Fra Emma e sua madre, Aurora, i rapporti non sono mai stati ideali. Nemmeno il suo matrimonio con un insegnante ha avuto l'approvazione materna. Dopo la nascita di due figli, Emma è di nuovo incinta e non vuol sentir parlare di aborto. Intanto Aurora inizia un flirt con il suo vicino, Garret Bredlowe, un ex astronauta, meno cinico di quanto appaia. E quando Emma scopre di avere un cancro affiderà i figli alla madre, il cui legame con Bredlowe sembra dare garanzie di solidità.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
VINCITORE DI 5 PREMI OSCAR: Miglior film, Miglior regia, Miglior attrice protagonista (Shirley Maclaine), Miglior attore non protagonista (Jack Nicholson), Migliore sceneggiatura non originale
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO: Miglior attrice straniera (Shirley Maclaine)
VINCITORE DI 4 PREMI GOLDEN GLOBE: Miglior film drammatico, Miglior attrice in un film drammatico (Shirley MacLaine), Miglior attore non protagonista (Jack Nicholson), Miglior sceneggiatura (James L. Brooks)
Drammone sentimentale dal successo immediato ai tempi tanto da vincere fior di oscar, con uno stile che personalmente non mi conquista, melenso, ma per fortuna non eccessivamente, un po' didascalico, abbastanza carico e solenne, diciamo è un film studiato a tavolino per fare incetta di premi e sicuramente il - da me ritenuto - sopravvalutato Brooks, questo sapeva farlo bene, la sua fortuna principale è di avere a disposizione due fenomeni della recitazione, ma a questo ci arriviamo dopo.
"Terms of endearment" parla soprattutto del rapporto tra madre e figlia, lo fa riuscendo a scandagliare bene i caratteri, Shirley MacLaine, attrice che mi è sempre piaciuta, fin da quel grande esordio con Hitchcock a metà anni cinquanta, caratterizza una madre invadente, paranoica, anche acida in certi frangenti, mostrando un po' un certo attaccamento tossico alla figlia fin dalla prima sequenza in cui la mette di fronte ad un bivio in cui dovrà scegliere tra la sua presenza al matrimonio e il marito, non attirandosi le simpatie della coppia, continuando a mostrare un carattere particolarmente puntiglioso anche nel resto dei rapporti, salvo poi essere salvata dal vicino di casa astronauta, interpretato dal solito grande Jack Nicholson, che qui come al suo solito gigioneggia e caratterizza quest'uomo di mezza età che sfrutta la sua professione per andare dietro a ragazze molto più giovani di lui, l'opportunità di conoscere meglio Aurora, sarà l'occasione per maturare per lui, aprendosi in maniera inusuale, e per ritrovare una certa serenità da parte di lei, i due, essendo due attori straordinari, danno vita a parecchi siparietti e momenti divertenti, con due caratterini arzilli che si punzecchiano continuamente, con lui senza filtri che la insulta anche gratuitamente con un particolare umorismo cinico, suscitando una certa ilarità, mi sembra ovvio che per me i momenti in cui ci sono sia Jack che Shirley in scena sono i migliori del film.
Poi parallelamente si sviluppa la vita di Emma, la figlia, col nuovo marito, tramite veloci ellissi temporali il film ci mostra la rapida costruzione e disfacimento di una famiglia, facendo tre figli, mostrando i momenti chiave della gravidanza e la crisi di coppia, tra adulteri da parte di entrambi e una forte incomunicabilità, poi arrivando ad una parte finale in cui il dramma prende il sopravvento data la malattia di lei, momenti in cui il film fa leva sulla lacrima, colmi di pathos drammatico e una certa solennità, certamente toccanti, magari stilisticamente un po' telefonati, però effettivamente un momento come il discorso di Emma ai bambini difficilmente lascia indifferenti.
Ben ritmato, diretto tutto sommato discretamente, è un melodrammone hollywoodiano ben impacchettato ed efficace - e certe volte paracul0 - nel cercare la lacrimuccia, però non è male.
