the substance regia di Coralie Fargeat Gran Bretagna, USA, Francia 2024
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the substance (2024)

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locandina del film THE SUBSTANCE

Titolo Originale: THE SUBSTANCE

RegiaCoralie Fargeat

InterpretiDemi Moore, Margaret Qualley, Dennis Quaid, Gore Abrams, Hugo Diego Garcia, Olivier Raynal, Tiffany Hofstetter, Tom Morton, Jiselle Burkhalter, Axel Baille, Oscar Lesage, Matthew Géczy, Philip Schurer, Daniel Knight, Namory Bakayoko, Bill Bentley, Lucie Laffin, Gregory Defleur

Durata: h 2.21
NazionalitàGran Bretagna, USA, Francia 2024
Generehorror
Al cinema nell'Ottobre 2024

•  Altri film di Coralie Fargeat

Trama del film The substance

Hai mai sognato una versione migliore di te? Tu. Semplicemente, migliore, in ogni senso. Davvero. Devi provare questo nuovo prodotto. Si chiama “la sostanza”. HA CAMBIATO LA MIA VITA. Genera un altro te. Un te nuovo, più giovane, più bello, più perfetto. E c’è solo una regola: vi dovete dividere il tempo. Una settimana sta a te. Quella dopo sta al nuovo te. Sette giorni a testa. Un equilibrio perfetto. Facile, no? Se rispetti l’equilibrio... cosa può andare storto?

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Voto Visitatori:   7,13 / 10 (39 voti)7,13Grafico
Miglior sceneggiatura (Coralie Fargeat)
VINCITORE DI 1 PREMIO AL FESTIVAL DI CANNES:
Miglior sceneggiatura (Coralie Fargeat)
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Voti e commenti su The substance, 39 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Macs  @  20/12/2024 08:54:25
   5 / 10
Va bene che si tratta di una (peraltro scaolasticissima e didascalicissima) metafora, e che il tono del film è tutt'altro che serio, però insomma, ci sono dei limiti alla logica che non si possono valicare, e delle note di grottesco che non si addicono alla settima arte. Le aspettative erano diverse: credevo si trattasse di un film che volesse fare un discorso "serio", che giocasse secondo le regole che si era inizialmente dato, invece mi trovo di fronte a una gran esposizione, senza un vero perché estetico, di c*li e te**e dall'inizio alla fine. La storia poi è parecchio ridicola: originale sì, e infatti per questo non dò meno di 5, ma confusa e raffazzonata, con dei passaggi di sceneggiatura fortemente cringe (quello che avviene quando una delle protagonsite scompare per settimane, è qualcosa di inaccettabile sul piano della scrittura.. per non parlare del finale rivoltante, ma non dal punto di vista di quanto messo in scena, ma da quello logico). Ad ogni modo se nella prima parte c'erano già i prodromi di uno scempio alla logica, nella seconda si perde ogni inibizione e la scrittura deraglia completamente nei campi dell'inaccettabile. Fa veramente specie al sottoscritto che ci siano (parecchie) persone che si facciano andar bene la strage alla sensatezza della sceneggiatura messa in scena da questo film, ma hey, baby, this is a wonderful world.

BlueBlaster  @  19/12/2024 13:14:14
   7½ / 10
Film strano, innovativo ed originale nel suo essere citazionista...a cavallo tra più generi riesce a soddisfare un pò tutti i palati (soprattutto quelli maschili)....
Soggetto interessante, molto attuale e per nulla banale!
Attrici bravissime con una Demi Moore perfetta per il ruolo, anche la regista sforna doti di non poco conto.
Dulcis in fundo la colonna sonora è stupenda!

Jumpy  @  17/12/2024 22:23:30
   6½ / 10
Peccato, peccato davvero.
Il film parte molto bene, soggetto accattivante, bella fotografia, che ricorda vagamente The Neon Demon,
anche se eccessivamente citazionista

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si segue bene e fa riflettere su tante tematiche: la paura di invecchiare, l'ossessione della perfezione fisica

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l'impulsività e l'individualismo (anche sacrificando i propri stessi interessi) in cerca del successo a tutti i costi.
E per buoni 3/4 del film, riesce a tenersi costantemente sopra le righe, tra dramma, grottesco, surreale e body horror.
L'equilibrio si rompe però sul finale eccessivamente caricato ed al limite della comicità involontaria.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento williamdollace  @  15/12/2024 17:43:43
   4½ / 10
"lI cinema, invece, non è una scrittura, ma è ciò che permette una scrittura; perciò l'abbiamo definito come un linguaggio; un linguaggio permette di costruire dei testi, non è in sé un testo, né un insieme di testi, né un sistema testuale" (C. Metz). Coralie Fargeat ruba a piene mani dall'immaginario visivo contemporaneo ma non solo: le scenografie di Full Metal Jacket, 2001 (i bagni, i corridoi spazio temporali della trasformazione), Shining (i corridoi), Eyes Wide Shut (Sue sul letto) di Kubrick, la grafica dei titoli di coda da Gaspar Noé, i corpi da Lynch (Elephant Man, The Eraserhead), le superfici patinate da The Neon Demon di Refn, Cronenberg, etc. confezionando una pellicola paradio* che per ellissi è di Forma più che di Sostanza, un vuoto cosmico che si dilata oltremodo fino al salvifico idrante sanguineo in faccia (non era sangue ma eccone un altro: Triangle of Sadness di Ostlund): all'establishment che però non basta, sospetto la tentata circuizione di scarso critico cinema d'autore. Ricordo che è la forma a essere centro di sostanza (in movimento): il cinema, appunto.

