l'estate di kikujiro regia di Takeshi Kitano Giappone 1999
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l'estate di kikujiro (1999)

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locandina del film L'ESTATE DI KIKUJIRO

Titolo Originale: KIKUJIRO NO NATSU

RegiaTakeshi Kitano

InterpretiKazuko Yoshiyuki, Kayoko Kishimoto, Yusuke Sekiguchi, Takeshi Kitano

Durata: h 2.01
NazionalitàGiappone 1999
Generecommedia
Al cinema nell'Agosto 1999

•  Altri film di Takeshi Kitano

Trama del film L'estate di kikujiro

È estate e Masao si sta annoiando. Il bambino abita a Tokyo con sua nonna che lavora tutto il giorno. I suoi amici sono partiti per le vacanze e il campo da pallone dove gioca con i suoi amici è deserto. Grazie ad un'amica di sua nonna, Masao incontra Kikujiro, un cinquantenne duro con il quale va alla ricerca della madre che non conosce e che vive vicino al mare. Kikujiro ha qualche difetto e sicuramente non è la persona adatta per accompagnare Masao nel viaggio, ma non può dirgli di no.

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Voto Visitatori:   8,37 / 10 (65 voti)8,37Grafico
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Voti e commenti su L'estate di kikujiro, 65 opinioni inserite

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Boromir  @  24/09/2023 19:36:42
   8 / 10
Un road-movie kitaniano, una storia di ricongiungimento familiare, una favola sull'improbabile amicizia tra un bambino e un laconico yakuza. Takashi Kitano dirige il tutto con tocchi di dolcezza che mai cedono alla tentazione del ricatto emotivo, riserva per sé stesso l'ennesimo antieroe eccentrico (in questo caso caratterizzato da irrresistibili punte infantili), si fa riconoscere per l'attenzione compositiva che passa attraverso l'introspezione dei personaggi. Manca la violenza dei titoli più celebri, ma l'attenzione per gli aspetti ludici della vita regalano più di un risvolto e di una gag che sanno arrivare al cuore.

Filman  @  25/08/2023 13:36:47
   8 / 10
L'allontanarsi da tutto, il perdersi in mezzo alla natura e il ritrovarsi, l'amicizia, il liberare il proprio fanciullo nascosto: sono tutti temi cardine di quell'unicum che è il cinema di Takeshi Kitano. KIKUJIRO NO NATSU (L'Estate di Kikujiro) non è solo tra i più toccanti e belli (nello spirito) film dell'autore ma anche uno dei più esemplari di questa sua arte, fatta di un'umanità che ha bisogno di non prendersi sul serio e di divincolarsi dalla realtà precostruita anche del genere stesso.

Thorondir  @  24/05/2022 11:15:01
   8 / 10
All'epoca venne definito come un Kitano "minore", meno impegnato, meno concettuale: vero solo in parte. Perchè "L'estate di Kikujiro" è un film classicamente kitaniano, seppur con variazioni sul tema. Il tema del viaggio per scoprire se stessi e ri-costruire (o costruire, come in questo caso) dei legami umani era tema già centrale nel precedente (e meraviglioso) "Hana-bi". Così come il personaggio che Kitano si affibbia è in forma grottesca, stramba, stralunata e caricaturale, quello del gangster stupidone che si fa appunto caricatura di se stesso (la moglie che gli dice "smettila di fare il gangster"). Ma oltre a questi temi cari alla filmografia del nostro, "L'estate di Kikujiro" conferma un regista e un autore in grado di gestire commedia e dramma e capace di aprire squarci di vita in cui il connubio tra immagini e musica restituisce una trascinante potenza cinematografica. Qui meno dolorosa e pessimista di "Hana-bi" ma altrettanto veritiera e capace di suscitare emozioni.

kafka62  @  09/05/2018 16:01:58
   7½ / 10
Dopo i poliziotti violenti e gli yakuza feroci, Kitano si scopre un animo teneramente infantile e realizza, con "L'estate di Kikujiro", un film sorprendentemente naïf. Quello che a tratti aveva già fatto capolino nelle sue opere precedenti (penso ai giochi sulla spiaggia di "Sonatine" o ai lirici disegni di "Hana-Bi") qui diventa la sostanza stessa del film. Il rapporto tra il piccolo Masao, alla ricerca della madre (un tema non certo originalissimo nel cinema contemporaneo, vedi ad esempio "Central do Brasil"), e Kikujiro, un burbero e trasandato perdigiorno che vive di espedienti, è il pretesto non tanto di una narrazione lineare e pedagogicamente esemplare, quanto di una serie di quadretti impressionisticamente appena abbozzati, di scene apparentemente non necessarie e chiuse in sé stesse, ma che in realtà riescono a creare una atmosfera perfetta, magica, miracolosamente in equilibrio tra la cruda realtà e la più pura poesia. E così ecco dipanarsi i goffi tentativi dell'uomo di portare il bambino a destinazione, i divertenti incidenti di percorso, i bizzarri incontri on the road, e soprattutto i fantasiosi giochi allestiti per divertire il bambino (e ripagarlo della delusione fatalmente in agguato). Alla fine, Masao, che aveva come unica desolante prospettiva quella di una solitaria estate a Tokyo, avrà una serie di coloratissime "istantanee" da conservare nella memoria, ma più ancora Kikujiro scoprirà una voglia di paternità e un amore per la vita che la sua condizione di reietto, di rifiuto della società, gli aveva soffocato da tempo (e l'estate, ribaltando quello che è il classico racconto di formazione, è soprattutto sua, come viene messo bene in evidenza dal titolo stesso).
Kitano usa lo stile dei cartoons e soprattutto delle vecchie comiche, con un grande uso delle ellissi, dei campi lunghi e dei fuori campo spiazzanti al fine di ottenere esilaranti effetti comici. Il risultato è di una semplicità, come dicevo all'inizio, infantile, ma sotto la superficie si avverte un lavoro di ricerca formale elaborato e complesso (vedi l'immagine riflessa sul cerchione dell'automobile in moto e la soggettiva della libellula). L'esito in ogni caso è memorabile e commovente (pur senza l'utilizzo di ricattatori stratagemmi sentimentalistici e nonostante che il regista sembri tirare il film a lungo, da un falso finale all'altro), e l'immagine ottusa e svanita di Beat Takeshi o la bellissima musica, insieme orientaleggiante e moderna, di Joe Hisashi sono tali da non dimenticarsi facilmente.

