sileni regia di Jan Svankmajer Repubblica Ceca, Slovacchia 2005
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sileni (2005)

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locandina del film SILENI

Titolo Originale: SÍLENÍ

RegiaJan Svankmajer

InterpretiPavel Liska, Jan Triska, Anna Geislerová

Durata: h 1.58
NazionalitàRepubblica Ceca, Slovacchia 2005
Generegiallo
Al cinema nell'Aprile 2005

•  Altri film di Jan Svankmajer

Trama del film Sileni

Nella Francia del 19mo secolo Jean Berlot è minacciato da incubi insostenibili; durante il viaggio di ritorno dal luogo dove si svolge il funerale della madre entra in contatto con un Marchese che lo invita a passar la notte nel suo castello. Tra le mura della dimora, Berlot assiste ad un orgia blasfema e ad una sorta di funerale catartico; è qui che il Marchese cerca di convincere un riluttante Berlot a prender dominio delle sue paure conducendolo in un surreale manicomio dove i pazienti sono in totale libertà e gli inservienti sono chiusi a chiave dietro le sbarre...

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Voto Visitatori:   8,71 / 10 (53 voti)8,71Grafico
Voto Recensore:   9,50 / 10  9,50
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Voti e commenti su Sileni, 53 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

zerimor  @  13/04/2020 20:05:43
   9½ / 10
Oltre! Questo film È oltre. Un viaggio Folle... anzi, definirlo folle è un eufemismo.

Crabbe  @  04/04/2020 21:59:34
   8 / 10
Film estremo, fuori da qualsiasi schema, apoteosi del cinema di Svankmajer.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  27/11/2018 21:38:22
   8½ / 10
Tripudio della fisicità e libera soddisfazione della carne. Dedicarsi completamente e liberamente (o libertinamente) ai piaceri terreni come estensione del carattere distruttivo ed avido della Natura. Il piacere eversivo del Divin Marchese rifiuta profondamete ogni concetto religioso legato al cristianesimo ed all'attesa di un secondo avvento. La speranza è una sorta di punizione ai piaceri del corpo, cui lo stato della follia toglie ogni tipo di freno. La malattia, attraverso a terapia preventiva, significa affrontare direttamente le proprie paure, provandole sulla propria pelle.
Sileni è un film profondamente inquietante, vero incubo ad occhi aperti favorito dall'ambientazione gotica del manicomio. Una labirinto fisico e mentale dove il sano ed pazzo sono punti di vista e dove la distanza dei concetti stessi di follia e sanità non sono così distanti.

Danae77  @  15/10/2015 20:59:34
   9 / 10
Delirio e pazzia si intreccianotra figure mitologiche lascive e selvagge e l'alienazione di una vita malata. Il terrore di un'insana eredità, ma chi non è pazzo davvero? Sogni malsani,incontri bizzarri e grotteschi, sadiani maestri. Un mondo su due piani con siparietti da circo di macabri ed inquieti pezzetti. Mentori e falsi messiae la realtà non è più quello che sembra. Libertà che detta caos, una scelta gravosa: seguire o combattere. Cercare, nei moti del cuore, il giusto ruolo di Madre Natura, ma, carnalmente, altro non siamo che un ciclo di vita. Blasfemo e geniale.

ferzbox  @  19/08/2015 19:01:03
   8 / 10
Vi confesso che con "Sileni" mi accingo per la prima volta a visionare un film di Jan Svankmajer, regista su cui, una volta terminata la visione, ho voluto indagare scrutando i giudizi dei vari utenti su questo sito....il risultato è stato interessante, ho notato con piacere che molti dei suoi lavori sono valutati molto positivamente; ecco un altro grande nome che dovrò conoscere di più...
...si perchè "Sileni" è una pellicola che sa lasciare il segno...e non parliamo sicuramente di un horror, non nel senso più comune almeno....
In linea di massima si tratta di una storia metaforica che ricorda tante altre pellicole e opere della letteratura del passato.....ho visto un pò di Pasolini, un pò di Edgar Allan Poe, un pò di Buttgereit.....e tutto questo senza fare alcun plagio, assolutamente, era solo una questione di sensazioni e richiami, nient'altro....
Da una parte questa è una pellicola d'autore secondo me....che scorre dannatamente bene tra l'altro, si percepisce un pò l'eccessiva durata, ma senza mai veramente stancare lo spettatore...i dialoghi sono sempre interessantissimi, così come l'analisi psicologica dei vari personaggi.
Ci sono teorie sulla religione, sulla vera essenza della natura, sulla psiche umana e sui piaceri CARNALI, non sempre e necessariamente legati al sesso....
La carne è la vera protagonista del film, l'elemento che funge da metafora a tutte le varie vicissitudini del film.....un esperienza molto particolare e sperimentale che ho gradito parecchio.....motivo per il quale, come detto prima, voglio approfondire maggiormente la filmografia di questo regista....

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  11/07/2015 17:58:21
   7 / 10
Ho visto questo film grottesco in stile gotico qualche tempo fa (con i sottotitoli in italiano), e mi è rimasto impresso un buon ricordo per cui consiglio la sua visione.

