the walking dead - stagione 3 regia di Frank Darabont, Michelle MacLaren, Gwyneth Horder-Payton, Johan Renck, Ernest Dickerson, Guy Ferland, altri USA 2012
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Serie TVthe walking dead - stagione 3 (2012)

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locandina del film THE WALKING DEAD - STAGIONE 3

Titolo Originale: THE WALKING DEAD - SEASON 3

RegiaFrank Darabont, Michelle MacLaren, Gwyneth Horder-Payton, Johan Renck, Ernest Dickerson, Guy Ferland, altri

InterpretiAndrew Lincoln, Steven Yeun, Chandler Riggs, Norman Reedus, Melissa McBride, Lauren Cohan, Emily Kinney, Scott Wilson, Sarah Wayne Callies, Michael Rooker

Durata: h 0.42
NazionalitàUSA 2012
Generehorror
Stagioni: 11
Prima TV nell'Ottobre 2012

•  Altri film di Frank Darabont
•  Altri film di Michelle MacLaren
•  Altri film di Gwyneth Horder-Payton
•  Altri film di Johan Renck
•  Altri film di Ernest Dickerson
•  Altri film di Guy Ferland

Trama del film The walking dead - stagione 3

Rick Grimes è uno sceriffo preda di un incidente durante uno scontro a fuoco con dei fuorilegge: colpito alla schiena, va in coma, lasciando tra le lacrime la moglie Lori e il figlio Carl. Il risveglio, poco tempo dopo, è traumatico: l'ospedale è distrutto ed è pieno di cadaveri. Rick non ci metterà molto a capire la situazione: il "virus" che sembrava essere controllato prima del suo incidente, ha preso piede. I morti si risvegliano ed attaccano i vivi, veri e propri zombie.

Film collegati a THE WALKING DEAD - STAGIONE 3

 •  THE WALKING DEAD - STAGIONE 1, 2010
 •  THE WALKING DEAD - STAGIONE 2, 2011
 •  THE WALKING DEAD - STAGIONE 4, 2013
 •  THE WALKING DEAD - STAGIONE 5, 2014
 •  THE WALKING DEAD - STAGIONE 6, 2015
 •  THE WALKING DEAD - STAGIONE 7, 2016
 •  THE WALKING DEAD - STAGIONE 8, 2017
 •  THE WALKING DEAD - STAGIONE 9, 2018
 •  THE WALKING DEAD - STAGIONE 10, 2019
 •  THE WALKING DEAD - STAGIONE 11, 2021

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Voto Visitatori:   6,75 / 10 (30 voti)6,75Grafico
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Voti e commenti su The walking dead - stagione 3, 30 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  17/03/2019 15:57:42
   7½ / 10
La terza stagione di Walking Dead rimane sempre su buonissimi livelli, le puntate si allungano a 16 e questo incide sull'aspetto della ripetitività, ma viene approfondita la psicologia e le caratteristiche dei protagonisti.
Sceneggiatori spietati come sempre, non c'è vita certa per i protagonisti della stagione, la regia è sempre su buoni livelli, la tensione persiste e gli effetti speciali sono fatti molto bene.
Le new entry mi sono piaciute tantissimo, Michionne calza a pennelo, la sua spada e il suo carisma sono stupendi e affascinano molto, Tyresee e Tara subito non mi hanno convinto poi piano piano sono cominciati a piacermi, il nuovo villian nei panni del Governatore entra piano piano nella serie e la sua crudeltà si mostra piano piano, esplodendo in un finale pazzesco e delirante.
Leggermente inferiore rispetto alle prime due stagioni, ma è godibile.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  18/06/2018 19:08:51
   6½ / 10
Pur non essendo questa stagione eccellente nel vero senso del termine fa ritornare "The Walking Dead" su un livello apprezzabile grazie ad un buon villain come il Governatore (bisognerà poi aspettare Negan per vederne uno di livello superiore) e ad alcune morti non indifferenti.
Purtroppo si comincia a vedere il più grosso difetto della serie ovvero la continua alternanza di episodi buoni ad altri mediocri.

alex94  @  11/04/2018 15:26:23
   6½ / 10
Più o meno come la precedente stagione,l'ambientazione statica della prigione non aiuta il coinvolgimento ed in più momenti la serie annoia.... troppi episodi inutili....
La cosa buona è che alcuni personaggi inutili finalmente schioppano,il personaggio del governatore non è affatto male,peccato che il confronto finale tra lui e Rick e compagni si risolva in un anonima scaramuccia....
Per ora una serie tutt'altro che esaltante,come intrattenimento però per ora regge.

