der todesking regia di Jörg Buttgereit Germania 1989
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der todesking (1989)

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locandina del film DER TODESKING

Titolo Originale: DER TODESKING

RegiaJörg Buttgereit

InterpretiSusanne Betz, Gerd Breitung, Ingo Buesing, Andreas Doehler

Durata: h 1.14
NazionalitàGermania 1989
Generehorror
Al cinema nel Luglio 1989

•  Altri film di Jörg Buttgereit

Trama del film Der todesking

Sette episodi che come filo conduttore hanno la morte: 1) La rappresentazione della vita di un uomo che conduce la sua esistenza nella totale banalità ma si rende conto di trovarsi in una bolla di vetro 2) La visione di un film nazista distorce la mente di un giovane ragazzo 3)Sotto una pioggia scrosciante un uomo depresso, si sfoga di fronte ad una donna 4) Varie inquadrature e carrellate ci mostrano la struttura di un ponte, dove in ogni sequenza compaiono i nomi delle persone tuffatesi nel baratro 5) Una donna e la sua solitudine: dalla finestra riesce a vedere una felice giovane coppia che si scambia sorrisi e carezze... 6) Un ragazzo escogita una attrezzatura da ripresa per registrare in pellicola un concerto rock, quando entra nel locale... 7)Un forte mal di testa stringe la sua terribile morsa sulle tempie indifese di un ragazzo...

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Voto Visitatori:   7,68 / 10 (45 voti)7,68Grafico
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Voti e commenti su Der todesking, 45 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Evarg Nori  @  27/10/2020 13:31:29
   6 / 10
Antologia di episodi che hanno come unico filo conduttore la morte.Come per i film precedenti il regista conferma la predilizione per le atmosfere desolate e i toni funerei,non tirandosi indietro di fronte alle sgradevolezze(ogni episodio è inframmezzato dalla ripresa velocizzata di un corpo umano in decomposizione)ma qui con una confezione più curata e con ambizioni più alte(l'episodio al parco sembra richiamare a una scena di "L'angelo della vendetta").Pur restando nei limiti dell'underground,un film notevole nel suo essere straniante ed opprimente e con pizzico di fiaba nera(la presenza della bambina a inizio e fine).Consigliato ai fan del genere.

libero1975  @  21/09/2019 19:34:29
   10 / 10
Depressione allo stato puro!

Crabbe  @  02/11/2017 11:34:44
   4 / 10
Non stupisce che negli ambienti underground Buttgereit sia considerato quasi una sorta di santone.

In realtà i suoi film a basso budget non fanno altro che trasporre su grande schermo stati depressivi. Questo è il suo unico pregio, se può definirsi tale.
Alla gente piace autocompiacersi con la malattia del secolo.

Ciaby  @  18/01/2017 13:36:21
   8 / 10
Pochi film mi hanno fatto deprimere a morte come questo.
Giusto "Il Settimo Continente" di Haneke è sullo stesso piano.

ferzbox  @  08/01/2016 19:14:26
   7½ / 10
"Der todesking" rappresenta l'inno di Jorg Buttgereit alla grande mietitrice e il suo umile servo: il Re della morte(Der todesking per l'appunto); una serie di cortometraggi da circa 10/15 minuti l'uno che ogni volta illustrano allo spettatore un modo diverso di affrontare la morte o vederla da vicino.
Ogni corto è dedicato ad un giorno della settimana e i protagonisti, per quanto simili, mostrano una personalità differente; si parte dal depresso fino ad arrivare allo psicopatico o lo schizzato....il tutto con la solita rinomata filosofia visionaria e "sporca" conosciuta bene da chi non è a digiuno dei lavori nderground del regista tedesco.
Ovviamente si tratta di una pellicola di nicchia, quindi attenzione perchè non si parla del solito horror tradizionale, anzi forse di horror non c'è nulla in realtà; Buttgereit adotta uno stile piuttosto grottesco ma possiede anche una certa identità artistica....
"Der todesking", Insieme al primo "Nekromantik" e "Schramm", è una delle sue opere migliori secondo me....