ferzbox  @  14/10/2015 18:22:08
   7 / 10
Commedia diretta da Takeshi Kitano nel 1999 che narra la storia di un bambino di nome Masao alla ricerca della propria madre in una zona del Giappone di cui ora non ricordo il nome, accompagnato dallo scapestrato e ribelle Kikujiro, un cinquantenne dalla strana filosofia di vita, senza un quattrino in tasca e sempre pronto ad imbrogliare il prossimo per aver qualche soldo di tanto in tanto....
Nonostante Kikujiro non sia, apparentemente, una persona affidabile, nasconde in realtà un amore per la vita molto profondo, caratteristica che donerà a questa commedia amaro/comica delle situazioni divertenti e spensierate, rendendo questo pelligrinaggio molto piacevole allo spettatore, per quanto, verso lo sprint finale, ho percepito un leggero stiracchiamento della sceneggiatura, arrivata forse agli sgoccioli e nettamente inferiore alla primissima parte, anche se potrebbe essere un discorso puramente soggettivo.....
Carino, ma del sol levante ho visto opere molto più profonde di questa....e di parecchio....

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  03/07/2014 18:33:32
   7 / 10
Dolce film tragicomico di Kitano. Una strana coppia nipponica che incontra una serie di personaggi improbabili. Quasi una fiaba moderna.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  06/06/2014 10:32:11
   7 / 10
Di Takeshi Kitano precedentemente avevo visto solo "Violent Cop" che non mi aveva entusiasmato. Pochi giorni fa mi era capitato di vedere questo, totalmente diverso nel contenuto ma non nello stile. I film del regista giapponese sono senz'altro di buona fattura, ma secondo me un po' troppo prolissi. Questo ad esempio si dilunga un po' troppo.
La storia di un ragazzino che parte alla ricerca della madre insieme al poco raccomandabile Kikujiro (mi pare interpretato da Takeshi Kitano) e troverà amare verità, disavventure e sogni che si mescolano a realtà.
Molta dolcezza, molta inventiva e un po' di durezza sono gli ingredienti di questo film.
Bello, ma un po' lungo. Anche la colonna sonora bella, ma ripetitiva.

Sestri Potente  @  30/09/2013 23:11:25
   8½ / 10
Poetico e commovente, con una colonna sonora bellissima: è la storia di un bambino solo e triste, che però vivrà una bellissima avventura grazie al personaggio di Kikujiro!
Kitano ispiratissimo, forse questo è il suo capolavoro.

topsecret  @  29/09/2013 23:17:44
   8½ / 10
A volte ingenuo, altre volte un po' ruffiano, ma decisamente sorprendente questo film di Kitano. Ci si sbellica dalle risate e un attimo dopo ci si ritrova a tirare su con il naso tentando di ricacciare indietro le lacrime, tenendo sempre a portata di mano i fazzoletti.
Un film emozionante, semplice ma garbato, con un bambino tenerissimo che fa da contraltare a un rude, rozzo e cialtrone adulto dal cuore tenero, interpretato da un magistrale Takeshi Kitano, con ritmo, divertimento e un pizzico di poesia.
Cibo per l'anima forse no, ma una corposa merenda per il cuore sì.

Clint Eastwood  @  02/09/2013 22:55:54
   8 / 10
Tenero ma soprattutto fatto col cuore, Kitano un mito

deadkennedys  @  20/08/2013 13:26:28
   8½ / 10
Kitano che fa la parodia di sè stesso interpretando uno spaccone da 2 soldi, spendaccione e arrogante ma di buon cuore. Una commedia geniale dall'inizio alla fine e per nulla scontata, strappa sia grasse risate che sorrisi amari. Colonna sonora del solito ed impeccabile Hisaishi.
Imperdibile.

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  31/07/2013 00:33:41
   9 / 10
Il capolavoro di Kitano.

