almanya - la mia famiglia va in germania regia di Yasemin Samdereli Germania 2011
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almanya - la mia famiglia va in germania (2011)

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locandina del film ALMANYA - LA MIA FAMIGLIA VA IN GERMANIA

Titolo Originale: ALMANYA - WILLKOMMEN IN DEUTSCHLAND

RegiaYasemin Samdereli

InterpretiVedat Erincin, Fahri Ogün Yardim, Lilay Huser, Demet Gül, Aylin Tezel, Denis Moschitto, Petra Schmidt-Schaller, Rafael Koussouris, Aliya Artuc, Kaan Aydogdu

Durata: h 1.37
NazionalitàGermania 2011
Generecommedia
Al cinema nel Dicembre 2011

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Trama del film Almanya - la mia famiglia va in germania

Hüseyin Yilmaz è il capostipite di una famiglia che da lungo tempo si è trasferita in Germania e ha parzialmente compiuto il faticoso processo di integrazione. Un giorno però l'uomo sorprende tutti i suoi cari dicendo loro che ha comprato casa in Turchia e che è venuto il momento di tornare. Lasciare tutto è faticoso, ma nessuno lo vuole contrariare e così la famiglia Yilmaz si rimette in marcia per un viaggio di ritorno pieno di ricordi, di questioni e di riconciliazioni. E di svolte inattese.

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Voto Visitatori:   6,79 / 10 (21 voti)6,79Grafico
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Voti e commenti su Almanya - la mia famiglia va in germania, 21 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Oskarsson88  @  10/08/2020 00:02:33
   6½ / 10
Carino, divertente a sprazzi, abbastanza macchiettizato visto che si gioca sulle differenze culturali. Perde un pochino nel finale, ma nel complesso è un prodotto godibile sul filone turco-tedesco.

fabio57  @  25/07/2016 09:58:11
   7½ / 10
Bella storia, delicata e a tratti struggente.La questione dell'integrazione è un tema molto importante e sempre attuale. Chi decide di lasciare la propria terra per cercare fortuna e lavoro altrove, è molto coraggioso o molto disperato o entrambe le cose. Certamente non è una cosa facile, il protagonista del film ha una bella famiglia compatta e affettuosa , che sicuramente facilita e semplifica questo processo, senza però dover rinnegare o disconoscere le proprie radici.

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  23/02/2013 15:42:09
   5½ / 10
Carino, divertente, a volte anche delicato. Però troppo edulcorato e superficiale nella rappresentazione dell'ambiente, sia turco che tedesco.

Febrisio  @  28/12/2012 11:20:41
   7½ / 10
Un bel gesto nei confronti di chi ha fatto e fa tanti sacrifici. Una fiaba dai colori accesi e dei giorni nostri. Assolutamente da vedere, non perchè sia un capolavoro, ma questa sorta di ringraziamento merita il suo spazio. Una sorta di superficialità, ma che sotto sotto possiede una buona dose di delicata finezza, non per nulla è diretto da una donna.
È strano, come tante cose giuste, è purtroppo destinato al dimenticatoio.

topsecret  @  05/12/2012 16:45:28
   6½ / 10
Un film sulla famiglia che mostra, forse in maniera un po' troppo retorica e per certi versi stereotipata, come e quanto sia importante averne una solida alle spalle che ti sappia capire e amare.
Samdereli presenta una storia di facile lettura, con un po' d'ironia e momenti più calibrati, che non lascia spazio all'originalità ma che non annoia, rendendo la visione gradevole e senza tante sbavature, soprattutto per merito di personaggi ed interpreti in grado di coinvolgere e strappare un sorriso, anche nei momenti più malinconici.

TheLegend  @  18/10/2012 19:24:26
   5½ / 10
Fondamentalmente noioso e buonista.
Da metà in poi ho faticato a rimaner sveglio sinceramente.
Non penso che meriti gli elogi ricevuti.

vale1984  @  13/06/2012 22:20:43
   6½ / 10
carino, divertente e leggero...niente di eccezionale ma la storia è pacevole.

BuDuS  @  26/04/2012 22:44:25
   7 / 10
Il film è realizzato decisamente bene e, devo ammettere, mi ha dato una visione di certe cose piuttosto inaspettata.