GianniArshavin  @  14/03/2015 20:14:55
   8 / 10
Fra i vari film estremi e fuori dagli schemi che negli anni ho visto si è guadagnato un posto di tutto rispetto questo "Sileni" ,il mio primo approccio con il geniale e folle Jan Svankmajer.
Il film in questione è un mix assurdo di horror,drammaticità grottesca e messaggi allegorici che strizza l'occhio a maestri come De Sade e Poe senza però perdere una personale identità che lo contraddistingue da tanti altri lavori "eccessivi" usciti negli ultimi tempi.
La pellicola è tecnicamente ineccepibile ,recitata benissimo e può contare su una scenografia e su degli effetti di grande caratura,tenendo conto soprattutto dell'esiguo budget a disposizione. Altra caratteristica peculiare del titolo sono gli intermezzi animati che sovente interrompono il film per trasmettere messaggi più o meno celati. Sinceramente , oltre alla bellezza tecnica, questi sketch alla lunga possono un po annoiare e a mio parere potevano essere tranquillamente dimezzati.
La storia di "Sileni" come detto rimanda molto ad alcuni totem della letteratura , ovviamente estremizzando concetti già analizzati e introducendone di nuovi andando a toccare temi come la religione,il senso della vita e la pazzia. La narrazione è intrigante ma alquanto cadenzata , mentre la rappresentazione scenica,il grado di shock e i sottotesti affrontati sono tutti aspetti vincenti dell'opera.
Per quanto concerne i significati , "Sileni" è un tripudio di argomenti e metafore che difficilmente possono essere colte e capite alla prima visione. Il regista ceco infarcisce il suo lavoro di provocazioni , blasfemie , scene assurde ed un clima malato degno dei padri di questo tipo di cinema ,riuscendo a colpire e accattivare senza risultare quasi mai gratuito.
Passando alle sbavature ,oltre ai già citati sketch , forse il ritmo non è dei migliori ed anche i dialoghi a volte tendono a sfociare nel verboso ,difetto non da poco visto che con il cinema di nicchia è molto importante comunicare senza troppe parole , arte in cui Svankmajer è bravo e dunque non comprendo il perchè di tanti discorsi effettivamente superflui.

Dunque un prodotto non per tutti che si candida per diventare un cult underground dei nostri tempi. Forse non un capolavoro , i suoi difetti li ha , ma senza ombra di dubbio un'opera originale che merita almeno una visione.

_Hollow_  @  02/09/2014 04:14:37
   10 / 10
Ci vuole poco per capire di essere di fronte ad un capolavoro. Basta una presentazione di Svankmajer in stile "La città nuda" di Dassin (non mi viene in mente nient'altro di simile al momento), dei titoli di testa su quelle carte (con focus sui particolari) che torneranno nel finale, la fotografia, la caratterizzazione di tutti i personaggi (Jean e il Marchese in primis), lo stop-motion con lingue, galline, carne ...

Vengono in mente un sacco di stili e poetiche guardando quelle immagini: dal Lynch di Eraserhead alle carni industrial di Cronenberg e Tsukamoto, passando dai primi piani della Giovanna D'Arco di Dreyer, Bunuel, il cibo di Greenaway (Il ventre, Il cuoco ecc.), la gallina di Stroszek e chissà cos'altro.

Sta di fatto che Svankmajer sviluppa un tema (quasi) tutto suo (forse la cosa più vicina è proprio quel Eraserhead fatto di feti piovuti su di un palcoscenico), in cui vengono dipinti i due estremi più totali di quel manicomio che è poi la vita (e qui mi viene in mente pure il Joker dell'altro capolavoro firmato Dave Morrison e Dave McKean, Arkham Asylum, quello del "E divertiti la fuori ... nel manicomio ... e ricordati che se la vita si fa troppo dura, qui per te c'è sempre posto!"): De Sade da una parte e le torture dei fascismi dall'altra.
Non c'è via di mezzo: coercizione dei corpi mentre la violenza conservatrice e bigotta rinchiude e distrugge i lunatici, orge blasfeme quando i pazzi dominano il mondo rinchiudendo "l'autorità" al loro posto. Jean, mite, innocente e ingenuo, sarà solo la vittima di turno. Jean è il popolo, in balia di chi è addetto ad assumere il comando dopo le rivoluzioni.

"Chi le ha detto questo?"
"Il direttore del sanatorio."
"*sorriso* (potenza del cinema di utilizzare tempo, immagini e parole), Io sono il direttore del sanatorio."

Non c'è scampo dalla follia, perché ci è inculcata dal potere assoluto di turno. Loro ci "eccitano" fino a quel punto, un drappo rosso per il toro infilzato da ogni parte, follia che appare quasi come la risposta naturale alla pazzia dilagante. Non c'è gradazione di grigi, di fronte al bianco e al nero o ti schieri e diventi il nemico dell'altra fazione o diventi semplicemente un'altro tipo di pazzo, il più pericoloso perché fuori da ogni schema. Quello con la convinzione di non essere pazzo. E mi ritorna in mente il Joker, ma questa volta dal Killing Joke di quell'altro geniaccio di Alan Moore:
"Fai quello che farebbe qualsiasi uomo sano di mente nelle tue terribili circostanze. Stai impazzendo."
"Signore e signori! L'avete letto sui giornali! Ora rabbrividerete guardando con i vostri occhi il più tragico degli errori commessi dalla natura! Ecco a voi ... l'uomo medio! [...] Notate il piede equino della coscienza sociale e il suo ottimismo rattrappito. Ma davvero ripugnanti sono le sue fragili e inutili idee di ordine e sanità mentale. Applicando loro una forza eccessiva ... si spezzano. -Come fa a vivere?-Voi mi chiederete. Come sopravvive questo misero, patetico esemplare nel mondo crudele e irrazionale di oggi? Purtroppo la risposta è non troppo bene. Di fronte all'inoppugnabile dato di fatto che l'esistenza umana è folle, vana e casuale, a un esemplare su otto da di volta il cervello! E come fargliene una colpa? In un mondo psicotico come questo ... ogni altra reazione sarebbe una pazzia!".
"Ho provato che non c'è nessuna differenza tra me e gli altri! Basta una brutta giornata per ridurre alla follia l'uomo più assennato del pianeta. Ecco tutta la distanza che passa tra me e il mondo. Una brutta giornata."