Crazymo  @  27/04/2013 01:20:52
   9 / 10
Le risate, l'armonia e i sorrisi dominano questo film, in cui in più scene grazie a un Takeshi Kitano in stato di grazia nei panni di un personaggio quasi caricaturale e grazie a una serie di grandi caratteristi si scoppia in fragorose risate, ma tutti questi sorrisi sono come un velo che nasconde la triste realtà, una realtà con la quale il bambino protagonista si trova a contatto già a quell'età che dovrebbe vivere nella piena spensieratezza. Questo viaggio (che mi ha ricordato Una storia vera di Lynch uscito lo stesso anno, anche per il fatto che tutti i due registi si sono allontanati dal loro tipico modo di far cinema lasciando il pubblico a bocca aperta) è un susseguirsi di grandi momenti, di sorrisi e di lacrime, che rimane scolpito nel cuore, è una presa di consapevolezza per Kitano ed è una ricerca della felicità del ragazzino protagonista mentre attraversa la crudele realtà di tutti i giorni che Kitano, da uomo burbero che si crede sempre superiore agli altri ma che dimostra comunque un gran cuore, cerca in tutti i modi di nascondergli. Bellissima la fotografia, il culmine sono le scene sulla spiaggia. Perfetta cornice la colonna sonora. Puro amore.

Orikum  @  17/03/2013 11:05:33
   9 / 10
Appena ho sentito summer di Joe Hisaishi all'inizio del film, Mi sono subito emozionato. Grande film, grande cinema. Kitano unico.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  15/01/2013 23:49:28
   9 / 10
Facile e praticamente banale è la struttura di questo road movie abusato nella storia del cinema: viaggio della maturità di un bambino e un adulto, un figlio e un "padre" a suo modo.
Finisce qui il "già visto", ovvero non appena Kitano stravolge tutto il resto.
L'estate di Kikujiro a partire dal titolo è un film che in verità nasconde molto più di quanto mostri, comunque non poco. Kikujiro non è il bambino. Eppure l'estate è anche la sua.
E non sono d'accordo con chi parla di film poetico, dolce, rilassato soprattutto. Lo è solo in superficie e rispetto alla filmografia di Kitano manca la violenza.
Ma scavando a fondo, osservando meglio allora si nota come sia molto più commovente che divertente nascondere la tragedia attraverso la risata, il sogno, i giochi. Fa solo capolino la tragedia del quotidiano ma fa malissimo se ci rifletti. Non puoi proprio fare a meno di essere emozionato dal finale cosi positivo ma anche commosso perché lo sguardo di Kitano regista sul Kitano attore ce lo mostra dapprima sorridente, ma appena il bambino si volta il suo volto trasmette tanta tristezza.
Aspetta un'altra estate che non ci sarà mai. Ma magari illudersi è meglio, anzi leviamo il ma... la vita è brutta e crudele nei confronti dei più deboli, rappresentati magnificamente e con pennellate d'artista da Kitano: perché non evadere o almeno provarci?
Aspettando un'altra estate e portando nel cuore quella appena passata.

Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma  @  02/01/2013 14:31:45
   9 / 10
Intensità che ti sbatte al muro per questa favola di formazione che lo stile di Kitano rende indimenticabile.
L'infanzia è un viaggio tra il ludico e il drammatico verso l'età adulta, i personaggi di contorno sono memorabili e l'interpretazione di Kitano come sempre un pezzo di bravura. Meno compatto di Sonatine o Hana Bi, ma di una grazia che commuove. Indimenticabile la musica del maestro Hisahishi.

Questo è Cinema.

m3tal  @  25/07/2012 19:27:40
   9 / 10
Una delle storie più dolci proposte da Kitano, che veste qui i panni di un tizio un po' 'schizzato', ma di buon cuore. E con le musiche di Hisaishi, ci scappa anche la lacrima. Un bellissimo film perfetto per l'estate,

Larry Filmaiolo  @  25/06/2012 15:47:56
   9 / 10
"Bastava chiederlo con gentilezza"
Masao

2 risposte al commento
Ultima risposta 31/07/2012 12.26.46
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Pastakira  @  12/04/2012 16:44:43
   10 / 10
Penso sia un dei film più sottovalutati in assoluto , ho scoperto il grande Kitano con questo capolavoro, visto senza pretese alla fine ne sono rimasto estasiato, commosso .
Lo stile di regia di takeshi mi ha subito colpito , molto particolare ed originale , per non parlare della musica di Hisaishi, dell ' interpretazione meravigliosa severa ma comica allo stesso tempo di Kitano stesso ..

" ehi signoreeee, signore ma tu come ti chiami?"

"Kikujiro scemo, a casa di corsa!!" e in sottofondo la musica in crescendo "summer" di Hisaishi.... un film di una sensibilità mai vista ,CAPOLAVORO

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  02/01/2012 03:21:42
   8 / 10
La rassegnazione non ci fa strateghi ci fa pazienti, non stimola la riflessione, la inibisce. La comicità, fulminea e spontanea, spesso crudele, è il suo linguaggio.
Kitano è uno degli ultimi inveterati a credere che dopotutto la bellezza delle stelle non è così sorpassata.

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Fratuck89  @  01/12/2011 10:35:10
   9 / 10
questo film meriterebbe un 10 solo per la colonna sonora di Joe Hisaishi, l'idea è carina e realizzata in maniera particolare, a volte grottesco a volte fiabesco, un miscuglio di generi ed emozioni contrastanti, anche il protagonista interpretato dallo stesso regista è un punto interrogativo, una personalità atipica, imprevedibile. Bel film.

david briar  @  30/07/2011 22:53:39
   7½ / 10
Il primo lavoro che vedo di Kitano e si inizia discretamente bene.


