Arrivate in Sardegna con un gruppo di amici per trascorrere le vacanze in campeggio, tre amiche stufe del solito tram tram, decidono di trascorrere l'ultima parte delle loro vacanze a Porto Cervo, il regno del lusso e delle avventure estive...
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
E invece nel suo delirio di "filmetto italiano" funziona. Fosse uscito a dicembre con i "cinepanettoni" sarebbe anche andato meglio. Dai vostri commenti, come sempre di parte e molte volte infantili, pensavo a un film veramente tremendo, in segno della "bella vita" alla velina e calciatore, in festoni coca-parti e trom(bate) all'italiana volgari, con parolacce e via dicendo. Invece il tentativo (ipocrita, questo sono d'accordo) di Calà è quello di rifare un film dal tono alla SAPORE DI MARE, o i primi VACANZE DI NATALE dei VAnzina, adattandolo però, senza restare in nostalgia con gli anni '80. E ci riesce a mio avviso, anzi (e qui l'aspetto ipocrita del film), sput(ta)nando un mondo alla Amici di MAria e calciatori: fate caso, delle tre amiche, l'unica alla fine a trovare una storia degna di essere portata avanti, è quella che sceglie il ragazzo napoletano, il "tarro" stando ai termini del film. Mentre le altre, seguendo le chimere televisive, restano fregate, ma non perchèw brutte, ma perchè i reppresentanti di quel mondo "bello" sui giornaletti sono degli emeriti "*******". E ci si interroga quindi sul calciatore di CAMPIONI, che interpreta se stesso, e se è veramente così pezzo di me(rd)a nella vita, deve essere un co(glio)ne ad avere accettato il suo ruolo. O la Santarelli (che da un commento di un "addetto ai lavori" sembrava girasse il film), ne esce fuori come una povera zoc(cco)letta senza cervello (ma non perchè le piace il sesso, ma proipiro perchè ha una parte da cretina) Poi la cocaina... ma dove l'avete vista (e comunquer questa è sempre la åparte ipocrita del film): il massimo che salta fuori è un tiro di spinelli. Comunque, in una lezione di ABC cinamatografica, Jerry Calà usa la macchinia da presa meglio di molti esordienti italiani: sa quando usare la macchina e l'uso degli obiettivi è intelligente (si avvicina con teleobiettivi a primissimi piani nei momenti "drammaticam,ente" più intensi), il monmtaggio non è una semplice accozaglia di totalino+ campo e controcampo. Si, ci sono volgarate, am inferioiri ai penultimi Vanzina o altre ca(ga)te italiane. In poche parole, che il film non abbia unno spessore sono dáccordo, ma saltate poi voi dalla parte dell'ipocrisia se a un film mal fatto come un ALINE IN THE DARK, o THE EYE 3 (anche se su questo poi una piccola difesa ce l'ho), date votazioni superiori... due pesi e due misure, siete come i telegiornali quando ammassano decine di morti irakeni per un autobomba in notizie oramai di ripiego, e risaltano sensazionalistici i due (sempre con rispetto) morti occidentali...