ValeGo  @  23/09/2016 09:00:47
   7½ / 10
Stagione che incuriosisce ma delude le aspettative, le due ambientazioni contrapposte, Woodbury e la prigione, sono anche specchio di due situazioni diametralmente opposte ma entrambe molto statiche. Personalmente preferisco più quando il gruppo si muove, ma la prigione può diventare il luogo perfetto in cui ricominciare.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  07/06/2016 12:29:19
   7 / 10
La prima stagione con 16 episodi risente di una certa lentezza in alcuni frangenti dovuta anche alla ripetitivita' di alcune scene. Del resto sono solo due gli ambienti principali, il carcere e il paesello felice, e i protagonisti non fanno altro che fare avanti e indietro da un posto all'altro, alcune volte senza far nulla di interessante.
I migliori restano i primi episodi dove vengono a mancare alcuni personaggi importanti e gli ultimi due quando avviene la resa dei conti (Un po' fiacca anche questa). Buona la crescita del personaggio di Carl mentre è oramai inutile la presenza del fattore.
Tra i nuovi personaggi ho trovato debole e antipatica Michonne...speriamo che piu' avanti si sveli qualche mistero sul suo conto perche fino a questo momento preferirei vederla sbranata da qualche zombie.
Una stagione nel complesso inferiore alle prime due a causa di qualche tempo morto negli episodi centrali.

marcogiannelli  @  13/03/2016 19:14:35
   7½ / 10
Poteva essere una stagione straordinaria...è stata solo la migliore tra le prime tre. Questo non perché paga il fatto di aver aggiunto 3 puntate rispetto alla seconda stagione (che era abbastanza noiosa in alcuni punti), e qui questa dilatazione della storia si nota ancor di più nella seconda parte quando ci si prepara per lo scontro tra comunità. Altro difetto che ho riscontrato è la scelta di mettere uomini vs. uomini con gli zombie a fare solo da sfondo. Una scelta che secondo me non paga tanto da innervosire lo spettatore. Tutte le scene ambientate a Woodbury ammazzano la continuità della storia, visto il contesto quasi avulso che si riscontra. Altra location è la prigione, migliore di Woodbury e della fattoria sicuramente in quanto sembra quasi esser parte del mondo apocalittico. Inoltre ci sono fin troppe scene cult per non rimanere la location da ricordare e, da quanto si è capito, nella quarta stagione il gruppo rimarrà lì.
Come sempre The Walking Dead presenta dei buchi di sceneggiatura colossali, che in questa particolare stagione vengono buttati giù parzialmente grazie alla quantità di materiale che si muove: molte più persone, più ambienti, più gruppi, più storie di cui si vuole parlare ed in più, più adrenalina e azione.
Ora andiamo nello spoiler.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  01/02/2016 07:27:40
   9 / 10
Sono un fan sfegatato ormai. Grandiosa serie piena di colpi di scena e suspense palpabile. Però sono un po' incavolato coi sceneggiatori che uccidono TUTTI i miei personaggi preferiti!


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Ottima entrata in scena di Michonne e dell'odiabile governatore.

cort  @  03/11/2015 01:27:26
   7 / 10
a mio avviso ha dentro di se momenti di spessore e altri poco pensati. in generale positivo come trama e situazioni. il finale è mozzato e verrà chiarito nella stagione sucessiva, pessima scelta!!!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  02/08/2015 23:27:16
   6 / 10
Presenza di spoiler.

