brother regia di Takeshi Kitano Giappone 2000
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brother (2000)

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locandina del film BROTHER

Titolo Originale: BROTHER

RegiaTakeshi Kitano

InterpretiTakeshi Kitano, Omar Epps, Claude Meki, Masaya Kato, Susumu Terajima

Durata: h 1.50
NazionalitàGiappone 2000
Generedrammatico
Al cinema nel Novembre 2000

•  Altri film di Takeshi Kitano

Trama del film Brother

Yamamoto, membro della yakuza, è uscito sconfitto da una guerra contro una famiglia rivale. Abbandonato anche dal fratello più leale si reca negli Stati Uniti per trovare Ken, suo fratello minore, andato via di casa per studiare a Los Angeles. Appena sbarcato in America si imbatte in Denny. Yamamoto, sperduto in un paese di cui non conosce la lingua e la cultura fa fatica a trovare informazioni su Ken. Nonostante tutte le difficoltà viene a sapere che il ragazzo è diventato uno spacciatore ed è amico di quel Denny che aveva incotrato al suo arrivo.

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Voto Visitatori:   7,57 / 10 (76 voti)7,57Grafico
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Voti e commenti su Brother, 76 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Filman  @  30/08/2023 11:38:21
   6½ / 10
Con BROTHER, Takeshi Kitano sprigiona il regista insicuro del proprio operato, voglioso di mettere sé stesso in discussione, perdendo così i propri tratti distintivi. Si parla infatti di un film di yakuza più "puro" e interamente inscatolato nella sua definizione, rispetto ai precedenti film dell'autore, ma anche di un film di genere internazionalizzato, come se fosse figlio di una cooperazione. In generale, non sembra neanche esserci lo stesso regista giapponese alla cabina di regia: le tinte calde invece di quelle fredde, le pennellate grigie invece di quelle colorate, la metropoli invece della natura, gli spazi evanescenti invece che quelli "reali" dei bassifondi, la camera in movimento invece delle inquadrature fisse, eccetera.
Si giudica questa "chiamata all'anonimato", chiaramente, sulla base del regista, del suo nome e della sua carriera, altrimenti parleremo di un film normale piuttosto che di un'automutilazione artistica.

Goldust  @  09/11/2022 17:54:32
   5 / 10
Mi meraviglia la media voto di questa pellicola, per me è un film mal girato ed interpretato, e anche pieno di eccessi ( esplosioni di violenza, silenzi che vorrebbero essere contemplativi, maldestri slanci autoriali, un finale che potrebbe essere definito tanto eroico quanto stupido ). Kitano vorrebbe esportare il suo cinema in America e ricrea un mondo gangster zeppo di personaggi senza dimenticare le classiche convenzioni morali d'oriente: ma il risultato è stridente e molto spesso pesante, anche perchè l'ironia presente non funziona.

VincVega  @  23/07/2019 10:07:37
   7 / 10
Trasferta statunitense per Kitano, che confeziona un buon gangster movie, che contiene la cifra stilistica del regista giapponese unita all'ambientazione losangelina. Ritmi non troppo lenti lenti, esplosioni violente, battute simpatiche, zone malfamate, codice d'onore nipponico. E' un po' questo "Brother". Non è tra i migliori di Kitano, ma è comunque godibile.

Thorondir  @  25/01/2019 18:16:38
   7 / 10
Pseudo gangster sui generis con un Kitano ancor più inespressivo del solito: senza puntare a nessun tipo di sofismo politico e/o tematico, Kitano gira un semplice gangster pieno di sparatorie e personaggi oltre lo strambo, echeggiando il cinema giapponese/asiatico e quello tipicamente poliziesco statunitense anni '70 (senza che sia un poliziesco). Ci si diverte.

kafka62  @  18/04/2018 14:09:18
   7 / 10
I personaggi di Beat Takeshi sono sempre, paradossalmente, in bilico tra straniamento e partecipazione. Dico paradossalmente, perché mentre da una parte, impassibili e apatici, mettono continuamente in gioco la propria vita (e quella degli altri) in situazioni al limite dell'azzardo, dall'altra donano il proprio affetto con disinteressato e commovente altruismo proprio quando meno uno se lo aspetta. E' così anche per Yamamoto, yakuza in trasferta in America, che, prima di consegnarsi a quello che è un vero e proprio suicidio (uno dei tanti nella carriera di Kitano), mette in salvo il negro Denny, eleggendolo inaspettatamente a fratello. Non è ovviamente una fratellanza biologica e nemmeno è legata a legami di clan, bensì alla mutua solidarietà originata dalle comuni esperienze di vita, anche le più bizzarre (Yamamoto all'inizio del film colpisce infatti Denny all'occhio con una bottiglia spezzata, poi lo imbroglia ai dadi, e più avanti è da lui involontariamente ferito con un colpo di pistola all'addome).
"Brother" non è tuttavia uno dei migliori film di Kitano, nonostante la maschera impenetrabile di Beat Takeshi offra indimenticabili smorfie, ghigni e tic, e nonostante siano presenti anche qui, come nelle altre sue opere, la poetica della sconfitta, i tempi morti riempiti dal gioco (che ricordano "Sonatine") e i temi dell'amicizia, dell'onore e della violenza. Anzi, è proprio la violenza che lascia un po' perplessi. Amputazioni, harakiri, torture e sparatorie sono così efferate, parossistiche ed esasperate, che Kitano sembra far pendere definitivamente il piatto della bilancia a favore delle scene a effetto più grandguignolesche (e spesso gratuite) a scapito, irrimediabilmente, delle ellissi e dei fuori campo per cui era giustamente rinomato. Non voglio dire che Kitano sia con questo film approdato alla maniera e alla stanca ripetizione di se stesso (giacché ambientazione e personaggi per la prima volta non giapponesi stanno comunque a testimoniare una apertura, una evoluzione), e poi "Brother" è per molti versi eccellente, certo è che i risultati di "Sonatine" e di "Hana-Bi" sono ben lungi dall'essere stati sfiorati, o soltanto avvicinati.

