Intenso, talentuoso, volto scarno, sguardo febbricitante, aria da ribelle diSINcantato, ideale interprete dei moderni antieroi del nuovo cinema britannico e non solo, Gary Oldman è nato a New Cross, un brutto quartiere nella periferia meridionale di Londra, nel 1958.
Figlio di Kathleen e LEONard Oldman, un saldatore che all'occorenza faceva il marinaio, ha avuto un'infanzia dolorosa, povera, violenta. Dopo l'abbandono della famiglia da parte del padre, avvenuta quando aveva solo sette anni, Gary cresce con la madre e le due sorelle, una delle quali fa l'attrice, ed è conosciuta con il nome d'arte di Laila Morse.
A 17 anni abbandona gli studi e si adatta a fare il commesso in un negozio di articoli sportivi. Appassionato di musica, e deciso a diventare pianista, impara a suonare il pianoforte da autodidatta.
Poi si innamora della recitazione, ma fallisce il tentativo di entrare alla Royal Academy of Dramatic Arts di Londra:
Nonostante ciò, comincia a prendere lezione di recitazione frequentando i corsi di Williams al Greenwich Young People Theatre.
Grazie ad una borsa di studio, può permettersi di frequentare il Rose Bruford College of Speech and Drama, dove si laurea con lode nel 1979.
Inizia a recitare in teatro, esibendosi con la compagnia del Royal Court Theatre, e con la prestigiosa Shakespeare Royal Company, mettendosi in luce come uno dei più dodati interpreti del panorama teatrale britannico.
Nel 1980 è in tourneè, in Europa e America del Sud, con il Glasgow Citizen's Theatre, e presto comincia ad apparire in film prodotti dalla televisione inglese. Nell'81 il film TV 'Meantime' di Mike Leigh, nel ruolo dello skinhead Coxy, lo rivela al grande pubblico dei telespettatori, facendogli conquistare una discreta popolarità in tutto il Regno Unito.
Nell'86 approda al cinema, e si impone subito all'attenzione della critica e del pubblico, con il ruolo di Sid Vicius, nel film biografico di Alex Cox, "SID E NANCY", sulla vita maledetta del leader del gruppo punk, 'Sex Pistol', e sul suo 'amour fou' per Nancy Spungen.
Eclettico e trasformista, negli anni successivi appare in una serie di pellicole di forte spessore artistico, rivelando una naturale predisposizione verso personaggi estremi, o votati all'autodistruzione.
Dopo "PRICK UP- L'IMPORTANZA DI ESSERE JOE" di Stephe Frears, dell'87, ancora la storia di un amore folle, tragico, disperato: quello gay tra il commediografo Joe Orton, e il più maturo Kenneth Hallywell; c'è il thriller "LEGGE CRIMINALE", dell'89, in cui tratteggia con rara perizia, il ruolo di un avvocato, che da difensore si trasforma nel principale accusatore del suo assistito, uno psicopatico responsabile di numerosi, efferati delitti di donne.
E' poi la volta, nel 90, dello shakespeariano "ROSENCRANTZ E GUILDERSTERN SONO MORTI", storia dei due personaggi minori dell'Amleto, interpretati dallo stesso Oldman e da TIM ROTH, spettatori inconsapevoli della follia di Ofelia, e della tragedia del Principe di Danimarca. Il film di Tom Stoppard, presentato a Venezia ha vinto inaspettatamente il LEONe d'Oro '90.
Lo stesso anno è protagonista, con SEAN PENN, del gangster-movie "STATO DI GRAZIA", di Phil Joanon, che ne segna la definitiva consacrazione in campo internazionale, con la una recitazione nervosa, urlata, costantemente sopra le riga, da manuale.
Nel 91, ancora un ruolo da 'cattivo', accanto a KEVIN COSTNER, impersona Lee Harvey Osvold, accusato dell'omicidio del Presidente Kennedy, nel film denuncia di Oliver Stone, "J.F.K. - UN CASO ANCORA APERTO", mentre nel 92 è un affascinante Principe Vlad, nel capolavoro visivo di Francis Ford Coppola, "DRACULA DI BRAM STOKER". Nel film, il personaggio del vampiro acquista una statura epica, e fa diventare Oldman nuovo, non convenzionale, sex-symbol.