Nel caso di Jean è bastato vedere che i bigotti, dietro una porta, non sono poi così diversi dagli altri. Ricordarsi del discorso del Marchese sull'ipocrisia delle buone maniere per non capire più dove fosse la linea di separazione tra sanità mentale e follia.
E ci sarebbe molto altro di cui parlare, come di quei suoni gutturali emessi dal senza lingue e dal carceriere ritardato, oppure di quei primi piani con sguardo in macchina e risata del Marchese, in cui veniamo posti, in una scena, addirittura nei panni di Gesù e il Padre.
Oppure della (falsa?) modestia di Svankmajer presentando il film in modo estremamente preciso, con dedica a Poe e De Sade, denunciando la morte dell'arte.
E tutta quella carne ... viva e addirittura impegnata in attività umane. Quella carne che esce nelle uova per andare a macinarsi in un ciclo infinito. Mai più felice di essere vegano.

Junipher  @  17/08/2014 02:07:29
   7 / 10
Grottesco-gotico ma sicuramente non horror.... la follia, anche se in chiave onirica ed allegorica, l'ho percepita maggiormente in Alice, opera molto più inquietante di Sileni... e la scena del cappellaio matto è uno dei momenti più alienanti e stralunati di sempre

Tango71  @  05/06/2014 19:38:47
   6 / 10
Non male, ma se non ci fossero state sempre quelle animazioni in stop motion che spezzettavano la storia (non ho capito il perchè inserlirle), sarebbe stato un film da sette.

2 risposte al commento
Ultima risposta 02/09/2014 04.20.56
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BlueBlaster  @  26/03/2014 02:10:23
   7½ / 10
Davvero eccentrico questo regista!
Un'opera grottesca, ma che di horror ha poco nonostante il regista dica lui stesso che è un film dell'orrore all'inizio,che si potrebbe vedere più come un incubo (mi ha ricordato "Gothic" di Russel) ad occhi aperti...
C'è molta psicologia ma non potrebbe essere altrimenti visto che si parla di pazzia e della sottile linea di demarcazione che separa i cosiddetti pazzi dai cosiddetti "dottori"...alla fine del film si resta perplessi addirittura su quale sia la verità!
Gli "allegri intermezzi di carne" animati in stop motion sono delle metafore che fanno da narrazione extra (o spiegazione) di ciò che stia vedendo...però sinceramente non li ho amati per niente nonostante la loro eccentricità e l'ottima fattura realizzativa.
E' un film surreale, dai profondi concetti e ricco di scene che colpiscono lo spettatore con orgie, sangue, torture e blasfemia estrema che sono i pilastri che reggono questo film...davvero molti i dialoghi di spessore (se non esistenziali) che merita di essere ascoltati anche più volte!
La regia è curatissima con tantissimi dettagli, una fotografia deliziosa così come il montaggio di qualità.
Sembra strano ma la parte che mi ha più colpito, nonostante la pellicola sia piena di concetti e scene che restano impresse, è il commento iniziale del regista che tra l'altro dice:
"Fondamentalmente ci sono due modi per dirigere questo genere di posti ognuno ugualmente estremo. Uno incoraggia la libertà assoluta; l'altro il metodo conservatore e ben conosciuto di vigilare e punire. Ma c'è anche un terzo metodo che unisce e riassume gli aspetti peggiori di entrambi i metodi...è il manicomio in cui viviamo oggi!"
Ecco qui pensiamoci...il mondo in cui viviamo è appunto un sistema che ci controlla e punisce ma che al contempo ci lascia libero arbitrio!
Questo oltre ad essere un eccellente film sui manicomi è anche una generale riflessione sulla nostra società e pure un'occasione per disquisire sulla fede.
Come detto sempre all'inizio da Jan Svankmajer vi sono molti spunti della "filosofia" del marchese De Sade con tutto l'estremo che questo comporta.
Comunque il film mantiene sempre un atteggiamento raffinato ed una struttura narrativa neanche troppo sperimentale che permette la visione...certamente una visione impegnata ed impegnativa non per tutti i palati.
Come apprezzamento effettivo darei 7 ma mezzo voto va agli ineccepibili aspetti tecnici.
Un'opera che non lascia indifferenti

Blatta Blasfema  @  04/08/2013 02:42:14
   9 / 10
Film come questi di cambiano la vinta. Eccezionale.
Meriterebbe di essere considerato un classico.

Melefreghista  @  29/07/2013 02:56:06
   10 / 10
Nel labirinto dell'esistenza, eternamente dannati a vivere una vita che altro non è se non un lungo viaggio verso quel tritacarne che noi stessi abbiamo costruito con il nostro sapere spazzatura, le nostre congetture, le nostre false speranze, le nostre paure, le nostre illusioni.

