Un ragazzo ritrova il corpo di un uomo, Harry, che scoprirà essere il padre che non aveva mai conosciuto. Gli abitanti della zona fanno di tutto per nascondere il cadavere, non sapendo quale spiegazione dare, poi un medico ne decreterà la morte naturale..
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La congiura degli innocenti credo che sia uno dei film più sottovalutati di Hitchcock, forse per il motivo che non vi è molta suspence o un intreccio particolarmente avvincente. Tuttavia è una commedia nera godibilissima in cui gli "innocenti" in qualche modo si sentono colpevoli di un delitto che con ogni probabilità non si è commesso, facendo nascere un senso di colpa che non ha motivo di esistere. E' un film abbastanza anomalo nella filmografia del regista però sarebbe bello riscoprirlo per quell'eccellente film che è.
Fra molte produzioni di Alfred Hitchcock e il tempo, inteso come Kairos, emerge uno stridente contrasto.
Eccezione fatta per alcune pellicole immortali, il corpus dei film di Hitchcock non riesce a mantenere una consistenza affidabile nel corso del tempo. Rientra, in modo prepotente nel concetto, "La congiura degli innocenti", film del 1955.
Il film non è classificabile come thriller, siamo al cospetto di una sorta di commedia nera, che si destreggia con smaniosa e irridente voglia, fra il barocco e una staticissima teatralità di fondo. La fotografia monumentale (simile a quelle di Visconti) è il preludio ad un disegno registico assai discutibile. "La congiura degli innocenti" è un esercizio di stile (classico dei film di Hitchcock) ove la trama si spegne molto velocemente. I ritmi di questo fantabosco cinematografico (quasi da Melevisione) risultano assurdi e quasi indecenti; la durata "non immensa" del film è una ragionevole via di salvezza, se questo film fosse durato una ventina di minuti in più, sarebbe stato veramente una tragedia omerica. Oltre la noia incondizionata e oggettiva, venduta però come linfa salvifica, notiamo poco, troppo poco. Sono i dialoghi (quelli verso il finale) taglienti e ironici a dare un mezzo ductus a questa insana pellicola.
"La congiura degli innocenti", nel concetto moderno di Cinema non regge, la nostra disanima tiene relativamente conto dell'anno di produzione; quante pellicole degli anni trenta superano codesta nefandezza in sviluppo e profondità? Questa domanda ha una risposta dal retorico sapore. In chiusura, non possiamo e non vogliamo, calarci virtualmente nella forma mentis del pubblico degli anni cinquanta, cercando di capire, questo film ,cosa potesse offrire di diverso mezzo secolo fa, rispetto a quello che lascia (o non lascia) oggi.
Nella campagna inglese, un quieto pomeriggio estivo viene turbato dalla scoperta di un cadavere; un variegato gruppo di persone si ritrova a decidere cosa fare del morto, visto che ciascuno di loro si ritiene più o meno direttamente responsabile del decesso... Una mossa insolita per il maestro della suspense Alfred Hitchcock, che in questo caso si sposa di molto dal suo normale repertorio: dopo una prima parte del decennio ad occuparsi della realizzazione di thriller o comunque storie in gran parte dipendenti dall'elemento giallo e dalla tensione, qui il grande cineasta cambia completamente genere e sforna uno dei suoi prodotti più bizzarri, una commedia inequivocabilmente british che a tratti quasi sembra farsi beffe dello stile solito del regista. Di primo acchito potrebbe deludere parecchi curiosi che finora della pellicola hanno sentito poco o nulla, ed è indicativo che, di tutta la filmografia hitchcockiana, questo sia uno dei suoi titoli meno citati, tanto più che è stato realizzato nel periodo di maggior produttività del maestro; ammetto che neppure io ero sicuro di cosa aspettarmi, anche se sapevo che si trattava di qualcosa di diverso dal solito. Ma il risultato finale, anche se non è nulla di trascendentale, funziona dannatamente bene nel suo compito di intrattenere con leggerezza. Fin dall'inizio viene stabilito il tono parossistico e sottilmente nonsense che la vicenda prenderà: dopotutto, nessuno è più in sintonia con l'umorismo inglese di un autentico inglese, e Hitchcock non si trattiene dall'utilizzare con bonaria goliardia e divertito autocompiacimento ogni luogo comune di quel tipo di humour, portando in primo piano la componente ironica che nei suoi altri film è solo di sfondo e ponendo l'enfasi su tutti i tratti comportamentali tipici del borghese inglese medio. La gentilezza, le formalità, le abitudini quotidiane e la compostezza nelle situazioni più assurde, per non parlare della tendenza quasi automatica a fare pacata conversazione quando si tratta perfino di seppellire e poi disseppellire un cadavere: il film non si lascia mancare nulla e si sviluppa in una sequela di battute una più deliziosa e strana dell'altra (un plauso a John Michael Hayes, qui alla sua seconda collaborazione con Hitchcock).
