il colore viola regia di Steven Spielberg USA 1985
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il colore viola (1985)

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locandina del film IL COLORE VIOLA

Titolo Originale: THE COLOR PURPLE

RegiaSteven Spielberg

InterpretiWhoopi Goldberg, Danny Glover, Margaret Avery, Oprah Winfrey, Willard E. Pugh, Akosua Busia, Desreta Jackson, Adolph Caesar, Rae Dawn Chong, Dana Ivey, Leonard Jackson, Bennet Guillory, John Patton Jr., Carl Anderson, Susan Beaubian, James Tillis, Phillip Strong, Laurence Fishburne, Peto Kinsaka, Lelo Masamba, Margaret Freeman, Howard Starr, Daphaine Oliver, Jadili Johnson, Lillian Njoki Distefano, Donna Buie, Leon Rippy, John R. Hart, David Thomas, Carrie Murphy, Juliet Poe, Katie Simon

Durata: h 2.32
NazionalitàUSA 1985
Generedrammatico
Tratto dal libro "Il colore viola" di Alice Walker
Al cinema nel Settembre 1985

•  Altri film di Steven Spielberg

Trama del film Il colore viola

Essere neri all'inizio di questo secolo negli Stati Uniti non era certo una condizione molto facile. Oltre a questo Celie se la deve vedere con un marito che la sfrutta e la picchia. Con molta pazienza e grazie alla sua serenità interiore però, riuscirà a dare una svolta positiva alla sua vita.

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Voto Visitatori:   7,70 / 10 (74 voti)7,70Grafico
Miglior attrice in un film drammatico (Whoopi Goldberg)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior attrice in un film drammatico (Whoopi Goldberg)
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Voti e commenti su Il colore viola, 74 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  14/11/2024 20:16:50
   7½ / 10
Vero che c'è tanto di quel buonismo e retorica di cui spesso Spielberg sovrabbonda, però i temi trattati sono importanti e vengono portati su schermo con una narrazione piacevole e scorrevole, seppur non priva di sensibilità, che rendono leggere pure le due ore e mezza di durata. Spielberg dimostra ancora una volta che le storie le sa raccontare, siano esse quelle fantastiche (dove comunque ha dato il meglio di sé) o, come in questo caso, quelle più impegnate. Per quanto riguardo lo Spielberg "per il sociale" non siamo certamente sul livello di "Schindler's List" tanto per intenderci, però "Il Colore Viola" anche a quasi quarant'anni dalla sua uscita è uno di quei film che merita una visione.
Ottima la prova corale del cast, con i quattro attori principali (Whoopi Goldberg, Danny Glover, Margaret Avery e Oprah Winfrey) ben calati nella parte e che qui offrono una tra le migliori interpretazioni delle rispettive carriere.
Sicuramente agli Oscar e ai Golden Globe avrebbe meritato di raccogliere qualche premio (oltre al Golden Globe a Whoopi Goldberg) visto anche il numero impressionante di nomination.

AgentSmith  @  25/01/2024 10:50:26
   4½ / 10
Lo Spielberg che è divenuto leggenda è molto, molto lontano da quello di oggi.
Ormai i film sono utilizzati per fare propaganda dallìElite globalista, infatti vengono ripresi 2 capisaldi dell'indottrinamento odierno:
1) Il "patriarcatohh" da abbattere
2) Un continuo avvilimento dell'uomo bianco occidentale, che deve sentirsi in colpa per eventi passati che non lo riguardano.

Per me Spielberg è altro, non questo polpettone propagandistico.
Non deluso: di più.

Speriamo che (tutto) il cinema riesca presto a svincolarsi dal giogo dell'elite, che, come in questo caso, sfrutta nomi importanti (Spielberg, Goldberg) per attrarre le grandi masse e per vomitare nelle loro menti il dogma propagandistico del momento.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  14/06/2020 19:50:47
   7½ / 10
ottima pellicola per 3/4 .. cruda e intensa , senza punti deboli , ben diretta sceneggiata e con attori al top .. Poi come spesso accade nell'ultima parte Spielberg eccede di buonismo , inventa fatti al limite dell'assurdo e in parte rovina quanto di buono fatto prima .
Punti dati dal pubblico uguali , quelli della critica in calo .

Goldust  @  02/05/2020 21:52:00
   7½ / 10
Negli ultimi 20 / 30 minuti Spielberg ci dà dentro forte con la retorica e macchia una pellicola altrimenti da applausi, molto toccante nell'affrontare il terribile tema della discriminazione razziale femminile coniugandolo con l'esasperante violenza casalinga della povera protagonista ( oltre ed un quadretto d'insieme dell'America del primo '900 molto coinvolgente ). L'ironia tipica spielberghiana riesce comunque a smorzare anche le sequenze più dure; grandissima prova corale di un cast quasi esclusivamente femminile ( nel duello di bravura tra la Goldberg e la Winfrey ho però preferito l'outsider "peccatrice" Margaret Avery, l'unico personaggio veramente scompaginante della compagnia ). Tra i film più ingiustamente sottovalutati del regista.

paolo__r  @  18/04/2018 15:28:38
   9 / 10
A me è piaciuto moltissimo. Non capisco alcune critiche mosse in precedenza all'eccessiva retorica e all'eccessivo perbenismo e moralismo del film. Io vedo solo un buon prodotto cinematografico e un potente affresco di una società che, sotto molti punti di vista, non vedo tanto lontana dalla contemporaneità storica in cui viviamo. Da vedere.

