bad guy regia di Kim Ki-duk Corea del sud 2001
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bad guy (2001)

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locandina del film BAD GUY

Titolo Originale: NABBEUN NAMJA

RegiaKim Ki-duk

InterpretiCho Jae-hyun , Seo Won, Kim Yun-tae, Choi Duk-moon

Durata: h 1.40
NazionalitàCorea del sud 2001
Generedrammatico
Al cinema nel Febbraio 2001

•  Altri film di Kim Ki-duk

Trama del film Bad guy

Siamo al parco, e un uomo si avventa su una ragazza per darle un bacio. Lei si ribella, urla. Il suo fidanzato rimane esterrefatto. L'arrivo delle forze di un gruppo di militari, allontana il molestatore. Kim Ki-Duk ci introduce così, il “Bad guy” Han-Gi e la apparentemente angelica Sun-Hwa. I due si incontreranno tempo dopo in posizioni antitetiche. Lui a gestire un bordello negli “slums” di Seul, lei come prostituta alle prime armi.

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Voto Visitatori:   7,88 / 10 (42 voti)7,88Grafico
Voto Recensore:   7,00 / 10  7,00
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Voti e commenti su Bad guy, 42 opinioni inserite

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Javier81  @  13/04/2020 15:43:38
   6 / 10
Molto belli gli altri film di Kim che ho visto, curati maniacalmente e dove il cerchio si chiude, un on modo o nell'altro, a seconda dell'interpretazione personale.
Questo invece è retto da una buonissima trama si, ma è viziato da un finale discutibile che personalmente non ho digerito (bastava finire il film pochi minuti prima, dov'era iniziato) e soprattutto da un particolare (ma forse più di uno) che a me non è andato giù e che rende tutta la storia poco credibile....


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Sbrillo  @  14/05/2018 22:07:46
   6 / 10
un film controverso....a tratti poetico con diverse tematiche affrontate: la mancanza di comunicazione, la violenza, l'accettazione, il cambiamento, il degrado e chi più ne ha più ne metta.... il tutto passando da scene irritanti, recitate pateticamente e alla noia più totale in diversi frangenti.... la trama non mi ha appassionato più di tanto, bellissimo invece il tema principale "i tuoi fiori"!!
un film crudo e difficile che purtroppo non sono riuscito ad apprezzare fino in fondo!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  22/10/2015 18:50:01
   7 / 10
Pellicola stranamente altalenante in cui si alternano momenti bellissimi seppur violenti ad altri francamente noiosi. È ancora viva la cattiveria tipica del Kim Ki-duk più giovane ma, in questo caso la rabbia del regista non è sempre funzionale e sferzante come visto in altre opere del cineasta coreano.
È un buon film indubbiamente ma è altrettanto fuori discussione che Kim Ki-duk abbia fatto cose enormemente migliori.
Bella la struggente canzone "I Tuoi Fiori" inserita nella tracklist come motivo principale.

impanicato  @  09/11/2014 00:45:21
   7½ / 10
Buon film di Kim Ki-Duk, ma non lo considero tra i migliori.
La storia tratta di un uomo, "bad guy", attratto morbosamente da una ragazza che, dopo averlo rifiutato, entrerá per colpa di lui in un circolo di violenza e sfruttamento.
L'interpretazione del protagonista é ottima, buona la fotografia.
Mezzo voto in piú per la scena delle fotografie con i volti mancanti.
Non aumento di piú il voto perché solitamente non mi piace la Sindrome di Stoccolma.

Neurotico  @  26/03/2014 18:15:51
   2 / 10
Avesse un pò di ironia o sense of humor, il nostro genio della settima arte! E invece no. Il problema di Kim Ki-Duk è che è un presuntuoso che fa film calcolati e preparati a tavolino per far commuovere o far ribrezzo, quando invece le sue storie spruzzano da tutti i pori sentimentalismo patetico e ruffiano. I personaggi sono antipatici e stupidi ed è impossibile l'immedesimazione nelle loro azioni ed emozioni. Un punto in meno per la sensazione di essere presi in giro. Mezzo punto in meno perchè la sola cosa che è interessante del film sono le luci rosse e verdi dei locali. Mezzo punto in meno perchè il film è scritto malissimo, ed è lento. Signor Duk, la smetta con le sue irritanti ambizioni autoriali e poetiche. Pessimo.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  20/01/2014 18:13:00
   7½ / 10
Cinema del silenzio, cinema di amori strani e non convenzionali, non sdolcinati, Cinema diverso dal solito cinema.
Non il migliore Kim Ki-duk, dopo questo girerà film migliori, è comunque un'opera notevole e merita senz'altro una visione.

mauro84  @  16/01/2014 18:49:46
   7 / 10
Son giunto per un motivo strano alla visione di sto film, visto in lingua originale con sottotitoli inglesi per gustarmelo a fondo. per capire a fondo il dramma che lega stà coppia, sto trio di amici, che in un folle viaggio tra molestie, violenza e drammi del bordello completano una trama davvero bella. Bel finale!

