la doppia ora regia di Giuseppe Capotondi Italia 2009
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la doppia ora (2009)

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locandina del film LA DOPPIA ORA

Titolo Originale: LA DOPPIA ORA

RegiaGiuseppe Capotondi

InterpretiXenia Rappoport, Filippo Timi, Giorgio Colangeli, Giampiero Judica, Gaetano Bruno, Chiara Nicola, Stefano Saccotelli

Durata: h 1.35
NazionalitàItalia 2009
Generegiallo
Al cinema nell'Ottobre 2009

•  Altri film di Giuseppe Capotondi

Trama del film La doppia ora

La doppia ora è prima di tutto una storia d'amore, un melò teso, tagliente, su due solitudini che si incontrano. Ma quando ci sembra di aver capito, quando ci pare finalmente di riuscire a tirare i fili, tutto si rimescola di nuovo.

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Voto Visitatori:   6,87 / 10 (74 voti)6,87Grafico
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Voti e commenti su La doppia ora, 74 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

freddy71  @  03/03/2022 20:42:52
   7 / 10
Non male come prima regia di questo regista …il film ben girato forse un pochino lento ma bello.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  03/06/2021 19:26:13
   5½ / 10
Film dalle buone intenzioni con questa storia sempre in bilico tra sogno e realtà ,purtroppo molto meccanica e per certi versi paradossale nello svolgimento .
in più di un occasione il film sbanda ed è difficile da seguire (nella prima parte) , mentre nella seconda cala di ritmo e diventa tutto molto più facile da imtuire .
Comunque sempre bravi la Rappaport e Timi , merito loro se il film non naufraga nella noia di un'esperienza che vorrebbe essere quasi onirica ma invece rischia di annoiare anche un pò

Thorondir  @  27/11/2017 10:56:39
   7 / 10
Un buon film che mi ha lasciato piacevolmente sorpreso. Nella prima parte intreccia sogno e realtà in modo onirico senza mai puntare al cervellotico, costruendo le basi per un noir d'atmosfera che spinge lo spettatore a cercare di capire cosa sia realmente accaduto (anche se in verità ciò appare chiaro quano su di lei iniziano a convergere i sospetti della polizia).

A tratti pecca di una messa in scena che fa troppo "fiction di rai 1", ma l'ora e mezza e spesa bene tra noir, thriller e intrecci sentimentali.

markos  @  07/07/2016 20:36:34
   6½ / 10
Un buon giallo.

Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  07/06/2016 22:33:09
   7 / 10
Meno ermetico di Lynch, per una buona ora lo lambisce con garbo intrecciando sogno e realtà, diciamo che non richiede un approccio emotivo che vada oltre la razionalità perchè in fondo Capotondi tra onirismo e surrealismo dimostra di starci ma in maniera classica senza velleità d'autore, anche se recupera nel finale non fugando ogni dubbio, il problema sorge al tramonto di una buona prima parte nel quale canalizza questo pseudo giallo a tinte noir in una narrazione da fiction televisiva, facendo svanire quell'atmosfera torbida, chiarendo fin troppo celermente la natura di Sonia, quest'ultima ben interpretata dalla Rappoport che già con Tornatore evidenziò la sua predilezione per i personaggi sofferti carichi di mestizia.

matt_995  @  17/05/2016 14:12:14
   7 / 10
Sorvolando sul fatto che esiste un episodio di Futurama (il più riuscito e poetico della serie animata di Groening) con trama e colpi di scena identici, questo thriller drammatico è sicuramente un buon film seguibile. Una lenta ma costante discesa nell'inferno, nella follia, nella paranoia. Qualcuno più sotto ha azzardato collegamenti a Lynch ma non me la sentirei di condividere... Più che altro ho notato somiglianze al clamoroso "thriller animato" Perfect blue di Kon... Ma di film del genere in cui gradualmente la realtà oggettiva si mescola con le fantasie malate inconsce dei protagonisti ne è pieno il mondo. C'è da dire però che è sempre un piacere vedere film del genere. Gli attori sono molto buoni. La Rappaport (per fare l'attrice oggi in Italia occorre avere un cognome impronunciabile, vedi Smutniak, Bobulova, Felderbaum... è diventato un prerequisito) regge bene il ruolo di protagonista... Timi nì, non è male, sia chiaro, ma non sembra impegnarsi più di tanto... La vera nota di merito per me è Antonia Truppo, fresca vincitrice del David (qui meritava decisamente), che tratteggia il personaggio più riuscito, dolce e tragico dell'intera vicenda.
Peccato per la parte finale in cui tutto il coinvolgimento creato fino al secondo atto cade proprio in picchiata, anche se il finale senza happy ending non è da scartare. E peccato anche per le monotone, noiosissime musiche... ormai sempre le stesse per tutti i film italiani dramamtici... sempre musiche snervanti da video istallazione, da museo d'arte contemporanea... Ma sorprendere un minimo lo spettatore con qualcosa di nuovo e diverso, no? Il film per sommi capi ci riesce ma poteva essere molto più incisivo.

