snowpiercer regia di Joon-Ho Bong Corea del Sud, USA, Francia 2013
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snowpiercer (2013)

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locandina del film SNOWPIERCER

Titolo Originale: SNOWPIERCER

RegiaJoon-Ho Bong

InterpretiKang-ho Song, Chris Evans, Tilda Swinton, Jamie Bell, Octavia Spencer, John Hurt, Ed Harris

Durata: h 2.06
NazionalitàCorea del Sud, USA, Francia 2013
Genereazione
Al cinema nel Febbraio 2014

•  Altri film di Joon-Ho Bong

Trama del film Snowpiercer

In un futuro non lontano, la Terra conosce una nuova Era Glaciale. Gli ultimi sopravvissuti del genere umano vivono confinati in un treno rompighiaccio in grado di correre perpetuamente attraverso il globo. L'inventore di questa macchina perfetta, il misterioso Wilford, ha anche determinato un sistema sociale su cui si regge l'equilibrio della comunità che abita i vagoni del treno. In coda stanno i miserabili sfruttati che salirono a bordo gratis, verso la testa del treno vivono invece nei privilegi i passeggeri di prima classe. Ma la rivolta degli oppressi dalla coda del treno è oramai imminente e il suo leader, Curtis, attende solo il momento giusto per tentare l'ardimentosa presa della testa del convoglio.

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Voto Visitatori:   6,71 / 10 (136 voti)6,71Grafico
Voto Recensore:   9,00 / 10  9,00
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Voti e commenti su Snowpiercer, 136 opinioni inserite

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sandrone65  @  29/07/2014 12:34:17
   6 / 10
Questo Snowpiercer è un film piuttosto strano: alterna a tratti motivi di interesse, banalità, originalità, lentezza. La storia è decisamente forzata, uno striminzito rimasuglio dell'umanità distrutta da un'era glaciale artificiale costretto a vivere da 14 anni in un treno che fa continuamente il giro del mondo in una sorta di transiberiana circolare e globale, senza fermarsi mai. Non si capisce dove il treno prenda l'energia per muoversi (moto perpetuo?) e perchè gli occupanti non decidano di fermarlo in qualche posto dove il clima esterno magari è meno rigido. All'inizio pensavo che che il treno fosse in movimento per necessità migratorie per sfuggire alle stagioni più rigide spostandosi, ma non se ne fa il minimo accenno. La suddivisione in classi degli abitanti del treno è banale e poco convincente. Una roba vista e rivista in migliaia di film, i poliziotti violenti ecc. Chris Evans non è molto credibile nel suo ruolo di presunto leader. Meglio che torni a fare la Torcia Umana perchè anche come Capitan America lascia piuttosto a desiderare. Arrivati a metà film il dito tormenta il tasto STOP del telecomando perchè la noia è tanta. Nella seconda parte invece il film si risolleva, il cambio di ambientazione dei vagoni giova molto. Bravo e carismatico come sempre Ed Harris nel finale che riscatta molto tutto il film e gli consente, a mio giudizio, di raggiungere la sufficienza

Trixter  @  28/07/2014 22:53:58
   5 / 10
Fanta-action(?) interessante, ben lungi dall'essere quel decantato "capolavoro" di cui la critica ha fatto ripetutamente cenno.
Personalmente ho trovato Snowpiercer un film con un soggetto molto interessante ma una trama sviluppata maluccio... molto bene l'incipit ma via via che il film procede la noia si fa spazio e, complice la ventata di grottesco, la pellicola perde di mordente. Insomma, l'azione svanisce ed il film si atteggia ad intimistico racconto senza, però, approfondire più di tanto molti aspetti che, alla fine, resteranno irrisolti.
Anche Chris Evans, nel ruolo del protagonista, non pare del tutto convincente, così come gli altri personaggi: poca personalità anche per i ruoli di maggior peso. Insomma, un film piuttosto deludente: narrativa fiacca, a tratti noiosa, dialoghi così così, roba soporifera... Pensavo meglio.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  28/07/2014 17:55:55
   7 / 10
Non avevo nessuna pretesa guardando questo film e invece devo ammettere che due ore sono davvero volate.
L'idea mi è piaciuta, sebbene non manchino le sbavature, tipo la trita e ritrita divisione tra poveri e ricchi.
Molto bella la fotografia e alcune scelte di ambientazione: il vagone scuola mi ha davvero colpita.
Non mancano alcune inutili lungaggini e la superficialità nella caratterizzazione dei personaggi. Riuscite invece le maschere più grottesche come quella interpretata da Tilda Swinton.
Un sette scarso.

albyhfintegrale  @  17/07/2014 18:11:52
   4½ / 10
Devo dire che questo film non era cominciato male e all'inizio mi aveva quasi convinto.
Mano a mano però che il protagonista

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER allo stesso modo avanzava la noia.
Evidentemente dopo un'idea non male di partenza, si è partiti per la tangente (come a volte fanno i registi/sceneggiatori orientali) con una storia costruita male, irrazionale oltremodo che inverosimile e che ha perso decisamente mordente.
Aggiungiamoci degli effetti speciali piuttosto scadenti (a tratti sembra un videogame o un cartone animato).
La fine poi è piuttosto insulsa.

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Ultima risposta 28/07/2014 22.55.02
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nazgul  @  14/07/2014 15:34:53
   5 / 10
film assurdo...durante la visione ho avuto molteplici stati d'animo. noia, stupore,ilarita',ironia. pellicola generata da una mente malata con una visione di un possibile ridicolo futuro.

vale1984  @  14/07/2014 14:09:45
   7½ / 10
devo dire che questo film mi è piaciuto parecchio...originale la trama, l'idea e il finale...bella la morale e fino alla fine non fa capire dove si andrà a parare...un mondo che si è autodistrutto e un treno eterno di sopravvissuti sono lo sfondo agli estremi del mondo, a conflitti, violenze e logiche assurde ma molto attuali. La lotta di classe, i diritti, la libertà vengono trattati in chiave insolita.
Interessante davvero.

BenRichard  @  10/07/2014 12:16:44
   4½ / 10
Mi spiace ma personalmente vado controcorrente..Se devo essere sincero questo film non mi è piaciuto..vero che si discosta un pò da altri film di questo genere, però non mi ha entusiasmato e convinto quasi per niente...andamento scialbo, recitazione di certo non memorabile, effetti speciali abbastanza scadenti, oltretutto non riesco a capire se volontariamente o involontariamente comico...bah non mi è proprio piaciuto

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Ultima risposta 07/09/2014 09.53.39
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  08/07/2014 15:33:49
   6 / 10
Futuro distopico per Joon Ho-Bong, regista ammirato soprattutto per "The Host", "Memories of murder" ma anche per opere più intimiste come "Mother".
Le sue doti ancora una volta convincono, la mdp vola negli spazi angusti di "Snowpiercer" ma la pellicola è tutt'altro che esaltante. Una metafora sociale collocata in un domani non troppo lontano, in cui una nuova era glaciale (causata dalla solita dabbenaggine umana) condanna i sopravvissuti su un treno in moto perpetuo. Banale la divisione in classi: i poveri in coda stipati come bestie in vagoni luridi e alimentati con barrette proteiche disgustose, ed in testa ovviamente i ricchi, attorniati dal lusso e da ogni comfort.
Inevitabile l'insurrezione violenta, patito l'ennesimo sopruso i miserabili delle ultime carrozze cominciano a marciare verso la testa del treno conquistando terreno nel tentativo di raggiungere la Sacra Locomotiva. Lì si trova il tirannico ideatore del mezzo, nel frattempo divenuto una sorta di ecosistema dai delicatissimi equilibri.
Il film racconta della faticosa risalita da parte di un gruppo di ribelli capitanati dai non troppo convincenti Curtis (Chris Evans) e Edgar (Jamie Bell); i personaggi sono descritti alla chetichella, costruiti in maniera affrettata tanto da non risultare mai appassionanti. Discorso a parte lo merita Tilda Swinton, maschera grottesca ed autoironica, anche l'attore feticcio del regista, Sang Kang-Ho, spicca in un ruolo abbastanza intrigante. Per il resto calma piatta, nel senso che pur non mancando di ritmo la costruzione della storia è abbastanza scontata nell'eterna battaglia tra i ceti meno abbienti e i poteri forti.
Sorgono pesanti dubbi sulla validità dello script, resta infatti insoddisfatta un marea di interrogativi. I più puntigliosi e amanti della verosimiglianza avranno di che scervellarsi.
Molto buona l'ideazione di alcuni ambienti (su tutti la scuola, ma anche l'acquario con il sushi-restaurant e la serra hanno il loro bel perchè), eccellente l'utilizzo delle luci e del colore nel passaggio dagli ambienti poveri a quelli abitati dai benestanti.
Poco incisivo anche l'epilogo, inevitabile duello e successivo guizzo di speranza lasciano sensazione di incompiutezza.