Il resto è poco, è un film molto scenico, su persone, su attori, facili da dimenticare.. forse meno l'attrice .

complimenti al regista che in sto genere, drammatico, è un maestro. qua secondo me ha iniziato la sua scalata al cinema che conta!

complimenti! da vedere per tutti gli amanti del genere.

Gualty  @  23/08/2013 22:11:06
   9 / 10
Un movimento d'orchestra scenica tanto ben congeniato da rendere palpabile, da far trasudare con commozione e colpa l'amore veniale e mortale per una viziata studentessa di un pappone muto e letale, sebbene leale e a suo modo, nel suo mondo, un buon uomo.
Giochi di luci, di sguardi, di specchi infranti e nascosti, giochi sadici e sentimenti colpevoli in periferia di un mondo alla periferia, al confine.
Una lunga poesia sostenuta interamente sulle spalle di un pugno di personaggi che, per quanto possano sembrare delle semplici maschere, sudano invece unicità e dolcezza, dolore, rassegnazione e speranza.
Unica pecca la presenza troppo debole di qualche personaggio secondario, su tutti il compagno "roditore" di Han_gi.

pinhead88  @  30/07/2013 19:00:54
   6 / 10
Finora il film più noioso e insensato che ho visto di Kim Ki-Duk, c'è sempre una prima volta.
La storia mi è sembrata fin troppo lineare e morbosa, la poesia del maestro si percepisce raramente, ma il più delle volte viene soffocata da un ritmo lento che non coinvolge, neanche a livello visivo/emotivo come in altri suoi capolavori.
La ricerca voyeuristica di un amore platonico, masochista ma che nel complesso risulta tutto molto pesante e illogico, un film che non mi ha lasciato nulla di memorabile.
Gli ho preferito di gran lunga ''Seom'', seppur più criptico ma assai più astratto e significativo.