CavaliereOscuro  @  18/01/2015 10:50:15
   5 / 10
Film decisamente bruttino e senza senso. Scritto male ma interpretato un pochino meglio. La storia non convince e alla fine non ti lascia nulla. Dimenticabile. Ps. ormai sembra palese che su questo sito ci sia una predilizione di diversi utenti ad esaltare il cinema nostrano alzando la media di film decisamente mediocri. Rassegnatevi, il cinema italiano è in coma (giusto per non dire morto).

maxwin  @  05/08/2014 13:31:19
   7½ / 10
Regia elegante, sensoriale, storia intrigante, si poteva osare leggermente di più ma in sostanza è un'opera di alto livello. Un buon inizio per Capotondi, bravissimo Timi.

Nic90  @  31/07/2014 22:37:45
   5 / 10
Film molto intricato,molto lento,la storia mi ha annoiato.

Saab  @  15/09/2013 23:13:59
   7½ / 10
Film dalle intense interpretazoni, la trama è interessante e le sorprese non mancano. Filippo Timi è molto convincente nel suo ruolo ed il livello di recitazione mi pare sempre molto buono. Adoro il suo timbro vocale! Le ambientazioni sono curate e realistiche. Presenti un paio di scene di intimità non facili, immagino, ma ben realizzate ed intense anch'esse.

MonkeyIsland  @  03/07/2013 22:35:51
   7 / 10
Buon film.
Bravissimi sia Timi che la Rappoport, fotografia ottima, comparto sonoro notevole e trama interessante anche se il finale è decisamente scadente.

deliver  @  08/12/2012 12:19:23
   7 / 10
Buon film e se si considera che di pellicole del genere in Italia se ne vedono una tantum, questo caratterizza ancora di più questo nostrano affondo nei territori del noir/thriller.
Ottimo esordio di Capotondi e speriamo che la Doppia ora non diventi un caso isolato.

maitton  @  19/11/2012 10:39:01
   6½ / 10
decisamente riuscito questo giallo/thriller nostrano.

ancora una superba prova della rappoport, sostenuta da una trama solida.
primi 45 minuti con una tensione davvero notevole, una atmosfera a tratti cupa che mette anche qualche brivido.

finale discutibile, ma che ci puo'stare.
da vedere.

nyc93  @  04/11/2012 17:12:32
   7 / 10
Molto bello, con diversi colpi di scena, da vedere.

VIRGINIA82  @  22/05/2012 16:00:46
   7½ / 10
Piccolo gioiello contemporaneo. Studiato alla perfezione nei tempi e nelle vicende. Atmosfera costantemente onirica, visionaria ma reale con spigoli crudi e amari che rendono il tutto credibile e interessante. Un film silnzioso, fine ed accurato, dove l'assenza di rumore incanta lo spettattore trascinandolo in uno stato di narcosi sublime. Il padre della suspance perfetta Alfred Hitchcock, si respira dal primo all'ultimo minuto, e Capotondi ne raccoglie l'essenza e lo spirito della parola stessa, mista ad un intrigo ben congeniato e stupefacente. Buona la prova degli attori. Un noir italiano coraggioso senza dubbio riuscito, dove l'audacia viene premiata dal pieno raggiungimento dello scopo. Pellicola per palati fini.

Trixter  @  16/11/2011 12:36:13
   6 / 10
Di base, 'La doppia ora' ha un soggetto molto intrigante ed una trama interessante. Ma per il resto, regia e sceneggiatura sono piuttosto mediocri, così come la colonna sonora, di poco ausilio per sostenere un film caratterizzato da un ritmo decisamente soporifero. Brava, come sempre, la Rappoport, Timi qui fa meglio che in 'Come Dio comanda' ma, con una recitazione farfugliata, non convince appieno. Insomma, pellicola sufficiente in quanto ad originalità, ma la realizzazione m'è parsa trascurabile.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  07/06/2011 12:16:30
   6½ / 10
Film italiano che vala la pena di essere visto. Mischia generi diversi, su tutti giallo sentimentale e drammatico, e, nonostante la lentezza di base, in alcuni punti, anche grazie a qualche colpo di scena, fa tenere alta la tensione.
Attori nella mediocrità, eccezion fatta per Timi.
Qualche forzatura è presente

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ma nel complesso le stonature/casualità non sono eccessive.

xtrinix  @  05/04/2011 14:41:54
   6½ / 10
Un buon film, un giallo a tratti intriso della drammaticità tipica dei film italiani. Un Filippo Timi affascinante come al solito.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Dexter '86  @  30/03/2011 19:20:55
   7 / 10
Film molto originale se paragonato al resto della produzione cinematografica italiana degli ultimi anni, riesce a creare un alone di mistero e una certa suspance che però viene meno in una parte finale sottotono.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  14/03/2011 01:09:23
   6½ / 10
Un giallo sentimentale come non se ne vedono nel nostro cinema, afflitto e desolante nel tratteggio dei personaggi e ricco di rimandi a Lynch ("Twin Peaks") e DePalma (soprattutto "Blow out").
La sceneggiatura ha qualche buco ma tutto sommato tiene bene sia in termini di suspence che di curiosità e il colpo di scena, un pò facile, arriva inaspettato.
Si vede che il regista viene dai videoclip, qualche soluzione formale comunque lascia piacevolmente sorpresi.
La Rappoport (generosamente premiata con la Coppa Volpi a Venezia) si dimostra particolarmente a suo agio in ruoli da derelitta misteriosa; Filippo Timi è stupendo, attore magnetico di grande presenza scenica e di profondissima caratura recitativa nonostante un ruolo che tende un pò a sacrificarlo tra nudi e repentine uscite di scena.