"L'estate di Kikujiro" è un film semplice, una commedia on the road con alcuni momenti drammatici.

Se regia, fotografia e colonna sonora sono un vero spettacolo, non si può dire lo stesso della caratterizzazione di Kikujiro, decisamente scontata e prevedibile. Nonostante un ciò, rimane un personaggio piacevole da vedere in scena, viste le situazioni divertenti che a volte va a provocare.

La pellicola ha un ritmo lento, tuttavia non è molto noiosa e la storia interessa e coinvolge.

Racconta di un viaggio di un bambino alla ricerca della madre, accompagnato da uno scorbutico che, evidentemente, non ha niente da fare. Durante quest'esperienza incontreranno altri personaggi, e alla fine tutti ne usciranno arricchiti.

Il ragazzino co-protagonista è bravo a rendere l'ingenuità anagrafica e la tenerezza del suo personaggio, e lo stesso Kitano si dimostra capace ed estremamente versatile.

In conclusione, non è un capolavoro, ma è piacevole, divertente e godibile.
Consigliato.

_Hollow_  @  30/06/2011 00:42:43
   8 / 10
8 perché, secondo il rating suggerito, trovo sia più vicino al "Film magnifico" che al semplice "Buon film".

A tratti l'ho trovato un pò troppo lento, soprattutto nel finale, molto più "statico" della prima parte da vedere tutta d'un fiato, tra una risata e l'altra.

Però non sarà perfetto, non sarà poi così poetico (perlomeno nel complesso, la fotografia a volte lo è eccome), ma ti prende veramente nel profondo. Anche solo l'idea di un viaggio alla ricerca di una madre che porta all'incontro con un padre è qualcosa di geniale. "Beat" Takeshi è un attore favoloso e ogni personaggio è ben caratterizzato. Non si può che provare sin da subito simpatia per Masao e il resto della banda. La storia non è affatto scontata e la commedia si mescola perfettamente al dramma, rendendo il tutto fin troppo realistico.

Non sò se sia un capolavoro, ma vale veramente la pena vederlo. Una ventata di freschezza e allegria nell'estate di Masao, Kikujiro e non solo.

1 risposta al commento
Ultima risposta 30/06/2011 00.45.13
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  06/05/2011 00:18:10
   9 / 10
E' un film che offre moltissimo. Il carattere malinconico di fondo, ironia e poesia che si assemblano alla perfezione come i due personaggi principali. Potrà essere un'espressione fin troppo abusata, ma L'estate di Kikujiro è uno di quei film che realmente ti lascia qualcosa dopo la visione.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  06/04/2011 15:38:22
   9 / 10
Il piccolo Masao ha perduto il padre in un incidente,ha la madre in una città lontana e si trova a vivere con l'arzilla nonnina.L'arrivo dell'estate coincide con la chiusura delle scuole e delle attività sportive cui il ragazzino si dedica con passione.Mentre i suoi compagni partono alla volta di ridenti località turistiche con i loro cari,Masao è costretto a rimanere a Tokyo e a vivere giornate piene di solitudine.
Il ritrovamento fortuito dell' indirizzo materno lo spingerà a mettersi in viaggio per cercare finalmente di toccare con mano quel volto conosciuto solo in foto.
A fargli da tutore durante il cammino un clownesco yakuza,il bravissimo Takeshi Kitano,regista/attore (e molto altro),qui impegnato in un ammirevole sfoggio del suo più tragicomico repertorio derivato dalle esperienze di cabaret ,assimilate durante gli albori della sua carriera e vantaggiose nel tracciare un personaggio in apparenza duro,in realtà impacciato e indifeso dinnanzi l'innocenza del bimbo.Un combina guai che tramite una comicità spesso surreale,anche ingenua se vogliamo,riesce a impregnare la pellicola di un'amabile poetica che sopprime ogni facile sentimentalismo.
Ovviamente ci si commuove,le musiche di Joe Hisaishi esprimono la consueta eleganza sonora andando a colpire al cuore, combinandosi a quella vena malinconica rintracciabile in molte opere dell'autore nipponico.
La convivenza tra Masao e quello che potrebbe essere definito il suo nuovo eccentrico papà mette in moto un percorso di crescita da entrambe le parti,mentre ancora una volta è una spiaggia il luogo delegato per onorare il momento cruciale della liberazione da una vita ai margini.L'ambientazione marittima è ormai un totem nella filmografia dell'autore,questa volta con un duplice simbolismo,di fine ,ma anche di principio.La fine è quella dell'estate,dei giochi passati durante un bizzarro campeggio che si conclude con il ritorno a casa,ma è anche l'inizio di una nuova vita strutturata su concrete consapevolezze.
Una delle vette artistiche di Kitano,ispiratissimo nel ritrarre la crescita di un rapporto che si spinge oltre la solidarietà e si attesta nella sfera di un affetto composto, quasi pudico, ma potentissimo.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  04/10/2010 12:17:47
   7½ / 10
Non sarà un capolavoro, ma di sicuro è un bel film (forse un po'lento). Un film in cui è impossibile non provare una gran tenerezza per questo bambino sfortunato e simpatia per questo uomo che tenta di superare le sue incapacità per confortare la sofferenza di chi ancora non sa come sia il mondo.
Semplice ma sentito.

