l'aldila' - e tu vivrai nel terrore (1981)

finalmente, nonostante gli orrendi effetti speciali, un film decente di Fulci

Il lavoro più noto del compianto Fulci.
Trama tutto sommato piacevole ma in certi punti scade davvero nel ridicolo.
Recitazione abbastanza scarsa, bisogna dirlo.
Effetti speciali abbastanza gradevoli dato anche l'hanno di realizzazione.
Molto splatter, e forse troppo poca suspance.
Resta comunque uno dei migliori horror italiani che abbia visto.
Tutto sommato gradevole.

SPOILER

Il film più noto di Lucio Fulci. Non il suo migliore in assoluto ma poco ci manca. Meraviglioso il finale soffre di qualche lentezza di troppo nella parte centrale.

il miglior film di lucio fulci! un film davvero inquietante, da vedere.

SPOILER

Di sicuro il film più complesso di Lucio Fulci, film molto visionario e con atmosfere apocalittiche,stupendo 2° capitolo della triogia surrealista, ottimi gli effetti splatter e belle le musiche.Capolavoro horror made in italy; ma inferiore aimè all'insuperabile Zombi 2.

Per quanto osannato come summa della "poetica" fulciana (per quanto ammiri il regista, l''uso di tale) termine è opinabile, a mio modesto parere "L''aldilà" non è un capolavoro. Certo, il prologo in B/N è notevole, c''è un numero considerevole di scene memorabili, terrificanti, geniali, visionarie e l''atmosfera che si respira nel cupo hotel degli orrori è uno dei punti migliori del film. Nonostante questo, tuttavia, il film non è esente da difetti: la recitazione è a tratti buona e a tratti quasi ridicola, ci sono alcuni momenti di notevole calo di tensione tra cui la debole e autocitazionistica (narcisismo?) sequenza finale tra gli zombie; i personaggi sono stereotipati fino all''inverosimile, se si eccettua la ragazza non vedente che incontra la protagonista. L''assenza della trama ai fini del potenziamento di atmosfera e scene orrifiche è un ulteriore svantaggio, almeno per chi crede che i film horror possano essere ricchi tematicamente oltre che per ciò che concerne l''atmosfera (per quasto considero capolavoro "La Mosca" e non "L''aldilà"). Nonostante ciò, il talento visionario di Fulci si esprime qui al suo meglio. Assolutamente da citare il finale, geniale, con tono apocalittico, l''ottima colonna sonora e una particolare attenzione verso la componente del gore più estremo (mi preme sottolineare, comunque, che alcune scene come l''"assalto" delle tarantole avrebbero potuto essere evitate a benificio della qualità complessiva del film).

Citazione (plagio?) di "Suspiria" nella scena

SPOILER

Classico horror di serie B in voga negli anni 80..
Ottimi gli effetti spatter considerando quello che c'era a disposizione,ma il resto è veramente ridicolo,non creava tensione neanche quando avevo 15 anni figuriamoci,adesso è buono solo come film comico.

Grandissimo Fulci! Quanto mi mancano i tuoi film a basso budget, gli effetti splatter del tuo fidato De Rossi, le musiche del grande Frizzi... L'Aldilà, come spesso accade con i film di Lucio, mi è piaciuto da impazzire, specialmente le tarantole mangia-uomini e il sangue della madre che "insegue" la figlia. Diversamente dal solito, qui la storia non è SOLO un pretesto per mostrarci scene ultra gore, qui c'è anche un'atmosfera da incubo, che poi esplode con la sequenza finale, apocalittica e imponente. C'è solo una cosa che mi fa restare un po' perplesso:

SPOILER Boh...
Comunque Fulci resti un mito!!!

Rivisto qualche giorno fa, e mi è venuto da ridere in più di un'occasione. Ci si portebbero riempire 2 bibbie con tutte le ingenuità presenti nei film del caro vecchio lucio, ma in fondo è anche per questo che gli sono così affezionato.

Il migliore della trilogia, la trama è un pretesto per mettere in mostra le visioni del regista, effettacci gore meravigliosi

Non mi piacciono i film che per spaventare usano solo sangue, sangue, sangue e sangue, la scena dei ragni è veramente penosa! Inoltre questo è un film palesemente superato, doppiato malissimo e recitato abbastanza male specialmente in alcune scene. L'unica nota positiva è che nn da pace dall'inizio alla fine ma questo per me nn basta!

