le idi di marzo regia di George Clooney USA 2011
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le idi di marzo (2011)

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locandina del film LE IDI DI MARZO

Titolo Originale: THE IDES OF MARCH

RegiaGeorge Clooney

InterpretiRyan Gosling, George Clooney, Marisa Tomei, Evan Rachel Wood, Paul Giamatti, Philip Seymour Hoffman, Max Minghella, Jeffrey Wright, Danny Mooney, Lauren Mae Shafer

Durata: h 1.38
NazionalitàUSA 2011
Generedrammatico
Al cinema nel Dicembre 2011

•  Altri film di George Clooney

Trama del film Le idi di marzo

Il film è ambientato nel mondo politico statunitense in un prossimo futuro, durante le primarie in Ohio per la presidenza del Partito Democratico. Racconta la vicenda di un giovane e idealista guru della comunicazione che lavora per un candidato alla presidenza, il governatore Mike Morris, e che si trova suo malgrado pericolosamente coinvolto negli inganni e nella corruzione che lo circondano.

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Voto Visitatori:   6,78 / 10 (109 voti)6,78Grafico
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Voti e commenti su Le idi di marzo, 109 opinioni inserite

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forzalube  @  28/12/2011 06:05:40
   8 / 10
Un ottimo film che mostra il dietro le quinte della politica ed i limiti della democrazia visto che ormai le campagne elettorali sono ridotte a campagne di marketing.
Dialoghi tra i migliori visti al cinema negli ultimi tempi (negli ultimi 13 mesi mi vengono in mente solo "The social network" e "Carnage" all'altezza).
Cast stellare.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Egobrain  @  28/12/2011 01:03:54
   7 / 10
George Clooney colpisce nel segno.
Le Idi Di Marzo è una lucida e determinata denuncia di un sistema politico arrivista e spietato,dove la lealtà soccombe all'inganno.

Il film è ordinato e si vede che possiede un costrutto solido e per nulla convenzionale;la trasposizione cinematografica della pièce teatrale "Farragut North" risulta decisamente positiva e mai banale:la democrazia è l'elemento anti-sociale e non il contrario.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  27/12/2011 18:49:29
   6 / 10
Per quanto ben fatto e dotato di un cast molto forte ho trovato questo Idi di Marzo un film assolutamente inconsistente che si basa su un soggetto debole e forse non efficace se il film vuole essere una denuncia sui meccanismi corrotti della democrazia.


Ad ogni modo nonostante l'esilità della storia il film si lascia vedere ma non entusiasma.

Gruppo COLLABORATORI paul  @  27/12/2011 00:51:11
   8 / 10
Mi trovo completamente d'accordo con il commento sottostante. Un thriller politico, preso da una piece teatrale, che non cala mai di ritmo, e reso potabile ad un pubblico a 360° grazie ad una regia azzeccata e ad una prova di attori davvero notevole. Bravissimi davvero tutti gli interpreti, sorprendente Gosling, una conferma gli altri.
Un ritratto impietoso della politca americana e in generale di tutta la politica mondiale. Un nichilismo necessario.

Max23  @  26/12/2011 15:08:25
   7½ / 10
Storia azzeccata su come per raggiiungere la vetta politica negli Stati Uniti (ma credo uvunque) sia necessario venire meno ai propri ideali.
Il cast di livello non delude le aspettative e il film scorre piacevolmente senza cali di ritmo.

Fratuck89  @  26/12/2011 02:42:18
   5 / 10
un film che manca di anima, è come vedere la cornice di un quadro, disordinato e noioso, non esiste un protagonista vero e proprio che prenda le redini delle scene, la musica è inappropriata, in alcune parti tenta inutilmente di commuovere lo spettatore, la trama è scadente e la storia scarna.
In compenso inquadra abbastanza bene le meccaniche che stanno dietro alla politica, e denuncia un mondo disonesto, teatrino di marionette giostrate abilmente da uomini ombra, le monzogne in diretta televisiva ai cittadini e l'attaccamento al potere. In questo film Clooney non mi ha convinto molto, ne come attore ne come regista.

Clint Eastwood  @  25/12/2011 23:07:54
   7½ / 10
Invece dico che è proprio un bel film fatto con classe. Sulle orme di MICHAEL CLAYTON, SYRIANA e GOOD NIGHT AND GOOD LUCK, Clooney si conferma ancora un bravo attore nel genere fantapolitico oltre che un abile regista.
Semplicità e costanza, nonostante la trama debole, LE IDI DI MARZO è una riflessione intelligente ma mai troppo invasiva sulla politica e sulla natura dell'uomo. Consigliato.

