the majestic (2002)

Il cinema come esperienza magica da riscoprire è un bel tema che merita di essere affrontato e la retorica americana dei buoni sentimenti è uno dei modi più coerenti per farlo. Può anche andar bene ambientare tutto nel Maccartismo, considerando che il regista Frank Darabont ha sempre parlato del bene e del male dell'umanità a partire dai suoi pregiudizi.
Finisce tuttavia per rovinare la visione quella sovrabbondanza di cliché e ovvie prevedibilità dai risvolti semplicemente boriosi. E fa abbastanza ridere che la critica al Maccartismo passi da un certo tipo di retorica americana di stampo repubblicano-militaresca. E una volta che il luccichio della patina emotiva di questo film svanisce ci rendiamo conto della pessima rappresentazione cinematografica di questi anni 50.

E' un piacere constatare che J.Carrey è anche un buon attore e non solo un clown come in quasi tutte le sue "performances". Il film è troppo poco valutato, come pure F.Darabont, definito regista "old style", "non irresistibile". Beh, lascio a voi i vari Greenaway, Gilliam, Cronenberg, von Trier, Linch, Jarmusch ecc. Come ha detto qualcuno: "Il processo creativo va dalla complessità alla semplicità".

Un buon film con tanta retorica e colpi di scena telefonati. E dura 2 ore e mezza. C'è chi lo eleva a miglior film di Carrey, ma film come Man on the Moon sono di ben altra pasta.

Frank Darabont del 2001 torna al cinema con questo The Majestic che venne ampiamente snobbato e criticato dal pubblico e dai critici.
Come nei suoi lavori precedenti e in quello successivo,il regista conferma di saperci fare e nonostante passino parecchi anni fra un film e l'altro dimostra di non perdere mai la mano.
The Majestic è un'opera davvero notevole,che emoziona e spesso commuove lo spettatore con un Jim Carrey che ancora una volta conferma di essere maestoso nei ruoli drammatici. Inoltre il film si presenta come un omaggio al cinema di un tempo,quel cinema romantico e di classe che sembra essere ormai sparito, del tutto fagocitato dalle odierne grandi produzioni frenetiche e vuote. Proprio il cinema è il filo conduttore che collega 3\4 del film,che sono a mio giudizio il meglio della pellicola,che purtroppo nell'ultimo quarto perde parecchio scadendo in una retorica buonista e nazionalista che danneggia di molto il prodotto,non tanto per il messaggio in se ma per come viene espresso.
Il titolo propone molti temi ben analizzati,come l'identità personale che si confonde con quella di un altro,la libertà di espressione e il rapporto con gli altri e il tutto viene sviluppato bene fino appunto al finale che non mi è andato per niente giù.
Tuttavia The Majestic merita di essere visto,per la dolcezza che emana e per le emozioni che trasmette e potrebbe essere riscoperto come piccolo classico da vedere ,perchè no, nel periodo natalizio.

Abbiamo Jim Carrey, abbiamo Darabont e la sua fidata compagnia di attori, partiamo già da livelli altissimi.
The Majestic per gran parte del tempo è un capolavoro. Come un vecchio film è di una bellezza classica perfetta, genuino e commovente. Dall'arrivo del governo nella cittadina però, sfocia nell'americanismo più basso, e la sottotrama politica non aiuta di certo, soprattutto nel mio caso.
Democrazia, comunismo, soldati valorosi, ma sti càzzi...
3/4 di pure emozioni.
1/4 di inutile politica.