MonkeyIsland  @  15/01/2017 16:45:35
   6½ / 10
Vola nella prima mezzora poi si fa un po' troppo ripetitivo e scontato; da lodare come sempre lo stile di Kitano come la sua recitazione ma qui i personaggi non lasciano troppo il segno.

Guy Picciotto  @  03/03/2016 23:58:55
   8 / 10
qualcuno ha detto "un sonatine più in salsa yankee"
macchè... questo è pure superiore a sonatine dio bono

1 risposta al commento
Ultima risposta 04/03/2016 00.02.07
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GianniArshavin  @  10/02/2016 12:30:11
   5½ / 10
Continua il mio rapporto negativo con il cinema di Kitano.
Dopo aver esplorato con scarso giovamento una parte della sua filmografia dedita a tematiche intimiste e sentimentali ho deciso di provare con uno dei suoi yakuza/gangster movie ma i risultati sono stati i medesimi.
Il film tratta con discreto acume il tema dell'incomunicabilità fra culture ,senza dimenticare tematiche tipiche del genere come il rispetto in famiglia e l'onore.
Kitano interpreta un personaggio affascinante e interessante , sicuramente uno dei punti di forza del prodotto.
Discreta la prima parte , tuttavia lo sviluppo composto da un'alternanza di fasi di calma/scoppi di violenza alla lunga risulta ripetitivo e infatti ho avuto difficoltà nella visione del secondo tempo.
Il ritmo vive di alti e bassi , di momenti coinvolgenti e di altri abbastanza piatti. Non bastano sequenze di violenza molto esplosive e una gran perizia tecnica per risollevare la storia.
Comunque Brother è un film valido e il mio è un giudizio espressamente soggettivo. Purtroppo dopo questo suo terzo lavoro che guardo il legame fra me e Kitano è ancora molto freddo.

alex94  @  04/06/2014 14:55:22
   8 / 10
Primo e unico film di Kitano che ho visto e devo ammettere che mi ha piacevolmente colpito. Kitano racconta la storia di uno yakuza che dopo aver perso una guerra contro un 'altra famiglia in Giappone fugge in America dal fratello Ken, un piccolo spacciatore.Pochi ed essenziali i dialoghi,elevata caraterizzazione dei personaggi e una buona dose di poesia rendono Brother un film da non perdere.Ottima la regia e la recitazione di Kitano nei panni del protagonista.

Trixter  @  11/11/2013 22:33:21
   5½ / 10
Apprezzo molto il cinema profondo e (apparentemente) minimalista di Kitano, ma questo Brother non sono proprio riuscito a digerirlo. Ben lungi dall'essere un capolavoro, Brother è una pellicola debole, sfilacciata, recitata veramente male, troppo soporifera. E non basta la stucchevole, infinita sequela di ammazzamenti per tener sveglio lo spettatore, vista la fumosità della trama ed i dialoghi fin troppo scheletrici e senza profondità.
Ho sempre ritenuto incompatibili il cinema di Kitano e quello made in USA, ed i tentativi di contaminazione ed interscambio cercati con 'Brother', a mio parere, floppano clamorosamente attraverso una resa tutt'altro che convincente. Per apprezzare il grande Takeshi meglio rivolgersi altrove.

