the neon demon regia di Nicolas Winding Refn Danimarca 2016
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the neon demon (2016)

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locandina del film THE NEON DEMON

Titolo Originale: THE NEON DEMON

RegiaNicolas Winding Refn

InterpretiChristina Hendricks, Keanu Reeves, Jena Malone, Elle Fanning, Abbey Lee

Durata: h 1.50
NazionalitàDanimarca 2016
Generehorror
Al cinema nel Giugno 2016

•  Altri film di Nicolas Winding Refn

Trama del film The neon demon

La giovane Elle Fanning interpreta un aspirante modella che si trasferisce a Los Angeles. In quel luogo verrà presa di mira da un gruppo di donne ossessionate dalla bellezza che reclameranno tutto quello che la giovane possiede.

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Voto Visitatori:   6,72 / 10 (98 voti)6,72Grafico
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Voti e commenti su The neon demon, 98 opinioni inserite

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Sileno94  @  01/06/2024 02:58:23
   8 / 10
Refn dirige uno dei film più importanti del XXI secolo, basandosi su una sua osservazione. Il potere della bellezza di sua moglie, l'effetto che produceva.
Reinarcarnazione di Suspiria di Argento (seguito uffioso, non ufficiale), le streghe sono tornate! I suoi colori sono tornati!
La scelta della fotografia da rivista di moda è geniale, le musiche di Cliff Martinez sono ammalianti, e l'anarchia degli eventi

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER ti ricorda perché amiamo gli autori liberi.

Cinder  @  31/03/2024 18:30:29
   10 / 10
Un Refn eccezionale.

zerimor  @  12/11/2023 16:11:54
   8 / 10
Che spettacolo! Refn sfoggia tutto il suo talento e realizza una pellicola di rara eleganza. Regia e fotografia assieme all'unisono danno vita a un'estetica eccelsa, ma non è l'unico pregio ovviamente. Prova degli attori ottima e ritmo in crescendo, il quale esplode in tutta la sua "furia" verso la fine.
Dategli uno "sguardo", non ve ne pentirete. Di film così ce ne sono pochi.

Alebriso  @  20/01/2023 00:18:22
   7 / 10
La ricerca ossessiva e distruttiva della bellezza e della perfezione: una tematica ricorrente e narrata spesso e sotto varie forme. In The neon demon Refn decide di raccontarla non tanto attraverso gli eventi o attraverso una storia articolata o personaggi sviscerati, ma attraverso le immagini. Ogni scelta registica e fotografica è estremizzazione estetica. Attraverso la decisione di una perfezione stilistica, al limite del maniacale si metaforizza il male e il vuoto distruttivo e fagocitante che si celano dietro questa moderna ricerca sempre più patologica della bellezza esteriore.
La fotografia spettacolare e elegantemente piena si contrappone volontariamente all'aridità della storia e dei personaggi, ai loro sguardi spenti, specchio di un'anima vuota, ormai inesistente. È un film ammaliante e disturbante allo stesso tempo, una dicotomia che rappresenta abilmente l'essenza di questo mondo che dietro la patina sgargiante nasconde spazi bui e marci.

daniele64  @  18/01/2023 08:01:52
   4 / 10
David Lynch è un' altra cosa ... Prima parte che incuriosisce , seconda parte che annoia e terza parte che fa vomitare ... Non avevo mai visto un film del sommo ( per molti ... ) regista danese Nicolas Winding Refn ( il cui acronimo NWR campeggia quasi come una celebrativa autoreferenza sui titoli di testa ! ) e credo proprio che difficilmente ne guarderò un altro , se sono tutti di questo stampo ... Un' elegante , raffinata e lenta sequenza , formalmente perfetta , di eventi inutili o deliranti , che riescono solo ad esasperare lo spettatore medio(cre) , fino ad un finale che vorrebbe forse essere pregno di simbolismi e di metafore intellettuali ma che per me è solamente assurdo , presuntuoso ed indigeribile . Pochi gli aspetti positivi , oltre alla bellezza estetica delle immagini : molto buona la colonna sonora di Cliff Martinez ; brava Elle Fanning ( che però non è 'sta gran bellezza stratosferica ... ) , belle le altre attrici . Ah , poi c' è Keanu Reeves , che non si capisce cosa ci stia a fare . Insomma , una pellicola che non è proprio nelle mie corde . La lascio ai veri cinefili che spero non si arrabbino troppo con me . In fin dei conti è risaputo che " raglio d' asino non giunge in cielo ! ". Voto 4 e tanti saluti a Mr. NWR .

2 risposte al commento
Ultima risposta 19/01/2023 09.48.09
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goophex  @  17/01/2023 18:35:18
   7½ / 10
Impossibile catalogare questo film che ho certamente apprezzato di più rispetto alla precedente pellicola "solo dio perdona".
La storia di base può sembrare abbastanza banale e stereotipata ma il modo in cui viene raccontata dal regista è davvero superbo in termini di atmosfere, suoni, regia, fotografia e musica. Una vera e propria opera d'arte in termini estetici!
Di horror non c'è nulla, le 3 scene cruente riprodotte verso la fine sono talmente stilizzate che non suscitano disgusto o fastidio ma ammirazione.
Tanto onirico e surreale quanto crudo e tangibile.

Trama: 6
Sceneggiatura: 7
Atmosfera: 9
Fotografia: 9
Recitazione: 7
Colonna sonora: 8

Goldust  @  07/02/2022 18:12:13
   3 / 10
E' catalogato come horror ma per un'ora non succede niente, viene solo rappresentato dal di dentro un mondo della moda pieno di invidie ed insicurezze. Poteva forse bastare questo per cristallizzare un qualcosa se non nuovo almeno guardabile, con la storia della ragazzina impaurita che si fa strada nello spietato mondo delle modelle d'alta moda; ecco però che nella seconda parte ci attende invece una deriva orrorifica dai tratti sadici ed ultraterreni, un pò figlia di Lynch ma messa in immagini con l'estetica splendente ed apatica del regista, che non perde inquadratura per dimostraci quanto è bravo a creare freddi quadri colorati o perfette geometrie d'altri tempi. Il tutto non curante del noiosissimo tunnel senza ritorno nel quale ha ormai incanalato una storia di fatto senza più ne capò ne coda. Ed oltre alla noia è imperdonabile il disgusto gratuito ricercato nelle ultime scene. Elle Fanning è una cara ragazza che non può essere credibile nei panni di una potenziale top model; ma se l'unico problema del film fosse solo questo potremmo anche chiudere un occhio.

Strix  @  29/12/2021 00:47:27
   5 / 10
Scorrevolezza: poca (anche se Refn ha fatto di peggio)
Estetica d'autore: 9
Acting: non pervenuto, serviva a poco
Sceneggiatura: scarsa, fai 4 e mezzo/5
Durata: eccessiva
Messaggio del film: nulla di originale

Media del tutto: 5

Skodde  @  20/05/2020 11:47:21
   4 / 10
mi e' piaciuta solo la fotografia, per il resto davvero brutto, forse il peggior lavoro del regista

BenRichard  @  07/05/2020 02:13:15
   5 / 10
Bello visivamente, ma esageratamente criptico e statico per i miei gusti. Mi ha fatto ricordare "Under the Skin" di Jonathan Glazer con Scarlett Johansson anche se c'è da dire che il film di Refn funzioni meglio rispetto quello che ho appena citato. Non adatto a tutti, a me non è piaciuto.

