una commedia sexy in una notte di mezza estate (1982)

È un opera minore,dalla storiella di intrighi amorosi già vista e che nulla aggiunge alla filmografia di Woody Allen ma non per questo è da disprezzare grazie ai sempre brillanti dialoghi e ad un cast eccellente ( dove il migliore è lo stesso Allen).
Ben fotografato e dal ritmo piuttosto scorrevole,non annoia anche grazie ad una durata piuttosto contenuta.
Non mi ha esaltato il finale,ho trovato infatti l'inserimento della componente fantasy un po' forzata, però è una pellicola abbastanza divertente che si vede con piacere.

Lo considero un Allen minore, con rispetto parlando per il termine, ma comunque riveste una sua importanza perché opera una fusione fra la prima fase della filmografia di Allen, con una comicità più "fisica" verso quella fase quando il registro della diventa molto più sofisticata. Importante anche per l'esordio in un suo film di Mia Farrow, compagna per molti anni del regista. Fondendo un po' Bergman e Shakespeare, Allen opera una disamina sui rapporti di coppia, fra rapporti in crisi, rimpianti per occasioni e vite perdute e scelte sbagliate che possono influenzare il resto dell'esistenza. Individui a loro modo irrisolti in cerca di un equilibrio.

E così sul finire dell'estate mi è venuta voglia di scoprire un film di Woody Allen che non avevo mai visto, che per tematica del suo stesso creatore è la celebrazione del periodo stagionale stesso. Di base è una commedia dagli equivoci amorosi, in cui tre coppie assortite (che si conoscono tra loro bene o male già da tempo) si mischiano tra loro nel loro passato, presente e futuro raggiungendo un crescendo e di situazioni dal tipico tocco ironico Alleniano. La marcia in più, oltre alla bellissima rappresentazione del periodo estivo offerta dal direttore della fotografia Gordon Willis, è la variabile fantasy quasi spirituale offerta da Allen che sfocia in una mistura di genere che fa sorridere più di una volta regalando un tocco magico al girato e che non guasta ai fini dello scopo creativo con la quale è stata elaborata. Senza dubbio il cast è come sempre una parte importante nei film di Woody, la scelta degli interpreti valorizza ancora di più l'interpretazione delle loro azioni ed emozioni: Woody un inventore da strapazzo in piena crisi matrimoniale, Tony Roberts un primario sciupafemmine, Mia Farrow (qui alla sua prima collaborazione con lo stesso Allen) meravigliosa donna cardine del contenzioso amoroso, José Ferrer il professore d'alta classe che si ricrede sulle proprie convinzioni scientifiche (e amorose), una deliziosa Julie Hagerty nei panni di un'infemeria disinibita sessualmente e infine una splendida Mary Steenburgen che si pone come argine tra il protagonista e il suo desiderio malinconico amoroso mai realizzato. Davvero gli interpreti fanno il film e lo plasmano nelle loro prove, nonostante la pellicola non sia concettualmente perfetta sfocia in quella genuina spontaneità d'intezioni a cavallo tra il romanticismo sognante e la pura commedia che hanno reso famoso il regista. Magnifico accompagnamento musicale poi: Felix Mendelssohn, Franz Schubert e Robert Schumann arricchiscono le scene mostrando la bellezza sognante dell'estate sia di giorno nei bellissimi paesaggi (con tanto di fauna e flora) che nelle notti di plenilunio in cui gli spiriti vagano come riflessi della luce indotta del sole e delle proprie emozioni. Un Allen da scoprire a tutto tondo.

Un richiamo alla drammaturgia e un'inclinazione al magico cinema di un tempo. Woody Allen con A MIDSUMMER NIGHT'S SEX COMEDY comunica che non ha più paura di risultare barocco e nostalgico, perché non è solo un comico malato di sesso e romanticamente confuso ma anche uno che sa declinare questo suo ameno essere alla sua più grande passione. Ma come chiunque che parli di sé per tutto il tempo, la pellicola è tanto bella da vedere quanto noiosa da sentire.

Commedia simpatica ma non certo memorabile di Allen. Piacevole.

stavolta Woody non riesce a travolgermi, sembra fare solo eco e sperimentare un genere poi andato in porto con Vicky Cristina Barcellona
le risate stavolta sono del tutto assenti sostituite da un intreccio paranormale

Omaggio a Shakespeare in questa divertente e surreale commedia dove non manca il solito tocco malinconico di Allen.