Alex22g  @  08/07/2014 08:01:30
   9½ / 10
Davvero bellissimo. Non vedevo un film di fantascienza cosi'bello da non so nemmeno quanto tempo. Regia impeccabile, stile visivo fantastico e cast davvero notevole ( anche Evans sembra di tutt'altra caratura attoriale sotto la direzione di Joon-Ho Bong ) . La storia riesce a rimanere interessante e ricca di belle trovate dall'inizio alla fine , oltre ad essere un'interessante metafora di situazioni "reali" . Ogni tanto la sceneggiatura osa, ma lo fa sempre con stile , e quindi qualche lieve difetto si può tranquillamente perdonare .
Assolutamente da vedere per tutti gli amanti del genere

luis 98  @  30/06/2014 03:33:23
   8½ / 10
Uno dei più bei film che ho visto ultimamente ,all'inizio ero scettico pensavo in un film noioso , lento e strano ma sinceramente dopo 30 minuti di film mi sono ricreduto un po strano lo è ma è un capolavoro assoluto , trama eccellente e attori più che bravi .
Solamente gli ultimi 5 minuti finali rovinano forse un po il film si poteva far di meglio ma nonostante tutto film da 8.5 con un finale migliore sarebbe stato da 9

Trama 9
Attori 9
Scenari 8

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Ultima risposta 07/09/2014 09.56.46
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_Hollow_  @  24/06/2014 03:51:14
   9 / 10
Una media ingiustamente bassa per quello che, in fin dei conti, è un gran film in linea coi lavori di Joon-Ho Bong.

Dai molti commenti negativi che ho letto, l'unica cosa che posso capire è che a certa gente manca un concetto direi parecchio importante riguardante qualsiasi opera di finzione, quindi non solo cinematografica: si chiama "sospensione d'incredulità". Cito testualmente il primo rigo di wikipedia: "è un particolare carattere semiotico che consiste nella volontà, da parte del lettore o dello spettatore, di sospendere le proprie facoltà critiche allo scopo di ignorare le incongruenze secondarie e godere di un'opera di fantasia."
Notare la parola "secondarie", che coglie molto bene il punto.

Nel caso qui in questione, il treno è un'enorme metafora ("il treno è il mondo") che, rappresentando una sorta di distopica società del futuro composta dagli ultimi sopravvissuti del genere umano, vuole in realtà criticare la società attuale che, in maniera assai più velata ma non diversa, è strutturata allo stesso identico modo.
A tutti noi della prima classe del mondo, che ha potuto vedere questo film, non frega nulla degli ultimi vagoni; non sappiamo esattamente come vanno le cose laggiù; come i tizi dei primi vagoni (con macellerie, acquari, serre, saloni di bellezza, saune, discoteche ecc.) ci limitiamo, magari dopo un mese che in una qualche parte del mondo è accaduto un cataclisma, scoppiata la siccità od una guerra, a spedire qualche medicazione o qualche genere alimentare (magari yogurt scaduti, com'è successo, roba insomma non troppo diversa da quelle barre proteiche). E questo succede anche nel nostro stesso Paese, perché la reazione di chiunque, alla vista dei barboni dell'ultima classe a camminare tra noi come nella seconda metà del film, sarebbe guardare con circospezione o storcere il naso dal tanfo che emettono.

In pratica, dopo l'iniziale critica ecologista e scientista, il treno (e la sua fine) può benissimo simboleggiare la deriva di un capitalismo senza freni. Da cui escono una bambina cinese ed uno di colore, scoprendo che, nonostante tutto, la vita andrà ancora avanti.

Tra l'altro, a parte il dialogo finale con Wilford in persona (e tutto quello che può rappresentare: classe politica, mass media, capitani d'industria, Dio e la religione ecc; in cui la realtà stava per essere distorta dalle parole, da un discorso ben fatto alla Vermilinguo del Signore degli Anelli, dall'eloquenza), risultano poi pure stupende le ultime metafore che fanno tornare il senno a Curtis, i mali peggiori del sistema a cui non si può rimanere indifferenti: lavoro minorile e bambini soldato.

Ovviamente in tutto questo si passa attraverso vagoni di ******** dedite alle loro attività inutili mentre la gente muore, oppure attraverso il vagone propagandistico dell'istruzione e del lavaggio di cervello delle giovani menti ("The Wall").

Il ritmo è sempre alto, mantenendo così pure l'interesse, e sono ottime regia e fotografia.

Ma, per tornare al discorso iniziale, come metafora si è scelto di usare il viaggio circolare su rotaie (e, anche qui, notare il simbolismo per descrivere un mondo in apparente movimento, magari tecnologico, ma in realtà perennemente fermo da millenni nelle stesse condizioni di egemonia/subalternità e in uno stato in cui una parte della popolazione soffre mentre l'altra rimane indifferente, sia per volontà sia perché inconsapevole di tutto quello che gli succede attorno, come se fosse rimasta in uno stato perennemente puerile come ipotizzato da Toqueville; un mondo, insomma, che gira, o meglio ruota, attorno al proprio asse o in un'orbita intorno al Sole ma senza che nulla cambi sulla sua superficie. Un perenne presente.) di un treno.
E allora altolà! Ecco i soliti *****ni, che hanno lasciato la sospensione dell'incredulità nel cesso insieme al cervello, che devono scartavetrare la minchia evidenziando come sia impossibile che un treno possa girare per anni senza problemi ecc. si chiama METAFORA. Vorrei vedere il commento di qualcuno, su un blog od un forum di letteratura, che leggendo Ungaretti cominciasse a puntualizzare sul fatto che non si sta come le foglie in autunno sugli alberi e che i cuori non sono paesi. Verrebbe mandato al centro d'igiene mentale più vicino o sarebbe rintracciato tramite indirizzo IP e preso a calci in **** appena dovesse mettere un piede fuori casa.

Oltretutto sono presenti parecchi elementi strani e grotteschi non nuovi a chi avesse già visto un qualche film del regista, "The Host" ad esempio.

E Kang-ho Song è grande come al solito (lo adoro da JSA), idem per il semi-dio John Hurt.

Tra l'altro, non so se fosse la versione vista da me o se sia effettivamente così, ma molte parti in Coreano, non venendo tradotte dall'aggeggio apposito, davano l'effetto di un volere autoriale di lasciare il pubblico all'oscuro di certi dialoghi magari importanti, dialoghi tra padre e figlia e quello sul finale tra il coreano e Curtis che, a differenza dello spettatore, sembravano in grado di capirsi ugualmente una volta ingranata la marcia. Se fosse intenzionale, sarebbe un gran utilizzo della polarizzazione.

Buona la recensione, anch'io non do il massimo ma senza un vero motivo razionale; solo una sensazione che, per qualche motivo, poteva essere ancora migliore.