stratoZ  @  13/12/2024 14:40:56
   7½ / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Gran bel body horror della Fargeat, che si riprende alla grande dopo "Revenge", film che ho trovato terribile, e per fortuna molto lontano da questo che invece è una pellicola di gran valore, capace di intrattenere, schifare, shockare lo spettatore, ma allo stesso tempo lanciare una critica asettica e diretta nei confronti di una società voltata all'apparenza, è anche un film leggermente derivativo, strapieno di citazioni e influenze, che però nel complesso funziona molto bene e riesce a brillare di luce propria, alcune proprio palesi, come possono essere i riferimenti a Cronenberg - esplicitissimo quello a "The Fly", quando a Sue iniziano a cadere denti, le unghie, l'orecchio - arrivando al duo Yuzna e Gordon, con l'ultima trasformazione che può ricordare tra le loro opere più celebri come "Society" e "From Beyond", ma c'è anche Lynch e il concetto del mostro in rapporto alla società che esprime in Elephant man, anche se il soggetto principale mi ha ricordato "Death Becomes Her", ma anche "The Neon Demon", e perché no, anche "Sunset Boulevard" per andare molto a ritroso, ma in ogni caso, i numerosi ingredienti che ho appena citato formano una ricetta gustosa, soddisfacente, che narra le avventure di Elizabeth Sparke, stella di Hollywood che deve fare i conti con l'età e proprio il giorno del suo compleanno viene mandata via dal produttore tale Harvey - nome forse, non del tutto casuale - perché ormai considerata troppo vecchia e di poco appeal per il pubblico, è così che la soluzione cade dal cielo, con questa sostanza passata sottobanco che crea una sorta di clone ma più giovane e perfetta della stessa, con le sue dovute precauzioni, come la condizione di dover usare una settimana la versione bella e giovane e una settimana quella originale, senza eccezioni, altrimenti le conseguenze possono essere terribili.

Ovviamente, la protagonista non riuscirà a mantenere questo equilibrio, nella frenesia della nuova vita, riprendendosi il posto nel suo programma sotto le vesti di Sue, finendo in svariate pubblicità, diventando un astro nascente grazie alla sua bellezza e sensualità, nonché dalla sicurezza che trasmette grazie alla ritrovata giovinezza, rendendo sempre più difficile il ritorno al vecchio corpo che affronterà una vita di miseria emozionale, rinchiusa a casa per non farsi vedere da nessuno, soprattutto appena inizia a deperire a causa dell'abuso della sostanza, dato che la giovane vuole essere presente il più possibile, si viene a creare una situazione che esplica anche abbastanza sardonicamente, con una forte ironia di fondo quanto bellezza e status siano correlati nella società odierna, nella carrellata di personaggi esterni vi è tutta questa critica, dal produttore stesso ai suoi azionisti, dal vicino di casa infastidito dai rumori, ma solo fino a quando non scopre che è una bella ragazza a farli, e a quel punto si propone pure di aiutarla, la trasformazione di Elizabeth non è altro che il risultato di questa mentalità diffusa, nello star system ma nella società in generale, che genera l'ossessione della bellezza e della perfezione, fino ad un finale liberatorio, in cui il film assume connotati quasi lisergici e sfocia nella pura commedia nera dal sapore estremamente caustico.

Molto carino stilisticamente, con un gore presente e spesso invadente che si diverte a shockare lo spettatore, non nascondendo nulla, indugiando sui particolari che vanno dagli aghi - altamente sconsigliato per gli agofobici - a vari sbudellamenti, ma colpisce pure il suo mantenere uno stile dinamico e il forte contrasto, dovuto anche ad esigenze narrative, che si viene a creare specie nella prima parte, nella dicotomia tra la vita di Elizabeth e quella di Sue, se la prima ha dei ritmi più dilatati, pochi virtuosismi e una forte disillusione di fondo, la seconda è quella che pompa, con un montaggio da videoclip e una musica elettronica preponderante che nell'insieme sembra farsi beffa dei media odierni precostruiti a base di dettagli sui corpi femminili e musica con dei forti bassi, molto curato anche a livello di ambientazione, con l'asettico bagno tutto bianco in cui si svolge una buona parte del film ai caldi corridoi dello studio televisivo - che fa gasare un po' di gente su internet per aver trovato il parallelismo con Shining -, arrivando agli squallidi seminterrati dove viene spacciata la sostanza.

Gran bel film.