pinnazza  @  08/11/2010 11:16:09
   7½ / 10
Bel film. Una seconda visione aiuterebbe molto a comprendere apppieno tutti i passaggi.
Bravissima la Rappoport in un ruolo decisamente misterioso come ne "La Sconosciuta" e anche Timi, molto più convincente che in "Come Dio comanda"

dils  @  27/09/2010 12:36:50
   7½ / 10
Complimenti a Capotondi!La doppia ora è un film inaspettamente innovativo sotto tutti i punti di vista, la storia è intrigante e ben realizzata la regia è efficace e capace di trasmettere quell'aura di mistero che tiene in tensione lo spettatore per tutta la durata della pellicola.
Ottima interpretazione della Rappoport e Timi eccezionale come sempre.
Assolutamente da vedere!

Constantine  @  15/09/2010 00:59:50
   7½ / 10
Esordio bello e convincente quello nel lungometraggio di Capotondi. La sua pellicola scorre toccando diversi generi, interessando ed intrattenendo ma con garbo, gusto. Bravissimi entrambi i protagonisti (Timi è una speranza per il cinema italiano), capaci con espressività di supportare le pur poche battute. Buona anche la colonna sonora. Qualche pausa eccessiva e forse un pò di superficialità in meno, sono i difetti maggiori dell'opera, che comunque sorprende le attese e rettifica, semmai ce ne fosse stato bisogno, come non bastino i soldi per fare un bel film, e quanto conti maggiormente una buona idea.

benzo24  @  07/09/2010 18:23:51
   1 / 10
meno male che non è veramente una doppia ora, ma solo un'ora e mezza di durata, perchè ho trovato non poche difficoltà ad arrivare alla fine di questo sopravalutato filmetto, la lentezza non giustificata insieme alla scadente colonna sonora sono stati un mix micidiale, peggio di un pugno in faccia. la regia scolastica poi non aiuta a rappresentare una sceneggiatura che sa già di minestra riscaldata. infine le interpretazioni io le ho trovate di pessimo livello, so di andare controcorrente ma sinceramente a me questa rappoport la trovo veramente scarsa, dopotutto fa la parte di se stessa, non capisco cosa ci sia di difficile. timi idem, non capisco dov'è il valore della sua performance.

2 risposte al commento
Ultima risposta 08/09/2010 12.23.17
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Lunatico  @  24/08/2010 23:50:25
   7½ / 10
JOKER1926  @  18/08/2010 17:57:05
   7 / 10
Dopo le improponibili pellicole recenti "made in Italy" incentrate su indigeribili vicende politiche e sociali Giuseppe Capotondi (al suo esordio da regista) porta una "relativa" novità nelle sale e riesce a donare al pubblico nostrano un prodotto più che dignitoso, affascinante e "misterioso".

"La doppia ora" è come accennato una sorta di "relativa" innovazione, insomma il Thriller metafisico (stile Lynch) dalle "nostre parti" non si è mai visto in questi anni ed è questa la nota positiva, ventata di aria fresca; il tutto resta ovviamente un dato relativo visto che altri registi, sicuramente più navigati del buon Capotondi, hanno già attuato ciò nel passato con brillanti risultati.
Ritornando a parlare comunque de "La doppia ora" c'è da apprezzare parecchio, già il titolo metafora di tante cose, la doppia ora infatti è quel fatidico momento ove si "accavallano" i numeri dell'orologio proponendo un "doppio", orario, è questo il momento dei sogni, il momento di "scappare" in un'altra vita (vita parallela?) sprigionando il proprio estro mentale e confondendo la realtà con un futuro teorico.
Teorie e sensazioni scandite in modo efficace e sorprendente da parte della regia.

"La doppia ora" amalgamato in una buona fotografia è la sintesi di una Torino (ambientazione del film) cupa e tormentosa, mai convenzionale e così ermetica da fungere anche da splendido palco per un film Horror.
Capotondi si circonda di attori volenterosi, buona ad esempio la prova di Filippo Timi.
Ad impressionare su tutto resta sempre la sceneggiatura, la pellicola si sviluppa molto bene, cupa nella prima parte con l'incontro dei due protagonisti diventa sempre più intrigante e "Lynchana" nella restante, i sogni e tutti i passaggi "inverosimili" creano un magico alone di drammaticità e di suggestione; la scena della telecamera in pieno stile David regala momenti di pathos indispensabile nell'egemonia del film.
Capotondi non disdegna di presentare scene originali e quasi geniali di formidabile impatto visivo, potenti ed azzeccate al tedioso contesto.
Si giunge , fra visioni e tormento, ad un'ultima parte di film che chiarisce molte cose, regia nel frangente poco maniacale e molto asciutta ed era la cosa migliore da fare, proseguire sul modello iniziale poteva far diventare la pellicola fin troppo "criptica" e confusionale.
Facendo ciò la regia riesce a concretizzare alla meglio i fili di una storia aspra e dura piena di velature (quasi) oniriche, il finale è amaro, spiritualmente veemente e non "spettacolare", va bene così!

