gioventu' bruciata regia di Nicholas Ray USA 1955
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gioventu' bruciata (1955)

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locandina del film GIOVENTU' BRUCIATA

Titolo Originale: REBEL WITHOUT A CAUSE

RegiaNicholas Ray

InterpretiJames Dean, Natalie Wood, Sal Mineo, Jim Backus, Ann Doran, Corey Allen, William Hopper, Rochelle Hudson, Dennis Hopper, Edward Platt, Steffi Sidney, Marietta Canty, Virginia Brissac, Beverly Long, Ian Wolfe, Frank Mazzola, Robert Foulk, Jack Simmons, Tom Bernard, Nick Adams, Jack Grinnage, Clifford Morris, Almira Sessions, Paul Birch, Dorothy Abbott, Jimmy Baird, Paul Bryar, John Close, Chuck Hamilton, Chuck Hicks, Nelson Leigh, David McMahon, Edward McNally, Peter Miller, House Peters Jr.

Durata: h 1.51
NazionalitàUSA 1955
Generedrammatico
Al cinema nel Gennaio 1955

•  Altri film di Nicholas Ray

Trama del film Gioventu' bruciata

I giovani Jim, Judy e Plato, sono accusati di aver aggredito un uomo. Il giorno dopo Buzz e i suoi sfidano Jim a una pericolosa gara: correre in auto verso un precipizio e lanciarsi dalla macchina il più tardi possibile...

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Voto Visitatori:   7,53 / 10 (70 voti)7,53Grafico
Voto Recensore:   8,00 / 10  8,00
Miglior attrice debuttante (Natalie Wood)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior attrice debuttante (Natalie Wood)
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Voti e commenti su Gioventu' bruciata, 70 opinioni inserite

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BlueBlaster  @  05/02/2022 12:27:11
   6½ / 10
Dramma giovanile d'altri tempi...oggi certe sequenze e certi ragionamenti fanno sorridere e trovano il tempo che trovano, il mondo è molto cambiato anche se i concetti di base possono ritenersi ancora validi.
La recitazione non mi è piaciuta tranne che per James Dean il quale fa la sua figura.

Dom Cobb  @  21/10/2018 14:36:28
   7 / 10
Jim è un giovane scapestrato, indeciso sul futuro e a cui non importa neanche assicurarsene uno; disilluso a causa di una vita familiare alienante e assente, finisce per stringere amicizia con Judy e Plato, suoi coetanei che condividono i suoi stessi problemi e frustrazioni...
Il film da una parte la consacrazione di quell'iconico mito giovanile che è James Dean, all'epoca uno degli attori più promettenti sulla piazza prima di morire in un tragico incidente dopo aver realizzato a malapena una manciata di lungometraggi, privando così il pubblico di uno dei suoi più idolatrati beniamini; dall'altra, esso è anche il manifesto del lato oscuro del welfare statunitense di quegli anni, dove a dominare l'immaginario collettivo sia fuori che dentro gli Usa era un'idea di generale benessere e quiete che in realtà nascondeva la frustrazione e la crescente disillusione di una generazione più giovane cresciuta senza idoli e all'ombra di ideali vecchi e datati nei quali non si riconosceva.
Lo scalpore suscitato l'anno della sua uscita, comunque, al giorno d'oggi non è che sia molto attuale e l'angolazione polemica funziona per lo più solo nell'ottica di una rivisitazione di quel particolare periodo a livello sociale, tra l'altro anche un po' romanzato per esigenze drammatiche. Perciò, quello che rimane è un melodramma abbastanza nella norma, che per fortuna beneficia di una regia asciutta e senza fronzoli e grazie alla quale la noia non sopraggiunge quasi mai. Certo, qui e là ci sono delle forzature nella sceneggiatura e delle scelte un po' bizzarre,


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ma sono falle ben controbilanciate da altri momenti estremamente riusciti e comunque d'impatto sicuro;


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e nell'ultima mezzora, in cui i nodi vengono tutti al pettine e si arriva al climax della vicenda, il ritmo decolla e aumenta anche il coinvolgimento fino all'ovvia, drammatica conclusione.
Non saprei che dire di James Dean, se non che per la maggior parte del tempo non sembra neppure recitare, tranne qualche rara eccezione; egli incarna in modo perfetto lo stereotipo dell'adolescente insicuro e, sebbene non me la senta di metterlo su un piedistallo come fanno tutti gli altri, capisco da dove viene l'altissima considerazione che tutti hanno di lui. Gli altri fanno il loro dovere senza farsi notare troppo, incluso un giovane Dennis Hopper in un ruolo secondario.
Il suo essere datato ruba al film parte del suo impatto, ma l'asciuttezza con cui vengono affrontati i temi e l'interpretazione di Dean lo rendono ancora una visione che vale la pena affrontare.


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antoeboli  @  16/06/2017 00:42:01
   6 / 10
Film che è entrato nel linguaggio comune per il suo titolo italiano , e soprattutto ricordato per la grande performance di J.Dean , attore allora promessa del cinema di Hollywood .Dean che morì lo stesso anno , seguito nell avvenire anche dagli altri tre attori principali , i quali tutti perirono per strane casualità.
Ma a parte le leggende complottiste dietro a ciò , parlando del film di per se , non sono rimasto del tutto soddisfatto , anzi ...
La prima parte ci mostra una regia lenta , forse anche troppo , dove sembra non accada poco e niente , per riprendersi un pochino nella ripresa , specie negli ultimi 30 minuti .
A livello di messa in scena si comporta molto bene , e riesce a rendere credibile il tutto , anche a tipo più di 60 anni di distanza .
A livello di sceneggiatura , diciamocelo , potrebbe essere un film da 40 minuti max 60 . Ma sembra che ci si voglia spesso soffermare nei momenti dei dialoghi con due personaggi .Dialoghi in italiano , dove sarà io strano ma ho notato qualche errore proprio grammaticale ... che Cepu può solo accompagnare .

fabio57  @  22/07/2016 15:02:21
   8 / 10
Manifesto di una generazione, all'epoca fu considerato assolutamente rivoluzionario e di rottura. Dean con questo film si consacrò come un'icona dannata di un cinema, che per la prima volta parlava il linguaggio dei giovani e dava spazio e parola ai loro malesseri, facendo emergere le contraddizioni e le ipocrisie del mondo piccolo-borghese americano. Bella la storia e grande l'interpretazione dell'attore, che sventuratamente ci ha prematuramente lasciato.