Veramente un bel horror, c'è sangue a iosa e suspense, pur nella sua immane *****neria finale durante la scena degli zombi (per fortuna imposta dai produttori tedeschi e non da Fulci).

Sinceramente non l'ho apprezzato molto, il solito horrorino di serie B.
Così così....
Evviva wireless!

L'Aldila'rappresenta una pietra miliare del cinema horror made in Italy e uno degli episodi piu'significativi di tutta la filmografia del regista romano....cupo,affascinante,onirico e immerso in mille sequenza d'antologia(vedi il fantastico finale),il film spinge a mille l'accelleratore sul gore,con gli artigianali effetti di Giannetto De Rossi a farla da padrone...sopra la media anche la prova generale del cast.

Raccapricciante, e maledettamente crudele, macabro e sadico... mischiato a un aria Apocalittica che si raggiunge col finale dove tutto appare cambiare. Finale Spettacolare nel suo genere

TRAMA:
New Orleans 1927: un gruppo di uomini si reca in barca in un albergo con il preciso intento di uccidere il pittore Zweick, considerato uno stregone. Zweick verrà crocefisso nella cantina dell’albergo, proprio di fianco a un misterioso simbolo impresso nel muro, e quindi ricoperto di calce viva. Sessant’anni dopo, un ex modella di nome Liza eredita l’albergo: decide così di restaurarlo e aprirlo, ma strani incidenti cominciano a colpire gli operai addetti al restauro. Nel frattempo Liza conosce Emily, una ragazza cieca, che la avverte del grosso pericolo che corre nel tentare di riaprire l’hotel e che le intima di andarsene. Liza inizialmente non crede alla ragazza, ma quando capisce l’enormità dell’errore che la sua testardaggine le ha fatto compiere è ormai troppo tardi: la porta dell’inferno, su cui il palazzo era costruito, si apre, i morti cominciano a invadere il mondo dei vivi e per nessuno non ci sarà più scampo.

Il regista romano Lucio Fulci, dopo aver diretto con successo alcune “perle” del cinema horror anni 70, come “Zombi 2” o “Paura nella città dei morti viventi” girò “L’Aldilà” un horror splatter a bassissimo costo, considerato un capolavoro ancora nei giorni nostri.
Già nel precedente film (Paura nella città dei morti viventi) potevamo notare alcuni ottimi spunti, ma il massimo culmine della filmografia “fulciana” è riposta in questo film, una vera e propria opera di altissimo valore, soprattutto negli anni ’80; un film capace di influenzare numerosi film horror, grazie all’atmosfera molto cupa e onirica e agli effetti splatter, quasi sempre presenti all’interno della pellicola, capaci di far svoltare lo sguardo anche allo spettatore dallo stomaco molto forte.
Il film comincia con una sequenza straordinaria: un enorme folla, presumeribilmente il popolo, si reca con armi e utensili nella dimora del pittore Zweick e lo crocifigge barbaramente nella cantina. Il pittore viene ucciso a colpi di catena, in una scena che ricorda moltissimo l’uccisione di Florinda Bolkan in “Non si sevizia un paperino”, massacrata perché sospettata dell’omicidio di 3 bambini. Già da questo breve prologo, notiamo subito di essere di fronte a una pellicola di alto livello qualitativo, e allo stesso tempo di alto livello di splatter: la scena, molto violenta e sadica, infatti, è stata girata con una fotografia in color seppia per sminuire l’effetto del sangue. Un caso, quindi, ma resta sempre maestoso.
Dopo un inizio assai folgorante, la vicenda si precipita subito in avanti di mezzo secolo circa; questa prima parte è tutt’altro che noiosa, Fulci ci presenta i personaggi, nonché i malcapitati, della vicenda: a cominciare da Liza interpretata da una bellissima e bravissima Katrina McColl, già protagonista del precendente film di Fulci: “Paura nella città dei morti viventi” e futura in “Quella villa accanto al cimitero” (in pratica con Fulci ha girato 3 film in un anno!), un po’ meno espansivo David Warbeck nei panni Dr. John McCabe, che con Liza cercherà a tutti i costi di porre fine alla terribile situazione, e una grandissima Sarah Keller (vero nome Cinzia Monreale) nei panni di Emily, una ragazza cieca dai mille segreti, che tenterà in più modi di allontanare Liza dal cupo albergo, ma invano.
Una pellicola molto visionaria, quindi, dove la trama e la sceneggiatura sono ridotti all’osso, ma dove la spettacolarizzazione degli omicidi, delle sequenze splatter e delle scene oniriche sono il pane quotidiano. Oltre al già citato primo omcidio, ci sono moltissime sequenze che resteranno impresse nella mente dello spettatore: ad iniziare dal mitico incontro tra Liza ed Emily sul ponte, passando per la scena in cui un giovane Michele Mirabella è mangiato dai ragni, e ancora la sequenza della bambina nell'obitorio inseguita dal liquido malefico, ma sicuramente il premio dovrebbe andare al finale: così apocalittico e cupo se ne vedono pochissimi in giro.
Ennesimo plauso, va alla colonna sonora di Fabio Frizzi, che forse ricorda un pò troppo le musiche di Profondo Rosso, ma resterà ben impressa per la sua quasi-perfetta abbinazione con le scene nello schermo.
Quindi consigliatissimo agli appassionati dell’horror anni ’80, dove oltre che alla suspence e al terrore claustrofobico, c’è anche uno splatter di alto livello (vari occhi cavati dalle orbite, putrescenze, sangue e frattaglie a profusione e chiodi sulla pelle), che sicuramente piacerà a quel tipo di spettatore.
Sicuramente un cult anni '80.