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Ultima risposta 07/09/2014 09.59.13
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GianniArshavin  @  02/06/2014 20:45:57
   8 / 10
Questo nuovo film di Joon-Ho Bong mi ha convinto in pieno , malgrado un leggero scetticismo iniziale da parte mia dovuto agli scarsi prodotti appartenenti al genere usciti ultimamente.
Il regista coreano crea un'opera (ispirata ad un fumetto/graphic novel) davvero notevole , dove la fantascienza/distopia sono dei validissimi mezzi per parlarci del nostro tempo e della nostra società.
Nonostante il fulcro della storia non sia originalissimo, lo svolgimento , l'ambientazione e il fine sono di grande impatto e donano a "Snowpiecer" un posto importante fra i grandi film fantascientifici degli ultimi anni insieme a "Moon" , "District 9" ed altri ancora.
L'autore asiatico riesce in questa sua prima coproduzione con Hollywood a trovare il giusto connubio fra contenuti e intrattenimento; abbondano quindi i momenti d'azione e violenza , cosi come le sequenze concettuali e riflessive. La pellicola spazia dall'action puro a dialoghi/monologhi sulla vita, sul controllo delle masse e sul libero arbitrio senza risentirne minimamente.
Tecnicamente Joon-Ho Bong si dimostra l'ennesimo cineasta asiatico di grande prestigio , e la sua regia in questo lavoro lo dimostra pienamente.
Bene la fotografia , ottime le scenografie (avrei dato più spazio all'ambiente esterno) e buon lavoro del cast , dalla sempre incredibile Swinton , all'algido e santificato Ed Harris finendo con l'ottimo Kang-ho Song.
Ovviamente "Snowpiercer" non è un film perfetto o un capolavoro assoluto , ci sono delle sbavature come : un plot leggermente prevedibile , un finale un po fiacco , qualche spiegazione in più poteva essere data e i momenti grotteschi tipici del cinema orientale un po stonano con il clima dell'opera. Inoltre alcuni potrebbero non apprezzare la struttura "videoludica" del film , cosa che personalmente non considero dannosa.
Nel complesso al di la di queste imperfezioni l'ultimo prodotto di Joon-Ho Bong è da vedere ed apprezzare , uno dei migliori esponenti del genere degli ultimi anni , ottimo mix di concetti mai banali e scorrevolezza.

pinhead88  @  03/05/2014 13:46:08
   8 / 10
Di Coreano in questo film ci sono solo gli ultimi minuti finali, caratterizzati da situazioni confuse e paradossali(per non dire ridicole), ma forse anche la messa in scena, la passione e la tragicità con cui viene raccontato.
Di certo non me lo faccio piacere per l'ipotetica metafora sull'umanità perché sarebbe scontato e stupido, ma semplicemente perchè è un film interessante, originale e spettacolare sotto molti aspetti.
Dallo stesso regista di The Host infatti non poteva che essere così.

TheLory  @  30/04/2014 22:24:41
   8½ / 10
Non so mica cosa dirti di questo film, ma so solo sì che lo so che mi è piaciuto più di quel che immaginavo.
bella storia frenetica, azione a pioggia sempre presente, robe che un ombrello non vi basterebbe... ma che dico un ombrello! un canotto servirebbe!
ma non andiamo fuori tema. tornando a baston battente sul film (ma qua la metafora dell'asino-bastone-carota non c'entra, seguitemi con attenzione), ve lo consiglio, mi è piaciuto più di quel che immaginavo, bella storia frenetica, azione a pioggia sempre presente, robe che un ombrello non vi basterebbe.
bene, mi pare di essere stata esaustiva, vedetevelo e non ve ne pentirete!

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Ultima risposta 22/09/2014 16.54.00
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Azrharn  @  24/04/2014 16:11:58
   7 / 10
Idea molto interessante. Visivamente alti e bassi con una buona regia e scenografia ma mediocri effetti di CG. Purtroppo troppe domande sono lasciate senza risposta.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  20/04/2014 20:44:40
   6½ / 10
Volendo essere sintetici il film di Bong possiede degli alti e bassi mostruosi, tra invenzioni visive notevoli e l'idea stessa del treno come riproduzione di un sistema pre-glaciazione che tiene prigioniera l'intera umanità, senza distinzione di classi sociali. Le disparità sociali sono funzionali al sistema stesso tanto da creare l'armonia disopica del film, sono solo degli ingranaggi interscambiabili dove ognuno ha il proprio posto. in questo senso la rivoluzione deve essere la distruzione del sistema stesso, sfuggito dalle mani del suo stesso creatore, non un modo gattopardesco di mantenere uno staus quo cannibalizzante a tutti i livelli e con modalità diverse. Peccato che questo percorso di ricerca cada a volte in qualche banalità e prosegue en-passant laddove magari meritava qualche approfondimento in più. Sostanzialmente il cast offre una buona prova collettiva ma Chris Evans non riesce ad essere oltre una normale diligenza: non pessima ma nemmeno da strappare gli applausi.

Invia una mail all'autore del commento bart1982  @  14/04/2014 20:10:57
   5½ / 10
IPoteva essere una buona pellicola, ma moltissime altre storie si sono perse non realizzando il massimo del loro "potenziale".
Alcune cose non sono spiegate e il discorso finale non mi è quadrato affatto.

Jim17  @  05/04/2014 15:01:29
   7 / 10
Snowpiercer , presentato come la rivelazione dell'anno , film fantastico che cambiava totalmente il genere antecedente , si rivela un'ottima pellicola che tuttavia non può certo essere descritta come la sorpresa dell'anno. Il materiale fornito, anche dal romanzo, c'è tutto ma viene realizzato e trasportato sul grande schermo parzialmente e probabilmente in modo sbagliato. Le scene violente e di azione sorvolano la sottile linea del surreale cadendo nel vuoto della banalità irrealistica. Gli attori recitano degnamente anche se, a volte, si trovano quasi fuori posto, non rendendosi conto di ciò che stanno costruendo. La cornice che inquadra il dipinto cinematografico è il finale di assoluta insensatezza che da un'idea fuorviante all'intera vicenda.

foradeicopi  @  03/04/2014 08:15:16
   5½ / 10
Occasione mancata, le premesse cerano tutte e le potenzialita non mancavano ma aime il risultato non e' dei migliori...peccato

IceKiller  @  03/04/2014 02:38:14
   6 / 10
Un film curioso, ben fatto per alcuni aspetti, e altrettanti no. Molte incongruenze e molte cose "che non quadrano a rigor di logica", ma ciò nonostante il film in questione si lascia guardare fino alla fine in modo interessante, sufficenti i colpi di scena e l'evolversi della trama anche se con diversi punti in ribasso, veramente un peccato per il "dubbioso vuoto finale". Un film particolare alla quale bastavano alcune accortezze per avere un film veramente migliore e unico nel suo genere.

BlueBlaster  @  01/04/2014 01:14:56
   7 / 10
Prima che il film uscisse in sala leggevo recensioni che definivano il film come un qualcosa di innovativo, tipo una pietra miliare del Cinema di genere...secondo me sono parole grosse che non sia addicono alla pellicola in questione nonostante sia un buon prodotto.
Dal punto di vista filosofico siamo davanti ad una ottima metafora del GENERE UMANO...dell'evoluzione che c'è stata e che ci sarà, degli equilibri che compongono la società, della lotta per la sopravvivenza, delle gerarchie e così via...
Visivamente non è niente male in quanto la fotografia scura è eccellente in questo contesto, la regia ineccepibile sia nelle scene d'azione che nella rappresentazione dei panorami (siano essi gli esterni glaciali o gli interni del treno) con grande cura dei dettagli ed un montaggio di alta classe.
Quello che invece non mi ha fatto impazzire è lo stile narrativo di Joon-Ho Bong che, nonostante il respiro internazionale che ha cercato di dare al film, risente del Cinema orientale e della sua innata melodrammaticità ed ostentata profondità nei dialoghi.
La carne al fuoco è molta ma la sceneggiatura riesce a tenere in piedi ogni aspetto toccato e mantenendo un ritmo quasi sempre abbastanza alto...troppi però i combattimenti e neanche troppo originale il plot di base della "rivoluzione che parte dal basso" se non per via della location accattivante.
Qua e là qualche scena forte, anche se quello che colpisce di più è racchiuso nei dialoghi!
Cast non del tutto convincente: Chris Evans ad esempio l'ho reputato un attore troppo superficiale ed inespressivo per un ruolo così simbolico ed ha dato al suo personaggio una caratterizzazione che non si discosta dai tanti altri paladini simili visti nel corso degli anni, Octavia Spencer è una di quelle attrici che metterei dietro le sbarre così come Tilda Swinton ma in questo caso per via della sua bruttezza che qui è manifestata al suo massimo anche se come prova l'attrice risulta forse la migliore di tutti...sempre buona la prova di Ed Harris che ancora una volta tira le fila del gioco ed infine il solito John Hurt immancabile in questi ruoli drammatico-rivoluzionari.
Colonna sonora nella norma ma che non ipnotizza e neanche esalta, scenografie molto valide ma comunque inferiori alle mie aspettative...i paesaggi esterni sono solo accennati quando avrebbero meritato maggiore attenzione, il treno inoltre fa la sua figura ma comunque non è spettacolare come da premesse di un film che sulla carta doveva essere un capolavoro della fantascienza.
A me non è dispiaciuto affatto ma credo che in molti casi non accontenterà ne chi cercava un film d'azione e spettacolare per via dei temi affrontati piuttosto "pesanti" e come già detto metaforico-filosofici, ne coloro che si aspettavano un'idea strabiliante o una sceneggiatura originalissima e avvenieristica.