Goldust  @  13/01/2016 12:07:08
   8 / 10
Il mito di James Dean, una giovane generazione di attori in rampa di lancio e uno stile registico che ne esalta la forma con esplosioni cromatiche e di violenza per una fotografia impietosa di una gioventù americana pericolosamente a corto di valori morali e sociali, in cui le colpe di genitori deboli e assenti sono forse superiori a quelle dei figli scapestrati che si ritrovano. Film cult che ha segnato un'epoca, non solo per la presenza di un Dean monumentale, e che regge emotivamente bene ancora oggi a distanza di 60 anni dall'uscita. Da vedere almeno una volta.

demarch  @  03/11/2015 22:55:25
   9 / 10
Adoro questo film per il messaggio potente che mi ha trasmesso.
Sicuramente una delle pellicole più importanti sul tema delle turbe giovanili, sulla ricerca di se stessi.
James dean per quanto mi riguarda e'il più grande divo della storia e il suo look rimane per me inarrivabile, venero quel giubbetto rosso come un oracolo.
Di solito non amo i film "vecchi", questa e'l'eccezione che conferma la regola.
Qesto e' il cult per antonomasia

Project Pat  @  20/06/2015 03:18:44
   8 / 10
Tralasciando di elencare quelli che sono gli idoli d'oggi, diciamo solo che idolo di allora era uno come James Dean: uno il cui aspetto fu preso come modello per la realizzazione di Fry di "Futurama" (eh, già), uno che partecipò a un film il cui titolo ("Gioventù Bruciata", appunto) entrò nel linguaggio comune, uno che seppe concretamente parlare alla generazione del suo tempo e a molte a venire.
Sopravvalutazione in tal senso o no (sulla quale comunque chi è di ultima generazione non è legittimato a giudicare), non si può fare a meno di constatare, anche guardando il film oggi, come tra questo e quello che ora vien propinato vi sia non uno, ma più di un abisso; si è davvero perso qualcosa, un qualcosa che purtroppo non ritornerà mai più e che più tempo passa, più si fa sempre più lontano. Per dirla in parole povere, questo era cinema, questo è ciò che ha fatto la storia del cinema. Il discorso vale in generale, film di Dean a parte, che io eppure non reputo un capolavoro assoluto: non si può nascere, crescere oggi senza mai aver almeno guardato, dato un'occhiata a pellicole del genere, che sono e saranno sempre la cura a ogni male, all'ignoranza della gente, all'assenza di valori, all'incapacità e alla pretenziosità di tutti gli pseudo cineasti. La questione va ben oltre un lato meramente nostalgico, è decisamente qualcosa di più. Un altro tempo.

Niko.g  @  05/04/2015 18:51:36
   8½ / 10
I favolosi anni '50. Quando gli attori erano vere superstar e James Dean non era divo perché riempiva le pagine di Novella 2000 che all'epoca manco esisteva, ma perché veniva dall'Actors Studio e dalla pratica del metodo Stanislavskij. Ad affiancarlo, una Natalie Wood di cui bastano i primi cinque minuti al Commissariato di Polizia per apprezzarne le sbalorditive doti recitative.
La regia di Nicholas Ray è di quelle che hanno lasciato il segno, con le sue inquadrature audaci, i piani americani, le soggettive, le riprese angolari e poi con le innovazioni tecniche che in quegli anni splendidi videro la luce. Immaginiamo cosa dev'essere stato per gli spettatori dell'epoca vedere sul grande schermo e in Cinemascope la folle corsa con le auto. La "chicken run" di una generazione bruciata dal desiderio di affermarsi e dalle incomprensioni con i propri padri. L'imprescindibile valore della famiglia, con le sue debolezze e disarmonie, eppure fondamentale e insostituibile per ogni ragazzo.
Un classico della cinematografia americana tutt'altro che invecchiato, anzi incredibilmente attuale. Lo stesso titolo "Rebel without a cause" non si riferisce a quella ribellione ideologica che arriverà con le contestazioni e le utopie degli anni '60, ma ai sentimenti controversi che animano tutti i ragazzi che stanno per diventare adulti, anche quelli di oggi. Scriveva Franco La Polla: "Dean non vuole affatto rivoluzionare il mondo: al contrario, lo vuole nell'ordine in cui l'ha sempre conosciuto. Solo, ne vorrebbe fare parte anche lui". Non fa una piega.

Il Fauno  @  07/08/2014 19:07:29
   10 / 10
Uno dei miei film preferiti; per nulla invecchiato, riesce ancora ad emozionare anche grazie alla fantastica interpretazione di James Dean, immortale icona del cinema.
Da vedere almeno una volta.

7219415  @  13/03/2014 11:17:31
   7½ / 10
Cult datato ma sempre apprezzabile...con un super james dean

Oh Dae-su  @  24/10/2013 11:45:37
   6½ / 10
Un film che ha segnato un paio di generazioni, ma che visto adesso perde inevitabilmente gran parte del proprio fascino, poiché di "ribelle" o di "gioventù bruciata" qui se ne vede poca.. o quantomeno se si paragona con i "ribelli" moderni Dean sembra un chierichetto.
Comunque resta un film importante nella cinematografia mondiale che offre anche uno spettacolo interessante e digeribile.. e poi c'è James Dean come protagonista..

