sette anni in tibet (1997)

...un po' piatto ed insipido

Un mattone insipido, che non lascia veramente nulla.

ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Pellicola discreta di Annaud che continua a spostarsi tra paesi e epoche storiche, questa volta racconta la storia di questo tizio interpretato da Brad Pitt che è un membro del partito Nazista, giovincello e arrogante, sembra avare la vita perfetta, col suo team va a scalare una montagna in zona Himalaya, però purtroppo per lui scoppia la guerra, è in territorio britannico e viene arrestato, nel frattempo la moglie incinta lo lascia per un suo amico, i suoi compagni di squadra lo odiano, prova a fuggire quattro volte ma viene sempre beccato, insomma gli va tutto malissimo.

Dopo oltre due anni di prigionia riesce finalmente a scappare dal campo, però comunque i suoi compagni lo odiano e lui li sfancula e allora parte solo per l'himalaya, tutto lurido e senza mangiare, da qui attraversa varie peripezie fino a reincontrare uno dei membri della squadra e continuano insieme andando in Tibet, dove la comunità buddhista li accoglierà e si faranno una nuova vita tra le montagne del posto nell'attesa che la guerra finisca.

Annaud narra una storia dalle molteplici funzioni, tirando in ballo svariate tematiche perlopiù di matrice filosofica esistenzialista, prima di tutto interviene il contrasto tra il mondo occidentale e quello orientale, con i primi fissati con il raggiungimento degli obiettivi per essere felici, i secondi che invece rinunciano all'ego e vivono felici a prescindere, il problema del film per quanto il significato sia interessante è che rappresenta questo contrasto in maniera abbastanza didascalica con spesso qualche dialogo a sottolinearlo ulteriormente.

Da queste esperienze e l'incontro col Dalai Lama - all'epoca un ragazzino - Brad Pitt maturerà molta esperienza, ma soprattutto avrà una forte crescita interiore che lo porterà a diventare una persona più empatica, tanto da riuscire a recuperare successivamente il rapporto col figlio che non aveva conosciuto e che aveva, si fa per dire, abbandonato, per andare a fare la scalata qualche anno prima, anche la tematica familiare diventa predominante, col rapporto con la moglie che va a rotoli per i cattivi trascorsi e un figlio che rimpiange di non aver mai visto.

Poi c'è anche un approfondimento del rapporto d'amicizia, specie quello che lega il protagonista con Thewlis, dopo un iniziale attrito i due, anche per necessità, stringeranno un rapporto fraterno che favorirà la crescita di entrambi, ma Annaud tira in mezzo anche altro, anche la politica con l'ultima parte che si concentra sull'invasione della Cina comunista in Tibet, cercando di lanciare un messaggio antimilitarista e antiviolenza. Col protagonista che vive sulla sua pelle, quello che hanno fatto gli stessi nazisti qualche anno prima, rendendosi conto degli orrori che hanno fatto vivere.

Alla fine "Seven years in Tibet" è un film gradevole, ma lo ritengo tra i meno riusciti dell'autore, mi è sembrato un po' troppo didascalico nello sviluppo e che tira in ballo tante di quelle tematiche che non riesce ad approfondirne per bene nessuna, sicuramente è ben confezionato a livello visivo, con quelle scenografie ad ampio respiro delle catene montuose e una buona fotografia dai colori prettamente caldi, oltre alle musiche del grande John Williams che magari non scrive una delle sue composizioni migliori ma è sempre ad ottimi livelli.

Rispetto al libro è poca roba, ma come film è di buon livello grazie all' ottima fotografia e anche buona recitazione da parte del cast.
L'opera è di buona fattura nelle mani di Annaud a mio parere un grande regista ricordiamo In nome della rosa e L'orso che io apprezzai assai.

Il tipico film di cui ho tanto sentito parlare ma che non avevo mai visto...
Per tutta la prima metà ha stimolato il mio interesse, poi ha cominciato a farsi pesante ed alla fine non ne potevo più!
Ben realizzato, discreto Brad Pitt, location fantastiche e bella storia vera da riscoprire.
L'ho trovato più "utile" che divertente comunque sia.

Un viaggio introspettivo nel Tibet, splendida fotografia con una storia di fondo interessante.
Bravo Pitt, in una pellicola Conosciuta.
Buono .7+

Tra i più celebri film degli anni '90 al quale non mi ero mai avvicinato immaginandomi venisse trattato un viaggio interiore attraverso la cultura orientale e tibetana in particolare, cultura che personalmente non mi affascina molto.