Mah. Tanta retorica, tanta banalità e interi barili di melassa per quello che è uno dei film più trascurabili, a mio avviso, di Frank Darabont, buon regista specializzato soprattutto in valide trasposizioni di Stephen King, da cui ha tratto buonissimi film. Parte bene, questo "The Majestic" poteva essere una valida critica a quella caccia alle streghe che tormentò Hollywood nel dopo-guerra (film ambientato nel 1954 più o meno) e invece: la perdita della memoria, lo scambio di persona e i vari eventi tutti più o meno interessanti quando una gara di corsa tra tartarughe che ci accompagnano verso il tremendo finale (con cui il film si gioca una dignitosa sufficienza), trionfo di pessima retorica tipicamente olliudiana/stelle-e-strisce in quello che sarebbe dovuto essere un grande discorso patriottico contro le istituzioni che scatenarono la caccia alle streghe anti-comunista. Un momento per me imbarazzante di pessimo cinema. Senza contare che ne la sceneggiatura (i dialoghi sono di pari qualità a quelli del film che il personaggio di Carrey aveva sceneggiato, ehm...) ne la regia di Darabont sono particolarmente rimarchevoli ne offrono particolari spunti di qualità. Un buon Jim Carrey e un buon Martin Landau, nulla da dire su questo, ma entrambi hanno ovviamente fatto molto di meglio e non bastano a risollevare il film. Qualche volto fedelissimo di Darabont, ossia Jeffrey De Munn (un tizio che probabilmente sta anche nei filmini di famiglia di Darabont oltre che ne "Le ali della libertà" "Il miglio verde" "The Mist" "The Walking Dead") e la co-protagonista femminile Laurie Holden ("The Mist" e, purtroppo, "The Walking Dead" ma, per fortuna, non più).
Da ricordare anche la presenza di un paio di vecchi volponi del grande cinema, soprattutto James Whitmore (due titolucci a caso "Giungla d'asfalto" e "Il pianeta delle scimmie") ma anche Hal Holbrook.
In definitiva però, questo resta un film piuttosto mediocre, intriso di eccessiva retorica e banalità, senza guizzi veramente memorabili da parte di Darabont o degli attori. Uno dei suoi film peggiori.

molto bello, un film poetico e sognante, con un'atmosfera calda e malinconica, per una storia, forse un po' troppo retorica ma appassionante e a tratti toccante che scorre veloce e coinvolge molto non facendo mai pesare le quasi due ore e mezza di durata. Per certi versi anche riflessivo oltre che emozionale e quasi fiabesco. Oltre alla bella fotografia e alla buona regia, un ottimo cast, tra cui un Jim Carrey (che non mi ha mai entusiasmato come attore) che offre una bellissima interpretazione. 8-

Magari non ci vedo le riflessioni politiche avanzate da certi critici, però di sicuro ne rimane una visione molto molto malinconica riguardo un cinema che per forza di cose non c'è più (come avviene in Nuovo cinema paradiso di Tornatore).

Carrey bravo in un ruolo impegnato, proprio come in Se mi lasci ti cancello e The Truman show, buoni attori di contorno (un Landau lacrimoso, e c'è persino Bruce Campbell in un corto horror/fantasy a sè visibile nel cinema, disponibile nella sua interezza negli extra del dvd), ricchezza scenografica, tante ambizioni e lunga durata in un film che, comunque, non è il migliore di Darabont (che poteva dare al tutto anche un pò più di ritmo).

Probabilmente tra i film più tristi (e riusciti, seppur lo scambio di persona che permette alla storia di avere luogo risulti imho un pò forzato) del primo decennio del 2000, e va visto anche per questo.

SPOILER

voto al di sopra della sufficienza per le buone interpretazioni di un cast molto ben amalgamato che rende perfetta l'atmosfera della cittadina americana e soprattutto per la ricostruzione "estetica" di quel periodo post bellico.
molto buono, anche se poi non sviscerato sino in fondo, il concetto di un cinema che possa essere libero da vincoli di censura ideologica da guerra fredda.
però il carico di retorica, specialmente sul finale, è oltremodo nauseabondo e stride non poco con il tono piuttosto sobrio con cui va avanti il film nelle prime battute e poi anche nella seconda parte.

Se ne Il Miglio Verde si può sorvolare su un alteramento di toni, sull'eccesso di retorica, qui si rasenta la propaganda ucronica.Sbiadita imitazione del linguaggio di Capra, accavalla tematiche affrontate con pressapochismo, intinge di ipocrisia patriottica e scade nel populismo trascinando nell'oblio un Jim Carrey (lo compatisco per la sequenza oratoria dinanzi alla corte) che ce la mette davvero tutta ma è il primo a rendersi conto di quanto è grottesca l'operazione.
Per 3/4 è anche una buona favola con tante trovate a renderla avvincente e passionale, ma a condizionarne la riuscita complessiva è lo spettro del maccartismo trattato con troppa retorica.

Un'americanata con la A maiuscola. Un film fatto di tanta retorica e buonismo, dove neanche un ottimo Jim Carrey, in un ruolo a lui poco convenzionale, riesce a risollevarne le sorti.
Da un regista come Darabont mi sarei aspettato di più, qui al suo peggior film (per ora).

Buon film, che non si avvicina minimamente ai 2 capolavori di darabont (le ali della libertà ed il miglio verde), ma che riesce ad intrattenere ed anche in piccola parte ad emozionare.