Febrisio  @  10/12/2024 16:28:29
   7½ / 10
Un prodotto ben riuscito che, come sottolinea anche la locandina, resta impresso nella memoria, grazie soprattutto alla sua capacità di trasmettere un messaggio attuale e profondamente legato ai nostri tempi, interpretandolo in modo completo e coinvolgente nella sua rappresentazione. Da semplice horror The Substance si erge a cult sin da subito.

cookontheroad  @  09/12/2024 23:58:32
   1 / 10
Gli do uno per il tempo che mi ha fatto perdere. Il film è partito bene, poi verso la fine si va verso la presa in giro più totale nei confronti di chi dovrebbe vedere il film. Molte incongruenze, punti interrogativi, cose non spiegate... insomma ho buttato una serata. Evitatelo, altrimenti rimpiangerete le quasi due ore che avreste potuto fare altro.

goophex  @  08/12/2024 12:59:29
   6 / 10
Ennesimo film femminista e anti maschio/macho, eterna causa di ogni scelta sbagliata delle donne, non a caso è ambientato negli anni 80, periodo storico che ha definitivamente consacrato la donna come oggetto e pura superficialità.
Onestamente oggi è anacronistico trattare ancora questo tema e non basta il grottesco, la cruenza, la violenza per accettare l'ennesima ramanzina sociale sul tema.
Fatta la suddetta premessa il film è tecnicamente ben fatto ma la trama banale e scontata risulta ridondante e scritta in modo superficiale con un finale forzatamente estremo che sfocia quasi nel comico, oltre il grottesco.
C'è da dire che il regista ha saputo attingere a piene mani dai vari Kubrick, Lynch, Cronenberg e il più recente Refn dimostrando quantomeno un ottimo gusto personale.
Il tutto alla fine si regge in piedi per l'ottima recitazione degli interpreti, in primis della Moore.

Regia: 7
Fotografia: 7
Recitazione: 7
Musiche/Sonoro: 7
Trama e Sceneggiatura: 5

PS:
Sul tema della bellezza superficiale femminile ho decisamente preferito di più "The neon Demom" di Refn.

Mauro@Lanari  @  05/12/2024 17:57:18
   5 / 10
"Sunset Boulevard" e "Stardust Memories" ambientati all'Overlook Hotel, grafica dei titoli da Gaspar Noé e come musica lo "Zarathustra" di Strauss e "2001" per un raduno di cosplay di Brundlefly, Max Renn, "The Thing", Carrie e John Merrick. "La morte ti fa bella", "The Neon Demon", "Dorian Gray", l'elisir d'eterna giovinezza non presumono che la vittima d'un parassita s'identifichi con esso: il genotipo può essere il medesimo ma il fenotipo no. Dettaglio ch'alla regista Coralie Fargeat, figlia della New Wave horror francese insieme a Julia Ducournau, interessa zero, e ciò distrugge la credibilità dell'intera storia. Premio alla miglior sceneggiatura non originale? Si salvano l'iperbolica conclusione e la toccante circolarità dell'annientamento sulla stella della "Walk of Fame".

https://www.cineforum.it/voti/film/The_Substance

1 risposta al commento
Ultima risposta 07/12/2024 23.26.02
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farfy  @  05/12/2024 15:28:34
   8 / 10
Film alquanto grottesco e ammaliante che tiene incollato allo schermo senza fatica. Trama leggibile ma nel contempo davvero sconcertante.
Nodo focale l'insicurezza e la vanità oltre allo sconforto del tempo che trascorre inesorabile con il quale, in questo caso la donna, non riesce a mantenere il ritmo.

Elfo Scuro  @  05/12/2024 03:30:57
   7½ / 10
Letteralmente una discesa in un delirio mutagenico esistenziale. Come per "Titane" della Ducournau, solo che in questo caso piu focalizzato nel voler rappresentare un genere (e una storia precisa), questo nuovo film di Coralie Fargeat rappresenta quanto introdotto dalla New Wave francese del filone horror d'inizio 2000 in Europa. Ogni fotogramma citazionistico grida Kubrick (anche troppo platealmente per i miei gusti) e invece dal lato delle mutazioni sembra che ci abbiano preso mano gente come Stuart Gordon, Yuzna da quanto sono ripugnanti. Ma il lato che rende molto bene l'idea dello svilupparsi catastrofico della vicenda è dato dallo stile psicologico drammatico horror giapponese (e in questo si ricade dalle parti di Aronofsky, Requiem for a Dream su tutti). Non è un film che ho il cuore di rivedere nell'immediato futuro, perché sa essere dannatamente triste dal lato umano quando si comprende lo sconforto della protagonista (impersonata da una grande Demi Moore) nel doversi confrontare con il suo vero io (la Qualley pian piano si sta plasmando la sua carriera) che risulta esteticamente bello quanto eticamente subdolo (ed egoista). Di base è la storia di una star del cinema che non vuole accettare il decadimento della propria carriera, con molti tocchi che solo una donna poteva offrire (anche se in certi frangenti a me estranei). Production design, colonna sonora, fotografia ed effetti speciali chiudono l'ottimo lavoro svolto dal team creativo. Dennis Quaid qui in una delle sue maschere più schifose e orripilante della sua carriera da cattivo.

