trasmette mai paura , non si percepisce la tensione che invece dovrebbe esserci.Per carità , ha i suoi momenti , Medak dirige discretamente e la storia qua e la dona qualche sorpresa niente male , ma è troppo poco e sinceramente ho fatto fatica ad arrivare in fondo. Passando alla recitazione nel ruolo principale abbiamo George C. Scott , che mi ha un po deluso , troppo imbalsamato e spento e da uno come lui ci si aspetta sempre il massimo. Nella media gli altri attori. Comunque che dire? " The changeling" è un film molto apprezzato da pubblico e critica , quindi alla fine una visione la vale , ma su di me non ha avuto sfortunatamente l'effetto sperato.
Ecco un valido esempio di come instillare tensione nel pubblico senza il bisogno di mostrare alcunchè. THE CHANGELING è un discreto thriller sovrannaturale ben diretto ed interpretato, dotato di una discreta atmosfera che riesce senza grandi sforzi a calamitare l'attenzione di chi guarda, regalandogli una visione molto lineare, godibile e senza punti morti. Vale la visione.
Innanzitutto c'è George C. Scott che non è mai poco. Il film rinuncia sapientemente a facili soluzioni quali partire in quarta con le manifestazioni ad effetto (stile Amityville Horror) della casa maledetta perchè in questo caso la vera anima tormentata non è quella di chi va, suo malgrado, ad abitare nella mansione e proietta i fantasmi della sua mente, ma è quella di chi vi abitava precedentemente che NON NECESSARIAMENTE è malvagia. Così la prima parte del film è dedicata ai piccoli segnali che ci fanno intuire le stranezze di una casa forse non del tutto esplorata, mentre la seconda parte si fà più concitata e anche abbastanza intricata in quella che è una vera e propria indagine per capire CHI abita la casa anche dopo morto (e come e perchè è morto)
The changeling è il classico esempio di film che pur non possedendo una trama originale riesce ad essere una pellicola che ti rimane impressa per la sua capacità innanzitutto di riuscire ad intrigare, di non cadere eccessivamente nel ripetitivo. Una prima parte dove la casa è l'elemento dominante ed una seconda più basata sull'intreccio, semplice ma solido. Non è tanto il cosa si racconta ma il come si racconta e la regia di Medak riesce a regalare almeno un paio di sequenze ben riuscite e mantenere una buona atmosfera inquietante per l'intero film, grazie anche ad una discreta colonna sonora. Non è assolutamente un capolavoro, ma un buon film da vedere.
Una ghost-story in vecchio stile (Hammer per capirci) molto composta e raffinata...vista oggi non fa un grande effetto e sa un pò di vecchio ma effettivamente è un prodotto superiore alla media. Buono il cast anche se George C. Scott poteva dare di più (o forse il ruolo non gli calzava bene) ed infatti le sue reazioni sono spesso poco credibili. La pellicola è debitrice, in più momenti, al caposaldo delle ghosthouse ossia "Gli Invasati" e mi viene in mente i colpi che rimbombano nella casa e qualche inquadratura esterna della villa... Un film tutto basato sulle atmosfere e su di una salda regia che cerca di straniare lo spettatore con movimenti di macchina sinuosi e ricercati... L'unica cosa, però molto importante, che manca al film è il senso di pericolo...infatti per quanto si possa entrare nei panni del protagonista non si prova mai paura per la sua vita! Belle musiche, ottimo sonoro, fotografia impeccabile...insomma un film costruito a regola d'arte e che regala anche un paio di spaventi a patto che venga guardato con lo giusto spirito e, ovviamente, da soli al buio!