Crazymo  @  18/04/2013 00:09:39
   8 / 10
Kitano si sposta in america e tutto fa meno che commercializzarsi, almeno volutamente; il film ha una storia e una narrazione più lineare ed è molto probabilmente il film di Kitano con il più alto bodycount (Ogni scena di omicidio è indimenticabile, creata con la solita ed inimitabile maestria del regista) ma è tutto un riflesso della storia, che comunque non tende a spettacolarizzare e presenta in un'ora e quaranta notevoli momenti di silenzio e di riflessione, come in tutti i film del regista. Kitano non punta alla descrizione minuziosa della vita yakuza, tant'è che molte cose sono spesso abbozzate e un pò confuse, ma al rapporto fra i vari membri della yakuza e il resto del mondo; siamo negli USA ma non per questo la società cambia, siamo sempre in un mondo oscuro e spietato dove questi yakuza danno un valore estremamente futile alla vita altrui, giudificando ogni cosa, persino le proprie scelte, attribuendo tutto all'inevitabile destino, un destino contro il quale il nostro Beat Takeshi, come in tutti i suoi film, va senza cercare alternativa, sa fin da metà film come tutto andrà a finire, ed esattamente come in Sonatine vive questi suoi ultimi giorni giocando con un amico che per lui vale più di un fratello, inverosimile in questo clima mafioso ma veramente toccante, soprattutto nel finale, in cui tutto viene portato ad una dimensione superiore, il protagonista decide di vivere questi ultimi giorni riflettendo sul passato e vivendo il tutto con estrema ironia, anche nei momenti più crudi ("Ti dò 10 dollari se riesci ad ucciderlo con un colpo"), mettendo sempre il gioco al centro di ogni situazione, qualsiasi essa sia. Quindi il primo film di Kitano che vede la yakuza strettamente dall'interno contaminando il tutto con la sua solita aura di profondità, anche se è vero, forse manca un qualcosa che riesca ad elevarlo a capolavoro. Magnifica la colonna sonora di Joe Hisaishi. Magnifica la sequenza finale nel deserto e come sempre inimitabile Kitano con la sua ironia che permea un pò tutto il film, senza sminuire il suo spessore. Un gran film sulla yakuza, unico nel suo genere!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  28/02/2013 20:24:35
   7½ / 10
Kitano va in America e sforna l'ennesima pellicola di valore nella sua carriera. Non sono per nulla d'accordo con chi ha parlato di una sorta di Sonatine made in USA, in fondo è lo stile di Kitano ad essere cosi inconfondibile che qualcuno potrebbe trovare analogie in tutti i suoi film volendo. Ci sono sempre i giochi (anche in spiaggia, ma è una scena brevissima e quasi non si nota), c'è il martirio del protagonista, la trama che prosegue lenta verso un inevitabile finale che poi è una delle cose più belle ideate dal regista.
Nonostante tutto, e nonostante "L'estate di Kikujiro" girato precedentemente, Brother è un brusco e lapidario ritorno al cinema per cui Kitano era (è) conosciuto nel mondo, se possibile ancora più violento del solito e stranamente molto dialogato. Ma in fondo non è cosi strano: i dialoghi sono cosmopoliti e passano dal giapponese all'americano (perlomeno nella versione originale, non so quella doppiata) cosi da mettere al centro del discorso l'incontro/scontro tra culture con l'inaspettata fratellanza tra il protagonista e suo "fratello". è anche un film che forse non riesce a dire completamente tutto ciò che vorrebbe a differenza di altre produzioni di Kitano, ma può bastare.

Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma  @  05/02/2013 17:27:53
   6½ / 10
Primo passo falso di un maestro del cinema contemporaneo. Senza la poesia della sua violenza, e con un crescendo drammatico fin troppo prevedibile (e violentissimo) che si tramuta in una vendetta troppo spicciola per il regista di capolavori come Sonatine o Hana-bi.

Sopra la media di molto cinema gangster americano, questo è ovvio.

SelFxTreem  @  24/10/2012 00:39:39
   8 / 10
Un ottimo film del suo genere ma che presenta moltissimi temi e diverse chiavi di lettura. La trama è banale ma credo che sia volutamente così per far cogliere altri aspetti del film. Alcune scene confesso di non averle capite appieno ma questo nontoglie nulla alla godibilità del film.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER Sconsigliato da vedere a caso. Realizzazione direi sufficente. Nel complesso un film che mi ha lasciato qualcosa, il che non è poco!

_Hollow_  @  11/02/2012 03:11:29
   7 / 10
Con tutta probabilità il peggior Kitano insieme a Zatoichi. Non a caso i due film più occidentali e tristemente proprio quelli che l'hanno reso famoso all'estero. Sarebbe bello se col finale avesse voluto rappresentare questo concetto: nel cinema hollywoodiano non c'è posto per la mia yakuza. "I want to believe".
In ogni caso il film brutto non è, ma niente a che vedere con ciò che Kitano è capace di fare ... per fortuna s'è saputo risollevare alla grande.

nick9001  @  27/09/2011 17:15:12
   2 / 10
Questo film non mi è piaciuto, lo spettacolo nel suo complesso non mi ha minimamente coinvolto.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  09/05/2011 13:48:46
   8½ / 10
Ottima trasferta americana di Kitano, con un film il cui contesto ambientale straniero accentua in una certa misura l'incomunicabilità di due mondi differenti. Il personaggio di Kitano è molto vicino a quello di Sonatine, dall'aplomb simile e con la chiarezza di un percorso verso un destino di morte inevitabile.

Cannibal Bunny  @  26/04/2011 10:37:07
   7½ / 10
Un gran film davvero. Non so quante parole ci siano ancora da dire che non siano già state dette o riversate su carta. Era da un pezzo che non vedevo tante sparatorie. Di Kitano finora avevo visto solamente Zatoichi, adesso inizia il recupero delle altre.

Danyeluzzo  @  19/12/2010 21:46:48
   9½ / 10
A mio parere stupendo!!! Solo Kitano e pochi altri sono capaci di tanta durezza e schiettezza!!!

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  04/10/2010 12:36:02
   7 / 10
Trasferta parzialmente riuscita, non per incapacità di Kitano ma per un contrasto tra culture che stride un po'troppo sulla pellicola: non riesco a conciliare la recitazione sopra le righe all'americana con la profondità di quel che Kitano sa comunicare anche solo coi suoi sguardi. Forse era l'unica via di mezzo possibile, non saprei. Non è un brutto film, ma la parte occidentale funziona peggio dell'altra, come 2 fluidi che proprio non si mescolano.

LoSpaccone  @  15/05/2010 12:25:37
   5 / 10
Le impennate di violenza mi lasciano totalmente indifferente. Apprezzabile il tentativo (riuscito solo in parte) di enfatizzare l'incomunicabilità tra culture attraverso uno sguardo volutamente eccessivo ai codici morali interni alla yakuza, ma il film é recitato e diretto coi piedi.

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Ultima risposta 27/09/2011 16.52.47
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*-sky-*  @  06/04/2010 14:53:27
   6 / 10
violento, a volte noioso, a votle senza senso...

maurimiao68  @  09/03/2010 02:17:18
   8 / 10
Sensazionale!!!