BigHatLogan91  @  05/12/2024 00:03:24
   7½ / 10
Primo e secondo atto molto ben fatti. Purtroppo si va a perdere nel terzo con varie esagerazioni.

nitrolove  @  03/12/2024 21:44:05
   8 / 10
Dico subito che il finale cozza violentemente con la bellezza e la fluidità dell'intera pellicola, in ogni suo minimo e incredibile dettaglio. Ma perdono lo scivolone della chiosa inverosimile (tanto tutto è inverosimile) perchè rientra nel triste concetto di esasperazione che si vuole raccontare. Filmone!

Oskarsson88  @  24/11/2024 10:07:37
   8½ / 10
Sono state già dette tante cose di questo film, che secondo me è una grande opera. Sicuramente il finale ha fatto storcere il naso ad alcuni, ed è comprensibile, anch'io sono rimasto un po' sdubbiato. Il film sarebbe potuto finire tranquillamente 15 minuti prima, però il finale grottesco e splatter alla fine ha anch'esso un suo che. Sono quasi due versioni diverse di come sarebbe potuto essere.
A me ha ricordato molto The Neon Demon e anche Titane, visto i vari paragoni.
Comunque l'estetica è pregevole e i messaggi di fondo molto chiari, su una società sempre alla ricerca della perfezione e dell'eterna giovinezza. Chiaramente c'è anche un filo conduttore con le "sostanze", in questo caso non stupefacenti, ma la difficoltà ad uscirne e la distruzione che ti causano. Tutto quadra. Messaggio forte.


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Detto ciò, ciò che prevale è l'estetica, la qualità, e tutto ciò che la pellicola implica e che si inserisce egregiamente nel contesto odierno di una società superficiale, individualista e sempre alla ricerca di apparire e migliorare l'apparenza all'estremo.

the saint  @  24/11/2024 09:45:26
   4 / 10
Presenti spoiler:




Era da 8 pieno fino agli ultimi venti minuti,
Idea originale e intrigante, attrici bellissime e bravissime, scenografia e costumi raggianti, poi il classico regista che spenge il cervello e inizia il cortocircuito finale, in un crescendo di delirio e splatter di cui il finale folle e ripugnante ne e' il climax assoluto!

Sue che si trasforma nel ragazzo di Karatè Kid, calcia Elisabeth facendola volare manco fosse Chuck Norris!
mazzate e capocciate che riceve quest'ultima allo specchio senza che ci lasci le penne, almeno non prima di essere stata scartavetrata per un botto di minuti.
Elisabeth ormai avvizzita che prima non riesce manco ad alzarsi dalla poltrona in casa a causa di una gamba raggrinzita e poco dopo la si vede correre in corridoio trascinando per un piede la sua metà e poi ancora correre in strada per andare a ritirare la sostanza terminale manco fosse la Battocletti!
Insomma, va bene tutto, perché si tratta sempre di un horror, ma ci vuole un po' di contegno ed un regista sano di mente perché il film non venga sciupato così .. ci sono robe del genere che fanno capire che lo script finale, il regista lo hai scritto sulla tavolozza del cesso!

blackdalia  @  23/11/2024 17:59:49
   9½ / 10
Film grandioso, disturbante, appariscente, straripante di lustrini, paillettes, muscoli (e scaldamuscoli) anni 80 e sangue. Le due donne bellissime, statuarie, disperate, ognuna a modo suo, e spregiudicate, fanno centro. Cosa si può arrivare a fare per non perdere ciò che si ha e che si è? Una celebrazione del mostruoso per poterlo, poi, denunciare, perchè è un mostruoso nocivo, malato, deviante e, soprattutto, frutto di discriminazione. C'è dietro una morale potentissima che è bene che qualcuno ricordi, oggigiorno

Gabry81  @  22/11/2024 10:31:40
   8½ / 10
Film che merita assolutamente la visione, al di là del forte significato, fondamentale e al passo con questo nostro tempo, massacrato dall'ossessione dell'apparire. Un film deliziosamente al femminile, monito per le donne e lezione per gli uomini e, in genere, per la società malata che abbiamo noi stessi contribuito a creare. Tutto usa e getta, mordi e fuggi, senza godersi nè apprezzare la natura delle cose e della vita. La Moore è impeccabile, una recitazione da oscar per quanto mi concerne. L'Aspetto squisitamente body horror è realizzato magnificamente e la progressione con cui i due personaggi entrano in antitesi è ottima. Avrei gradito un finale un pò meno grottesco e forzato, ma comprendo che sia in linea con il significato complessivo. Molto bello

7219415  @  21/11/2024 19:16:48
   7½ / 10
Senza gli ultimi 10 minuti sarebbe stato un 8.5/9, che peccato.
Comunque vale la visione

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  16/11/2024 13:14:43
   8 / 10
Wow. Coraggiosissimo fantahorror scritto benissimo e diretto in modo originale, citazionista fino all'eccesso ma mantenendo una propria identità in bilico tra Il ritratto di Dorian Gray, Cronenberg, Kubrick, Hitchcock, Lynch, Akira ed un sacco di altre cose amalgamate benissimo, in modo quasi miracoloso, senza sentori parac.uli o eccessivamente derivativi.