DogDayAfternoon  @  21/09/2013 14:35:08
   7½ / 10
Il film manifesto della prima generazione moderna di giovani (americani) ribelli, una ribellione che non è più frutto di ideali patriottici o di emancipazione, ma è figlia del benessere, della noia, del riempire il tempo: "rebel without a cause" appunto. A distanza di quasi sessant'anni e di tre generazioni ben più avvezze alla ribellione, "Gioventù bruciata" è ancora oggi un film godibilissimo, con dei grandi attori e delle scene che rimarranno per sempre nella storia del cinema.

Il film non è perfetto, le pecche sono più di una come l'eccessivo sentimentalismo di alcune scene, l'evolversi della storia forse un po' troppo affrettato

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Un trio di attori straordinario tutti morti tragicamente, e sicuramente la notorietà del film lo si deve in parte anche a questo.

Manticora  @  27/07/2013 10:27:19
   7 / 10
Il limite del film è soprattutto il doppiaggio, si perde la carica spontanea di recitazione degli interpreti. James Dean in un ruolo non semplice, forse il triangolo sentimentale è un pò troppo sterile, mentre l'amicizia con Platone esarcebera il legame proto-omossessuale che all'epoca non si colse più di tanto.
In questo il rapporto virile tra i due è la parte migliore, oltre a tutto quello che accompagna la fine dell'adolescenza. L'ansia, l'apatia, la rabbia, la battuta di Jim è il sintomo di tutto ciò.
"Perchè facciamo questo?"
"che altro dovremmo fare?" la risposta del "capo" Buz è irrituale ma tragicamente reale, non hanno NINET'ALTRO DA FARE. Buona colonna sonora, in definitiva un film che vuole analizzare con spirito critico la generazione cresciut nel benessere falso e avulso del dopoguerra.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  23/09/2012 13:50:31
   7 / 10
Il film sulla ribellione giovanile per autonomasia. Sicuramente è una buona pellicola ma io mi aggiungo a quelli che lo ritengono un film sopravvalutato a causa dell'aura leggendaria che circonda James Dean, almeno questa è la mia personalissima opinione. Onestamente, anche per via della sua fama, mi aspettavo qualcosa di diverso anche perchè tutta questa ribellione non l'ho vista nei personaggi che invece appaiono come il classico stereotipo del teppistello da quattro soldi. Secondo me è anche abbastanza superficiale, per esempio vogliamo parlare



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Di certo gli anni '50 erano molto diversi dal 2000 quindi vedere un film così poteva aver un effetto diverso da quello che ha fatto al sottoscritto. Bisogna dire che nonostante abbia molti anni rimane gradevole ancora oggi da vedere e certamente Dean aveva un gran talento, spento troppo presto.

7+

C.Spaulding  @  28/06/2012 16:40:15
   7 / 10
Bel film forse il migliore con James Dean. La storia di un bravo ragazzo che inizia a ribellarsi alla famiglia e alla scuola e a frequentare cattive compagnie che lo coinvolgono in attività pericolose come le corse d'auto. Una pellicola che ha fatto storia. Anche se non lo reputo un capolavoro è sicuramente da vedere.

Gabo Viola  @  27/10/2011 20:59:38
   4 / 10
Sceneggiatura scritta con i piedii. ATTENZIONE CONTIENE SPOILER.
Un ragazzino buono ma costretto dalla cricostanze a diventare un "ribelle". Ogni personaggio non è nè carne nè pesce, Dean a voltre spregiudicato altre volte povera pecorella smarrita negli ingranaggi familiari, la ragazza che si sbaciucchia con il capo dei ribelli, poi il poverino cade giù e puf niente più. Lei allora pensa bene di civettare con Dean, dieci minuti dopo, fantasticando sullo specchietto per signora resole un'ora dopo che il suo ex, simil barbecue, rosola dentro le lamiere di un' auto rubata, inoltre ella dichiara spregiudicatamente il suo amore per un fanciullino con cui ha passato 20 secondi e che conosce dalla mattina stessa. La forza dell' amore spezza tutte le catene. Dean a questo punto è ricercato, dunque pensa bene di nascondersi nella casa più spùttanata d' america, dove cronologicamente viene trovato da Platone, i bulli e la polizia. Il povero bruno platoon inizia a sparare contro tutti e rimprovera Dean, in un transfert da guinnes dei primati in cui il ribelle ne diventa il padre (seduta psicanalitica di mezza giornata), per avegli fatto schiacciare un pisolino di un quarto d' ora da solo. Non manca il martire finale, anche se Dean aveva estratto i proiettili, di una generazione di madri e padri assenti. James gli lascia il giubbotto, la tata la collanina e i due nuovi piccioncini si presentano come coppia in questa amena circostanza. Papà e mamma di Dean si guardano dopo tanto tempo con complicità. Violini e titoli di coda. Sembra quasi un John Waters ante litteram. Ma scherziamo? James Dean ottimo, il resto è davvero quanto di peggio si potrebbe aspettare da un film.

lukef  @  25/04/2011 16:28:09
   6 / 10
Non mi ha convinto. La trama inanzitutto non scorre bene, si percepisce la presenza di numerosi arrangiamenti, forzature e sentimentalismi improvvisati. Il mondo descritto è terribilmente ingenuo, con i vari personaggi impegnati a fare i bulletti ma in maniera innaturale e poco credibile. Per non parlare della varie famiglie come nel caso dei padri di Jim e di Judy che non riescono per niente ad essere personaggi a tutto tondo ma solo figure meramente funzionali alla trama.
Neanche per la morale si capisce molto dove si voglia andare a parare, per esempio nel rapporto tra Jim e il padre, in cui il primo cerca non si sa quali risposte per tutto ciò che deve fare; poi arriva il motto "non tirarsi indietro dalle sfide" ma tutto finisce in tragedia, allora c'e pentimento ma di nuovo lo stesso motto viene ripreso in chiave positiva nella seconda parte del film.. insomma l'ho trovato un bel casino!
Inoltre la recitazione complessiva è piuttosto banale, unica eccezione la fa ovviamente James Dean con questo suo personaggio tormentato che presto si afferma più come mito che come attore.
In conclusione film fortunato (ahimè anche nella sfortuna dei protagonisti) che però risente moltissimo degli anni e poco ha da offrire ad uno spettatore del XXI secolo; oltre al suo mitigato anticonformismo è infatti un film relativamente vuoto e simile a tanti altri del periodo.

p.s. sono l'unico a notare come Plato assomigli molto al giovane Elvis Presley?