La terza stagione la divido schematicamente a metà, con una prima parte dal ritmo veloce, a volte adrenalinico e dalle scelte azzeccate. Il culmine lo raggiunge nella quarta puntata, si tagliano dei rami secchi o almeno mai maturati (T-Dog), muoiono personaggi irritanti come Lori e la morte di quest'ultima paradossalmente è fino ad ora il momento migliore di TWD in assoluto, perchè scatena delle evoluzioni interessanti in alcuni personaggi (Carl e Rick) che rimangono fortemente traumitizzati dall'evento e che influirà, specie in Carl in un indurimento caratteriale che possono dare uno sviluppo imprevedibile nelle stagioni successive.
I difetti di base della serie e anche di questa stagione trovano comunque conferma in una sceneggiatura che non sa dosare bene i tempi della narrazione, alcuni personaggi rimangono privi di spessore o non subiscono alcuna evoluzione. Michonne nè è un esempio lampante: mi sta bene creare un alone di mistero attorno la sua figura e non pretendo nemmeno di saperne vita, morte e miracoli, allo stesso tempo pretendo qualcosa in più di quel grugno stampato in volto nel novanta per cento delle scene che la vede presente. Lo stesso bad guy della stagione, il Governatore, ha una evoluzione che si appiattisce in maniera banale, ma come ho scritto è il difetto di una serie piena di strade lastricate da buone intenzioni ma che molte volte finiscono in vacca. Anche se, in generale, i personaggi sono in fondo stereotipati, non necessariamente è un difetto sulla carta. Il contesto estremo della vicenda in teoria può giocare proprio su una progressiva destrutturazione dello stereotipo stesso, cosa che non avviene con la necessaria incisività.
La seconda parte della stagione poi è deludente. Il confronto tra le due comunità ben preparato tutto sommato nella prima metà diventa un pastone diluito all'inverosimile, segno a mio parere che la sceneggiatura non aveva le capacità di sostenere sedici puntate. La seconda metà è costellata di puntate inutili, ripescaggio di personaggi (Morgan) fini a se stessi. Di quella puntata in particolare (Clear) da ricordare è soltanto la coda finale fantastica, da commedia nera. Aldilà di ulteriori considerazioni, in fondo è una stagione nel complesso migliore della seconda, ma da sufficienza stiracchiata.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  19/06/2015 20:15:13
   8½ / 10
Benvenuti a Woodbury. Un setting, se possibile, ancora peggiore della fattoria di Hershel. Benvenuti nelle lande moralmente desolate del Governatore, a torto considerato un grande personaggio della serie e della serialità americana. Temo che per TWD non si possa giudicare la qualità televisiva allo stesso modo di come la si giudica per opere creativamente feconde come GOT, come Mad Men, come Sopranos o anche una Ray Donovan. Qui il discorso è diverso. E se non lo si accetta lo capisco. A volte giudichiamo un'opera interessante perché ci colpisce in maniera singolare, senza particolari meriti artistici (ripenso a quella fantastica recensione alle confessioni di De Quincey, contenuta nei Paradisi Artificiali di Baudelaire). O forse siamo guidati dall'azione, che si dipana mirabilmente mentre siamo catturati da quel particolare spazio vuoto prospettico, che Gombrich definirebbe come necessario all'attivazione del meccanismo illusorio e che da sempre è la sedentarietà (per le opere di finzione). Mentre io e la mia donna guardiamo TWD ne siamo inevitabilmente catturati, affascinati, e anche infastiditi. Perché sì, è vero, TWD è scritta male. Non è un continuum tematico definito. Non è realismo spinto à la Mad Men, non è nemmeno una decalcomania fantastica come GOT, o una storia dagli implacabili risvolti morali come Ray Donovan. O una raffinata ripresa della migliore letteratura europea come Sopranos, The Wire o Six Feet Under. E' un prodotto altro. E sono arrivato a giudicarlo per quello che penso sia. Un'universale opera apocalittica. I personaggi di TWD sono stereotipati, poco interessanti, non sono carismatici, in TWD non troverai un Tyrion Lannister o un Mickey Donovan. Perché TWD è forse la serie più realistica che ci sia. Sono persone normali, strappate a vite banali, provinciali, antecedenti alla finzione cinematografica dell'invasione zombie. Sono zombie ancora normali, come le mandrie da cui scappano. Sono il mondo di oggi, e il mondo che è sempre rimasto fuori dalla letteratura, perché la letteratura (come diceva Wilde) vive di qualcosa che non è riassumibile con schematismi realistici, ci racconta qualcos'altro, qualcosa che non esiste e da cui siamo inevitabilmente determinati proprio in virtù di questa natura aliena e in qualche modo incredibilmente accattivante. Con la parziale eccezione di Darryl, non c'è un personaggio di TWD che ricordiamo come significativo. Ognuno si gioca una partita con i mezzi che ha e la retorica buonista (o suprematista, o pseudo-moralista) di cui è infarcita da quando è stato messo al mondo. Ognuno reagisce al mondo semplificato che Kirkman ha inventato per loro. E sono reazioni goffe, improbabili, noiose o prevedibili. Ma TWD ha il fascino di un'impresa fuori dal comune. Un'impresa senza limiti, inesauribile, come le Mille e una notte, è una storia a cui aggiungiamo pezzi mentre ce la raccontiamo davanti al fuoco, avvolti nelle coperte, con la stranezza di non capire chi siamo veramente, con gli improbabili e deludenti accostamenti che subiamo nel meccanismo autotrasportante della vita, e tutto è sostituibile, nulla ha una logica, ma instancabilmente ci troviamo a crearcela, a creare gruppi umani, a tentare di identificare, di creare confini geografici (lo diceva Edward Said), di giudicare le azioni altrui, e il modo che hanno gli altri di vivere nel mondo. E tutto ciò è scoraggiante, noioso e prevedibile proprio perché vero, reale, immanente, come un sogno kafkiano, e la letteratura era nata proprio per evitare questa noia. Ma Kirkman ha rivoltato il paradigma, affermando una volta per tutte che anche la noia dell'esistenza umana può divenire l'oggetto finale di un'opera sconclusionata e temeraria come TWD. Gogol' avrebbe storto il naso, ma in fondo apprezzato.