Attori poi bravissimi, tutti quanti, con menzione speciale per Demi Moore che si mette in gioco come mai aveva fatto prima e sforna una gamma espressiva notevolissima.

Certo c'è qualche scivolone

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER, ma ampiamente perdonabili nel quadro generale di un fim splendido. Oh peraltro la scena finale di questo film

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER dimostra come si gestisce quel tipo di gore ed il relativo trasporto emotivo: col finale di Parthenope Sorrentino prova una roba parzialmente simile fallendo in modo clamoroso.

Insomma, bello bello bello. Ma non guardatelo se siete misofonici o avete lo stomaco debole: ha vinto un premio a Cannes ma non è esattamente il film da vedere con vostra mamma e vostra zia.

Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  14/11/2024 09:19:39
   7½ / 10
Il film è certamente interessante... affronta una tematica importante ma con un taglio surreale, contaminato dall'horror e splatter proveniente direttamente dagli anni '80. Ci passa davanti una sequela di citazioni e omaggi da non credere, soprattutto nei 10 minuti finali e li voglio anch'io citare: beh, in primis direi Cronemberg, poi Lynch, Kubrick come aspetto estetico, poi Society, La Cosa, La Mosca, From Beyond, e poi nitidamente John Merrick di The Elephant Man.... Shining.... insomma, è stato un circo emozionale non indifferente per i cinefili più nostalgici, questa cosa aumenterà di certo l'area di culto che si impadronirà di questa pellicola. Unica pecca secondo me.... la migliore versione è troppo diversa dalla "matrice"..... e a mio parere concettualmente è difficile identificarsi come se stessi in un individuo che non ti somiglia per niente, secondo me doveva essere una sorta di clone, come tutti si aspettavano in effetti....avrebbe reso il loro rapporto, la connessione, assai più credibile, per questo motivo non dò un voto più alto, detto questo, promosso certamente.

JOKER1926  @  13/11/2024 18:11:28
   7½ / 10
"The Substance" è una gradevolissima sorpresa della regia di Fargeat, concetto di "gradevole" che resta indiscutibilmente in antitesi con l'espressione contenutistica dello stesso prodotto.

La precisazione doverosa è che il film non è destinato a tutti, i contenuti potrebbero infastidire più persone, nella sala cinematografica alcuni hanno abbandonato il posto per andare via molto presto.

È (anche) qui la forza di "The Substance", un film che viaggia fra il cinema d'autore (ma solo fino ad un certo punto) e l'omaggio a regie particolari come Cronenberg. In verità ci sono tanti altri spunti che riportano al genere horror/splatter dei decenni addietro, ma la questione qui potrebbe dilungarsi.
Sinistro, maldestro e angosciante.
Sono i tre aggettivi che definiscono la fatica di Fargeat e la caratteristica importante del prodotto risiede in un lavoro tecnico di elevatissima fattura. Colori fumettistici, location perfette e attori in piena sintonia con le sfumature della sceneggiatura. Grande attenzione al sonoro e al frenetico montaggio che permettono a "The Substance" di avere un ritmo invidiabile nonostante la durata non banale.

Non notiamo pecche significative in questo audace film, le immagini restano stampate nella mente, il risveglio sarà un po' traumatico per lo spettatore…
Film consigliato agli amanti dello splatter (fatto bene) e alla nicchia dei "feticisti" dell'horror, difficile trovare spunti di narrazione, l'intenzione della regia è quella di rappresentare in maniera suggestiva il declino della società estetica (sì, perché il film ha anche alcune metafore alquanto comprensibili ed esplicite), forse con un filo narrativo più incisivo e con una sterzata meno "spettacolare" e più umana nel finale, "The Substance" poteva giocarsi un piazzamento nella risicata categoria dei film Capolavoro.

matt_995  @  11/11/2024 15:59:45
   8½ / 10
Piccola premessa: io ci metterei la firma con lo stile di vita che garantisce la sostanza. Una settimana vai in giro a fare il fico, la settimana successiva poltrisci a casa e ti riposi guardando la TV e le serie Netflix. Il mio sogno proprio.

Scherzi a parte, The substance è un bellissimo film con un altrettanto bellissima estetica ma a differenza di altri horror recenti c'è anche della sostanza qui, una substance non a caso, e soprattutto una sceneggiatura ferrea che si concede anche diverse licenze naif e grottesche e per questo coraggiose (oggi più che mai). Non sopporto come gli spettatori oggi siano ossessionati dalla verosimiglianza e il grottesco e l'assurdo (anche quando ottimamente calibrati) provocano sdegno e risolini.

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The substance invece ci fa fare un bel salto nel passato, quando i cinefili si prendevano meno sul serio e il cinema d'autore poteva essere anche d'intrattenimento, putrido o eccessivo e ci porta ai bei tempi dei vari (e stracitati) Society, La Mosca, La morte ti fa bella, senza dimenticare i film sulle grandi dive tramontate.
Se c'è una cosa che non ho gradito, paradossalmente, è proprio il personaggio della Moore, un po' passivo, un po' anonimo. Avrebbe potuto dare filo da torcere al suo Mr Hyde ma il massimo delle sue contromosse è stato cucinare un banchetto disgustoso. Meglio la Qualley ma per me spicca, per quel poco che si vede, un viscidissimo Quaid (un Harvey, non a caso) ben più schifoso della creatura del finale.