Il capolavoro incontrastato del terzo millennio, tanto amaro quanto sublime.
Una visione dalla quale sarà difficile riprendersi.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  20/02/2013 01:17:27
   7½ / 10
Credo sia onesta l'introduzione del regista stesso a questo suo film, dove premette di non aver creato un'opera d'arte ma soltanto un film (horror, dice) magari pure compiaciuto, ma niente di trascendentale. Lo fa unendo due storie (una del Marchese de Sade e una di Edgar Allan Poe) che, in effetti, restano abbastanza separate. Continui intermezzi in stop motion ci trasmettono momenti disturbanti (ma anche divertenti nella loro follia). Magari gli sproloqui antireligiosi presi da De Sade potrebbero dare un'idea di nascondere intenti filosofici nella pellicola, ma il finale tipico da horror (di una volta, appunto, partendo da Poe) ribadisce le intenzioni del regista. Sicuramente spiazzante.

Invia una mail all'autore del commento scrib0  @  26/07/2012 23:51:24
   10 / 10
Uno dei film più malati, cinici, grotteschi che abbia mai visto! Difficile capirlo all'inizio, ma è qualcosa che ti rimane dentro...! Genio

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  04/05/2012 10:06:33
   7 / 10
Storia singolare collocata in un luogo senza tempo e privata di precisi punti di riferimento,"Sileni" riporta un mondo non soggetto a logiche tradizionali ma ugualmente disciplinato da imposizioni standardizzanti.Quelle da cui si è emancipato l'eccentrico personaggio de "Il marchese" che accolto il giovane Jean tenta di liberarlo secondo i suoi dettami licenziosi esenti da ogni coercizione e indottrinamento.
Il baccanale blasfemo sembra direzionare la pellicola verso un anatema al contrario sferrato dall'uomo verso la religione,costellato da spinose elaborazioni affrontate con piglio estremo.In seguito l'esposizione sembra moderarsi,la parte ambientata nel sanatorio vive di momenti entusiasmanti alternati a pause che frenano la vigoria dell'allegorica trattazione.
L'aspetto materiale viene esposto attraverso reiterati intermezzi in stop-motion (arte figurativa di cui Svankmajer è insigne esponente) ,in cui bistecche,lingue e parti anatomiche assortite assumono comportamenti raziocinanti attraverso cui evidenziare la natura caduca dell'uomo e la sua attitudine consumistica.Fantastica la scena della gallina che si nutre praticamente di se stessa in una liturgia cannibale,specchio di una società perennemente famelica.
Il regista ceco suddivide l'umanità tra folli e sani di mente,dimostrando come in realtà il confine sia molto soggettivo e influenzabile.
Gli intenti del regista sono puntualizzati nell'introduzione in cui dichiara di ispirarsi al Marchese de Sade e a Edgar Allan Poe,autori in realtà più sfiorati e rielaborati con buona personalità che altro, in quello che aspira ad essere una storia dell'orrore con vittima l'uomo ,i suoi miti e le sue convenzioni sociali.
Svankmajer tramite l'assurdo riesce ancora una volta a riflettere sulla condizione umana con tono disincantato,seppur personalmente ritenga che abbia fatto meglio altrove.Dopo una prima parte davvero incontenibile esaurisce dinamismo e spigliatezza tra le maglie di una narrazione troppo metaforica e non sempre entusiasmante.

sweetyy  @  01/04/2012 14:54:40
   8 / 10
Geniale opera di Svankmajer, di cui avevo visto solo dei cortometraggi.
Un film onirico, blasfemo e folle, tutto questo farcito da qualche stacchetto in stop motion. Da vedere e rivedere per cogliere ogni volta particolari in più.

lupin 3  @  01/04/2012 14:10:07
   8½ / 10
Bellissimo, non perdetelo.
Riflessivo!

Lenina80  @  31/03/2012 14:29:26
   8 / 10
Folle, ma in senso buono. Il film sa di marcio e perverso, molto particolare e sicuramente originale ma proprio per la sua follia può non piacere a tutti, è molto soggettivo. Alla fine ti lascia una sensazione di stranezza e va rivisto una seconda volta per coglierne meglio i "particolari"

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  10/02/2012 16:28:29
   9 / 10
Un film geniale. Procuratevi i sottotitoli in italiano e godetevelo come ho fatto io!

Gabo Viola  @  06/10/2011 17:08:24
   10 / 10
Mi spiace non essere in vena di argomentare. Lo reputo geniale.

sonoalessio  @  11/09/2011 19:35:47
   5 / 10
Mi piacciono i film non convenzionali e fuori dagli schemi, ma qui si esagera. Se sileni è quasi del tutto sconosciuto un motivo ci dovrà pur essere. e non è difficile capire perchè non faccia presa. semplicemente non porta da nessuna parte, e forse proprio per questo meritevole della media del 9.1. Come già detto da un altro utente basta mettere in un film un pò di blasfemia e immoralità affinchè si gridi al capolavoro. Ma questo è un discorso applicabile a molti film del resto.. L'unico aspetto da apprezzare è il monologo che il regista fa all'inizio adducendo che il film in questione non è affatto un capolavoro ma un semplice film horror, e come tale va visto. A me comunque non è piaciuto

2 risposte al commento
Ultima risposta 02/09/2014 04.25.32
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Oskarsson88  @  28/07/2011 13:31:57
   7½ / 10
Difficile dare un voto e difficile commentare questo film. Svankmajer ci propone tanti temi, su cui svettano tra tutti la pazzia e la ciclicità della vita e della natura, cosa piuttosto evidenziata dagli stacchetti con i pezzi di carne che tanto sono presenti. Anche se dalle tematiche difficili da metabolizzare esiste una trama lineare che si lascia seguire bene, e ci fa riflettere sulla follia umana mettendoci in dubbio, alla fine, tra tutti, chi sia davvero pazzo e chi lo sia più degli altri... visione più che consigliata, in realtà ce ne vorrebbe anche più di una......