2 risposte al commento
Ultima risposta 22/06/2015 11.38.58
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chem84  @  30/04/2015 23:19:31
   7 / 10
Seppur non sui livelli della prima stagione la terza mi ha convinto leggermente di più della seconda, pur mantenendone gli stessi difetti (troppa alternanza di episodi buoni ed altri non sufficienti).
L'ambientazione della prigione e la figura del Governatore però gli fanno guadagnare diversi punti.

Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  13/10/2014 18:45:13
   7 / 10
A Mazzara non va proprio male, eredità il volume dedicato alla prigione, presenta 3 nuovi personaggi (compreso il Tyrese che nel fumetto faceva la sua comparsa agli esordi della fattoria), cambia giustamente il ritmo alla serie, non c'è più il tempo di pensare, Darabont più andrà avanti la serie più probabilmente sarà quello che ha fatto meno peggio ma è indubbio che il 1° showrunner troppo spesso ci ha propinato tramite la politica intimistica dei sermoni con effetto narcolettico, Mazzara questo cerca di schivarlo totalmente, la carne al fuoco è tanta pertanto difficile dargli torto.

Il Governatore è un personaggio che nel fumetto ha un carisma pazzesco, nella serie rende meno, non per colpa di David Morrissey che permane essere uno dei migliori attori che la serie abbia potuto vantare in queste prime 4 stagioni, ma dà la sensazione di essere stato un po' appiattito...

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Orfani di Shane c'è il ritorno di Merle che lo ricorda abbastanza nella virilità del carattere, ricompongono i fili col fratello, e insomma a proposito di bravi attori anche Michael Rooker si difende bene.