Invia una mail all'autore del commento cupido78  @  10/11/2024 10:16:54
   7 / 10
Un film cucito su Demi Moore che, immagino, abbia vissuto penalmente un inferno legato all'accettazione del tempo che passa e al cambiamento del corpo. La Moore, ricordo , ha avuto problemi sicuri di anoressia e abuso di chirurgia. E la Fargeat ha scandagliato questo tema con furbizia, grande senso estetico, ritmo e coraggio. La ferocia contemporanea alimentata sui media si declina nella percezione dell'altro da cui si pretende uno standard impossibile: il mito dell'eterna giovinezza che da semplice desiderio diventa necessità esistenziale per la protagonista che, usata e gettata, dev'essere sostituita con una nuova giovane e bella. Come si fa con gli oggetti, con un paio.di scarpe o un'auto. Alcune ridondanze e il finale che, per quanto audace ed evocativo di altro cinema, poteva invece recuperare una strada di maggior sobrietà..

codino18  @  09/11/2024 15:27:03
   6 / 10
Vedo volti altissimi che io avrei dato se non ci fosse quell' assurdo e spiazzante oltre che ridicolo finale. Quindi il voto è la media tra l'8 della prima parte e il 4 della parte finale. Ma magari sono io che nn ho capito

neverhood  @  08/11/2024 13:00:05
   9½ / 10
Decisamente uno spettacolo: diverte, fa riflettere, fa rivoltare lo stomaco, inquieta, ti tiene incollato dall'inizio alla fine. Un body horror magistrale, che evolve nella parte finale in uno dei più divertenti ed esagerati splatter degli ultimi anni.
Demi Moore magistrale, Margaret Qualley sensuale a livelli superlativi, Dennis Quaid magistralmente spregevole...montaggio e regia sono perfetti, colonna sonora azzeccatissima.
Se aggiungiamo a questo la goduria e soddisfazione nel trovare praticamente in ogni ripresa un omaggio ad altre pellicole (le prime che mi vengono in mente: Society the horror, shining, psyco, la morte ti fa bella, Carrie, The Elephant Man, Re-Animator, American Beauty, Splatter..e decine di altre delle quali non ricordo i titoli) direi che il "capolavoro" è servito.

Manticora  @  06/11/2024 08:49:02
   10 / 10
Per quanto mi riguarda il moglior film horror dell'anno che proietta la regista Coralie Fargeat nella lista delle registe da tenere d'occhio assolutamente. Con una sceneggiatura perfetta dalle molte sfumature,mai banale e prevedibile The substance affronta la società contemporanea superficiale, edonistica ed indifferente colpendo più e più volte sotto la cintura. Demi Moore trova il ruolo della vita e lo fa suo, il suo alter-ego Margaret Qualley nel suo primo ruolo da co-protagonista è veramente perfetta nel bene (una ragazza spaziale) che nel male( rappresenta la controparte arrogante,presuntuosa,narcisistica e superficiale ) di Elisabeth Sparks. Una donna sola, che vive solo per il mediocre lavoro per un programma di ginnastica televisivo. Dennis Quaid il capo-produttore incarna il maschio misogino,sciovinista,arrogante e bugiardo che pensa solo a sfruttare tutto lo sfruttabile per fare soldi.
In una discesa agli inferi del body horror la storia come già in Requiem for a dream per esempio segue la protagonista nel suo viaggio all'inferno della trasformazione e soprattutto della perdità dell'identità, e alla fine

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Ovviamente anche LA COSA e Society di B.Uzna sono dei riferimenti imprescindibili. Scenografie riuscite, colonna sonora in sintonia con la storia, un film volutamente provocatorio e spietato che non fà sconti a nessuno e dimostra quanto la società USA E GETTA sia oramai dedita al proprio autocannibalismo pur di soddisfare i suoi desideri.
P.S. se Demi Moore, la Fargeat e Margaret Qualley non ottengono ALMENO le nomination che MERITANO agli oscar 2025 sarebbe semplicemente il sintomo che Hollywood non ha come sempre (quasi) mai il coraggio necessario. Vedremo....
"Ricordati, tu sei UNA."