FaustoWinnfield  @  27/04/2020 11:37:19
   2 / 10
Ultimo lavoro da regista del presunto visionario Refn. Film che si propone di mostrare quello che sarebbe il "marcio" nel mondo della moda e che inizia anche in modo interessante, per poi perdersi nella sua inutile ingarbugliatezza e diventare interminabile e inguardabile, con diverse scene da censurare. Bene Elle Fanning nel ruolo della protagonista. Refn comunque ha la mano. Il resto è da buttare. Ormai purtroppo si sa che praticamente chiunque può essere una sottospecie di Lynch e di questi presunti visionari ce ne sono fin troppi.

fedewarrior  @  27/03/2020 23:12:35
   9 / 10
voto alto, ma il film è uno di quelli che non si dimentica, se si apprezza un certo stile.

visivamente è strepitoso, la colonna sonora si sposa alla perfezione con tutto il resto, l'atmosfera onirica e disturbante mi ha ricordato Lynch, ma anche tantissimo un film che all'apparenza non c'entra nulla, -Picnic ad Hanging Rock-

Il messaggio del regista arriva comunque chiaro e forte, nel complesso mi ha gelato il sangue. l'unica cosa che non mi ha convinto del tutto, il cambiamento di personalità della protagonista a seguito degli eventi.

Da vedere assolutamente.

Jokerizzo  @  14/03/2020 17:29:26
   10 / 10
Un piccolo capolavoro incompreso e sottovalutato che solo un regista come Refn poteva regalarci!

mauro84  @  05/08/2019 21:08:26
   7 / 10
Ecco il film visionato oggi, un film con trama particolare, una sua visione trasmette come narcisismo ed l'apparenza inganna, come l'esser perfette ed innocente sia solo uno specchio della vita. particolare, visionario ed metaforico.
Il film che non t'aspetti, carino ed meritevole.

Eelle Fanning: diva, giovane, wow, pazzesca ed perfetta ...
Christina Hendricks: l'attrice si prende la sua parte, ha il suo fascino e sa recitare
Jena Malone: concorrenza sleale alla bellezza... ci sa fare
Keanu Reeves: una piccola parte in un film di "donne"

Il regista Refn, non nuovo, anzi, firma la sua presenza a Cannes con questo gran film, fa capire tante cose... cura la fotografia con ottimi giochi di luci ed ombre, ottime scene, alcune belle, altre trasmette noia... piaciute le colonne sonore.
Un gran regista pronto la grande salto.

DIffidente al suo inizio, post film con un sorriso, consapevole che è stato un bel film, a tratti meritevole ed molto interessante.

Alex2782  @  11/03/2019 23:49:22
   6 / 10
Non saprei ne dargli un voto alto e nemmeno bassissimo, un film fuori gli schemi. S

Invia una mail all'autore del commento kampai  @  11/02/2019 09:12:15
   8 / 10
Refn non è un regista per tutti, mai girato un film banale in vita sua . Detto ciò questo neon Demon parla in forma volutamente esagerata, della corsa a essere il migliore,il più perfetto e sublime al mondo. Quale argomento migliore del mondo moda e modelle per parlarne? Visivamente è sublime, la prima scena riassume perfettamente tutto il film. La musica è parte integrante e la Fanning è semplicemente perfetta per la parte, bella e pericolosa nella sua bellezza angelica. Cosa non si farebbe per risplendere davanti al mondo che ti guarda? Anche nutrirsi di cotanta bellezza e splendore. Crudele al punto giusto nel descrivere la nostra società attuale,parassita e cattiva. Bellissimo il finale

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  21/01/2019 19:10:00
   7 / 10
Film non semplice, confezionato con molta cura e talento. Dramma che lancia uno sguardo allucinato sul vampirismo sociale all'interno del tricarne cannibalico del mondo della moda. Opera adeguata a palati di un certo tipo.

horror83  @  08/12/2018 16:09:39
   6½ / 10
Stilisticamente e visivamente un bel film, la trama è abbastanza interessante ed è stata brava l'attrice protagonista, però in certe scene l'ho trovato lento (che nn vuol dire noioso) e questa lentezza, o lungaggine, porta il film ad essere un po' pesante da seguire. in più essendo che dura 2 ore quelle lungaggini te lo fanno apparire un film che ne dura 3. L'ho visto una volta ma penso che non lo rivedrò più.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

jek93  @  18/10/2018 16:22:38
   7½ / 10
Sicuramente Ren se ne passa con i suoi eccessi sadici in più di una scena, altrettanto sicuramente se ne passa con l'atmosfera onirica e sognante che rischia di allontanarsi dalla vera sostanza narrativa.

Con ciò detto, The Neon Demon è sicuramente un'opera d'arte che merita di essere vista, analizzata, compresa, ma che poteva essere molto migliore.

JOKER1926  @  12/07/2018 18:22:28
   6½ / 10
"The neon demon" , film di Nicolas Winding Refn, senza troppi giri di parole, non rientra nella categoria dei film commerciali, si tratta di una pellicola che potremmo definire come "sperimentale."
La storia del Cinema è zeppa di produzioni d'autore e improntate su uno sperimentalismo sfrenato; molti registi hanno scritto pagine importanti, altri hanno dato uno spunto e qualche dignitoso contributo.
In questa linea mediana inseriamo, ad esempio, "The neon demon". Il film si sviluppa da una trama sfilacciata e cerca di destreggiarsi attraverso uno schema alternativo.
Lynch, Aronofsky , tanto per citare qualche illustre firma, potrebbero esser presi in considerazione per analizzare il mondo di "The neon demon". Siamo dinanzi ad un lavoro unilaterale ove lo spettatore potrebbe anche non trovare la minima corrispondenza.
La pellicola del 2016 è un film basato su colori forti e su sequenze forti. I personaggi sono buttati nella mischia per un semplice processo di inerzia; difficile captare situazioni profonde. Artisticamente il film, specie nelle sequenze finali, si rifà dannatamente a "Suspiria" di Dario Argento , già questo è un dato non banale, la cosa diventa abbastanza apprezzabile.
Il consiglio per lo spettatore è quello di visionare il film senza troppe aspettative, specie per quanto concerne la sfera contenutistica; l'ideale è vedere il prodotto soffermandosi sulla scenografia e sulle atmosfere offerte, davvero interessanti.
Alla fine , presumibilmente, resterà poco per quanto riguarda personaggi e proiezioni narrative, ma anche a distanza di tempo dalla visione, qualche scena e i colori artistici resteranno impressi.
Arte alternativa.

topsecret  @  30/05/2018 14:12:09
   5 / 10
A mio avviso il regista deve avere un bidone della spazzatura al posto del cuore, poichè far durare quasi due ore questo film insulso denota davvero un'assoluta mancanza di sensibilità.
La lentezza del ritmo ha un non so che di sadico, se contiamo che la storia non ha grandi sussulti, se non nel finale, l'unica cosa horror di TH NEON DEMON è la chiazza di latte acido che sgorga copioso dalle ginocchia di chi assiste, ignaro, a questo scempio di non definibile natura.
La sensazione finale è quella di una macina che si fa un giro e mezzo sui testicoli, frantumando e triturando ogni cosa al suo passaggio.
Si salva, a essere buoni, la prova del cast che assolve al proprio compito, ma la storia raccontata, oltre ad avere poca originalità da offrire, riesce con disarmante facilità, per quello che mi riguarda, a non emozionare e non coinvolgere eludendo ogni possibile aspettativa.
Noia allo stato puro.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  24/04/2018 13:51:06
   5 / 10
A parte un formalismo perfetto, questo film ha davvero poco da offrire. Gli attori (e soprattutto la bravissima Fanning) non sono male, ma la trama è da cartone animato (scarso). Fastidiosa la lezione sui veri valori e l'immoralità del vuoto mondo della moda che ti seduce e di uccide. Quando dopo un'interminabile serie di eventi "embè?" finalmente succede qualcosa, non si può che restare perplessi. L'inutile lentezza inoltre mi ha esasperato più di una volta, dato che serve soltanto a farci vedere quanto sia bravo il regista a regalarci immagini splendide. Sbagliatissimo infilarci dentro Keanu Reeves, dato che il suo sembra l'unico personaggio interessante, rilevante e apparentemente destinato a smuovere la pellicola dal suo torpore. E invece no.