Commedia d'altri tempi, leggera e disincantata, smossa appena dal tourbillon di situazioni piccanti che un imminente matrimonio riesce ad innescare. Allen azzecca il tono, la cornice ed i personaggi ( il saccente professore di Ferrer è una macchietta sublime ) ma scivola sulla componente fantastica della vicenda, che appare forzata come non mai. Più che per il suo contenuto lo si ricorderà però soprattutto per la prima collaborazione del regista con la sua nuova musa Mia Farrow, che qui ho trovato essere la più debole della compagnia.
Insomma, un minore moderatamente interessante.

Un Allen forse non al meglio delle sue potenzialità comiche, incentrato più sul rapporto di coppia, su passioni incontrollabili e su rimpianti di occasioni perdute.
Il finale sembra quasi una farsa, ma la commedia sexy appare funzionale ad intrattenere e divertire con moderata ironia e il tutto scivola via senza grandi intoppi.

Non il miglior Allen di quegli anni, per la qualità dei lavori di quel periodo questo risulta essere un corpo estraneo e forse l'opera sacrificata a fronte di quel gioiello coevo che è 'Zelig'.
Commedia sexy si, a sfondo umoristico ni, Allen infatti non ritorna al demenziale, e non richiama neanche il cinema trash che in quegli anni imperava in Italia, si prefigge una diegesi di interrelazioni coniugali con la quale grottesco e paradossi hanno la funzione di additivi mantenendo un tono di fine comicità. Ferrer si distingue, settuagenario ma non perde lo smalto dei bei tempi, il resto del cast un po invischiato nella caricatura dei propri personaggi, concordo con la critica statunitense, non bene questo esordio della Farrow sotto la direzione del compagno, ma si rifarà...

Come mai una media così bassa??

Uno dei Woody Allen meno conosciuti, a quanto pare anche apprezzati... una divertentissima commedia leggera e pura, scritta con grazia e profondità. Si parla di occasioni perdute, ma con il registro della commedia gioiosa e surreale.
Un gioiellino.

non tra i migliori allen ma comunque un buon film, una commedia che si svolge tra equivoci e tradimenti, con dialoghi un po' meno brillanti di altre pellicole del regista, ma sempre buoni e una trama che, grazie anche ad alcuni tocchi di originalità, non annoia mai e riesce a divertire abbastanza lo spettatore

Discreto lavoro di Allen,senza dubbio da considerarsi tra i minori della sua filmografia. Se Stardust Memories era palesemente felliniano questa volta è Bergman ad essere preso come ispiratore assoluto; difatti il suo Sorrisi di una notte d'estate è il palese plot iniziale da cui Allen poi prende le distanze con vari intrecci e battute all'insegna della leggerezza. Però il film per quanto leggero,avverte una certa pesantezza non nuova al cinema di Allen in cui ogni personaggio è sovraccarico di battute solo a tratti fulminanti come dovrebbero ma spesso noiose fino alla morte; una Mia Farrow pessima non aiuta mentre i personaggi di contorno che vanno ad intrecciare legami in questo particolare weekend non sono approfinditi a dovere.
Merito di Allen è di essersi saputo dosare e di non rubare la scena a tutti,pure se l'operazione non è riuscita del tutto.
Molto carino l'elemento fiabesco alla fine,forse la cosa migliore del film. Il resto è francamente dimenticabile.

Un flm di equivoci, rimpianti, tradimenti e di dualismo natura/istinto contro la ragione dell'uomo. Questa casa che sembra risvegliare in tutti un istinto erotico a cogliere attimi persi o in procinto di esser persi. Non posso dire di aver apprezzato molto il finale, abbastanza sbrigativo. La Farrow si beccò una nomination Razzie come peggior attrice, ma avendolo visto doppiato non ho colto questa sua mancanza...

Particolare commedia di Allen che aggiunge anche un po' di misticismo alla sua abituale passarella di situazioni grottesche!
Le infedelta' di coppia sono al centro del film che soprattutto nella seconda parte diverte molto...
I momenti migliori sono quando il protagonista viene "aggredito" dalla moglie in cerca di passione!

"Tutto ciò che si può verificare è vero; non tutto ciò che è vero si può verificare". Così Goedel apriva le porte alla logica del novecento. Questo grazioso film di Woody Allen sembra, per una volta, prendere in considerazione il fatto che l'universo possa essere abitato da spiritelli e entità che non conosciamo ma delle quali, in fondo, non possiamo nemmeno escludere l'esistenza.
Un'opera piena di brio spedita sulle musiche di Mendelsshon e che, fra intrecci amorosi, equivoci, amplessi... ci ricorda che "ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante non ne conosca la tua (nostra) filosofia".

mah... curioso questo film di Allen basato su misunderstanding e bugie, intrecci amorosi e gelosie, il tutto in aperta campagna e isolati dal mondo esterno... a prima vista potrebbe anche risultare banale e fine a se stesso, ma gli avvenimenti nel corso del film lo fanno risultare abbastanza interessante anche ai piu scettici... il risultato è discreto...