Vax87  @  14/12/2015 22:46:53
   10 / 10
Non dirò niente perchè avrei troppo da dire, quindi sintetizzo il tutto dicendo solo che l'ho amato tanto, troppo, da farne un tattoo. Buttgereit uno di noi.

deadkennedys  @  05/07/2015 12:47:18
   7½ / 10
L'essenza del nichilismo. 7 brevi episodi per 7 giorni della settimana, circa 10 minuti ognuno in una cupa Berlino fine anni '80 degna di Kieslowski. Unica vera protagonista la morte, il suicidio, come unica ed inesorabile conclusione e dunque unica reale liberazione possibile. Ad esempio, abbastanza "eloquente" a riguardo il giovedì, dove Buttgereit indugia con la macchina da presa nei pressi di un ponte, prima dalla base dei piloni, poi dall'alto e da ogni lato, lentamente scorrono nomi, età e professione di chi, nel corso degli anni, ha scelto il ponte delle lacrime per chiudere definitivamente il sipario sulla propria esistenza. Fantastiche alcune trovate del regista tedesco, copiate negli anni successivi da mediocri registi americani, come il finto trailer di un violentissimo film nazista, la pellicola e l'audio che iniziano a sfasarsi e disturbarsi progressivamente durante il racconto dell'uomo sotto la pioggia, piani sequenza che si attorcigliano su sé stessi e sui protagonisti. Un film catalogato come horror ma che horror proprio non è. Lo sconsiglio a persone troppo sensibili (un po come me, ma suppongo, date le letture che ho fatto e i film che ho visto, di aver sviluppato qualche anticorpo) . La durata è giusta (1h10) data la durezza dei temi trattati; di più sarebbe stato troppo.

Spera  @  11/11/2014 14:56:53
   9 / 10
Inno al suicidio.
Un'opera geniale e impossibile da commentare, sconsigliato a chi è mentalmente instabile.

1 risposta al commento
Ultima risposta 04/07/2015 01.14.41
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alex94  @  06/07/2014 13:33:46
   8½ / 10
Particolarissimo film diretto da Jörg Buttgereit nel 1989.
La trama è composta da sette episodi,uno più disturbante dell'altro,in particolare a me ha colpito quello del ponte veramente angosciante.
Ottima naturalmente la regia,buone la fotografia e la recitazione.
Un film che ti lascia addosso una certa inquietudine,molto particolare, sicuramente da vedere.

chem84  @  04/09/2013 16:26:54
   7½ / 10
Coraggiosa, inquietante e difficilmente commentabile opera di J.Buttgereit.
Sette episodi a comporre un film devastante, senza speranza, ma che ti resta dentro a lungo.

Blatta Blasfema  @  04/08/2013 00:47:51
   8 / 10
Buttgereit mette in scena la morte con un film diviso in vari episodi.
Personalmente ritengo il secondo e il terzo veramente grandiosi e spietati, soprattutto il terzo con quel fantastico dialogo malato sotto la pioggia.
Molto bella anche la musica di sottofondo.
Film macabro di un regista talentuoso ma non adatto a tutti.

Un piccolo capolavoro.

Melefreghista  @  24/07/2013 15:55:59
   10 / 10
La follia della normalità.
La normalità della follia.
Lo sporco dell'esistenza.
La decadenza che ti scrosta i muri di casa.

Pura poesia audio/visiva dello sconforto.

Il capolavoro di Buttgereit.

3 risposte al commento
Ultima risposta 27/07/2013 02.23.26
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Gruppo COLLABORATORI julian  @  07/03/2013 23:24:54
   5 / 10
Un'opera folle e poco condivisibile che sarà opportuno esaminare come se fosse un trattato o un saggio, per i quali i giudizi si danno quasi esclusivamente a seconda che si concordi o no con il messaggio e dipendono poco dall'aspetto formale che ha importanza secondaria.
Buttgereit gira un autentico inno al suicidio, atto giustificato, celebrato e interpretato in maniera integralista e teatrale, attraverso quelli che sono veri e propri manifesti del film e che, di fatto, vanificano l'esistenza dell'opera attorno; mi riferisco alla lettera a catena del venerdì, in cui si rimanda alla citazione iniziale di Lautreamont e al pezzo letto dalla donna di fronte alla bambina.
Ciò che rende veramente folle Der Todesking è che, in mezzo a morti e omicidi in una settimana senza tregua, tutti consumati in una Berlino lurida che ricorda i casermoni polacchi di Kieslowski, sopravvive in alcune scene uno spirito consolatorio e un'atmosfera beata, quasi sottintendendo che il lieto fine sia proprio la morte.
L'episodio più suggestivo è probabilmente quello del cavalcavia, inquietante perchè invece di mostrare apertamente come gli altri, suggerisce sottilmente, seguendo l'occhio della mdp che prima indugia da sotto sui giunti tremanti del ponte e poi si affaccia sullo strapiombo; mi ha fatto pensare al corto di Inarritu sull'11 settembre.
In conclusione il film è estremo solo concettualmente, visivamente c'è roba peggiore. Solo pochi giorni fa ho rivisto Ex drummer, molto più distruttivo e deprimente.