Infine Michonne, personaggio non di facile dimestichezza dal fumetto trasporlo in celluloide, taciturno, misterioso, che nella 4° provano a standardizzare con una serie di flashback che in TWD non ho mai trovato pertinenti (tranne per i 2 dedicati al Governatore). Perlopiù affiancata ad Andrea brilla per l'incapacità della seconda di farsi empatizzare nella veste di mediatrice, Andrea è un altro di quei personaggi che per non saper né leggere né scrivere resosi conto di aver fatto un pastrocchio alla Lori gli sceneggiatori preferiranno sbarazzarsene con una fine indecorosa (verso il personaggio del fumetto intendo, invece perfettamente in tono con l'Andrea della Holden).

A far la sua sporca figura nella stagione è la prigione, buia, labirintica, complice le sue trappole, i suoi ospiti, tra detenuti, zombi e il gruppo di Tyrese, luogo in cui ci libereremo di Lori (questa anticipata dal fumetto) e T-Dog, la cura Mazzara funziona discretamente anche sul piccolo Carl che nella 2° era diventato insopportabile, comunque esordisce nella premiere con ascolti da capogiro, record della tv via cavo, i primi 5-6 minuti da antologia (che fanno un po da sunto di quei 7 mesi trascorsi dall'ultima stagione) interrotti dalla sigla in cui non si pronuncia parola.

albert74  @  22/09/2014 12:42:28
   7 / 10
e i nostri decidono di rinchiudersi in "galera". la prigione è l'ennesima ambientazione differente nel tentativo forse di dare nuova linfa dopo la statica seconda stagione. in parte ci si riesce. ormai i personaggi sono un gruppo compatto in cui rick è il capo assoluto.
vengono prese decisione sommarie, vengono esclusi i nuovi arrivati. si arriva anche a diverse rese di conti. Inizia a farsi vedere la noia. gli zombie sono praticamente spariti e il film acquista i tratti di psico-dramma. fortunatamente arriva il governatore, tiranno assoluto di una cittadina di sopravvissuti a inserire qualcosa di nuovo e a far risalire la china ad una serie che sembrava aver perso la bussola.
non siamo però al livello della seconda e siamo ben lontani dalla prima stagione.

chompy  @  22/09/2014 12:28:32
   7 / 10
siamo al livello della seconda stagione ma alcuni episodi sono interessanti. lo scontro con il governatore aggiunge un po' di linfa e gli episodi finali sono intriganti e coinvolgenti. tutto sommato siamo nella media della seconda

_Heisenberg_  @  15/09/2014 15:00:41
   7 / 10
la serie si rialza un po rispetto alla seconda, ma comunque rimane sempre una buona idea fare una serie tv sugli zombie.

werther  @  14/09/2014 14:27:46
   7 / 10
Stesso livello della seconda stagione, sia come azione che come colpi di scena, continua a mantere un buon livello di interesse e se possibile riesce anche ad essere più crudo delle precedenti.

maxi82  @  14/09/2014 07:22:18
   6½ / 10
Cala un po' in questa terza seria che non reputo "importante" il susseguirsi degli eventi...quasi diventa noioso..regge più sul lato umano che avventuristico...cmq godibile

topsecret  @  10/09/2014 10:24:48
   6 / 10
I momenti action sono discreti e piuttosto incisivi ma in questa terza stagione è la ripetitività a farla da padrone e le cose, personalmente, cominciano a lasciarmi un po' perplesso.
Ora non mi resta che vedere la quarta, sperando che il vento cambi e torni a soffiare prepotentemente come nella prima stagione.

ely87  @  04/06/2014 17:38:06
   5 / 10
Non mi ha convinto questa terza..meglio della seconda...capisco che la trasposizione da fumetto a film generi cambiamenti..ma far morire uno dei personaggi principali e tosto nel fumetto..che è stato totalmente ridicolizzato nella serie...cmq ragazzi prendetevi il fumetto è davvero migliore...

albyhfintegrale  @  13/05/2014 19:58:16
   9½ / 10
A me è continuata a piacere come le precedenti e mi ha sempre attratto e conquistato

7219415  @  22/04/2014 10:54:54
   7½ / 10
sul livello della seconda

faluggi  @  10/04/2014 05:44:23
   9 / 10
Stupenda ma non al livello della prima. Più ritmata della seconda, ma con un finale di stagione un po' idiota