genki91  @  04/10/2010 11:09:34
   8½ / 10
Poesia pura. Per niente noioso, al contrario eccitante e pieno d'idee, Kitano propone una pellicola alternativa che probabilmente, è una delle più azzeccate.
Come al solito, Immenso.

cris_k  @  24/09/2010 17:24:17
   7 / 10
Mi piace molto Kitano. Devo dire che questo film a mio parere non è all'altezza di altri come HanaBi, Dolls, Achille e la tartaruga. A differenza di questi non è molto facile da capire. La prima parte è stupenda ma la seconda è un po' vuota e lenta e ripetitiva.
Le tematiche alla kitano ci sono tutte, ma qui hanno meno vitalità, sono più affettate.
Un sette meritato dalla comicità del personaggio di Kitano.

ste 10  @  10/08/2010 12:09:26
   7½ / 10
Film dolce e poetico nella semplicità delle immagini che propone.
Il ritmo è piuttosto lento ma il film risulta godibile; grande opera di Takeshi Kitano.

tati83  @  25/05/2010 00:06:29
   7½ / 10
bell film! divertente, piacevole! da vedere!

TheLegend  @  31/03/2010 23:08:01
   6½ / 10
Abbastanza carino,a tratti divertente.
Nella seconda parte diventa ripetitivo.
Buone le musiche.

Gruppo COLLABORATORI julian  @  07/03/2010 02:50:46
   8 / 10
Alle elementari le maestre ci portavano ogni tanto a vedere un film di recente uscita al cinema, così per spezzare la monotonia della scuola di quando in quando. Vedemmo Flubber, George re della giungla, Un topolino sotto sfratto e.... L'estate di Kikujiro. Quando infatti i responsabili del cinema proposero la pellicola alle insegnanti, allegarono una breve descrizione che ne parlava semplicemente come un educativo film sulla bizzarra estate di un bambino che impara a crescere. Niente di sbagliato, solo si erano dimenticati di dire del volgare protagonista, della scena della tentata violenza su Masao e di qualche nudo qua e là. Fu un'esperienza simpatica, mi erano rimasti sparsi ricordi ma ricordo soprattutto che le maestre ne furono scandalizzate e ricevettero le scuse dal cinema. All'uscita, si può immaginare, noi bambini eravamo tutti eccitati per quel che avevamo appena visto.


Rivisto oggi; nessuna novità nel plot, anzi se uno dovesse leggerlo apparirebbe chiaro che è abbastanza facilotto: bambino orfano (?) con sgorbutico uomo al fianco, alle prese con un viaggio metaforicamente esistenziale, soliti immancabili deliziosi personaggi di contorno incontrati sul cammino. Aggiungiamo poi le musiche, bellissime, ma molto da kolossal americano drammatico.
C'è tuttavia un certo tocco autoriale nel film che ne fa emergere la leggerezza, la delicatezza, specie nella scrittura dei personaggi, in poche parole la genuina poesia, fatta di cose semplici forse ma non banali.
Il viaggio fisico è davvero un pretesto, un simbolo e chissà se sia stato affrontato: si nota che vengono dati pochissimi connotati spaziali (solo la città di partenza e la meta), i due protagonisti sono continuamente dispersi, non hanno niente appresso, il montaggio evita deliberatamente la notte e non si capisce dove (e come) essi dormano. Sembra che tutto ciò non ha importanza, a dimostrare che il viaggio rappresenta un cammino metafisico, quello della vita, dell'esistenza appunto, che è sicuramente duro, ma se affrontato con le persone giuste può apparire più leggero e spensierato.
Kikujiro, e con lui gli altri errabondi viaggiatori che girano anch'essi senza meta (come i due centauri finti duri che si rivelano dei teneroni), riscoprono un nuovo scopo nelle loro vite nel momento in cui queste l'avevano perduto: dare felicità a un bambino triste, un bambino che ha bisogno di figure amiche per ovviare alla mancanza di quelle materna e paterna.
Un film on the road particolare, toccante, tenerissimo e con un Takeshi Kitano MOSTRUOSO.

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Ultima risposta 07/03/2010 03.05.07
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Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  05/03/2010 14:06:11
   8½ / 10
Meravigliosa opera di Kitano (nonchè il suo primo film che vedo!).
La ricerca di una madre che non c'è porta alla scoperta di un padre. un pò strano, con un passato non del tutto edificante, ma pur sempre un padre e un amico.
Maestro nel saper bilanciare le parti straordinariamente drammatiche con situazioni grottesche e divertentissime e una musica a cui ci si affeziona!
Maestro nel visitare un genere a se stante del cinema, il Road Movie e darne visioni vecchie (citazioni a Ladri di Biciclette) e nuove, o perlomeno a noi inusitate (le visioni teatrali di Masao!).
"Signore, ma tu come ti chiami?!"
"Kikujiro! su corri a casa!!!"
meraviglia.

paride_86  @  06/12/2009 17:40:57
   7 / 10
Proprio come Almodovar gira storie ricche di personaggi maschili, Kitano è maestro nell'offrire racconti dove, invece, gli uomini sono i protagonisti assoluti in tutte le loro sfaccettature.
Stavolta il cineasta giapponese cambia genere e fa incetta di buoni sentimenti che condensa in un lungo film, aggiungendo in continuazione carne al fuoco e passando più volte il limite dello stucchevole. Il racconto ha lo spessore e i modi di un cartone animato, ma tutto questo funziona se ci si mette dal punto di vista del bambino, che è il vero protagonista. Avrebbe dovuto chiamarsi "L'estate di Masao".
Colonna sonora magnifica.