MARMELlata  @  19/01/2011 01:45:44
   4½ / 10
mi spiace per il mito di james dean ma sono sempre più sicuro che gran parte della fama a questo film l'ha data l'immagine di dean e la sua prematura morte perchè per il resto è veramente poca roba (anche considerando che il film è stato girato in un altro periodo..) la storia l'ho trovata noiosa , a volte forzata , a volte quasi ridicola per es. plato appena ucciso ...e jim abbraciata judy (ragazza conosciuta la mattina stessa ) guarda i genitori e serissimo (con il corpo di plato ancora a terra) fa "mamma , papa ... questa è judy , e ci vogliamo bene " ... oppure gli stessi dialoghi tra jim e judi privi di qualsiasi importanza !! fossero stati zitti il film non sarebbe cambiato di una virgola!!! delusissssssimo!!!!!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  05/10/2010 14:54:04
   7½ / 10
Bel film, veramente, ed è la prima volta che vedo recitare James Dean! Beh, ha talento questo ragazzo. Il film è riuscito anche grazie a lui, con le sue straordinarie espressioni; è capace di fare il romantico, il cattivo e il rassegnato… ed è anche un bel ragazzo.
Parlando del film, "Rebel without a cause" ha una buona sceneggiatura con intelligentissimi dialoghi, e ci sono alcune scene che ti costringono a guardare sbalordito lo schermo… però c'è una cosa che mi lascia perplesso. Se facciamo attenzione al titolo, "Rebel without a cause", noto che di ribellione ce n'è gran poca! Me lo aspettavo diverso, perché nella trama viene lasciato più spazio la storia d'amore fra lui e Judy e l'amicizia fra Jim e Plato. Quindi, tirando le somme, non ho ben capito a cosa mirava il film… peccato, poteva essere più sviluppato su questo punto!
Penso che sia l'unica volta nella storia del Cinema che il titolo italiano sia più efficace di quello originale!

genki91  @  11/08/2010 10:06:21
   8 / 10
Dean in versione "bello e bruciato" per un drammatico eccezionale.
James diviene un'icona dell'epoca grazie a questo film sull'adattamento "difficile" da parte di alcuni giovani dell'epoca e vissuta in un certo qual modo, anche da noi delle generazioni successive, seppur in maniera diversa.
Eccezionale la scena

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Ottimo film, degno del mitico James...

topsecret  @  22/07/2010 19:11:22
   6½ / 10
Indubbiamente è stato un film importante per quegli anni, dove il concetto del disagio giovanile forse non era ancora ben assimilato dalla società.
James Dean divenne un simbolo, il portabandiera dei cosiddetti attori belli e dannati, identificabile con una generazione che mostrava sempre più segnali di ribellione ed inquietudine.
Il film a mio parere però non sembra essere strutturato in maniera impeccabile; specialmente i dialoghi non mi sono sembrati avere una grande forza, piuttosto li ho trovati abbastanza ingenui, forse troppo enfatizzati. La storia comunque riesce ad infondere un discreto interesse in chi guarda e, grazie al cast e ad un Dean intenso ed abile, risulta emozionante quanto basta e meritevole dell'attenzione che ha ricevuto.
Un cult che personalmente però non entusiasma eccessivamente.

2 risposte al commento
Ultima risposta 22/07/2010 20.41.58
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Gruppo COLLABORATORI atticus  @  18/04/2010 20:33:56
   8 / 10
Datato ma indimenticabile ed emozionante ritratto di una generazione allo sbando tra mancanza di riferimenti solidi, ricerca di affetto e incomunicabilità.
Registicamente straordinario, con momenti di forza drammatica che non hanno pari (la corsa automobilistica su tutti) e con un immenso trittico di giovani e sfortunati attori. Il ribelle Dean, con questa interpretazione, rimarrà per sempre incastonato nel mio cuore.
Nonostante qualche enfatizzazione, resta un film fondamentale della cinematografia americana, sempre bellissimo.

Invia una mail all'autore del commento monica83  @  18/04/2010 20:24:30
   5½ / 10
Sarà pure un cult movie ma io purtroppo nn ci ho visto niente di speciale..credo piuttosto che la morte prematura e violenta dei tre protagonisti ne abbia alimentato la fama

2 risposte al commento
Ultima risposta 19/11/2010 12.59.18
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Invia una mail all'autore del commento s0usuke  @  18/03/2010 16:19:43
   7½ / 10
Di diritto parte dominante di quella ribellione senza causa così in voga negli anni 50. E' il film che lanciò Dean agli onori del pubblico sia per presenza che per meritocrazia. Nicholas Ray dirige appassionatamente

Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  30/01/2010 15:13:48
   8 / 10
Una pellicola che rimmarrà nella storia del grande Cinema.Dopo 50 anni vedere "Gioventù Bruciata" è semplicemente fantastico.Il film che ha fatto di James Dean un icona.Bellissimo!