"La doppia ora" è Cinema, è un grande lavoro, studiato, creato, sviluppato su una sceneggiatura audace con pochissime sbavature e con episodi singolari e colmi di un magnetismo che da sapore ad un gioco chimerico intriso in nozioni di metafisica.

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Ultima risposta 23/08/2012 10.19.07
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mainoz  @  17/08/2010 11:00:18
   5 / 10
Film drammatico molto triste, trama rivedibile e attori discreti

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Nergal85  @  16/08/2010 08:49:45
   7½ / 10
film registicamente ben fatto e dal genere inconsueto per il panorama del cinema italiano. molto bravi gli attori protagonisti nel sostenere la trama nei suoi capovolgimenti ed apprezzabili le musiche. soltanto in pochi passaggi diventa prevedibile....

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Invia una mail all'autore del commento albatros70  @  16/08/2010 01:13:07
   7½ / 10
Da apprezzare sicuramente l'esordio di Capotondi. Una storia che si mescola e rimescola e tiene viva l'attenzione fino alla fine con colpi di scena che non mancano. Brava la Rappoport, da vedere!

Invia una mail all'autore del commento Mr. Pink  @  17/07/2010 23:47:35
   6½ / 10
Pellicola vagamente lynchiana, intrigante e coinvolgente, soprattutto nella prima parte.
Interessante l'idea di fondo, seppure davvero non originale.
Perde purtroppo ritmo e struttura nella seconda parte, dove un'analisi psicologica che diventa sempre più approssimativa e alcune forzature narrative ne fanno un prodotto visibilmente immaturo.
Mezzo punto in più perchè è uno dei migliori film italiani che ho visto negli ultimi tempi, comunque.

despise  @  07/07/2010 08:10:55
   7 / 10
Era da tempo che non si vedeva un noir italiano così ben fatto.
A parte il duo di attori protagonisti (Rappoport e Timi) molto bravi a sostenere tutto il film sulle proprie spalle, è stato spiazzante soprattutto nella prima ora vedere i quasi continui cambi di registro che davvero spiazzano lo spettatore non dando punti di riferimento e non facendo per nulla capire dove si voglia andare a parare. Il colpo di scena

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mi aveva destabilizzato ma allo stesso tempo sembrava banalizzare il significato della storia raccontata... ma poi piano piano tutte le tessere del mosaico tornano al loro posto ed il finale (non buonista finalmente) dà un senso a tutto.
Complimenti, ottimo film.

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Ultima risposta 05/06/2012 10.31.03
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aiemmdv  @  21/05/2010 16:40:33
   7 / 10
Un buon film spiccatamente Lynchiano sotto alcuni aspetti.
Peccato per l'ultima mezz'ora che banalizza un lavoro iniziale piuttosto affascinante.

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biosman2010  @  29/04/2010 15:34:29
   7½ / 10
Film lodevole, buone trovate del regista anche se ho l’impressione che manchi qualcosa. Ottima interpretazione dei protagonisti.
Sicuramente una novità rispetto al monotono panorama italiano, confesso che sono diventato esterofilo dopo le storpiature cui sono inflitte tutte le produzioni nazionali, la recitazione prima di tutto, ormai le pessime fiction (tutte) hanno contaminato il cinema, è mai possibile che recitare è uguale a sussurrare frettolosamente, senza capire spesso neanche quello che dicono?

dagon  @  14/04/2010 12:33:52
   6 / 10
il fatto che il cinema italiano sia agnizzante ed avvitato su sé stesso, salvo rare eccezioni, fa venire voglia di esser benevoli con un film come questo che vorrebbe distaccarsi (almeno un po') dalla solite strade. Non mi convince la base di partenza del film (a meno che non mi sia perso qualcosa)

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Per essere un esordiente, Capotondi non se la cava neppure male, con qualche velleità pure Lynchiana.

LEMING  @  25/03/2010 08:12:28
   5 / 10
Io non amo per niente i film italiani contemporanei, li giudico tutti una spanna al di sotto dei pari genere europei, specialmente francesi e spagnoli, questo film però avendone sentito parlare un gran bene su questo sito, l'ho visto................
Innanzitutto è un film lentissimo, addirittura ho dovuto usare l'apparecchio per l'udito di mio nonno per sentire quando parlava la protagonista (sussurra per tutto il film), lo svolgimento e degno di una qualsiasi mediocre fiction tv (Distretto di Polizia è molto più dinamica al confronto), i personaggi sono nello standard normale dei film italiani ,tutti psicologicamente aggrovigliati nevrotici ed esauriti, in italia un personaggio solare (comici a parte) devo ancora vederlo,ci mancava solo Castellitto (questo attore mi mette ansia solo a guardarlo), per fortuna non c'era-----ora veniamo ai lati positivi (perchè ci sono), sofferta ma buona prova dei due attori protagonisti, due buoni colpi di scena, regista che per essere un'esordiente non è malaccio, ma leggendo i commenti qui sotto, se questo è il film che risolleva il cinema italiano, allora non c'è speranza.

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Ultima risposta 28/09/2010 12.54.51
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gandyovo  @  24/03/2010 15:43:19
   7½ / 10
un buon noir, difficile da trovare nel panorama italico. non è un capolavoro ma è interessante e la prima parte è davvero ottima. buone anche le interpretazioni. bello mi è piaciuto.