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Ultima risposta 06/12/2009 17.43.06
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DeusExMachina  @  26/11/2009 22:53:34
   4 / 10
Film alquanto strano, a tratti quasi stupido! Buona la colonna sonora!

Invia una mail all'autore del commento Banana Pie  @  08/07/2009 13:29:43
   10 / 10
Un film di Kitano che mi piace guardare e riguardare, avete presente quel magone malinconico legato a ricordi importanti dell'infanzia? Quella sensazione accompagna tutta la pellicola. E poi beh, che poesia!
Film riuscito al 100%

flavietta  @  23/06/2009 10:53:11
   9 / 10
Un film spensierato, toccante e profondo.
La trama mi ricorda per certi versi Central do brazil, ma anche con questo senso di deja'vu me lo sono goduto pienamente.
Kitano attraverso una storia semplice ci mostra tanti sentimenti della natura umana senza essere buonista e melenso.
Forse non è originalissimo, forse non è il migliore di questo regista, ma s'imprime nel cuore e lascia un sensazione finale bellissima, di pace e leggerezza; provare per credere.
Un piccolo gioiellino.

2 risposte al commento
Ultima risposta 23/06/2009 20.45.05
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El_Baro  @  02/06/2009 11:27:08
   9½ / 10
Meraviglioso film di Kitano, dolcissimo senza mai essere patetico.
Per quanto mi riguarda, uno dei film in cui la poetica di Takeshi è più vicina al modo di sentire occidentale, probabilmente perchè adotta una visione più universale, legata ai sentimenti e alla natura umana.
Imprescindibile.

Max78  @  02/05/2009 17:07:19
   10 / 10
Chi non si emoziona e commuove con questa dolcissima favola moderna non si è reso conto ancora, d'esser già morto.
Inestimabile.

7 risposte al commento
Ultima risposta 03/05/2009 21.57.47
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BlackNight90  @  10/04/2009 21:54:01
   9 / 10
Non c'è nulla da fare, adoro questo film in tutta la sua semplicità, nei suoi silenzi e nella sua allegria.
Non è un capolavoro, è distante dai livelli di maturità di altre sue opere, ma è un film che risplende di un solare gioia di vivere e scalda il cuore.
E' qui Kitano dimostra tutta la sua bravura e la sua versatilità (ricordiamoci che lui è quello di Takeshi's Castle!) peccando solo di ingenuità ma senza cadere nella melensaggine. E quel motivetto suonato in piano o col violino spazza via tutte le nuvole oscure.

godfa982  @  29/03/2009 17:20:12
   8 / 10
come una bella poesia.

Masao e Kikujiro, un bambino alla ricerca di sua madre ed una sorta di gangster spaccone e ridicolo. Una coppia improbabile che si ritrovera ad affrontare un viaggio che ha come scopo quello di ritovare la madre del piccolo protagonista ma che finirà col trasformarsi in qualcosa di diverso...

Quello del tema del viaggio visto come crescita o catarsi non è certo un luogo vergine ed inesplorato per il cinema, ma Kitano riesce, nel non certo facile compito, di narrare una storia in modo semplice e sublime al tempo stesso con l'"aiuto" di una fotografia impeccabile e un accompagnamento (quasi anche "fisico" per i due protagonisti) musicale bellissimo.
Kikujiro che per tutto il film verrà chiamato "signore" da Masao resosi conto della triste realtà ( che egli conosce benissimo) cui il bambino deve far fronte, trasformerà il viaggio di Masao in una piccola avventura a cui prenderanno parte personaggi, a dir poco inverosimili e che contribuiranno a fare dell'estate del suo piccolo compagno qualcosa di indimenticabile... una fuga per entrambi verso un mondo fantastico che forse vale la pena ripetere.
Non concordo sulla definizione di "commedia" affibbiata dai più... una commedia è fatta di personaggi grotteschi, non certo buffi e purtroppo irreali...tipici di una favola.

Invia una mail all'autore del commento nettuno  @  28/03/2009 15:39:47
   8 / 10
Bella la fotografia per una storia semplice raccontata con molta delicatezza. IL film si perde un po' nel finale ma comunque resta sempre piacevole grazie alle ottime caratterizzazioni dei personaggi.

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VikCrow  @  04/03/2009 02:38:26
   10 / 10
Sfiora l'apice massimo della poeticità raggiunta dal regista. Impatto visivo e fotografia sconvolgenti. Registicamente sublime.