2 risposte al commento
Ultima risposta 12/05/2012 08.11.53
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gemellino86  @  25/12/2011 21:21:26
   6 / 10
L'argomento poteva essere interessante ma il film è troppo lento e pesante. Gli attori non si discutono e Clooney è più bravo come attore. I dialoghi funzionano ma non entusiasmano. A mio parere non merita più della sufficienza.

MarkTheHammer  @  24/12/2011 20:07:22
   7½ / 10
Molto, molto bello.
Un film sui "retroscena" di una campagna elettorale, davvero intrigante e ben scritto. Ottima tra l'altro la prova d'attore del protagonista.

guidox  @  24/12/2011 18:42:55
   6 / 10
l'ho trovato troppo "facile" e banale e la sufficienza per me la raggiunge solo per l'ottima prova del cast, specialmente per quel che riguarda Paul Giamatti e Philip Seymour Hoffman.
il tema della politica è affrontato in maniera stereotipata e superficiale, non ho trovato nessun tipo di spunto originale che introducesse un punto di vista interessante sul quale riflettere.
non trasmette niente, non ti lascia niente...francamente trascurabiile.

mainoz  @  24/12/2011 15:17:33
   7 / 10
Bel thriller politico, buone interpretazioni soprattutto di Giamatti e Seymour Hoffman..due/tre colpi di scena nella seconda parte del film rendono la tama meno noiosa

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  24/12/2011 11:24:25
   8 / 10
Il film di Clooney mostra come i contenuti di una campagna elettorale passino gradualmente in secondo piano. E' ppiù importante il come rispetto al cosa. Il politico è solo un volto da mostrare alle conferenze o nei duelli con altrettanti volti che non la pensano in maniera tanto diversa, ma attuano soprattutto una strategia diversa per accaparrarsi il corpo elettorale o quei pochi individui capaci di manovrare il consenso.
L'idealismo ne viene gradualmente smembrato per lasciare il posto al compromesso, tutto ciò che occorre per raggiugere l'obiettivo, non importa come ma l'importante è raggiungerlo. La campagna elettorale quindi è una guerra fra candidati, una guerra fra assistenti di opposti schieramenti, una guerra fra assistenti dello stesso schieramento. Un continuo stillicidio dove l'idealismo è la prima vittima.
E' molto bello il soggetto di fondo e la bravura di Clooney è quello di renderlo veramente interessante, poco convenzionale e con personaggi che in fondo non hanno nulla di positivo, perchè una guerra di questo tipo è troppo sporca per trovarci qualcosa di positivo.
Oltre a questo anche il cast da una grossa mano: Gosling è piuttosto monoespressivo, ma funzionale al suo tipo di personaggio, sulla bravura di Giamatti e Hoffmann poco da aggiungere, veri e propri squali di opposti schieramenti.

simonssj  @  24/12/2011 01:06:50
   7 / 10
film amaro, amarissimo sulle solide basi su cui ruota la politica americana, basi che rispondono al nome di compromessi, ricatti e ricattini, promesse e bei discorsi, giocatori di scacchi e pedine.
Costruito attorno all'espressione perennemente scojonata di Goslin (espressione che comincia a diventare ripetitiva), è sicuramente un buon film che però non sfonda e non graffia come dovrebbe e come avrebbe potuto.
Cast, regia e sceneggiatura sono in ogni caso di discreto livello

sandrone65  @  23/12/2011 20:20:20
   7½ / 10
Gli intrighi politici non sono il mio genere preferito, però questo è un gran bel film. Il cast è eccellente, oltre ad un eccellente Clooney si distinguono come sempre Philip Seymour Hoffman e soprattutto Paul Giamatti. Film duro e cinico, dà un'idea della politica che ti lascia felice di non farne parte...