In realtà non è così, l'introspezione è poca ma trattasi più che altro di una storia di amicizia/sentimentale ambientata tra la Seconda Guerra Mondiale e la conquista del Tibet da parte della Cina. Immagino che a chi interessa quel tipo di cultura, il film sia risultato anche troppo superficiale, a ragione. A me al contrario è piaciuto, forse proprio per questo motivo, anche se vista l'ambientazione sarebbe sicuramente stato più giusto affrontare l'argomento spirituale in maniera più profonda.

Dato il titolo ci si sarebbe aspettato un film profondo, coinvolgente dalle tematiche di rilievo ed invece 7 anni in tibet vuole essere un film sull'amicizia, sulla storia,sulla politica e sui sentimenti.....un pò troppo e alla fine si arriva a niente.
Film godibile ma tutto sommato asettico che non riesce a coinvolgere ed approfondire realmente.

una straordinaria storia vera raccontata con grande maestria. un pitt perfettamente centrato. ottimo film!

Al di la di una confezione tecnica di tutto rispetto (bellissimi paesaggi superbamente ripresi,ottimi costumi,location adatta alla storia raccontata ecc) Sette anni in Tibet non mi ha convinto quasi per nulla.
Il principale problema del titolo è la totale mancanza di coinvolgimento che trasmette , una freddezza perenne e deleteria che mi ha portato facilmente alla noia e al tedio.
Il piacevole involucro ricreato non riesce a comunicare quello che il regista vorrebbe , e questo è un grosso limite per una storia che dovrebbe fare del coinvolgimento la sua arma in più.
Altro fattore che non gioca a favore del film ,oltre le ritmiche blande, è la forte presenza di una visione occidentale del tutto,che non riesce minimamente a trasmettere quelle emozioni tipiche del cinema orientale.

Passando agli attori Pitt è bravo ma non è ai suoi soliti livelli,ed anzi colloco questa sua performance fra le minori della sua carriera. Anonimo invece David Thewlis.

Insomma Sette anni in Tibet mi ha parecchio deluso,malgrado la fama che si porta dietro. Non sconsiglio del tutto di vederlo perché ,come dimostrano tanti commenti precedenti al mio,è un'opera che può piacere ma personalmente la mia "esperienza" in questo Tibet molto occidentale è stata negativa.

Buon film anche se un pò troppo lento e in alcune scene "scontato".
Molto bella però la fotografia ed i paesaggi.


ps
Sulla storia, e lo scempio commesso in quel parte del mondo, meglio che non commento...o divento volgare....

Anche qua, come successo per Due Fratelli, la critica maggiore che mi sento di fare ad Annaud è la mancanza di coinvolgimento del film: lo spettatore rimane impietrito davanti a una storia ben recitata e ben fotografata, ma la cosiddetta empatia con la pellicola stessa non nasce proprio. Mi aspettavo davvero di più, anche per come me ne avevano parlato (benissimo).

Carino ma non supera del tutto la barriera del mediocre. Pitt non mi è piaciuto.

Non mi è dispiaciuto affatto, ma niente di così sorprendente.

Un buon film ma che mi ha lasciato comunque abbastanza poco e annoiato a tratti...bravino Pitt ma comunque non un film imperdibile...

Buon film con temi interessanti e qualche luogo comune. Pitt non al massimo della forma. Un po' retorico ma tutto sommato non mi è dispiaciuto.

Molto lungo ma la storia è bella e si segue con piacere, bravo Brad Pitt .

Seppur non troppo coinvolgente, "Sette Anni in Tibet" è un film interessante per il contenuto politico di cui è intriso. La storia della amicizia (vera) tra Harrer e il Dalai Lama è trattata da una parte con affabile realismo, dall'altra con sentimentalismo manierato. Stessa cosa vale per il modo in cui vengono descritti il Tibet e il buddhismo.
Rimane comunque una bella storia di redenzione personale e una altrettanto bella lezione sul potere e la politica.

Molto lento...mi ha un po' annoiato...