Spotify  @  22/05/2017 02:34:07
   8 / 10
"Il Colore Viola" è forse uno dei film meno ricordati di Spielberg. Diciamo che, quando si pensa al grande Steven, le pellicole che saltano subito alla testa, sono "Schindler's List", la saga di "Indiana Jones", "Incontri ravvicinati del terzo tipo" e così via. Magari i cultori veri e propri del regista citeranno anche "Il Colore Viola", ma, ripeto, secondo me, non è stata una di quelle opere "spielberghiane" che è entrata nell'immaginario collettivo. Chissà, magari perché il director, fino al 1985, aveva abituato la gente con un cinema più spettacolare, pieno di effetti speciali, sequenze mozzafiato e personaggi eroici.
Questo è probabilmente il primo lungometraggio del regista con profondi risvolti sociali, con delle teorie sociologiche ed antropologiche ben precise. E' anche il primo lavoro del maestro che presenta una certa linearità, una notevole pacatezza narrativa. Dopo aver passato anni a girare film prevalentemente d'azione e fantascienza, il cineasta di Cincinnati realizza una pellicola introspettiva, delicata e dai forti caratteri drammatici.
La trama si sviluppa negli USA meridionali, durante i primi del novecento, e va estendendosi fino agli anni 30. La protagonista è Celie, una giovanissima ragazza di colore che è spesso vittima degli abusi del padre. Infatti, attraverso i ripetutiti stupri, Celie ha dato alla luce due figli, i quali però le sono stati sottratti dallo stesso genitore e venduti a chi ne aveva bisogno. In compenso però, la giovane ha uno splendido rapporto con la sorella Nettie. Un giorno, un uomo del posto, Albert Johnson, rimasto vedovo, chiede al padre delle sorelle, la mano di Nettie. Questa però è troppo giovane, e così, il padre propone Celie ad Albert. Quest'ultimo accetta e così, Celie si ritrova ad essere la moglie, o meglio, la prigioniera di un uomo senza alcun rispetto per il sesso femminile, un crudele schiavista. Oltretutto la ragazza ha perso ogni contatto con l'amata sorella e spera ogni giorno che arrivino lettere da parte sua. Col passare degli anni, la donna ormai è abituata, oltre che succube, agli ordini del marito. Una sera però, giunge in casa Johnson una vecchia amante di Albert, Shug Avery. Dapprima lei disprezza totalmente Celie, però poi, col passare del tempo, tra le due donne nasce un legame d'affetto e ciò sarà lo stimolo per Celie a riprendere in mano la propria vita, quindi sbarazzarsi del marito e cercare di mettersi in contatto con Nettie a tutti i costi.
Spielberg quindi, al suo primo film che tratta argomenti ben più seri e reali, fa centro. Magari all'epoca, questa pellicola potrebbe aver suscitato un po' di smarrimento tra il pubblico, il quale ormai associava il nome Spielberg alle megaproduzioni hollywoodiane, piene di effetti speciali e creature d'ogni genere. Può essere anche questo il motivo per cui la pellicola in questione, non sia tra le più ricordate del director.
Le mie comunque, sono solo ipotesi, fondate, ma sempre ipotesi restano.
Il film in se è un riuscitissimo lungometraggio che offre allo spettatore tante visioni degli USA meridionali dei primi del novecento. La pellicola ha per protagonisti gente di colore, ma non è il razzismo il tema principale, no, sarebbe stato troppo scontato per un regista del calibro del leggendario Steven. La tematica sulla quale il director si concentra di più, è la figura della donna afroamericana durante i primi decenni del 20°secolo. Il regista presenta una visone a 360 gradi dell'argomento, sviscerandolo e mischiandolo con tanti altri concetti. Spielberg ha messo tanta carne al fuoco, ha voluto esporre moltissimi assunti in sole 2 ore e mezza, e il risultato finale è stato più che soddisfacente. Ma andiamo con ordine.
Il regista, attraverso il soggetto di Celie, ci fa capire quanto fosse difficile la vita per le donne nere a quei tempi. Già per le donne bianche, la vita era complicata, visto che non avevano diritto su niente, ma almeno, il colore della pelle, era quello "giusto". Invece, come detto, era tutt'altra storia per le nere. In famiglia, erano trattate, ed erano considerate, come delle schiave, da qualsiasi familiare, specie se maschio. Poi, quando le ragazze raggiungevano un'età di soli 14/15 anni, venivano date al primo uomo di colore che capitava. Alle giovani non era permesso di esprimere il proprio parere, dovevano sottostare e basta. E quando una di loro cominciava la vita insieme al marito, questi non perdeva occasione per umiliarla, per schiavizzarla e per usarla come una specie di giocattolo sessuale.
Insomma, Spielberg ci offre uno spaccato molto crudo degli Stati Uniti delle prime decadi del novecento. Si noti anche, e questo il regista lo mette in mostra più di una volta, che si trattava di zone molto modeste, con uno stile di vita duro e faticoso. E questo fatto non faceva altro che aumentare episodi di schiavitù e violenza, i quali, si susseguivano sempre con maggior costanza.
Altro tema che si collega a quello centrale, è senza dubbio quello del padre-padrone. L'uomo è colui che decide tutto quanto, che da ordini alla moglie, la picchia, la usa a proprio piacimento.
Il razzismo non è tra gli argomenti primari, ci sono solo degli accenni, peraltro retorici. Ma quest'ultima cosa penso sia stato proprio un volere dello stesso Spielberg. Magari un episodio che può essere associato alla discriminazione razziale è quello che ha per protagoniste Miss Millie e Sofia, con la prima (bianca) che usa la seconda (nera) come una specie di serva. Però il regista non va oltre questo.
Tutte queste tematiche sono riportate e rappresentate in maniera magistrale dal director. Spielberg ci mostra nei minimi dettagli ogni suo pensiero, senza tralasciare la minima minuziosità. E tutto questo avviene anche grazie ad una splendida direzione degli attori.
Ognuno è totalmente immerso nel proprio ruolo, Spielberg cerca di rendere ciascuno più veritiero possibile e ci riesce perfettamente. I protagonisti sono tutti descritti in maniera meticolosa, tutti hanno moltissimo spazio, tant'è che, a tratti, pare che la pellicola non abbia un personaggio dominante. Ogni soggetto ha una personalità, un'identità ben delineata, specialmente Celie e Sofia, due protagoniste che ipnotizzano lo spettatore grazie alla loro immensa forza di volontà e al loro carattere arcigno.
La narrazione è solida, non è segnata da grandi stravolgimenti, ma Spielberg è bravo a tenere alto il tiro per tutti i 150 minuti, anche perché la sceneggiatura, al contrario della regia, soffre di qualche punto morto. Ci sono parecchi momenti di grande enfasi, come ad esempio:


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Altre situazioni invece sono totalmente imprevedibili.
Non ci sono scene strappalacrime, e qui il regista ha dimostrato una grande maturità, in quanto non scade nei soliti cliché del genere. Sono presenti invece alcune sequenze girate in maniera superba, come ad esempio quella di Shug che canta davanti a Celie, oppure quella dove la stessa Celie, durante il pranzo, riesce a scappare via da Albert.
Non mancano neanche uno-due di momenti di tensione:


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Il finale è stupendo. Ecco, qui si raggiunge senza dubbio il momento più toccante della pellicola. E' incredibilmente poetico. Converge tutto: le luci, l'ambientazione, i personaggi. Ogni cosa si unisce in una sola grande immagine che traspare pace e amore. Assolutamente magnifico.
Il cast è di autentici fenomeni. Non c'è un attore che recita sottotono, tutti fanno una performance strabiliante. Abbiamo una magistrale Whoopi Goldberg, attrice che, prima di visionare "Il colore viola", non conoscevo affatto. Un'interpretazione fantastica, l'interprete mette tutta se stessa per rappresentare al meglio i supplizi di una ragazza afroamericana degli USA dell'epoca. Si vede tutta la grinta, il carisma e anche una certa dose di sofferenza che l'interprete tira fuori per rendere il personaggio di Celie più realistico possibile. Poi si approccia benissimo nell'essere la moglie di Danny Glover. Mostra grande spontaneità nel sottomettersi alle continue umiliazioni dell'uomo. Le espressioni sono uniche, gli occhi dell'attrice trapelano infelicità e dolore. L'esplicazione dei dialoghi è impeccabile.
Altra interpretazione coi fiocchi, è quella di Oprah Winfrey nel ruolo di Sofia. L'attrice dimostra una forza ed una carica fuori dal comune. Si resta colpiti dalla determinazione della donna, che, diciamo, incarna un po' il modello della moglie sergente, quella che maltratta e non ha alcuna comprensione per il marito. Poi la Winfrey da prova di una versatilità esemplare: passa, durante il corso del film, dalla donna sicura di se e determinata che era, all'essere totalmente e perennemente ingrigita, mogia e triste, a causa di avvenimenti spiacevoli che le accadono. Straordinaria. Espressioni d'alta scuola ed esplicazione dei dialoghi superba.
Bravi anche Danny Glover e Margeret Avery, convincenti.
La fotografia è una goduria per gli occhi. Ci sono dei colori accesissimi, attraverso i quali, si riesce ad evocare l'atmosfera dei primi decenni del novecento. Certe sequenze poi, sono caratterizzate in maniera unica.
La scenografia funge da perfetto sfondo. E' prettamente campagnola, ma adatta per i temi che il regista voleva esporre. Una location che solidifica questo clima delle prime decadi del secolo scorso e che trasmette pace e tranquillità, nonostante, la storia sia tutt'altro.
Meravigliosa la colonna sonora, una vera "poesia musicale". Incarna lo spirito della pellicola.
La sceneggiatura è di ferro. Presenta uno sviluppo temporale della storia perfetto. E' si, lineare, ma al contempo, non manca di articolazioni. Menno Meyjes lega in maniera sublime le diverse vicende dei rispettivi personaggi, fino a congiungere il tutto in un quadro finale chiaro e senza sbavature. Stesura dei personaggi sontuosa, ognuno tratteggiato benissimo. L'epilogo è, forse un po' scontato, però è talmente scritto bene ed è così poetico, che si può tranquillamente passare sopra al piccolo difetto.
Come ho accennato prima, una delle pochissime note stonate, è qualche passaggio lento dello screenplay.

Conclusione: una grande opera di Spielberg. Ogni tanto un tantino macchinoso, però si tratta di un film dalla sconvolgente forza visiva e segnato da performance recitative strepitose. Non è un capolavoro, però è un gioiellino che va assolutamente riscoperto. L'8 se lo merita tutto.

Garal  @  08/03/2017 16:08:46
   4 / 10
Film irritante in tutto, Spielberg mi ha abituato troppo bene.

Colibry88  @  29/09/2016 23:34:12
   7 / 10
Film drammatico parecchio intenso e commovente. Nel cast una splendida Whoopi Goldberg e un'intensa Oprah Winfrey. La storia è ricca di avvenimenti e in generale si lascia seguire. Ci sono alcuni momenti di stallo ma nel complesso il ritmo è godibile. Molto bello la parte conclusiva.

pernice89  @  28/07/2016 09:21:38
   8 / 10
Classica storia di una donna di colore nella prima metà del '900, trama semplice ma il tutto ben reso da una bella interpretazione generale e da alcuni personaggi quali Sofia. Le 2 ore e mezza scorrono senza pesare. Film che ha lanciato Whoopi Goldberg, brava già allora. Consigliato.

DogDayAfternoon  @  18/05/2016 13:46:13
   5½ / 10
Lo Spielberg retorico, qualità che lo contraddistinguerà sempre di più, probabilmente inizia qui. Ci mette dentro un po' tutti gli stereotipi possibili, dal nero schiavo alla moglie che deve subire i maltrattamenti del marito e starsene zitta.

Poi ovviamente il film è tecnicamente di qualità, sappiamo chi ci sta dietro alla cinepresa, ma questo è un motivo che crea maggior rabbia in quanto le qualità del regista vengono totalmente annientate da una sceneggiatura e un modo di raccontare la storia deplorevoli. Colonna sonora davvero brutta.

Lo Spielberg che non vorrei vedere più.

ZanoDenis  @  13/02/2016 15:30:54
   8 / 10
Tra i colossi di Spielberg, questo "Il colore viola" è uno di quelli che mi è piaciuto di più, vicino al polpettone ma non lo diventa in pieno, è un film che nonostante la lunga durata e le varie melensità tipiche dello Spielberg post ET riesce comunque a coinvolgere e sconvolgere lo spettatore. Pieno di scene che sono dei veri e propri pugni nello stomaco, questo prodotto è una storia di sofferenza mostrata dal punto di vista di una minoranza. Una buona critica sociale, storica e politica sull'evoluzione dei diritti, sulla famiglia tradizionale, sulla tolleranza e soprattutto sulla figura della donna.
Qui Spielberg si sofferma molto sulla personalità dei personaggi, tutti affetti da mancanza di qualcosa, tutti soppressi, nevrotici, tutti che cercano di sovrastarsi l'un l'altro. La società viene a creare un circolo vizioso, in cui anche i più puri e meno influenzati si lasceranno sovraffare dalle convinzioni sbagliate, basti guardare l'esempio che ci viene dato col povero Harpo.
La repressione è nell'aria per tutto il film, ci sono personaggi che la rifiutano e finiranno inevitabilmente per cadere, da eroi, ma cadranno comunque, basti guardare il personaggio di Sofia, c'è chi invece la assimila e cerca di nasconderla, come praticamente tutti i personaggi maschili, mostrati autoritari di facciata, ma con un lieve approfondimento verranno a galla tutti i loro limiti e le loro più temute paure.
I tempi sono dilatati, le scene forti pure, sebbene non ci sia nessun tipo di violenza esplicita, Spielberg riesce ad innescare una tensione pazzesca, tra tutti, la violenza è tutta psicologica e riesce a colpire in pieno lo spettatore, come un pugno nello stomaco.
Tecnicamente ben girato, anche se non trascendentale, c'è una buona ricostruzione storica, una bella fotografia e una regia dinamica ma sempre ordinata, come in tutti i film del regista. Belle le musiche, che stranamente non sono di John Williams, ma fanno un buonissimo effetto, oltre alla colonna sonora intradiagetica piena di pezzi soul e blues che piaceranno molto agli appassionati.
Mi sento di consigliarlo fortemente, forse il polpettone meno polpettone di Spielberg, complice anche qualche scena che sdrammatizza la situazione, e qualche scena che guardandola fino in fondo, riesce ad essere veramente cruda.

sweetyy  @  06/12/2015 04:14:04
   8 / 10
2.30 non pesano affatto. Bel film con una fantastica Goldberg.