2 risposte al commento
Ultima risposta 14/05/2018 22.11.24
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vittorioM90  @  05/07/2013 23:14:49
   9½ / 10
Altro film immenso di Kim Ki Duk, forse il migliore insieme a "L'isola", una spanna sopra anche al più 'popolare' Ferro 3.
Un amore diverso, quello di un "bad guy", ma chiamatelo pure pezzo di *****. Si guadagna da vivere sfruttando la prostituzione. Una figura, purtroppo tristemente diffusa nella società sudcoreana. Kim Ki Duk stavolta prende un problema sociale, quello della massiva prostituzione minorile e ci crea nel mezzo una delle più belle e coinvolgenti storie d'amore... Ancora una volta i dialoghi sono pressoché inutili, parlano soltanto gli sguardi, le immagini... le musiche.
Il nostro uomo è ancora una volta un violento, uno sconfitto. Vede una ragazza su una panchina, ne è conquistato, ma lei lo rifiuta prendendolo a schiaffi. Ed allora organizza un piano per metterla in trappola e farla diventare una delle sue serve... una delle tante ragazze esposte come merce nelle vetrine degli sporchi quartieri a luce rossa. Ma allo stesso tempo la ama, in maniera sempre più forte e la osserva da dietro uno specchio posto nella sua camera, mentre ha i suoi primi sofferti rapporti con i clienti, mentre subisce umiliazioni sempre più cocenti. Ma il bad guy non si redime... non può. Non avrebbe senso, non sarebbe credibile... Mica è Hollywood... Qui siamo nei bassifondi più infimi della società sudcoreana. Il nostro uomo non ha studiato, ha sempre vissuto in mezzo al male, all'inferno, la sua mente è incapace di uscire da quella gabbia chiamata malvagità, semplicemente perché non conosce altro... Quello è il suo mondo. E' l'evoluzione del Coccodrillo del film di esordio. Qui Kim ha raggiunto una maggiore maturità, riesce ad esprimere con ancora più forza la propria poetica. Su queste premesse si dipana la storia, tra lamine di vetro infilzate nello stomaco ed abbracci sulle spiagge... Progressivamente, una serie di incongruenze temporali fanno venire meno anche la linearità del tempo. Il tempo non è lineare, ma circolare... non c'è progresso. E' solo un continuo rigirarsi su se stesso. I due protagonisti si sono già incontrati e si riincontreranno. E nonostante una trama del genere, cruda e sporca, ancora una volta si raggiungono vertici di poesia. Impossibile non commuoversi. Tre scene che da sole valgono un intero film: quella sulla spiaggia, quella in cui il Bad Guy si palesa con l'accendino e poi il finale, ancora una volta senza lieto fine, ma ancora una volta straordinario. Ed una bellissima canzone in italiano, "I tuoi fiori" di Etta Scollo, cantante italiana emigrata in Corea.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  23/09/2012 02:01:19
   9 / 10
C'è una canzone italiana in "Bad guy" che sembra un errore, una sovrapposizione di suono incoerente e quasi fastidiosa. Eppure come spesso accade nel cinema c'è una pertinenza anche nell'assurdità, e così questa musica di sussurri finisce per somigliare al sentimento ambiguo del film, qualcosa di carezzevole e insieme feroce.
Ki Duk inietta la dolcezza nei suoi uomini guasti, la rassegnazione nelle sue donne innocenti. Quando finalmente le anime sono equamente decomposte fra loro nasce un legame simbiotico e afasico. Han-Ki e Sun-hwa, carnefice e vittima, sono un piccolo universo isolato, un punto rosso in un fotogramma color seppia. Per loro la tortura è diventata abitudine, l'abitudine è diventata abito.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  12/09/2012 21:06:23
   7½ / 10
Quella foto senza volti è il tassello mancante che esprime una profonda lacerazione tra i due protagonisti come se il tarocco degli innamorati fosse stato in qualche modo reciso in maniera indelebile. Tutto il film di Kim Ki Duk si muove con l'obiettivo di ricreare un'armonia perduta. Molto importante se non rivelatore l'uso dei colori in questo film: all'inizio Hang chi è vestito di nero e la ragazza alla fine della sua permanenza nella casa di tolleranza sarà vestita dello stesso colore quasi ad esprimere il raggiungimento di una nuova comunione: bad guy e bad girl. Tedioso in alcuni passaggi ma molto bello in tante sequenze. Dietro quello specchio cieco c'è voyerismo e pudore insieme. E non è affatto facile mostrarlo.

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  02/06/2012 15:34:25
   7 / 10
Buon film, anche se lontano dalle vette raggiunte da Ferro3 e Primavera ecc... Consigliato comunque

speXia  @  27/05/2012 12:39:45
   8½ / 10
Di Kim Ki-duk (ufficialmente il mio regista preferito) ho visto tutti i film post-Primavera Estate Autunno Inverno, mentre di quelli precedenti, avendo avuto molti problemi a recuperarli, ne ho visti decisamente di meno. Guardando questo Bad Guy ho notato che c'è qualcosa di diverso nei film pre-2003, un senso di malsanità e crudeltà, di oscurità e sporcizia, che nei film successivi (se non, in parte, ne La Samaritana) non ho notato. C'è Indirizzo Sconosciuto, un film disperato e furioso, il crudo L'Isola, il violento e selvaggio Crocodile, e questo Bad Guy.

Come ne L'Isola, Kim Ki-duk racconta una storia malinconica di persone in cerca di calore, di conforto dal freddo mondo in cui vivono. Ma questa volta, lo fa in modo sadico e spietato, con una storia d'amore piuttosto strana, e ovviamente, in puro stile Kimkidukkiano, impossibile.
La cinepresa si muove ferma ed elegante nei meandri più oscuri di Seul, uscendo solo nelle scene più poetiche. Che, guarda caso, si svolgono sempre nei pressi dell'elemento Kimkidukkiano per eccellenza: l'acqua, purificata e purificatrice.

Se devo essere sincero, però, mi aspettavo un po' di più: il film ha un ritmo molto lento, che dopo un po' finisce per annoiare. Non ho gradito particolarmente, anzi ho trovato fuoriluogo, la canzone principale, I Tuoi Fiori di Etta Scollo.