"Da vivo aveva lo stesso aspetto, solo che era verticale". "Un giorno tornando per mare da un viaggio, un marinaio è andato a sbattere contro una trave di cemento ed è morto due giorni dopo." "Dove l'ha trovata una trave di cemento su una nave?" "Ce lo siamo chiesto spesso anche noi." "Non può seppellire ogni cadavere che trova sa, la gente s'insospettisce..."
Ovviamente non viene dimenticato un po' di sano romanticismo, una coppia di giovani pronti a innamorarsi e il classico sceriffo sospettoso pronto a mettere ai nostri i bastoni fra le ruote. Ma tutto è trattato con un tale irresistibile tono ironico e gli attori, fra i quali una giovane Shirley MacLaine, recitano con una tale naturalezza (cosa non facile con questo genere di dialoghi) da renderlo una piccola gemma del suo genere, di cui probabilmente si dovrebbe parlare più spesso nell'ambito dei prodotti hitchcockiani. Una prova lampante della versatilità del grande regista, capace di adattare il proprio stile a più di un solo genere, e che un'opera insolita dai soliti canoni non è affatto una cosa da disprezzare. Non è fra i più memorabili, ma per una serata di puro godimento e un paio di risate è perfetto.
Commedia nera di Hitchcock, quasi una sorta di farsa, dove l'aspetto grottesco della storia prende corpo fin da subito. Buona la regia e buona anche la prova del cast, dove si segnala l'apprezzabile esordio della MacLaine, all'epoca poco più che ventenne. Un film gradevole che intrattiene bene e lascia soddisfatti della visione.
L'opera è ultramacabra e a tratti addirittura quasi indelicata, ed ai tempi posso capire come possa non esser andata giù a tutti (chissà, magari Week end con il morto gli deve qualcosa).
Qualche lungaggine, qualche momento divertente, qualcosa da ridere per una delle poche, se non l'unica, commedia nera del maestro, solo in parte riuscita.
Una commedia degli equivoci, una commedia noir in cui si scherza della morte, un film di un genere così distante dai canoni del suo autore che se non fosse per la sapiente regia e, per l'appunto, per l'umorismo di stampo british non sembrerebbe nemmeno un film di Hitchcock. Ottima la fotografia che esalta i colori autunnali, convincente l'interpretazione dell'esordiente Shirley MacLaine; nel complesso però, al di là dei meriti tecnici, questo film mi ha un po' annoiato…
THE TROUBLE WITH HARRY è più vicino ad una versione comica e scanzonata delle più note storie dal gusto macabro e perverso firmate dal maestro Alfred Hitchcock, che non ai suoi paradigmatici thriller, dai canovacci comunque aperti ad ulteriori rinnovamenti, come questo d'altro canto. La parodia è ancora lontana dall'essere inventata ma pare difficile non definirla commedia, questa buffa mascherata semplice e divertente nelle sue idee che, seppur vada considerata la necessità di inserire un'ironia smorzante nelle pellicole più mainstream dell'epoca, pare intesa con lo scopo di fare dell'omicidio tematico un tronco narrativo dai caratteri farseschi e deliranti. Ciò che non riesce a fare è invece apparire totalmente forte e finalizzante nella sua spiritosaggine, lavoro di sostanza e forma che appartiene, anche in questo lunatico caso, al lato più hitchcockiano dell'opera.