Paolo70  @  28/11/2015 12:14:29
   8 / 10
Oltre a dei cenni sul razzismo vi è anche la presenza nel film di uno dei protagonisti che sfrutta e riduce a schiava la propria moglie. Brava Whoopi Golberg. Ottima regia che esalta molto i sentimenti e che lascia degli spunti per riflettere. Da vedere solo per un pubblico adulto.

Project Pat  @  03/09/2015 14:27:28
   7½ / 10
Un po' spaccato, un po' una storia come altre volendo, "Il Colore Viola" di Spielberg è uno di quei film in cui alla fine non ci si vergogna di tirar fuori il fazzoletto, al contrario, si è riconciliati con tutto quanto avviene intorno a sé. In bilico tra momenti totalmente struggenti e altri un po' surreali, questi ultimi forse non convincenti appieno, è per questo che non ne esce fuori come un completo capolavoro ma checché si critichi, trattasi di uno di quei pochissimi casi, oggettivamente vergognoso, in cui in presenza di non poche candidature all'Oscar (undici per la precisione), nessuna categoria allora fu vinta.
Bravi tutti gli attori, non solo Glover e la Goldberg, capaci di dar vita a un film in cui ad essere importanti sono valori come la lotta, la fede e la speranza: elementi questi atti a portare il più possibile alla commozione? Non credo, credo semplicemente, che si tratti di elementi di vita vera.
Non un capolavoro, ripeto, ma un'opera che merita assolutamente d'essere vista e che altrettanto assolutamente, bisogna vedere. Con le musiche di Quincy Jones.

Filman  @  24/05/2014 13:29:53
   8 / 10
Impegnato resoconto di uno spezzato storico-sociale, THE COLOR PURPLE affronta con caparbietà e fascino narrativo drammatiche vicissitudini dalle tematiche potenti e razionali, introdotte con naturalismo critico, senza però il risparmio del linguaggio emotivo.
Il primo Spileberg dal volto serioso dimostra una risolutezza in grado di mettere in disparte scioltezza e semplicità, fino ad arrivare ad una correttezza quadrata e riflessiva e ad una screziata rigidità, ben dipinta da un'ottima fotografia e una messinscena di carattere e qualità.
Dilatazione e pesantezza, tuttavia necessari e predisposti, pesano su un'intelaiatura quasi perfetta, determinando nella creazione finale di una pellicola difficile e magnifica.

Invia una mail all'autore del commento Alan Wake  @  24/12/2013 20:19:18
   8 / 10
Attraverso un resoconto storico focalizzato sul disagio e sull'arretratezza della comunità afroamericana negli USA meridionali dei primi del '900, Spielberg narra la drammatica vita di Celie Harris, una donna di colore cresciuta tra maltrattamenti e violenze sessuali, e la cui infanzia è segnata dalla miserabile separazione dai suoi due pargoli e dalla sua affezionata sorella.
Abusata prima dal padre, per poi essere venduta ad un uomo altrettanto violento, bisognante di una moglie che soddisfacesse ogni suo bisogno, Celie vive e sopravvive nel terrore e nella prigionia psicofisica, finché la libertà negata e la frustrazione divengono le uniche tristi realtà possibili.
L'angosciante tragedia, cruda e dai risvolti sconvolgenti, vissuta dalla protagonista ritrae un'esistenza stravolta da brutali abusi e simboleggia tutto ciò che può devastare e distruggere la violenza sulle donne. La speranza, smorzata dalla tirannia dei più potenti, diviene la meta più meravigliosa ed impossibile di chi è diventato fisicamente una vittima.

Attraverso periodi storici lontani, la sceneggiatura di Meyjes (che invero pecca creando qualche buco) riesce a trattare temi attuali e delicati, come la brutalità verso le donne e la disparità dei sessi, seppur risaltando la sottocultura di quel periodo. Eccelsa la regia di Spielberg, che risalta ogni momento narrativo, sia esso duro e diretto, sia esso più leggero ed abbordabile, con inquadrature e atmosfere desolanti che inglobano la pellicola.
Altro pilastro portante del film è la performance di Whoopi Goldberg (lanciata da Spielberg proprio con questo film nel mondo di Hollywood), vicinissima alla perfezione.
Lo spettacolo offerto da "Il colore viola", emoziona e racconta una storia drammatica dai messaggi profondi, in perfetto equilibrio tra narrazione e riflessione.

Matteoxr6  @  20/09/2013 22:27:53
   5½ / 10
La regia è la chiave; si vedono tutti i difetti di Spielberg.
Il film alterna buoni momenti a pessime trovate. Tutto sommato non malaccio, ma si doveva fare di più.

DarkRareMirko  @  08/08/2013 11:28:45
   8½ / 10
Senz'altro di buon livello, non vede i picchi/le pecche dello Spielberg sentimentale di un Always, potendo anche contare su due bravi Danny Glover (che 13 anni dopo, di un pò simile farà Beloved per Jonhatan Demme) e Whoopi Goldberg (in uno dei migliori film da lei interpretati, visto la sua non sempre gloriosa carriera).

Va sul sicuro, sia in temi che per meriti tecnici e, tutto sommato, è stato ingiusto non aver potuto contare su di almeno un Oscar (per attori, per il film, per regia, fate vobis).

Senz'altro uno Spielberg impegnato e notevole.

ferzbox  @  16/02/2013 18:45:00
   8½ / 10
Steven Spielberg dirige questo film in una fase di netta crescita della sua carriera registica,descrivendo la condizione della donna in una società nettamente maschilista e razzista.
Spielberg affronta tale tematica con molta maturità e sensibilità,dimostrando che il suo cinema,al di là della spettacolarità che in altri frangenti ha raggiunto e dimostrato,possiede una specifica valenza politica ed un incredibile senso di rispetto per il genere umano..
Meraviglioso..

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  02/01/2013 01:57:50
   7½ / 10
Forse troppo lungo e con svariati sentimentalismi stereotipati ma "il colore Viola" rimane un gran dramma ben girato e con attori fantastici. Un insolito e spietato Danny Glover tiene testa alla fantastica Whoopi Goldberg vera star della pellicola. Colonna sonora bellissima con quella "Sister" dai toni blues, indimenticabile. Criticato ingiustamente direi.

Ciaby  @  06/10/2012 13:38:07
   7 / 10
"Il Colore Viola" è un buon film, esaltato soprattutto dalla recitazione, dalla fotografia e da certi personaggi veramente irresistibili. Soffre, però, dei problemi tipici del cinema di Spielberg: eccessi di musiche, di esagerazioni drammatiche, di zucchero. Poteva uscirne anche qualcosa di più ed è un peccato, ma è comunque buono.