Gran bel film. Una grande storia di politica, d'amore, di amicizia. Un uomo semplice, scalatore di montagne, percorre un lungo tragitto che lo porta in Tibet, dove conoscerà valori che non aveva mai conosciuto prima. Un turbine di sentimenti e di candore pervade tutta la pellicola, e immedesima pienamente lo spettatore, che resta colpito dalle sensazioni che traspira questa bellissima storia realmente vissuta. Grande merito va a Brad Pitt che è superlativo, una delle sue più grandi interpretazioni. Plauso alla colonna sonora, molto toccante ed emozionante, e alla fotografia: alcune riprese sono veramente suggestive.
In conclusione, un film veramente bello e tratto da una storia vera. Una pellicola commovente ed emozionante, pecca forse di essere lento nella parte iniziale, ma comunque resta un gran film che va visto almeno una volta.

Veramente bellissimo.
Brad Pitt nel pieno del suo splendore e protagonista di un ennesimo capolavoro.

Film un pò monocorde ma dalle tematiche assolutamente affascinanti ed interessanti. Un Brad Pitt molto bravo e una bella ambientazione.

bello

Non si può non riconoscere ad Annaud le sue capacità, nè disprezzare la bella fotografia. Pure Pitt ci prova ad impegnarsi. Però il film sembra lungo il doppio e quel che resta è poco e niente.

Solo perchè ammiro Brad Pitt (in questo ruolo poi dove ci mette del suo, la scena dei due sconosciuti sui cammelli), il regista Annaud e che la storia sia tratta da un fatto realmente accaduto. Avventuroso e istruttivo all'inizio, toccante e melancolico verso la fine.

Senza sottolineare il supporto di fotografie a dir poco straordinarie...il film è a tratti leggero e piacevole come a tratti profondo e ricco di morali e insegnamenti...a mio parere neanche troppo lungo,ed in ogni caso scorre abbastanza piacevolmente...un buon Pitt che risula odioso nella prima parte ma si riscatta durante il film!!Bello!!!

Bah, c'è ancora qualcuno che crede di poter fare bei film con il solo supporto fotografico eccezionale.
Ho avuto difficoltà a seguire 'sto film, l'ho visto a sprazzi: lento, statico, poco interessante. Quasi un prodotto alla Bertolucci.
Strano vedere come tutte le storie che sembrano impossibili sono vere.
Brad Pitt ancora non al massimo. Finale stucchevole.

aldilà del profondo significato celato nella storia,devo ammettere che il film dal punto di vista tecnico non mi ha per niente impressionato sia a livello di scenografia,di regia,di fotografia(considerando l'ambientazione nello splendido Tibet) e tanto meno come interpretazioni con un Pitt decisamente sottotono

Ottima interpretazione di Brad Pitt

Diretto con cura quasi maniacale e maestria da Annaud, interpretato magnificamente e con passione da Pitt, suggestivo nei paesaggi, preciso e accurato nella ricostruzione storica, pregevole e ed eccellente nei costumi, il film è sicuramente ambizioso ma comunque non perfettsmente riuscito. certo tutta la parte ambientata a Lhasa è splendida, commovente, toccante e profondo il rapporto che lega il giovane Lama allo straniero. però il problema arriva dalle parecchie lungaggini che spesso rendono la visione noiosa e pesante (soprattutto la prima parte troppo ripetitiva e quindi senza tensione emotiva). alla fine rimane un film di pregevole fattura e lodevole nell'intento di contribuire a tener viva l'attenzione sulla questione tibetana

SPOILER

Sette anni in Tibet è semplicemente uno dei film più belli che abbia mai visto. Non mi stanco mai di guardarlo. Non riuscirò mai a capire quelli che dicono sia lento. Questo film è lento come si può definire lento BALLA COI LUPI. Solo che molti non si rendono conto che quelli che per loro sono tempi morti per altri, che sanno guardare aldilà del ritmo ad ogni costo, sono momenti di riflessione o, come dire, di "respiro". Come si potrebbe descrivere il Tibet senza soffermarsi sui paesaggi, le montagne, la neve ?
Un film che, se non lo avete visto, vi manca sicuramente.

allucinante, bellissimo a mio parere

Discreto film di Annaud, che perde punti considerando la sua ostentatata ambiziosità, la sua irridicubile prolissità; presente purtroppo anche un pò di noia.

Ottima ad ogni modo la scelta di Pitt come protagonista, attore ormai maturo e variegato, capace di interpretare al meglio i ruoli più disparati.

Film quindi molto buono tecnicamente, di solida sceneggiatura che, però, come già detto, perde interesse se viene considerata la sua pesantezza, nonchè certi suoi punti morti.

Ad ogni modo vale di sicuro una visione.