Marco247  @  26/12/2017 16:52:56
   3 / 10
lancinante delirio psichedelico. 2 ore di vita che nessuno mi darà indietro.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  06/10/2017 15:10:29
   7½ / 10
freddo,glaciale,asettico e soprattutto malato e diabolico ..Un vero thriller con elementi horror anche se con poco sangue matanta tensione ..
Superbamente girato,montato e con una colonna sonora proprio bella .
Molto bene la Fanning nel ruolo della vittima inconsapevole . Grande Refn.

EddieVedder70  @  17/09/2017 22:08:21
   5 / 10
Ormai è chiaro, REFN come già ARONOFSKY sono registi non nelle mie corde. La sua ricerca dell'estetica, del look, dell'inquadratura fotografica, in questo caso trova l'habitat perfetto, ma a me lascia indifferente, appesantisce la visione, è autocelebrativa. Refn è un allievo di Lynch ma ne esalta tutti i difetti perdendo l'originalità del maestro. La ridondanza delle immagini sovraesposte non riesce a nascondere la carenza della sceneggiatura, i personaggi sono manichini privi di storia, di approfondimento ... e se questo è il mondo della moda, quest'altro dovrebbe comunque essere un film. La denuncia diventa rappresentazione, l'arte ....esibizione. Film noioso in cui si apprezza la messa in scena e poco altro. Non ho le basi per apprezzarlo

Mildhouse  @  07/09/2017 13:41:50
   7½ / 10
Libidine per gli occhi, orgasmo per le orecchie, trama classica ma non priva di una sua morale. Ma in questo film la trama la devi intuire , ed é questo aspetto, assieme al fenomenale comparto tecnico a cui ho prima accennato, a renderlo un validissimo film

actsofworship  @  31/08/2017 12:00:33
   7 / 10
La pellicola ha un suo discreto fascino, un fascino freddo e alienante relativo comunque alla rappresentazione di quel vuoto e squallido mondo della moda. Tutto appare statico e sterilizzato, a partire dallo sguardo della potagonista, che man mano che riesce a farsi strada in quel mondo tanto desiderato è come se perdesse una parte di coscienza e vitalità. In questo caso lo stile violento e frenetico di Refn viene sostituito da una denuncia provocatoria non indifferente.
A parte qualche surrealismo psichedelico da gialletto trash anni '70, il tutto rimane comunque su buoni livelli. Senza dubbio però non si colloca tra i migliori del regista danese.

Light-Alex  @  31/08/2017 09:31:06
   5½ / 10
Visivamente molto ben fatto, psichedelico, artistico in alcuni momenti. Fotografia pregevole. Trama un po' piatta, con dialoghi abbastanza banali, che purtroppo annoia ben presto. Sì c'è questo finale abbastanza inaspettato, disturbante, anomalo che è quello che giustifica l'etichetta di film horror (anche se di horror in generale c'è ben poco, l'avrei più definito un thriller cupo), ma prima del finale la storia non è nient'altro che quella della classica giovane campagnola dalla bellezza diafana che entra nel mondo della moda, fatto di apparenze, finzioni, invidie e manie, e incredibilmente si scopre essere in possesso della bellezza più fulgida in circolazione facendo rapidamente breccia nel jet-set. Il film racconta tutti i cliché del caso, trasmette questo senso di plastico, finto, vuoto di un certo mondo dello spettacolo.
Qui scatta sempre il solito interrogativo: è il film che vuole trasmettere il senso di vuoto del mondo della moda, oppure è proprio un film vuoto di contenuti. Difficile rispondere. Purtroppo in genere quando ci si pone questa domanda significa che si è visto un film piuttosto sterile e poco umano, volere o no del regista, posso apprezzare la parte visiva ma trovo stucchevole tutto il resto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  25/08/2017 10:42:34
   7 / 10
I lunghi silenzi, le splendide immagini con luci psichedeliche e la musica rindondante raccontano perfettamente il mondo della moda e il tentativo a tutti i costi di fare carriere...sulle spalle (ed altro) delle "colleghe".
Refn realizza un horror sperimentale sicuramente piu' riuscito del precedente "solo dio perdona" dimostrando che anche con un soggetto poco originale si possono raggiungere buoni livelli.
Ottimo anche il lavoro del cast dopo una bella e brava Fanning ruba la scena.

CyberWYX  @  23/08/2017 16:24:17
   4½ / 10
Esercizio di stile fine a se stesso.

mainoz  @  14/08/2017 18:25:37
   5½ / 10
Dimostrazione di grande tecnica, esercizio stilistico. Si parla di bellezza, Una cosa importante e in certi momenti o in certi lavori fondamentale. E' uno stile molto particolare, ricorda Lynch perche' un film rarefatto e disturbante (sesso con cadavere?), Una manna dal cielo per gli occhi ma fine a se stesso.

The BluBus  @  13/08/2017 23:40:18
   4½ / 10
La trama non esiste e in un tipo di film del genere la cosa può passare, ma sono davvero di poco conto anche i dialoghi e questo non va. Molto valido tecnicamente ma non basta.

krystian  @  11/08/2017 08:08:50
   10 / 10
Visivamente impressionante, con una cura a dir poco chirurgica per le inquadrature, i colori e la fotografia. Per me uno dei migliori thriller/horror del 2016, un'esperienza visiva ed emotiva devastante e scioccante. Forse come contenuto si poteva migliorare, ma alla fine cos'è la bellezza (nel campo della moda) se non un involucro vuoto…
Non è un film per tutti, anzi.

biagio82  @  16/07/2017 23:30:32
   8 / 10
cosa dire di questo film,davvero un piccolo capolavoro, esteticamente perfetto con attrici davvero bellissime e bravissime capaci di farti provare freddezza nonostante la bellezza da loro rappresentata.
ogni fotogramma è un esercizio di stile unico e incredibile calato in una storia narrata con lentezza ma che esplode in un finale raccapricciante e disturbante.
un film difficile che può non piacere a tutti, ma che secondo merita una visione

faluggi  @  13/07/2017 02:46:27
   1½ / 10
'Mmazza che cacata di film! Lento come la m3rda di cane, stupido e senza senso per tre quarti e finale imbecille. Mai visto un Keanu Non-Ho-Espressività- Reeves così inutile... e poi la scena in cui trova nell'appartamento della tipa. la pantera (o puma, o giaguaro o il casso che era...) cosa dovrebbe rappresentare? Che ci faceva lì quella bestia? In periferia? Ma chi l'ha fatto Topo Gigio questo film? Ah no, lo ha fatto un danese.

Perchè sì signori Il Nuovo Demonio è una pellica made in Danimarca... Danimarca! Quando mai hanno fatto cinema questi?!?!?! Purtroppo quando si guarda un film europeo il rischia è sempre dietro l'angolo, perchè al 99% fanno defecà. Cmq Neon Demon fa davvero pena in ogni scena, se non vi addormentate significa che avete stomaci forti, ma vomiterete per lo schifio che si vede verso la fine...


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Trama: 1
Recitazione: 0
Senso del film: 0
Voto: 1, allungato ad 1,5 grazie alla strappona bonissima (quella che lavora all'obitorio).

PS: capisco che Reeves raccatta qualunque parte per pagarsi le piscine d'oro, ma Desmond Harrington che ci fa in questa porcata? Bollete da pagà Desmond?