Ha tratti molto divertenti anche se, complessivamente, l'ho trovato un po' triste come storia per essere una commedia.

lafujiko  @  23/02/2012 23:40:26
   7½ / 10
Si ride, sorride e ci si commuove. Assolutamente consigliato !

Vito.R  @  04/02/2012 13:51:26
   6½ / 10
Film piacevole. Non aspettatevi Fatih Akin ed i suoi Turchi in Germania. Ma a suo modo è divertente; mette in luce alcuni aspetti della vita degli immigrati ed i legami familiari di una famiglia a cavallo tra due culture.

Delfina  @  14/01/2012 14:34:04
   6½ / 10
Film piacevole soprattutto per la sua lievità, dominata da una magnifica fotografia basata sui colori pastello e la nostalgia retrò di un "come eravamo" turco e tedesco. Sceneggiatura efficace ma non eccezionale.
Un sapore piacevole, però leggermente guastato da un retrogusto televisivo (certo, di ottima fattura), nonché dal superfluo omaggio un po' piaggesco alla Cancelliera Merkel (mezzo punto in meno).

gianni1969  @  11/01/2012 22:07:17
   8 / 10
lo iniziato senza tante aspettative,invece mi sono subito ricreduto.emozionante e pieno di battute;scorre molto bene.una bella sorpresa.

tnt.dan  @  10/01/2012 11:52:41
   6 / 10
Lo aspettevo molto superiore, però non è stato poi così malvagio, il "problema" credo possa essere che molte scene/battute non possono essere capite se non si vive in germania o se nn si è turchi...Credo che in germania abbia fatto ridere molto di più, soprattutto ai turchi-tedeschi, cmq consigliato se lo si prende x quello che è

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  08/01/2012 19:24:37
   8 / 10
Se fosse stato un romanzo la critica sarebbe andata in estasi (di solìto con la letteratura è magnanima) ma in questo caso mi aspetto le consuete perplessità che mettono in rilievo l'innato buonismo del film. Può darsi ma... non è detto che sia sempre un male. Dunque provate a immaginarvi il cinema di Tornatore amalgamato a ritmi e situazioni degne del Kusturika d'annata, un tocco di road movie à la Little Miss Sunshine, e avrete davanti ai vostri occhi tutto quello che il nostrano Baaria non è riuscito ad essere.
Sinceramente ho amato questo film dal primo all'ultimo fotogramma, accettando anche il facile ricorso alla retorica dell'epilogo finale. E' un film stupendo, di quelli a cui non si perdona la sua semplicità, l'ingenua inverosimiglianza dei bellissimi personaggi, il ricorso a troppi schemi prefissi e abusati. Magari uno di quei film che tutti apprezzano perchè capace come pochi di toccare le corde giuste anche attraverso semplici espedienti. Che banali non sono: l'Anatolia tracciata fuori dagli schemi geografici europei, il mondo dell'immigrazione turca in Germania, il Cristo crocefisso e spaventoso di una società occidentale comunque avversa al culto della morte o l'apparente conciliazione con la vita nel rito del Natale.
La morte è un atto di evanescenza. la vita si fa attendere (e la regista non sembra interessata a mostrarla).
Grande la capacità di dirci tutto questo con amore, facendoci sentire parte integrante di un disegno umano universale, e tanto lo sgomento sapendo che troppe persone non aderiscono a questa utopia planetaria... ce n'è abbastanza per farne il più bel film della stagione
E se ti porti a casa un pò di anima vuol dire che tutto questo ha funzionato

vale&vale  @  07/01/2012 22:11:04
   5½ / 10
nel complesso bel film....ma la prima mezzora l'ho trovata uguale a baaria....intendo dire che ci sono inquadrature e trovate uguali al quelle del film di tornatore.