wallace'89  @  26/01/2010 17:38:40
   7½ / 10
Indimenticata pellicola con l'icona-mito James Dean, un pò datata e con qualche stereotipo nealla costruzione dei personaggi, comunque ben diretta e capace ancora di comunicare e rappresentare un certo disagio giovanile, e in fondo un tassello di grande importanza aldilà dei meriti cinematografici nel rappresentare e aver saputo cogliere nel suo svolgersi un certo cambiamento sociale che aveva visto i giovani protagonisti, che ha avuto inizio in quegli anni. E Dean era un vero figo

mainoz  @  22/01/2010 21:04:42
   7½ / 10
Buon film, di impianto teatrale, ottime interpretazioni un po sopra le righe (stile "La gatta sul tetto che scotta") e grandi temi trattati in modo molto delicato (quali amicizia, amore, famiglia)

paride_86  @  06/11/2009 01:47:56
   7 / 10
"Gioventù bruciata", il film che ha consacrato James Dean, è di sicuro un ottimo prodotto commerciale: una splendida fotografia a colori, attori belli e dannati e una storia dalla morale "rassicurante" sull'importanza della stabilità familiare.
Peccato che la storia non approfondisca il malessere dei personaggi antagonisti, perché è proprio la loro spavalda cattiveria che va indagata alle sue origini, piuttosto che le insicurezze di un giovane vessato dai genitori o, al contrario, di un altro totalmente abbandonato a se stesso e ai suoi soldi: personaggi che, nonostante le premesse, sono sempre animati da buone intenzioni.

VaRvi92^^  @  26/09/2009 15:41:11
   9 / 10
Non è affatto un film datato, io l'ho visto senza pregiudizi e l'ho trovato un capolavoro senza età ,attuale 50 anni fa come oggi. Vedetelo, vedetelo, vedetelo.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  14/09/2009 14:19:39
   7½ / 10
Buono. Pellicola divenuta famosissima, più che altro, per la prematura scomparsa del buon James Dean.
James Dean ottimo nella parte del ribelle, la storia narrata è carina e il film ben diretto.
Non è un capolavoro ma un film ancora godibile dopo tanti anni.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  07/09/2009 23:09:56
   8 / 10
Un ruolo, quello del ribelle, che dean aveva già recitato nel precedente film La valle dell'eden. Credo che James dean fosse dotato di un grande talento, a prescindere dalla morte prematura che ha di certo contribuito a crearne un mito. Il film in questione ha secondo me un grande pregio: ritrae i giovani come individui, personalità singole, piuttosto che come una massa omogenea senza sfumature. Bello il personaggio di Plato, interessante e in effetti poco sfruttato il rapporto padre-figlio

camifilm  @  10/08/2009 17:54:12
   6½ / 10
Capolavoro, no di certo. Un buon film, si. In cerca sempre di miti un certo buon attore come James Dean è entrato nella leggenda interpretando pellicole buone, ma non capolavori. La prematura scomparsa dell'attore e per come essa è avvenuta, esalta le sue opere. Fa parte dei giochi.

Il film rispecchia la società del tempo, i giovani contrastano le tematiche del tempo. Vederlo oggi, con le tematiche di oggi, si può arrivare alla fine del film annoiati perchè non si capisce dove sta la gioventù bruciata, ma se lo si vede pensando a quante cose erano al tempo vietate e imposte, ecco allora che il film può risultare più piacevole. Risente come leggo in quasi tutti i commenti del tempo. Ad una grande opera non accade questo. Quindi è solo un buon film, ma non un capolavoro.

FurFante9  @  27/07/2009 16:01:20
   7½ / 10
COME SOTTO:

Un film che risente un po' dell'età che ha, ma che esprime il male di vivere della gioventù disorientata dalla società in un periodo di grande sviluppo commerciale. La famiglia assente e la mancanza di punti di riferimento autentici sono i temi. scene che sono entrate nella storia del cinema. CULT

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  02/03/2009 13:43:57
   7½ / 10
Tipico esempio di film sopravvalutato? Non saprei, tutto questo alone di entusiasmo presente in qualsiasi film con James Dean non l'ho mai capito.
Il ragazzo era bravissimo ma i suoi unici tre film da protagonista non sono poi così belli come ormai il pensiero collettivo li descrive.
Rivisto "Gioventù bruciata" di recente, non mi è sembrato assolutamente un film innovativo e soprattutto ho trovato gran parte dei personaggi mal caratterizzati e a tratti anche stereotipati.
Bellissimo il rapporto fra padre e figlio, in assoluto lo spunto migliore dell'intero film, e una regia frenetica nelle scene d'azione (soprattutto nella efficace corsa del coniglio) quasi impensabile per l'epoca.

Godibilissimo film, ma distante dall'essere un capolavoro.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  22/01/2009 16:01:59
   6 / 10
Devo dire che mi aspettavo di più da questo film soprattutto da Dean. Da come me lo avevano presentato avrebbe dovuto essere un cult e un mezzo capolavoro, invece mi sono annoiato per quasi tutto il film. Non mi ha mai preso anche se qualcosina di buono c'è. Preferisco di gran lunga "il diritto di uccidere" dello stesso regista, ma con un certo Humphrey Bogart come attore...

xxxgabryxxx0840  @  15/01/2009 23:44:19
   8½ / 10
Grande classico firmato Nicholas Ray con James Dean mito indissolubile. Sente un pò l'età, ma resta una pellicola storica.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  11/11/2008 20:34:15
   7½ / 10
Personalmente questo film sente un po' il peso degli anni, tuttavia merita sicuramente la visione per vari motivi: quello principale è la visibilità di una spaccatura fra generazion. Più che uno scontro generazionale, che sinceramente non ho notato, è proprio il distacco, la mancanza di modelli o di riferimenti che determinano la lacerazione familiare, magari raccontato in maniera schematica però efficace.
L'altro motivo è ovviamente James Dean, un attore dal talento naturale straordinario che concentra in se tutta quella serie di problematiche e di tormenti. Il senso di spaesamento, la ferrea volontà di cercare il rapporto con la figura paterna sono resi sullo schermo in maniera sublime. Un vero peccato che sia morto così presto.