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4 risposte al commento
Ultima risposta 21/05/2020 11.00.20
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ferzbox  @  29/06/2017 17:53:27
   5½ / 10
Se dovessi totalmente escludere la sceneggiatura e alcune intenzioni del regista(e non solo sue secondo me) il film non potrebbe che essere elogiato; visivamente non si può certo dire che non colpisca; il montaggio è perfettamente amalgamato con lo stile psichedelico scelto come accompagnatore della storia; alcune cose legate al narcisismo che appartiene al mondo della moda sono affrontate con un'analisi psicologica ed interpretativa interessantissima.....però un film, per essere considerato veramente un'opera palesemente artistica(al di là se piaccia o meno, attenzione) deve essere totalmente privo di autocompiacimento e autoreferenzialità.....cosa che invece pervade la pellicola come una pianta rampicante pervade il muro di cinta di una villa.....
Come ha già fatto giustamente notare un altro utente prima di me, il vedere la sigla del nome per intero di Refn durante i titoli di testa basterebbe a giustificare questa mia affermazione, che sfortunatamente non si limita solo a questo(che se vogliamo si potrebbe pure tollerare e vedere anche questa scelta come un modo per richiamare sempre, sin dall'inizio, i cliché del mondo della moda), ma anche ad alcuni dialoghi veramente ridicoli che quasi, e perdonatemi è esattamente quello che ho provato, sembra vogliano DAVVERO far credere che alcune credenze della gente di quel mondo siano vere; ed è questo quello che veramente mi ha preoccupato.
Al di là di quello che poteva esserci di interessante nel personaggio di Elle Fanning(una fata innocente col dono diabolico della bellezza imprescindibile) e di tutte le varie interpretazioni che si possono dare durante lo strano svolgersi degli eventi, non c'è nulla di veramente solido che potesse negare un consenso verso un certo tipo di mentalità....
Vi faccio un'esempio.
C'è una scena dove un famoso stilista(un'idiota di dimensioni titaniche) chiede al "modesto" ed equilibrato giovane ragazzo della protagonista cosa lo avesse attirato della sua ragazza se non la bellezza, dal momento che per questo fenomeno(cogliòne?) non c'era nulla di più potente del fascino estetico....
Ebbene, niente di male, possono esistere personaggi così, ma dopo aver sentito la risposta del ragazzo ho avuto la netta sensazione che questo film fosse fottutamente mirato, pretenzioso, artefatto e concepito da gente che probabilmente, se conoscerei, manderei a fanculò dopo un millesimo di secondo.....
....il ragazzo risponde semplicemente e banalmente:" io ritengo la bellezza interiore la vera bellezza", facendo la figura del classico deficente che casca nella tagliola(ma DOVEVA rispondere così, la sceneggiatura lo richiedeva).....io avrei semplicemente risposto:" non giudico mai un libro dalla copertina, altrimenti dovrei considerare fuori dalla società anche lei....", fottendòmene altamente delle conseguenze....
Ora, un personaggio di un film è chiaro che non debba necessariamente allinearsi alla linea di pensiero di qualsiasi spettatore, è ovvio, ma io ho sentito in questo film qualcosa che avevo già percepito anche in altri lavori come ad esempio "La grande bellezza"(che non ho visto e non ho grossi stimoli per farlo); vale a dire: facciamo arte perché è facile......
L'arte non è solo stile, ma anche profondità......per quanto questa storia presenti dei momenti visivamente e concettualmente interessanti, l'ho sentita comunque un'nivolucro vuoto con poco da raccontare....esattamente come le modelle che ne fanno parte.....e forse in questo Refn è stato coerente..... ma nulla toglie che la sensazione che ho provato è stata quella di una grossa presa per il culò.....
....e per questo la sufficienza non riesco proprio a raggiungerla.....
No comment sulla parte finale......

9 risposte al commento
Ultima risposta 02/07/2017 00.35.30
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alessio.b  @  06/06/2017 14:46:03
   4½ / 10
Decisamente non amo Nicolas Winding Renf. Ero uno dei pochi ad aver trovato davvero banale e pretenzioso DRIVE, e sicuramete non ho apprezzato di più questo NEON DEMON. Principalmente il regista è uno che si prende davvero troppo sul serio. E questo risulta evidente fin dal primo titolo di testa del film, dove campeggiano in bella vista le sue iniziali NWR, che stanno lì, fisse, fino alla fine dei titoli. Vi immaginate i titoli di testa di SHINING con la stupenda sequenza aerea con le lettere SK stampigliate in bella vista sullo schermo?
Ed è proprio di questa consapevolezza dei propri limiti e di umiltà che manca totalmente il film. Senza una trama degna di nota la pellicola è una sequenza initerrotta di autocelebrazione e messe in scena fini a se stesse. Molte di queste sequenze sarebbero perfette per un videoclip o per una pubblicità, ma qui stiamo parlando di un film!
Se il film vuole essere una critica al sistema dell'estetica esasperata e fredda ne risulta essere al contrario un perfetto rappresentante. Se invece vuole criticare l'ambiziosa disumanità di certi ambienti, è talmente poco e mal scritto e i personaggi sono talmente stereotipati ed abbozzati, che fallisce miseramente.
Credo che alla fine il film sia un noioso ed inutile esercizio di stile, stile che si limita ad una sequenza di "fotografie" cromaticamente esagerate ed artefatte, ma dove non c'è nessuna reale invenzione registica, nessun pregevole movimento di camera. La predominanza del rosso e del blu mi hanno fin da subito rimandato a SUSPIRIA, ma quello era un reale capolavoro di tecnica cinematografica!
Il film non è nient'altro, e scorre lento per due interminabili ore nelle quali si percepisce solo l'ego smisurato del regista.

4 risposte al commento
Ultima risposta 27/09/2017 15.47.27
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Invia una mail all'autore del commento ziokartella  @  22/05/2017 10:32:51
   5 / 10
Meraviglioso esercizio di stile privo di sostanza....sembra una lunghissima pubblicità di un profumo......o la sua parodia....mi aspettavo sinceramente di più.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  20/05/2017 18:37:49
   5 / 10
Film che divide nei giudizi. Io sono tra quelli che lo bocciano visto che la trama non mi ha per nulla convinto: sarà pur vero che dal punto di vista tecnico, soprattutto fotografia e musiche, è ben realizzato ma manca tutto il resto, ritmo compreso.

Thorondir  @  13/05/2017 10:29:48
   8 / 10
Refn si conferma un regista raro nel panorama odierno. The neon demon non è solo trionfo dell'immagine su tutto il resto, non è solo il ritorno alla prima e più pura forma della settima arte, proprio l'immagine, è soprattutto un affresco dell'importanza esteriore nell'epoca dell'estetizzazione di ogni cosa, nell'epoca degli specchi e del volersi diversi (quante immagini nel film sono rese attraverso gli specchi?). D'altronde come dice una delle modelle "nessuno ama se stesso così com'è" e il desiderio, la pulsione della bellezza, porta al narcisismo assoluto, alla negazione sentimentale e appunto al trionfo dell'immagine da anteporre alla realtà esterna. L'occhio vuole la sua parte si dice. Il finale ricollega un cerchio che Refn aveva aperto sia concettualmente che formalmente e stilisticamente. Si potrebbe continuare a lungo sul senso profondo che Refn ha cercato di dare al film, dipingendo Jesse più come una carnefice che una vittima, ma mi limito a sottolineare lo straordinario connubio tra suoni e immagini (la scena del night club è estasi pura) e un utilizzo della fotografia talmente massiccio e formidabile da sembrare un vero e proprio personaggio aggiunto.

A questa positività diffusa si aggiunge ciò che per me è meno importante in un film, cioè la scrittura rispetto all'immagine. Refn conferma ancora i problemi di sceneggiatura che aveva già dimostrato in Drive e Solo dio perdona: non tanto delle storie incapaci di farsi veramente carne dell'opera, quanto banalità di scrittura proprio a livello di dialoghi, situazioni, svolte di trama. In ciò forse non viene aiutato dalle sue attrici, troppo "impostate" e finte per riuscire a dare reale fluidità allo screentime che Refn dedica alle parti più canoniche e dialogate. Un peccato che forse ho visto solo io, ma che si perdona ad un film di questo tipo.

Refn può piacere o no, può sembrare piacione o genio, ma l'unica cosa certa che si può dire di lui è che nel mercato di oggi (perchè questo è) è uno dei pochi rimasti che cerca ancora di fare cinema.

paco1995  @  02/05/2017 17:22:02
   8 / 10
Adoro questo regista, che ha diretto l'immenso Drive. Inquietante, surreale, onirico, disturbante. Un film da vedere assolutamente.

Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  27/04/2017 12:31:52
   7 / 10
Refn si "purifica" definitivamente dalle crude vicende delle sue prime opere e irrompe nello sperimentale, nel visivo, nel metafisico e nel minimale..... risultato?
discutibile.... il talento c'è, senza dubbio, ma il film non ti smuove... non ti affascina come dovrebbe... rimane freddo, senza grandi sussulti emozionali..... Refn tenta di avvicinarsi a Von Trier per certi versi ma ne è privo di poesia.... Tuttavia rimane una pellicola interessante e visivamente notevole.....
p.s. ma occorreva smuovere Keanu Reeves per quel ruolo di *****?

camifilm  @  22/04/2017 20:32:08
   5 / 10
Fotografia, regia, qualità visiva, attori e la Pontiac iniziale...tutto perfetto.
Trama: Vedendo il trailer si vedono praticamente tutte le parti parlate del film. Il resto del film è un lento susseguirsi di emozioni in musica e immagini, ben curate.
Si capisce velocemente, da qualche frase detta, come andrà o dovrebbe finire la storia. Un horror atipico. Non ci sono demoni, fantasmi, vampiri, ...ma un mondo crudele che si nutre della carne fresca...

Ma la visione non è priva di sforzo da parte dello spettatore.
Non è un film che piacerà a tutti o a molti. In sala fischi di disappunto e applausi di favore, quindi è un film che divide parecchio.

floyd80  @  19/04/2017 09:40:56
   5 / 10
Sotto il punto di vista prettamente tecnico è favoloso. La fotografia, la regia, le musiche e anche gli attori sono in vena, tutta la cornice è perfetta, ma proprio come tante cose perfette alla fine non ha anima.
E il peggior e fondamentale difetto di questo film è che è piatto e senza anima, con la scusa di voler lasciare qualcosa allo spettatore si dilunga su scene che sinceramente non sono funzionali ne alla atmosfera ne alla trama irrisoria.
Un passo indietro per Refn

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Ultima risposta 19/04/2017 12.06.10
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nouhanda  @  24/03/2017 09:53:00
   9 / 10
Bellissimo, visivamente eccellente, musiche coinvolgenti. La trama è essenziale, le scene sono volutamente lente e sincopate, il messaggio arriva forte e indelebile.
Consigliato.

Tuco ElPuerco  @  01/03/2017 10:57:00
   9 / 10
Credo che sarà senza ombra di dubbio uno dei film piu' belli che vedrò in questo 2017. Immersivo , visivamente e sonoramente un esperienza vera e propria.

maitton  @  06/02/2017 08:09:56
   8 / 10
A mio giudizio è il miglior film di Refn.
Visivamente è uno spettacolo puro.

VincVega  @  03/02/2017 13:57:11
   8½ / 10
Refn è così, o lo ami o lo odi, io lo amo.
Un film disturbante, surreale, onirico, visionario.
A fine visione sono rimasto fermo per un po', quasi paralizzato, era diverso tempo che non mi capitava.
Refn svolta, qua la trama è esile, il mondo della moda, i corpi femminili, il regista danese si prende un grande rischio.
Le immagini sono direttamente proporzionali alla superficialità di questa società in cui entra la protagonista, perchè questo è l'unico modo in cui si può rappresentare, almeno x Refn.
Le musiche algide e potentissime di Cliff Martinez, perfettamente speculari alle immagini, certi momenti sembrano quasi allucinogeni.
"The Neon Demon" è un'esperienza visiva (e sonora) in cui immergersi, una tensione perenne, una disturbante parte finale.
Colpito dalla bellezza e dalla bravura delle protagoniste, in particolare Abbey Lee.
Non è un film x tutti, la critica si è divisa, diversi fischi alla proiezione a Cannes, il pubblico non l'ha premiato, flop al botteghino.
Personalmente nella mia "Top 3" del 2016.

addicted  @  01/02/2017 22:36:48
   9 / 10
Refn non ammette mezze misure e quindi o lo apprezzi o lo detesti. Personalmente lo ritengo uno dei più grandi autori contemporanei e The neon demon è stata una visione esaltante. L'ho apprezzato più di Drive e soprattutto più di Only God forgives, che mi aveva un po' amareggiato sembrandomi slegato e troppo cerebrale. Quest'ultima prova, invece, brilla letteralmente di luce propria per la ricchezza inesauribile di magnifiche invenzioni visive. Ma è una luce sinistra, molto inquietante. La superfice splendente di questo film cela qualcosa di morbosamente malsano che lascia a disagio anche a distanza di tempo dalla visione. Da non perdere!

markos  @  24/01/2017 13:48:25
   7 / 10
Film che raggiunge in pieno il suo messaggio.
Narcisista.

Filman  @  23/01/2017 19:33:33
   9½ / 10
Se un regista come Nicolas Winding Refn, il quale fa dell'ammaliante componente visiva una delle sue fondamentali peculiarità artistiche, dirige un film sulla bellezza, sull'autoconvinzione, sul narcisismo e sull'invidia vuol dire che si parla di un'opera autocritica e metatestuale, e il medium adoperato contribuisce a specificare cosa è l'artificio e dove finisce, ma soprattutto THE NEON DEMON dimostra l'irrefrenabile voglia dell'autore danese di rinnovarsi: la tecnica formale, semplicemente innovativa nel moderno utilizzo del mezzo, preferisce usare al minimo indispensabile un tono assurdo abbracciando un'impressione più silenziosa e credibile, racimolando e disperdendo un quantitativo di invenzioni estetiche estremamente vasto, nonostante un minimo comun denominatore fondato sulla luce e i suoi giochi, brillante nello sfruttare la silhouette come unico soggetto. Le svariate sfumature che le immagini propongono all'interno di questo capolavoro rappresentano quella che per Refn è una autorivoluzione, caratterizzata da un'esplorazione nella femminilità eccezionale per chi ha sempre avuto un interesse verso la virilità, e con un equilibrato rapporto tra forma e sostanza più unico che raro.

lupin 3  @  14/01/2017 13:15:12
   7½ / 10
marcogiannelli  @  13/01/2017 23:04:57
   8½ / 10
Ci sono fin troppi temi:
la purezza di Jesse, sia nell'animo, che nel fisico, che si scontra con le modelle rifatte e già del mestiere
i simboli che si susseguono nel film, dai triangoli, agli specchi
la regia, ispiratissima, di un Refn caldissimo
la violenza, che da quello che mi aspettavo è anche troppo edulcorata
le interpretazioni, di attrici scelte benissimo e anche la migliore di Keanu Reeves (ma è la Malone il cuore puro del film)…in generale ogni viso ci rimane impresso
i colori: e che gli vuoi dire, la fotografia, tutto è perfetto
la Musica di Cliff Martinez, con la M maiuscola, perfetta
una storia originale, che oltretutto può essere allargata in altri ambiti, tanto da dare libera interpretazione a quello che vediamo, potrebbe essere vero o tutto una grossa metafora
"La bellezza è tutto"
Il ragazzo che sta con lei, che crede nella bellezza dell'anima ma che sta con Jesse solo per la bellezza e che cade, una delle scene più crude per ognuno di noi
Il reale che cade nell'irreale.
Non racchiudere il film nel genere horror, vi prego
è un fo**utissimo capolavoro.
Punto
(http://www.badtaste.it/2016/06/12/bad-movie-the-neon-demon-nicolas-winding-refn/177383/
per una volta Alò credo che c'entri il punto sui sottotesti)

ZanoDenis  @  13/01/2017 15:33:54
   8 / 10
Semplicissimo a livello narrativo, basato su una metafora facile da interpretare, non richiede nemmeno sforzo, ma dura ed estrema, come la sua rappresentazione, Refn ci trasporta in un mondo di luci al neon accecanti, usando delle colorazioni estreme, in qualche modo il colore sarà pure collegato in maniera espressiva al racconto.
Un'estremizzazione del concetto di bellezza, portata all'esasperazione, al punto da mangiarla, un esasperazione del concetto di successo voluto, conquistato con le unghie e con i denti, il titolo evocativo ci sta tutto, perché il regista ci trasporta in questo inferno fatto di luci al neon, di sequenze altamente psichedeliche che ci distolgono da una realtà sempre più grottesca, sempre meno credibile man mano che ci si addentra in un mondo del tutto nuovo, un mondo di apparenze e narcisismo, un mondo di attrazione malata, ossessiva e torbida, non verso qualcuno o qualcosa, ma verso se stessi, tutto cibo spazzatura che serve per nutrire un ego che cresce smisuratamente e porta all'autodistruzione.
Profetico, enigmatico, tutto sommato anche diretto, il nuovo Refn si muove su questo stile, magari anche lui stesso è vittima di un torbido narcisismo, ma considerata la fattura della pellicola, questa volta è permesso.