Commedia nera in grande stile. Non sarà la migliore produzione di Hitchcock, ma a me è piaciuto veramente tanto. Il paradosso, questa ironia sottile ma pungente che avvolge tutte queste persone complici di questo presunto reato che in realtà nessuno ha commesso mi ha divertito e intrattenuto a dovere. Lo consiglio assolutamente
Non uno dei migliori film di Hitchcock, anzi è quello che mi è piaciuto meno, ma ha comunque il suo fascino. Splendida la fotografia e ottimo esordio di Shirley MacLaine, ma nel complesso non mi è piaciuto un granché, ma non potrei mai stroncare completamente un film del mio regista preferito, perché hanno tutti una certa genialità.
È infatti molto bizzarro e macabro il modo in cui i protagonisti trattano il cadavere del povero Harry: "come un pacchetto di sigarette", come disse il regista a Truffaut, il cui scopo è quello di sbarazzarsene.
Con questa deliziosa commedia nera il buon Hitch alza il tiro e azzarda un qualcosa che, per i tempi, non era usuale, se non addirittura lecito: scherzare con la morte. Fu infatti un sonoro fiasco, almeno in America, e venne meritatamente rivalutata solo con il passare del tempo. Il film è comunque da considerarsi un insolito divertissement che esula dalle sue produzioni classiche e che va ricordato per il folgorante debutto della MacLaine - già bravissima - per la bella fotografia autunnale e per la splendida partitura musicale di Bernard Hermann, alla prima collaborazione con il Maestro. Di irresistibile simpatia il bambino interpretato da Jerry Mathers.
Questo film è stupendo! Non si riesce a liberarsi di un cadavere, soliti contenuti di hitchcock presentati in modo molto più divertente, si avvicina molto al genere commedia
Commedia nera di paradossi divertenti e un cadavere che non vuol proprio avere sepoltura. Il ritratto del paesino del Vermont è delizioso, ben lontano dalle oscurità descritte in "L'ombra del dubbio".
buona commedia nera,poco incisiva in partenza. da menzionar la scena dell'arrivo del dottore nella casa,veramente geniale,così come l'eccellente fotografia,i paesaggi son rappresentati benissimo.
Film stupendo una commedia nera molto efficace....stupendo il paesaggio e la fotografia. La storia è intrigante e cattura in pieno l'attenzione ed è molto scorrevole. Da vedere.
non il solito Hitchcock, viene privilegiata moltissimo la parte umoristica a dispetto di quella solitamente più preponderante della suspance e del thriller in sè. commedia nera con diversi alti e bassi, che però regala dei bei personaggi e delle situazioni piuttosto divertenti. splendida la fotografia. non irrinunciabile, ma comunque godibile, consigliato soprattutto per i fans del Maestro.
I paesaggi e i colori del Vermont fanno da sfondo a questa black comedy dal sapore squisitamente inglese. Uno dei miei film preferiti del grande genio della suspence: raffinato, divertente, leggero come una sonata di Mozart. Un piccolo gioiello che si rivede sempre con grande piacere. Tutti si credono colpevoli in quanto hanno ragione di ritenere di aver assassinato un uomo; in realtà sono tutti innocenti: un simpatico gruppetto di brave persone si trova un cadavere fra i piedi e non sa che farsene e come spiegarlo. Niente di grave, nessuno alla fine andrà nei guai per questo! Ma i boschetti e le colline che circondano il paese, cosa nascondono realmente?
Mai un cadavere ha creato tanti problemi e tanta fatica come quello di Harry in questa deliziosa commedia di Hitchcock. Il fatto che molti non siano riusciti a inquadrarla sta proprio nel tono con cui il maestro inglese porta avanti la vicenda: nessuna suspance ma tante situazioni e tanto divertimento,con un humor nero che avvolge tutta la pellicola. Quindi un Hitchock diverso anche se con la commedia già ci aveva provato anni prima con "Mr and Mrs Smith" ma in quel caso il film in questione era stato accolto con una buona dose di indifferenza da parte di critica e pubblico (giustamente,non è brutto ma è uno dei minori). Inoltre mancava completamente il tono che viene dato a questa Congiura degli innocenti,in cui il cadavere diventa un ingombro pesante che fa nascere situazioni divertentissime (non ho contato le volte in cui è stato seppellito e disseppellito). Se poi si pensa che ad una seconda visione il tutto risulta ancora più assurdo e insensato ,
dato che il morto non è stato ucciso ma è deceduto per cause naturali,
si ripensa all'assurdità e la messa in scena diventa ancora più grottesca. Simpaticissimi i 4 protagonisti della vicenda (aiutati da un doppiaggio più che buono) e molte battute sono fantastiche.
