Hilary Ann Swank nasce il 30 luglio del 1974 a Lincoln nel Nebraska sotto il segno del cancro. Figlia di un militare di carriera nell'Air Force, Hilary cresce in una roulotte nella periferia di Bellingham a Washington. Ancora piccola, viene scoperta dal produttore Suzy Sachs che la esorta a recitare, facendola esordire a soli nove anni, ironia della sorte, nel ruolo maschile di Mowgli nello spettacolo teatrale "Il libro della giungla".
Parallelamente alla sua passione per la recitazione, coltiva anche la passione per lo sport, che pratica a livelli agonistici, gareggiando nelle olimpiadi juniores di nuoto, arrivando 2° nella rana e 1° nel dorso, e ai campionati nazionali di ginnastica artistica, classificandosi al 5° posto.
Diventata ormai un'abituè del palcoscenico, la giovane Swank decide di tentare la carriera di attrice professionista; così all'età di 16 anni, a seguito della separazione dei suoi genitori, si trasferisce con la madre Judy a Los Angeles, dimorando per qualche tempo in macchina: Hilary non aveva che pochi spiccioli, ma nutriva un grande sogno.
Alla Pasadena High School Hilary termina gli studi. Grazie ad un fisico da modella e ad un volto finemente angolato, non ci vuol molto perché la Swank riesca ad ottenere la sua prima parte: difatti viene ingaggiata nel 1990 per una piccola parte nella serie TV "Harry and the Henderson", che è solo il primo di una lunga serie di lavori televisivi quali il film TV "ABC TGIF", un episodio della serie TV "Evening Shade", due episodi della serie "Growing pains" e la serie "Camp Wilder" in cui interpreta Danielle, ruolo che le fa vincere lo "Young Artist Award" come miglior giovane attrice in una nuova serie televisiva.
Arriva, quindi, il tanto sospirato esordio cinematografico con una piccola parte nel film "Buffy, l'ammazzavampiri" interpretato, tra gli altri, da Paul Rubens (ovvero il burtoniano Pee Wee Herman), Donald Sutherland e Luke Perry. Anche se inizialmente il film fallisce al botteghino, in seguito riesce ad ottenere un suo pubblico diventando un vero e proprio cult tra i teen-ager americani, tanto che nel 1997 lo sceneggiatore Joss Whedon ne svilupperà le premesse con l'omonima serie televisiva interpretata da SARAH MICHELLE GELLAR.
Dopo un anno di pausa, Hilary torna a lavorare prima in televisione, con il film TV "Cries Unheard: The Donna Yaklich Story", quindi al cinema con il film "KARATE KID IV", in cui interpreta la parte della protagonista di Dulie Pierce e ultima allieva del mitico Pat Morita. Hilary riesce ad ottenere la parte, scalzando migliaia di giovani pretendenti, grazie anche alle sue particolari doti fisiche alimentate dal duro allenamento a cui si era sottoposta per interpretare la parte, ben 5 ore al giorno. Nonostante il film le dia un po' di popolarità, le luci di Hollywood sono ancora lontane. Dopo altre due pellicole di scarso successo, "Kounterfeit", inedito in Italia, e "A volte ritornano…ancora", la Swank torna sul piccolo schermo, prendendo parte a numerose produzioni televisive, tra cui la serie "Leaving L.A.", fino ad approdare in una delle più celebri serie Tv americane degli anni novanta, "Beverly Hills, 90210", nella parte di Carly Reynolds ragazza madre che si fidanza con uno dei protagonisti, Steve, interpretato da Ian Ziering.
Dopo un'audizione andata male per la serie televisiva "The practice", Hilary torna a recitare sul grande schermo nel 1999, prima con "Il cuore nella foresta", poi con il film che l'ha fatta conoscere al grande pubblico: "BOYS DON'T CRY" di Kimberly Peirce che la sceglie dopo 4 anni di ricerche. La Swank regala un'interpretazione sublime della protagonista Teena Brandon, ragazza che si spaccia per maschio conquistando il cuore dell'inquieta amica Lana. Per ottenere la parte, l'allora venticinquenne Swank si presenta al provino vestita da cowboy e dichiarando di avere 21 anni, cioè la stessa età della protagonista. Una volta scoperta, rispose: "Non avrebbe fatto lo stesso anche Brandon?". Ottenuto il ruolo, la Swank cerca di immedesimarsi totalmente nella parte: si taglia i capelli e vive per un mese comportandosi esattamente come un uomo, vestendo come un uomo e cercando anche di parlare in modo più maschile, ispirandosi agli uomini a lei più vicini: il padre e il marito. Tutto quest'allenamento sembra aver dato i suoi frutti, perché vedendo "BOYS DON'T CRY" non si può non rimanere colpiti dalla straordinaria forza interpretativa della Swank, la cui interpretazione le ha garantito numerosi riconoscimenti, tra cui il Golden Globe, l'Indipendent Spirit Award ed il suo primo meritatissimo Oscar. La sua toccante interpretazione viene inoltre inserita dalla rivista "Premiere Magazine" all'ottantatreesimo posto della classifica delle 100 più grandi interpretazioni di tutti i tempi.