TheLegend  @  30/12/2016 22:17:47
   7 / 10
Come al solito Refn sforna un lavoro visivamente eccelso ma questa volta a mancare sono le emozioni e un pò la storia.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  16/12/2016 18:29:19
   7½ / 10
Visivamente eccellente, è un film che disturba parecchio. Impossibile classificarlo, non appartiene a nessun genere. Del resto, ritenerlo un semplice esercizio di stile sarebbe riduttivo.
Ottimi i protagonisti, sensazionali le musiche.
Non per tutti.

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  09/12/2016 16:02:00
   8 / 10
Decisamente meglio rispetto al lavoro precedente, Refn si allontana molto dal concetto classico di cinema per realizzare una vera e propria opera d'arte moderna.
Magnifici i colori, i suoni, le musiche e le interpreti, un po' meno invece la scrittura. Ma non credo sia un problema del regista, forse solo nostro.

Febrisio  @  08/12/2016 20:59:35
   4½ / 10
Qualità che si sgonfia, poco incisivo. Anche se Refn non ci fa mancare le sue doti di regista, ci incanta con fotografia, colori e ottime scene, ma purtroppo l'inconsistenza fa da padrona...non ti fa sentire partecipe di qualcosa, di qualche emozione che vien man mano costruita, ciò che dovrebbe accadere solitamente nei film. Stranamente qui il danese si dimentica cosa stava girando, vabbeh... mi tocca aspettare il prossimo, peccato.

maxi82  @  27/11/2016 08:05:46
   4 / 10
Oddio,ma che è .... Non se po' guarda..noioso,non è interessante per niente...dopo un ora volevo spegnerlo...salvo la protagonista brava,ma tutto il resto un "mattone"

Overfilm  @  14/11/2016 00:04:54
   4½ / 10
Non faccio neppure la fatica di scrivere un mio commento: ne ho letti alcuni di altri uitenti... ne prendo uno e faccio un veloce copia-incolla:
"Refn tenta l'emotività con i suoi effetti vacui, il suo abbagliante esercizio di stile fine a se stesso, un cuscino affascinante quanto comodissimo dove andare a parare."
Stop.

Rollo Tommasi  @  10/11/2016 20:12:11
   8 / 10
Mezzo voto in più per la sfavillante fotografia, che abbacina i sensi con il suo fastoso turbinio di colori affondati nel sangue, ed una sceneggiatura consapevolmente scarna, essenziale, tagliente.
The Neon Demon è un horror della modernità, ambiguo ma verace, che sventra senza ipocrisie i falsi idoli dell'alta moda, raccontando (alla maniera silenziosa e spesso compiaciuta di Nicolas Winding Refn) il pericoloso iter di affermazione di una giovane modella, dotata per natura di una bellezza pura e virginale di cui tutti, anche gli animali selvatici, vogliono nutrirsi. La lezione del regista è intuitiva: nella lotta per il successo, riescono a sopravvivere unicamente i più spietati e determinati, disposti a fagocitare i più deboli ed indifesi (l'angelicata creatura Elle Fanning) senza scomode implicazioni morali.
Allusioni sessuali ed ambiguità (incarnate dalla diabolica, respressa Jena Malone) fanno da sfondo ad una narrazione complessa e visiva, che non tutti potranno apprezzare. Inaccessibile per chi cerca polt e dialoghi più corposi.

InvictuSteele  @  08/11/2016 20:53:09
   7½ / 10
Grandissimo film, un dramma che parla di cosa? La perdita d'innocenza? La fascinazione per la purezza? La malvagità di fronte alla bellezza? Questa è l'epopea di una giovanissima modella che da ingenua e sempliciotta realizza di avere tra le mani un potere enorme e che forse non sa gestire. The Neon Demon è molto di più di un semplice film, dal ritmo disteso e dai colori accesi, strizza l'occhio all'idea Lynchana di film, e ciò mi ha colpito particolarmente, tanto il plagio è voluto e riuscito. Un dramma che mescola al surreale, il bene che si trasforma in male, e il regista segue passo dopo passo la vicenda con grande mestiere. Particolare, rilassato, macabro, onirico... bellissimo ma sicuramente destinato a pochi.

Gruppo COLLABORATORI Mr Black  @  07/11/2016 22:32:09
   4½ / 10
Mettetevi comodi, perchè fino ad un'ora e mezza non succede proprio nulla! Non è un horror, nemmeno un thriller, ma solo l'autocompiacimento di un regista che costruisce una pellicola che pretende di essere qualcosa di visivamente forte, elogiare o denigrare il bello o parlare di semplici invidie tra attrici. Lasci fare a Lynch queste cose. Qualcuno forse ci avrà visto qualcos'altro; buon per lui! Se vogliamo vedere per forza qualcosa o qualche simbolismo è un conto, ma questo film non ha niente a che vedere con tutto questo.
Si salva la colonna sonora, davvero angosciante, ed un'eccellente fotografia. Buona la prova delle attrici. Trama assente, regia da dimenticare.

TheGame  @  02/11/2016 12:21:28
   5 / 10
Refn tenta l'emotività con i suoi effetti vacui, il suo abbagliante esercizio di stile fine a se stesso, un cuscino affascinante quanto comodissimo dove andare a parare.

jason13  @  02/11/2016 05:24:13
   8 / 10
Abbagliato da tanta bellezza dall'inizio alla fine. Gran film veramente che rivedro' molto presto. Consigliato non a tutti ovviamente....per chi che si entusiasma con i film della marvel o per i film delle solite case infestate consiglio di stare alla larga da questo capolavoro.

Yawgmoth  @  02/11/2016 03:39:56
   1½ / 10
ma cos è questo schifo... dopo un ora ho smesso di guardarlo.. il nulla assoluto il nulla cosmico... stiamo scherzando.. non voglio sprecare nemmeno una parola in piu perchè non è un film.. non sono uno che da i voti a caso o per divertimento.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  31/10/2016 15:11:25
   7½ / 10
Film intrigante ed affascinante. Visivamente molto bello, ottima anche la colonna sonora.
La storia è disturbata e disturbante, ricca di citazioni.
Refn sicuramente non passa inosservato.

7219415  @  30/10/2016 17:58:12
   6 / 10
Un po' esagerato
il ghost fa il panico

Oskarsson88  @  29/10/2016 22:55:27
   8 / 10
Difficile votare un film del genere, stilisticamente pazzesco con una fotografia accattivante e una colonna sonora electro soft assieme ad un manipolo di topine manipolative, un horror dark non horror comunque piuttosto malato, che va ad avere temi principali l'invidia, l'innocenza, il mondo della modo e il suo opportunismo. Comunque di ottimo impatto visivo, Refn non delude!

1 risposta al commento
Ultima risposta 10/11/2016 20.14.28
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Jumpy  @  26/10/2016 00:34:44
   7½ / 10
Stilisticamente e tecnicamente perfetto, l'impatto visivo è straordinario, come genere ... a chi piace l'horror a base di splatter e litri di passata di pomodoro fin dai primi minuti resterà molto deluso.