Esempio di Humor-nero con sullo sfondo la morte diel marito di una delle protagoniste. Bellissima la fotografia dei paesaggi autunnali del New England, grandissime alcune inquadrature davvero magistrali. Il film si lascia vedere con scorrevolezza e con qualche sorriso..certo non un film che mi resterà indelebile nella memoria ma comunque più che godibile.
Un film difficilmente inquadrabile nella filmografia di Hitchcock, presenta d'altra parte molti degli elementi caratteristici del maestro britannico: humor nero, delitti, e tocchi di suspence. Una vera e propria chicca per gli appassionati di Hitch, e in generale del "british style". Fra l'altro la prima interpretazione (già interessante) di Shirley MacLaine.
Generalmente considerato un Hitchcock minore, questa black comedy permise invece al re del brivido di sfogare tutta la sua sublime ironia in un canovaccio thriller abbastanza semplice. Ma i continui capovolgimenti ravvivano sempre l'interesse e le splendide interpretazioni contribuiscono all'ottimo risultato finale. Un gioiellino per palati sopraffini.
Un film fuori dagli schemi per chi ha apprezzato il maestro Britannico in tutta la sua carriera...ma quando si ha talento da vendere,come nel suo caso,è giusto provare anche altri temi rispetto al giallo o al thriller...perche,malgrado anche in questo caso ci sia un cadavere,non possiamo certo dire che ci sia tensione o scene di paura! Una vera e propria commedia "nera" in cui si cerca di sotterrare le proprie magagne che puntualmente,pero',ritorneranno a galla! Divertente
Questo film mi ha lasciato alla fine molto perplesso. Non sapevo come interpretarlo. Non so se si tratta di una critica, di una satira del mondo piccolo borghese rurale americano o se si tratta addirittura di un omaggio affettuoso. Fatto sta che è un film fuori del comune nella filmografia di Hitchcock, anche se bisogna dire che in quel periodo piaceva tanto al Maestro provare nuove mescolanze di stili. Qui domina un’atmosfera poco drammatica e la suspence si concentra in pochissime scene. Non ci sono poi attori di grido. Il fatto delittuoso è trattato quasi sullo sfondo, come qualcosa di importanza relativa, una specie di scusa per tratteggiare quasi con simpatia un mondo chiuso in sé, in ogni caso molto convezionale. Ed è forse l’eccessiva convenzionalità e quasi l’astrazione con cui vengono trattate le persone ciò che lascia molto perplessi. Non si sa alla fine se ciò serve per criticare, prendere in giro o se vuole fare apparire tutto come qualcosa di ideale, da imitare. Può darsi che siano anche tutti e due gli atteggiamenti in contemporanea ad animare il film e alla fin fine il difetto può diventare il pregio di lasciare libero lo spettatore di interpretare il film come gli pare. Le prime scene lasciano di stucco. Un morto per terra in mezzo a un paesaggio autunnale bellissimo con gli strani abitanti della zona che gli passano accanto e lo trattano con estrema indifferenza. Si rimane a bocca aperta. Mamma che satira crudele che fa Hitchcock dell’ambiente piccolo borghese campagnolo americano, viene da pensare. Il corso del film smentisce però ampiamente questa impressione iniziale. Intanto il regista stesso si disinteressa quasi del morto, non viene mai mostrato in faccia e sappiamo di lui solo il poco (negativo) ci racconta la ex moglie (la bella Shirley MacLain al debutto) e una matura signora minacciata di stupro (!?). Ci si stacca mentalmente da lui, anche a noi non ce frega niente che sia morto, anzi ne siamo quasi contenti. Ci si concentra invece su questi strani abitanti della campagna, trattasi sì con molta ironia, ma alla fin fine quasi con affetto e benevolenza. Sono strani, cerimoniosi, un po’ opportunisti ma sono in fondo buoni, modesti, in ogni caso gelosissimi dello loro “tranquillità”, della loro routine e fanno di tutto per tenere il mondo esterno lontano da loro (il morto è visto come un disturbo, una noia). Anche l’ironia a piene mani che viene usata nei loro confronti (non fanno altro che sotterrare e dissotterrare il morto) non fa altro che renderli più simpatici e divertenti. Gente strana ma tutto sommato innocua. Peccato, perché questo eccessivo idealismo e la zuccherosità finale rovinano una storia che era nata con intenzioni molto più “cattive” e disvelatrici. Rimane infatti l’ombra dell’indifferenza iniziale e il fatto che tutti in fondo hanno desiderato il delitto. Insomma Hitchcock si adegua volentieri alle convenzioni dell’epoca ma non rinucia comunque a farci intravedere che forse non è tutto oro quello che luccica.