I problemi famigliari di tutti i giorni raccontati con classe e sentimento: il mix tra commedia e dramma resta in magico equilibrio grazie alla scrittura di personaggi che sanno sdrammatizzare sulle proprie sventure ed all'apporto di un cast in forma esagerata dove la Mclaine e la Winter fanno a gara di bravura fino al commovente finale. Nell'anno de "Il grande freddo" forse 5 Oscar sono troppi ma il lavoro di Brooks sa farsi ricordare e questa è la caratteristica tipica dei grandi film.
Uno di quei film che se lo volessi raccontare a qualche mio amico con poche, semplici frasi ad effetto, non ci riuscirei. E in effetti non si può. Sarebbe come raccontare la vita di una persona con poche, ridondanti parole. Invece questi Voglia di tenerezza è come uno di quei romanzi di 400-500 pagine, uno di quei romanzi che raccontano una vita. E questo film racconta a pieno le vite di due donne, madre e figlia, entrambe con un insanabile (e differente) bisogno di amore; amore a volte troppo idealizzato, a volte sottovalutato. Due vite che si allontanano per poi riavvicinarsi e per poi riallontanarsi di nuovo e ritrovarsi infine ad affrontare lo spettro della morte e a tirare le somme delle proprie esistenze.
Inutile citare ancora la famosissima scena del confronto, l'ultimo, della Winger con i suoi due figli maggiori. Particolarmente commuovente il rapporto di lei con lo scontroso figlio più grande. Ma diciamo che è terribilmente commuovente tutta la parte finale. Oscar strameritati alla meravigliosa MacLaine e alla sceneggiatura di quel genio di Brooks (uno dei papà della mia famiglia televisiva preferita, i Simpson). Non posso dire lo stesso del premio a Nicholson. Credo che Jack abbia interpretato questo personaggio col cambio manuale, senza troppi sforzi. Probabile che il premio fosse per rimediare ad altre mancanze dell'Academy nei confronti dell'attore.
Comunque del genere ho preferito il successivo Fiori d'acciaio, che col film di Brooks condivide una struttura narrativa molto simile e una Maclaine altrettanto strepitosa.
Grande cast per un film struggente e intenso, molto commovente forse troppo. Il finale tragico, anche se previsto lascia sgomenti. Chi ha avuto in famiglia ammalati di cancro, e sono purtroppo tanti, può capire e condividere questo sentimento.
film carino che non annoia , unisce commedia e dramma e un ottimo cast, a mio parere sicuramente sopravvalutato 5 oscar sono davvero troppi, non so quali films concorressero agli oscar quell'anno ... brava la mc laine, al buon jack un oscar regalato, al massimo io gli avrei assegnato un solo oscar alla mc laine
Pur avendo tutti i motivi per esserlo, il film è abbastanza accorto nel non traboccare in sentimentalismi, anzi rimane coerente facendo ridere quando c'è da ridere e piangere quando c'è da piangere (più la prima che la seconda) senza forzature o colpi bassi. Molto incisivo l'apporto degli attori, ispirati e piacevoli, sulla carineria generale del film (ed un plauso particolare va alle due protagoniste che, stando alle voci, si odiavano letteralmente a morte); le pecche si possono trovare in una sceneggiatura che, per questioni di tempo, non si addentra più del minimo indispensabile in determinati passaggi e/o personaggi (Lithgow, per esempio, ma anche De Vito o Nicholson stesso) ed in una caratterizzazione di questi ultimi classica da "film" (nelle reazioni e nelle battute, per gran parte fasulle se contestualizzate nella vita vera).
Ad ogni modo gradevole, d'altronde non ci si poteva aspettare diversamente dal regista/sceneggiatore Brooks (che 15 anni dopo metterà la firma sul bellissimo "Qualcosa è Cambiato").
La strage di Oscar che fece rimane comunque esagerata.
Una delle storie che ha commosso l'America e che ha fatto incetta di oscar... evidentemente la concorrenza non era eccezionale (anche se c'era "fanny e Alexander" di Bergman) perche il film affronta temi classici e lo fa in maniera piuttosto convenzionale. L'aggiunta di qualita' sta nel cast che vede la Mclaine primeggiare.
