gran torino regia di Clint Eastwood USA 2008
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gran torino (2008)

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locandina del film GRAN TORINO

Titolo Originale: GRAN TORINO

RegiaClint Eastwood

InterpretiClint Eastwood, Cory Hardrict, John Carroll Lynch, Geraldine Hughes, Brian Haley, Dreama Walker

Durata: h 1.56
NazionalitàUSA 2008
Generedrammatico
Al cinema nel Marzo 2009

•  Altri film di Clint Eastwood

Trama del film Gran torino

Walt Kowalski è un veterano della guerra di Corea, uomo indurito dal tempo e dalla vita, con un pessimo rapporto con la propria famiglia. Quando un gruppo di immigrati asiatici si trasferisce a vivere vicino a lui, l’uomo si troverà costretto ad affrontare i propri pregiudizi.

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Voto Visitatori:   8,49 / 10 (600 voti)8,49Grafico
Voto Recensore:   7,50 / 10  7,50
Miglior film straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Miglior film straniero
Miglior film straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO CÉSAR:
Miglior film straniero
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Voti e commenti su Gran torino, 600 opinioni inserite

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theruler881188  @  22/03/2009 00:59:47
   9 / 10
gran film con dialoghi a dir poco eccezionali...a tratti davvero molto divertente che cmq non si allontana dal tema principale molto piu drammatico...da non perdere assolutamente perche di film cosi belli ne capita uno ogni 2 o 3 anni...grande clint!!!

slint  @  21/03/2009 23:45:29
   7½ / 10
bel film,ma per me non è neanche tra i primi 10 con il Clint...

mi sa' che è partito qualche voto in piu' perche' dovrebbe essere l'ultimo film da attore del nostro eroe. :(

Invia una mail all'autore del commento stige82  @  21/03/2009 19:53:58
   8 / 10

Davvero un gran bel film, Clint Eastwood come al solito sensazionale...lo consiglio vivamente.

faber  @  21/03/2009 18:57:39
   9 / 10
La forza di questo film è di essere piacevolissimo pur avendo sempre la stessa ambientazione e ritmi volutamente bassi. Grande interpretazione e regia di Clint, come al solito! Non ne sbaglia uno, andate a vederlo!

lunaticosole  @  21/03/2009 16:49:31
   8½ / 10
Andate a vederlo Cristo Santo! ;)

Raff  @  21/03/2009 14:00:45
   9 / 10
Lunga vita a Clint! Perchè di pellicole così il cinema e i nostri occhi hanno bisogno!
Di tutti i film nominati agli Oscar mi manca soltanto The Millionaire che andrò a vedere stasera, però questo al momento li mette tutti in fila .
Tra i capolavori assoluti di Clint personalmente sento di poterlo appaiare a Million Dollar Baby.
Gustatevelo sul grande schermo, vi rapirà.
Ciao,.....Raf

davmus  @  21/03/2009 13:50:13
   6½ / 10
Buon film, anche se non son riuscito ad entusiasmarmi. Molto apprezzata l'integrazione con i Mong, ma speravo che da un momento all'altro potesse "decollare", certo non da ispettore Callaghan, ma con qualche trovata più coinvolgente.

5 risposte al commento
Ultima risposta 02/04/2009 12.43.08
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Phindus  @  21/03/2009 13:47:52
   10 / 10
Avete già detto tutto voi. Io aggiungo solo il voto, mai come qiest'anno, così meritato.

641660  @  21/03/2009 11:21:14
   10 / 10
Ridi, ti comuovi, applaudi. Una commedia brillante come una stella,ma dai contorni drammatici. La sua esperienza nella vita e nel mondo del cinema si vede e pesa come una montagna. Nessuna voglia di stupire o di sbancare i cinema, solo un grande amore per i suoi spettatori e la voglia di insegnare alla gente a stare al mondo. Una bandiera contro il pregiudizio.
Questo film vivrà a lungo nei nostri cuori, la "vecchia scuola" non ha ancora rivali nel cinema. Lunga vita al leggendario Clint Eastwood, Re di Hollywood.
Applausi!