Il successo si consolida ancor di più con il successivo "TRIPLO GIOCO", di Jack Grimaldi, in cui, nel ruolo di un corrotto poliziotto, nonostante abbia già problemi con moglie e amante, si fa prima sedurre, e poi incastrare, da una affascinante killer russa, che lo costringe ad uccidere un boss.della malavita.
Nel 94, in "L'ALCATRAZ - ISOLA DELL'INGIUSTIZIA", sa infondere al personaggio del dispotico e crudele direttore del carcere di massima sicurezza, una carica di cattiveria e di perversione, con una intensità tale da lasciare sbalorditi.
Ancora un ruolo di forte spessore nel melodramma, non del tutto convincente, di Roland Joffé, "LA LETTERA SCARLATTA", dove, nel Massachussets del 1600, accanto ad una bellissima Demi Moore, è un poco convinto reverendo, il quale, sensibile alle grazie femminili, seduce e mette incinta la poveretta, la quale sarà costretta a portare sul petto, la lettera A di adultera.
Seguono poi il ruolo di Ivan Korshunov, nell'action-movie "AIR FORCE ONE", con Harrison Ford, in cui, come capo dei terroristi Kazai, prende in ostaggio e dirotta il famoso aereo presidenziale; e quello del perfido Zorg, nel fantascientifico e futuristico "IL QUINTO ELEMENTO" di Luc Besson, con BRUCE WILLIS.
Ancora un ruolo da 'cattivo', quello di Zachary Scott, in "LOST IN SPACE" di Stephen Hopkins, in cui rovina la gita nello spazio allo scienziato William Hurt, e alla sua famiglia, partita cun lui.
Il film del 2001 è il grand-guignol "HANNIBAL", sequel de 'Il silenzio degli innocenti', girato in parte a Firenze, senza particolare interesse nè da parte degli interpreti, nè da parte del regista, il pur talentuoso Ridley Scott.
Altri lavori a cui Oldman ha preso parte: "MILLE PEZZI DI UN DELIRIO", (88); "IL PIU' GRAN BENE DEL MONDO", (89); "DOPPIO INFERNO", (90); "UNA VITA AL MASSIMO", (93), con CHRISTIAN SLATER; "AMATA IMMORTALE", (94), film biografico sulla vita di Beethoven, sul set del quale ha conquistato il cuore di Isabella Rossellini; "LEON", (94), ancora di Luc Besson, in cui fa il poliziotto corrotto e tossicomane; "BASQUIAT", (96), biografia della breve vita del pittore neoespressionista americano, Jean Michael BASQUIAT, amico di Andy Warhol.
Ultimamente, pare stia dissipando il suo carisma, a causa di partecipazioni a film di dubbia qualità. Nel 2004 ha preso parte al terzo episodio della saga del maghetto della scrittrice J.K. Rowling, nel film "HARRY POTTER E IL PRIGIONIERO DI AZKABAN", di Alfonso Cuaròn.
Maledetto sullo schermo, maledetto nella vita, Oldman ha avuto seri problemi di alcoolismo, vizio ereditato dal padre, tanto che nella metà degli anni 90 si è dovuto sottoporre ad un programma di riabilitazione.
L'8 agosto del 91 è stato arrestato dalla polizia di Los Angeles, e rilasciato in giornata, dietro pagamento di una forte cauzione, perchè sorpreso, in compagnia del collega Kiefer Southerland, alla guida di un'auto sotto l'effetto di sostanze stupefacenti.
L'attore si è sposato tre volte, ma tutti e tre i matrimoni sono finiti con il divorzio: la prima con l'attrice Lesley Manville, da cui ha avuto il figlio Alfie; la seconda, dal 90 al 92, con UMA THURMAN; la terza, dal 97 al 2001, con Linda Fiorentino, una fotografa conosciuta nel centro di riabilitazione per alcoolisti, da cui ha avuto altri due figli, Gulliver Flynn nato nel 97 e Charlie John nato nel 99.
Negli anni 90, insieme a Douglas Urbanski, ha fondato una casa di produzione, la 'SE8 Group; mentre nel 1998 ha diretto il suo primo film come regista, "Niente per bocca", una pellicola autobiografica, dura, rabbiosa, di cui è anche sceneggiatore. Presentata al festival di Cannes, ha fatto vincere la palma d'oro come miglior attrice, alla protagonista Kathy Burke.
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Biografia a cura di Mimmot - ultimo aggiornamento 29/12/2004
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