BrundleFly  @  26/08/2012 12:34:52
   7 / 10
Il problema di questo film, forse proprio a causa di uno Spielberg troppo "buono" dietro la macchina da presa, è che non riesce a fare breccia o comunque a colpire e coinvolgere appieno come dovrebbe. Almeno, per quanto mi riguarda, non sono riuscito ad immergermi appieno nella vicenda narrata o a 'commuovermi' in qualche scena dove invece sarebbe stato d'obbligo. Whoopi Goldberg offre al suo esordio un'interpretazione eccelsa e ottimo anche il 'perfido' Danny Glover.
Non lo reputo uno dei capolavori di Spielberg, ma è comunque un film di buona fattura.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  14/08/2012 12:39:45
   7½ / 10
Giocare a tiro al piattello con i film di Spielberg tacciandoli di retorica, faciloneria e altri aggettivi da radical chic che si guardano tutto Kubrick, Eizenstejn (spero un giorno di saperlo scrivere) e Sharunas Bartas, è uno sport che dovrebbe essere inserito di diritto nel carosello olimpionico che si tiene ogni quattro anni in uno stato civile del mondo e che si è appena concluso in Inghilterra. Già perché se le Olimpiadi sono una macchina da soldi, e lo è anche Spielberg, perché non metterci, così per gioco, anche i suoi molti detrattori?
Ho sempre avuto il vago sentore però che questa gente puzzi un po' di non-so-cosa-sia-il-cinema-ma-ne-parlo-perché-guardo-i-film-di-Stan-Brakhage.
Perché, dico, offendere un regista di fama mondiale, che ha regalato al mondo film amati da ogni generazione, un autentico mostro della cinepresa, uno che ha realizzato metà dei film americani e prodotto l'altra metà, stimato da cineasti di tutto il mondo, e anche estremamente simpatico?
Perché tu, spettatore di provincia che ti diverti a parlare dei Fratelli Snow mentre sorseggi il caffé freddo al bar del tuo paesello, hai la tua idea merdosa di cinema? Ma lol, della tua idea Steven Spielberg, e con lui la quasi totalità ("quasi" perché a condividerla siete tu e magari i tuoi amici, purtroppo) degli spettatori del mondo, ci si pulisce il ****.
La verità vera (come sono soliti esprimersi gli scrittori americani) è che questo, come la quasi totalità dei film di Spielby, è un mezzo capolavoro. Steven è un regista meraviglioso che ha concepito il cinema come racconto di una storia. Greenaway dice che non si può lasciare il cinema ai narratori di storie, e sono assolutamente d'accordo, ben vengano Lynch, Von Trier, Kieslowski, Kubrick, Bergman, Tarkovskij! Siano accolti però anche gli altri, gli sfigati, quelli che saranno bravi pur a dirigere, ma non hanno contenuti, grammatica visiva, pensiero estetico! Sì, proprio loro! Perché ogni tanto è così BELLO (do you know this word, you little jerk?) guardarsi un film senza pretese, che racconti una storia meravigliosa, che racconti una storia di buoni sentimenti, ma che lo faccia senza la retorica spicciola del cinema da cassetta di Hollywood e affini, ma che lo faccia con quell'occhio stralunato, assurdo, divertito e amorevole di un regista meraviglioso che si chiama Steven Spielberg, che ogni giorno ringrazio che sia nato e si sia dedicato al cinema. E "Il Colore Viola" (io penso che D.io s'incazza se...) è l'ennesima conferma di un cinema che quando lo guardi non puoi che pensare: meraviglioso.

bulldog  @  09/05/2012 09:25:55
   1 / 10
Questo l'avevo dimenticato, eccolo lì Spielberg, il cazz.one dei cazz.oni, l'apoteosi della mediocrità.
La tirannia delle plebi lo ha da tempo eletto "grande regista", e devo dire che se l' è nettamente meritato col suo cinema fuorviante, fraudolento e di propaganda.

Il Colore Viola è esattamente sulla stessa linea dei ributtanti Schinder's list, Salvate il Soldato Ryan ecc ecc.
Qui ci si serve della W.Goldberg(bravissima attrice) per produrre l'ennesimo film subdolo su questioni razziali di facile presa.
Il film è costruito nella solita maniera, trametta banale con tematiche scelte a tavolino per commuovere l'obeso spettatore mondialista.
Musichette e regia a totale servizio dell'emotività vanno infine a comporre il solito prodottino profumato.

E le masse stan lì a frignare e commuoversi, si divorano tutto senza protestare, "gli si potrebbe anche dare un bel barattolo di merd.a per 2000Lire, e senza esitare un momento sarebbero pronte a scannarsi per quel divertimento".

Di film del genere ne son stati fatti a bizzeffe, ma la classe che ha Spielberg nel mostrare il suo mascherato viscidume non ha assolutamente eguali.
Insomma una mattonata sulle palle di 2.30h dello Spielbergone democratico.

Solo per persone per bene.

4 risposte al commento
Ultima risposta 20/09/2013 22.25.01
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mark0  @  27/03/2012 18:36:49
   9½ / 10
Film magnifico, toccante e profondo, la storia è molto triste, ma anche ironica. Uno Spielberg diverso dal solito, sensibile e curato nella regia. Intense le interpretazioni e stupenda la fotografia.

Oskarsson88  @  28/02/2012 23:09:39
   6½ / 10
boh...ero partito ben predisposto...ma alla lunga mi ha un po' annoiato e non coinvolto seppur sia un buon film fatto, diretto e recitato bene...però non mi ha preso...sei e mezzo di rito.

TopoXL  @  10/02/2012 20:13:42
   7 / 10
forse mi aspettavo troppo.
alla file e' un bel dramnmmone ma non cosi' incisivo come immaginavo.

Clint Eastwood  @  04/11/2011 23:06:16
   7 / 10
Alla ricerca dell'emozione facile Spielberg racconta una storia appassionante che ha anche una morale da vendere ma alla fin fine rimane piuttosto anonimo se non per la grandissima prova di Whoopi Goldberg. Più che buono.

gemellino86  @  07/09/2011 23:51:44
   9 / 10
Uno dei film più belli che mi sia capitato di vedere. Spielberg mostra tutta la sua forza d'animo in una storia cupa e commovente come pochi. Da non perdere.