John.

Certamente l'apice poetico del compianto Fulci..... in nessun altro film horror si respira aria come in questo e gli altri due della trilogia.... Il percorso del regista è veramente personale....è cinema malato, allucinato, visionario, macabro... il finale con i 2 protagonisti in mezzo al nulla è incredibile... desolante, apocalittico e, appunto poetico.

Fulci con “L’aldila’” raggiunse un notevole livello artistico con un prodotto altamente disturbante(soprattutto per l’epoca), realizzato in maniera artigianale ma dotato di uno spirito macabro non indifferente.
Nonostante una sceneggiatura piuttosto scadente e a tratti pasticciata, il regista romano riusci’ lo stesso a dare vita ad una pellicola morbosamente affascinante, riuscendo a donare alla sua opera uno stampo quasi onirico che appare evidente nel finale angosciante e disperato.
Il film presenta incubi d’ogni sorta partoriti dalle porte dell’inferno ed ovviamente abbonda in scene cruente e parecchio sanguinarie rese molto verosimili dagli ottimi effetti speciali.
Bellissime alcune sequenze ed alcune inquadrature, impreziosite dagli eccellenti movimenti della mdp,ottima la scena iniziale realizzata con un angosciante color seppia e tutta giocata su chiaro-scuri decisamente azzeccati,indimenticabili la maggior parte degli omicidi sui quali svettano per crudelta’ quello iniziale del pittore, seguito da quello del malcapitato Michele Mirabella immobilizzato e alla mercè di tarantole carnivore.
Buona la colonna sonora e le ambientazioni,peccato perché una trama meno approssimativa avrebbe fatto de “L’aldila’” non solo un opera di culto ma un vero capolavoro del brivido.

il miglior film di fulci, anche se cmq è preso da inferno, suspiria e zombi. bellissimo il finale molto visionario, bello lo splatter anche se a volte si vedono i trucchi. bello

Forse il miglior horro italiano, sicuramente il più visionario insieme a Suspiria. Indimenticabili molte sequenze, e , soprattutto, un film che, ad ogni visione, nasconde sempre e sempre ancora molti enigmi.
Grande fotografia del grande Sergio Salvati

Non sono un profondo estimatore di Fulci, ma penso che questo sia uno dei suoi migliori film, se non il migliore. La trama è abbastanza esile e solo un pretesto per creare una buona atmosfera di suspence in alcune scene incentrate sulla figura di Emily per esempio. Visivamente mi è piaciuto molto il finale.