gianni1969  @  23/01/2013 16:54:33
   8 / 10
era da tempo che ne rimandavo la visione,ora finalmente l'ho visto. innanzitutto non e' un horror,piu' che altro descrive l'orrore quotidiano di un infelicita' e di una solitudine struggente,raccontatato senza troppe morali e' in modo diretto,ottima la colonna sonora,cosi' come l'intero film. ora recuperero' gli altri lavori del regista dato gli entusiastici commenti su filmscoop

alexhorror  @  20/01/2013 18:27:36
   10 / 10
Sette splendidi episodi che come filo conduttore hanno la morte: Questo autentico capolavoro è un film che esce dai soliti canoni horror/splatter in circolazione,indubbiamente da classificare come cinema d'avanguardia. Per tutta la durata della pellicola riusciamo ad immergeci in un concetto di morte pura, assoluta, una morte lieve,viziosa, attanagliante tra i suoi personaggi disperati, rinchiusi in un'ambiente misantropo creato dal mondo esterno o da loro stessi. L'indole di morte che emerge dalla mente distorta del maestro (Buttgereit), non è la tipica morte violenta o plateale, essa raggiunge un concetto di liberazione totale . Il senso di realtà decadente della società moderna traspare nell'episodio del ponte (e non solo), che viene visto come un luogo dove l'esistenza finisce. Tra un episodio e l'altro compare un corpo nudo, fermo, inerte che pian piano si decompone, si spacca, deteriorandosi seguendo le leggi imposte dalla natura, quasi a farci intendere la visione atea su quello che viene dopo la vita: carne con vermi brulicanti. Questo Der Todesking può sembrare inquietante, disperato, depressivo, ma alla fine si scopre che agli occhi di una bambina (inquadratura conclusiva del film) strappa un candido sorriso, perchè nell'ottica fanciullesca tutto può sembrare magico...io guardando questo film mi sono sentito bambino, piccolo e mi sono arreso alla maestosità infinita del "re della morte". Molti si chiederanno:"che cos'è la morte?"...guardate questo film e troverete sette e più risposte ma nessuna di essa sarà quella esatta

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  12/12/2012 00:59:26
   5½ / 10
La cosa migliore sono gli intermezzi con il cadavere in decomposizione. Un film presuntuoso, non d'avanguardia.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  01/08/2011 17:54:35
   7 / 10
Un film particolare, interessante ma eccessivamente deprimente. C'è troppa sofferenza. comunque vale una visione.

Oskarsson88  @  24/07/2011 16:33:46
   5 / 10
purtroppo non mi è piaciuto, l'ho trovato lento e faticoso nonostante siano apprezzabilissime la colonna sonora e la depressione che imprime la pellicola. Molto meglio Nekromantik e Schramm, dove c'è quantomeno una certa dinamicità (oltre ad uno splatter molto più spinto); apprezzabile il tentativo, un film per pochi.....

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  01/05/2011 22:12:49
   9 / 10
Impossibile rimanere indifferenti dopo la visione di Der Todesking. Umanamente impossibile, perchè è un film che si può odiare e rifiutare, ma l'indifferenza no. Non è certamente un orrore sui generis, ma descrive con un senso claustrofobico estremo una condizione umana annichilita dalla sua quotidianeità, banale e alienante allo stesso tempo. Il suicidio quindi è un atto che sancisce questa passività nei confronti della vita o l'atto finale di un'esistenza che proprio nella morte trova la sua visibilità (e su quest'ultimo punto è illuminante l'inizio del sesto episodio). Una visione disturbante come poche.

sweetyy  @  25/04/2011 02:20:48
   7½ / 10
Dopo aver visto Schramm sono rimasta colpita anche da questa pellicola, 7 episodi uno più inquietante e deprimente dell'altro.. uno per ogni giorno della settimana. Ovviamente non tutti gli episodi meritano.. ma il tema trattato è comune a tutti e 7 ed è un tema molto interessante (anche se il film non è per tutti).