totoleheros  @  31/08/2008 03:10:54
   7½ / 10
Questo film mi era rimasto in testa come qualcosa di diverso rispetto a quello che ho rivisto, oggi, dopo diversi anni. L'atmosfera che Nick Ray ha creato, con fotografia e cinemascope, e' davvero unica: mi immagino che delizia vedere queste bellissime immagini su uno schermo cinematografico adatto. Si aggiunga il magnetismo di Dean, con in più cinquant'anni di mito continuamente alimentato. Quello che dona a questo film il suo status di cult è questo 'ammasso' di 'iconismo', di fronte al quale non si puo' restare indifferenti. Scavando un po' più a fondo, ma nemmeno tanto, il film questa sera mi ha deluso, e parecchio. Si', anche Sal Mineo è eccellente, mentre Natalie Wood non direi, e lo stesso dicasi per le figure di contorno, ma la colpa mi pare nella sceneggiatura più che negli attori. E' come se, data un'ossatura di base (conflitto generazionale= mancanza di modelli validi per la nuova generazione=disagio sociale), e una serie di schematiche corripondenze simboliche fra ruoli e spazi, lo sforzo per dare 'carne' a questo teorema, non sia stata al pari del teorema stesso. Sono inoltre rimasto sconvolto da una serie di piccoli disastri nel montaggio, vere e proprie grossolanerie, e non scelte stilistiche...anche se questo può essere dovuto all'edizione specifica che ho visto, magari con tagli inappropriati e mancanze. Insomma, il fim è un gran piacere da guardare per la bellezza drammatica delle immagini e di diverse scene, ma come qualcun altro ha commentato, nel 1955 si facevano già, anche ad Hollywood, film più coesi e che scavavano più a fondo. C'è anche da dire, a suo vantaggio, che film dalle imperfezioni così evidenti ma che allo stesso tempo hanno anche aspetti eccellenti, alla fine mantengono quasi più fascino dei 'capolavori assoluti'.

The Monia 84  @  16/06/2008 18:51:59
   8½ / 10
Non è difficile immedesimarsi nei dubbi di Jim: cosa devo fare? Ma quante volte ce lo chiederemo e ce lo siamo chiesti nella vita? Quello che salta all'occhio e che rende bellissimo questo film è l'incertezza continua che provano tutti i personaggi, così umana, così quotidiana.
Profondo.

Firestarter86  @  14/03/2008 01:12:15
   8 / 10
Un film entrato nella leggenda, essendo stato terminato poco prima della morte di James Dean.
Discostandomi dalla mitizzazione del film, ritengo questa pellicola riuscita e Dean un attore molto espressivo, peccato non abbia avuto il tempo per dimostrare il proprio valore.
Inoltre fu un opera molto controversa, tenendo conto dell' epoca in cui si colloca; una critica che coinvolgeva un ampia fetta di giovani americani, pronti a tutto pur di provare nuovi brividi.

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  04/03/2008 22:46:42
   8 / 10
Consiglio vivamente di vedere questo film in lingua originale. Solo così si può apprezzare la grande bravura di James Dean. Parla con un tono particolare: a volte in maniera lenta, strascicata, quasi sussurrata o svogliata; altre volte prorompe in scoppi di furore o di dolore. Le sue espressioni e i suoi sguardi non si dimenticano facilmente. Insomma se è diventato un mito, qualche ragione ci sarà.
Non c'è solo James Dean in questo film. Si parla di temi importanti come i difficili rapporti dei giovani con la famiglia, il problema dell'identità sessuale (fondamentale fra i 14 e i 18 anni) e i conflitti che derivano dall'esigenza di "integrarsi" nei gruppi giovanili, con i loro comportamenti prefissati da imitare, pena l'esclusione e la persecuzione. Certo i modi con cui questi problemi vengono descritti e proposti sono quelli degli anni '50, quindi il film non può che risultare datato. Basterebbe però cambiare qualche termine (come ad esempio il significato da dare alla parola "chicken", l'insulto subito da Plato ma che fa andare in bestia Jim) per trovare in questo film grossomodo gli stessi problemi degli adolescenti di oggi.

Vedi recensione

roy rogers  @  28/02/2008 22:27:35
   7½ / 10
Un classico!!!! James Dean grande attore !!!! Purtroppo scomparso troppo presto!!!! rimane comunque un modello e un mito anche per le generazioni di oggi!!!!!

Gruppo COLLABORATORI julian  @  21/12/2007 23:58:43
   7½ / 10
A cosa attribuire la fama di cui gode ancora oggi questo film e il suo protagonista ?
Boh... di certo ha contribuito la morte prematura di James Dean, sopraggiunta qualche mese dopo l'uscita di Gioventù Bruciata, a creare un mito cinematografico dei giovani d'oggi.
Personalmente mi pare azzardato mitizzare un attore che ci ha lasciato solo 3 titoli importanti così come mi pare esagerato definire questo un capolavoro.
Un buon film con molte sbavature, qualche parte ridicola, qualche altra altamente drammatica.
Una sequela di alti e bassi, anche se prevalgono gli alti per fortuna.
Non basta per l'8.

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Ultima risposta 22/12/2007 13.22.35
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vitocortesi  @  08/12/2007 13:03:37
   9 / 10
Bellissima interpretazione di James Dean e ritratto perfetto della gioventù americana degli anni 50.

Sestri Potente  @  20/11/2007 21:16:50
   9 / 10
La leggenda James Dean in uno dei drammi giovanili più sentiti della storia: solitudine, incomprensione, ricerca dell'amicizia. Gioventù bruciata è tutto questo e molto di più! Ottimo film, da non perdere.

renee  @  25/10/2007 18:55:57
   8 / 10
il primo che ho visto di james dean. Mi avevano detto che era bello e bravo, ma l avevo sottovalutato:)...gran film!