Neurotico  @  09/04/2014 20:29:21
   7½ / 10
Dopo l'introspezione psicologica, le discussioni morali su come trattare i prigionieri e che statuto esistenziale possono avere i walkers nella seconda, la terza stagione offre delle puntate dense di azione, ritmo e scontri, con l'introduzione del primo vero cattivo della serie: l'odioso Governatore. Il passaggio dall'ambientazione della fattoria dei Green alla prigione piena di walkers è azzeccata nel conferire fascino suggestivo, decadente e apocalittico alla narrazione, ma se le prime puntate sono un incredile susseguirsi di azione, violenza, e scontri verso il finale di stagione di sente la pesantezza di un numero forse eccessivo di puntate che dilungano più del necessario la storia. I motivi commerciali sono plausibilissimi, visto il successo quasi inaspettato del serial, ma tant'è, il divertimento in salsa di carne marcia è servito. Michonne e Merle sono i personaggi più affascinanti, Andrea succube del governatore, farà una brutta fine. La prigione però comincia a stuccare e serve quanto prima nuova linfa che dia vigore all'apocalisse dei "cervelli molli".

1 risposta al commento
Ultima risposta 11/04/2014 10.07.52
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john doe83  @  31/03/2014 12:45:06
   6 / 10
Appena sufficiente questa 3' stagione, parte decisamente bene per poi sprofondare nella noia verso metà. Il finale di stagione poi, è tra i più brutti mai visti in una serie tv

hghgg  @  30/03/2014 18:45:56
   5½ / 10
Iniziata molto bene a mio avviso ma quasi subito crollata e finita be... parecchio male. Le prime 4 puntate sono ottime, bella l'ambientazione nella prigione, splendide le sequenze nei corridoi bui infestati dai Zombie (chi ha detto Resident Evil ? Il gioco intendo) buono lo svolgimento, la presentazione dell'ambientazione parallela e dell'antagonista (Woodbury e Il Governatore), i colpi di scena e così via. Ma oltre queste 4 puntate non c'è nulla, si cala sempre di più, le sceneggiature nel complesso sono pessime e fanno agire tutti i personaggi, mal caratterizzati e privi di mordente, come fossero dei perfetti rinc-oglioniti. Il Governatore è, come Andrea, un personaggio completamente rovinato dalla trasposizione dal fumetto alla televisione. Noiosi, insensati atti si susseguono fino all'orripilante ultima puntata dopo la quale ho seriamente meditato di abbandonare la serie (decisione rimandata di pochi mesi in ogni caso). Andrea (povera Laurie Holden, vecchia reduce di "X-Files") vince la palma di "idiot-a del secolo nelle serie tv. Beth comincia a storpiare canzoni di Tom Waits, vizio odiosissimo che si ritrova, almeno qui però quando comincia a cantare "Hold On" verso metà pezzo parte l'originale mentre scorrono le sequenze finali e così Waits ci regala anche un bel momento. Vabè, ci vado anche largo col voto perché le prime 4 puntate mi erano piaciute non poco.
la quarta stagione è orripilante ma mi sono fermato a metà e non ho intenzione di commentarla.

2 risposte al commento
Ultima risposta 02/04/2014 16.09.57
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Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  29/03/2014 23:18:15
   6 / 10
Ecco, questa stagione parte cazzutamente e sembra finalmente che TWD possa finalmente spiccare il volo. Purtroppo, c'è il secondo crollo nel finale di stagione che è abbastanza imbarazzante da farti tirare qualche ******* in una lingua negriera random. Poi, ci sarebbe la quarta, che è brutta forte forte forte che forse un giorno finirò di vedere.