1 risposta al commento
Ultima risposta 27/09/2011 16.54.35
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Wally  @  07/03/2010 02:01:12
   6 / 10
Bang, Boom, Sdang, Ratatatata! Sarà che non capisco il cinema orientale, sarà che non mi sono impegnato nella visione! Sarà che sono un ignorante! Ma forse preferisco vivere nella mia ignoranza!

Spari di qua e spari di la! Un film che scorre con una velocità assurda senza mai un dialogo avvincente solo suoni di proiettili esplosi!

Sono l unico a schifarmi della recitazione di tutti sti attori??? L unico che si salva è Omar Epps (attore di DrHouse e pure personaggio del videogioco DefJam Fight For NY) E se lui è il più bravo allora siamo messi male male!!!

In compenso si salva la regia in certi punti e qualche trovata che mi ha ricordato i vecchi SpaghettiWestern! In più tratta molto bene l amicizia!

Memorabile solo il finale! Da li il mio 6!!!

Morale della favola??? Che a noi Italiani non ci dovete ca..are il ca..o! MENGHIA!

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Ultima risposta 04/10/2011 00.29.18
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Invia una mail all'autore del commento Gondrano  @  18/02/2010 12:21:27
   8 / 10
Davvero bello.
E' costituito dalla proporzione perfetta tra azione e riflessione, mai troppo serio, mai troppo leggero.
La parabola di Yamamoto si svolge velocemente ma non superficialmente, e la storia avvince, complici alcune sapienti svolte anche inaspettate.



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Che gran regista Kitano.

voltagabbana  @  14/02/2010 14:08:41
   8 / 10
Kitano si trasferisce in America e gira un Gangster Movie alla sua maniera.
I tempi sono quindi molto più dilatati e l' azione e la violenza vengono dosati con sapienza e moderazione dal regista, per lasciare più spazio all' approfondimento psicologico dei personaggi e ai legami che si creano durante lo sviluppo narrativo.
Non è quindi un film d'azione ,è un film di Kitano che consiglio soprattutto a chi non dovesse conoscere il regista per rimediare subito a questa grave mancanza.
E poi lui come attore ( è il protagonista), è davvero formidabile.
Grande Beat!!!

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Invia una mail all'autore del commento s0usuke  @  24/01/2010 16:13:17
   7½ / 10
Rielaboro alcuni miei voti per meglio proporzionare altre mie valutazioni.

E' orfano (anche se non del tutto) della poesia di HANA-BI. Un film molto intenso, carico di passione... uno yakuza è sempre uno yakuza, non c'è paese che tenga... sà quando colpire, sà quando è giunto il suo momento. "L'UOMO CHE NON CONOSCE LA PAURA, CONOSCE IL SUO DESTINO" dal trailer del film...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  03/12/2009 11:23:24
   8 / 10
Le suggestioni artistiche di Takeshi Kitano sbarcano in America con un film in cui le caratteristiche peculiari della filmografia del regista/attore si fondono con quelle tipiche del gangster-movie occidentale.Si rimane comunque su binari più vicini ad uno stile di cinema asiatico tipico dell’autore,bravo nel disimpegnarsi attraverso un’articolata sceneggiatura,stesa da lui stesso,costituita da improvvise esplosioni di violenza,silenzi simbolici e codici morali inviolabili,vendette e scontri sanguinosi tra gang rivali,senza mai perdere di vista il distintivo “magic touch” che ne contraddistingue le pellicole,concernente in spiazzanti slanci poetici ed umoristici di rara intelligenza.
Come al solito Kitano lascia esterrefatti per la profondità con cui riesce ad affrontare temi che sembrano esulare dai punti focali del narrato,in realtà riesce ad estrapolarne l’essenza con una semplicità disarmante.”Brother” ne è un chiaro esempio,un ragionamento sull’incomunicabilità non solo tra culture diverse ma anche tra ceti sociali differenti.Un trattato crudele sull’appartenenza inviolabile ad un nucleo famigliare,in questo caso malavitoso,per il quale ogni sacrificio richiesto non può essere considerato eccessivo.
La trasferta a stelle e strisce dell’imperscrutabile Kitano sorprende per lucidità analitica e gestione delle tempistiche confermando ancora una volta la grande poliedricità di questo artista.

Invia una mail all'autore del commento DonD  @  18/11/2009 10:26:22
   4 / 10
Non mi è piaciuto, l'ho trovato noioso e vuoto.

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Ultima risposta 27/09/2011 17.00.21
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ROBZOMBIE81  @  13/11/2009 12:03:45
   7½ / 10
Molto bello questo gangster movie di Kitano che personalmente fatica a ingranare nei primi venti minuti ma che risulta poi essere un film molto avvincente,con un crescendo di situazioni e di potere dai risvolti amari dove la fratellanza è vista non solo nel contesto familiare..ottime interpretazioni e una bellissima fotografia..

FurFante9  @  23/07/2009 10:15:41
   5 / 10
In questo film giapponese girato negli USA ci sono violenza, onore, ma anke l'assurdo. Non m'ha convinto e non posso dire ke mi sia piaciuto chissà qnt.
Niente di che, si dimentica in fretta!

inferiore  @  23/07/2009 07:38:02
   9 / 10
Il primo film di Kitano che vedo e ne sono rimasto totalmente affascinato. Un gangster movie a tutti gli effetti, composto da lunghi silenzi ma anche da brusche accellerazioni di ritmo. Fotografia ben curata e trama ottima. Bravo Kitano a fare il triplo ruolo di regista, attore e sceneggiatore, bravo anche Epps che ricordo felicemente nel contesto del Dr. House. Appropriata anche la colonna sonora, grandissimo finale. Consigliato.