Premetto che mi sto interessando ai film di fulci da poco. (ne ho visti solo 3 per ora, quello in oggetto, quella villa accanto al cimitero e non si sevizia un paperino) Sono rimasto abbastanza soddisfatto da questa pellicola; musiche discrete, episodi splatter davvero notevoli, atmosfera molto cupa in alcuni frangenti...insomma tutto sommato un bell'horror all'italiana!! Le pecche principali sono la trama (praticamente inesistente o comunque molto velleitaria, sviluppata in maniera discontinua e molto confusa, soprattutto per quanto riguarda il finale), la recitazione (ma questo riguarda un po' tutti i film italiani) e la marcata mancanza di tensione in alcuni punti. Purtroppo è inevitabile il confronto con inferno e soprattutto con suspiria del maestro dario (di cui sono un grandissimo estimatore), confronto che fulci, ahilui, perde inevitabilmente, prediligendo lo splatter alla suspence e all'imprevedibilita'. Cmq, in definitiva, horror discreto, da vedere sicuramente.

Qua veramente si è raggiunto l'apice dello splatter, invece di tensione ne ho trovata meno. Le musiche mi sono piciute molte e anche la scenogafia. Pero devo dire che Quella villa accanto al cimitero mi è piaciuto di più: la storia, la trama mi hanno maggiormente interessato confronto questo film. Lo consiglio agli amanti del cinema horror.

sarà che amo i film di Fulci, ma questo è proprio un gran bel film, e penso che la trama sia azzeccata. Con questo film, Fulci ha raggiunto l'apice, anche grazie alle musiche scritte da Fabio Frizzi.
Capolavoro che si può paragonare a "Sette note in Nero" (anche se non è un horror).

grande Lucio! bel film, ma solo per i veri amanti del cinema horror...come me

Ma come fate a dire che questo è un bel film. Premetto che nn sono un grande amante di fulci ma il film è penosamente ridicolo...sia la trama che le recitazioni(!!!!)che gli effetti speciali (ma quali speciali??). Basta prendere la scena

SPOILER. E poi la scena finale con

SPOILER
Abbasso Fulci e il suo cinema spazzatura!

ancora un horror non proprio pauroso...anche la recitazione è penosa,per non parlare degli effetti speciali!

sono anche io daccordo con gli altri per quanto riguarda la sceneggiatura dawero troppo essenziale, ma la maestria di fulci riesce a coprire questo errore e a far gustare il film che però in alcuni tratti risulta un tantino noioso. ad ogni modo da vedere anche per le bellissime musiche le scenografie e la fotografia.

Ok, ci sono tutte le carenze di sceneggiatura e recitazione che si sentono rimproverare qua e là, ciò nonostante questo film rimane un vero e proprio capolavoro del terrore: fotografia, luci, musiche-suoni, effetti speciali ecc. sono eccellenti, a mio parere. Certo, rimane la pecca detta sopra, e per questo, solo per questo, non me la sento di dargli più di otto. In ogni caso, ogni amante del terrore deve averlo visto almeno una volta.

il miglior film della trilogia della morte fulciana.
è vero che la sceneggiatura è un po' sconclusionata,ma in questo film la macabra visionarietà di fulci è al top.e poi la scena dei ragni vale da sola la visione.

la trama di qsto film è dawero risicata, sembra non esserci proprio.....in compenso fulci riesce a dirige qsto horror molto egregiamente....tanto splatter tanta tensione tante musiche poca presenza degli attori, dawero spaesati..a mio giudizio è cmque un film da vedere, oggi nessuna è in grado di creare pellicole di qsta portata.

Mi ha ricordato "Inferno" di Dario Argento; è lievemente meglio ma presenta la stessa lentezza ed è carente soprattutto dal punto di vista della trama.

Non mi ha colpito molto, nonostante qualche scena di omicidio ben girata. Purtroppo in alcune parti risulta davvero ridicolo.