CyberDave  @  15/02/2011 23:24:28
   8 / 10
Difficilissimo trovare un voto adatto a questo film per la sua follia, blasfemia, sadismo e questo film fa capire fino a dove si possa spingere la follia umana, la genialità di un regista e a me è piaciuto terribilmente, nella sua illogicità l'ho seguito con tantissima voglia di vedere dove sarebbe andato a parare....L'unica pecca sono gli stacchetti orribili con carne e musiche oscene, il resto è un pura genialità messa in scena. Da vedere assolutamente solo se si ha ben in mente che si sta per vedere un film assurdo.

pinhead88  @  21/06/2010 14:17:39
   7 / 10
Aldilà del significato metaforico che possano rappresentare,gli stacchetti con la carne sono orribili,soprattutto se accompagnati da quelle musichette da teatrino indecenti,totalmente antiestetiche e fuori luogo per un film del genere.di certo Svankmajer,regista poco conosciuto e snobbato dalla critica,ha del talento e lo ha dimostrato con alcuni splendidi cortometraggi che ritengo veri e propri gioiellini,ma qui la parola genio diventa automaticamente un parolone.seppur articolato in modo pazzoide e fantasioso,è tutto già abbastanza trito,un ripescaggio pseudo-pasoliniano grottesco e carino si,ma non eccellente.le sequenze nel manicomio sono stupende,come anche gli incubi del protagonista e i discorsi del marchese,orribili invece come dicevo prima gran parte degli stacchetti con protagonista sempre la carne,non mi sono piaciuti per niente.come si è ben capito avevo altissime aspettative,e sono uno che quando guarda una pellicola ne osserva ogni piccolo fotogramma,ogni singolo particolare.diciamo che anche la fotografia non mi ha aiutato moltissimo ad apprezzare maggiormente il film,troppo cupa e in qualche modo televisiva,una caratteristica che ho notato subito.le uniche sequenze che mi hanno affascinato ripeto,sono quelle nel manicomio,che a mio modesto parere rimangono il pezzo forte del film.ad ogni modo è un delirio cinematografico di tutto rispetto,ma che non rimarrà impresso a lungo nella mia scatola cranica.

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Ultima risposta 21/06/2010 14.25.56
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Darksimphony  @  19/06/2010 15:09:51
   10 / 10
Follia allo stato puro......non aggiungo altro!

-Uskebasi-  @  17/06/2010 13:28:28
   7½ / 10
"Questa è pazzia! Questa è blasfemia!

..........pazzia.....QUESTA E' SILENIIIIIIII!!!!!!"

Che il regista sia un genio non c'è dubbio, che il film sia unico idem, che sia tra i più belli della storia però non sono d'accordo, anche se posso capire chi lo esalta.
Una gigantesca metafora dell'essenza dell'Uomo, condivisibile o meno ma comunque apprezzabile. Alcuni dialoghi molto interessanti che possono avere un impatto più forte su chi non ha mai riflettuto su questi temi. Non mi sono piaciuti del tutto gli stacchetti stop-motion, a parte quello finale, ma sono sicuro che questo è un errore mio, non gli davo troppa importanza e sicuramente riguardandoli li capirei meglio; il problema è che ne passerà di acqua sotto i ponti prima che riveda questo film, se lo rivedrò.
Nei pochi commenti che ho letto si è già detto tutto e oltre e non perderò tempo a ripetere, concludo dicendo che potrebbe essere un capolavoro ma personalmente mi aspettavo di più, e credo che si potesse fare di più.
Guarderò di certo le altre opere di Svankmajer.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  17/06/2010 02:10:10
   6½ / 10
E così mi ritrovo meravigliosamente solo, impaurito e in fuga da una schiera di 9 e 10 che mi danno la caccia col forcone. In realtà la mia non è una fuga forsennata, non c'è in gioco la vita, anzi, forse sotto sotto avrei piacere di essere raggiunto e colpito, trafitto dalla bellezza e genio di Sileni.
Così, per ora, non è stato. Non posso negare la mia ASSOLUTA ignoranza di Svankmajer, la cui conoscenza probabilmente mi avrebbe fatto apprezzare e, soprattutto, capire al meglio questo film. Certo è che mettersi di colpo alla visione di Sileni senza alcuna arma non è facile.
Non posso negare l'originalità, il coraggio, l'eccentricità, la forza, se vogliamo la genialità dell'opera. E' indubbio che Sileni sia un film-saggio su uno degli argomenti più affascinanti che cinema e letteratura possano trattare, la pazzia. E' innegabile ancora che siano moltissime le tematiche, le discussioni che tale opera cerchi di intavolare. E sono altrettanto sicuro che sarebbe importante per me scrivere questo commento dopo aver meditato meglio sul film o (cosa buona e giusta) dopo averlo rivisto.
Invece mi ritrovo a scrivere (come sempre) a visione appena effettuata perchè è in questa atmosfera magica nella quale le emozioni sono ancora vive e i pensieri cominciano a formarsi che reputo il momento della scrittura come più stimolante possibile. Ebbene, non ho sopportato alcune "cose" di Sileni. Innanzitutto la verbosità. Il film affronta temi ancestrali, come la pazzia e la ragione, la Natura e la religione, la violenza e il sesso, la coercizione e la libertà. Affida però l'esposizioni di tale tematiche a monologhi lunghissimi, dialoghi didascalici quando invece sarebbe stato molto più bello se tutto (o quasi) quello che avesse voluto dire fosse stato lasciato alla magica forza delle immagini. Invece ci sorbiamo 3 "spiegoni" di 10 minuti l'uno che cercano di mascherare la noia che provocano (almeno a me) con paroloni o concetti trascendentali.
Poi, gli stacchetti... Nessuno mette in dubbio la straordinaria forza di un'arte come la stop motion, nessuno cerca di non vedere la carica metaforica che Svankmeier affida a questi intermezzi, ma, sinceramente, dopo averne visti 7 o 8 ho iniziato ad avere la nausea, specie per l'orribile musichetta che li accompagna.
A me sembra che, come con certi Pasolini, si voglia a tutti i costi gridare al capolavoro quando un'opera ci sembra sovversiva contro la morale comune, le comuni istituzioni o la religione, dimenticandosi però che alla fine quasi tutti noi viviamo (giustamente) nel rispetto delle suddette. Insomma, non voglio cadere nel tranello dello "scandaloso ergo mi piace" anche se Sileni, probabilmente ha tutte le carte in regola per essere un capolavoro. Cercherò in futuro di trovare e scoprire queste carte. Intanto, mi "scuso" e mi defilo.

