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L'incomunicabilità fra gli esseri umani,questo è l'argomento dei tre episodi (uno più bello dell'altro) che compongono quest'ottimo cortometraggio di Svankmajer. Anche in questo caso dal punto di vista tecnico il film è ottimo,bellissima anche l'animazione in stop motion. Sperimentale ed interessante,sicuramente da vedere.
Questo è il "primo" Svankmajer che vedo e malgrado fossi informato (a grandi linee) riguardo al suo stile, mai mi sarei aspettato di trovarmi davanti ad un' opera tanto geniale e tanto capace di trattare un tema così importante ed attuale in poco più di 10 minuti. Svankmajer=ARTISTA
La summa dello Svank-pensiero. La summa della Svank-tecnica. Ovvero di come il Cinema non sia solo storie da raccontare, ma sia molto di più. Ovvero di come il Cinema ha sostituito la pittura e in generale l'arte visiva. Il più grande cortometraggio di Svankmajer.
Mai vista una cosa del genere! Svankmajer ha ritratto l'incomunicabilità tra gli uomini, ciò che non riesce a passare tramite parole....un grande genio!
"Dimensions of dialogue" è un cortometraggio dell'intellettuale regista ceco Jan Svankmajer. In questo saranno proposti tre episodi, tutti con le rispettive metafore che, come evoca il titolo, gravitano intorno alle questioni/problematiche del dialogo. Dialogo inteso in modo vario. Si va da concetti storici, vedere il primo episodio, in cui due "insiemi" di cose si fanno un'asfissiante guerra finendo per inghiottirsi e rigurgitarsi fra di loro senza pietà alcuna. Questa parte iniziale del corto potrebbe, senza difficoltà, fotografare un pò il contesto della storia fatto da guerre e progetti bellici spesse volte distruttivi e poco pragmatici. Senza un sano dialogo si giunge alla guerra (intesa come soppressione e caos). Nel secondo episodio la regia di Svankmajer mette in scena un'icona maschile e femminile. Anche in questa parte sale in cattedra la concettosità del dialogo che, in un primo momento, varca i lidi di una plausibile e passionale intersecazione (il sesso fra i due) ma che poi degenera per un feto. Ottima ed inquietante rappresentazione che strizza l'occhio ad una suggestione non di poco conto. La parte più artificiosa e forse più divertente si registra con il terzo episodio che vede due teste in azione. Teste che probabilmente rappresentano la politica e le macchinazioni pseudo diplomatiche della società odierna. In un primo momento c'e' il contatto, la collaborazione. Poi con una rotazione (intesa come cambio di argomento e/o visione) iniziano le serie e disastrose contrarietà.
"Dimensions of dialogue" e' molto intuibile, lancia la propria visione storica e sociale. Grande riflessione, da apprezzare e da esaltare nella sua illustrazione bizzarra e appunto veritiera e pungente.
Molto molto carino questo corto. La qualità va, a mio avviso, in crescendo. Carino il primo episodio, bellino il secondo e molto interessante il terzo. Da vedere come, tutti i corti del geniale Svankmajer.
Weirdissimo e geniale Svankmajer. Strutturato in 3 episodi,riesce a regalare fantasia allo stato puro e nozioni quasi filosofiche. Infatti,se i primi due episodi lasciano più spazio al campo fantastico,il terzo riesce a connubiare pefettamente weird,fantasia e vanta anche di un senso:se l'oridne di determinate cose viene scambiato esse non funzionano più come stabilito,ed anche se si tenta in qualche maniera di tornare alla normalità oramai gli sbagli del passato non possono più esser cancellati.
Questo corto è ciò di cui parla: incomunicabile. Bisogna vederlo per apprezzarlo veramente e,per quanto i commenti precedenti lo spieghino e lo apprezzino,è da vedere lo stesso per capirlo fino in fondo. Svankmajer è geniale,uno dei suoi corti migliori. Delle tre parti la prima è molto interessante,la seconda e la terza splendide. La fantasia non gli manca di certo. Se non sapete come spendere il prossimo quarto d'ora cercatelo e vedetevelo e non ve ne pentirete.
La dimensione della mancanza di dialogo verrebbe da dire. Deriva verso il conformismo nel primo episodio, crisi del rapporto di coppia nel secondo, perdita completa della complentarietà nel terzo. non è certamente un gratificante ritratto dell'umanità quello di Svankmajer.
Un corto geniale che racchiude al suo interno molti significati,si divide in tre parti e ognuna tratta un argomento differente. In soli dieci minuti riesce ad esprimere concetti non facili e a renderli decifrabili senza l'uso della parola.
Sicuramente uno dei corti più belli di quel genio chiamato Svankmajer, il corto si divide in 3 parti, già ampiamente spiegate dagli utenti che mi hanno preceduto....non vi resta che guardarlo. Consigliato.
Ancora una volta l’inventiva straordinaria di Jan Svankmajer colpisce nel segno con questo corto composto da tre episodi ed animato mediante l'immancabile plastilina e da svariati oggetti d'uso comune. Nel primo alcune teste,chiaramente ispirate al pittore italiano Arcimboldo, si divorano l’un l’altra.Ogni testa è costituita da un materiale diverso,il continuo mangiarsi e rigettare porta alla creazione dell’uomo,forma derivante da un totale connubio delle materie di cui sono costituiti gli originali. Nel secondo episodio un uomo ed una donna si innamorano,fanno sesso,quindi litigano a causa presumibilmente di una gravidanza inattesa.La cosa porterà entrambi alla distruzione. Nel terzo episodio due teste,questa volta umane,si fronteggiano e combinano alcuni oggetti tra loro in maniera inizialmente perfetta.In seguito gli oggetti cominceranno a non essere più compatibili,sino a distruggersi l’un l’altro in un totale delirio d’incapacità d’interazione. Svankmajer in pochi minuti affascina con il suo stile surreale,a tratti quasi angosciante,andando a rappresentare diverse forme di dialogo e di conseguente inadeguatezza ad esso.
Non ho parole. Il corto si divide in tre parti: la prima sembra mostrarci che l'uomo è il risultato finale di una lunga evoluzione fatta di materia riciclata; la seconda, prima ci fa vedere la passione morbosa di un uomo e di una donna che si accoppiano, e poi come respingano il risultato della loro unione fino a distruggersi a vicenda; nella terza, la migliore e la più indecifrabile, due volti provano tutte le combinazioni possibili abbinando degli oggetti che escono dalla loro bocca e il risultato è che quelli uguali si demoliscono (come a voler spiegare in maniera del tutto originale il magnetismo). Svankmajer è semplicemente grandioso, si diverte a giocare con la plastilina, a farle assumere forme reali in situazioni assurde, inquietanti e ripropone il tema della carne e del peccato che fu caro a Cronenberg. Oggi non ho fatto altro che guardare e passare agli amici i corti di Svankmajer. E' il mio nuovo amore.