Film veramente ben riuscito e serio ... vedere Jim Carrey così azzeccato nel ruolo all inizio ti spiazza e da giustizia alla grandezza dell attore ... la storia è molto coinvolgente e priva di buchi .... veramente bello ... ve lo consiglio ...

Film stupendo. Un dramma ben girato e recitato egregiamente da un grande Jim Carrey insolitamente in un ruolo drammatico. La storia è bellissima e coinvolge in pieno fino alla fine. Ottimo Martin Landau. Un film che ho visto varie volte me che non stanca mai. Da vedere.

Film emozionante che mi ha colpito parecchio, sopratutto Martin Landau!
Darabont con le trasposizione dei racconti di King ci sa fare...

Non mi ha mai convinto pienamente The Majestic. Tutta questa operazione tesa a far rivivere da un lato quel cinema classico della Hollywood di una volta strizzando l'occhio a Frank Capra e dall'altro il recupero di quei valori tanto cari all'America attraverso la perdita e il recupero della propria identità è un tentativo lodevole e dal punto di vista tecnico riuscito, come riuscita è la prova del suo protagonista Carrey, senza dimenticare Martin Landau. Peccato che Darabont lasci aperto oltre il dovuto il rubinetto della retorica rendendolo pesante oltre il dovuto. In definitiva interessante nell'intenzione, meno nella sua realizzazione.

Gran bel film che, nonostante la lunghezza, non annoia visto che la storia ti prende, anche perchè nemmeno tu sai qual è la vera identità dell' ottimo Jim Carrey.

La fabbrica di capolavori Frank Darabont ne sforna un altro!! è incredibile come questo regista faccia sognare con ogni suo singolo film... Una storia magnifica e un film che nonostante le 2 ore e mezzo si beve come un bicchiere d'acqua, impreziosito da una delle migliori interpretazioni in assoluto del fantastico Jim Carrey, che si conferma un Attore con la A maiuscola. Veramente stupendo!!

In un tempo in cui l'America dava la caccia alle streghe rosse si snoda una storia d'amore e di ideali patriottici che cerca, seppure con una dose di retorica, di colpire lo spettatore investendolo di sano sentimentalismo, regalandogli una visione sufficientemente gradevole ed abbastanza misurata.
Le intense interpretazioni di un Jim Carrey dosato e senza le sue classiche esagerazioni e quella di un Martin Landau generoso e commovente, unite alle performance senza sbavature del resto del cast, conferiscono alla storia una carica emotiva palpabile e mai banale. Anche la regia è di qualità, unico neo forse l'eccessiva durata che alterna momenti interessanti ad altri un po' troppo ingenui.
Non mi ha coinvolto in modo particolare, comunque la giudico una pellicola meritevole di un buon voto.

Favoletta a tratti fastidiosa e retorica.
Regia che non mi è piaciuta per niente.
Si salva grazie alla trama abbastanza gradevole.

Una dose un po' eccessiva di retorica e gli ammiccamenti di un sentimentalismo un po' troppo strisciante mi costringono ad abbassare un po' la valutazione, ma si tratta di un filmone edificante e girato con classe che merita di essere visto. Ottima la fotografia, la sceneggiatura non fa una piega. Molto bravo anche un Jim Carrey, a mio avviso però doppiato male.

Molto lontano dal miglio verde e le ali della libertà, il film è comunque buono, Jim Carrey funziona molto meglio in ruoli drammatici che comici.

Film davvero piacevole con un Jim Carrey eccezionale che si dimostra molto bravo anche nell'interpretare ruoli drammatici. Consigliata a tutti la visione.

Un film da vedere, se la scena del discorso fosse stata scritta meglio gli avrei dato un nove, troppa retorica nazionalista.
Darabont fa comunque un ottimo lavoro, è un regista che ho sempre apprezzato, anche perché lavora su storie meravigliose. Jim Carrey è strepitoso, come tutto il cast (alcuni già in le Ali della libertà e Il miglio verde).
Un film da vedere.

Molto molto buono, Jim Carrey come al solito è in gran forma e qui forse vuole riproporre gli stessi toni commoventi avuto nel film The Truman show...
Molto bello, guardatelo, non annoia mai...

Un bel film con un bravissimo Jim Carrey.