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Noodles_  @  23/03/2010 15:28:41
   8 / 10
Davvero complimenti a questo regista esordiente.
Un "giallo" di classe, con almeno un sorprendente colpo di scena, che si gusta tutto d'un fiato e che alla fine mi ha lasciato decisamente soddisfatto.
Curatissimi i dialoghi, pulita e ricercata la regia.

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Mi è piaciuto molto il personaggio del poliziotto, incisivo ma mai sopra le righe.
E anche il finale non è così banale e scontato come sarebbe potuto essere: probabilmente in un film americano

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Ho notato solo una leggera stonatura nella sceneggiatura:

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Blutarski  @  16/03/2010 20:16:02
   7½ / 10
Una ventata di aria fresca nel maleodorante territorio paludoso del cinema italiano, un thriller con risvolti drammatici per nulla banali e che con abile montaggio riesce a mantenere il dubbio nello spettatore. In fondo creare delle storie interessanti è ormai cosa assai difficile e sempre di più si percepisce la necessità di trovare modi sempre nuovi di raccontarle allo spettatore e questo è proprio il segreto della riuscita di questo film.

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Ultima risposta 25/03/2010 19.30.20
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Silly  @  16/03/2010 11:28:16
   8 / 10
L'esordio alla regia di Capotondi ha dell'incredibile. Quest'uomo ha diretto un cast di attori, come dire... Professionisti veri. I due attori protagonisti, diciamocelo, fanno venire i brividi da quanto sono dentro il loro ruolo, sentito, sofferto. La storia è abbastanza claustrofobica, gli incubi vagamente lynchiani, si mescolano in un rapporto tra due persone che si amano.

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Probabilmente avrei voluto qualcosa in più, avrei voluto degli indizi maggiori sulle vite dei due protagonisti, sulle loro strutture psicologiche così complesse, ma poco chiare. Ma sì, fa nulla. Dettagli. La verità è che la Doppia Ora è un film stupendo, ben diretto e egregiamente interpretato. E' una perla rara, per il genere e per lo stile, nel nostro panorama nazionale. Per questo motivo merita tutte le attenzioni possibili. Con entusiasmo non posso che trovarlo magnifico e basta.

uzzyubis  @  22/02/2010 18:42:16
   7½ / 10
Bel film italiano con bravissimi attori. Geniale per certi versi l'intreccio anche se forse è mancato , come qualcuno ha giustamente detto, maggior attenzione alla descrizione psicologica dei personaggi.
Comunque bel filmm italiano..
P.S. non sono così convinto che il cinema attuale italiano sia così male..dipende se si giudica i registi o i distributori. In tutti gli stati credo ci siano film pessimi e bei film, purtroppo visto cosa propongono per la maggiore bisogna saper cercare...

calso  @  15/02/2010 11:40:58
   6½ / 10
Non male, l'intreccio è ben fatto e gli attori piuttosto bravi...la trama si fa capire un pò troppo presto, la trasposizione di quello che le capita dopo la rapina è veramente geniale anche se in alcuni passaggi appare un pò troppo forzata...comunque più che sufficiente dal mio punto di vista...

cory  @  11/02/2010 14:43:43
   7½ / 10
bello. finalmente un bel film italiano, consigliato

p.s. la Xenia Rappoport è una grande attrice.

vale1984  @  11/02/2010 11:09:20
   6 / 10
Come al solito i film italiani non mi esaltano anche se questo era belloccio...ma gli manca qualcosa e non stupisce molto il finale. E' un tantino contorto e non brillante, diventa forzato e macchinoso nella seconda parte...comunque per la categoria film italiani è sufficiente.

viagem  @  04/02/2010 16:47:28
   7 / 10
Bello e sorprendente noir italiano, accompagnato da una colonna sonora progressive molto accattivante, ricco di continui capovolgimenti. Ad un certo punto si ha quasi la sensazione di aver buttato via la prima parte del film a capire una storia che non c'è, salvo poi recuperare tutto grazie al sorprendente finale. Bell'esordio.

maurimiao68  @  01/02/2010 21:52:48
   7½ / 10
Davvero un bel film italiano. .e finalmente oserei dire!

McLovin  @  31/01/2010 13:47:35
   6 / 10
Ha il grande merito di uscire dai canoni del cinema italiano, nel tentativo di fondere la consueta storia d'amore strappalacrime con il film di genere thriller horror. Operazione riuscita solo in parte: alcune sequenze oniriche e allucinate quasi "alla Lynch" fanno ben sperare, ma per tutto il resto del tempo pare un film senza una precisa direzione e totalmente privo di ritmo. La regia del pubblicitario Capotondi è convenzionale. Eccellenti le interpretazioni di Rappoport e Timi. Nel complesso però un film ampiamente sopravvalutato.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  27/01/2010 10:58:11
   7½ / 10
Un film di genere fatto in Italia, già questo stupisce, se poi aggiungiamo il fatto che il regista coglie bene nel segno allora è proprio una bella sorpresa questo "La doppia ora".
Capotondi costruisce una storia intrigante basata sul capovolgimento di ruoli, su una forte caraterizzazione dei personaggi e su una storia d'amore quasi impossibile.
Molto bravi i due protagonisti.

TheLegend  @  26/01/2010 20:47:07
   7 / 10
Buon film italiano con una storia finalmente interessante...