Ovviamente però, pur non essendo l'opera migliore di Kim Ki-duk, è un ennesimo filmone del mio amato regista.

gianni1969  @  28/04/2012 02:16:22
   9 / 10
storia di degrado,odio e' violenza,ma con un involucro fatto di amore,poesia e speranza,mica facile. a volte le parole sono superflue. kim ki duk grandioso

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  13/04/2012 15:49:23
   7½ / 10
Un bacio rubato con la forza.Comincia così la discesa agli inferi di Sun-Hwa,da studentessa a prostituta nei bassifondi di qualche città coreana.A seguirla come un ombra minacciosa il suo protettore,quel ragazzo che umiliato a botte e sputi dopo aver preso con la forza preso ciò che desiderava le impone di scendere al suo livello,costringendola ad un'esistenza degradante nonostante ne sia follemente innamorato.
Altra bizzarra e dolorosa declinazione dell'amore per Kim Ki-Duk,poeta della passione anomala, capace di scavare in profondità e far emergere emozioni e sentimenti quasi senza ricorrere a dialoghi,tanto che Han-Gi,il protagonista maschile (Cho Jae-Hyun)già visto in parecchie pellicole del regista coreano è (semi)muto,probabilmente per gli effetti di quella cicatrice che sfregia il suo collo riguardo la quale non sarà dato sapere nulla.Un amore indecente,ma anche l'unico possibile per stare vicino alla donna amata non sapendo come esprimere i propri sentimenti,quasi fosse riprovevole abbattere la scorza da duro per la quale è noto.L'unica soluzione è quindi trascinarla nelle deprimenti stanze di un bordello,dove simulare un amore celandosi dietro un vetro occultante in attesa di un riscontro ,di un cenno affettuoso da parte di chi,almeno inizialmente, non può che provare disprezzo.
La trattazione di questo amore in cui alla gentilezza si sostituisce la disumanità rifugge addirittura il sesso,congiunzione di due corpi e coscienze che si bramano non solo platonicamente e che in questo caso non trova riscontro,quasi per l'uomo l'astinenza sia un atto di devozione dovuto per espiare le sue colpe o più semplicemente un non voler uniformarsi ai clienti,facendo diventare la castità un'esclusiva propria come un rapporto sessuale lo è tra innamorati.
Kim Ki-Duk ipnotizza ondeggiando tra il romantico e l'aberrante,ricorre ad una suggestiva colonna sonora ad opera di Etta Scollo,cantante catanese conosciuta soprattutto in Germania,e ad una narrazione che ad un certo punto diventa quasi illogica e soggetta a più interpretazioni che possono essere sia di natura onirica che circolare,di certo la sua idea di amore così crudele eppure allo stesso tempo delicato non lascia indifferenti.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  11/02/2012 11:26:54
   7 / 10
Essendo Kim Ki-duk era lecito aspettarsi qualcosa in più, aspettativa aumentata da tanti commenti che ne parlano bene.
Bad Guy mi è piaciuto ma a tratti mi ha anche terribilmente annoiato. Sarà che essendo il cinema di questo autore un percorso personale, o suoi film di questo periodo si somigliano inevitabilmente tutti: dove c'è tanta violenza riesce a far emergere la dolcezza, e viceversa.
Kim è un regista violento comunque, Bad Guy ne è l'ennesima dimostrazione. La sua è una violenza non filtrata, fisica e psicologica, dolorosissima. L'idea del corpo (ancora una volta femminile) visto come merce sessuale non è nuova. Non lo è neanche quella del personaggio silenzioso, forse un aspetto della personalità di questo regista. Un uomo silenzioso imperscrutabile, irascibile ma che lentamente vediamo soffrire e svelare i propri sentimenti.
Siamo sempre lontani dal bellissimo Ferro3 e dalla fase più "calma" di Kim Ki-duk, che arriverà poco dopo.
Non mi è piaciuta in generale la trama perché non mi ha detto quasi nulla; stesso dicasi le scene nel peep-show che tanto mi hanno ricordato "Paris,Texas" (ma il collegamento si ferma alla cabina per guardoni).
Insomma, non un lavoro eccellente ma qualcosa che, per chi conosce questo, sa di già visto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  08/01/2012 20:29:47
   6 / 10
Se l'intenzione è mostrare lo squallore della prostituzione il risultato è centrato, tuttavia la storia non mi ha coinvolto per nulla. L'atmosfera che si respira è troppo cupa, e qualche buco nella sceneggiatura mi ha lasciato un po' perplesso. A tutto ciò si aggiunge la colonna sonora eccessivamente malinconica, che rafforza la sensazione di noia e distacco nello spettatore. Buone intenzioni generali, realizzazione migliorabile.