3 risposte al commento
Ultima risposta 01/08/2009 13.18.08
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Invia una mail all'autore del commento RadicalGrinder  @  14/07/2009 22:51:41
   8½ / 10
Un colpo 10 dollari, chi vuole provare?
Provaci... se lo ammazzi con un colpo, ti da 10 dollari!

Invia una mail all'autore del commento Banana Pie  @  11/07/2009 13:42:06
   9 / 10
Bel film, intenso e divertente. Può sembrare una copia minore di Sonatine o di Hana-bi, in realtà mantiene una propria dignitosa identità anche se risulta comunque inferiore agli altri due. Comunque un ottimo film, degno di Kitano. Il tema principale è quello della fratellanza [spoiler 1].
PS: Oddio, Masaya Kato non sa recitare però [spoiler 2].
[spoiler 3]

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Tuonato  @  30/06/2009 00:18:07
   5½ / 10
In questo yakuza film girato negli USA ci sono tutti i soliti elementi di Beat Takeshi: violenza, delicatezza, onore e le immancabili situazioni al limite dell'assurdo. Però non m'ha convinto e non posso dire mi sia piaciuto.
Nientedeche.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Granf  @  27/04/2009 20:37:36
   8½ / 10
Ancora uno splendido film di Kitano, che per la prima volta non dirige in patria e firma un film yakuza violento e dolorosissimo. Sicuramente inferiore ad altri suoi film, "Brother" è comunque un valido esempio di grande cinema, che mischia sapientemente ironia, violenza, diversità, fratellanza e amicizia in un contesto sociale che risulta identico anche in una cultura completamente opposta, infatti siamo dall'altra parte del mondo. Completamente disilluso e alla continua ricerca di un qualche spiraglio di salvezza che puntualmente non si trova, fino all'immenso finale, ormai marchio di fabbrica.
La scelta della trasferta americana diventa l'occasione per confrontarsi con i maestri Scorsese, De Palma ecc., Kitano ci prova con ironia e passione riuscendo a colpire nel profondo, i paragoni sono inutili. Applausi a Takeshi.

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Ultima risposta 28/04/2009 12.09.05
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BlackNight90  @  19/04/2009 20:09:31
   8½ / 10
Da una parte all'altra dell'oceano, dappertutto la condizione dell'uomo è sempre la stessa. Questo sembra dire Kitano raccontando una storia sulla yakuza tipica dei suoi film in un contesto occidentale atipico: lo stile è il suo ed è sempre intrigante, la qualità è elevata anche se non raggiunge i livelli di lirismo di opere come Hana-bi (ma era inevitabile, non c'è da farne una colpa del regista).
Kitano non si preoccupa di fare un resoconto dettagliato di una scalata al potere come in un gangster-movie qualsiasi, ma vuole mostrare come un mondo di violenza e crimine possa condizionare i comportamenti degli uomini tanto da far sembrare un destino di morte come una condanna inevitabile: certo, la morte non concede tregue e non lascia scampo, ma Kitano ci ricorda come il destino sia spesso una semplice scusa per giustificare le nostre scelte. Vivere in uno stato di sofferenza, credendo nell'impossibilità di cambiare, nel torpore di un'anima assuefatta alla brutalità della vita non è un buon movente per scegliere una "cattiva strada": si può trovare consolazione nel piacere dell'amicizia, nella risata con qualche spirito affine, poco importa se ha un diverso colore di pelle, poco importa che ai balli giapponesi si sostituiscano palloni da basket.
Una fratellanza non di sangue ma di gesti e azioni, un'amicizia più forte di qualsiasi vincolo familiare o sociale, che si rivela in un finale tragico e doloroso (i finali in Kitano sono tra le cose più belle dei suoi film): in fondo, Brother è un film malinconicamente ottimista.
Glaciale e perfetto (non inespressivo, occhio) il volto di Kitano nell'esprimere la rassegnazione di un uomo che non è più in grado di darsi speranze, molto bravo anche Omar Epps (il futuro dr.Foreman).

17 risposte al commento
Ultima risposta 21/04/2009 18.25.08
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TheLegend  @  12/03/2009 02:18:42
   9 / 10
film stupendo,mi ricordo ancora la prima volta che l'ho visto...vorrà dire qualcosa....

Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  11/03/2009 00:36:32
   8 / 10
Un film alla Kitano, nonostante il contesto occidentale. Ironia, humor, violenza e Yakuza, con un filo di filosofia e un finale che dire strepitoso è poco. La faccia del maestro granitica. Mafia, sangue e soldi. Fratelli, quelli veri. C'è di tutto. Forse manca un po' di approfondimento, alcuni passaggi sono superficiali (da non confondere con quelli leggeri), non è un capolavoro ma a me è piaciuto. Da vedere.

VikCrow  @  04/03/2009 02:55:10
   6½ / 10
Tentativo di occidentalizzazione. Errore gravissimo!!
Pur essendo simpatici gli attori, "Brother", rimane uno dei peggiori film del regista...