lupin 3  @  23/04/2011 16:00:55
   8 / 10
Ecco, questo è il voto che sento di dargli...
La tematica del film personalmente mi tocca molto, sicuramente non per tutti.
"Quello che mi uccide, resta un mio segreto"

Ticchi  @  10/03/2011 16:53:27
   3½ / 10
Film veramente brutto e soprattutto noioso, mi sarò addormentato 4-5 volte durante la visione e a stento ho raggiunto la fine nella "vana" speranza di qualche fuoriuscita spettacolare che avresse giustificato più di un'ora di quest'opera indecente. E il finale è squallido come tutto il film. Se volete fare qualcosa di più intelligente che guardare Der Todesking sbattevi la testa contro un muro per 75 minuti.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  08/12/2010 18:08:59
   8 / 10
Davvero bello questo film di Buttgereit. Deprimente e triste, con la telecamera che contribuisce a questo (ad esempio si sposta lentissimamente). Niente da dire sul piano tecnico, il film è realizzato bene, recitato anche bene, e pure sceneggiato bene. Senza contare la trama davvero bella con alcuni momenti in cui si mostra un cadavere in decomposizione. Mitica la scena del ponte.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR strange_river  @  13/11/2010 16:27:23
   8 / 10
Non amo molto i film tipo "malatodepressocupopessimismosenza speranza" perciò son rimasta sinceramente stupita di me stessa nel non aver trovato nè pesante nè deprimente questo Der Todesking che indaga in casa della morte, in tutte le sue stanze, andando a stanarla fin nella sua manifestazione meno poetica.
Credo che in molta parte ciò sia dovuto a quel che si chiama talento, o arte, che qui si manifesta nell'abilità registica (particolarmente notevole nel primo episodio e in quello del viadotto) e nella scelta dei pezzi musicali che forse contano nella nostra percezione più di quanto siamo consapevoli.
Illuminante la lettura dei "perchè" del suicida.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  08/10/2010 11:20:50
   7 / 10
Il film più depressivo del mondo? Forse sì, forse no… per me no.
Sarebbe interessante intervistare il regista per sapere cosa pensa sul suo film.
Il mio giudizio è buono. Buttgereit è veramente in gamba nelle sue produzioni indipendenti: la sua regia è pulitissima e la fotografia è ottima. Menzione speciale per la musica.
Per pochi, e per quei pochi è da vedere!

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Ultima risposta 09/12/2010 16.02.26
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  10/09/2010 16:29:41
   9 / 10
Urlo silenzioso provocatore di angoscia e inquietudine "Der Todesking" non è un horror ma mette ugualmente i brividi .E' un intenso spaccato a tinte fosche sul tema della morte sviluppato senza inutili spettacolarizzazioni voyeuristiche, impregnato di concretezza e realismo,divulgatore di una quotidianità fatiscente eletta ad ambiente all'interno del quale sopravvivono gli apatici,disperati,sconvolti e folli personaggi di quest'incredibile opera.
Suddiviso in sette capitoli coincidenti con i giorni della settimana, il lavoro di Jorg Buttgereit, nonostante uno stile asciutto imposto dall'esiguo budget,è l'esempio lampante di come un regista di gran talento possa riuscire ad esprimere concetti di sconvolgente spessore pur non disponendo di ingenti quantità di denaro.
Tra gli episodi,tutti di pregevole fattura,il primo ed il quarto riescono a lasciare il segno più degli altri.In quello che apre la pellicola un uomo decide di suicidarsi,stufo della sua inutile vita paragonabile a quella di un pesce intrappolato in un'acquario, di cui forse invidia l'esistenza priva di consapevolezza,decide di farla finita .E' chiaro fin dall'inizio che per l'autore la vita sia una gabbia da cui l'evasione è permessa solo mediante l'autodistruzione o all'interno della quale si corra il rischio di far deflagrare una follia dormiente.
"Il ponte delle lacrime" ,situato nei pressi di Berlino, è un vero monumento all'afflizione. Buttgereit lo inquadra nei minimi particolari eleggendolo a protagonista del quarto capitolo, facendo scorrere in sovraimpressione i nomi di persone dalle età e professioni più disparate che hanno scelto l'anonima struttura in calcestruzzo ed acciaio per firmare la loro defezione dal mondo .
"Der "todesking" è quindi un film che non usa la violenza come fine,infatti, scena d'evirazione a parte,non presenta episodi particolarmente crudi,ma risulta tematicamente pesante mostrando con stile documentaristico,quasi distaccato e a tratti incredibilmente pacato,il gesto terminale verso quello che per Buttgereit rappresenta il nulla.
Il regista tedesco tra un episodio e l'altro mostra la decomposizione di un cadavere, materializzando silenziosamente il proprio pensiero agnostico su come la morte sia liberazione effimera,niente paradiso o inferno,niente trasmigrazione,niente mondi celestiali,solo un'ulteriore e ributtante corruzione culminante nel disfacimento corporale e conseguente cancellazione assoluta.
Le atmosfere depresse inducono un forte senso di straniamento,Buttgereit gira con metodi a tratti sperimentali,il vorticoso piano sequenza del primo episodio è solo un esempio della genialità di questo filmaker.Straordinaria la colonna sonora,fondamentalmente basata su andamenti lugubri ed altri più malinconici.
La chiusura con una bimba che disegna Der Todesking (Il re della morte), ritraendolo in modo caricaturale, associato alle immagini di fanciulli sui titoli di coda, sta a celebrazione dell'unico momento esistenziale davvero spensierato,ossia quello dell'infanzia,privo di problemi e senza fardelli zeppi di responsabilità.L'immagine finale (sarebbe poi quella della locandina) è ancor più eloquente,Il Re della morte sul suo trono attende paziente,il bambino ai suoi piedi è rappresentativo di come il cammino per l'uomo sia inevitabilmente segnato.