Non molto bello. Horror troppo classico; le solite mani che sbucano da cavi oscuri, i morti che si rianimano all’improvviso eccetera… attori poco credibili (non credo che dopo aver visto un cadavere senza occhi che vomita sangue e uno scheletro vivente si rimane lì fermi a guardarli impassibili), ma la + brava è la protagonista. Il senso d’angoscia è abbastanza notevole, ma gli ambienti non sono stati x niente azzeccati com’è stato invece x QUELLA VILLA ACCANTO AL CIMITERO, xkè sarebbe stato + adeguato invece un bosco o un castello, dove c’è + senso di ansia e mistero anziché in una città. E poi se devo dirlo, a me non ha fatto minimamente paura, ma neanke un po’, xkè le scene sono solo schifose, tanto sangue e poca suspense. Bravo comunque Giannetto De Rossi ke ha creato dei trucchi splendidi. Finale poi con gli zombie e scene action x la sopravvivenza della protagonista e l’altro ragazzo (ma lo vuole capire quell’imbranato che i zombie x ucciderli si sparano in testa???). A me gli zombie sono sempre piaciuti piuttosto poco, proprio xkè invece della tensione ci sono le sequenze gore straviste e riviste. Dopo questo terzo film posso tranquillamente dire ke il cinema di Lucio Fulci non mi piace affatto.

Nonostante le critiche all'eccessiva violenza, all'eccessiva confusione, all'eccessivo simbolismo che dice tutto senza dire niente, a me il film è piaciuto. E lo rivedo spesso (!), anche perchè finalmente è uscita a pochi euro la versione uncut in DVD. Non mi piacque quando lo vidi in videocassetta, ma perchè orrendamente censurato (mancava tutta la parte iniziale, e molti passaggi intermedi mutilati rendevano il film ancora piu incomprensibile). Certo, abbastanza insolito, potrebbe piacere ai fan di Argento prima maniera e di Lovecraft: a me - come a pochi altri - quell'"astratto" piace moltissimo, lo trovo unico ed inimitabile. Forse è esagerato dargli del "poeta", ma bisogna dargli atto di un'originalità ed un gusto per l'eccesso che per l'epoca era insolito. Non certo per la maggioranza del pubblico - soprattutto odierno, che spesso NON VUOLE dare l'idea di capire neanche quando... capisce!

Beh...premetto che il film prende a piene mani da classici quali 'Inferno', 'Suspiria', 'Zombi' e 'La casa dalle finestre che ridono'. Le citazioni sembrano a tratti fin troppo ovvie. Nonostante ciò non si può certo dire che il film pecchi in originalità. L'esile trama è compensata da alcune trovate micidiali. Un vero e proprio viaggio nel macabro.
Assurdo. Morbosamente viscerale. Malato. Questo è Fulci.

L' ho visto stanotte.
quando è finito mi sono chiesto: Mah?!
Si perchè apparentemente questo film non ha una trama. Insomma c'è questo albergo costruito su una delle 7 porte dell'inferno...c'è una ragazza cieca, c'è uno zombie che se ne va in giro...boh!
La rectazione è pessima e altra cosa che proprio non mi è andata già è il fatto che qui la violenza è fine a se stessa!
Insomma alcune scene o personaggi sono stati inseriti solo per mostrare del sangue! In ogni caso devo dire che qualche brivido me lo ha trasmesso, ma non per quello che mostra, ma per le musiche, i sussurri, i mugolii che si sentono per il resto mi aspettavo molto di più--
Altra cosa. Dannazione, io ho visto anche Zombie 2 di Fulci e sian in qelo che in questo aldilà ci sono gli zombie, ma porcaccia la miseria, gli zombie non sono persone affette da sonnambulimo! non se ne vanno in giro con gli occhi chiusi e quando cercano di aprire le porte non ci cozzano contro! Mah...
Da alcuni è stato definito quasi un'opera d'arte, ma cari miei, le opere d'arte cinematografiche sono tutt'altra cosa!

SPOILER

E inutile dirlo ma: Lucio Fulci è l'orrore in persona! Qualche salto dalla poltrona dico la verità me la fatto fare! Un film sicuramente per appassionati di horror.

Trama inesistente e un po’ confusa, in alcune parti il film e lento e rasenta la noia, ma è presente una buona dose di tensione, una buona colonna sonora, effetti splatter in quantità industriale a cura del solito ottimo De Rossi, una scena super culto (quella di Mirabella e dei ragni) e un ottimo finale… Il classico horror di Fulci con tutti i suoi pregi e tutti i suoi difetti… Fulci è così, prendere o lasciare…

Horror fulciano di chiara ispirazione "inferno, suspiria".
Abbastanza discutibili alcune interpretazioni ,tra cui la protagonista che sembra 'na mummia e Mirabella sicuramente più bravo come presentatore che come comparsa.
Anche se gli effetti sono chiaramente datati , le numerose scene splatter sono buone .Bellissimo il prologo iniziale con effetto seppia.
Il finale si stacca di netto dal resto del film con l'ingresso degli zombi .Non ho capito questo improvviso cambio di direzione voluto dal regista.....chissa.....