7HateHeaven  @  23/01/2009 15:06:46
   8 / 10
Gran bel film, più occidentale rispetto alle altre opere di Kitano...
Ritmo veloce, uccisioni, colpi di scena, violenza rubano spazio ai classici balletti e lunghe pause a cui ci aveva abituato...
Bravi gli attori e bella la trama...
Personalmente lo ritengo leggermente inferiore a Zatoichi

Ciaby  @  24/12/2008 13:02:27
   7 / 10
simpatico l'attore di colore, simpaticissimo Kitano. Ma il film non è convincente

genki91  @  11/11/2008 15:59:03
   9 / 10
Kitano è un maestro.
La pellicola qui presente è una perla rara.
Attori ottimi, a parte Kitano che è superlativo.
Storia agghiacciante.
Sceneggiatura e riprese da maestro.
Voto 9.

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Ultima risposta 13/11/2008 16.02.15
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  12/10/2008 15:04:34
   8 / 10
Tutto scorre, ma tutto resta com'è.
Elegante parabola di Kitano sull'impotenza dell'essere umano.

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  25/05/2008 15:34:27
   7½ / 10
Con "Brother" Kitano demitizza l'immagine della famiglia, e precipuamente le parentele fondate sui rapporti di sangue. Nel mondo dipinto dal regista giapponese, ad assumere più rilevanza sono i vincoli di affiliazione alle famiglie "innaturali" (come la Yakuza), nelle quali i singoli membri sono disposti a tagliarsi un dito o a sventrarsi per dimostrare la loro fedeltà. Ma ciò che, più di qualsiasi altra cosa, si eleva al di sopra dei legami di sangue è l'amicizia, nella quale il senso di devozione per l'altro può portare al sacrificio di sè. Yamamoto e Denny stabiliranno questo vincolo strettissimo, che porterà uno dei due ad immolarsi per salvare la vita all'altro.
"Brother" è un'altra importante opera di Kitano, in cui si mescolano ancora una volta la violenza della realtà delinquenziale con la delicatezza di alcune sequenze -anche se mancano i momenti di alto lirismo di cui sono pregni "Dolls" e "Hana-bi", in cui ricorre il mare come placido e costante elemento imperturbabile alle disgrazie umane ma soprattutto come simbolo di qualcosa di imperituro, di un "eterno ritorno" che segna ineluttabilmente la condizione dell'essere umano. Come al solito memorabili i silenzi che caratterizzano i rapporti tra Kitano e i vari personaggi, quasi a testimoniare la mancanza di risposte e la rassegnazione di fronte a un mondo contrassegnato da pene e dolore.

roywolf  @  19/05/2008 16:30:28
   9 / 10
Eccellente.Il migliore di Kitano che ho visto

Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  04/05/2008 18:54:14
   8 / 10
Yakuza movie interessante, dove l'ottimo Kitano riesce a dare consistenza e vigore sia alla parte più psicologica che a quella d'azione. L'ultima mezz'ora è fantastica e il finale davvero molto cazzuto.

popoviasproni  @  14/03/2008 09:05:32
   5½ / 10
Spruzzate di regia di classe e la faccia di Kitano non salvano un film banale e volutamente esagerato.

xxxgabryxxx0840  @  04/03/2008 14:28:45
   8 / 10
Da non perdere. Uno dei migliori di Kitano, anche se non ai livelli di "Sonatine"

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  27/02/2008 14:50:17
   7½ / 10
bello,cupo e diretto con classe...i molti silenzi sono adattissimi e non si perde mai la concentrazione...
la noia è lontana e questo è molto importante...anche perche di solito trovo Kitano un po soporifero...
sulla sua bravura come attore,invece,avro sempre i miei dubbi...
da vedere

4 risposte al commento
Ultima risposta 11/11/2008 16.02.01
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M|zaR  @  06/02/2008 01:14:47
   9½ / 10
Non 10...perchè, a mio modesto parere, è orfano (anche se non del tutto) della poesia di HANA-BI.... anche se è proprio in BROTHER che Kitano è al massimo della forma... da solo porta avanti l'intero film... un film molto intenso, carico di passione... uno yakuza è sempre uno yakuza, non c'è paese che tenga... sà quando colpire, sà quando è giunto il suo momento. "L'UOMO CHE NON CONOSCE LA PAURA, CONOSCE IL SUO DESTINO" dal trailer del film...

Cliff72  @  15/01/2008 13:46:29
   9 / 10
Grande film, grande Kitano.
Film teso, violento, originale, insomma gran bel film. Sembrerà strano, ma la cosa che più mi ha colpito in questo film, è il rapporto umano fatto di poche parole ma di profondi e introspettivi gesti, che Kitano instaura col suo braccio destro ma soprattutto col ragazzo di colore, come se fossero appunto "Fratelli", tutto ciò nel bel mezzo di una violenza a volte disturbante.
Film assolutamente da vedere.