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Per la gran parte è più che altro un thriller, si gioca sul filo della tensione, tra invidie, rancori, rivalità... la trama, gira e rigira, si potrebbe sintetizzare in due righe... i dialoghi, a raccoglierli tutti, magari non arriverebbero ad una manciata di paginette... il tutto si gioca sulle immagini... come se fossero una serie di straordinarie fotografie messe in sequenza una dietro l'altra, in cui lo spettatore, vista anche la lentezza dei passaggi, può perdersi, soffermarsi, ammirarle.

Ecco forse è eccessivamente lento in alcuni passaggi, a volte sembra girare un po' in tondo e certe scene hanno un taglio da videoclip più che da cinema, nella seconda parte si vira decisamente verso il visionario ed assume una componente simbolica... il finale, infatti, sembra sottintendere diverse chiavi di lettura.

Mike91  @  25/10/2016 19:44:07
   4 / 10
Vacuo e gazzettiero

benzo24  @  25/10/2016 11:01:29
   10 / 10
Capolavoro di Refn

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  25/10/2016 10:39:21
   7 / 10
Massimale esaltazione estetica, esercizio di stile -per una volta da non intendersi nell'accezione negativa del termine- in cui i virtuosismi registici si sprecano per levigare, abbellire, colorare e rendere attraente una superficie sotto la quale si muove un orrore primitivo, consegnato senza troppe moine e giustificato in modo elementare dall'essenza prevaricatrice della natura umana.
Da una sceneggiatura scheletrica, simile alle protagoniste di questo suo ultimo lavoro, Nicolas Winding Refn estrae un film meraviglia per la vista, in cui però ogni sentimento è raffreddato dalla glacialità di un mondo restituito (forse) in forma ferocemente satirica o che è semplicemente immagine riflessa di noi stessi, attraverso il superfluo, la bugia ed il mendace luccichio, alimentati dallo sfrenato desiderio di visibilità, apparenza e arrivismo.
Una probabile riflessione amara improntata sulla forma, riempita di sequenze da applausi (quella del party, il set fotografico con relativa metaforica scena di stupro, gli ultimi venti minuti) in cui i maschi, solitamente protagonisti prediletti del regista danese, vengono messi in disparte, utilizzati come fantocci mossi da istinti patetici, ferini o dettati da una posizione di potere che non li eleva da una dimensione dominata dal corpo femminile e dove il massacro cannibalico ha luogo ogni giorno.
Se discutibile è l'utilizzo della bella ma poco carismatica Elle Fanning, è invece centrata la figura della fenomenale Jena Malone, inquieta rappresentante del marciume celato nel gioco della seduzione, dall'istinto malevolo nascosto nella celebrazione del bello.
A mio parere meno convincente rispetto i precedenti lavori in "The Neon Demon" é palese il tentativo di discostarsi dal successo commerciale di "Drive" per intraprendere un percorso molto più arty e indipendente, al tempo stesso l'indiscutibile narcisismo dell'autore, utilizzato in modo positivo in "Solo Dio perdona", sia in questo caso troppo immolato alla causa formale, lasciando eccessivamente in secondo piano qualsivoglia contenuto capace di andare oltre un minimalismo concettuale a tratti estenuante.
A rendere ancora più oscuro il tutto non può mancare l'ipnotico incedere musicale di Cliff Martinez, legato con l'altrettanto scontata quanto efficace presenza di scene forti e dall'ormai magistrale utilizzo delle luci.
In definitiva ci si trova davanti a uno specchio fedele dell'ambientazione glamour: di conseguenza pellicola spietata, seducente, elitaria ma soprattutto fatta esclusivamente di esteriorità e immagini monodimensionali, limiti oltre i quali Refn evita di spingersi per propria scelta, personalmente non completamente condivisa.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  23/10/2016 23:49:25
   7½ / 10
Al Festival di Venezia per la proiezione del restauro di Zombi erano presenti NIcholas Winding Refn e Dario Argento. Ancora non avevo visto The Neon Demon e mi sfuggiva un po' questa inedita accoppiata. Dopo aver visto The Neon Demon le cose mi sembrano più chiare perché sembra quasi un remake simulato di Suspiria, solo che mentre la pellicola di Argento è incardinata nel genere, The Neon Demon tende a fuggire dai legami con l'horror, pur presentandosi come tale. Un mondo al femminile dove le presenze maschili sono marginali e lasciate andare via apparentemente senza motivo. La bellezza pura della Fanning, nella sua naturalezza ed innocenza stimola al tempo stesso la natura predatoria delle colleghe. E' lo specchio di una sconfitta imminente determinata da una vecchiaia precoce, della fatica di rimanere a galla in un mondo in cui la bellezza di Jesse entra e si consolida a loro danno. Un horror talmente atipico da non essere tale, rigoroso nella sua messa in scena eppure pronto a partire per la tangente quando meno te lo aspetti, con risultati magari altalenante ma dalla resa visiva strabiliante. Un cinema dalla narrazione scarna e frammentaria, che viene scandita dalle immagini e si nutre di immagini, letteralmente o meno. Un film meno fruibile di quanto pensassi, affatto banale, che potrebbe essere una svolta o un punto di arrivo per Refn stesso.

augustolp  @  03/10/2016 01:19:23
   7 / 10
Una favola nera secondo me, che va letta come tale e dal punto di vista della protagonista, poco più che una bambina, che ha una percezione del mondo tipica di una ragazzina della sua età e ancora per certi tratti infantile. Ecco allora che si profilano animali quasi fantastici entrati misteriosamente in casa, la meraviglia di un cielo stellato e della Luna, i primi imbarazzi amorosi e la scoperta della propria bellezza come arma pericolosissima quanto irresistibile.
Il mondo della moda viene visto quindi come un enorme paese dei balocchi, un grande gioco dove soldi, successo e bellezza, elementari valori dominanti nella società contemporanea, abbagliano e stordiscono, quasi come una droga (vedi scena della sfilata)
Il film si può leggere su vari piani, non soltanto quello della moda, in fondo le co-protagoniste femminili potrebbero essere anche le sorelle di Cenerentola e una matrigna perversa, dando alla storia la dimensione di una fiaba sull'adolescenza e l'entrata nel mondo degli adulti, dove le classiche insicurezze lasciano invece spazio alla spavalderia che si rivela però non sufficiente a fronteggiare chi è smaliziato e ormai corrotto o chi ha perduto la giovinezza e la sua freschezza e cerca in ogni modo di recuperarla artificialmente.
Il film ricorda però anche Suspiria e la sua dimensione del paranormale, dove si gioca una partita tra la morte e la fanciulla, partita già vista in molti altri film, dove l'innocenza è presa di mira da streghe e più genericamente da non ben identificate "forze del Male", che in questo caso potrebbero essere i valori distorti della società contemporanea.
La dimensione estetica del film, di cui si è tanto parlato, a mio parere è secondaria e non fine a sè stessa, l'ho trovata descrittiva con puntualità di situazioni ed emozioni: il bianco infinito del set fotografico dove i due sembrano camminare verso il nulla, la dimensione fiabesca in cui Jesse balla come una principessa o una diva d'altri tempi nella vecchia villa, gli spazi asettici e bianchi dei casting popolati da modelle identiche, che ricordano le performance della Beecroft, insomma on ho notato un indugio estetico superfluo e stucchevole, come spesso capita in altre pellicole contemporanee.