L'ho guardato con mia moglie,un po' prevenuto per la fama di pellicola lagnosa e strappalacrime che aveva ai tempi della mia gioventù. Mi sono però dovuto parzialmente ricredere perchè , anche se non è il mio genere di film , l'ho trovato migliore del previsto,ben diretto e recitato e con una storia che è un buon mix di commedia e melodramma ( come è spesso la vita reale ! ). In effetti la vicenda strappa qualche lacrimuccia , ma il finale è classicamente carico di speranze. Insomma, pare proprio una pellicola confezionata per gli Oscar... Cast da favola,con la MacLaine e la Winger grandi protagoniste.
All'inizio ero diffidente perché tutto, sin dal titolo, cerca di spacciare questo film per un mattone strappalacrime. La tematica è molto drammatica ma non si perde cercando di commuovere e quando lo fa, lo fa in modo naturale. Non è eccezionale ma gli attori sono bravi e alcune scene colpiscono per la spontaneità.
E CON QUESTO HO RAGGIUNTO IL TRAGUARDO DI 2000 FILM VOTATI....
Che dire se non che è un film bellissimo e toccante...l'interpretazione di Shirley Maclaine è a dir poco fantastica! Un film che guarda la vita e la famiglia sotto molti aspetti e lo fa con delicatezza fino al finale che raggiunge il cuore dello spettatore!
Film strano: la demenzialità di certe scene stonano da morire col tono che prende verso la fine. E'tutto un po'schizofrenico, a partire dal rapporto madre-figlia. Forse erano davvero così gli anni '80? (del resto la Winger era cocainomane: tenendone conto, il suo personaggio diventa comprensibile...) Non credo fosse un film da Oscar (tantomeno da 5). La migliore è ovviamente la MacLaine (mentre Nicholson, come al solito, fa sempre sè stesso)
Peccato veramente; ho letto il libro e questo film mi sembra una sua versione molto allungata. Certo non è semplice organizzare la sceneggiatura di un libro cosi, dare la profondità giusta ai personaggi. Credo che sia questo il difetto più grosso del film: i personaggi sono poco approfonditi. Soprattutto quello della McLaine avrebbe dovuto avere maggiore spessore. jack Nicholson è ottimo come sempre (anche se il suo personaggio è completamente differente nel libro). Un DeVito praticamente inesistente. Molto brava Debra Winger, che tra l'altro in questa pellicola è veramente splendida; credo che lei sia il perno più forte dell'intera pellicola, quando invece dovevano essere due i perni. Peccato, un libro ottimo ma un film forse un pò anonimo. Non troppo romantico ne strappalacrime. Da vedere? ni. ripeto: peccato.
Per me non è affatto un film strappalacrime. Un cult del romanticismo che commuove e fà riflettere allo stesso tempo. Non a caso vinse 5 oscar. Attori memorabili e dialoghi precisi.
Un film che al momento della sua uscita ha fatto grandi incassi e vinto 5 Oscar, commovendo un sacco di persone. Io non so se l'Oscar al miglior film o alla regia sia meritato, visto che controllando in archivio ho notato di aver visto pochissimi film di quell'annata, ma posso dire di non essere fra le persone che si è messa a piangere durante la visione.
La pellicola ha una buona confezione, ma una sceneggiatura un po' vaga nell'approfondimento dei personaggi(sono sicuro che perlomeno l'Oscar alla sceneggiatura sia immeritato, visto che non ci vuole molto a fare meglio di così) e troppo imprecisa con i salti temporali.
La regia è scolastica, e nonostante qualche difetto il film non annoia, coinvolgendo abbastanza bene all'inizio, mentre nella seconda parte il brodo è un po' troppo allungato.