Commediola noir di Hitchcock, con uno stile diverso dal solito, leggermente non-sense. Non è certo da annoverare fra i suoi capolavori. Belli i colori.
L'eccellente esordio di una delle maggiori attrici di sempre. Iinsolito per il maestro del thriller, delle persone trovano un morto in un bosco e tutte pensano di esserne responsabili, ma forse non lo è nessuno. Commedia noir grottesca e cinica. Da collezione.
Pensando al maestro inglese non verrebbe certo di pensarlo capace di produrre vere e proprie commedie!
In proposito direi che se letto come commedia nera -ma che nera, nerissima-, senza aspettarsi il classico thriller di stampo Hitch, si resterà piacevolmente sorpresi da questo piccolo grande must.
Qui il regista oltrepassa l'humor che contraddistingue i suoi gialli , sfornando un vero e proprio dissacratorio inno all'omicidio.
Non è un'opera per i soli patiti: è di una finezza più unica che rara!!!
Provate a guardarlo senza sapere il regista e non indovinereste mai che lo ha fatto Hitchcock. E' davvero un film atipico per lui: c'è un morto ma non ci sono assassini, la tensione manca, il sole trionfa sul buio. Praticamente ne esce una simpatica commediola piena di humor con tanto di lieto fine. Ma se ci pensate il titolo in italiano svela già tutto... Deludente.
noir ironico che strappa qualche sorriso, ma non coinvolge lo spettatore. Mi aspettavo molto di +, il meno bello tra i film di Hitchcock che ho visto finora.
Non saprei neppure trovare difetti in uno dei film con la miglior fotografia e le migliori musiche tra quelli del regista, ma non mi ha mai pienamente conquistato. Arguto e brillante, ha il merito di rovesciare totalmente il macabro di una vicenda e di consegnarcelo, al contrario, con leggerezza e stile. Girato nel Vermount ma ambientato in una minuscola cittadina britannica, è una commedia nera in cui spiccano soprattutto la debuttante MacLaine ed Edmund Gwenn. Strepitoso anche il personaggio del medico rimbambito.
Credo proprio che per "la congiura" valga la regola di vedere il film almeno un paio di volte: la prima visione rischia di sconcertare, la seconda (al contrario) di entusiasmarti. Un canovaccio dissacrante e pieno di ironia (humour nero, direi) sul tema "commedia con cadavere" (giallorosa lo definirebbero gli esperti tendenziosi) in una "comunità" che sembra quasi Twin Peaks, ma mille volte più esilarante (in effetti T.P. di esilarante non ha niente). Strepitoso il personaggio del pittore spiantato impersonato da Forsythe (futuro odioso Blake di Dinasty in tv) e notevole la prova dell'esordiente Shirley McLaine. Poi, non ci resta che Harry, le sue scarpe gulliveriane, il corpo trascinato da un luogo all'altro, un posto tranquillo dove (attenzione) "tutti possono essere colpevoli o innocenti". Chi sarà stato il coraggioso attore che si è prestato a fare il "cadavere" per tutto il film? Non il miglior Hitch, ma a modo suo rivoluzionario
in mezzo a tutti quei capolavori questo film proprio non ci voleva,è un mio parere.Non mi sono piaciuti molto gli interpreti ,a parte la bellissima Shirley,insomma un discreto film ma uno dei minori di hitch
Film che in alcuni momenti scorre lento e in altri risulta divertente. La tematica del film comunque mi è sembrata ripetitiva con il cadavere seppellito e diseppellito più volte. Sostanzialmente il film è poco più che accettabile.