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Ultima risposta 24/08/2010 20.27.35
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Invia una mail all'autore del commento astropippa  @  24/05/2010 16:15:40
   9 / 10
Quanto odio i film sottotitolati..... Invece questo... Un vero capolavoro... eccellente sotto tutti i punti di vista, l unica cosa odiosa... la musichetta degli intervalli in stop motion davvero davvero irritante... avesse scelto meglio le musiche probabilmente gli avrei messo 10....

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  05/05/2010 16:20:04
   10 / 10
«Il mondo si divide in due categorie di diversa ampiezza... quelli che non hanno mai sentito parlare di Jan Švankmajer e quelli che hanno visto i suoi lavori e sanno di essersi trovati faccia a faccia con un genio.»
(Anthony Lane - "The New Yorker")

Il giornalista in questione ha proprio ragione. Švankmajer mi folgorò fin dal primo corto che vidi.
Prima di scrivere qualcosa su questo Sileni, l'ho riguardato due volte e ci ho riflettuto sopra per molti giorni.
Un'opera straordinaria. Colpisce subito l'incipit con lo stesso Švankmajer che parla del film. La sequenza finale è qualcosa di eccezionale. Quello che sta nel mezzo va visto, non mi azzardo a commentarlo.
Capolavoro!!!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  03/05/2010 16:31:40
   9½ / 10
Il macabro, il blasfemo, il grottesco, il disgustoso, l’insolito, l’anacronistico - tutto l’impianto non della follia, ma del non normale, del non convenzionale - Svankmajer ci porta all’interno del paradosso umano, e come guida si sceglie un marchese (De Sade) e un servo maestro senza più lingua (E. A. Poe?).

Crìsto cento volte chiodato. La libertà di Delacroix in chiave dadaista. Galline e piume ovunque come nella rivolta Herzoghiana dei nani. E numerosi intervalli comici in stop-motion: bistecche, lingue, budella a sancire il verbo della carne, piccole creaturine destabilizzatrici a ricordarci cosa siamo noi per prima cosa.

Non si esita a sbavare, a sputare, a sporcarsi, a gridare, a soddisfare le proprie pulsioni.

Poi tutto violentemente si ribalta: I diavoli d’ombra si fanno di carne, le turbe mentali corporali, il pazzesco si fa manicomio e la libertà assoluta coercizione istituzionale. L’incubo si solidifica, e il castigo 13 in fondo a tutto, quale mutilazione definitiva.

E noi, noi in quest’opera chi siamo? Siamo i protagonisti: ingenui, inconsapevoli, ingannati; centinaia di bistecche di maiale confezionate e pronte per essere divorate.

Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  23/04/2010 09:43:38
   9½ / 10
Sileni fa male. Forse perchè è un incubo, forse perchè è reale. Sta di fatto che la più banale delle domande (chi sono i veri matti, noi o quelli chiusi nei manicomi?) si fa carne, e si insinua nel nostro subconscio manipolandoci e lasciandoci sbigottiti.

Questo film è un horror. Al di là di tutte le catalogazioni, lo dice il regista. Ma Svankmajer è se anche ci avesse detto che è una commedia, be, noi avremmo dovuto credergli. Ironicamente, lo stesso concepire il suo film come un horror non lo rende, per il regista, arte. Siamo ai limiti del grottesco.

E' incredibile come, calandosi nel cinema di genere, Svankmajer riesca a tirare fuori dal cilindro qualcosa di assolutamente incatalogabile. Lui cita Poe, cita de Sade, ma alla fine, incredibilmente, c'è solo Svankmajer e il suo film da brividi, malato e arguto, assolutamente fantastico.

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3 risposte al commento
Ultima risposta 03/05/2010 20.22.07
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TheLegend  @  17/04/2010 19:54:21
   9½ / 10
Stupendo.
Raramente mi è capitato di guardare film capaci di entrarmi dentro in questo modo.
Svankmayer è un regista che apprezzo molto.
La cosa più bella del film sono i dialoghi e i pensieri che suscitano.
Film che si apprezza solo se si ha una certa visione della religione.
Molte verità sono contenute in questo film.

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  16/04/2010 10:34:02
   9½ / 10
Un viaggio del terrore, malato, su una carrozza stile '800 che valica le autostrade, sino a giungere in quel luogo di pazzi che più che un manicomio è un mattatoio.