Lory_noir  @  08/12/2011 11:21:36
   7½ / 10
Non bello quanto altri del regista ma pieno di spunti geniali e poetici.

ifry  @  05/09/2011 15:39:00
   8 / 10
come si fa a dire che questo è il migliore di Kim Ki-duk quando tutti sono i migliori?
Questo regista è probabilmente tra i più grandi dell'arte cinematografica contemporanea.

avrei potuto mettere un voto più alto, ma il finale mi ha lasciato un pò così.

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magari mi è sfuggito qualche passaggio.
in ogni caso il film, con la sua storia malsana, è bellissimo e veloce (cosa molto strana per questo regista).

_Hollow_  @  14/08/2011 21:53:52
   9 / 10
Kim Ki-duk è un signor (non) regista, nulla da dire. Nove perché è la via di mezzo tra il 10 che vorrei dare e l'8 che mi sempra più consono a parecchie scene. Il fatto è che questo film è "sporco", parla di una realtà (che è effettivamente reale, alla fine) malsana, da periferia urbana. Non è qualcosa di brillante e ideale come "Ferro 3", ma una storia d'amore coi piedi decisamente più per terra.
A pensarci infatti mi viene da ridere paragonandolo magari a "Tre metri sopra il cielo" di Moccia. Bad Guy / brava ragazza, e rapporto che si crea tra i due. Un orsacchiotto a chi indovina per primo quale dei due film offre una visione decisamente più profonda e matura di tutto ciò. Questa si che è una trama, attaccata alla realtà, cruda, senza idealizzazioni, anzi magari con lo scopo di criticare un moralista della domenica nel suo processo di creare modelli ideali di bravo o cattivo ragazzo. Il mondo non è un bianco e nero, e "Bad Guy" lo mostra su schermo. Una ******* quanto merita derisione per il fatto di vendere il suo corpo? Se ne conoscono i motivi? Un magnaccia dev'essere una cattiva persona? L'amore non esiste dove il sesso predomina?

Personalmente parlando, 3° film di Kim Ki-duk che vedo e 3° piccolo gioiello.

vehuel  @  14/12/2010 08:42:08
   10 / 10
Altro capolavoro del regista coreano che non sbaglia un colpo, questo film ti tiene incollato alla poltrona fino alla fine ed è magnifico nel suo svolgersi.
Molto bella la canzone di Etta Scollo.

Invia una mail all'autore del commento astropippa  @  03/12/2010 03:52:22
   8½ / 10
stupendo, una storia d amore unica nel suo genere. Non avrei mai potuto immaginare di appassionarmi a film tutto sommato in parte sentimentali (anke se come film sentimentale è uno dei piu politically scorrect che esistano) ma questo regista ci è riuscito!!! complimenti vivissimi.

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tati83  @  22/10/2010 01:05:25
   9 / 10
appena ho finito di guardare questo film! bellissimo! x me è un capolavora, assolutamente da vedere x tutti! fan di cameron possono anche nn guardare:) a loro basta solo AVATAR!:=)

Runo  @  18/10/2010 01:14:34
   8½ / 10
Kim Ki-Duk sà raccontare l' amore come pochi altri e lo dimostra ancora una volta ma in un modo diverso da Ferro 3. Il protagonista è un uomo burbero che ama una donna a modo suo, fregandosene delle conseguenze di ogni suo gesto.. perchè quello che conta per lui è possederla.. perchè lei appare pura, innocente ed egli è il suo esatto opposto (come molti dei personaggi dei film di Kim Ki-Duk), proprio questa sua sensazione di inadeguatezza non gli consente di comunicare i suoi sentimenti e di avvicinarla.... ma la rispetta e la protegge a modo suo..

aiemmdv  @  18/07/2010 15:31:13
   9 / 10
Il cinema di Kim Ki-duk:
L'inscindibile coabitazione tra odio e amore
La ricerca della rendenzione tramite l'amore
Il cinema come sequenza di quadri lenti ma in soave e leggiadro movimento nei nostri cuori...

ide84  @  17/06/2010 23:31:35
   2 / 10
Qui non ci siamo. Alla fine ho pensato..questo film è proprio pietoso, quasi peggio di Ferro3..stesso non-sense, stessi ritmi lenti stritola palle e un tipo muto che viene voglia di riempirlo di sberle. Ed infatti ho appena scoperto che è lo stesso regista. Sbagliare è umano, ma perseverare..eviterò gli altri film come la peste comunque. Non mi spiego i voti alti. Io cerco film particolari, underground o comunque di nicchia e sono abituato a dar a Cesare quel che è di Cesare, ma se un film è orribile è orribile e basta.