Bel Film stile anni 80'. Ancora più apprezzabile perchè riesce a coinvolgere senza necessariamente far vedere bagni di sangue. Inizio un pochino lento che però acquista velocità man mano che la storia comincia a diventare più intricata. Buona recitazione degli attori. Consigliato
Buon film sul tema delle case infestate, una produzione che punta forte sul mostrare il meno possibile riuscendo ugualmente a trasmettere un certa inquietudine. John è un compositore rimasto segnato da un gravissimo lutto, decide di trasferirsi e prendere dimora in un' elegante villa da anni sfitta. Manco a dirlo l'abitazione è infestata da una presenza in cerca di giustizia, rimasta prigioniera tra quelle mura a seguito di un terrificante omicidio. Effetti sonori e minacciosi ambienti splendidamente valorizzati da un regia sicura contribuiscono a creare atmosfere permeate di una certa tensione, ben strutturata la trama, piacevolmente misteriosa dopo un avvio decisamente scontato. I tasselli del puzzle vengono somministrati con parsimonia, il mistero si cela nel passato dell'abitazione con i vecchi inquilini coinvolti in un fatto aberrante perpetrato a causa di spregevoli motivi. Resta impressa la polverosa stanza segreta con i suoi oggetti intrisi di dolore, dal carillon alla sedia a rotelle tutto sottolinea la malinconica situazione in cui versava l'ospite di quell'angusto luogo. Riuscito l'epilogo con biforcazione tra mondo reale e limbo parallelo, meno convincente l'apporto di Gorge C. Scott, altrove attore apprezzato in questo caso poco convincente a causa di una limitata espressività. Senza spargimenti di sangue e fastidiosi sbalzi di volume Peter Medak confeziona una piccola chicca, imperdibile per gli amanti del genere. Il film dura un' ora e quaranta minuti circa, non poco più di sessanta come indicato nella scheda.
Buon film horror anni '80. Non sono presenti scene con mostri o roba simile ma si percepisce la presenza del bambino assassinato. L'ambientazione della casa è tetra e malinconica.
Ottimo film con una trama chiara e lineare senza stramberie alla giapponese. C'è tutto il repertorio classico del filone case infestate (non mancano le porte che si aprono da sole), potrebbe deludere chi pretende uno spauracchio ogni 3 minuti (ce ne saranno giusto un paio in tutto) o i bambini maledetti con i capelli sugli occhi, ma a chi ama i film alla vecchia maniera piacerà molto
Trama avvincente-e abbondantemente riciclata negli anni a seguire-perfetto clima di mistero, una villa inquietante e ben caratterizzata e George C. Scott in ottima forma fanno di The Changeling un film godibile e coinvolgente. Da non perdere per chi ama storie di arcane presenze.
E' vero, sa di già visto. Capita solo se visto dopo altre pellicole più recenti, quindi mi sembra cosa normale. Rispetto a molte pellicole (già menzionate nei precedenti commenti) ha però una bella trama, articolata e misteriosa. Ovviamente gli effetti speciali sono porte e finestre che si aprono e chiudono (ma anche altro che non posso svelare), quindi non ci si deve aspettare un film di EFFETTI SPECIALI ma un film di presa scenica importante. Un piccolo demerito per il protagonista, forse impietrito dalla CRUDELE trama, non risulta molto espressivo... anche se porta a casa una buona interpretazione.
Questo è un film a inizio anni 80.
Peccato aver visto questo film dopo tante pellicole più attuali.
uno dei migliori horror del periodo,bella tensione e storia coinvolgente,da qui hanno preso spunto diverse pellicole(the orpanage su tutti). e il famoso pozzo di the ring proviene dritto dritto da qui.
Altro titolo da ricordare nel filone delle case infestate uscito leggermente dopo l' Amityville Horror di Rosenberg e che nonostante allora fosse un tema abbastanza ritrito, riesce a godere di una sua luce. Se piacciono alcune pellicole contemporanee come Fragile, The Orphanage o Saint Ange, nelle quali i/le protagonisti/e cercano di dare una spiegazione a ciò che di brutto e di ingiusto successe tempo prima, secondo me meriterebbe dare un' occhiatina anche al film in questione. Il principale difetto, ma dal quale si potrebbe anche sorvolare, stà nella scelta del protagonista, un George C. Scott ( da ricordare soprattutto nel ruolo di Patton generale d' acciaio) che, come dicevo non se la caverebbe neanche male, ma ha talmente un' espressione glaciale, quasi monotematica da suscitare poca emozione in chi lo guarda per recitare in questo genere di film, almeno personalmente parlando. Non manca nemmeno di momenti un pochino prolissi come da prassi, però la regia di Medak è solida, con soprattutto ottimi movimenti di camera in soggettiva, un' eccellente ambientazione grazie anche all' azzeccata scelta dell' inquietante magione ed un sapiente uso delle luci e delle ombre che ne incupisce i suoi meandri abbiano questi le fattezze di corridoi o di stanze. Nel film non viene versata una benchè minima goccia di sangue, però consta di qualche buon attimo di tensione e di un 3/4 sequenze che riecono a mettere i brividi in maniera eccellente.