Darabont omaggia ancora, questa volta in maniera più accentuata e forse più profonda, il cinema classico di cui ne fa parte parte anch'egli stesso. Così come nei due lavori precedenti introduce la grande passione per i film anni '30 e '40 (anche il muto) e la musica (qui abbiamo il jazz), riuscendo in pieno la sua impresa. Parallelamente abbiamo una storia coinvolgente di una vita nuova, appena cominciata, che lascia tutto nel passato, anzi rimuovendo completamente e involontariamente i ricordi per procedere in un nuovo camino pieno di valori di cui l'amore e l'amicizia ne fanno i principali pilastri dell'esistenza umana. Come spesso succede il regista confeziona ancora una storia in cui il tempo sembra fermarsi, non perde il tocco magico di trasformare il film in un sogno ben profumato grazie alla fotografia sempre validissima secondo le regole e piena di toni caldi che sciolgono il cuore, racchiudendo tutto il bene del mondo dentro queste due ore e mezza di puro viaggio nel mondo Darabont.
Nel creare una favola, non risulta costantemente convincente, forzando alcuni momenti, appellando alla retorica, dare troppo valore al protagonista lasciando da parte le piccole sfumature e le situazioni attorno, procedendo verso il finale va a dilungurasi nei temi che non sono di sua competenza raffigurando qualcosa va oltre il limite fiabesco, del periodo storico, del film stesso ed infine concludendo con un happy end come solo a Hollywood si è abituati a vedere.

Una prova impeccabile di Jim Carrey che dimostra ancora una volta di essere un abile e capace attore drammatico.

Magico.

Bel film, commovente, da vedere..

Molto simile ad una fiaba, Darabont confeziona un altro film poetico e di magnifica vivacità.
Grazie ad una regia sgargiante e colorata (basti pensare all'insegna del Majestic), Darabont riscrive un pezzo importante della storia americana; il dopoguerra e la conseguente "caccia alle streghe".
Come già con "Le ali della libertà" e "Il miglio verde", Darabont costruisce il film cercando di far leva sull'emozioni umani e cercando di far scendere anche qualche lacrima. Nonostante forse il film a tratti risulti un pò banale e dispersivo, si tratta di una grande pellicola che tende a sottolineare le numerose defezioni del sistema americano i giovani morti in guerra, la democrazia, l'onestà, la corruzione dello star system... il tutto visto attraverso gli occhi ingenui di un bravissimo Jim Carrey, uno sceneggiatore di modesto livello che perde la memoria e si ritrova a vivere una vita che non è la sua.
Ingiustamente divenuto un flop commerciale, nonostante forse a qualcuno non potrebbe piacere per il troppo buonismo o la ripetitiva retorica, si tratta di un grande film che merita di essere visto.

Sottovalutato sto film, non sapevo neanche esistesse fino a una settimana fa.
Ho guardato questo film senza grandi aspettative e invece mi ha molto stupito.
Jim Carrey stropitoso anche in un ruolo serio, storia interessante e finale strappalacrime.
Consigliatissimo.

Il titolo del film riassume il mio commento alla perfezione!!Più che bravo Jim Carrey.

Gradevole film si vede
un buon jim carrey fuori dai suoi canoni di attore comico

SPOILER

La sceneggiatura non è perfetta e il film probabilmente si muove un po' troppo lentamente, ma a compensare il tutto c'è una magistrale prova del cast. Jim Carrey è davvero bravo nel suo ruolo, ma in questa pellicola ho forse maggiormente apprezzato la prova di Martin Landau.
Frank Darabont confeziona questo film con una regia più che buona.

Il film è lento,lungo e diseguale e a tratti un pochino dispersivo,ma Carrey è bravissimo nel ruolo dello sceneggiatore apocalitico che perde la memoria,così come è straordinario Landau nel ruolo del proprietario del cinema che ha perso il figlio 9 anni prima!

Fiaba buonista diretta e interpretata con gran mestiere.

non so ma jim carrey nei ruoli drammatici è molto molto bravo! film davvero ben fatto con inquadrature un po retro'. bel film soprattutto quando restaurano il majestic! 7.

“The Majestic” è due ore e mezza di solido cinema classico. Darabont presenta, a partire dalla scelta di vecchi attori come James Whitmore e Martin Landau, un chiaro omaggio ad un'altra epoca. Perfino i colori sono retrò e la musica d' atmosfera si fonde con ogni inquadratura. L'idea forte del film era mettere una accanto all'altra due Americhe: l'America idealista che ha sacrificato i suoi uomini per difendere democrazia e libertà e l'America repressiva di McCarthy che ha oltraggiato questi valori con cieca intolleranza. Tutte le intenzioni espressive, sia quelle ironiche che quelle commoventi, sono rese benissimo anche grazie ad uno strepitoso Jim Carrey. Pellicola che si guarda con un piacere tinto di nostalgia.

ottimo film di Darabont anche se nn lontanamente paragonabile al miglio verde e le ali della liberta'...cmq il film ben fatto ottimo Carrey! lo consiglio

Jim dimostra di essere un grande non solo per le parti comiche ma anche per i drammi come questo. Molto bello e, anche se poco avvincente, ben strutturato e trascinante

Ottimo film etico sul maccartismo anni '50 che dà la possibilità a Jim Carrey di mettere in mostra la sua bravura nelle parti drammatiche.

