davanti agli occhi (2007)

Sono stanca di quei film in cui si scopre che tutto quello che si è visto é finzione e che la persona é o é pazza o é morta (come in questo caso). La prima volta che vedi un film così ne resti affascinato ma dopo, quando ne vedi 2 o 3 inizi a romperti le scatole!

"Lei è una dei sopravvissuti alla strage?"
"No".
...solamente a quel punto, ho intuito il finale.

Il morandini non è mai stato tanto cattivo... ma anche io ho tralasciato una delle pecche del film (ovviamente solo per noi italiani..eccerto) e ovviamente sto parlando del doppiaggio della mia divina Uma. Chiara Colizzi, Loredana Nicosia, Roberta Greganti, Emanuela Rossi, Cinzia De Carolis.. storiche e bravissime doppiatrici della mia attrice preferita, perchè abbandonarla proprio ora??? Sta Barzaghi o Barzeghi..bho??? è una rovina, la bravissima attrice risulta inascoltabile e il film perde molto del suo fascino. L'ho visto sempre in lingua originale con sottotitoli.. Peccato per la DeBortoli (Wood) e soprattutto la D'amico (Amurri) che sono sempre bravissime.

Ero convinto che Michael uccidesse Maurine

Quale delle due protagoniste è morta? Diana o Maureen?
Le soluzioni sono due, alternative, e egualmente valide, a mio parere.
O si tratta della possibile vita futura di Diana, che in realtà sta morendo, e quindi la sua vita familiare sarebbe il frutto della sua immaginazione, elaborato nei pochi secondi che la separano dal trapasso, appunto con una rappersentazione "davanti agli occhi" di un futuro che non si realizzerà mai.
Oppure, al contrario, Diana sopravvive, ma porta con se il rimorso per aver lasciato che l'amica morisse al suo posto, e per aver abortito. Sicchè l'esistenza della figlia sarebbe immaginaria, e nel finale ella arriva addirittura a immaginare o desiderare di essere morta.
Personalmente, ritengo che la prima soluzione sia quella più semplice, ma anche più logica.

Vi prego basta con questi finali "Ti prendo in giro per un'ora e mezza". Almeno fosse fatto bene, sarei d'accordo, fatene altri 1000. Dopo il miliardesimo film del genere uno ormai può immaginarlo, ma anche se non ce lo immaginassimo, del film non resta proprio nulla. Chiunque delle due fosse morta alla fine a me non fregava; il film era già brutto prima. E allora un penserio continuava ad assillarmi..."che finisca al più presto", "che finisca al più presto", "che finisca al più presto"....anzi mi sto chiedendo quantomai il ragazzo non uccise tutti come disse il giorno prima... mah...
forse la morale finale è "Giovani, siate più decisi, così risparmiate tempo"

alla fine del film non ci avevo capito niente, pensavo che l'amica dovesse morire mentre lei si sarebbe dovuta salvare. Poi ho riflettuto un po' e ho capito che si era immaginato tutto

e' diana a morire e non l'amica...giusto???in pratica prima di essere assassinata immagina la sua vita futura dopo 15 anni con il suo prof diventato marito e con una figlia,emma,nome preso dalla tomba di una bimba nel cimitero dove lei va da giovane...

Ditemi se la protagonista giovane assomiglia solo vagamente alla Thurman, questo non aiuta a capire la trama.

Insomma confrontato a "the others" - "il sesto senso" o addirittura a "the orfanage" sembra una puntata di Beverly Hill 90210 :(

Il titolo del film infatti dice tutto: la storia di una vita "futura" che non è mai esistita passa davanti agli occhi della giovane ragazza che stà per morire.

Per una volta la vita, che passa tutta in un istante davanti agli occhi di Diana, non è quella passata, ma quella futura. Quella che avrebbe potuto vivere, ricostruita con l'immaginazione e con le confessioni, i consigli, le riflessioni dell'amica, per la quale in seguito si immola.
"La vita dell'uomo - recita il professore che avrebbe potuto farle da marito - non è nulla senza l'immaginazione".

Tra le altre cose, a mio modo di vedere sarebbe stato molto più interessante gettare subito la maschera mantenendo però la situazione iniziale: la bionda che fa uccidere la mora con relativo tentativo di costruire una vita il più simile possibile a quella dell'amica, fallendo su tutti i versanti. Oggi si cerca in tutti i casi lo spiazzamento dello spettatore quando magari si hanno tra le mani storie che potrebbero essere raccontate più o meno linearmente senza apparire così caricaturali

Ma alla fine chi muore? la bionda o la bruna se è la bruna a morire questo lo si capisce dopo pocchi minuti.

Tutti nella nostra esistenza abbiam detto almeno una volta “Mi è passata tutta la vita davanti agli occhi” dopo che magari un calabrone ci aveva sfiorato l’orecchio… Ecco quello che succede in questo film con la differenza che succede al contrario, la vita passa sì davanti agli occhi ma non è la vita passata a farlo ma quella futura… Quella vita che alla fine avremmo vissuto se un ragazzo solo che fa disegni strani non avesse spalancato la porta del bagno con un mitra in mano… E chi può dirci che il vero senso di quella frase non sia veramente questo?