Cast ottimo, con Jack Nicholson bravissimo, Shirley Maclaine e Debra Winger perfette e intense. Forse più che la Maclaine l'Oscar lo meritava la Winger, che ha il personaggio migliore, il più simpatico, ed anche il più difficile vista la trasformazione che deve interpretare. Poi anche gli altri personaggi cambiano e si evolvono all'interno della vicenda, ma in loro è meno evidente.
"Voglia di tenerezza"è certamente un bel film, ma mi ha dato l'impressione di essere stato fatto apposta per commuovere e per prendersi qualche Oscar. Forse è per questo che io non mi sono emozionato troppo, perchè è fin troppo FURBO. Tuttavia vale la pena vederlo se il genere piace.
un cast eccezionale, una storia carina che si fa guardare piacevolmente ma l'ho trovato un po' superficiale e banalotto.. mi aspettavo di meglio, in ogni caso più che sufficiente
Tanti odorati premi oscar ma piuttosto anonimo. Rivisto di recente, non ho potuto che apprezzare meglio sia il personaggio che l'attrice stessa, Shirley Maclaine, il vero centro del film che fa muovere tutto il resto.
Lacrimuccia facile ? Un'eccezione alla regola, poiché e parecchio disinvolto nel raccontare una vita in soli cento minuti estraendo e mettendo in evidenza i punti chiave di un'esistenza in maniera molto sommaria, à la Brooks. Tant'è vero che sembra troppo sbrigativo nei passaggi temporali, tant'è ... ma vale.
Non so se tutti questi premi sono meritati, però questo drammone sentimentale è il film strappalacrime per eccellenza. Forse un po' troppo zuccheroso e troppo forzato in alcuni passaggi ma comunque un film da vedere; soprattutto per le immense prove di Shirley Maclaine, Jack Nicholson e tutti i grandi comprimari come De Vito. Indimenticabile la scena sulla spiaggia.
Indimenticabile strappalacrime campione di incassi della stagione, genialmente orchestrato da Brooks in una felice commistione di lacrime, sorrisi, cupezze e stravaganze. Il risultato ha incantato e commosso intere generazioni di spettatori, anche grazie ad una squadra tecnica non comune e ad un cast di rara forza empatica. Indimenticabili la MacLaine e Nicholson al primo, disastroso incontro. Pioggia di meritati premi per quello che è unanimamente ritenuto un classico.
Una travolgente fusione di realismo e fantasia.Guardando questo film sembra di assistere a due pellicole diverse:per primo quella della figlia Emma,personaggio particolare e positivo che nel corso del film sembra quasi perdere tonalità,freschezza,spensieratezza ,gli eventi della vita l'hanno tinta di un grigiore che la rende più vecchia e aspra.Lo scenario di Emma si fa sempre più complicato e teso,appare il classico dramma familiare nel quale tutti possono riscontrarsi a modo loro.Aurora sembra vivere in un altra pellicola.Si serve della sua corazza da donna burbera e senza cuore per nascondere ciò che è realmente.Il suo destino nel corso del film sembra sempre più illuminarsi rivelandola ancora giovane ,romantica ,sensibile e fragile.Le sue vicende bizzare con Jack Nicholson sembrano appartenere a una commedia romantica del tipo "Tutto può succedere"(interpretato tra l'altro dallo stesso Jack)piuttosto che al film dai toni struggenti e drammatici che si dimostrerà questo.... tali toni sembrano quasi aleggiare sull'orizzonte di Emma per tutta la durata del film.Lei e la madre hanno un rapporto del tutto alnernativo e surreale che sembra superare qualsiasi cosa.Un film meritevole e per niente strappalacrime.La sofferenza spesso è un fatto inevitabile(anzi sempre);questo film appare rigido(per nulla melenso!)per buona parte fino a sciogliersi nel finale come doveva essere,come accade spesso nella vita.Il sentimento supera l'antipatia reciproca dei personaggi che nel finale sono uniti da esso.In modo diverso alla fine ognuno ama e soffre in modo evidente dopo averlo sempre celato.