Semplicemente perfetto. Un film che costituisce una vetta nell'itinerario artistico di Peter Medak (1937), bravo regista ungherese (autore, fra l'altro, dell'ottimo "La classe dirigente", 1972, con Peter O'Toole) spesso sottovalutato da pubblico e, soprattutto, critica. "Changeling", nel suo genere, è un autentico capolavoro di torbide inquietudini; nel corso della storia si dipanano coinvolgenti misteri sepolti che sono distribuiti con ordine e rigore quasi "matematici" all'interno di una vicenda che, dopo una partenza un po' lenta, prende quota sino a culminare in una parte centrale di grandissima, macabra efficacia. Un film indimenticabile, interpretato con consumata professionalità da ottimi attori, fra i quali spiccano per bravura il veterano George C. Scott (1927-1999) e sua moglie Trish Van Devere (1943), che riescono a psicologizzare in maniera ottima i loro personaggi. In una piccola particina (è la signora Norman, la madre di Claire) compare anche Madeleine Sherwood (1922), indimenticata Mae Pollit nel film "La gatta sul tetto che scotta", (1958), di Richard Brooks. Da vedere, assolutamente.
Sembra strano che non sia un film così conosciuto, perchè non sarà proprio originale, ma comunque è realizzato bene. Buona anche la recitazione e la scelta del personaggio, un uomo solo di mezza età. Oltre alla classica storia della casa infestata c'è anche l'ossessiva ricerca della verità, che fa scoprire all'uomo la storia del bambino e i misteri che esso cela. Bello.
Lento horror, elegante ma con pochi spunti realmente interessanti. Carina l'ambientazione, ottima l'inquietante fotografia, ma la tensione latita e la noia affiora a più riprese.
In definitiva una discreta ghost story con una trama anche abbastanza originale. Niente di imperdibile comunque, neanche per l'appassionato.
Solita ghost story trita e ritrita che di certo non brilla in quanto ad originalità.il filone della casa stregata era molto in voga in quegli anni,ma purtroppo la maggiorparte di questi horror si sono rivelati dei veri e propri flop.questo non è proprio da buttare,poichè alcune scene sono molto belle,ma la tensione scarseggia per quasi tutta la durata e l'atmosfera il più delle volte risulta soporifera.abbastanza una delusione.
Bel ghost movie ricco di atmosfera. In termini di fotografia poteva anche essere migliore, registicamente buono. Diversi momenti di tensione e la trama si sviluppa bene. Gli attori fanno un ottimo lavoro. Ho visto che molti lo screditano per scarsa originalità... non sono d' accordo, è un film di fantasmi, DEVE essere ambientato in un luogo specifico ed è "costretto" a mantenere dei clichè, ma la trama non è affatto banale, anche se viene spiegata ben bene dai protagonisti lasciando ben poco mistero. Comunque tra i migliori ghosts. Consigliato!
qualche brivido ogni tanto, peccato che la tensione non riesca a stare in piedi tutto il film e si sgonfi in un finale che non riesce a evitare il "già visto"
Horror gotico da manuale, creato sull'atmosfera forse lento ma proprio per questo efficace. Una storia non banale ma da tradizione girata con grande intensità anche emotiva, colpevolmente trascurato!