Gualty  @  28/03/2014 00:00:19
   6½ / 10
Un film difficile da giudicare per i suoi molti aspetti contraddittori in ogni sua componente: nella forma, nella sostanza, nella coerenza interna ed esterna.
Formalmente accosta dei pianosequenza cupi, sporchi, magistralmente tattili e palpabili ad altri freddi, glaciali, plasticosi. Si percepisce la distanza e il compromesso tra un'accetta che gocciola sangue e gli scenari digitali post apocalittici, tra il sudore rancido ripreso da una camera a mano e il modellino computerizzato di un treno futuristico in un mondo di bianca neve. Non che il contrasto sia di per sé un problema, ma il modo in cui viene accostato stona e gela ogni pretesa autoriale.
La trama si rivela poi più pretestuosa che mai non riuscendo a dare una giustificazione coerente alla pazzia gestionale ed all'incredibile spreco di risorse, così come all'incoerenza tra le rivelazioni dei vari protagonisti.
Nonostante tutto resta un film godibile, si può apprezzare ogni spunto di riflessione ed ogni piacevolezza estetica e linguistica, si può soprassedere alle pretese autoriali e alla leggerezza narrativa. Un capolavoro mancato ma di certo un buon film

farfy  @  27/03/2014 18:15:03
   7½ / 10
Guardo questo film ed ho dentro di me due sensazioni divergenti: è una cavolata o una pellicola geniale?.
Diciamo che le due ore passano velocemente, e si inizia subito con l'azione senza troppi fronzoli e preamboli.
Il regista è coreano e si capisce dal modo in cui affronta le scene di violenza, fumettistiche e talvolta ironiche, e nella stesura di alcuni personaggi che sembrano usciti da un racconto fantasy.
Gli attori sono comunque quasi tutti americani, e tutto ciò da al film un impianto più concreto e realistico.
Alcuni momenti sembrano desumere da willy wonka, mentre altri, soprattutto nel passaggio tra le varie stanze/vagoni mi sono sembrati affini al video "we must never be apart".
A tratti onirico, talvolta mentalmente perverso, è comunque visivamente bello, e con delle metafore importanti.



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benzo24  @  27/03/2014 13:02:18
   9 / 10
Quasi capolavoro, mai scontato e grandissimo cast (su tutti Song kang Ho) e ovviamente grande regia di Joon Ho-Bong..ma questa non è una novità

camifilm  @  24/03/2014 20:02:24
   5 / 10
Altri film ed in maniera più esaustiva ed accattivante hanno trattato la classificazione sociale, anche a posteriori di un evento mondiale tragico come a sottolineare che anche nelle difficoltà ci saranno sempre prime e seconde classi.

Il film è una MEZZA se non TOTALE delusione su tutti i fronti. Non crea curiosità durante la visione ed i personaggi non sono particolarmente delineati.

SPOILER
scene belle: quella della scuola; quella dell'uso dei bambini.

ERRORI:
il finale, freddo o non freddo alla fine non si capisce.

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Ultima risposta 22/09/2014 17.00.04
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debaser  @  24/03/2014 16:49:00
   7 / 10
Trama interessante con eventi metafore su democrazia e natura umana. Piacevole, scorre bene nonostante evidenti lacune ed incongruenze. Bellissime le atmosfere e le scenografie dei vagoni dei piu' abbienti, alcune scene sono da antologia specie quello della scuola dei bambini e della discoteca. Il finale ti lascia un po' di stucco quando capisci

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER e poi lo scontro finale un po alla cuore di tenebra tra i due protagonisti, non proprio originalissimo con ultima scena che lascia libera interpretazione ma che non mi convince appiene. Da vedere senz' altro.

MonkeyIsland  @  23/03/2014 20:29:25
   7½ / 10
Avevo già conosciuto in passato Joon-Ho Bong per lo splendido The Host (recuperatelo) e questa sua prima opera internazionale mi ha soddisfatto appieno.
La criticatissima trama non è altro che una sorta di metafora della società attuale, basti pensare alle persone che abitano negli ultimi vagoni del treno, trattate come animali che rappresentano i più emarginati socialmente del nostro mondo.
Fortunatamente Bong evita i classici stilemi del genere catastrofico dove si preme sul misticismo e l'ecologia (alla Shyamalan) e anzi come accennavo ogni scena non è mai messa lì per caso e alcune rimangono impresse nella mente

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Nel cast se la cavano tutti molto bene pure Evans e la Swinton alle prese con il personaggio più grottesco nel treno, la scenografia è bellissima e il ritmo è sempre altissimo (non mi sono annoiato un attimo), riguardo alla trama come ho già detto per me è solo un pretesto per espandere un messaggio del mondo attuale strutturato in classi sociali per quanto banale non è mai approfondito abbastanza nel cinema attuale mainstream, anche se devo ammettere che tutte le critiche che sono piovute sono eccessive (è un film a sfondo f-a-nt-a-s-c-i-e-n-t-i-f-i-c-o non di sola azione quindi bisogna anche non farsi duemila domande

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Anche il finale mi è piaciuto

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Tra i migliori film dell'anno senz'ombra di dubbio.

massapucci  @  23/03/2014 20:00:03
   6 / 10
Mah, in fin dei conti film divertente, perciò gli do la sufficienza. Peccato però per la seconda parte (e per il finale). Ci si aspettano risposte esaustive, che invece risultano blande: a mio parere il finale non riesce ad acquietare i dubbi dello spettatore. Al contrario, li incrementa.
Faccio un esempio (seguono spoiler):
[nella scena finale si vedono la ragazza e il bambino sopravvissuti che escono dal treno con addosso una pelliccia. Se basta una pelliccia per ripararsi dal freddo, come mai l'umanità fuori dal treno si è estinta???? Il film avrebbe potuto dare qualche risposta almeno un minimo appagante; e invece non ne dà! Stesso discorso per la storia del treno, che non è spiegata bene. Abbiamo questo treno che percorre perpetuamente tutto il globo. Stranamente è super resistente agli ostacoli sulla pista, il ghiaccio sui binari gli fa un baffo. Diciamo un pochetto esagerato...!]
In ogni caso il film diverte, perciò consigliato a chi voglia passare una serata tranquilla sul divano con patatine e birra (come da tradizione ;) ).

barone_rosso  @  23/03/2014 18:39:50
   1½ / 10
Di boiate ne ho viste molte, ma questo è veramente a livelli stratosferici. Iniziamo dal fatto che abbiamo un film ambientato su un treno che procede PER MOTO PERPETUO (eeeeeh??? cosa devo sentireeee??? Vabè l'attrito si sa, è un optional....), che per qualche motivo deve continuare a muoversi, ma anzichè muoversi in un percorso sicuro e circoscritto, o usarlo come fonte di energia, continua a girare TUTTO IL MONDO, che è totalmente congelato, ma non si sa come le linee ferroviarie sono perfettamente funzionanti al punto di far muovere un treno a velocità altissima per 17 anni, senza bisogno di alcuna manutenzione dei binari e senza problemi di congelamento (ogni pendolare del mese di gennaio sa bene di cosa sto parlando...).