Clint Eastwood  @  26/01/2010 02:28:37
   7 / 10
Ad esempio i francesi hanno capito da tanto su cosa puntare per ottenere ottimi film. La Doppia Ora di Capotondi ne è un esempio che anche in Italia ciò è possibile, peccato che nel panorama generale se ne vedono pochi.

Prodotto riuscito. Da tener d'occhio il regista.

Gruppo COLLABORATORI gerardo  @  24/01/2010 13:44:17
   6½ / 10
Diciamo subito che la cosa positiva del film è il suo avventurarsi nel cinema di genere, fatto piuttosto raro in Italia di 'sti tempi.
La mia impressione è che "La doppia ora" abbia una costruzione piuttosto debole, che si sia puntato troppo sul risvolto giallistico-thriller della vicenda senza puntellarlo di sufficiente ed efficace realismo. I personaggi potrebbero anche essere credibili, ma regge poco la storia dell'incontro fra i due protagonisti, un po' appiccicata e affrettata.
Inutili gli effetti sonori che sanno tanto di abusato cinema horror, brutta la camera a mano altrettanto abusata, mentre in compenso, sul piano narrativo, è carina l'idea melodrammatica del tradimento e del sottile anche se dolente e doloroso cinismo alla base del film.

floyd80  @  23/01/2010 18:57:44
   7 / 10
Ho come un impressione guardando questo film...la mia impressione si chiama sfaccettatura. Mi spiego meglio: quando la pellicola rimane sul filo della suspense è stupenda, da brividi, con una regia che ti fa tenere il fiato in gola. Quando però il film scende verso il dramma mescolato al thriller tutto ritorna normale, anonimo.
Comunque questo giovane regista è tutto da seguire e speriamo che in un prossimo futuro porti in alto il film di genere, che tanto manca al nostro ripetitivo cinema.

rob.k  @  18/01/2010 21:42:02
   6 / 10
Recitazione ed espressione facciale perennemente da pesce lesso come ogni film italiano del genere... Si salva la trama, anche se nel finale scade un po' nel banale.

Xplode  @  17/01/2010 00:04:45
   7½ / 10
La doppia ora è intenso e intelligente. Niente è lasciato al caso, davvero un bel film, vedetelo.

outsider  @  13/01/2010 18:42:40
   8½ / 10
voto non casuale il mio otto e mezzo per questo bellissimo e alternativo film di Capotondi.
Avrei messo 9 e mezzo se avessero trattato in una lunghezza maggiore ovviamente anche il profondo tema del rapporto a due in modo più approfondito, dialoghi e sguardi interiori etc, per poter scendere più nel profondo in una controspezione empatica di tutti o alcuni di noi.
avrei messo il 10 se non avessero tagliato le scene con i8l bravissimo attore anziano che fa la parte del papà di guido e i cui corti sono solo sui credits dvd.

vedetelo che è belo bello!

1 risposta al commento
Ultima risposta 04/10/2010 16.20.21
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Burdie  @  12/01/2010 19:36:40
   7 / 10
...qualcosa di decente anche dal cinema italiano...

paride_86  @  12/01/2010 00:22:43
   6½ / 10
Un buon esordio per Giuseppe Capotondi, che inventa e scopiazza (soprattutto da Lynch) una storia di mistero e scatole cinesi.
Certo, per il cinema italiano si tratta sicuramente di una novità, eppure non si dovrebbe gridare al miracolo, perché di storie così se ne sono già viste al cinema. Non è un film privo di difetti, ma se li fa perdonare anche grazie alle buone interpretazioni dei protagonisti.

cristiano1970  @  10/01/2010 22:37:04
   7½ / 10
Non saprei se definirlo thriller o drammatico ma sicuramente
sono rimasto piacevolmente sorpreso da questo film,estremamente malinconico ma con un paio di colpi di scena che come si legge nel trafiletto della trama rimescolano il tutto.

Ottima la recitazione dei due protagonisti

Insomma un film italiano davvero ben fatto guardatelo!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  08/01/2010 14:49:03
   7 / 10
Quasi da non crederci,un film italiano che si discosti dai generi ormai proposti a getto continuo dai nostri distributori (caproni) è un evento,ancor più se tratta tematiche legate al thriller,in questo caso addirittura contaminato con qualche riferimento soprannaturale.
Un incoraggiamento Capotondi se lo merita eccome,proponendo al debutto un film rischioso e sicuramente imperfetto,in grado comunque di generare curiosità e mistero.
Il regista è bravo nello sfruttare la libertà narrativa concessagli dagli eventi sepolti nell’ambito nella trama,”La doppia ora” è infatti un film costruito con oculatezza,mediante un schema ad incastri che mira a spiegare con meticolosità i lati più insondabili del "giallo",lasciando che sia poi lo spettatore a districarsi tra le maglie delle relazioni sentimentali,come tali da interpretarsi secondo la propria soggettiva.Il film regge molto bene per la prima ora,poi,una volta venuta a galla la verità,perde quota,non arrivando a precipitare con conseguenze irreparabili,ma assestandosi su canoni più prevedibili.
Grande interpretazione per Ksenia Rappoport,eccellente nel riportare quella disperata solitudine che non le concede tregua sin dalle prime battute e che induce a giustificare (a carte ancora coperte)il suo innamoramento per un uomo schivo ed inquietante come Guido,l’altrettanto efficace Filippo Timi,spiazzato e addolorato da un evento dal quale,forse, non è ancora a pronto a riprendersi per sua stessa ammissione.
A convincere è soprattutto la costruzione dei personaggi e il ribaltamento dei ruoli,gestito con grande intelligenza,quasi impercettibile tanto appare ben calibrato.
Finalmente un’opera valida fuori dal coro.