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  22/12/2011 19:39:10
   7½ / 10
Inserendosi a pieno titolo nel glorioso filone militante di film come "Tutti gli uomini del presidente" e "Z – L'orgia del potere", Clooney confezione un impeccabile thriller politico sui retroscena talvolta squallidi che si celano dietro alle belle parole sfoggiate nei comizi delle campagne presidenziali statunitensi. Da fervente democratico, il regista sembra voler gettare un ombra di delusione sulla contemporanea Era Obama portando sullo schermo l'applaudita piéce teatrale di Beau Willimon "Farragut North"; lo fa senza enfasi né retorica, sacrificando anche le più facili attese spettacolari del grande pubblico, ma con una sceneggiatura di esemplare sobrietà drammatica che solo nella parte finale sfiora una punta di pedanteria. Ne esce un filmone classico nella migliore accezione possibile, robusto nella denuncia di un sistema marcio fino al midollo, che continua a servirsi di inganni e pugnalate come nell'antica Roma (un plauso per la scelta del titolo, suggestivo e insinuante) e al contempo incalzante ed efficace nel crescendo cospirativo. L'ultima scena (superba) ci lascia col dubbio: una redenzione può essere possibile o è solo l'ennesimo colpo per sprofondare verso il basso? Un cast superlativo contribuisce ad una resa artistica decisamente fuori dal comune: l'ormai lanciatissimo Gosling, sebbene strabuzzi un po' troppo gli occhi, è un protagonista ideale, Clooney attore raramente è fuori luogo, l'eterea Wood un capro espiatorio da manuale e poi c'è il terzetto delle meraviglie Giamatti-Hoffman-Tomei, interpreti squisitamente mainstream che sono di per sé garanzia di successo. Ciò che purtroppo impedisce a Le Idi di Marzo di elevarsi da una anonima perfezione è la sua sostanziale mancanza di vera originalità, che magari gli assicurerà accuse e dibattiti per la particolare epoca storica in cui si trova ad affrontare le sale ma che non lo allontana troppo dalle trame di tantissimo cinema del passato e dalla possibilità di apparire già ampiamente superato. E' un genere stanco e per distinguersi bisogna sporcarsi davvero le mani. Sicuramente il miglior film di queste feste natalizie.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento pompiere  @  22/12/2011 16:16:34
   8 / 10
Termina con un collaudo sonoro "Le Idi di Marzo". Con una conta semplice e pur tuttavia incerta. Con un primo piano di un volto esitante tra il lavaggio della propria coscienza o l'affidarsi a lei per rinascere forse più puliti, o autonomi. Lo sguardo finale lascia qualche dubbio; il tormento dell'uomo è forte, profondo. La sua determinazione, forse, minata per sempre.

Di chi sarà la faccia citata? Di George Clooney (governatore democratico candidato alla presidenza che, nei suoi comizi, ricorre all'eguaglianza sociale, alla morale e al senso etico), di Ryan Gosling (addetto stampa e risoluta guida spirituale del governatore), di Philip Seymour Hoffman (l'uomo più esperto di campagne elettorali) o di Paul Giamatti (l'agguerrito concorrente repubblicano di Gosling?). Per placare la curiosità, correte al cinema e godrete di un buonissimo spettacolo.

Perché il film diretto da Clooney, un uomo sempre più bravo che sa essere raggiante e spiritoso quanto impegnato e professionale, è un lavoro che procede spedito grazie a una sceneggiatura intrigante, tratta dalla recente pièce "Farragut North", e a una regia diligente e ben composta. Siglando in modo classico un film di chiara sfiducia nell' "animale uomo", e provando ad andare oltre le solite considerazioni prettamente politiche concentrandosi sullo stato d'animo dei protagonisti (nella cinematografia di oggi lo scavo psicologico è ormai un optional), il bel George si fa testimone di una storia avvincente, espressiva e, ahinoi, immutabile.

Aiutato da un cast che farebbe invidia a qualunque regista, l'autore non lesina occhiate di cortesia, ed è affiancato da un Ryan Gosling in stato di grazia, bravissimo nelle sfumature emotive come mai prima d'ora. E che dire dei fidati Seymour Hoffman, Giamatti e Marisa Tomei? Un trionfo di sguardi freddi e cinici, un balletto recitativo che rinvigorisce i dialoghi, un magnifico teatro di maschere tangibili e indimenticabili.

TheLegend  @  22/12/2011 00:14:36
   7 / 10
Film solido,ben diretto e interpretato.
Non cade mai nel banale e si segue con interesse fino alla fine.
Forse solo un pò troppo statico.

willard  @  21/12/2011 15:55:33
   7½ / 10
Un film con un cast d'eccezione che già di per sé rappresenta un valore aggiunto notevole, che ha il grande pregio di riuscire in un arco di tempo breve (sia a livello di storia che, ovviamente, nell'ambito della durata del film) a rappresentare in maniera estremamente credibile il marciume e le nefandezze del mondo politico, in questo caso durante il testa-testa finale per la corsa presidenziale alla Casa Bianca del governatore Mike Morris (George Clooney) e il suo diretto avversario.

Dopo una partenza lievemente in sordina, il dramma accellera in maniera esponenziale, con una serie di capovolgimenti di fronte da far girare la testa, con il gioco condotto da Ryan Gosling, protagonista assoluto nella parte di Stephen Meyers, addetto stampa dello staff del governatore Morris, che tra vari sballottamenti sarà il vero vincitore, anche se di vittoria non si può certo parlare viste le bassezze che vengono messe in gioco, in una specie di partita a poker in cui il bluff diventa la carta vincente.