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1 risposta al commento
Ultima risposta 14/01/2012 14.35.47
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tumbleweed  @  04/01/2012 16:21:46
   6 / 10
In questo film la multiculturalità la sento troppo poco accennata e spero che la giovane regista avrà del tempo per scandagliare i rapporti Germania-Turchia ed approfondirli con più o meno ironia. Sono molto divertenti nella prima metà i sogni/incubi del bimbo occhialuto con il suo Anticristo e le sue croci ma il resto si perde un po'. C'è ancora della strada da fare…

viagem  @  04/01/2012 13:00:52
   7 / 10
Bell'esordio della regista con una commedia ben fatta e non banale. Trattare la tematica dell'emigrazione..al contrario, anche approfondendo la complessità dei rapporti che si intrecciano con l'andare delle generazioni dopo la prima emigrazione, non è cosa da poco. La prima parte molto meglio della seconda, dove la lacrimuccia forzata poteva essere evitata. Si potevano sviluppare meglio i personaggi dei figli. In ogni caso film godibile per tutti!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento pompiere  @  13/12/2011 17:26:53
   5½ / 10
Esordio nel lungometraggio per la regista Yasemin Samdereli, "Almanya" (parola turca che indica la Germania) rende l'essenza, tra allontanamenti e stringimenti di legami, di quei figli degli immigrati turchi nati e cresciuti in terra teutonica. Un argomento sentito per la 38-enne autrice la quale, con la sorella alla sceneggiatura, ha voluto così rinverdire i fasti di un passato nemmeno troppo lontano (la storia prende il via verso la metà degli anni '60) e confrontarlo con un presente dove il tema della convivenza con gli immigrati è materia attuale e spesso scottante.

Non è tutto oro quel che riluce; e le sorelle non mancano di esaltare le passioni velate nei confronti dei tedeschi e rapportarle al sincero affetto per il paese d'origine. Con al centro la figura del nonno Hüseyin, prende il via una storia fatta di lenti insediamenti, di mestieri faticosi e miseri, che la pellicola fronteggia in modo spensierato, mutando il dramma in commedia. Lo fa con una bella idea di montaggio: allegro, brioso e accattivante, e lo rinforza con qualche battuta sull'igiene dei tedeschi e sul cattolicesimo che fa sorridere più di una volta grazie al ricorso alla fantasia.

Poi la regista smarrisce eleganza formale ed equilibrio, infilandosi in una virata luttuosa quasi prevedibile e non richiesta. Da lì, il senso di dignità per l'appartenenza a un paese, che come tutti gli altri ha ben radicate le proprie origini e tradizioni, perde d'interesse, e per davvero il confine diventa un territorio Europeo indistinto del quale enunciare i non secondari insuccessi e le difficoltà.
Il disorientamento d'idee si ha nella piccola confusione dei limiti sentimentali (troppi e troppo poco approfonditi i vincoli tra fratelli, cugini, nipoti); mentre si consuma la serietà il film diventa… poco serio. Multiculturale non è sempre sinonimo di interessante, al massimo di curioso. E l'oggetto più insolito ed eloquente che compare ai nostri occhi è una meravigliosa casa senza mura, libera da qualsiasi frontiera.

Samdereli insomma prende un po' della peggiore malinconia tornatoriana: volti e corpi che viaggiano avanti e indietro nel tempo, in flashback senza molti nessi sovrapposti al presente, e sviolinate in sottofondo. Manca di epicità questa storia "carina" sull'integrazione, e si fa carico di un'enfasi un po' appiccicosa.
La Coca Cola a volontà, tanto agognata da uno dei personaggi all'inizio del film, alla fine giunge un po' sgasata. Lo strascico dell'epilogo, riguardante l'ampliamento geografico nell'aula scolastica, è un vezzo tardivo appena spiritoso.

_peen_  @  12/12/2011 17:54:23
   8½ / 10
non mi aspettavo di vedere un film cosi bello e emozionante. merita di essere visto.
ps. meglio essere da soli mentre lo guardate che cosi vi 'sfogate' liberamente ;)

Kitiara31  @  11/12/2011 23:32:29
   9 / 10
Meraviglioso. Una sceneggiatura fatta come Dio (anzi, Allah visto che parliamo di turchi) comanda, attori molto bravi, un film emozionante e divertente. Ottimo per ricordarci anche siamo un popolo di emigrati, dei problemi delle radici e delle scelte di vita. I tedeschi visti dai turchi e poi i turchi che ritornano in Turchia e scoprono di non essere più così tanto turchi...

dominus ngl360  @  08/12/2011 15:26:50
   6 / 10
film lineare ke racconto con ironia culture etnike e emigrazioni ke fanno cambiare la vita e modi di fare

1 risposta al commento
Ultima risposta 11/12/2011 17.42.51
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