A mio parere è un film molto interessante, che non annoia e si lascia guardare. Forse in certi punti assume il tono di un documentario, ma rimane comunque una pellicola godibile. Da sottolineare inoltre la prova di Brad Pitt, maturo e convincente. Un film da rivalutare.

Mah, sono rimasto alquanto indifferente dopo la visione di questo film. Sicuramente è un'opera ben fatta, sorretta da buoni attori e da scenari magnifici, ma per il resto sembra troppo artefatta e manierata. Ho avuto l'impressione che Annaud volesse blandire il pubblico con una storia mirata a sentimentalismi e temi un pò banali.
Senza infamia nè lode.

Noiosissimo... Praticamente sembra non finire mai! L'avevo visto al cinema e non mi aveva impressionato per niente. Ammetto che però l'idea di fondo era interessante!

bello bello e poi bello!
la storia del tibet ben riassunta e spiegata....
un bred pitt davvero ok.....x il suo film in assoluto piu' bello!

tosto, ma x ki ama il genre drammatico-storico,`e' da non perdere...
bellissimi paesaggi inoltre....ovviamente.....

commovente!

Ottimo dal punto di vista tecnico, molto curata la fotografia, un bravo Annaud direi. Buona l'interpretazione di Pitt, che mi ha piacevolmente sorpreso, peccato, però, per la trama che non sembra spiccare il volo con decisione. 7, ma avrebbero potuto fare un po' meglio.

Troppo tirato .

Un film al quale sono piu' che affezionato,saro' troppo personale ma vedere quei posti,quella gente,quell'aria......mi fa sentire come a casa.Pitt enorme,una storia raccontata perfettamente.....

"....perche' tu sei la mia via per la liberazione...."

A molti potrà risultare noioso e lento ma io lo trovo un gran bel film, con un Brad Pitt molto bravo nella sua parte. I paesaggi incantevoli contornano un'amicizia davvero invidiabile (quella fra Pitt e il Dalai Lama) e un Tibet misterioso e affascinante.

SPOILER

Sarà un pò lento,ma secondo me la lentezza è voluta, proprio per caratterizzare la civiltà tibetana,tranquilla e pacifica.
Un bel film con una delle migliori interpretazioni di Pitt.

Devo ammettere che il film ha classe (realizzazione tecnica davvero eccellente), però osa poco nella sceneggiatura e la storia resta sempre ad un livello medio.

Film avviluppato su se stesso e sulla pur ottima interpretazione di Brad Pitt. L'autocompiacimento è tanto e tale da risultare alla fine poco coinvolgente ed eccessivamente lento anche per chi ci si avvicina con le migliori intenzioni. Ottima comunque la confezione, di gran classe.

sarà anche lungo...ma non si può non considerarlo un gran bel film...

Ehm , durante il film mi sono addormentato.

Bel film,con concetti molto profondi,da vedere

Nonostante sia piuttosto lento (per alcuni potrebbe essere noioso), l'ho rivisto diverse volte!

La storia, vera, di H. Harrer, trasportata dal libro di memorie al film da un Annaud non proprio in stato di grazia, ma comunque più che dignitoso. E' inutile dire che i paesaggi sono stupendi e che Brad Pitt è un grande attore (non eccelso come recitazione, ma assolutamente ideale come maschera per un certo tipo di personaggio). In qualche punto è un po' lento e come sfilacciato, altre volte scontato e troppo prevedibile, nell'affrontare il tema dell'incontro fra l'Uomo bianco e le "civiltà primitive".
L'invasione del Tibet da parte della Cina comunista è stata una delle tragedie dimenticate del secolo scorso. E' bene ricordarla sempre.
Anche se in questo film non mi pare si riesca a cogliere perfettamente il senso profondo della religiosità buddista e tibetana (non mi pare, cioè che il regista voglia approfondire il tema), rimane comunque il grande valore di testimonianza che Sette anni in Tibet ha rispetto alla perdurante oppressione cinese esercitata contro un popolo pacifico ed una nazione che non si poteva difendere.

Un film ke fa molto riflettere non solo su uno dei capitoli + neri della storia... ma anke sull'uomo e i suoi difetti... la sua malvagità... e su cm si dovrebbe vivere realmente... Se fossi oggi tutti cm quel popolo ke vive pacifico sperduto tra le montagne... oggi nn c sarebbero guerre!!!! Commovente... ricco di riflessioni... CM LA RICERCA DI SE STESSI POSSA FAR RINASCENERE UN UOMO... VEDETELO!!!