Discreto film di Allen su equivoci, bugie, meschinità e chi ne ha più ne metta che avvengono tra diverse coppie.

Ottima fotografia, bravissimi interpreti (la Steenburgen mai così brava e sexy) ma si sente quasi subito un'atmosfera da "troppa leggerezza".

Dialoghi meno efficienti del solito poi, ma bello il finale fantastico.

Vale una visione.

Nel complesso ''Una commedia sexy in una notte di mezza estate'' è uno dei minori film di Allen. Non si ride quasi mai e la storia non è granchè sviluppata. Il personaggio di Leopold è molto ben tratteggiato, un intreccio amoroso in un weekend in campagna che sembra sfociare nel drammatico verso il finale ed è li che prende il tocco fantasy divenendo quasi una fiaba. Scelta apprezzabile ma il film non sembra quasi diretto da Woody.
La fotografia è molto bella, l'ho dovuto vedere due volte nel giro di due giorni perchè alla prima visione avevo lasciato aperto un gioco flash sul PC così che quando guardavo il film sentivo quasta musica angosciante in sottofondo e mi dicevo che fosse una cosa molto strana. L'ho rivisto ma non ho ridimensionato la mia opinione sulla pellicola.
Sufficiente.
''La maggior parte delle volte mi accorgo che la violenza è la sola risorsa dei primitivi.''

Commedia in tono leggerissimo di Woody Allen quanto il divertimento che assicura. Il titolo e certe situazioni sembrerebbero citare Bergman, in realtà verte in tutt'altra direzione. Bella la fotografia di Gordon Willis.

Una commedia fantasy veloce e ritmata,calibrata nel ritmo e nelle battute,diretta da Allen con il consueto humour che echeggia le brillanti pochade di una volta.Grazie anche a una riuscita ambientazione e a un'ottima schiera di interpreti,il film si rivela una deliziosa perla nell'itinerario cinematografico di Allen,che non osa mai la volgarità e non scade mai nella banalità in un soggetto che in mano a chiunque altro sarebbe cascato nella farsa.Geniale l'idea della sfera magica che predilige l'avvenire delle coppie che si scambiano in una movimentata e romantica notte,così come rimangono memorabili le invenzioni progettate dal goffo inventore interpretato ironicamente da Allen.E' il primo film dove Woody fa coppia con la sua futura compagna Mia Farrow,e già da qui l'affiatamento,che farà la forza di molte loro pellicole successive,è evidente.

Commedia molto brillante, mai volgare e assolutamente sagace. Bella la fotografia, molto ben curate le musiche. A tratti si ride di gusto e i personaggi sono davvero ben caratterizzati, enfatici e di buon gusto.

Una serata leggera e breve (il film dura meno di 1:30) in compagnia di un Woody Allen meno tagliente del solito!

Tra costumi d'epoca e nobili citazioni si dipana questa originale pellicola dell'Allen anni '80.
Una commedia ad ogni effetto, il cui soggetto si presta a lasciare libero campo ai personaggi tra i quali si intrecciano passioni ,tradimenti e situazioni torbide.

Gli spunti sono tanti in questo lavoro senz'altro particolare, divertenti le gags
e numerose le riflessioni sul tempo, sul passato sulle occasioni perse.

Convincenti tutte le figure tra le quali emerge l'inventore strampalato
-tra i più esilaranti della produzione alleniana-.

SPOILER

Conservo dei vaghissimi ricordi di questa favola moderna addattata molto vagamente sul testo di Shakespeare. Quanto basta, pero', per ricordare quanto fosse delizioso, un film che ha il potere (raro) di rinfrancare lo spirito e di mettere di buon umore...
certo non è tra i punti piu' alti di Allen, ma è certamente uno dei suoi film piu' curiosi e originali, al di là di una certa vena estetizzante

Nei film di Allen ci sono sempre molte suggestioni, anche in questo è la stessa cosa.... va visto

Commedia dagli equivoci, tipicamente alleniana, semplicissima e altrettanto divertente.
Allen cita Bergman, a partire dal titolo.