Dopo essere diventata un'attrice da Oscar fioccano le proposte lavorative, e nel 2000 Hilary torna a lavorare nel thriller psicologico di Sam Raimi "THE GIFT" nel ruolo di Valerie Barksdale, giovane donna maltrattata dal marito. Ad affiancarla sul set attori di grande successo come KEANU REEVES e CATE BLANCHETT. Con questo film Hilary si guadagna una nomination al Saturn Award (premio istituito per i film fantascientifici, fantasy e horror) come miglior attrice non protagonista.
Dopo appena un anno, torna davanti la macchina da presa per interpretare il ruolo della contessa decaduta Jeanne de la Motte-Valois nel film in costume "L'INTRIGO DELLA COLLANA" al fianco del futuro premio Oscar ADRIEN BRODY e di Christopher Walken. Nonostante al botteghino sia stato un flop, questo film rappresenta una tappa importante per Hilary, perché per la prima volta sul grande schermo ha la possibilità di mostrare il suo lato più femminile e seducente, aiutata anche dai bellissimi costumi che ne mettono in risalto le forme, e perché le frutta un compenso all'altezza della propria bravura ($3,000,000 contro i soli $3,000 guadagnati per "BOYS DON'T CRY").
Nel 2003 torna a recitare in un thriller, "INSOMNIA", remake dell'omonimo film norvegese del 1997, questa volta diretta dal regista del cult "Memento" Christopher Nolan. In "INSOMNIA" la Swank si trova a recitare al fianco di due vere e proprie icone del cinema mondiale quali Robin Williams ed AL PACINO, riuscendo comunque ad evitare di farsi schiacciare dalla carica istrionica dei due, fornendo una caratterizzazione convincente al personaggio della detective Ellie Burr, tanto da meritarsi la sua seconda nomination come miglior attrice agli Empire Awards.
Dopo aver provato i generi thriller e drammatico, Hilary decide di buttarsi nel fantascientifico, e lo fa con il film "THE CORE". Come largamente prevedibile date le premesse, il film non ottiene i risultati sperati e diventa un flop clamoroso, decisamente da dimenticare.
Per scacciare dalla propria mente il recente flop, Hilary profonde tutte le proprie energie nel film indipendente "Ore 11: 14 destino fatale", nel quale per l'occasione veste anche i panni di produttrice esecutiva; questa inedita veste non le fa dimenticare però il suo scopo principale, ed anche con questo film, destinato comunque a rimanere di nicchia, si aggiudica una nomination come miglior attrice, questa volta per i DVDX Awards.
Al termine di quest'esperienza, Hilary torna nuovamente sul piccolo schermo per recitare al fianco di Angelica Huston nel Film TV "Iron Jawed Angels" in cui interpreta Alice Paul. Il film ha molto successo nella Tv USA e raccoglie consensi anche dalla critica, portando a casa due Golden Globe e una, immancabile, nomination come attrice protagonista per la Swank.
Dopo il piccolo film, inedito in Italia, "RED DUST" arriva il grande ruolo che la fa entrare definitivamente nell'Olimpo delle grandi star, quello di Maggie Fitzgerald nel capolavoro di Clint Eastwood "MILLION DOLLAR BABY".