Bellissimo film che fa riflettere tantissimo sul rapporto figli-genitori, nello specifico caso con la madre, rapporti che spesso si danno per scontati ma che non lo sono affatto, arrivando però a capirlo tardi. Un fantastico Nicholson e una strepitosa Maclaine. Questo film non è commovente, fa piangere propio a singhiozzi
quando i bambini vanno a trovare la madre all'ospedale, il discorso che lei fa al figlio maggiore potrebbe non far piangere solo una persona senza cuore
Premesso che l'oscar come miglior film mi pare esagerato, devo però ammettere che questo Voglia di Tenerezza è una pellicola ben diretta ed interpretata. Un po' lento al limite del noioso in alcuni punti, ma il solito grande Nicholson e la bravissima MacLaine riescono a riportare il film nei giusti binari. A mio parere, un film senza grandi acuti ma accettabile, tenendo presente che ha ben 25 anni.
Aurora ed Emma. Il rapporto fra questa madre 50enne e la figlia non è mai stato da Mulino Bianco(se cosi si può riassumere). Ben recitato, ben diretto parla di temi importanti, interessanti e di sicura presa al cuore degli spettatori (milioni e milioni visti gli incassi) e delle statuette dell'Academy Awards (facili da conquistare a volte). Io, pur ammirando il grande duetto tra Nicholson e la McClaine, non sono fra quegli spettatori: sono capace di fare il rubinetto rotto davanti ai miei film preferiti ma ognuno dei miei film preferiti tocca profondità che Voglia di Tenerezza non riesce nemmeno a sfiorare.
Un film sentimentale e sui sentimenti si.......e se non viscoccia e' un must delle commedie degli ultimi 20 anni.Da un maestro che poi si e' ripetuto con "Qualcosa e' cambiato",da una sceneggiatura troppo bella per essere vera,da un cast che definire di prim'ordine e' poco.Personaggi memorabili.Nichlson e la McLane incredibili.
Credo che sia uno dei più bei film prodotti sulla faccia della terra. Nessun setimentalismo, soltanto una veritiera descrizione di quello che può essere un "rapporto familiare", con tutti i suoi pro e contro. Speciale e insuperabile l'interpretazione della MacLaine, che tra l'altro, anche se non è segnalato dalla redazione di Filmscoop, ha vinto l'Oscar come migliore attrice.
A parte facili generalismi, Brooks è un pò troppo zuccheroso e superficiale però MOLTO FURBO e sa puntare su grandi attori, riuscendo a riscattarsi dalla banalità e il buonismo ma non del tutto
Opera sentimentalista che affronta il tema del dolore e della malattia in modo troppo languido. Il cast è convincente, ma il sentimentalismo è troppo spinto.
Tutta la parte finale riesce ad essere tanto sobrio da far meritare a questo film (di cui non conoscevo la trama, che vedo anticipata nella scheda qui sopra) un buon voto. Bravissimi gli attori, e, secondo me sopratutto Shirley Mac Laine.
Efficace antisegnano (o modello privilegiato) del filone strappalacrime, da amare o detestare alla follia (a seconda dei gusti), è un'opera che affronta il tema della malattia e della morte nel segno di una continuità fatalista, ma in un certo senso non priva di sollievo. Puo' incentivare dibattiti: il tema dei figli che "disprezzano" la madre malata in quanto non puo' egoisticamente piu' occuparsi di loro c'era già nel televisivo "la storia di Patricia Neal" con Glenda Jackson. Indubbiamente, anche se generalmente detesto questo genere di film, la confezione e l'arricchimento "empatico" con la protagonista (un'irriconoscibile Winger) meritano una visione di riguardo
Con un cast normale sarebbe un onestissimo 7: film buono, ma un po' troppo volto alla ricerca della lacrima facile e del buonismo a tutti i costi. Però Shirley MacLaine eJack Nicholson sono magistrali, e riescono a sorreggere sulle proprie spalle l'intera pellicola, ben coadiuvati da comprimari efficacissimi (in primis Danny DeVito, ma anche Lithgow). Epica la scena in riva al mare, summa del contrasto tra la MacLaine, rigida ed altera, e Nicholson, istrionico e sfacciato