draghetta1989  @  11/05/2011 13:46:06
   9 / 10
uno dei film impegnati di spielberg, regista che ha saputo essere poliedrico confezionando non solo blockbusters ma anche film del calibro di schindler's list e il colore viola. quest'ultimo è una splendida fotografia del dramma dei neri all'inizio del secolo scorso, un film perfetto sia tecnicamente che emotivamente, toccante e intenso, con una Whoopi ai massimi livelli. coinvolge dall'inizio alla fine e rende partecipi del vissuto della protagonista in modo totale. non credo che sia il solito film che cerca la lacrima facile ma una ricostruzione in fondo veritiera della situazione delle persone di colore in un periodo di forte razzismo, e anche se non è minuziosamente approfondita, ha più lo scopo di indignare e portare a riflessioni, e perchè no anche dibattiti se lo si vede in compagnia di altre persone. per me un film da 9.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  01/01/2011 19:03:36
   7 / 10
Bello, si fa vedere piacevolmente grazie ai bravissimi interpreti (Whoopi è stata premiata). Ovviamente ci sono i difetti ordinari nei film di Spielberg; banale buonismo, commozione studiata e storia cinematografica al 100%, ma essi non intaccano troppo il prodotto finale in quanto si capisce dopo pochi minuti che il regista non aveva nessuna intenzione di toccare il tema del razzismo, né altri argomenti scomodi del periodo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  19/12/2010 01:21:28
   7½ / 10
Spielberg a quanto pare un giorno pronunciò queste parole: " Io sono un regista veloce, mentre Stanley era molto lento e metodico" . Il mio pensiero sul regista è assai ben rispecchiato dalla sua stessa confessione. Amando kubrick per la sua straordinaria razionalità, non posso essere una fan del sentimentale Spielberg. Fosse stato più stringato, più asciutto, meno inghirlandato...peccato. Ad ogni modo un film molto coinvolgente.

FabiLù  @  18/12/2010 18:46:29
   8 / 10
Mi stupisco di come questo film rimane escluso ai commenti degli iscritti.
Forse poco conosciuto? Non credo.
Il colore viola è tra i più rappresentativi film della vita delle colonie nere all'inizio del 900.
Whoopi Goldberg riesce pienamente nel suo ruolo drammatico e commovente e dimostra grande forza nel rigirare quella moneta che fino ad allora le era stata nemica.
Ottima produzione e un cast meritevole. Consigliatissimo!

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  04/11/2010 23:16:51
   7½ / 10
Ottimo esordio per la Goldberg e per Oprah Winfrey (che strada che ha fatto poi!) grande anche Glover in una parte insolita per lui, che di solito è l'eroe. In realtà sono proprio i personaggi ad essere la parte migliore del film. Spielberg secondo me cerca purtroppo più volte l'effetto, così come Quincy Jones (che nonostante l'indiscutibile bravura, qui con la sua musica non mi ha convinto molto. pareva una colonna sonora da cartone disney in certi punti). Forse è anche un po'prevedibile. E'difficile comunque non sentire rabbia vedendo questa storia. Lo spaccato di quel mondo arriva eccome. 11 nomination all'oscar e nemmeno uno vinto: forse anche l'accademy non è rimasta convinta? l'oscar in realtà non vuol dir nulla e resta ugualmente un bel film.

looking-glass  @  28/10/2010 19:39:14
   8 / 10
Una bellissima cartolina drammatica e intensa d'altri tempi!
Maginfica Whoopi Goldberg e assolutamente unica anche Oprah Winfrey seppur in un ruolo secondario.

Robgasoline  @  05/09/2010 14:36:42
   8½ / 10
Straordinario! Davvero un bel Film non tanto per la regia stavolta ma per la grande interpretazioen di tutti i personaggi in esso.

Dosto  @  19/08/2010 01:44:34
   7½ / 10
Uno dei pochi di Spielberg che salvo. La regia è anonima e piatta come sempre ma la storia è veramente bella! La Goldberg è stratosferica!

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  25/07/2010 18:53:51
   9 / 10
Nella carriera di Spielberg si conta qualche flop di pubblico (il bellissimo "Always" e "1941") e diversi tonfi di critica non sempre giustificati ("Hook", "Amistad", "La guerra dei mondi"). Ma forse la vittima eccellente nella filmografia del regista è "Il colore viola", trasposizione di un best seller premio pulitzer, stroncato senza pietà alla sua uscita e biecamente ignorato dall'Academy.
Forse la carne al fuoco era tanta e spesso un certo gusto estetizzante da cartolina del profondo sud prende il sopravvento. Ma, cavolo, è un dramma di rara intensità, vigoroso nella sua denuncia e struggente sul versante umano, con una Goldberg che definire straordinaria è un eufemismo.
Ogni volta che l'ho visto mi ha straziato, un film stupendo e toccante.

il migliore  @  10/07/2010 00:04:23
   10 / 10
bel fil con una grande whoopi goldberg. emozionante

rob.k  @  26/05/2010 22:23:32
   6 / 10
Indubbiamente un film di alta qualità, dalla ricostruzione della condizione dei neri all'inizio del secolo all'ottima interpretazione di Whoopi Goldberg. Ho trovato però un po' sgradevole il fatto che la maggior parte dei personaggi siano una specie di caricatura di se stessi, con delle personalità forzate ai limiti dell'irreale.

John Carpenter  @  02/05/2010 10:59:10
   7½ / 10
Primo film impegnato per Spielberg in una storia dura intensa e sofferta con una Whoopi Goldberg protagonista assoluta in una delle sue interpretazioni più celebri. Il film sul lato tecnico è inattaccabile: ottime musiche, paesaggi maestosi, fotografia eccelsa, grande regia e cast, ma non è da meno neanche sul lato emotivo, difatti è un film molto toccante e commovente. Penso sia da vedere assolutamente, anche per capire che Spielberg non è solo un regista di blockbuster.

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  16/04/2010 23:02:57
   7½ / 10
Questo è il primo film in cui Spielberg si cimenta con la storia e già mostra tutte le caratteristiche degli altri film storici che farà (come Salvate il Soldato Ryan e Schindler's List).
Diciamo che punta soprattutto sull'effetto dei sentimenti, mentre dal punto di vista etico e politico ci si mantiene in una media rispettosa dei principi fondamentali della nazione americana (libertà individuale, fede religiosa). Il soggetto in genere è la gente comune, il trattamento della storia è però di stampo epico, quasi da epopea e a suo modo "eroico". Il finale rimette a posto le cose, commuove ed esalta i protagonisti.
Con "Il colore viola" probabilmente Spielberg ha voluto smentire alcuni cliché che la critica gli stava affibbiando: uno era quello di regista di film di avventura o di fantasia, l'altro quello di un autore di film in cui i protagonisti erano uomini (in effetti c'è un po' di misoginia delle prime pellicole) e tutti della middle class bianca.
Invece in "Il colore viola" il protagonista è una donna di colore, tra l'altro senza grandi qualità fisiche (è pure brutta) o intellettuali. Ne seguiamo la storia per molti anni, una storia travagliata, sfortunata, fatta di abusi e soprusi, di tanta sopportazione e sofferenza.
Intorno a lei gira tutto il mondo tipico della società di colore dei primi del Novecento, fatto di padri padroni, mariti violenti, affamati di sesso e divertimento, come pure di donne sottomesse pulisci-casa e sforna-bimbi ma anche forti e a volte ribelli ed emancipate.
Lo stile di rappresentazione è quello tipico dei classici americani: numerosi avvenimenti spalmati in tanti anni, con una base di tipo familiare o sentimentale, puntando più sull'effetto e l'intensità piuttosto che sull'approfondimento e il conflitto.
In questo film ad esempio ci troviamo davanti a situazioni forti, commoventi, a volte di suspense, ma manca però l'introspezione nei personaggi, il perché si comportano in una certa maniera. E' l'effetto e non la causa quello che conta. Tra l'altro c'è spesso un trattamento ironico dei personaggi e delle situazioni, tanto da spezzare a volte la drammaticità e la serietà della vicenda. Il resto lo fa il gusto per il folklore e per la musica nera dell'epoca. Si può dire che come atmosfera questo film è una via di mezzo fra Dickens e Twain.
In ogni caso è un film che sa essere a volte molto affascinante (ottima fotografia, sapiente uso dei punti di ripresa). E' uno dei pochi film di Spielberg in cui ci sia un quasi esplicito accenno all'omosessualità (femminile).
Va comunque dato atto al regista di avere avuto coraggio nel fare un film di sola gente di colore, trattata tutto sommato in maniera nobilitante. Non ha avuto però abbastanza coraggio per poter proporre anche il superamento delle barriere. Anzi questo film ribadisce l'incomunicabilità e la diffidenza innata fra bianchi e neri. Nobilita i neri ma li tiene comunque rinchiusi nel loro recinto culturale.
E' quindi un film ben fatto, divertente, a volte commovente; solo che qualche volta langue un po' e poi sì, è troppo tipico, troppo scontato. Va beh, dipende ovviamente dai gusti.