Invia una mail all'autore del commento wega  @  24/10/2007 10:16:41
   8½ / 10
Ribelli senza una causa è il titolo giustissimo per quello che vuole trasmetterci questo film.
Un cult generazionale tanto dissacrante allora quanto attuale ai giorni nostri,una pellicola che ci mostra le prblematiche familiari dei giovani,l'incomunicabilità con la prorpia famiglia di uno,con un padre contraddittorio,incoerente e alla sottomissione della moglie,l'affetto non dimostrato dalla famiglia per la ragazza,la mancanza di una vera famiglia per il ragazzino,il quale troverà come punto di riferimento il Dean,al quale si legherà così tanto da fare la fine che tutti noi quanti sappiamo.
Del resto la chiave di lettura più interessante ci viene offerta durante una lezione "attraverso l'immensità dello spazio,i problemi dell'uomo appaiono del tutto insignificanti,e l'uomo sentendosi solo,vede se stesso come un'episodio di scarso rilievo".Credo qui si racchiuda uno dei problemi esistenziali dei giovani di allora e dei giovani d'oggi,una visione della vita come un'esperienza del tutto effimera porta spesso a comportamenti estremi,alla ricerca di qualcosa con l'unico scopo dell'autoaffermazione,vedi episodi di bullismo dei giorni nostri,ma come vediamo in questo film,sono gli stessi episodi che si verificavano 50 anni fa.
Il Mereghetti dava questo film a voto pieno,un capolavoro,forse per il fatto che era del tutto inusuale rappresentare la gioventù in questo modo mezzo secolo fa,forse perchè è una pellicola sempre attuale non lo so,ma io non me la sento di dare i pieni voti.Molto buona l'interpretazione di Dean,

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Ultima risposta 24/10/2007 19.51.34
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Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  22/10/2007 16:35:14
   7½ / 10
E' il ritratto dello scontro generazionale tra genitori e figli. Film che ha il merito di mettere a fuoco il malessere di questi ultimi, in quanto non compresi dalle rispettive famiglie, evidenziando come gli errori commessi dai figli sono spesso il risultato degli errori dei genitori.
Come al solito superlativo Dean.

quaker  @  03/10/2007 23:45:04
   8 / 10
Mai visto prima di oggi questo classico. Non sono rimasto entusiasta, tutt'altro. Il film è come ingessato; solo James Dean è stupendo (non così la Wood, secondo me fuori parte) ma la storia, che pure sembra ben congegnata, viene mal raccontata, in maniera piuttosto rozza. Il voto è solo un omaggio al cult movie. Ma in quegli stessi anni si poteva, anche ad Hollywood, fare molto meglio.

dgarofalo  @  29/05/2007 23:21:03
   8½ / 10
bellissimo film sopratutto la prima parte james dean splendido

superfoggiano  @  20/05/2007 13:33:39
   8 / 10
il vero jeames dean

MisterX2  @  18/05/2007 16:13:36
   10 / 10
CAPOLAVORO...di un mito...grande e sfortunato...recita imperdibile...

hurricane  @  04/04/2007 20:09:45
   8½ / 10
Un classico. Un grande film con un grande James Dean.
Preferisco la Valle Dell'Eden perchè hai dei contenuti più profondi ma rimane cmq un film che merita di essere visto.
Il messaggio è ancora attuale, cioè lo scontro generazionale tra genitori e figli.
La cosa ora avviene in modo diverso ma questo film ha ancora un suo perchè
Questo è un attore, non Scamarcio!!!

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Ultima risposta 04/04/2007 20.40.23
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Invia una mail all'autore del commento Gualty  @  18/01/2007 17:25:36
   9 / 10
Nonostante gli acciacchi dell'età resta un film saggio, tragico e catartico.
Tutto dipende da Dean, se non vi piace non potrete apprezzarlo, dato che è colonna portante e sfondo del film.

Dick  @  27/10/2006 00:54:11
   8½ / 10
Film che si focalizza su uno spaccato di vita dei giovani cittadini statunitensi quando ancora certe cose non venivano messe molto in risalto.

Gruppo REDAZIONE maremare  @  27/10/2006 00:49:49
   8 / 10
Un attore e un film cult

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  27/10/2006 00:45:51
   7 / 10
Orson Welles era un suo detrattore ("odio questo film, odio questo genere di film, non me ne importa assolutamente nulla...") , e io fatico a comprendere fino in fondo la fama la leggenda che circonda, fin dalla locandina, questo film. Che è un'esperienza memorabile, certo, ma che oggi appare (ci appare) un concentrato di stereotipi sulla delinquenza o ribellione giovanile.
Sullo stesso tema, Nicholas Ray, grandissimo regista ha fatto sicuramente di meglio ("i bassifondi di San francisco") ma "rebel without a cause" gode di una fama universale e indiscussa che supera il successo o le potenzialità di qualsiasi altro film (anche di "il seme della violenza" con Glenn Ford, due anni dopo).
1) Esprime nel modo piu' eloquente possibile la personalità (e la fragilità) di James Dean
2) Inaugura un vero e proprio filone del genere
3) Segnala nelle devianze giovanili una vera e propria causa (cfr. la famiglia)
4) Ci parla di amore di amicizia di odio e sconfitta

Ho l'impressione che la cosa migliore del film sia proprio la famiglia di Jim, con quel brutale rovesciamento dei ruoli tristemente consolidati, e il padre inadatto a rappresentare un modello vero e proprio per il figlio (maschio).

Ho sempre trovato francamente edificante l'amicizia tra Jim e Plato (la rivelazione Sal Mineo) e col tempo questa sensazione (fastidiosa) si è rafforzata

Ho anche avuto l'impressione che Ray parlasse di temi che non conosceva direttamente, la stessa (famosissima) scena delle corse in auto è superficiale ed è soprattutto fotografata splendidamente.

Mi toccherà consigliare un film europeo che dice le stesse cose con una maggior incisività. e cioe' "peccatori in blue-jeans" di Marcel Carnè

Ma c'era Jacques Perrin, che non fa storia quanto James Dean.

"Gioventu' bruciata" è, in definitiva, un buon film invecchiato malissimo.