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Ultima risposta 07/09/2014 10.12.07
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TheLegend  @  23/03/2014 16:17:39
   7 / 10
Peccato davvero per la sceneggiatura della seconda parte perchè il film mi stava convincendo,poi però cerca di strafare e cade in spesso in errori o quantomeno in situazioni che andavano sicuramente spiegate meglio.
Nonostante tutto però sono riuscito ad apprezzarlo.

dagon  @  22/03/2014 17:25:40
   6½ / 10
Non male, ma non l'ho trovato poi così originale. Al di là dell'idea dell'ambientazione su un treno eternamente in moto, la tematica è stata battuta non poche volte dalla fantascienza e dalla letteratura. La realizzazione delle scene in computer grafica non sempre è impeccabile ma da spesso la sensazione di "disegnato" ed il treno in più punti sfida le leggi della fisica.
Comunque un valido apologo che rimarca come le dinamiche sociali (tribali?) della razza umana siano, alla fin fine, sempre quelle. Regia efficiente, forse inutilmente lungo, specie nel segmento centrale.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  20/03/2014 19:32:26
   8 / 10
presenti spoiler

Certo che gli americani dovrebbero odiarlo sto Bong.
Sì perchè questo grande regista coreano (sempre loro...) con solo due film ha dato agli statunitensi la paga in un modo spaventoso in due dei loro generi preferiti.
Prima gira The Host, il miglior monster movie degli anni 2000, che da solo va a sfidare tutti i suoi epigoni prodotti in America uscendone trionfante. Con, tra l'altro, l'Apparizione del mostro che forse si installa direttamente al primo posto delle apparizioni nell'intera storia del genere.
Poi fa uno Sci-fi, questo Snowpiercer e anche stavolta rischia di sbeffeggiare tutti gli altri film dello stesso genere girati in America, questi sì decine e decine, altro che i monster movie.
E' vero, in questa operazione ci sono dietro parecchi dollari americani ma per il resto è tutto con gli occhi a mandorla, soggetto, sceneggiatura, regia, troupe.
E' una frase affettata ma questo Snowpiecer è uno di quegli sci-fi che segnano un'epoca, uno di quelli che ce n'è massimo due per decade.
A partire da 2001 di Kubrick, passando per Guerre Stellari, Alien, Blade Runner, Terminator e, anche se a me non piace, Matrix (vado a memoria eh, non vi scaldate per le mancanze) questo è un genere che ha poche pietre miliari nella sua strada e, probabilmente, un solo periodo d'oro, quello della fine 70 e anni 80.
Snowpiercer non avrà la forza dei capolavori citati ma si candida come possibile miglior esponente della fantascienza 2.0.
E, attenzione, Kubrick a parte, il film di Bong è tra tutti gli altri quello forse più ambizioso come tematiche, quello che sembra usare la fantascienza più come un mezzo per che come fine.
L'intera umanità sopravvissuta a un'era glaciale creata dallo stesso uomo (per combattere il surriscaldamento globale) vive da ormai 18 anni su un treno, lo Snowpiercer, un convoglio con una locomotiva dal motore perpetuo. Non c'è altro fuori, solo gelo su gelo, tutto il mondo è stipato nei vagoni di questo treno. In fondo i poveri (fortissimo il richiamo ai campi di concentramento), e poi su su su fino alla locomotiva dove vive da solo il Dio-Tiranno-Creatore che ha fatto costruire il treno.
In fondo preparano una rivoluzione. Si vuole avanzare, vagone dopo vagone...
La metafora è semplice quanto straordinaria.
Se si voleva un esempio più pertinente e "lineare" per rappresentare la società con le sue lotte di classe, con il controllo dei poveri da parte dei potenti, con la rivoluzione, con la necessità di mantenere un certo "ecosistema" stabile e chi più ne ha più ne metta, beh, difficile trovare meglio di questo.
E' proprio la linearità, la consequenzialità il concetto più interessante e niente in questo caso è migliore dei vagoni di un treno. Non si può andare di lato, vanno percorsi uno ad uno, uno di seguito agli altri.
Il film è molto ambizioso, in ogni azione, in ogni dialogo la carica metaforica è fortissima.
Però c'è anche tanto cinema, forse troppo.
E non credo purtroppo si raggiunga il mix perfetto tra autorialità e obbligatori tributi al genere.
Innanzitutto quello che funziona sono i personaggi, su tutti quello della "Ministra" Mason, interpretata da quel mostro di Tilda Swinton. Soprattutto tra i cattivi c'è tanto di buono, dai boia incappucciati al pelato braccio destro del capo, dalla donna in giallo al killer grasso. Ho trovato molto più deboli i buoni, anche nella recitazione. Molto bene il protagonista Evans, ottimo Song Kang-Ho (attore feticcio di Bong ma anche di Park Chan-Wook), discreti gli altri.
Tante bellissime scelte come ad esempio la tortura del braccio congelato, le barrette proteiche a base di insetti, il Capodanno (geniale, fantastico), l' Asilo dove come materia di studio non c'è la Storia tout court ma quella dei 18 anni di treno, e quella locomotiva così "viva", pulsante, quasi un'entità a sè, forse lei più che il suo Creatore il vero Dio di quella derelitta umanità.
A proposito, curioso che Ed Harris interpreti un ruolo similissimo a quello di Truman Show.
Ma c'è anche tanto trash, come ad esempio la rivolta dei discotecari, la sparatoria da finestrino a finestrino, alcuni momenti in cui in situazioni molto drammatiche si tirano fuori battute quasi comiche, i due personaggi coreani, padre e figlia, in cui troppo insistentemente si ricorda la figura dei tossici, la scena del sushi e altro ancora. Insomma, una delle tare del cinema orientale, quel non prendersi mai sul serio fino in fondo, è senz'altro presente.
E così, quasi assistendo a una specie di platform in cui piattaforma dopo piattaforma si arriva alla fine...arriviamo alla fine.
E qui sta forse la parte più interessante.
Perchè tutti i personaggi più importanti acquistano sfaccettature nuove.
Curtis, il capo della rivolta, personaggio sì positivo ma con molte cose da farsi perdonare sia nel passato che nel presente.
Gilliam, il vecchio capo dei buoni che invece si rivelerà qualcosa di molto diverso. A tal proposito reputo la metafora della testa e della coda che in qualche modo devono "comunicare" per mantenere un certo ordine a questo strano microcosmo come la più geniale del film.
E lo stesso Wilford, il Creatore, sarà anche un sanguinario dittatore ma alcuni suoi discorsi sulla miseria della sua stessa condizione e sul fatto che senza questa società gerarchica che lui ha creato l'umanità nemmeno esisterebbe magari fanno accapponare la pelle ma sono discorsi affatto banali e scontati.
Il finale dividerà molti ma io l'ho trovato nerissimo, altro che speranza.
Del treno non rimane niente. Degli uomini non rimane niente (forse) se non due bambini.
E quell'orso potrà dire tante cose ma a me dice solo che se speranza ci sarà è per lui.
Non certo per noi.

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Ultima risposta 21/03/2014 01.22.31
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ben4  @  20/03/2014 15:43:56
   5 / 10
Purtroppo questo film è cosi pieno di cose assurde che non tornano che dargli la sufficienza sarebbe offendere l'intelligenza dello spettatore.
Fa cosi acqua da tutte le parti che fino alla fine credevo che, come in tanti film, si sarebbe scoperto che tutto il film era un sogno del protagonista. Ma così non è stato...
Una storia anche se con tematiche e messaggi condivisibili deve essere giustificata e sorretta da delle basi che a questo film mancano completamente.

lucki71  @  18/03/2014 12:55:06
   7½ / 10
Bel film...una vera sorpresa, una storia originale e frenetica che mi ha preso dal primo minuto, una rarità ormai..con un cast di attori in cui spicca l'ormai stufacente Chris Evans, veramente calato nella parte..lo consiglio vivamente!!

Sayurisama  @  18/03/2014 11:59:43
   6½ / 10
Film carino nel suo genere, peccato per il protagonista insopportabile. Ben fatti, invece, i personaggi secondari. Finale un po' scontato, ma comunque sia piacevole. Non mancano le domande, le incertezze e i dubbi, tipici di un film thriller/action che si rispetti. Visione consigliabile.

Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma  @  18/03/2014 10:19:05
   8 / 10
Che sorpresa! Un film di genere che solo una sensibilità asiatica poteva servire in salsa spettacolar-americana, senza banalità di entertainment, senza vendere l'anima al diavolo. L'allegoria di questa umanità sopravvissuta al disastro, ma non a se stessa, alla suo cannibalismo darwiniano, viaggia su un treno dove la lotta di classe è lotta di sopravvivenza, e dove ad una dittatura si rischia sempre di rimpiazzarne un altra. E la critica alla filosofia rivoluzionaria non stride con uno svolgimento adrenalinico e via via sempre più nero. Sprazzi di humor nero sono serviti con perizia, e alcuni personaggi rimangono vivi nella memoria. Repeat: che sorpresa!

Da vedere.

Noodles_  @  17/03/2014 01:03:37
   7½ / 10
Commento SPOILEROSO.

Bello.
Se ci si appresta alla visione sereni e rilassati è un film che ha tutte le carte in regola per risultare gradevole e divertente.
L'idea di fondo è originale, anche se un po' strampalata, e la struttura a moduli, con il susseguirsi dei vagoni che ci mostra volta per volta l'universo artificiale ricreato sul treno, rende molto interessante tutta la parte centrale.
Un paio di notevoli colpi di scena e immagini molto intriganti.
Spettacolare la scena sul vagone scuola, che prima ti fa abbassare la guardia emotiva e poi, quando sei lì col tuo bel sorriso ebete stampato in faccia, ti ribalta sulla poltrona.
Finale ottimista? Mah, per l'orso, forse.

-Uskebasi-  @  14/03/2014 02:43:35
   8 / 10
COMMENTO SPOILEROSO

La classica storia del debole che si ribella al forte. La classica rappresentazione metaforica della società, più asciugata che mai. Tutto il mondo è in un solo treno, dal povero cùlo alla ricca locomotiva.
A differenza di molti altri film distopici però, non abbiamo la completa visione, non vediamo fin da subito il mondo dei ricchi, lo scopriamo vagone per vagone, senza sapere quello che ci aspetta nel locale successivo.
E così, dopo un inizio di rivolta che più bello non si può (Curtis che si punta l'arma alla testa e preme il grilletto), assistiamo alla piacevolissima risalita dei ribelli in questo spazio così limitato ma così variegato.
Si nota nel bene e nel male l'orientalità del regista.
Si nota nel bene l'autorialità del regista che rende Snowpiercer sostanzialmente diverso dai suoi colleghi di genere. Questo è uno dei pregi più grandi, così come l'approfondimento dei personaggi che mostra yin e yang anche all'interno di chi non ti aspetti: il racconto di Curtis che descrive il primo mese in treno è bellissimo. La migliore scena insieme al geniale e surreale momento del capodanno.
Tilda Swinton, persino in un personaggio così caricaturizzato, ha una presenza scenica ingombrante che mette in secondo piano tutto e tutti.
Si è parlato del finale e di un ipotetico accenno alla speranza.
Io non credo ci sia un messaggio che vada oltre quello che vediamo.
Se l'intento di Bong era quello di far nascere una speranza, si tratterebbe di un fallimento. L'orso non può rappresentarla, in quanto non è nato dal nulla, ma è sempre vissuto e sopravvisuto per 18 anni. Quindi, o la speranza e la possibilità di vivere c'è sempre stata, o non ha senso rappresentarla così.
Magari con una piantina che usciva dalla neve avrebbe funzionato.

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Ultima risposta 14/03/2014 14.56.55
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NicolaDYD  @  10/03/2014 18:10:07
   8 / 10
Continuo a leggere commenti di gente che lamenta "grossolani" errori di sceneggiatura, io sinceramente di errori o buchi non ne ho trovato nemmeno uno, basta ragionare un pò e tutto fila liscio, tutto ha un senso. Il pubblico italiano è abituato a non ragionare, ad essere portato per mano (magari con una bella voce fuoricampo che spiega ogni minima cosa che succede, che è successa in passato, e che magari spiega anche cosa succederà in futuro), bisogna aprire un pò la mente.
è un film crudo, violento, per niente buonista, è normale che a qualcuno non piaccia, ma dire: "è troppo lento" o "è troppo irreale" non sono motivazioni giuste, Blade Runner è molto più lento di Snowpiercer, ma è considerato un capolavoro, lento non significa brutto.
Tecnicamente è bellissimo, fotografia magnifica, scene d'azione che rendono molto bene il senso di claustrofobia che può nascere dentro un treno, e colpi di scena al punto giusto.
Film assolutamente da vedere per gli amanti del genere di fantascienza e distopico, gli amanti dei cine-panettoni restino a casa

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Ultima risposta 16/03/2014 10.42.49
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Leonardo76  @  09/03/2014 22:14:11
   4½ / 10
Mamma mia che delusione, tanto mi aspettavo da un film post-apocalittico con protagonista un treno (a tutti piace il treno, il treno è sempre bello http://www.youtube.com/watch?v=p6tRfEhPdaw) ma le stupidaggini ben descritte dagli altri utenti hanno trasformato la visione in un calvario dove nulla torna. Una delle poche scene decenti è quella con i cattivi vestiti da San Babilini anni '70 armati di asce ma tutto il resto è noia e assurdità con il finale copiato da un vecchio spot della Golia bianca. Peccato.

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Ultima risposta 11/03/2014 01.15.33
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Gruppo REDAZIONE Cagliostro  @  07/03/2014 19:16:53
   4 / 10
Francamente mediocre e scritto malissimo.
Snowpiercer nasce da una Bande Dessinée francese concepita negli anni settanta e pubblicata per la prima volta all'inizio degli anni ottanta, degli autori Jacques Lob e Benjamin Legrand e dal disegnatore Jean-Marc Rochette.
Il film purtroppo si ispira solo vaghissimamente alle atmosfere e alla metafora sociale presente nel fumetto rendendo il tutto di una banalità esasperante, stupida e fine a sé stessa.
Stupisce che fra gli sceneggiatori ci sia Kelly Masterson che aveva dato prova di grandissima maestria di scrittura con la sua sceneggiatura d'esordio "Before the Devil Knows You're Dead" (Onora il Padre e la Madre) diretto da Sidney Lumet. Il film, peraltro si ispira essenzialmente al primo fumetto della trilogia intitolato "Le Transperceneige", ma come accennato si dimostra iuncapace di mutuarne i contenuti, la solidità narrativa e l'arguta metafora sociale (arguta per l'epoca del fumetto).
La scrittura cinematografica di Snowpiercer è fallace poiché ridondante di momenti superflui, superflui in quanto non trovano risposta nella progressione narrativa del film. Un esempio: il gesto della mano della Swinton su cui si concentra lungamente la macchina da presa, alla fine è immotivato, esternato in un contesto incongruo, fine a se stesso e sostanzialmente errato perché


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Questo è solo un esempio, ma ce ne sarebbero tantissimi che è meglio lasciar analizzare a chi il film vuole recensirlo.
Gli errori di sceneggiatura si susseguono mettendo insieme file di scene che non modificano mai la propria valenza, la superficialità con cui sono caratterizzati i personaggi e la sproporzione fra i tempi cinematografici in cui un film dovrebbe essere ripartito. Inoltre, la maggior parte degli eventi mostrati non sono rivolti alla preparazione dell'Impression Finale, quindi sono inutili e grammaticalmente errati sotto il profilo cinematografico.
Ma voglio andare oltre.
Il messaggio finale di questo film è altamente contraddittorio.