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Ultima risposta 26/04/2011 09.37.33
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Invia una mail all'autore del commento Steppenwolf  @  28/08/2010 12:52:22
   8 / 10
Grande film, uno dei weird movies più particolari e coerentemente retti da una tematica unificante: il suicidio.
Dovendo dare un voto all'angoscia che mi ha causato questo film, il voto sarebbe dal 9 in su, anche se complessivamente preferisco non sbilanciarmi.
Incredibilmente poetica la scena del ponte: senza mostrare immagini e senza spiegazioni se non le immagini, ci comunica una tristezza incredibile.
Bellissima(si fa per dire!)l'immagine del corpo che a mano a mano si decompone, fino a divenire una carcassa di sole ossa.
C'è una scena davvero disturbante nel film, cioè quella dell'evirazione dell'ebreo, che davvero è fortissima.
Davvero un cult movie e un must per gli appassionati dell'horror e dei weird movies.

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Ultima risposta 06/09/2010 20.22.34
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Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  20/07/2010 22:35:36
   7 / 10
profondissimo , disperato e senza speranza , sicuramente la migliore opera di buttgereit sul piano dei contenuti,peccato che sia anche molto noioso e cio' mi impedisce di alzarne la valutazione.
Un film imprescindibile , se odiate la vita .

comunque 1 capolavoro

Dosto  @  20/07/2010 22:32:06
   5 / 10
E' il meno riuscito, per me, di Buttgereit...le musiche come al solito, però, sono bellissime...non molto evocativo, lento, delle 7 mini storie solo poche attirano l'attenzione(i due amanti e quella finale per esempio)...Jorg ha parlato della morte molto meglio in Kekromantik!

76eric  @  19/04/2010 14:14:49
   6½ / 10
E' un film particolare e che ha un suo stile.
Il regista tratta a modo suo il tema della morte e del suicidio. Troviamo inquadrature suggestive ma non mancano nemmeno quelle cruente.
Ciò che può affascinare, secondo me, è il modo in cui questo Buttgereit racconta le vicende, cioè il "come" (7 mini storie intervallate da un curioso ed originale inframezzo).
Se poi lo si vuole innalzare a capolavoro per il suo essere weird , tutto è possibile ma secondo me è un tantino esagerato.
Da visionare una volta. Cinema d' essai.

Someone  @  29/03/2010 13:47:31
   4 / 10
Non do di meno soltanto grazie alla splendida colonna sonora. Lento e noioso come pochi, a mio modesto parere. Mi ha lasciato indifferente, nonostante tratti una tematica molto profonda e delicata.

wooden  @  27/03/2010 18:22:48
   7½ / 10
Magistralmente morboso, tanto mortifero quanto poetico, è il miglior film di Buttgereit.
Non spicca mai voli alti, essendo molto semplice e rassegnato.