Bathory  @  27/11/2007 01:10:08
   9 / 10
Eccellente film di Kitano sulla malavita e lotte fra gangster, che si discosta notevolmente rispetto alle altre sue pellicole trattanti lo stesso argomento; difatti qui oltre a trovare uno scenario cittadino differente rispetto al solito, ossia l'occidentalissima Los Angeles, il ritmo sembra quello tipico di un film d'azione più classico, privo dei silenzi o di un'approfondita introspezione del personaggio presenti in Sonatine o Hana-bi (anche se quest'ultimo non è assolutamente un film d'azione)...
Questa nuova scelta di Kitano di "apertura" (ovviamente in senso figurato e non con accezione critica) verso l'occidente permette al regista di creare un ritmo più veloce ed incalzante e di coinvolgere pienamente lo spettatore, pur non presentando una trama originalissima..
Altro grande punto positivo per il film è lo splendido finale, decisamente non alla Kitano (almeno per certi versi), ma di una bellezza paragonabile agli altri suoi grandissimi capolavori..

flynt  @  22/04/2007 21:02:05
   10 / 10
Ottimo film...un po' diverso per certi aspetti da i film a cui mi aveva abituato Kitano, kome Dolls, Hana-bi....Mi ha colpito subito ed in modo particolare. Due culture , qlla americana e quella giapponese che in un certo senso si fondono ...l' arte di narrare la malavita secondo l' ottica e la CULTURA del regista ( nonche' ottimo attore-protagonista) ......il rapporto fraterno tra il protagonista e Omar Epps( ottimo anche lui)e la fedelta' verso i membri dell' organizzazione malavitosa.....Tutti valori narrati sapientemente dal regista, ed inseriti in questo contesto con cura ed attenzione minuziosa....senza sfiorare la banalita'...tipica di moltissimi film sulla mafia!!!
ottimo vedetelo!!!

Beefheart  @  14/04/2007 16:08:33
   6 / 10
Gangster-movie nippo-americano poco originale nella sua abbondanza di violenza fine a se stessa. La trama, semplice e, se si esclude qualche flash-back, piuttosto lineare, racconta la vita selvaggia e bellicosa di un esponente della yakuza, consumata tra il Giappone prima e gli Stati Uniti poi, attorniato da parenti e tirapiedi vari. Codici mafiosi, faide tra famiglie, regolamenti di conti, pochi dialoghi, molti sguardi e sangue a volontà. L'unico tocco di originalità sta nella mescolanza di razze, etnie e relative filosofie criminali all'interno dell'organizzazione malavitosa del protagonista che, a Los Angeles, tentando di continuare lo stile di vita che gli apparteneva, ed al quale apparteneva, in patria, si contrappone alle compagini rivali di matrice messicana ed italiana per contendersi il territorio sul quale perpetrare ogni tipo di attività illegale. Insomma la solita zuppa che non si addentra se non in territori già abbondantemente esplorati, con un Takeshi Kitano alienato, assillato dai tic facciali e piuttosto ben calato nella parte dello spietato assassino. Non imprescindibile.

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  10/04/2007 15:20:27
   8 / 10
"Voi giapponesi siete tutti uguali"... sarà un luogo comune, ma Kitano sicuramente emerge dal gruppo ed infatti ironizza sui modi comuni che noi occidentali adoperiamo nel definire gli orientali, nello specifico i giapponesi. Questo "Brother" è un film con una forte vena di ironia nera, è un film particolarmente violento e tagliente. Beat Kitano scappa dal Giappone a causa di una guerra tra famiglie appartenenti alla yakuza per arrivare negli Stati Uniti e scatenare una nuova guerra che vede in gioco ispanici, gangster rapper e yakuza. Alla fine della visione non si contano i morti, non si contano i proiettili sparati, non si contano i litri di sangue versati. In tutto questo però non manca il tocco leggero del regista.
Assolutamente da vedere.

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Ultima risposta 11/04/2007 12.03.50
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Gruppo COLLABORATORI martina74  @  05/04/2007 13:10:21
   7 / 10
“Brother”, ovvero l’estetica dell’ammazzamento: quasi un western in salsa yakuza. Nessun inseguimento, pochissima azione, molto silenzio, parecchia freddissima violenza, molta appartenenza a un clan che impiega un istante a farti fuori, per un singolare gansta movie scritto, diretto, interpretato dal giapponese Kitano.
Dita tagliate, harakiri in diretta, teste saltate in una perfetta rosa di sangue: violenza, violenza e ancora violenza, ma dipinta con il consueto glaciale distacco del tuttofare dalla faccia di cuoio.
Contaminazione di generi e nazionalità parzialmente riuscita, talvolta slegata, di certo molto patinata, elegantemente e ieraticamente composta come un piatto di sushi, un’ikebana, un giardino zen.

Tom24  @  16/01/2007 21:45:18
   8½ / 10
mi è piaciuto particolarmente...forse sarà la regia di Kitano che mi fa impazzire...impeccabile come al solito nella recitazione, una certezza...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  06/01/2007 14:00:18
   7½ / 10
Ottimo film di Kitano anke se non il top nella sua filmografia.La storia riprende molto da vicino le tematiche di Hana Bi,descrivendo lo scontro tra la Yakuza e i Gangsta-Rapper della California del sud.Bellissimi i dialoghi e perfettamente caratterizzati i personaggi(specialmente il protagonista)con un purtroppo monotono uso del flashback a condizionare alcuni passaggi.La regia come sempre viaggia su ritmi lenti e lunghi silenzi(soprattutto all'inizio)aiutando lo spettatore ad entrare in contatto con la storia e a familiarizzare con i personaggi,fino al commovente finale.Peccato per alcune cadute di tono,tipo la rappresentazione del mafioso italiano tutto vinello e opere di sottofondo....apparte questo direi niente di nuovo ma cmq proposto in maniera convincente.