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Inutile continuare ad infierire sugli enormi errori degli sceneggiatori.
Il film risulta un concentrato d'azione, che però avanza a volte stentatamente. Il solo momento veramente ben riuscito è quello della battaglia conto i soldati armati di armi bianche. E questo ci obbliga a spostare l'attenzione sulla regia. Joon-ho Bong è bravo, ma questa volta sembra che si sia limitato a giocare a far spettacolo e neppure troppo avvincente. L'uso della camera a mano in alcuni case è abusato e fastidioso. La sequenza sopracitata, invece, è ben riuscita grazie al rallenti accelerato e alla dolcezza della musica che accompagna il bagno di sangue. L'espediente non è nuovo ma è sempre efficace. Come già ha detto appena l'altro ieri un regista dilettante ma di belle speranze, Alfred Hitchcock, le scene di violenza devono essere girate come se fossero scene d'amore e viceversa.
Ad eccezione di questa scena, la regia è complessivamente anonima e non funge da collante narrativo ad una sceneggiatura scalcinata che avanza stupidamente proprio come un passeggero di un qualsiasi treno trenitalia che cerca il proprio posto, ma non sa quale sia.
Gli attori, invece svolgono bene il loro lavoro, ma non possono salvare un film scritto malissimo e diretto manieristicamente. Buoni il montaggio e la fotografia.
Sostanzialmente se non si ha nulla di meglio da fare, Snowpiercer si può anche guardare, ma non vi aspettate niente di più di un filmetto d'azione pieno di fesserie narrative e condito di tanto, troppa presunzione autoriale.
Il solo vantaggio:
si dimentica in fretta.

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Ultima risposta 20/03/2014 18.25.21
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Invia una mail all'autore del commento tnx_hitman  @  06/03/2014 15:27:55
   7 / 10
Attesissimo ritorno in sede di regia del nostro Joon-Ho Bong,dopo averci deliziato con il suo The Host,monster-movie di eccellente fattura.

Con Snowpiercer vuole alzare l'asticella della spettacolarita',vuole convincerci che anche con un cast internazionale e un plot di base originale puo' riuscire a sfornare un capolavoro di stampo sci-fi distopico.

Ebbene,l'ambientazione ottiene un buon riscontro,si rimane piacevolmente colpiti da come le location sono disposte e come i personaggi all'interno di esso si muovono.
La fotografia e gli effetti speciali proseguono a braccetto con l'impostazione scenografica,regalandoci squarci inverosimili ma dosati intelligentemente quindi risultano accattivanti e non stonano con l'apparato visivo.

Il cast si comporta bene,Chris Evans schivo,calcolatore,un leader impavido che crea empatia con lo spettatore,ci invita a partecipare alla ribellione e a seguire quindi lo svolgersi degli eventi.I comprimari partecipano a questo progetto e si sentono a proprio agio davanti ad una cinepresa travolgente e a riprese quindi ferme,alcune volte enfatiche altre apparentemente calme.Contengono un pizzico di poesia che non guasta.

E' la conduzione della sceneggiatura a sfibrare il tono generale del film.
Soprattutto per quanto riguarda divisione in capitoli della storia,a pari passo con i livelli da affrontare in un simil-videogioco di stampo survival.

Bong si e' lasciato prendere la mano avendo come punto di riferimento scritto appunti e scaletta di sequenze traballanti,che lasciano il tempo che trovano.
Snowpiercer lo vedo come una specie di scintilla che cerca di accumulare energia per divampare lo schermo,ma a stento nell'intermezzo.
Si salva in corner con un finale molto ben impostato,che ti regala emozioni forti.

Lo premio con un 7,non e' stato affatto malvagio.Ne consiglio la visione,non tutto e' da buttare.Si sente tutto il peso del budget di partenza per mostrarci un mondo devastato dall'era glaciale che ammalia sotto tutti gli aspetti.

Saluti da tnx.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  06/03/2014 09:51:04
   5 / 10
La cinematografia coreana ci aveva abituati ad horror di livello o a produzioni autoriali da amatori, stupisce come una relativamente piccola cinematografia sia riuscita a realizzare un lavoro così importante da un punto di vista tecnico e ovviamente economico.
Puntando su un cast internazionale e di livello, il film si dipana sull'ennesimo racconto su un futuro distopico con ambizioni sociologiche.

Purtroppo il film sebbene esca fuori dai canoni classici hollywoodiani ed è quindi nel complesso godibile risulta essere totalmente sconclusionato da un punto di vista della sceneggiatura.
Se la realizzazione è ineccepibile, è la storia che non riesce minimamente a stare in piedi e frana in un finale che sa di no sense.
Purtroppo i buchi di sceneggiatura possono essere tollerabili in una pellicola di mero entertainment, no di certo per un lavoro così strutturato.
Se l'inizio funziona alla grande il film perde di spessore all'avvicinarsi dei protagonisti verso la locomotiva e il voler puntare su colpi di scena forzati facendo perdere al tutto di credibilità.

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4 risposte al commento
Ultima risposta 23/03/2014 01.36.37
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bullet  @  05/03/2014 20:46:13
   5½ / 10
La banalità con la quale si sviluppa la trama, volta a descrivere le condizioni umane più terribili, contrapposte al benessere dei ricchi, lascia una sensazione di un'occasione mancata. Si, perchè tutto sommato l'idea del treno è sicuramente interessante ed assolutamente inedita nel trattare il tema proposto. Però secondo me perde forza perchè si spiaggia sulle solite banalità, vedi l'eroe rivoluzionario che rinuncia al potere per non tradire i suoi ideali, la necessità che vi siano ricchissimi contrapposti ai poveracci perchè una società possa tenersi in piedi, lo sfruttamento del lavoro di bambini ridotti pressochè in schiavitù ( il bimbo che pulisce gli ingranaggi ) e via discorrendo. Non posso dire che sia brutto o lento, ma sicuramente è banalotto e il tentativo di renderlo cinico e visionario riesce solo in parte. Per carità, si può guardare, e per molti sembra sia un buon film, ma per me non accende quella sensazione di prodotto cult e fuori dagli schemi che tanti commentatori esaltano, pertanto non merita la sufficienza.

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zakfett  @  05/03/2014 12:40:09
   7½ / 10
Non è facile giudicare un film come questo... è il classico "ti piace" o "ti fa abbastanza schifo". E' anche abbastanza duro sia per la tematica sia per le efficaci rappresentazioni scenografiche.

Visivamente una gioia, forse il protagonista principale non è nella parte (troppo massiccio.. d'altra parte è Cap America!)

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NixMos  @  04/03/2014 12:26:35
   7 / 10
Non so se in futuro sarà rivalutato come un capolavoro, certo è che siamo di fronte ad un buon film.
Ottima l'ambientazione, claustrofobica, ottima la fotografia, specie nella seconda parte, buona la performance di Evans, angosciato e cupo al punto giusto. Tilda Swinton è un pò troppo macchietta. Il film pecca di qualche ingenuità, specie nella seconda parte,

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER, ma la regia riesce a tenere bene tutte le fila ed a incuriosirti con l'andare avanti della storia. La forza di questo film, a differenza di molte simili produzioni americane, è il cinismo con cui vengono trattati tutti i personaggi.

lucasssss  @  04/03/2014 11:30:03
   4 / 10
personalmente non mi è piaciuto proprio
esagerato nella caricatura di alcuni persomaggi,
senza ritmo,
a tratti ridicolo,
niente affatto coinvolgente
rimasto molto deluso, poteva essere un gran film, peccato!!!

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Ultima risposta 17/03/2014 19.43.03
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Strix  @  04/03/2014 02:41:01
   8 / 10
Un piccolo capolavoro, un futuro cult di cui si parlerà per un bel po' di anni. O meglio, non se ne parlerà nell'immediato perchè la produzione non è americana, ma è orientale, tratta da una novel europea.
Nonostante lo splatter sia pochissimo, la violenza e la crudezza ti tocca, grazie a una regia con i controc...i.
Cast bravo, personaggi ben caratterizzati (persino Chris Evans fa bella figura), tematica non originalissima (ma d'altronde quale film lo è?), in compenso lo svolgimento della trama risulta coinvolgente nonostante le 2 ore.
Un gioiellino d'oro, nel mare di mediocrità del cinema moderno.

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Ultima risposta 06/03/2014 03.32.29
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ketch  @  04/03/2014 01:04:30
   7 / 10
film dalla prima parte veramente bella e coinvolgente...ma il finale è veramente moscio che peccato!