hcrost  @  12/12/2009 15:31:53
   6½ / 10
Come accade in tutti i film “costruiti a blocchi”, alla dado di Rubik, dove il bello sta più nel lasciarsi andare al lungo caos di tasselli colorati che non nel breve istante in cui ci si arresta ad ammirare il cubo ricomposto, anche ne “La doppia ora” è preferibile forse non lasciarsi prendere troppo dagli accadimenti cui si assiste, magari per evitare il rischio di perdersi tra complicati parallelismi universo/temporali e forse anche per risparmiarsi, nel caso si fosse un po’deboli in logica, un “fuori giri” in folle delle proprie meningi nel tentativo di rincorrere un sovrabbondante succedersi di cose in apparente, rapido, dispettoso movimento.
Guido e Sonia s’inseguono fantasmaticamente, enigmaticamente, tra ipnotici illusionismi, trucchi onirici, capriole nel tempo, e non mancano lungo tutto il film (questo è indubbiamente il suo punto di forza) le occasioni di saltare sulla poltrona come si fosse davanti a un film di Hitchcock, grazie ad un montaggio e ad una fotografia noir che rendono spesso l’atmosfera vibrante e compulsiva. Dopo la bella scena iniziale del club privè (che a livello emotivo può in qualche modo rimandare agli ampi saloni di ’”Eyes Wide Shot”), ad ogni “stargate” incontrato, battuto dalla doppia ora di un qualche orologio, si viene catapultati in qualche doppio possibile, ipotizzabile, imprevedibile, fino ad una ricostruzione finale che, pur non perfettamente levigata come il solitario di Rubik, non va a discapito di un climax complessivamente efficace, migliorabile forse con alcuni dettagli come le scelte musicali non proprio azzeccatissime.
Timi si conferma campione di recitazione. Accanto a lui una pur brava Rappoport resta invece più anonima e sfuggevole, meno incisiva del protagonista maschile.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR strange_river  @  07/12/2009 15:27:13
   7 / 10
Buon film che vale la pena vedere perchè fatto bene, gli attori son molto bravi, le atmosfere sono rese ottimamente, la trama non è scontata e le aspettative non vengono deluse.

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3 risposte al commento
Ultima risposta 23/03/2010 16.01.26
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L_INKre@dibile  @  04/11/2009 15:28:41
   7½ / 10
Molto intrigante l'alone di mistero che avvolge i personaggi nella prima parte del film. Veramente bravi gli attori. Parecchi anche i colpi di scena, ma la novità per un film italiano è che non tutti sono prevedibili. Lo spettatore tende a rivivere in modo catartico il disturbo e la tensione dei protagonisti. Qualche interrogativo viene lasciato in sospeso e spinge alla riflessione. Un film da vedere.

zakfett  @  23/10/2009 11:44:20
   8 / 10
Notevole.
Era da parecchio che non apprezzavo a tal punto un film italiano.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  20/10/2009 22:51:58
   7½ / 10
Un buon esordio di Capotondi, con una storia avvolgente raccontata in maniera molto inusuale soprattutto nella prima parte. Un giallo esistenziale fra due esistenze tormentate nello sfondo di una Torino grigia come l'esistenze dei due protagonisti intepretati ottimamente dalla Rappenport e Timi (sempre più due certezze del nostro cinema). Effettivamente la seconda parte è più convenzionale, ma non scade mai nella banalità e, come già detto, siamo di fronte ad un'opera prima di un regista che merita fiducia.

valis  @  16/10/2009 18:37:01
   7 / 10
Film interessante, con una sceneggiatura ben congegnata, anche se non troppo originale.
Sicuramente ben realizzato, ad un certo punto la storia sembra scivolare nel genere horror per poi tornare nei binari del noir classico.
Da rilevare la presenza di numerose "pinze" all'interno della sceneggiatura, richiami e collegamenti tra la parte onirica e quella reale della vicenda che ho trovato degne di nota.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento mkmonti  @  15/10/2009 11:16:13
   7½ / 10
Finalmente un noir italiano come non si vedevano da "La ragazza del lago" di Molaioli. Una sorpresa, nettamente in positivo, opera prima di Capotondi, presentata in concorso a Venezia 66, con l'ottima performance di Xenia Rappoport, giustamente premiata come migliore attrice (con annessa delusione per l'altrettanto ottima Margherita Buy de "Lo spazio bianco"). Sceneggiatura forte, regia asciutta, la pellicola riesce a creare la giusta tensione, senza scadere nella violenza gratuita e concentrandosi più sui profili psicologici dei protagonisti.