Tom24  @  16/02/2009 22:37:01
   8½ / 10
Kitano è un maestro, si destreggia al meglio fra generi diversi sfornando capolavori su capolavori. Semplicità e sentimenti, la vita nella sua forma più pura e vivace.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  26/01/2009 17:23:07
   8½ / 10
Sorprendente road movie che rallegra corpo e spirito, proprio come farebbe una buona dose di cioccolatini Lindor.
Un film colorato a pastelli leggeri, con tocchi raffinati e luminosi, orchestrato dalle dita delicate d'un ragazzino. Kitano racconta se stesso con la semplicità e la dolcezza di chi si mette in gioco sinceramente, senza orpelli di sorta e\o manierismi su carta; utilizzando un linguaggio a volte elementare e ingenuo, a volte surreale e complesso, ma sempre efficace.
Irresistibile scioglievolezza.

7 risposte al commento
Ultima risposta 26/01/2009 20.48.52
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Ciaby  @  24/12/2008 13:01:35
   10 / 10
kitano al suo meglio

mr orange  @  28/11/2008 22:55:18
   10 / 10
mio dio quanto è bello questo film, sicuramente tra i migliori che abbia mai visto. kitano di nuovo mi ha fatto commuovere come difficilmente mi capita, ma anche estremamente ridere e riflettere. una malinconica poesia vista con occhi semplici di un bambino tra supendi giochi, spiazzanti delusioni e bellissimi dialoghi.
stupenda colonna sonora. summer.

MM11  @  03/05/2008 03:28:11
   9 / 10
Una poesia e una raffinatezza sublimi..
Kitano geniale..
Uno dei film più belli che abbia mai visto...

Musiche stupende...

G-nomo  @  27/03/2008 02:07:31
   9 / 10
Bellissima commedia agrodolce (si può usare come termine?), delicata e dura allo stesso tempo. Grandioso Takeshi, calato nella parte perfettamente!
In questo film si capisce quanto sia completo come autore.

Ps: i motociclisti sono spettacolari!!!^^

FedericoBlasco  @  19/03/2008 15:37:05
   7½ / 10
Film amaro ma allo stesso tempo divertente e realista.Per chi cerca qualcosa di tranquillo e profondo,questo film è azzeccato

Bathory  @  11/10/2007 00:56:34
   7 / 10
Film meno impegnato di Kitano che diverte abbastanza pur presentando alcuni sketch un po' infantili. Tuttavia il film riesce nell'intento di far passare un paio d'ore spensierate e farci godere un'interpretazione ottima dell'innocente Masao e di un burbero ma in fondo tanto tenero Takeshi-Masao..

onda  @  05/10/2007 17:03:10
   8½ / 10
Poetico film sull'infanzia. Kitano evita il richio dell'eccesso di sentimentalismo introducendo momenti fiabeschi e comici e costruendo un risucito personaggio che si rivela rozzo e sensibile al tempo stesso.
Sullo sfondo, una concezione amara della vita, ma, rispetto ad altre opere del regista, non disperata.
Bellissime le musiche.

tatum  @  18/07/2007 16:17:05
   8 / 10
Grande Kitano, un artista poliedrico che sa fare praticamente tutto. Il ritmo del film, la poesia di molti quadri che il regista ci regala ne fanno un piccolo capolavoro. Bravissimo anche il bambino.

Dick  @  05/07/2007 23:47:53
   8½ / 10
Bel film che sa mescolare bene i suoi due animi, quello ludico e quello malinconico.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  05/07/2007 11:06:55
   9 / 10
Uno dei migliori film di Kitano, un film delicato e divertente che racconta la ricerca della madre da parte di un bambino accompagnato da un buffo gangster, che è interpretato dallo stesso Kitano. Dal suo personaggio scaturiscono proprio le parti divertenti del film.
Un film di viaggio anche se di un "finto" viaggio che si ferma in una spiaggetta luogo tra la terra ed il mare come tra la più cruda realtà ed il più divertente sogno.

GracieLaw  @  30/04/2007 06:03:07
   9 / 10
Che "Kikujiro No Natsu" sia un film dolce lo si intuisce dall'inizio. Dalla musica, a mio parere splendida, di Joe Hisaishi, che diventa co-protagonista di Kitano e del bambino Yusuke Sekiguchi durante tutto il film, come a volerli cullare nella loro avventura, nella loro estate.
Così Kitano racconta e recita una favola bellissima, che si basa sul fantastico ossimoro di descrivere la realtà mediante personaggi irreali. Realtà rappresentata da un bambino, Masao, e dalla sua vita piuttosto triste e piatta fino all'incontro con il Signore burbero (probabilmente membro della Yakuza visto il gigantesco tatuaggio-simbolo nella schiena), ma dal cuore tenero, che Kitano interpreta in maniera magistrale. Il gioco d'alternanza tra momenti ridicoli e allegri e momenti invece molto tristi rende il film avvincente e particolare. Non ci si annoia, nonostante i dialoghi, certamente meno frequenti rispetto alla cinematografia occidentale. È lodevole la scelta degli ambienti, vividi e pieni di colori, che entrano in contrasto con la tristezza di alcune scene.
Dolce amaro.
Dolce e basta.