Fantastico ed affascinante, blasfemo come Pasolini, gotico come Poe, malato come De Sade, è sicuramente uno dei film europei più belli degli ultimi anni.

Sarebbe un delitto tradurlo in italiano, ma diamine! almeno distribuitelo.

1 risposta al commento
Ultima risposta 04/09/2010 12.02.49
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Invia una mail all'autore del commento Gondrano  @  15/04/2010 18:03:41
   10 / 10
Lo guardi e sbigottisci, sorridi, perdi il filo, ti domandi, godi, ti indigni, abbozzi risposte, azzardi ipotesi, concordi o dissenti, elucubri...
Ci ripensi e, con le risposte inadeguate che ti sei dato, ti appresti a riguardarlo e a risbigottire, risorridere, riperdere il filo, ridomandarti, rigodere....

4 risposte al commento
Ultima risposta 30/05/2010 11.30.01
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Gruppo COLLABORATORI ilSimo81  @  07/04/2010 15:12:50
   9 / 10
"Particolare" è riduttivo.
E' un film IRRIVERENTE: i suoi temi (perversioni e normalità, cristianesimo e amoralità, trattamento dell'insanità mentale e psicologia) vengono spruzzati su tela come colori spaiati, che colpiscono l'occhio in un contrasto stridente ma efficace.
E' un film GENIALE nella dicotomica espressione di genio e sregolatezza.
E' un film POETICO e DOTTO nei suoi richiami, a volte sottili a volte espliciti, ad autori, artisti e filosofie.
E' un film SOVVERSIVO perché ribalta idee e ruoli, convinzioni e convenzioni. Genera confusione. Cos'è la follia, cos'è la sanità mentale? Chi è sano è sempre "normale"? Chi è folle non è mai "lucido"? Cosa è giusto e cosa è sbagliato?

In un film che tratta così tanto di psiche, c'è uno scorrere perenne di carne.
Qual è il significato?

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

James_Ford89  @  03/04/2010 20:46:18
   10 / 10
Sileni. Lunacy. Follia. Esatto...FOLLIA!
Perchè questo film è un'intera follia e trovo proprio una pazzia che sia così sconosciuto al grande pubblico.
E' la prima opera che vedo di questo Svankmajer ed è subito molto convincente toccando argomenti tabù e facendoci fare un tour negli abissi della mente umana, delle sue paure e delle sue perversioni.
Il Marchese è un personaggione, un attore veramente eccezionale e la sua risata, probabilmente, la sognerò di notte per anni!
Un film da 10 in assoluto, nonostante mi abbia urtato non poco nella scena del castello essendo molto religioso.
Il finale poi è uno dei migliori che la storia del cinema ricordi...
Pellicola che tutti dovrebbero vedere e pensarci su..

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  12/03/2010 22:14:57
   9 / 10
Probabilmente il capolavoro di Svankmajer e il suo film migliore,un tantino superiore a Otesanek.

La follia trattata in maniera folle,tra visioni strabordanti,alcune delle quali sono tra le più eccessive e blasfeme che il Ceco abbia mai concepito. D'altronde ce lo dice proprio Svankmajer all'inizio: De Sade e Poe messi insieme in questo potente e malato affresco che può anche risultare indigesto,ma che rimane di fatto unico.
Fantastici gli attori,il Marchese è eccezionale.

Non aggiungo altro perché è stato detto tutto nei precedenti commenti: va visto. Voglio solo aggiungermi alla schiera di chi si lamenta per il fatto che capolavori del genere,perché di questo si tratta,in Italia non trovino una distribuzione homevideo. E che l'Academy non lo abbia messo considerato preferendogli altro.
Recuperatelo ed entrerete in un mondo fastidioso e intrigante,unico.

kullaz  @  07/03/2010 15:44:11
   10 / 10
vedi i tre commenti precedenti.

donfabios  @  10/02/2010 02:12:33
   10 / 10
geniale, sublime.
Dopo un sacco di tempo un film che riesce a stupirmi.

jannakis  @  30/12/2009 00:42:15
   10 / 10
è incredibile che un'opera del genere sia passata inosservata, anzi, è assurdo, abominevole che questi capolavori non siano distribuiti nelle sale.
ho ancora i brividi addosso, l'interpretazione degli attori è assolutamente straordinaria, il finale più che geniale.
ringrazio col cuore in mano il signor svankmajer e coloro, in rete, che hanno fatto si che potessi conoscerlo.

bulldog  @  17/12/2009 22:19:13
   10 / 10
Candidato agli Academy Awards come miglior film straniero non entrò neppure in nomination,I critici accademici e occhialiuti premiarono alla fin fine 'Le Vite Degli Altri'.
Siamo alle solite,il genio non lega con queste tristi figure mediatrici.

De Sade+Arrabal+Svankmajer+Edgar Allan Poe = Sileni
Elogio irrazionale delle pulsioni umanoidi contrapposte a qualsiasi tipo di repressione istituzionale.
Un universo allucinato,una folle genialata stracolma di carne sospesa tra fantasia e realtà.

MASTERPIECE,lunga vita a Svankmajer.

4 risposte al commento
Ultima risposta 08/09/2010 19.59.47
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chem84  @  02/11/2009 21:03:11
   8 / 10
Preziosa scoperta fatta quasi per caso...un film fuori dagli schemi così come quel pazzoide di Svankmajer.
Tanti sono i pregi già evidenziati negli altri commenti, ai quali mi sento di aggiungere l'ottima interpretazione di attori praticamente sconosciuti.