Macs  @  23/09/2016 21:57:37
   7 / 10
Gran bel prodotto, ottimamente confezionato, fantastiche le musiche, bravi gli interpreti (Jena Malone arcigna e crudele il giusto), tranne forse Keanu un po' gigione. Però.. però alla fine rimane quel senso di un certo vuoto, come di aver assistito a una fantasmagorica e caleidoscopica visione, ma sotto il vestito, (poco o) niente. Non che il film abbia poco da dire.. ma il concetto, insomma, è chiaro fin dall'inizio, e non è nulla di nuovo o di particolarmente profondo. Insomma anche i bambini conoscono il discorso della bellezza fine a se stessa, dell'invidia e gelosia delle modelle, del fatto che il mondo della moda e dell'apparire sia povero di "valori" profondi. I pregi del film sono altrove, e sono comunque tanti. Però io intendo il cinema anzitutto come cibo per il cervello e per l'anima, non solo per gli occhi, e quindi non credo che il film valga più di un 7.

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chem84  @  21/09/2016 00:05:03
   8½ / 10
Che dire?
Non so non mi vengono le parole e raramente mi è capitato dopo la visione di un film di rimanere davanti allo schermo fermo immobile per un tempo non precisato a ripensare a ciò che avevo appena visto, a godere delle sensazioni che mi aveva trasmesso ed infine a rammaricarmi di non aver mai visto nulla di questo Nicolas Winding Refn (che tra l'altro manco avevo sentito mai nominare pazzesco) che se in passato ha prodotto materiale che si avvicina, per stile, a questo "The Neon Demon", mi tocca andare ad approfondire immediatamente.
Già perché questo è uno di quei film che ti entra dentro e per un po' resta lì e, fattore curioso e dannatamente apprezzabile, è che vi riesce senza poter contare su una storia particolarmente originale, o su colpi di scena da togliere il fiato o su effetti grafici clamorosamente scioccanti. Qui è tutta una questione di come la vicenda viene raccontata, un'abilità incredibile nel farti coinvolgere e una potenza visiva decisamente oltre la media (cioè per capirci è proprio "bello" da vedere, le immagini, la luce, le inquadrature).
Sin dalle parti iniziali si capisce subito che l'aspetto tecnico è decisamente valido e una straordinaria colonna sonora accompagna il tutto regalando musiche appropriate per il momento in cui vengono sfoderate e, in generale, incredibilmente convincenti ed accattivanti.
Il messaggio che viene lanciato senza troppe velature è fin troppo chiaro e credo che il regista in futuro non verrà invitato alle sfilate più esclusive come guest star. La perfidia delle modelle dinanzi all'ascesa della bella protagonista Elle Fanning, è resa benissimo sin dai primi istanti, attraverso quei falsi sorrisi che già facevano presagire ad un epilogo non troppo felice (per qualcuno), anche se probabilmente distante da come poi in realtà sono andate le cose. È chiaro infatti che il mondo della moda (qui utilizzato solo come mezzo per mostrare fino a che punto si può spingere l'invidia e la cattiveria del genere umano) non ne esce benissimo, ma è decisamente funzionale nel mostrarci il nostro lato peggiore.
Il film poi viene catalogato come horror, ma in realtà tale definizione la trovo riduttiva e non propriamente corretta. Quei lunghi silenzi e il suo procedere molto lentamente (in alcuni punti rischia quasi di farti perdere la pazienza) lo indirizzano maggiormente nella categoria "drammi esistenziali che, chi si aspetta un'azione spedita, deve evitare assolutamente", ma nonostante ciò riesce a funzionare perfettamente. Poi in alcuni punti mi ha pure ricordato (e non chiedetemene il motivo) il Black Swan Aronofskiano, accrescendone di conseguenza il valore.
Considerando tutto ciò che ho appena detto, è evidente che la componente recitativa riveste un ruolo importantissimo in questo film e, anche se di Elle Fanning mi sono già esposto positivamente lo faccio volentieri una seconda volta, ricordando in particolar modo la sua espressione quando le viene comunicato che sarà lei a chiudere la sfilata, con quella smorfia quasi impercettibile, ma che rimane impressa a lungo. In aggiunta a lei, voglio poi citare la prestazione di quella Jena Malone che in più di un'occasione riesce a turbarti anche con un semplice sguardo.
La parte finale poi è fantastica e giustifica in parte l'appartenenza al genere horror.
In conclusione posso permettermi di consigliare il film solo a chi ha veramente voglia di vederlo, perché è evidentemente che non scorre via facile e la sua visione può apparire difficile in alcuni momenti. Ma se si arriva fino in fondo ci si sentirà di certo appagati perché, citando due episodi significativi; "La bellezza non è tutto, è l'unica cosa possibile" e "Qualsiasi cosa per cui valga la pena fa un po' male".
Per cui anche voi fatevi un po' male e godetevi questa bellezza.

Giovans91  @  20/09/2016 19:41:15
   8 / 10
The Neon Demon è il film più estremo del regista danese Nicolas Winding Refn, per estetica e densità emotiva di alcune scene, che si spinge in più di un momento oltre i limiti. La protagonista Elle Fanning si dimostra perfetta: attraverso di lei il regista fa scivolare facilmente il suo discorso. La bellezza viene combattuta con la bellezza, unica arma possibile.
Refn spinge l'acceleratore sull'estetica sfidando se stesso a colpi di contrasti, di colori saturi, di musica dirompente (quella del Maestro Cliff Martinez, che aveva già dato suono a Drive e Only God Forgives). Pellicola che è capace di catturarti esattamente come un demone.

antoeboli  @  15/09/2016 15:43:37
   8½ / 10
Una perla per pochi .
The neon demon è un thriller horror che autodenuncia il mondo della moda ,delle modelle surrogate ,e impreziosite dai migliori chirurghi , dove anche i problemi come anoressia non vengono dimenticati .
Il cinema danese ,e in particolare Refn , ci regalano uno spaccato della società visto attraverso una regia maestosa , dove i 2/3 di film sono un opera d'arte in movimento , con musica ipnotica e quasi da farlo sembrare una pellicola anni 70-80',con un cast eccezionale sotto ogni aspetto .
Vero difetto però è la lentezza con cui tutto viene portato avanti . Una regia fatta su misura , tal modo da ipnotizzare lo spettatore e cercare di coinvolgerlo , per poi nella seconda parte buttarli tutto appresso di peggiore che ci sia.
Sul lato della recitazione è tutto troppo perfetto , con una E.Fanning ,dove una delle poche volte essere parente di Dakota aiuta tanto e da tanto al cinema.La sua interpretazione è da premio oscar .
Uno dei film più assurdi che ho visto nel 2016!

alex94  @  15/09/2016 10:36:10
   8½ / 10
Poco da fare,le pellicole di Refn mi garbano da morire,e questa sua ultima opera non fa eccezione,certo dal punto di vista delle trama è facilmente criticabile,visto che è quasi inesistente,vuota (così come i protagonisti) e non sempre sviluppata al meglio..... ma l'impressione che mi ha fatto è che fosse tutto studiato,perché come dice uno dei personaggi è "la bellezza è l'unica cosa che conta" e chi non si adegua a questo principio è destinato a sparire,cosa che infatti succede al ragazzo innamorato della protagonista che dopo aver detto che contano anche i sentimenti e ciò che una persona ha al suo interno scompare letteralmente dalle scene.......proprio per questo quello su cui si concentra completamente il regista è l'estetica,l'aspetto tecnico è mostruoso,un viaggio ipnotizzante,ricco di metafore e simbolismi che affascinano e stupiscono costantemente lo spettatore per l'intera durata della pellicola.
Alla fine la critica (probabilmente un po scontata) al mondo dell'apparire,arriva forte e chiara e si rivela anche piuttosto efficace....un film che per forza di cose non potrà piacere a tutti ma bisogna comunque riconoscere a questo regista il coraggio ed il fatto che nonostante con Drive abbia raggiunto il successo commerciale,non ha mai venduto il culò ad Hollywood ma ha continuato dritto per la sua strada continuando a sperimentare e dando vita ad opere ferocemente anticommerciali e dotate di una certa personalità...... che lo si ami o lo si odi Refn non lascia indifferenti, e questo oggigiorno, è già tanto.

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