Romi  @  30/03/2010 17:38:56
   8½ / 10
Non mi faccio commuovere facilmente dai film. Riconosco dove c'è il patetico. Ma questo film commuove davvero, veramente bello

SKULLL  @  06/11/2009 06:05:15
   10 / 10
Questo è un grande film. E Whoopy è fantastica. Meravigliosa la scena in cui le viene da ridere, d'istinto si copre la bocca, e l'amica le fa togliere le mani...

Lory_noir  @  06/07/2009 22:12:31
   9 / 10
Devo dire che non stimo per niente Spielberg ma questo film mi ha veramente commosso e intrattenuto per due ore e mezza. Ci ho messo un pò per entrare nell'ottica del film, poichè all'inizio mi è un pò sembrato che cercasse a tutti i costi di commuovere forzatamente, poi però alla fine sono rimasto totalmente coinvolto dalla storia bellissima, dalla grande Whoopi e dal modo originale che ha usato Spielberg per rappresentare questo film.

FurFante9  @  24/03/2009 11:34:37
   8 / 10
bellissimo film di Spielberg, che tratta la schiavitu' dei neri d'America con una storia avvincente, ma strappalacrime. Applausi per la Goldberg e per la fotografia del film, da vedere ! Inchiniamoci

VikCrow  @  07/03/2009 19:55:46
   10 / 10
Il capolavoro di Spielberg assieme a "Schindler's List" .

Gruppo COLLABORATORI julian  @  28/01/2009 19:14:56
   6 / 10
Non sono per queste maxisaghe familiari che rivivono l'esistenza di un personaggio dall'infanzia alla vecchiaia con uno spicchio di storia americana sullo sfondo.
Ci sono incappato altre volte nella trappola, che vuol dire sempre un minimo di due ore e mezza di lentezza.
A piccoli tratti è un gran film, a grandi tratti è il trionfo del liberalismo democratico di Spielberg, fattosi ancora una volta difensore dei diritti innegabili dell'uomo, nero o bianco che sia.
Ottimi Whoopi Goldberg e Dennis Glover versione cattivone.

1 risposta al commento
Ultima risposta 28/01/2009 19.16.31
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  17/12/2008 07:47:29
   7½ / 10
Tratto dal romanzo di Alice Walker, "Il colore viola" diretto da Spielberg è un film duro, amaro, carico di emozioni. E' difficile per il regista non cadere in facili sentimentalismi e ogni tanto qualche scivolene si può notare; ma nel complesso, grazie ad una splendida scenografia, a una bella fotografia e soprattutto grazie ad interpretazioni straordinarie, in particolare la bravissima Goldberg, ma da citare sono anche Glover e Oprah Winfrey, è praticamente impossibile non rimanere coinvolti e non commuoversi davanti a questo film. La vita difficile, apparentemente impossibile, di una ragazzina di colore che riesce a diventare donna in una realtà violenta e brutale.

topsecret  @  13/10/2008 17:03:26
   8½ / 10
Bello,coinvolgente e struggente. L'ennesimo capolavoro senza tempo di uno dei più grandi registi al mondo. 11 candidature ma nessun oscar per il più vergognoso oltraggio mai fatto ad un film.

Sweet_giulia  @  01/09/2008 22:13:47
   10 / 10
Capolavoro!
Regia fantastica, gli attori a cominciare dai protagonisti per finire all'ultima comparsa bravissimi.
Film visto per caso nessuno me lo ha consigliato l'ho noleggiato solo perchè ci recitava Woopi Goldberg che io adoro e che conoscevo solo per le sue interpretazioni brillanti "Jumpin Jack flash" è da vedere anche quello non ve ne pentirete.



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Invia una mail all'autore del commento Mr Mandarino  @  11/03/2008 14:26:59
   8 / 10
Rivisto ieri, ma mi son reso conto di non averlo mai visto tutto e il voto in effetti che gli avrei dato fino a ieri ne è una dimostrazione.
Bello e profondo, lungo ma senza annoiare, ottima regia e buon montaggio.
La Goldberg bravissima.

everyray  @  08/03/2008 05:16:35
   8½ / 10
Un film lungo,ma che coinvolge emotivamente,pieno di personaggi che si susseguono in più di quarant'anni di storia,ed un finale che è poi l'epilogo a lieto fine che ci si aspetta in una storia come questa!
Girato in maniera magistrale,la sceneggiatura non ha sbavature,la fotografia è sorprendente e la colonna sonora commovente!

iosper  @  01/02/2008 10:17:39
   7½ / 10
Duro e crudo, ma forse scade un pò in un eccessivo sentimentalismo e l'happy-end alla Carramba che sorpresa ne è la dimostrazione. Per il resto ottima fotografia, ottime musiche e ottima Whoopi Goldberg. Spielberg bravo e furbo.

The Monia 84  @  09/01/2008 00:00:35
   8½ / 10
Una vita raccontata dalle espressioni di Whoopi Goldberg e dal talento di Steven Spielberg.
Senza dubbio un film fuori dal suo stile, che però si fa apprezzare più di altri. Una bellissima ed afosa fotografia avvolge la scenografia ottima delle scene e si riflette sulle pelli degli interpreti.
Empaticamente, adoro il personaggio di Celie e come è rappresentata qui: è un personaggio che sa toccare le corde giuste per farti emozionare, come Toby (Beecher, OZ).

renee  @  22/10/2007 16:55:43
   9 / 10
assolutamente un capolavoro...whoopi goldberg indescrivibile.