Ma Nathalie Wood, nel fiore dei suoi 16 anni, è una creatura meravigliosa che basterebbe da sola a giustificare un'alto gradimento (non solo visivo)

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Ultima risposta 09/03/2007 20.30.00
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  18/10/2006 12:47:47
   7 / 10
ho trovato il film piacevole fino a quasi la fine...si perche il finale buonista non mi è andato molto giu...con il padre che promette al figlio che cambiera'...
comunque un film con un buon ritmo

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Ultima risposta 27/10/2006 01.02.27
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AMERICANFREE  @  20/06/2006 16:01:03
   10 / 10
10 per un mito indimenticabile ..............il film e' da leggenda

franx  @  07/06/2006 10:47:32
   5 / 10
Forse uno dei film che segna l'avvicinamento al baratro delle americanate?

1 risposta al commento
Ultima risposta 27/10/2006 01.02.39
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  20/05/2006 12:22:34
   8 / 10
un bel film sulla difficoltà di comprendere gli altri ma soprattutto se stessi,le debolezze e l'incomunicabilità in famiglia e in società.
troppo presente,e a volte inappropriata,la colonna sonora.

sixx  @  14/05/2006 12:00:57
   7 / 10
Per me un gran bel film gradevole e scorrevole, nonostante sia vecchiotto tratta temi abbastanza attuali.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  12/03/2006 15:43:47
   5½ / 10
Non so che dire, James Dean non m'è mai piaciuto. Morto a soli 24 anni, dopo aver girato solo 3 film, è diventato un mito. Naturalmente è doloroso come fatto. Chissà: avesse fatto di più forse avrei, alla lunga, subito anch'io il suo fascino da belli, ribelli e dannati. Io non l'ho capito, non l'ho afferrato. Non rientra nelle mie corde.
Bello poi, non l'ho mai considerato e nemmeno affascinante.

La corsa "chickle run" ha un finale piuttosto prevedibile, data l'aria che tira lungo tutta la durata del film. Recitava così, alla stessa maniera in cui viveva. E viveva nella stessa maniera con cui recitava. Una persona difficile che interpreta pesonaggi ribelli ed anticonformisti.

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Ultima risposta 16/10/2007 13.21.42
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tavullia86  @  19/12/2005 12:17:31
   2 / 10
Sarà perchè mi hanno obbligato a vederlo a scuola...sarà perchè odiavo la prof...sarà perchè ho dovuto pure fare una recensione...sarà perchè è degli anni50.....sarà perchè faceva veramente schifo...

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Ultima risposta 15/05/2007 17.10.54
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Jeno  @  19/11/2005 16:14:33
   10 / 10
Un film cult e basta non c'è da dire altro . Peccato solo ke James se ne sia andato via troppo presto , una grande perdita , ma rimarrà mito x sempre !

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento PAOLUCCIA  @  01/08/2005 21:01:45
   9 / 10
Drammatico e toccante,Nicholas Ray riporta con maestria il distacco generazionale caratterizzato dalle incomprensioni a dalla profonda incomunicabilita' tra padri e figli nell'America borghese,perbenista e puritana degli anni '50,che sembra essere sempre piu' distratta.Indimenticabile l'interpretazione che ha consacrato il mito dell'angelo ribelle,solitario e infelice.

luzzigermano  @  22/04/2005 13:09:21
   8 / 10
Un film che risente un po' dell'età che ha, ma che esprime il male di vivere della gioventù disorientata dalla società in un periodo di grande sviluppo commerciale. I sentimenti espressi sono comunque universali in qualsiasi epoca. La famiglia assente e la mancanza di punti di riferimento autentici sono i temi che bastano a renderlo imperdibile, e poi ci sono scene che sono entrate nella storia del cinema.

Invia una mail all'autore del commento angel__  @  18/04/2005 23:48:02
   9 / 10
mitico film cult con un grandissimo james dean.una vera perla di un'altra epoca,rivoluzionario e realistico

polbot  @  16/03/2005 10:34:28
   5 / 10
altro modo di far cinema..a me no è piaciuto x niente!!!

eccho  @  11/02/2005 10:43:32
   8 / 10
Il titolo originale del film REBEL WITHOUT A CAUSE "Ribelle senza motivo" è emblematico già..Perchè senza motivo? Il giovane Jimmy va alla ricerca di sè stesso durante tutta la storia in una fase della vita difficoltosa in cui le domande e i dubbi prevalgono sulle certezze, in cui i modelli da imitare sembrano pochi o tanti, il cercare risposte per un bisogno di sicurezza interiore non trovano risposta. Jimmy quindi non è un ribelle in realtà, viene considerato tale solo perchè vive nell'America del 1955, puritana al massimo, in cui l'integrazione è ancora lontana anni luce, in cui la società si è stereotipata sul perbenismo e il buonismo. La famiglia di Jimmy ne è l'emblema, lo specchio. Oggi il personaggio descritto nel film probabilmente passerebbe quasi inosservato. Da questo punto di vista Nicholas Ray propone un qualcosa di nuovo, forse rivoluzionario perchè in grado di scuotere le coscienze della società civile. A questo si aggiunge un intreccio di personaggi davvero interessanti, dal bulletto Gus ovviamente giacca in pelle e capelli gelatinatissimi, alla splendida Nathalie Wood nella parte dell' "ochetta" ,alla amico del cuore di Jimmy. Dean è ai suoi massimi, la sua interpretazione forse supera anche "La Valle dell'Eden". L'affresco dell'America del dopoguerra è esaustivo, la denuncia dei suoi valori implacabile e il ruolo di contrapposizione di Dean come "adolescente confuso" ai tempi ribelle perchè in grado di contrapporsi a tali regole di vita...perfetta. Un film forse anacronistico per molti versi ma perfettamente attuale per altri, anche nel modo di divertirsi dei giovani (le sfide con la morte in macchina ancora oggi si fanno). Non si dimentica

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