una delle migliori case infestate che abbia avuto modo di visitare. storia iperinflazionata, ma dietta da Medak con polso. merita sicuramente una visione, anche perché qualche spavento lo regala, L
Il film di medak rientra nel filone dei ghost movie anni 80, film basati principalmente sul lento dipanarsi della tensione e con la predominanza di atmosfere sinistre a scapito dei fiumi di sangue degli slasher film dell'epoca. Nel suo genere il film è un capolavoro, decisamente sottovalutato, con diverse scene da far sobbalzare sulla sedia e zoom che fanno percepire la presenza costante del fantasma. Ma è soprattutto la casa con i suoi rumori, i suoi angoli più bui e anfratti, le sue camere in disuso che nascondono orribili segreti, che fanno crescere graduatamente nello spettatore l'inquietudine, accompagnata da una colonna sonora ossessiva che amplifica il senso di disagio. Il film indugia particolarmente nella connessione psicologica tra la disgrazia del protagonista (morte di moglie e figlia in un incidente) e il malessere del fantasma che vaga senza pace dopo l'evento che ne ha causato la morte. Evento che viene man mano svelato, portando la spettatore a schierarsi dalla parte del fantasma per le atrocità subite, confermando che bisogna avere più paura per le azioni dei vivi che dei morti. In conclusione grandi atmosfere, bellissima colonna sonora, trama ben congeniata e non banale, buona recitazione. Uno dei migliori ghost movie. Assolutamente da vedere
Mah..diciamo che non è un brutto film..ma alla fine a furia di vederne diversi sui generis la valutazione non può lievitare più di tanto. Nello specifico il film almeno inizialmente parte abbastanza lentamente..nella seconda metà si riprende un po' e la tensione sale (vedi la scena dell'inseguimento della carrozzina). Però tutto sommato il mistero lo si intuisce abbastanza presto e il finale è molto scontato..sufficiente..niente di più.
Moltissimi registi cinematografici negli anni passati (o meglio, nei decenni passati) hanno trattato un nuovo "stile", negli horror 70/80 ci sarà l'"invasione" delle case "maledette" che in linea di massima saranno un flop totale... Esempi eloquenti sono "Ballata macraba", la "Casa" di Raimi, "Demoniache presenze"... Comunque non me la sento di inserire in questa lista il film di Peter Medak... "The Changelling" è un film accettabile, buoni gli attori, le ambientazioni sono discrete soprattutto quella della casa (ma non originale...), la fotografia è molto scadente e, il film, non presenta una trama... L'obbiettivo del regista è quello di proiettarci subito nell'immensa casa ove si svolgerà gran parte del film... L'inizio del film è molto scadente, la tensione scarseggia (e scarseggierà per tutto il tempo) e, gli effetti speciali sono molto banali... Film per alcuni tratti molto noioso e piatto... Accettabile la scena della veggente (scena simile la troveremo anche in "Demoniache Presenze"...), film che in linea di massima delude lo spettatore, la tensione, come detto non c'è e inoltre il film e' orfano di una bella colonna sonora. Verso il finale il film si "raddrizza" un po' e, ci spiegherà alcune cose molto importanti e quindi il tutto sarà più chiaro, ma comunque il film fa' fatica a mantenersi in piedi, sono pochi i pregi della pellicola, il finale è molto scadente e sinceramente, finisce con la morte di una persona che di colpe ne ha veramente poche... Il regista in grosso modo costruisce un film accettabile, certo, il film poteva essere migliore, più tensione, una solida colonna sonora, una buona trama... Ma comunque è inutile criticare eccessivamente "The Changelling", è un film di trenta anni fa ed è figlio di una mentalità nuova (riferito al 1980) ove i registi americani puntavano tutto sulle case "maledette" trovando scarsi risultati e paradossalmente molta fama e soldi...
Beh, sarà anche banale, ma tra i tantissimi film sul tema "casa stregata", questo è senza dubbio uno dei migliori. La tensione c'è, alcuni momenti di buona paura ci sono, la recitazione è ottima, così come la regia e la fotografia da incubo. Musiche inquietanti e azzeccate. Davvero niente male.
film perfettamente specchio di un certo filone'horror 70, grandi ville, spettri o zombie a seconda dell'occasione. regia manieristica ma qualche momento di buona suspence c'è.bella musica e la storia non è malaccio. banalotto ma carino