DeTanzo DeTanzo  @  18/03/2010 22:04:41
   10 / 10
Sette storie in sette giorni, con al centro la contrapposizione tra vita e morte, rappresentata rispettivamente da una bambina intenta a disegnare in tutta tranquillità e un corpo umano in decomposizione per tutto il film, sotto il cielo di Berlino. Vita e suicidio. Jorg Buttgereit conosce bene la sua città, e tra le sue influenze non fa a meno di citare Wim Wenders, tanto che questo "Der Todesking" potrebbe essere considerata come la versione horror di "Il Cielo Sopra Berlino". E allo stesso tempo un film da riscoprire, il suo meglio riuscito assieme a "Schramm", a mio modo di vedere, per quanto non mi dispiacciano i due "Nekromantik".
Sì, il 10 ci sta tutto.

Invia una mail all'autore del commento baskettaro00  @  09/01/2010 16:07:06
   7½ / 10
A parte il corto"Mein Papi"(che non mi ha affatto entusiasmato)questo è il primo film di Jorg Buttgereit che vedo.
A dire il vero non me lo aspettavo granchè,ma facevo male a pensare ciò.
Il film in questione è molto bello,la quasi totale assenza di dialoghi rende più riflessivo e drammatico il tutto,buonissime sono le estremamente lente riprese all'interno delle cose,ed il regista si sofferma particolarmente sugli oggetti e i corpi privi di vita dei sette episodi che compongono il film;Episodi legati dal filo conduttore riguardante la morte ed il suicidio,trattato in modo piuttosto vario e ben fatto.
Credo che da oggi in poi guarderò altri film di questo folle regista.

statididiso  @  30/09/2009 19:39:46
   10 / 10
tra i miei film preferiti... affronta un tema difficile (il suicidio) con uno stile di esposizione originale (7 storie intervallate da un corpo che imputridisce lentamente)... elementi exploitativi si alternano a virtuosismi tecnici... immagini di rara bellezza intrise di intense melodie diventano un inusuale canale comunicativo che non ha bisogno di parole... nessun giudizio morale... la stessa sensazione di oppressione che mi lasciò ERASERHEAD... C A P O LA V O R O ! ! ! L

VOTO: 10

bulldog  @  15/07/2009 23:54:10
   10 / 10
CAPOLAVORO

1 risposta al commento
Ultima risposta 05/09/2009 08.53.39
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joey beltram  @  17/11/2008 19:51:48
   7½ / 10
jorg buttgereit ha colto in pieno i lsenso della vita ek vuole trasmettere agli spettatori in questo film..poche parole nessun discorso durante il fluttuante evolvere d vicende quotidiane messe in scena dal regista.. depressione totale.. bel film per gli appassionati del genere

pinhead88  @  17/09/2008 00:24:05
   9 / 10
un film eccellente a mio parere.. adoro lo stile di buttgereit
la colonna sonora è triste e malinconica ed è perfettamente in connubio con questo genere di pellicola..per me andrebbe visto una seconda volta per apprezzarlo di più

2 risposte al commento
Ultima risposta 17/09/2008 13.08.00
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DarkRareMirko  @  29/08/2008 10:52:22
   9 / 10
Il miglior film di Buttgereit a mio modesto parere.
Potrei comunque essere d'accordo con chi lo ritiene in parte stucchevole ed ambizioso, soprattuto a tratti effettivamente lo è.


Sette episodi uno più spiazzante ed inquietante dell'altro, che vedono il suo apice in quello del ponte delle lacrime, davvero angosciante, che sopratutto riesce a raggiungere questo intento non mostrando praticamente nulla.
Film assolutamente non per tutti, dove spiccano soliti temi e modalità di ripresa ricorrenti per Jorg: morbosità, disgusto, particolarissimi movimenti di camera, colori particolari, buon livello di violenza e sangue, gusto per l'eccesso, SFX d'effetto ma non memorabili.


Probabilmente uno dei migliori film a basso costo mai realizzati; di una bellezza spiazzante.