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Pensino sulla tazza del wc riesco a ponderare qualcosa di più decente.

1 risposta al commento
Ultima risposta 14/08/2011 21.29.42
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  02/02/2010 00:58:47
   9 / 10
Veramente tosto, toccante e splendidamente realizzato. Non ci sono parole per descrivere le emozioni che ti riesce a trasmettere questo lavoro di Kim-Ki-Duk, è travolgente e drammatico pieno di discorsi attraveso linguaggi del corpo ( il protagonista spiccica si e no 4 parole ) molto significativi e altamente espressivi. Una storia triste, che coinvolge dal primo minuto fino all'ultimo. La colonna sonora è composta da un paio di canzoni tra le quali una cantata in italiano ma non conosco il titolo. Sempre voti altissimi per Kim. Da vedere e contemplare.

TheLegend  @  04/01/2010 02:28:21
   8 / 10
Dall'unione di un ottimo regista e di una buona storia non può che venir fuori un film di alto livello.
Come al solito Kim Ki-Duk non lascia indifferenti.

Ciaby  @  23/12/2008 17:50:27
   10 / 10
capolavoro malsano dal regista più geniale di sempre

onda  @  28/04/2008 12:51:31
   9 / 10
Folgorante fin dall'inizio, si tratta di un film lirico e violento, difficilmente catalogabile. In pochi ambienti, attraverso, specchi, vetrine, fotografie da ricomporre, passano immagini splendide che testimoniano l'incomunicabilità e le contraddizioni di un rapporto impossibile.
Finale politicamente scorretto. Ottima colonna sonora.

Tom24  @  12/04/2008 18:37:17
   8½ / 10
Kim-Ki Duk è nella top5 dei miei registi preferiti. Rispetto.

Invia una mail all'autore del commento yasujiro  @  07/01/2008 21:41:15
   8 / 10
Ottimo film del maestro Kim Ki Duk che dirige ottimamente il suo attore feticcio. La storia è intrigante, alcune scene memorabili, caratterizzazione dei personaggi appassionante... Consigliatissimo.

Mizoguchi  @  14/10/2007 16:24:20
   10 / 10
La straziante e anticonformista parabola di Han-Gi e di Sun-Hwa.
Ci può essere redenzione per un "Bad Guy" attraverso l'amore? esiste una donna la cui purezza è in grado di piegare anche il cuore più spietato? Secondo Kik Ki Duk, no. Quello che è possibile, invece, è una storia d'amore con delle regole che non ci aspetteremmo...
Film da scuola del cinema, girato ad un angolo di una "strada della vergogna".
Davvero memorabile, fotografia eccellente che punta sui giochi di specchi e sul voyerismo, recitazione incredibile, primo fra tutti Jae-hyeon Jo, l'eccezionale bad guy, il cui mutismo sublime (spezzato improvvisamente e sapientemente) è indescrivibile...
e una morale davvero tellurica...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  28/07/2007 00:37:28
   9 / 10
E nuovamente Kim Ki-duk.
Quanto tempo è passato da quando vidi un suo primo film. Me ne immamorai all'istante e per tutti coloro che adorano questo regista "Bad Guy" è sicuramente uan tappa obbligata.
Nuovamente il regista coreano ci presenta il suo tema tanto caro: l'incontro/scontro tra amore e odio, eros e thanatos. Proprio come in Seom o Crocodile l'amore nasce dall'odio, dal disprezzo e proprio per tale motivo risulta più puro. Quest'ultima risalta poichè posta in contrasto col disfacimento dei costumi, dei diritti e della dignità dell'individuo.
Ancora una volta la corruzione è rappresentata dalla prostituzione un vero simbolo, per Kim Ki-duk, della perdita dei valori, della mancanza di rispetto nei confronti dell'essere umano, ma anche simbolo dell'umanità che si cela dietro a ciascun individuo. Quasi un messaggio evangelico.
Com'è nei principi del regista anche in questo caso il personaggio principale, il "bad guy" non dice nulla e in generale i dialoghi son scarni a riprova del tentativo di Kim di baipassare i classici e stranoti canoni della comunicazione evidenziando come la parola stessa non sia spesso veicolo di comunicazione.
Le parole, i dialoghi possono essere vuoti e scontati, così facendo Kim ki duk evita di cadere nella banalità e riesce comunque a trasmettere il suo messaggio grazie alla complicità dei suoi splendidi attori, come sempre di una bravura notevole.
Ultimo cenno il "vetro" particolare che mi ha molto colpito. Quest'ultimo è rappresentato quasi come un simbolo del tentativo dell'uomo medio di nascondersi dietro a false apparenze, dietro alla retorica del vivere. Sta nella bravura del regista, il compito di svelare il reale.
da sottolineare la splendida colonna sonora e i fantastici rimandi al cinema di Kitano