Il gioco dello smemorato che può, opportunamente aiutato, riaccquistare la memoria con conseguenze nella comunitò in cui vive sconvolgenti, tiene bene in sospeso il film, il racconto devia, con saggi e fuorvianti avvisi, i probabili e attesi esiti finali.

Bocciato dal pubblico che forse non ama vedere Carrey in quelle parti serie ma intelligenti.

Da antologia cinematografica la scena in cui Carrey al pianoforte cerca di recuperare la sua perduta bravura di pianista sostenuto dalla sua anziana e severa tutor: anzichè musica classica riuscirà a suonare solo motivi leggeri, allegri e briosi...

Ho appena finito di vederlo per la sesta volta, film interessante bravo in questo ruolo il Grande JIM che dimostra il suo talento indiscusso (parla un suo grande fan)

dal geniale regista de "il miglio verde" e "le ali della libertà" un ottimo film che non sempre appassiona, ma cresce in un finale forse prevedibile, ma necessario...


straordinario jim carrey, come sempre...

Una tram curiosa per un film particolare con un bravo Jim Carrey.
C'è una piccola parte anche per Bruce Campbell, il protagonista de La casa.

grande jim carrey, uno dei pochi attori di hollywood che riesce ad interpetrare ruoli comici e drammatici. molto bella la regia

Bello, molto bello, poetico, magnnifico

Ottima regia, sono contento che Frank Darabont non mi abbia deluso perchè è l'autore di due capolavori che sono tra i miei film preferiti, LE ali della llibertà e Il miglio verde.

Grande Jim Carrey, recitazione di razza, veramente in parte!

Assolutamente da vedere.

Antonio

Un film pieno di bei sentimenti con inquadrature ad hoc per portare la lacrimuccia allo spettatore. Da salavare solo il discorso davanti alla corte sulla libertà di espressione...per il resto 2 ore e mezza buttate!

E' un Film Majestic (Maestoso), magnifico, stupendo.Jim Carrey con le sue interpretazioni non delude mai. La trama è stupenda e Laurie Holden brilla di luce propra...che dire di più...

Il film è vergognosamente prevedibile e tutto risulta poco elaborato. Un'occasione (quasi) mancata.

Jim Carrey dimostra di saper spaziare in più generi senza deludere mai. Film intenso, forse tra i più belli di Carrey per il momento.

Gran bel fim. Paragonabile a the truman show. grande carrey...emozionante. sembra un film di una volta!

non mi e' piaciuto molto! forse per colpa della trama che non mi ha tirato dentro per niente... jim cmq e' eccezionale come al solito...

Un filmone che ti fa sentire il sapore di altri tempi, di valori importanti e dimenticati. Intenso, struggente e con un grande Carrey!

Darabont si conferma un buon regista.
Il film si vede con piacere e la mano del regista si sente

Un film forse nel complesso un pò banale ma vale cmq la pena vederlo...bravo Carrey

poteva finire in modo migliore,cmq originale

Chi non ha visto questo film corra subito a farlo!Sottovalutato.

1 film degno della bravura di Jim Carrey

Credo sia il film più bello di Jim Carrey. Bella fiaba, molto sentimentale. Da vedere

Lo amo troppo questo film per recensirlo in poche parole L' ho comprato in VHS e non mi stanchero' mai di guardarlo
SOLO PER CHI AMA IL CINEMA E LA SUA MAGIA

Siete stati piacevolmente sorpresi dalla particolare ed affascinante storia di Truman(THE TRUMAN SHOW,ve lo consiglio)allora statevene a casa; J.Carrey potrebbe anche piacervi(ormai abituato a questi ruoli"surreali") ma la sceneggiatura è davvero di serie B con un finale un pò troppo scontato con l'esaltazione del solito "eroe" americano; peccato per l'idea,originale ma che andava sviluppata diversamente:insomma,se avete altro da fare..

Un film piacevole, un insolito Carrey, un commedione drammatico.Però forza ragazzi: si può dare di più...