Gruppo REDAZIONE K.S.T.D.E.D.  @  24/11/2006 00:47:19
   7 / 10
La pellicola è molto .."Tu mi fai del male ..io ti uccido" .."Tu hai ucciso un mio fratello.. e ora io uccido te"; Kitano non sta lì a mettere in mezzo cose inutili, che so polizia, affari (se non in minima parte), una qualche tregua o un accordo... no il film è del tipo "questa è la mia famiglia.. quella è la tua.. si fa la guerra".
E' una pellicola del tutto singolare, un moderno western dove ognuno chiude i conti come meglio crede e con chi meglio crede; anche i dialoghi sono ridotti al minimo essenziale.. così da lasciare più spazio possibile allo scenario basato su tanto onore, tanti silenzi ed altrettanti morti ammazzati.

quaker  @  20/11/2006 23:57:27
   7½ / 10
Mah... che dire di questo film, il mio terzo Kitano, dopo Hana-bi e Dolls. Alcuni momenti sono indimenticabili. Certe inquadrature (sulla spiaggia...) ma manca una sceneggiatura adeguata. Sembra che K. non si interessi alla storia. e poi troppi morti ammazzati, senza costrutto e senza chiarezza.

Drugo McQueen  @  15/09/2006 08:40:34
   7 / 10
Non è sicuramente il mio film preferito del grande"beat" Takeshi ma chiaramente merita in pieno la visione.
Il canovaccio è il solito: yazuka, violenza, sparatorie soltanto ke stavolta la storia non rimane ancorata al suolo nipponico ma si sposta negli USA.
Grande risalto viene dato al concetto di onore e di onestà.

Di certo non è il film ke meglio rappresenta la bravura di Kitano ma non è neppure da buttar via

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR matteo200486  @  05/09/2006 01:07:55
   8½ / 10
...yakuza, mafia e gran violenza... Grande film di Kitano incentrato sul concetto di onore insito nella cultura giapponese... Un bel film veramente... Crudo e spietato...

Zoso87  @  27/07/2006 21:12:51
   7½ / 10
Un bel film, mix di violenza e amicizia adatta allo scopo. Kitano rimane sempre un bravissimo regista che alterna fasi di cinema tipicamente giapponese ad altre più comuni a noi occidentali, mischiando il panorama in cui è ambientato, quello americano, con le tecniche orientali. Ne esce così un film in grado di stupire e di far piangere nel finale eroico.

DJ_Fetish  @  12/05/2006 12:00:23
   7½ / 10
Il più "americano" dei fil di Kitano, ma certo tutto meno che Hollywoodiano.

Una bellissima storia sull'amicizia e sul senso d'onore raccontata per mezzo di pallottole e sangue ma con la poesia cruda tipica del regista giapponese.

Il finale forse troppo allungato.

RIDERAI, PIANGERAI, TI INCAXXERAI, PENSERAI.

No Mercy  @  21/04/2006 01:40:32
   7½ / 10
Buon film in parte danneggiato da una sceneggiatura troppo frettolosa(nonostante le quasi 2 ore)dove parecchi passaggi chiave vengono lasciati all'immaginazione(la scalata al potere dopo la sparatoria con i messicani e' poco approfondita cosi' come la figura dei mafiosi risulta essere completamente inesistente).Nel complesso cmq la mano di Kitano e' palpabile...violenza poetica,scene dannatamente affascinanti con finale scontato ma molto commovente!

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  24/02/2006 10:39:08
   7½ / 10
Un bel film di Kitano, ma forse un po' troppo sopravvalutato. Trama forse inconsistente

bryan79  @  30/01/2006 23:14:13
   9 / 10
alterna cose buone con altre quantomeno discutibili...interessante nel complesso

Invia una mail all'autore del commento Ken ilguerriero  @  20/01/2006 15:20:19
   10 / 10
Questo è il secondo film che guardo di Takashi Kitano(il primo era Sonatine),che dire,sono rimasto sbalordito,molto pulp.

2 risposte al commento
Ultima risposta 20/01/2006 16.50.02
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Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  25/11/2005 12:25:16
   9 / 10
film americano di Kitano... ma la qualità non viene inefficiata... forse il suo film più violento... i suoi silenzi sono ormai leggendari.... si conferma uno dei migliori registi in circolazione...

Invia una mail all'autore del commento cayonet  @  14/11/2005 12:04:01
   7 / 10
IL voto sarebbe 6.5 che arrotondo a 7 per rispetto del film che è molto ben commentato.
Onestamente faccio comunque fatica a valutarlo appieno.
Sono al primo approccio con Kitano e con i film asiatici in generale (escludento Takashi con Audition che, xò, ho trovato bellissimo da subito) , mi è piaciuto, ma non mi ha lasciato entusiasta.


Blackout  @  04/09/2005 19:47:44
   9 / 10
La solita profondità di sentimento camuffata da una cruda violenza....

benzo24  @  09/06/2005 19:40:58
   10 / 10
Il Film Americano di Kitano. Sconvolgente, ironico, poetico, violento...insomma un capolavoro.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Andre85  @  22/03/2005 23:38:25
   9 / 10
fantastico grandioso mitico takeshi! non cìè che dire...pulp molto pulp

Invia una mail all'autore del commento Lord Arathom  @  27/02/2005 21:46:30
   9 / 10
Un inizio del brociolone, i primi 10 minuti sono orribilanti. La sentenza era bella che pronta, ho cambiato dvd e amen. Ieri sera per mancanza di materia prima ho dato un'altra possibilità a Kitano, in fondo se la meritava... Aria fresca e ventilata. Ottima regia e gran bella interpretazione di Kitano. Stretta di mano

Gruppo REDAZIONE maremare  @  22/12/2004 01:08:56
   8 / 10
Grande Kitano!
Un sushi-western veramente originale.

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