Gabo Viola  @  29/03/2014 07:36:34
   2 / 10
Inspiegabile come un pubblico attento come quello americano (Soprano, Boardwalk Empire, Mad Men ma anche lo sfizioso e creativo American Horror story) possano sciropparsi al contempo questa robbbaccia. La spiegazione è che il pubblico non sia proprio lo stesso, non ricordo di che canale sia questa serie ma probabilmente di qualche rete più generalista. Davvero una porcata orrenda che ottiene successo solo perchè la nonna del regista ha lavorato bene sul trucco degli zombi. Andate a lavorare, cast di attori inoltre che svetta per antipatia assoluta. Neanche volendo c'erano i presupposti per scegliere TUTTI e dico TUTTI fuori dalla grazia di Dìo

3 risposte al commento
Ultima risposta 30/03/2014 15.41.44
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BenRichard  @  29/03/2014 01:36:43
   7 / 10
Sono convinto che una serie se ha meno episodi per stagione il tutto funziona molto meglio (la cosa non varrà sempre, ci sono casi a parte, ma in generale la penso così)..invece la politica dei serial è che più hanno successo e più puntate per stagione vengono richieste..secondo me l'ideale sarebbero i classici 12 o 13 episodi al massimo per stagione..invece qui ci siamo allungati a 16..sembra un niente ma tutto fa..
Qui abbiamo un ottima prima parte di stagione, inteso quindi per le prime 8 puntate...un ottima ripresa dopo la pausa con l'episodio numero 9...e poi...poi tutto ad un tratto comincia a cambiare qualcosa..un attesa prolungata puntata dopo puntata in attesa del final season in maniera esagerata e assurda per questo scontro tra il gruppo di Rick e quello del governatore..quasi tutte sapevano di riempitive..oltretutto, un'attesa estenuante per un episodio conclusivo di stagione del tutto deludente...una stagione che fino a metà sembrava promettere di diventare la migliore, e invece durante la seconda parte ha promesso che da questa terza stagione in poi la serie di The Walking Dead subirà un grosso calo di emozioni...un vero peccato...nel totale comunque si merita un voto positivo..ma non eccelso

4 risposte al commento
Ultima risposta 29/03/2014 02.08.29
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Gruppo REDAZIONE K.S.T.D.E.D.  @  28/03/2014 18:08:34
   3 / 10
Vien quasi voglia dopo le primissime puntate della terza di definirne l'inizio potente. Si intravede dello spessore, una certa forza, ma, si scoprirà con le puntate successive, giusto per dare alla serie la possibilità di rovinare nuovamente qualcosa di buono e accartocciarsi su se stessa come solo lei sa fare. Ancora noia, ancora personaggi insulsi (nonostante ve ne siano di nuovi), un cattivo che non farebbe paura manco a mia nonna, dialoghi che definire penosi sarebbe un eufemismo. Una roba sfiancante.

BlueBlaster  @  27/03/2014 19:09:16
   7 / 10
Le azione della combriccola si trasferiscono all'interno di un affascinante carcere!
Le puntate aumentano e gli intrecci pure...addirittura ora ci troviamo dinnanzi a due storie parallele di cui una è quella del nostro gruppo (che si ritrova dopo la "diaspora" drammatica al termine della seconda stagione) e quella della cittadina di Woodbury assoggettata dal Governatore ossia un uomo ipocrita e cinico ma con grande intelligenze.

Una stagione fatta di alti e bassi (in cui le stesse puntate passano dal banale a scene interessanti) ma spesso noiosa a causa appunto di puntate dedicate interamente al governatore.
Comunque nascono amori (tipo tra Glenn e Maggie), si forma una gerarchia sempre più marcata, si ritrovano personaggi che erano spariti, entra in scena l'importantissima Michonne, ancora morti famose (sopratutto quella di una protagonista che odiavo)...l'epilogo della stagione però non raggiunge le aspettative e non termina come speravo!
A conti fatti la stagione mi ha deluso e siamo difronte ad un oggettivo calo nel ritmo e nella sceneggiatura (Duranbont non c'è più), ma a mio gusto ancora guardabile grazie a delle sorprese e alle solite sequenze di forte impatto...bisogna però essersi affezionati ai personaggi e aver seguito bene tutta la trama per apprezzare ancora il format.

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A cura di The Gaunt

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ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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