Invia una mail all'autore del commento stefano  @  03/03/2014 10:54:52
   2 / 10
Indigeribile. Non lasciatevi condizionare dalla critica dei soloni, per me è una grossa delusione, un film veramente brutto e da dimenticare, come recita la frase associata al voto 2. Tratto da una graphic novel che tratta della trita e ritrita questione degli oppressi che cercano di ribellarsi, la pellicola è un'ambiziosa e pretenziosa rappresentazione della società degli uomini. Non ho mai visto un film così schematicamente simile ad un videogioco, in cui i vari vagoni (che vorrebbero rappresentare le varie condizioni umane) sono i livelli successivi. La recitazione pessima (su tutti, anzi sotto, un inespressivo Chris Evans ed una macchiettistica e supercaricaturale Tilda Swinton). Si salvano solo i grandi McKellen e Harris, ma sarebbe una sorpresa il contrario. Le situazioni fumettistiche che si sviluppano alla fine strappano la risata involontaria (se hai uno spirito inguaribilmente positivo) o l'insofferenza alla visione (se sei più concreto). Speravo che l'unione tra soldi, idee e tecnica del sud-est asiatico con attori americani potesse produrre qualcosa di superlativo.
Mi sono sbagliato di grosso.

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Ultima risposta 18/03/2014 11.33.24
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ferzbox  @  02/03/2014 17:05:06
   8 / 10
Finalmente uno sci-fi che mostra un pò di sostanza e accantona i soliti clichè da blocbuster che tanto ci asfissiano ultimamente.
Bong Joon-Ho mette in piedi un prodotto molto più introspettivo e profondo utilizzando l'immagine di un futuro sporco e degradato.
La genialità di questa pellicola non sta tanto nell'idea di base(la solita lotta tra le differenti classi sociali),ma nel concept concepito per raccontarla.
Si è ipotizzato un pianeta terra totalmente congelato a causa dello "scontato" errore umano; si è ipotizzata la solita estinzione dell'uomo a causa di questo errore,e si è ipotizzato che i protagonisti della storia sono i "prevedibili" sopravvissuti,vittime di un errore causato dai propri simili.
Protagonista assoluto un treno; un treno che percorre una linea ferroviaria in grado di attraversare tutte le nazioni del mondo,vittime di quell'inferno di ghiaccio che sovrasta il mondo;un treno che trasporta gli unici uomini rimasti sul pianeta.
All'interno del treno lo spettatore viene catapultato nella coda di quest'ultimo.
Si viene buttati in mezzo alla classe più povera,trattati come animali schiavi e vittime delle classi più adagiate,situate nei vagoni di testa.

Il film è una storia,tutto sommato abbastanza scontata,della classe più povera che cercherà la liberta con un desiderio di ribellione.
Tuttavia,per quanto l'incipit non sia originalissimo,risulta accattivante lo stile che ci propongono la sceneggiatura e la regia.
Questo viaggio di rivolta,caratterizzato dall'avanzare per i vari vagoni del treno,dona una caratteristica abbastanza intrigante che sa coinvolgere discretamente.
Ad aiutare c'è una buona analisi dei personaggi; finalmente liberi da quel retrogusto "patinato" e resi più vulnerabili e realistici(discorso che vale per tutte le classi sociali,anche le più adagiate e dominanti).

Ad alimentare ancora di più il fascino di questo film ci sono le scene esterne.
Ho trovato interessante l'utilizzare i maestosi scenari per spezzare le vicende che si svolgono all'interno del treno;sembra siano state concepite per non lasciare mai lo spettatore a bocca asciutta; ogni tanto ci veniva ricordato in che razza di mondo si svolgeva il film,utilizzando inquadrature esterne molto suggestive e d'effetto.
Mi è piaciuta come formula.

Purtroppo il film mi ha preso solo per 3/4....il finale mi ha inaspettatamente deluso.
Ero convinto che alla fine si sarebbe visto qualcosa di più accattivante; quel qualcosa capace di ribaltare le carte in tavola e farti chiudere il cerchio con classe....invece la conclusione l'ho trovata un pò debolina e poco convincente.


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Comunque si tratta di un bel film di fantascienza che vale la pena vedersi.
Non lo reputo un capolavoro memorabile...e non l'accosto di sicuro a "Blade Runner" come dice la locandina....però sa il fatto suo..questo è sicuro.

Alexn1  @  02/03/2014 11:37:15
   7½ / 10
Film originale, ben fatto, discreti effetti speciali e buone recitazioni. Da vedere al cinema per apprezzare di più l'atmosfera claustrofobica e lo sferragliamento del treno. Nonostante alcuni buchi di sceneggiatura, qualche esagerazione e un finale che sinceramente non mi è piaciuto molto, resta comunque un bel film di fantascienza.

Domanda:

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Manticora  @  01/03/2014 15:20:09
   8 / 10
A me è piaciuto e anche molto! Tralascio i commenti superficiali che ho letto, ma è evidente che il pubblico generalista farà fatica ad approcciarsi al questo film. Bong Joon -ho aveva mostrato le sue capacità già con the host, un monster movie interessante, qui mette in scena il conflitto di classe eterno e irrisolvibile dell'essere umano, i piedi contro la testa, i poveri contro i ricchi, in una metafora della società umana dove il treno è la parabola del mondo. Visivamente impressionante, Snowpiercer è un film non facile, sostenuto da una storia perfettamente bilanciata, non per niente tratta da una grapic novel francese, l'ambientazione da sola è unica, un treno costretto a viaggiare ininterrottamente su più di 300000 chilometri di binario. Come in host l'apocalisse è stata scatenata dall'uomo, padrone e aguzzino, che non impara mai la lezione. Se Chris Evans è suo malgrado il leader, John Hurt è il mentore, che si trascina con gli arti amputati. Jamie Bell incarna la gioventù, ma alla fine saranno solo i magnifici 7 ad andare avanti. Il vero protagonista però è il treno, di cui l'ingegniere coreano drogato e pazzo conosce i segreti, e di cui Wilford rappresenta l'essenza, un Ed Harris in grande spolvero. Non mi dilungo sulla trama, Tilda Swinton è magnificamente odiosa, basti pensare al suo discorso di 7 minuti, lei che fà parte della testa, giustifica il suo essere privilegiata, in un perfetto monologo Curtis racconta come la lotta per la sopravvivenza dell'ultima classe sul treno, e alla fine bisogna fermarsi. Effetti speciali buoni ma non eccezionali, buona colonna sonora di Marco Beltrami, da noi non verrà capito, ma diventerà un cult negli anni a venire.

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  01/03/2014 10:17:47
   7½ / 10
Visivamente bellissimo, ottima regia, grandissimi attori (e interpretazioni), ma sceneggiatura con non poche ombre purtroppo...Resta comunque superiore a quasi tutti i film delle stesso genere usciti negli ultimi anni.

ilgiusto  @  28/02/2014 11:53:17
   6 / 10
Bah, tanto fumo per una polpettina.
Trama action che veicola una filosofia spicciola inconcludente da 2 soldi.
Buchi di struttura evidenti ovunque, così evidenti che si tenta di puntellarli con dialoghi tanto 'appositi' quanto patetici.
Finale ridicolo.
In sostanza: non fatevi circuire da tanto fumo, non sta in piedi nulla (A Matrix questo film non allaccia nemmeno le scarpe...) e, se anche l'impalcatura reggesse, il concetto veicolato non sarebbe così importante o originale come vuole sembrare, bensì assomiglierebbe più a una sciocchezza...
Salvo il 6 perchè grazie al ritmo action, il film scorre via bene.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  19/02/2014 14:53:35
   9 / 10
Un superbo esempio di distopia futuribile, riuscita convergenza tra modalità lontane di far cinema: l'impronta coreana feroce c'è, congiunta a un cast (parzialmente) occidentale e a uno svolgimento della trama appetibile per il pubblico occidentale. Anche se rimane, per fortuna, ostico e caz.zuto; anni luce distante da blockbuster, giocattoloni e fumettoni.
Probabilmente quindi un "progetto" troppo intransigentemente autoriale per avere vasta e immediata fortuna commerciale.
Il che però fa sì che il film, finale compreso, rimanga un gioiello: un instant-cult per pochi e un futuro cult per cinefili anche non necessariamente orientalofili.
Da annali del cinema, di genere e non solo.

Visto in anteprima al festival di Roma 2013,
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4 risposte al commento
Ultima risposta 18/03/2014 16.31.03
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