Non c'è vera azione nel film, ma la tensione e l'incedere degli eventi è degno di un buon poliziesco o spy-story d'azione.

Bravo quindi George Clooney, ormai collaudato regista oltreché tra i protagonisti nella parte del senatore Mike Morris, l'ottimo, già citato, Ryan "prezzemolino" Gosling, che abbiamo visto negli ultimi tempi in alcune delle uscite più interessanti degli ultimi tempi (con in testa "Drive"), Marisa Tomei, Evan Rachel Wood e i grandi Philip Seymour Hoffman e Paul Giamatti.

Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  20/12/2011 16:27:32
   7 / 10
Ho apprezzato la regia di Clooney già da "Confessioni di una mente pericolosa" e ne ho avuto la conferma con "Good night and good luck", questo per dire che il Clooney-regista è meglio del Clooney-attore. In questo film consolida tale fama, pur barcollando un poco.
Intendo dire che la storia è accattivante, ma l'intrigo politico non suscita soprassalti e la sceneggiatura si mostra, a tratti carente, soprattutto nella descrizione dell'elemento femminile e della "catarsi politica" del protagonista ( Gosling). Tutto pare atteso e scontato, non ci sono batoste emotive come nel film-denuncia "Good night and good luck", in cui la sofferenza psicologica del protagonista risulta palpabile, il personaggio principale di "Le idi di marzo" è ritratto in modo meccanico e freddo, almeno così risulta l'interpretazione di Gosling, che non riesce a trasmettere la tensione psicologica del compromesso.
Certo è che il cast scelto da Clooney è ottimo, superlativo Giamatti, anche Seymour Hoffman risalta, entrambi danno una bella carica all'opera cloonyana. Insomma il film ha una struttura solida, rafforzata da dialoghi incisivi e ben inseriti nel contesto, sicuramente godibile senza l' attesa di sorprendenti rivelazioni sullo "sporco mondo della politica".

Pakserrion  @  20/12/2011 02:55:21
   7 / 10
Ho passato un ora e mezza immerso nei giochi politici che fanno da backstage alle campagne elettorali.

BRUCEUEIN  @  19/12/2011 23:49:20
   7 / 10
Un lupacchiotto sveglio (Ryan Gosling) sarà svezzato da lupi più vecchi e cinici (Paul Giamatti, Philip Seymour Hoffman) che sanno come muoversi nel pericoloso bosco della politica. La storia è raccontata con freddezza e distacco, i sentimenti sono controllati e tenuti quasi a distanza, tutto è calibrato, anche troppo. Un 7 se lo merita tutto.

dalele  @  18/12/2011 18:20:54
   6½ / 10
Un buon film, che solo in parte tradisce le aspettative.
Ottimo cast con Hoffman come sempre fantastico. Storia interessante ma che manca un pò di suspence e che sembra "tagliata" per esigenze di durata.
Poteva svilupparsi come un thriller politico veramente ben realizzato, ma poi tutto si risolve nel nulla.
Insomma la sensazione è che se non ci fossero questi bravissimi attori e la solita bravura americana, sarebbe di gran lunga peggiore.
Si può vedere, per trascorrere una piacevole serata, ma non aspettatevi di uscire cambiati dal cinema...

TheGame  @  18/12/2011 13:55:38
   5½ / 10
E Mr. Nespresso si cimenta nella fantapolitica, arruffianandosi il pubblico con un tema che più populista e facilone non si può, infarcendo il tutto con uno stuolo di star hollywoodiane, capeggiate dal ****ccione del momento Gosling, per un prodotto formalmente ammaliante, ma fondamentalmente inutile...

Larry Filmaiolo  @  18/12/2011 10:25:12
   8 / 10
Un po' di Michael Clayton, un po' di State of play, un po' di cinema anni 70...ma il tutto d'alta classe. Gosling fantastico, Hoffman e Giamatti mitologici, Clooney ottimo e cattivissimo in un ruolo alla Gene Hackman "presidentaccio", ma anche preciso dietro la macchina da presa. Ogni tanto un bel thriller così ci vuole: 8 volutamente esagerato, ma questi uomini meritano rispetto.