andreacinico  @  14/10/2009 16:18:35
   6½ / 10
La visione di questo film presentato alla Mostra del cinema di Venezia da un regista italiano mi ha un po' spiazzato.
Arrivato ai titoli di coda non riuscivo a comprendere appieno quello che non mi convinceva.
Ad un approccio superficiale potrebbe sembrare la solita storia poco originale basata sul doppio gioco con intermezzo onirico. Invece, ripercorrendo a ritroso la storia insieme ai miei amici, ci siamo accorti che i vari pezzi del racconto erano incastrati alla perfezione denotando una sceneggiatura precisa che non ha lasciato nulla al caso (anche se per i miei gusti poteva osare di più).
Ma allora dov’è il problema?
A mio avviso la pecca è proprio nella realizzazione visto che, durante la visione del film, quegli elementi forti della sceneggiatura non sono emersi a dovere. Mi dispiace non poter tessere lodi ad uno dei pochi film italiani decenti di questo periodo però la regia è talmente lineare ed asettica da non suscitarmi le emozioni che potrebbe dare una storia architettata così bene. Intendiamoci, in questo periodo storico un regista come Capotondi (che ha come attenuante il fatto di trovarsi di fronte alla sua opera prima nell'ambito dei lungometraggi) è una boccata d'aria fresca ma alcuni autori dell'ultima generazione, come Sorrentino e Garrone, hanno dimostrato che anche in Italia, se si vuole e, soprattutto, si hanno le possibilità, si può fare cinema di un alto livello.

2 risposte al commento
Ultima risposta 16/10/2009 18.41.03
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Tautotes  @  14/10/2009 13:05:33
   6 / 10
Confesso che i vostri commenti positivi mi avevano fatto pensare ad un film migliore.

Diciamo subito che la prima parte è molto buona, da 7,5...la "svolta" della parte centrale (chi l'ha visto sa di cosa parlo) mi aveva fatto cadere le braccia...tanta era la banalità dell'idea...sapeva di già visto e rivisto. Nel finale si rivaluta un pò, ma non è affatto, a mio avviso, una grande sorpresa in positivo.
Merita la sufficenza, non di più, in my opinion.

Gruppo REDAZIONE maremare  @  14/10/2009 01:04:41
   7½ / 10
Ottimo esordio di Capotondi in un film dalla sceneggiatura perfetta.
Raro esempio di prodotto italiano originale ed intrigante, nonostante un leggero calo nella parte centrale, in cui Capotondi dimostra (ovviamente) di non avere ancora il polso del regista scafato e le ossessioni della protagonista, protraendosi troppo, slabbrano l'ordito.
Ottima la performance dei due attori protagonisti.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  13/10/2009 15:58:49
   7 / 10
Un film tutto italiano dove spicca la bravura indiscussa di tutti gli attori anche se si vede parecchio l'inesperienza del regista che è alla prima. Un film che ricorda vagamente Linch ma molto approssimativamente, considerando che la trama è lineare e perfettamente comprensibile. Una sorpresa sicuramente vedere una pellicola di tale fattura soprattutto di questi tempi. Sette pieno.

Invia una mail all'autore del commento elvis84  @  12/10/2009 14:12:44
   7½ / 10
Ottimo lavoro,sopratutto se si tratta del primo film del regista!
Molto intrigante,un giallo made in Italy

Gruppo REDAZIONE K.S.T.D.E.D.  @  11/10/2009 14:32:26
   7 / 10
Non giallo d'atmosfera alquanto interessante questo esordio di Capotondi. Gli stilemi tipici del giallo, infatti, sono solo un pretesto attraverso cui il regista costruisce un film drammatico fatto di silenzi, malinconia e, a tratti, inquietudine (la parentesi iniziale).
Più che buona la prova degli attori e ottima la fotografia.

Gruppo COLLABORATORI paul  @  11/10/2009 13:34:21
   7½ / 10
Veramente un ottimo esordio questo di Giuseppe Capotondi alla regia. Un film di genere (perchè scivola dal giallo all'horror fino ad arrivare al metafisico) estremamente ben diretto, ben interpretato, ben sceneggiato. Avrebbe addirittura potuto diventare un capolavoro con qualche accorgimento in più. Ad ogni modo un film che straconsiglio.

FABRIT  @  11/10/2009 10:00:31
   8 / 10
Lo dico subito:per me questo è un gran film!E se per Capotondi era l'opera prima,visto che il buongiorno si vede dal mattino, credo abbiamo trovato davvero un ottimo regista italiano!Il sogno mischia le carte...è proprio vero,ma non proprio tutte!!Ve lo consiglio.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  11/09/2009 01:30:40
   7 / 10
Il lynchiano Capotondi sfrutta abilmente, ma senza grossi colpi d'ala, una buona sceneggiatura (sulla carta), incerto tra il cinema psicanalitico di kieslowsky e l'inatteso pathos del Tornatore di "La sconosciuta". Gli attori sono bravissimi (Timi sempre più istrionico è un corpo che parla), la storia è intrigante ma finisce per impaludarsi proprio nell'aspetto narrativo, nel crocevia in fondo ammiccante in cui certe ossessioni Lynchiane vengono lambìte in una sorta di superficiale referente "all'italiana".
E dopo una prima parte di intrigante emotività (la perdìta di Sonia sembra condividere punti con un destino quantomeno ingrato) il meccanismo si rompe, finendo per esibire un retaggio meno velleitario e più banale di quanto sembri in un primo momento.
Un film riuscito a metà, che tuttavia trasmette positivamente un binario di intenzioni non disprezzabili

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