Guy Picciotto  @  20/10/2009 17:37:37
   9 / 10
Assolutamente enorme, Svankmajer si conferma come uno dei più eccentrici visionari in giro, uno dei migliori horror del decennio sopratutto perchè si sveste di altro da se, è un qualcosa di indefinibile mascherato da horror e da gotico. Non mi va di parlare di messaggi, quello che urge venir fuori da questa fiaba e che contrariamente a quanto crede la massa plebea , quando la società ci mette davanti 2 scelte non è detto che una delle 2 scelte rappresenta il buono e l'altra il meno buono o il cattivo. Anzi sempre più spesso le i 2 oggetti teatro della scelta sono identici, eppure lo zombi sociale sceglie convinto di star scegliendo tra 2 cose distinte. Succede inoltre che quello che è riconosciuto dalla massa qualunquista come "il bene" sia il realtà il male più tremendo, indotto , artificiale e calcolato che ci sia, a discapito del vero male che è la natura, quindi limpido, sincero e dionisiaco. giusto.
Tratteggiare ventri e vascelli interiori e al contempo mozzare il nitore che zombifica sempre più la plebaglia dei quaraquaqua. L'arte deve fluttuare in questa associazione libera freudiana .
Onirico, erotico, traumatico, reumatico e martello pneumatico allo stesso tempo

paride_86  @  27/09/2009 20:15:20
   8 / 10
Inquietante e orrorifico viaggio nei metodi di cura della pazzia, in particolare nei casi estremi di repressione totale e di libertà generale.
Il significato è estendibile ed è di respiro molto più ampio di ciò che viene narrato.
Gli episodi che si susseguono sono quasi tutti ispirati a E. A. Poe e al marchese De Sade, citazioni che fanno di "Sileni" un film colto e fuori dal comune.
A completare il quadro grottesco ci pensano le animazioni di Svankmajer, ormai maestro indiscusso nel suo particolarissimo genere.

Tuonato  @  14/02/2009 12:57:02
   8 / 10
Premessa: è il primo film che vedo di Svankmajer.
Sì, sicuramente geniale e molto curiosi(ma apparentemente senza senso) gli intermezzi animati tra una scena e l'altra.
Il regista definisce la pellicola come horror, personalmente non la riesco a ritenere tale e l'unico genere che penso possa essere accostato a questo lavoro è il grottesco.
Non credo che il film sia "malato", ho visto di molto peggio: e l'indole blasfema e perversa credo sia perché fondamentalmente è dedicato al marchese De Sade(bravissimo l'attore che lo interpreta tra l'altro).
Meno di 8 comunque non è possibile assegnare, gli do il minimo: il cinema è soprattutto emozione e, forse in quel momento non ero particolarmente predisposto, questo film non me ne ha trasmessa abbastanza.

lampard8  @  16/01/2009 13:49:20
   10 / 10
Blasfemo,sanguinolento,irriverente, politically uncorrect film di Svankmajer. Un film che trasuda Zulavski, Pasolini, Arrabal, Jodorovski da tutti i pori.
Uno dei registi più geniali, malati e controversi che ci siano. Guardatevi pure Alice, è un ordine!

2 risposte al commento
Ultima risposta 16/01/2009 19.00.27
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Max78  @  08/01/2009 19:50:39
   9 / 10
In giro non c'è nulla di simile.

Questa è blasfemia, questa è pazzia!..
Pazzia? NO questo è Jannn Svankmajer!!!

Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  07/01/2009 19:41:50
   10 / 10
capolavoro inarrivabile di svankmajer , sicuramente sul podio dei miei registi preferiti .

uno splendido omaggio ad allan poe e al marchese de sade , con dialoghi splendidi e scene strabilianti tra le quali lo SUPENDO FINALE davvero uno dei piu belli mai visti in assoluto.

UNO SCANDALO CHE QUESTO REGISTA IN ITALIA NON VENGA PUBBLICATO E CHE SIA SEMISCONOSCIUTO.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Aztek  @  19/12/2008 17:48:12
   9 / 10
Questo film è un viaggio allucinante nella perversione e blasfemia pura, rare volte sono rimasto shockato nel vedere un film o nell'ascoltare i dialoghi.
Come già detto, non è un film per tutti....ci sono dialoghi e scene davvero forti.
Personalmente è un semi-capolavoro.

marfsime  @  05/12/2008 16:43:41
   8½ / 10
Perverso..blasfemo..dissacrante..eccessivo..sono tutti termini che calzano a pennello per questo film che è a dir poco geniale..di sicuro non è per tutti..ma merita sicuramente una visione.

Mizoguchi  @  15/08/2008 14:12:17
   10 / 10
Il film finale di Svankmajer...
Un saggio sulla follia che sintetizza la sua poetica e i suoi tormenti.
Il regista compare in prima persona in un'introduzione à la Castle, in cui però senza tanta scherzosità mette in gioco tutto se stesso.
La parabola del giovane ingenuo che rifiuta l'apparentemente immorale è un viaggio indimenticabile nelle perversioni e nel modo di affrontarle e un fortissimo atto d'accusa contro il bigottismo e la repressione conservatrice.

Eccellente ed indimenticabile, Svankamjer è tra i primi dieci registi della storia del cinema!

benzo24  @  11/04/2008 12:06:03
   10 / 10
altro capolavoro di svankmajer. tra manicomio e edgar allan poe, il film è stato candidato all'oscar come miglior film straniero...purtroppo ha vinto le vite degli altri....si sa la genialità non è mai apprezzata dagli accademici.

4 risposte al commento
Ultima risposta 12/04/2008 17.34.51
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