3 risposte al commento
Ultima risposta 28/07/2007 14.01.19
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Gruppo REDAZIONE K.S.T.D.E.D.  @  14/05/2007 18:55:19
   8 / 10
Quanto scritto nel precedente commento a "L'isola", raggiunge la sua perfezione formale in questo che, tra quelli visti, è il film di KKD che preferisco.
Con "Bad Guy" il regista riesce a raggiungere e ad alternare momenti di puro lirismo** a momenti di marcio disfacimento e, cosa ben più difficile, riesce non solo a sfumarne i confini ma a farli convivere nel modo più naturale possibile.

Una sporca poesia.


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forzalube  @  21/03/2007 02:22:47
   8 / 10
Kim ki-Duk resta uno dei miei registi preferiti. Un altro film in un mondo violento, feroce e crudele dove il silenzio è d'oro e la parola è di troppo. Lui è talmente espressivo

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1 voto in meno però perché non ho davvero capito la psicologia di lei (un mix di sadomasochismo e sindrome di Stoccolma?) e 1/2 voto in meno per la misteriosa sparizione della donna in rosso nell'acqua.

1 risposta al commento
Ultima risposta 31/10/2010 01.08.10
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Andre85  @  19/10/2006 21:34:34
   8½ / 10
altro importante film di kim ki duk, che come spesso (e ben volentieri) ci delizia con il SUO cinema con un mix di amore/violenza, tema tanto caro a kitano.

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Beefheart  @  05/03/2006 20:32:09
   6½ / 10
Un film che utilizza la violenza e la crudeltà per veicolare un racconto che, rispetto ad altre fatiche di Ki-duk, risulta più metafisico del solito, con tanto di indefinite apparizioni ectoplasmatiche a confondere la linearità della narrazione. Tutt'altro che esplicito, può comunque essere frainteso e confuso con il classico film drammatico coreano, ricco di momenti intensi e scene dure, ma in realtà è molto altro. Forse anche troppo.

sweetyy  @  09/02/2006 14:20:27
   9 / 10
Bellissimo film! Presto vedrò anche Ferro 3 e Crocodile..comunque Kim Ki-Duk sembra un ottimo regista,le tematiche che tratta sono più coinvolgenti rispetto a quelle di Kitano

lupin 3  @  07/02/2006 21:05:38
   10 / 10
Non aggiungo altre parole stupendo!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  09/02/2005 20:02:51
   9 / 10
Kim ki Duk è uno dei più importanti registi orientali.

kim Ki Duk parla di personagi sbandati, alla deriva in una società che non può neanche essere cosiderata tale, una società che ha prodotto personaggi che non riescono nemmeno ad esprimersi e appunto a comunicare.
Il cattivo ragazzo del titolo è un personaggio violento, che si esprime a gesti, che non fa altro che fare del male, a quella che era una brava ragazza (poi anche borseggiatrice) ma al tempo stesso , la protegge, e vive per lei un doloroso sentimento, la ama ma non riesce a non fargli del male.


"Bad Guy" è film splendido, in cui Kim ki duk fa esprimere i suoi magistrali personaggi attraverso il linguaggio del corpo,e il Bad Guy del titolo, non dice una parola per tutta la durata del film.
Tra fassbinder e Scorsese, ed evidenti echi da Kitano, in certi momenti il film sfocia in una violenza che colpisce al cuore, una crudeltà spesso inaudita che però è imprescindibile in una società così degradata.

Io continuo a chiedermi perchè film così belli passano solo su sataellite (ogni tanto)e non vengono adeguatamente distribuiti.
Questo è il cinema!


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