Vegetable man  @  13/01/2008 12:55:50
   7½ / 10
I movimenti della macchina da presa di Butti valgono da soli il film: originali, spiazzanti, concettuali, e pervasi sempre da quell'aria di artigianale.
Il film presenta spunti interessanti, soprattutto nei primi due episodi e nel modo in cui si collegano. Successivamente la sceneggiatura si fa sfilacciata, negando a Der todesking la compattezza che era propria di Nekromantik.

Da non perdere la lettera della confraternita "LEt us die" che recita: "la vita è un anacronismo", "Dio creo il giorno in sei giorni ed il settimo si suicidò" e via dicendo...si riesce a leggere mettendo in pausa!

benzo24  @  28/07/2007 05:09:24
   4 / 10
visione pesante, lo stile di buttgereit, finisce per annoiare, nonostante le ottime premesse teoriche, il film non mantiene il ritmo e nonostante la breve durata sia del film che degli episodi, risulta pesante a causa di una lentezza assolutamente ingiustificata e dinumerose scene morte e non di morte come nelle premesse. Il re della (scena) morta.

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Ultima risposta 17/09/2008 00.27.08
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phemt  @  28/06/2007 10:51:01
   10 / 10
Sette giorni, sette storie, sette modi di vivere, sette modi di morire, sette vite colme di disperazione, sette istantanee, sette fotografie della realtà, ma della realtà quella vera… Der Todesking (Il Re della Morte) è il capolavoro assoluto di Buttgereit, è un film che trasmette una serie di sentimenti quasi impossibili da spiegare, è un’opera che supera la semplice concezione di cinema classico, cinema amatoriale o cinema d’avanguardia… Der Todesking è una di quelle pellicole eterne e fuori dal tempo che manterranno intatta tutta la loro terribile forza per sempre…
Chiariamo subito che Der Todesking con l’horror non c’entra una mazza… Der Todesking è un decadente e poetico spaccato metropolitano sulla vita e la morte governato dal pessimismo di fondo del regista teutonico…
Buttgereit, reduce dal cultissimo ma in parte grezzo Nekromantik, affina notevolmente le sue doti registiche, lascia da parte tutto il grottesco che aveva in parte caratterizzato il suo primo lungometraggio, come sempre lavora con un budget prossimo allo zero, usa pochi dialoghi ma può contare sulla solita notevole colonna sonora (inferiore però a quella di Nekromantik)…
Il film non è nient’altro che una storia formata da sette storie, da sette frammenti sul significato della morte… Letteralmente impressionanti le prime tre storie… La prima storia è qualcosa di unico, Buttgereit mostra di avere la dote rara di riuscire a comunicare concetti di una grande profondità senza praticamente sprecare un singolo dialogo… Il piano sequenza nella stanza con la camera che gira in senso orario vale da solo la visione del film… Il paragone finale tra l’uomo e il pesce rosso è qualcosa che ti blocca letteralmente il fiato…
La seconda storia è meravigliosa, oltre ad autocitarsi alla Kubrick, a mostrare la sua passione per Cronenberg (che diventerà evidente nel successivo Schramm) e dar spazio all’unica sequenza splatter del film, Buttgereit con una escamotage meta-filmico chiude il film con un colpo di scena anche in questo caso in grado di bloccare il fiato…
La terza è semplicemente quella che rappresenta meglio l’essenza stessa del film e l’essenza stessa del cinema di Buttgereit… La pioggia, il senso di colpa, la disperazione, la tristezza infinita, la mancanza di una via d’uscita, la caduta verso quel baratro che si apre in noi… E sempre di baratro parla la quarta storia nobilitata da un altro piano sequenza che definire meraviglioso è non rendergli giustizia… Un ponte e tutti coloro che attraverso quel ponte hanno fatto il loro salto ultimo, il loro viaggio finale…
Poi una donna sola e disperata, invidiosa di quello che la vita non le ha mai dato, un ragazzo problematico (e Buttgereit anticipa di anni la visione in soggettiva che farà la fortuna di alcuni videogames sparatutto) e un altro ragazzo (ma sarà davvero soltanto un uomo? Il dubbio nasce visto il giorno in questione, visto quello che viene scritto prima “Per sei giorni Dio creava il cielo e la terra, il settimo si uccideva”, visto il ruolo che l’attore svolgerà nel successivo Schramm) con un gran mal di testa che troverà un solo modo per uscirne…
Tra un episodio e un altro si vede il corpo di un uomo che piano piano va decomponendosi…
Buttgereit ha capito che per parlare seriamente della morte si deve tornare bambini e quel sorriso, quella purezza finale fanciullesca sono il miglior modo di chiudere il film…