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  05/11/2024 16:18:36
   8½ / 10
Quando non si accetta la propria età ed il decadimento del proprio corpo sei destinato a perdere il controllo su quest'ultimo. Elisabeth Sparkle ha fondato la sua carriera sulla fisicità e sulla sua bellezza ormai sfiorita. IL film della Fargeat espone il corpo ed ostenta i corpi fin nei minimi dettagli, esaltando la bellezza e le brutture, annullando paradossalmente la differenza tra due concetti apparentemente opposti ed inconciliabili fra loro. Anche la bellezza quando viene così esibita diventa a sua volta mostruosa. Elisabeth Sparkle cerca di assecondare, attraverso La Sostanza, i bisogni di un mercato che impone certi canoni estetici. Se non lo fai sei fuori. Le scappatoie ci sarebbero, come il vecchio compagno di liceo, ma ci rinuncia perché a sua volta non vuole rinunciare alla celebrità. Elisabeth Sparkle e Sue sono due corpi differenti con il secondo versione perfetta e desiderata del primo. Ma sono la stessa persona ed il conseguente conflitto genera solo mostri. Un film diretto e sceneggiato da una donna interpretato da donne per sottolineare che probabilmente sono le donne ad essere le peggiori nemiche di sé stesse. Probabilmente un film divisivo, ma nel bene o nel male non lascia indifferenti

Vegetable man  @  05/11/2024 16:05:15
   4½ / 10
Il film riesce a cavalcare per lunghi tratti un ottimo incipit, nonstante i fastidiosamente ostentati virtuosismi della macchina da presa ed un messaggio di fondo in fondo banalotto che viene 'urlato' a ogni piè sospinto (il produttore, il vicino di casa, che caratterizzazione sfaccettata…). Peccato che la mezz'ora finale sia non solo inutile ma anche dannosa. Avete presente quei film dove dici "questa sarebbe perfetta come scena finale', e invece ne arriva un'altra, e un'altra, e ancora, sempre peggio, sempre più ridondante? Ma il regista non ce l'aveva un amico in sala di montaggio?

Invia una mail all'autore del commento Dzyan  @  05/11/2024 15:36:14
   7 / 10
Molto inverosimile ma molto accattivante, con alcune scene veramente horror. Per ottenere il massimo consiglio di vederlo come fosse un fumetto della serie "Terror Blu" degli anni '80 (dove tutto è possibile).

Cinder  @  04/11/2024 22:28:16
   10 / 10
Miglior horror del 2024.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  03/11/2024 17:20:56
   9 / 10
Body horror clamoroso e degno del miglior Cronenberg. In pochi sono riusciti a parlarci in maniera così potente e morbosa dell'ossessione per la giovinezza, la bellezza fisica e l'apparenza come ha fatto la Fargeat (già regista dell'ottimo "Revenge") con "The Substance". E in questo troviamo anche il tema del doppio e della solitudine, oltre ad una forte critica al mondo dello showbiz e del ruolo della donna all'interno di esso, il tutto con un tocco di black humor e una tendenza al grottesco. Coralie Fargeat dimostra non solo di saper scrivere sceneggiature folli e ricche di idee e argomenti, ma anche di avere una capacità registica straordinaria, con dei movimenti di macchina perfetti e delle inquadrature che parlano da sole come i primissimi piani su Harvey (nome casuale?) che lo fanno apparire istintivamente come un individuo viscido e disgustoso.
Demi Moore e Margaret Qualley sono entrambe di una bravura straordinaria nell'interpretare le due facce della stessa medaglia.

Per quanto mi riguarda, uno dei film dell'anno.

Belalugosi  @  03/11/2024 14:22:33
   7 / 10
Premesso che entrambe le attrici sono bellissime e soprattutto bravissime, qualcosa mi sfugge. Il concetto chiave è tosto, importante e da onorare, perchè far luce su un certo tipo di problematiche che affliggono la nostra società non è mai abbastanza. Cronenberg a tutta forza e questo mi piace molto. Che fosse un body horror poi, s'era capito, e non delude affatto. Anche le caratterizzazioni dei personaggi sono favolose e si arriva a degli estremi incredibili e fortissimi. Poi, però, il tragico tracollo nel finale, mal supportato, a mio avviso, dalla soluzione utilizzata. Purtroppo, assai macchiettistica e non all'altezza di un film così grande e importante quale è! Perchè lo è.

zerimor  @  03/11/2024 13:08:15
   6½ / 10
Il body horror che non ti aspetti con un incipit stratosferico e la parte migliore del film. Inquietantissima la sostanza misteriosa di origine ignota comprensiva di istruzioni per l'uso e con una regola ferrea alla quale non si "dovrebbe" venir meno.
Elisabeth (Demi Moore), ex attrice hollywoodiana e donna di mezza età, non accetta che il tempo passa per tutti inesorabile e in preda al panico e alla depressione decide di far quindi uso del siero della "giovinezza" con enormi conseguenze. Da lì il punto di non ritorno in un crescendo di delirio e splatter il cui finale folle e ripugnante ne è il climax assoluto.

Mica facile girare un film del genere oggigiorno, però però... dopo una parte inziale che come detto prima ho trovato ottima e affascinante, vi sono delle assurdità senza pari (su alcune si può soprassedere visto il tipo di film, su altre proprio no *) in un continuo "switch" tirato per le lunghe e troppo ridondante. Parte centrale non proprio impeccabile eh? Ho avvertito un calo significativo.

Comunque, dopo che Carolie Fargeat aveva girato nel 2017 quella monnezza enorme di "Revenge", qui per me passa l'esame con una sufficienza abbondante. Sicuramente più di un passo avanti per la regista francese.
Ps: mi sembrano davvero eccessivi i voti di ambo gli estremi.