Film bello e ricco di significato.
Bella ed interessante la trama, che all'inizio sembra imboccare un certo percorso (avventuroso), ma poi si intreccia con le vicende storiche dell'occupazione Tibetana da parte dell'esercito comunista cinese.
Il tracciato storico si intreccia con l'analisi e la cultura del mondo buddista, l'evoluzione che percorre il protagonista (buona l'analisi introspettiva), e la ferma condanna ad ogni forma di violenza (le tragiche vicende della guerra)..
Affascinanti le ambientazioni, di quello che può essere giustamente definito "Il tetto del mondo" ..buono anche il finale!
Positiva ma non esaltante la prova degli attori, tra tutti Brad Pitt ..buona anche la regia del bravo ed esperto maestro Jean-Jacques Annaud.
Film certamente da vedere per gli interessanti spunti di riflessione che riesce ad elargire..

bello!
davvero davvero bello...

....mi ricordo che questo film mi emozionò e fu molto commmovente quando lo vidi al cinema....in effetti il mio parere non è cambiato molto...se prima avrei dato 8 adesso do 7e mezzo.ho trovato che è a tratti un po' fermo e lento.ciò non toglie che la trama sia sempre molto interessante accompagnata da meritevoli interpretazioni.Brad mi ha stupito molto qui, è l'unico film in cui interpreta il personaggio Bene.Eccetto che in "sleepers" e in questo film, brad non mi è più paciuto in nessun altro film.

Film davvero bello! Brad Pitt sempre all'altezza.

una storia niente male, ma comunque un film che secondo me non è poi così drammatico... voto 6.5 , ma do un 7 perchè ,anche se non ti coinvolge più di tanto,riesce nell'intento di mettere alla luce alcuni fatti storici.

Parte bene, con una buonissima prima parte e con un ottimo Brad Pitt. Però complessivamente non mi ha entusiasmato.

Film un pò compiaciuto ma comunque spettacolare. Grande fotografia a riparare una scenggiatura un pò povera ma cucita bene su Pitt.
Sarebbe un 6.5 ma alzo un pò per Annaud che mi è sempre piaciuto.

PS: Se volete vedere la versione ben fatta di questo film puntate su Scorsese e kundun.

l'ho visto tanto tempo fa', se nn ricordo male era 1 gran film. lo rivedrò cmq

Lo ritengo il film di Brad Pitt migliore, ma questa è la mia idea personale ed è ovvio che altri potranno dire diversamente.
Ho spesso paragonato questo film a Balla coi lupi. In effetti è un viaggio non solo attraverso l'Asia, ma anche attraverso se stesso, del protagonista. Heinrich Harrer è un austero austriaco, pieno soltanto del proprio ego. Al punto da ignorare del tutto la mogliettina e il suo figlio nascituro, per amore di una missione che non andrà a segno. Per contro, scoprirà il vero valore dell'esistenza nel posto più isolato del mondo, e un bambino molto "speciale" lo reindirizzerà verso la strada che aveva smarrito.
Bravissimo anche Thewlis.

MeMolto bello. Grande Pitt

che ****ta!!!

Uno dei più bei film di Brad Pitt. Da vedere.

Veramente bello.
E bravo anche Brad Pitt che, non solo è bellissimo, ma ha anche recitato bene. Il trucco, che lo fa sembrare un vecchio per le difficoltà che sta sopportando, è perfetto.
Bella l'amicizia che si crea tra il giovane Dalai Lama e questo austriaco che cerca in ogni modo di aiutarlo nella sua innocente, intelligente e curiosa ricerca di sapere sempre di più. A sua volta imparerà la saggezza dal ragazzo. "Non sei mio padre. Tu un figlio lo hai...".
Finora una delle migliori interpetazioni che mi è capitato di vedere da Pitt.
Miiiiiiii, quanto è bello!

Film molto bello ed intelligente.
Peccato che ci sia Brad Pitt che come attore vale proprio poco (ha un'unica espressione...)
da vedere.

ma quanto è bello brad pitt?! in questo film tra l'altro secondo me è anche molto bravo, meglio sel solito
definirei questo film affascinante e shockante

Mi ha fatto vivere momenti di pura suggestione.
Brad Pitt è molto bravo, il Dalai Lama paradigmatico. Il film mette nella necessaria cattiva luce il governo cinese, reo di uno dei principali abusi umanitari registrati negli ultimi secoli.