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Mpo1  @  14/10/2007 23:41:33
   7 / 10
In generale un buon film, anche se come al solito Spielberg eccede nel sentimentalismo e nella retorica. Meno enfasi e meno didascalismo avrebbero sicuramente giovato. Bravi gli attori.

antocucs  @  12/10/2007 17:09:59
   8½ / 10
bellissimo film di Spielberg, che tratta la schiavitu' dei neri d'America con una storia avvincente, triste e strappalacrime. Applausi per la Goldberg e per la fotografia del film, da vedere per una serata kleenex!!!

AKIRA KUROSAWA  @  19/09/2007 21:39:00
   7 / 10
un bel film di spielberg quando ancora sapeva fare i film.. un bel tema trattato..ben interpretato dalla goldberg..
bellissima la fotografia.. un bel film, ma i capolavori di spielberg sono altri

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  19/09/2007 20:51:23
   8 / 10
LO VIDI QUANDO ERO PICCOLO. MI RICORDO CHE MI IMPRESSIONO' PARECCHIO.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  09/09/2007 23:00:05
   7 / 10
Ok, manuiale di stereotipi e buoni sentimenti, Spielberg che cede ancora una volta al sentimentalismo, al suo atto d'amore verso un cinema di emozioni gratuite, spicciole, compensatorie... però non è difficile commuoversi anche davanti a un film che tradisce lo spirito del libro della scrittrice (lesbica)... e soprattutto, un film confezionato splendidamente, con una Goldberg davvero straordinaria in toto, e un'altrettanto intenso Danny Glover.

bea@  @  30/05/2007 16:34:19
   7½ / 10
direi che si può giudicare un buon film. Per tutto il film ho avuto le lacrime agli occhi. Woopy G. è fantastica e fa un ruolo mlt drammatico!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  30/04/2007 14:03:20
   8½ / 10
Bellissima commedia drammatica, con una Whoopi Goldberg quasi irriconoscibile, tanto è giovane e già molto brava.
Si alternano momemti di grande drammaticità ad alcuni di totale tristezza e compassione.
Celie è di una dolezza, innocenza e gentilezza che avrebbero disarmato il demonio in persona, ma non il marito, un Danny Glover al culmine della cattiveria. Commovente il suo rapporto con Shug, che all'inizio la snobba e poi la amerà come e più di una sorella. Delicatissima la scena d'amore tra le due, appena sfiorata.
Bella storia, bella sceneggiatura, buonissime recitazioni.

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Von_Kappell  @  24/04/2007 17:26:17
   9 / 10
Lo avevo colpevolmente perso; un gran bel film, sà emozionare, sà commuovere e, dopo un inizio sinceramente pesante, sà anche fat sorridere. Se non sbaglio è il film di esordio di Woopy Gooldberg che dà una eccellente prova, ma anche tutti i comprimari sono all'altezza.
Gran bel film.

suzuki71  @  14/01/2007 09:44:43
   8 / 10
Un film di Spielberg assicura qualità delle scene, attenzione ai dettagli, capacità di innescare storie parallele inaspettate che arricchiscono (o appesantiscono) il film. Questo è accaduto anche in questo bel film che presenta una straordinaria Woopi Goldberg in un ruolo apparentemente semplice. Un quadro commovente e realistico di cosa significava essere neri e donne nell'America del sud di inizio secolo scorso, una testimonianza della forza dell'amore, e di come valga sempre la pena vivere una vita con forza interiore e assoluta speranza, chè gli eventi possono prendere pieghe diverse ed inaspettate quando sembra ormai che le situazioni siano cementificate. Un po' lungo, ma molto ben fatto, finale scontato ma.... va bene così...

nextam  @  08/08/2006 20:23:27
   6½ / 10
un po' scontatino per certi versi. a volte finanche noioso. ma in ogni caso sempre una grande regia e di conseguenza grande prova di recitazione degli attori. da vedere ma non da cineteca. spielberg ha fatto di meglio.

Dick  @  15/06/2006 17:20:05
   7 / 10
Primo film "serio" di Spielberg che racconta una storia lontana dalle sue solite anche se a me non ha preso moltissimo. Comunque da vedere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  19/05/2006 16:02:35
   6½ / 10
un danny glover cattivissimo in un film di maniera,realizzato con la classica bravura di spielberg che ci dimostra di essere un regista gia avanti con alcune idee...
peccato che il film sia un po troppo lungo soffermandosi troppo sulle storie dei co-protagonista

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Caio  @  21/12/2005 02:31:21
   7 / 10
Non discuto i contenuti, la fotografia, le musiche, la scenografia e le interpretazioni perchè sono molto buoni...non nego nemmeno che vi siano dei momenti di autentico splendore emotivo, delicati e struggenti. Ma a mio avviso questo film più di una volta risulta stucchevole, calca troppo la mano sull'umiliazione alla povera protagonista, rendendo alcuni momenti un pò "ridicoli". Inoltre mi sembra che Spielberg abbia esagerato un pò col miele, scadendo un pò nel "retorico". Rimane un buon film, ma non è tra i miei preferiti del regista

Invia una mail all'autore del commento Lorcove  @  07/08/2005 23:18:42
   8 / 10
Questo è proprio un bel film, ragazzi! Uno Spielberg in formissima, una Goldberg ancora più in forma, ed una trama commovente fanno di questo film un piccolo capolavoro, uno dei miei film preferiti di spielberg.

farfy  @  19/07/2005 16:00:09
   9 / 10
Avevo circo 8 anni quando ho visto per la prima volta questo film. Mi è rimasta molto impressa la scena del bacio fra le due donne, l'ho trovata molto morbosa e sensuale.

BastardoDentro  @  01/05/2005 14:41:45
   9 / 10
gran film, uno dei veri capolavori di Spielberg.
drammatico e mai retorico, una delle migliori interpretazioni della Goldberg (che poi si però è andata fuori di testa e ora fa solo film di serie C)

Alepa  @  27/04/2005 14:44:39
   9 / 10
Straordinario.

Sanachan  @  05/10/2004 14:43:30
   8 / 10
Gli avrei dato di più se non fosse stato per il finale che appare un pò forzato,alla spielbergi insomma.Dopo una vita orribile di ogni personaggio l'happy ending risulta poco credibile.
Comunque sia un gran film,crudo e triste,candidato a 11oscar di cui 0 portati a casa però...Grandi interpreti su tutti una Whoopy Goldberg in gran forma.E poi una fantastica colonna sonora.Sicuramente da vedere,senza dimenticare i soliti fazzolettini accanto.



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Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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