*

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Phenomeno  @  03/11/2024 02:00:11
   3 / 10
Per me the substance "è una ****** pazzesca". 90 minuti di applausi che tra l'altro mi faccio da solo visto il plauso quasi unanime per un film pieno di incongruenze e assurdità, splatterissimo al punto da pensare che non può essere una cosa seria! che sia tutto tutto una farsa? A Cannes devono essere impazziti da un po' di anni: dopo aver dato la palma d'oro a Titane e Triangle of Sadness, che in confronto a questo sono quasi 2 capolavori, premiano questo the substance per la sceneggiatura che probabilmente è la maggior rovina di un film che non avrebbe proprio dovuto mettere piede a quello che è considerato il festival più importante del mondo, ma neanche a qualsiasi festival del cinema horror. Si salvano solo gli attori, Dennis Quaid in primis. Sì certo girato benissimo, effetti speciali spaziali. Ma se li avesse avuto Cronenberg per la Mosca cosa avrebbe realizzato? Un capolavorissimo? No il risultato sarebbe stato lo stesso. Non bastano scene girate alla Kubrick o virtuosismi tecnici per fare un grande film se dietro non c'è uno script non dico forte ma almeno decente, qui siamo ai livelli degli ultimi Dario Argento. Prevedo che tra qualche mese non se ne parlerà più come più o meno è successo per gli altri due film citati sopra, perché siamo a livelli imbarazzanti

Wilding  @  02/11/2024 11:33:03
   7 / 10
Discretamente originale e appassionante, si segue senza annoiarsi dall'inizio alla fine. Qualche dubbio sulla tanto esaltata sceneggiatura (una versione di me del tutto irriconoscibile come può cambiarmi la vita? Che vantaggio ne ho?!!) e molti sul finale mediocre e sconclusionato.

Lucone  @  31/10/2024 09:54:30
   9½ / 10
In un periodo di stagnazione cinematografica come questo, un film del genere porta una ventata di aria fresca, anzi, un tornado violento che spazza via e fa dimenticare il finto buonismo Attuale per un po'.
Demi Moore stupenda nel ruolo su tutti i punti.
Dennis Quaid riesce a trasmettere benissimo la durezza dello show business, quasi a farlo diventare una cosa vomitevole.
Margaret Qualley, perfettamente a suo agio con il ruolo estremo.
Molto citazioni a Film del Passato, tra quelli non elencati sotto da altri commenti, ho rivisto il trucco simile a " Slither 2006 ", così disgustoso e rivoltante... La parte finale racchiude la disperazione ai massimi livelli con scene che superano abbondantemente il limite, " finalmente". Non ci sono tentativi di " castrazione in stile Joker 2 ", anzi, la la descrizione continua imperterrita crescendo fino alla deriva dell'epilogo stupefacente.
Da vedere assolutamente.

VincVega  @  28/10/2024 16:37:30
   8 / 10
Si respira l'aria del filmone fin dalle prime battute. I rimandi ai body horror "La Mosca" di Cronenberg e "Society" di Yuzna sono evidenti, ma "The Substance" cammina con le proprie gambe. Un'incredibile esperienza visiva, sensoriale e sonora, oltre ad essere una potente riflessione sulla chirurgia estetica e sugli standard di bellezza in generale. L'ossessione della protagonista Elizabeth Sparkle, una donna ormai sempre più tagliata fuori dal mondo dello spettacolo, è la stessa della nostra società, ormai malata e allo sbando nel giudicare l'invecchiamento come una colpa da cui non si può tornare indietro. "The Substance" ha qualche piccolo momento di stanca nella lunghezza, forse eccessiva, ma rimarrà tra i migliori film di questo 2024. Bravissime Demi Moore e la Qualley, le cui interpretazioni sono di un'intensità unica, sia psicologicamente che fisicamente.

andrea9002  @  26/10/2024 21:06:14
   7½ / 10
Molto particolare e molto più estremo di quanto avrei mai potuto immaginare...

Inizialmente mi ha ricordato un vecchio episodio de "Ai confini della realtà" dove una donna di una certa età trovava un elisir di giovinezza che poi si rivelerà di breve durata e costosissimo... ha qualcosa in comune anche con il più recente "Limitless" con il buon De Niro.

La trama è lineare ma esponenziale cioè si muove per iperboli ed infatti nella parte finale i paragoni che mi vengono in mente sono "Shining" ed "Elephant man" nonchè "Inseparabili" e "La mosca" o "Crimes of the Future" tutti lavori del re del body horror David Cronenberg...

Quanto la società contemporanea totalmente rivolta all'esteriorità può distorcere la natura umana?
Un film molto potente, addirittura impressionante e forse per qualcuno direi quasi scioccante... ma comunque da vedere!

looking-glass  @  26/10/2024 13:04:23
   7 / 10
Praticamente un mega mix di: Society, Viale del tramonto, La mosca, La cosa, La morte ti fa bella, Re-Animator, L'invasione degli ultracorpi, Fedora, Carrie, Shining, Il ritratto di Dorian Gray, Dr Jekyll e Mr. Hyde, Nightmare 2.

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