Bisogna vederlo per giudicarlo.. The Beyond, forse il momento più intenso e visionario di Fulci, anche il più accomodante... (nel senso che strizza un briciolo l'occhio al botteghino cosa che assolutamente non è da Fulci). Imperdibile

sicuramente il migliore di lucio fulci , anche se deve qualcosa ad inferno di dario argento.

una pellicola importantissima nel panorama horror italiano.
su una trama esile quanto un filo di cotone,Fulci imbastisce un film visionario in cui la vena originale e suggestiva del regista rasggiunge momenti di grande effetto.
inferiore a "quella villa accanto al cimitero", ma ugualmente interessante.da vedere.

Bellissimmo film dell'orrore! in stile horror anni 80': splatter, uccisioni, sangue a fiumi ecc. ma molto pauroso!!!! secondo me le critiche che vengono mosse al film sono dovute al fatto che i film horror a cui siamo abituati adesso sono impostati molto diversamente! ma costestualiazzato al periodo è da rietenersi un magnifico film italiano dell'orrrore! secondo me + bello di inferno!

Ammetto che sto scoprendo Fulci adesso. Nel senso che prima non lo conoscevo, non inteso come complemento. Sarà che questi film hanno un sapore tipicamente anni '80 dove il gusto dell'horror era volutamente pacchiano con tutto quello sfavillare di corpi dilaniati, ma proprio questi lungometraggi di Fulci mi sembrano quasi ridicoli. Sangue, effettacci orribili ma niente suspance, tutto di una banalità quasi imbarazzante. Io ci ho tentato prima con Aenigma (interrotta visione dopo 45' di scena scopiazzate qua e la da phenomena) e ora con l'aldià bla bla bla... (finito di vedere a fatica). Sette note in nero, nella sua limitatezza comunque, è decisamente un'altra cosa.

mi è piaciuto più di the house by the cemetery la scena alla fine me la ricordo da quando ero praticamente un bibmetto e vedevo sti film di nascosto credo che sia stato uno dei primi film horror di cui abbia memoria (insieme a shining) che nostalgia!!!!!

Francamente, uno dei peggiori film che abbia mai visto. Fulci cerca di copiare gli horror di Argento (alcune scene sono proprio prese di peso), ma non riesce ad avvicinarsi neanche lontamente a quei capolavori. Al di là del budget, a Fulci mancano la creatività, l'originalità, lo stile di Argento. Se i film di Argento creano suspense e paura, questo film suscita solo disgusto. Qui il cattivo gusto è dominante, come nella scena dei ragnoni che attaccano Mirabella, scena ridicola quanto vomitevole.
Un film solo per i fan di Fulci e sconsigliato a tutti gli altri.

Un horror visionario, da cardioplama, il miglior film di Lucio fulci.
Bellissima la prima sequenza all'obitorio, e da antologia quella con le tarantole, da pelle d'oca.
Bello anche il finale, nonostante il rimando evidentissimo ai morti viventi di Romero.
Comunque 10000 volte più bello dell' "INFERNO" argentiano. Questo si che è un grande horror italiano.

Wow, HP Lovecraft in persona sarebbe veramente orgoglioso di questa pellicola visionaria, in cui Fulci usa al massimo la propria fantasia anarchico-splatter-creativa. Prende da Inferno, da Suspiria, da Zombi, ma ci mette sicuramente del suo. Indubbiamente uno dei migliori horror di sempre, costato la ridicola cifra di 250milioni di vecchie lire e girato realmente in Lousiana, Stati Uniti. Un vero e proprio incubo ad occhi aperti. Memorabile la scena delle Tarantole che assaltano niente di meno che Michele Mirabella!

Fulci ha inventato un proprio modo di girare gli horror e si e' stragiustamente guadagnato la fama di miglior regista dell' orrore insieme a Dario Argento e Mario Bava. Onestamente gli preferisco Zombi 2, veramente stupendo. ma come scrive cash e' un bellissimo horror.

Il miglior horror di Fulci, garantito.