Dopo il rifiuto di Drew Barrymore a causa della presunta inadeguatezza del compenso, di Sandra Bullock che, data quasi per certa, rifiuta per girare "Miss FBI: Infiltrata speciale" (sic) ed infine di Ashley Judd, il ruolo viene affidato ad Hilary Swank, e la scelta non sarebbe potuta essere migliore. Difatti,come per ogni suo personaggio, anche in questo caso la Swank fa di tutto per calarsi al meglio nella parte. Prima delle riprese, durate 38 giorni, Clint Eastwood le aveva chiesto di mettere su 4-5 kg di muscoli; Hilary Swank si è quindi sottoposta ad un allenamento durissimo: due ore e mezzo di boxe ed altre due di pesi al giorno per sei giorni la settimana, accompagnate da una rigida dieta che prevedeva 210 grammi di proteine al giorno e, da un certo momento in poi, solo 15 di carboidrati. Alla fine dell'allenamento la Swank è arrivata a prendere ben 10 chili di muscoli.
Nel film interpreta una ragazza povera che vive di stenti in una roulotte, il cui unico sogno è quello di diventare una boxer. La boxe è però solo il pretesto per Eastwood per affrontare temi profondi come il rapporto padre/figlia e l'eutanasia. Hilary con la sua straordinaria interpretazione ottiene il favore di critica e pubblico e fa nuovamente incetta di premi: Golden Globe, NFSC Award, FFCC Award e soprattutto, si aggiudica il suo secondo Oscar sbaragliando per la seconda volta la concorrenza di ANNETTE BENING. Oltre ai premi, Hilary si aggiudica anche una serie di primati: è la prima attrice ad aver vinto il premio Oscar interpretando una boxer, è una delle poche attrici ad aver vinto due volte come "Miglior Attrice Protagonista" (statistica che impressiona ancora di più se si pensa che ha avuto solo due nomination) ed è l'attrice più giovane arrivata al secondo oscar, dietro a Louise Rainer e JODIE FOSTER.
Per l'immediato futuro Hilary ha già pronti due film: il primo è un horror, "The Reaping", in cui interpreta una missionaria che se la deve vedere con fenomeni soprannaturali, e l'attesissimo "THE BLACK DAHLIA" che segna il ritorno dietro la cinepresa del grande Brian DePalma, in cui è affiancata da un cast d'eccezione: SCARLETT JOHANSSON, Aaron Eckart e Josh Hartnett, mentre per il 2007 ha già pronto "FREEDOM WRITERS" di Richard LaGravenese basato sui diari della professa Erin Gruwell, interpretata dalla Swank, e dei suoi alunni.
Recentemente ha dichiarato che trai suoi sogni ci sarebbe anche quello di recitare in un film di Gabriele Muccino, uno dei suoi registi preferiti.
Nonostante sia nota soprattutto per i ruoli drammatici Hilary ha girato numerose puntate pilota per delle sit com della CBS mai andate in onda.
Anche se sul grande schermo si è fatta conoscere interpretando personaggi non molto femminili, Hilary è molto apprezzata anche per la sua bellezza androgina, tanto da essere messa per ben tre anni (2000, 2004, 2005) nella lista delle 50 donne più belle, inoltre con SOPHIA LOREN, PENELOPE CRUZ e Naomi Watts sarà sul calendario Pirelli del 2007.
Lei si mantiene in forma con un'alimentazione vegetariana e praticando molto sport.
Nel 2005 ha avuto un piccolo problema in Nuova Zelanda che ha fatto molto parlare, infatti è stata multata di $190 per non aver dichiarato una mela ed un'arancia quando è arrivata all'aeroporto di Auckland in Nuova Zelanda. Multa che lei ha successivamente contestato con successo.
Per quanto riguarda la sua situazione sentimentale, l'unico uomo noto è il suo ex marito Chad Lowe, attore ("L'amore infedele") fratello del più noto Rob Lowe ("Contact", "I ragazzi della 56a strada"). Conosciuto nel 1991 ad un ballo i due si sono subito innamorati. I due si sono anche trovati a recitare insieme nel 1997 nel film "QUIET DAYS IN HOLLYWOOD", l'anno è particolarmente significativo per la coppia visto che il 28 settembre, dopo sei anni di fidanzamento, i due si sposano. Il matrimonio procede a gonfie vele, nonostante nel 2000 alla cerimonia degli Oscar lei si dimentica di ringraziarlo, anche se poi ha posto rimedio nel 2004 ringraziandolo per primo. Nel 2000 con "THE AUDITION" e poi nel 2002 con "THE SPACE BETWEEN" i due si ritrovano nello stesso set, anche se questa volta Chad è in veste di regista di due cortometraggi. Purtroppo nel 2005 la favola finisce e la coppia dopo 8 anni di matrimonio annuncia la separazione.
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Biografia a cura di victor - ultimo aggiornamento 22/02/2007
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