kako  @  17/12/2011 13:19:52
   8 / 10
Grande thriller politico dell'ottimo Clooney che mi è piaciuto anche alla regia. Sarà che io mi esalto per questo genere di film, ma questa pellicola mi ha preso moltissimo e mi è veramente piaciuta la storia e il modo in cui si è svolta. Un film che punta il dito contro il marcio che c'è dietro le competizioni politiche, contre le corruzioni, gli screzi personali e gli scandali non raccontati. Il cast è di tutto rispetto, a partire dallo stesso Clooney, da Gosling e anche dalla brava Evan Rachel Wood e da Paul Giamatti. Non sarà una critica cosi incisiva e marcata ma secondo me resta comunque un gran film da vedere. Unica pecca forse il finale un pochino sbrigativo

dagon  @  17/12/2011 08:52:40
   6½ / 10
Ripeto la mia convinzione: il cinema ormai è diventato talmente povero che ci si esalta per film, al più, medi. Tra 5 anni nessuno si ricorderà più dei vari "millionaire" "hurt locker" "127 ore" et simila, magnificati come strepitosi capolavori della cinematografia moderna. Anche questa nuova fatica di Clooney arriva (probabilmente anche grazie al grosso credito aprioristico di cui gode il regista/attore, che, in sé, non mi dispiace, tanto per esser chiari) sull'onda di entusiasmi planetari. In realtà è una discreta pellicola, che non dice assolutamente alcunchè di nuovo, sia dal punto di vista dei contenuti che dello stile. Se un altro suo film sopravvalutato, "good night and good luck", quantomeno aveva una grossa ricercatezza e raffinatezza stilistica, questo, non ha nemmeno quella. Un film di denuncia, a mio avviso, deve farti uscire dal cinema con lo stomaco in subbuglio, con le mani che ti prudono... non è questo il caso. Tutto è svolto in maniera molto accademica, al punto che alcuni tv movie della HBO gli sono superiori sotto ogni aspetto. Solido professionismo, dunque, e molta prevedibilità. Peraltro, di questi tempi, un film di denuncia, seppure un po' stantio è sempre ben accetto. Sufficienza piena per il cast mostruoso ed in forma.

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Ultima risposta 20/12/2011 12.20.39
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david briar  @  16/12/2011 17:22:54
   7 / 10
"Le idi di marzo"è un buon film ,che cerca di dire che è difficile trovare l'onestà nella politica,e che per arrivare in alto bisogna sempre giocare un po' sporco.
La sceneggiatura è solida,anche se a volte pecca di chiarezza e la storia d'amore è trattata con superficialità.
La regia è funzionale e competente,senza particolari virtuosismi riesce a trovare sempre l'inquadratura giusta e anche diverse trovate interessanti.

Il cast è ottimo,con comprimari di lusso come Paul Giamatti,Philip Seymoue Hoffman,Marisa Tomei,Jeffrey Wright e lo stesso Clooney,per non parlare della bravissima e bellissima Evan Rachel Wood.
Nel ruolo di protagonista Gosling è bravo,anche se francamente mi aspettavo molto di più da lui,e ha recitato decisamente meglio in altri film,fra cui ad esempio "Drive",uscito quest'anno.Non si capisce come mai abbia ricevuto nomination in questa performance e non in quella del film di Refn.

La colonna sonora,salvo qualche pezzo isolato,è totalmente fuori luogo e stona moltissimo con la vicenda,non funziona praticamente mai.Il difetto più evidente del film.

"Le idi di marzo"è un film che sembra finire subito,abbastanza coinvolgente,realista,che però sa di già visto e non dice niente che non si sappia già.Ma in un'epoca come la nostra,ricordarci e farci pensare all'ambiguità della politica è una buona cosa,piaccia o no il film di Clooney..

Jumpy  @  14/09/2011 18:00:52
   7½ / 10
Un filmone politico vagamente thriller solido come una roccia. Certo, il cast di livello eccelso contribuisce in maniera significativa alla riuscita del film, ma anche l'intreccio delle situazioni ed il cinismo e crudele opportunismo del mondo della politica son tracciati con implacabile verosomiglianza... forse un filino esagerata in alcuni passaggi.

Invia una mail all'autore del commento kampai  @  14/09/2011 15:31:16
   7½ / 10
devo dire che clooney come regista è veramente bravo.qui è facilitato da un cast di attori che non sono altro che il meglio del meglio.gosling è bravissimo nella parte del giovane idealista a cui la campagna riserva non poche sorprese.giammatti e hoffman sono comprimari di lusso, si vedono poco ma la differenza si nota.marisa tomei splendida come sempre e la wood brava nella parte dell'anello debole della catena.un gran bel film e anche clooney non sfigura nella parte del viscido morris.

3 risposte al commento
Ultima risposta 27/12/2011 01.01.51
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