Der Todesking è di una bellezza e di una tristezza di raro livello, Der Todesking è inconcepibilmente profondo ma nel contempo incredibilmente angosciante, Der Todesking è un viaggio più unico che raro, Der Todesking è un istantanea di tutto ciò di cui siamo fatti, Der Todesking è uno sguardo pessimista ma anche amorevole e accorato alla vita umana, Der Todesking è una profondissima riflessione sul male di vivere, Der Todesking racconta la morte e racconta la vita… Der Todesking è uno di quei film che sembra non dire niente ma in realtà dice tantissimo…
Cupo e disperato ma con un barlume di speranza Der Todesking è uno di quei film che, anche visto solo una volta, ti accompagna per anni… Der Todesking è agghiacciante, come già detto va oltre il concetto di “film”, non va visto, Der Todesking va vissuto come l’esperienza unica e l’opera d’Arte che è…

rocketbabydollz  @  25/02/2007 20:42:57
   8½ / 10
questo è uno dei film che mi ha sconvolto di più in assoluto. non tanto per la crudezza delle immagini ma per come viene trattato il tema della morte. purtroppo non conosco altri film di jorg buttergeit, perchè il filone horror splatter non è fondamentalmente il mio genere.
nonostante come ho detto mi abbia sconvolto profondamente è un film davvero bello, che andrebbe visto più volte. i 7 episodi raggiungono pienamente il loro scopo e il cadavere che si decompone tra un episodio e l'altro fa entrare ancora di più nell'atmosfera del film.
film consigliato, ma ai palati forti.

Diames  @  06/08/2006 12:41:03
   8 / 10
Gran film di Buttgereit, che si spinge qui più verso l'avanguardia cinematografica che il gore. Certo, il prodotto è ancora amatoriale, anche se un po' meno di Nekromantik, e per questo un dieci, per ex., mi sembrerebbe un po' esagerato (e questo vale per tutti i prodotti di Buttgereit, anche se con il tempo la sua tecnica si perfezionerà ulteriormente); ciò non toglie che i film di Buttgereit, tutti, rimangano i migliori prodotti amatoriali che abbia mai visto, e di gran lunga. Inoltre essi (ad esclusione forse di Nekromantik, il cui valore risiede maggiormente nel suo meritatissimo statuto di cult movie e nell'immensa mole di idee, più che nel suo valore cinematografico) hanno un valore che indubbiamente trascende il cinema casareccio e di genere. "Der Todesking", probabilmente, rimane la sua pellicola più ambiziosa, che forse non soddisferà appieno gli amanti dell'orrore, ma non lascerà certo indifferenti gli amanti del cinema. Con questo film Buttgereit dimostra non solo di saper fare effettivamente cinema (a prescindere dal gore) - anche se il ritmo, come in ogni sua pellicola, è quasi assente (il Tarkovskij dell'orrore estremo?) - ma anche di sapersi cimentare in sperimentazioni molti efficaci, che riproporrà con mezzi tecnici più consoni nei suoi film successivi, al servizio però di sceneggiature meno ambiziose. Come ogni altro film di Buttgereit, un'esperienza inedita, anche per un cinefilo, che avendo studiato i film dei grandi maestri, vive nell'illusione di aver già visto tutto (il meritevole). Forse, per ricredersi, potrebbe cominciare proprio da qui.

1 risposta al commento
Ultima risposta 23/08/2006 14.50.22
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  09/07/2006 13:54:05
   10 / 10
buttgereit è uno dei più grandi geni nel panorama horror moderno,oltre a essere una delle mosche bianche a cui non frega un cavolo di filtrare le proprie idee attraverso i canoni di ciò che il buon senso comune taccia come moralmente o socialmente accettabile.
der todesking si colloca fra nekromantik e schramm ed è,a mio parere,il suo capolavoro.attraverso episodi disparati buttgereit riprende da varie angolazioni la morte,e lo fa senza la benchè minima ipocrisia e retorica.
è senza dubbio il suo film più inquietante e disperato e,al contempo,l'unico che lascia intravedere un barlume di speranza nella vita,fino ad allora illusione contrapposta alla concretezza della fine.
un capolavoro che non posso che consigliare.

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Ultima risposta 02/09/2007 22.57.29
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