Bellissimo.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  27/04/2007 17:14:33
   9 / 10
Colpisce e spiazza con "L'estate di Kikujiro" Kitano, che abbandona per un attimo gli yakuza movies stile "Sonatine" e "Hana bi" per raccontarci con grande sincerità una storia semplice, un po' dramma, un po' comico, colorato, molto originale e inventivo.
Paradossalmente è una delle cose migliori di Kitano, molto commovente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  27/04/2007 16:31:53
   6½ / 10
mi aspettavo qualcosa di piu!ci sono alcuni personaggi troppo ridicoli(non so se resi tale dal doppiaggio)e perfino certe scene forti come quella del pedofilo diventano all'improvviso delle comiche stile fumetto manga!
la parte drammatica del film è sicuramente la migliore...la sequenza che ho preferito è quella della visita da parte di kikujiro alla madre malata!
nel finale poi appare troppo dilungata la serie dei "giochi" fatti per far divertire il ragazzino!
insomma un po troppo infantile per quello a cui ci ha abituati Kitano...non è il suo genere diciamoci la verita'!

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Beefheart  @  14/04/2007 23:14:50
   6 / 10
Una storiella sentimentalista, a tratti surreale, a tratti un po sciocchina, che racconta la storia comune di un bimbo e di un mezzo delinquente scalcinato, entrambi sottratti alle rispettive madri dagli eventi e compagni di viaggio nella loro avventurosa ricerca attraverso l'estate giapponese. Nelle quasi due ore di film si susseguono spunti di ironia, amarezza, malinconia, in un'alternanza quasi sempre fluida; tuttavia, oltre a non avvertire grandi picchi emozionali, si ha l'impressione che il tutto si limiti a viaggiare in superficie, risolvendo troppo facilmente alcune situazioni e troppo sbrigativamente alcuni personaggi secondari, troppo schematici e poco credibili, anche a causa di un infelice doppiaggio.

Invia una mail all'autore del commento malocchio  @  22/01/2007 16:41:06
   9 / 10
con questa pellicola kitano dimostra di essere davvero un regista completo a tutti gli effetti,è riuscito ad alternare momenti comici a drammatici dentro una trama comunque triste senza cadere nella banalità della morale.grande kitano anche come attore,il doppiaggio fà pietà ma il film è talmente bello che ci si passa sopra

Invia una mail all'autore del commento domeXna79  @  03/12/2006 21:57:10
   8 / 10
Una delicata ed intelligente commedia targata Kitano.
Un racconto semplice e delicatamente surreale, in cui ci si immerge, grazie ad un indovinato road movie nella periferia nipponica, nella storia di Masao, un bambino che vuole intraprendere un viaggio per rincontrare la madre, in compagnia del burbero Kikujiro (un criminale perdente), un duro dal cuore tenero ..ricco di atmosfere e situazioni divertenti, dove, l’amicizia che poco alla volta si instaurerà tra i due protagonisti, rappresenterà il vero motore di tutto il racconto.
Una bella colonna sonora, una suddivisione in capitoli, un ritmo non sostenuto e dei curatissimi dialoghi (mai banali), oltre a delle carinissime gag, ci coinvolgono dolcemente, senza mai cadere nel melenso, nelle vicissitudini del piccolo protagonista ..lo sguardo sempre rivolto verso il basso, la speranza e poi la tristezza per ciò che si rileverà (..ma senza indugiare nella ricerca del perchè), ed infine la volontà di un manipolo di eccentrici personaggi (il poeta, il ciccione, il pelato) di infondere quella gioia e quel sorriso che un bambino merita di avere, scacciando così i pensieri cattivi attraverso dei bizzarri giochi (una concreta realizzazione di fantasie fiabesche).
Alla fine del viaggio tutti ritorneranno arricchiti di una esperienza indimenticabile ..ottime le interpretazioni degli attori, dal sorprendente protagonista, il piccolo Kishimoto, al bravo Kitano ..positiva anche la regia dello stesso attore nipponico.
Un cambio di registro ben riuscito ..una commedia semplice ed al tempo stesso ricca di significato, da vedere!

benzo24  @  08/07/2006 02:30:48
   10 / 10
uno dei film più commoventi, più divertenti, più poetici di kitano. da vedere assolutamente, un capolavoro assoluto. non ci si stanca mai di guardarlo.

silviolla  @  28/05/2006 09:17:20
   10 / 10
Film meraviglioso peccato che non ci sia in vendita il dvd

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Ultima risposta 30/10/2006 17.44.21
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Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  25/11/2005 12:36:40
   9 / 10
il film più dolce di kitano... fa ridere... fa riflettere... ci commuove come solo un grnade artista sa fare...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Andre85  @  21/09/2005 13:34:04
   9 / 10
altro film non violento di quel gran regista/attore takishi kitano, è incredibile come riesca tirar fuori trovate del genere da semplici idee di base. sinceramente ho preferito silenzio sul mare, ma questo tocca sentimenti differenti, le le varie gag che propone beat sono frutto (secondo me) degli anni passati a fare il conte in takeshi's castle (il nostro mai dire banzai) e sono davvero simpatiche. per non parlare del piccolo bimbo che è il centro nevralgico del film, tutto gira intorno a lui, compreso beat che diventa solo l'artefice, colui che vuol aiutare, mettendo insieme un gruppo di svitati che si fanno in 4 per far sorridere e togliere dalla testa del piccolo la bruttissima esperienza che ha vissuto.

takeshi dimostra ancora una volta di saper affrontare temi diversi dai film precedenti, in particolare sonatine, ha-nabi e violent cop (che riprenderà in brother) e dimostra di essere un artista a 360 gradi :-)

:-( doppiaggio da denuncia penale....

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