Commedia nera beffarda, intelligente, surreale, allegramente cinica e ricca di humour. Negli splendidi e pittoreschi paesaggi autunnali del New England Hitchcock è il primo a divertirsi nel costruire una delle sue commedie più riuscite. Il mio voto si riferisce anche all'originalità e all'abilità con cui il più grande regista inglese di tutti i tempi monta e smonta situazioni e presunti colpi di scena. Ma dal vecchio Hitch si può aspettare questo ed altro. Splendido esordio per una giovanissima Sherley MacLaine.
Commedia nera efficace e divertente, dai dialoghi e dai personaggi quasi teatrali. Ambientata in un ameno villaggio isolato in cui ogni abitante è particolare dal vice-sceriffo che lavora a cottimo a Johnny, il bambino che ha una misurazione del tempo del tutto particolare! Il maestro del giallo abbandona il brivido per regalarci un film in cui humor, mistero e stramberia si intrecciano. Buon debutto per Shirley McLein.
L'ho appena visto e la cosa che mi viene subito da dire è che mai mi sarei aspettato un film così specialmente vedendolo classificato come un thriller. E' un film dallo humor facile, che prima sconvolte viste le reazioni dei protagnisti ad un cadavere, poi si insinua nel meccanismo del film , fa sorridere e alla fine sembra normalissimo quando non lo è. Penso che sia un film molto innovativo proprio per questo: dopo la suspance di Psyco, che io ho visto solo ieri ma che cronologicamente viene dopo, un film dalla suspance distrutta con gag simpatiche e dall'ironia mai forzata e talvolta brillante. Un film leggero direi, da guardare in alternativa alla ripetitive commedie che mandano in questo periodo. Non mi accodo però ai commenti precedenti che gridano quasi tutti al capolavoro.
Hitchcock per una volta mette da parte la suspense a favore della comicità e dello humor che quì, per questa simpatica e godibile pellicola, fanno la parte del leone.
Tragicomica "piece teatrale" del Maestro del brivido, che si prende scherno della sorte di un cadavere, catapultandolo fra le strampalate disavventure di ingenue persone di campagna, in un mondo dove non c'è nulla di realistico, ma dove emergono situazioni grottesche ed al limite del paradosso. Si sorride a denti stretti, giocando arditamente col sottile filo della morte che incombe...!
il film piu grottesco ed ironico di alfred. bellissima la fotografia con dei colori primaverili bellissimi, geniali le sequenze di quando i due anziani parlano di fatti privati con il cadavere proprio sotto a loro , o quando un barbone ruba le scarpe al cadavere lasciandolo con i calzini colorati sporgenti...geniale, geniale e geniale, tuttavia del maestro preferisco altro...
Questo è un capolavoro! Mi sorprende che la media sia così bassa! Ottima la caratterizzazione dei personaggi, le musiche di sottofondo e la suspance che Hitchcock riesce a creare. Riesce ad essere allo stesso tempo un film ironico (vedi continui dissotterramenti, l'innocenza dei vari personaggi e il finale). Titolo quantomai azzeccato!
a me è piaciuto..+ degli uccelli..nn è un vero thriller/horror, crea suspense talvolta ma è anke divertente..ho apprezzato parekkio qst aspetto, così insolito a hitch
Inferiore agli altri del maestro. Direi che il film è quasi comico, se poi si pensa a quel continuo dissotterrare si rinizia a ridere. Il finale l' ho trovato molto simpatico.
Mi è piaciuto! Talvolta mi ha fatto anche ridere, soprattutto pensando a quante volte è stato seppellito il vadavere e disseppellito... Fatto bene, insomma.
Un film insolito per Hitchcock, un' opera sopra le righe piena di humour nero che alle volte diverte e altre volte è un po' eccessivo. Bellissima la fotografia. Povero Harry! ...
Originalissima commedia nera del maestro del brivido Alfred Hitchcock.... Solo a pensare al cadavere che viene seppellito e disseppellito 50 volte, mi viene voglia di rivederlo. Sicuramente un minore rispetto ad altri capolavori del regista, molto + vicino ai film inglesi di Hitch, ma troppo bello.
Che ci facciamo con Harry? Giallo molto sottile e spiritoso, hitch gioca con i temi della morte e della colpa, grande tensione alleviata dallo humour, ricorda 1 pò nodo alla gola, che però gli è superiore. Ottimo debutto della 21enne Shirley Mc Laine. Splendide le musiche di Bernard Hermann (Quarto potere, psycho, vertigo e molti altri hitch).