4 risposte al commento
Ultima risposta 24/03/2009 08.39.09
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Teo82  @  21/03/2009 10:11:57
   9½ / 10
Capolavoro assoluto. In attesa di vedere The Wrestler, questo è il mio personalissimo film in assoluto migliore dell'anno visto. Clint Eastwood oltre che un'icona del cinema americano come attore, è già diventato leggendario come regista. E le conferme arrivano una dopo l'altra anche nel 2008/2009 con Changeling e Gran Torino.
Non è mai banale nei suoi film Clint, non sposa mai una trama accomodante e scontata, anzi.
Gran Torino è una storia snocciolata con semplicità, senza ricerca continua di colpi a effetto che avrebbero certamente minato la credibilità e la portata della storia agli occhi dello spettatore. Il tema, anzi i temi, sono molto profondi: il razzismo, il tema dell'immigrazione e delle gang si creano in alcuni quartieri, anche il tema della guerra che lascia sulla persona tracce indelebili, il tema della famiglia altro grande tema trattato. La solitudine di chi ha una famiglia in teoria ma non in pratica, da come si evince momento dopo momento nel film e diventa diffidente verso tutto e tutti e malgrado i modi bruschi è evidente che cerca qualcuno su cui poggiarsi. Vivere da soli, se non col proprio cane, porta a una morte accellerata.
Molto toccanti alcuni momenti, da lacrime quasi e si sposano con momenti di grande "divertimento" dettato da battute e una sceneggiatura davvero straordinaria. Non è un divertimento stupido, superficiale, volgare. Anzi. E' un divertimento che si lega con la tonalità del film che non è certo un film divertente come si potrebbe pensare in generale a questa definizione. E' divertente nella sua amarezza. Profonda. Splendida la Gran Torino, che sembra essere l'unico affetto di valore che è rimasto al personaggio che clint interpreta in maniera spettacolare.
Finale da brividi. Con lacrime. Come sempre imprevedibile e non scontato. Ma si parla di Clint Eastwood, mica di un primo pirla che passa.

Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  @  21/03/2009 09:57:28
   8 / 10
Nonno Clint asciuga lo script di MDB per concludere, in grande stile e con una coerenza ammirevole, la parabola di una carriera e di una serie di personaggi che sono maturati con lui e con noi.
Qualche schematismo da Cinema classico forse ma non sono difetti, si mangia comunque l'intera cinquina degli oscar.

msalvadori1  @  21/03/2009 09:53:39
   10 / 10
Sentimento allo stato puro, emozione alle stelle, questo è Gran Torino.

Parsifal  @  20/03/2009 23:40:38
   8½ / 10
Un film ben diretto ed interpretato dall'inossidabile Clint .Racconta l'America del XXI secolo che affronta il tema della violenza e del pregiudizio razziale con l'ironia di un grande vecchio che non ha paura di dire cio' pensa.
Pungente e a tratti persino comico un ottimo film che consiglio a tutti.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Andre85  @  20/03/2009 21:07:57
   9 / 10
uno dei migliori film dell'anno

un film che cela i propri sentimenti dietro situazioni comiche

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lampard8  @  20/03/2009 20:51:07
   9 / 10
E finalmente l'ho visto. Che dire, è davvero un film eccezionale, costruito in modo impeccabile, con un'eleganza di stile e di contenuti fuori dal comune. Il vecchio Zio Clint non ne sbaglia davvero una e qui forse concepisce uno dei suoi film più intelligenti, autoironici e geniali. Fra qualche anno, vedrete sarà(se non lo è già adesso) un vero e proprio cult.
Tuto il lato b dell'America odierna raccontato con garbo,equilibrio e maestria da un vecchietto che ha ancora tantissimo da dare a questa nobile arte che si chiama Cinema.
Yes, questo è cinema, con la C maiuscola, signori.

Lunga vita a Clint

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Ultima risposta 26/03/2009 11.57.07
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edwood  @  20/03/2009 19:19:13
   8½ / 10
Dicono che Clint sia l’ultimo autore classico in circolazione, in fondo questo significa , “solo”, che ci troviamo di fronte a un grandissimo affabulatore, Clint sa raccontarci delle storie (grandi o quotidiane) come nessuno sa più fare. Il suo personaggio di GT è la summa di tutte le sue interpretazioni precedenti, un uomo pieno di pregiudizi razziali, duro alla Callaghan ma in età avanzata e in fondo solo, con dei figli e dei nipoti che non rispetta. Durante il film vedremo, come la sua corazza di pregiudizi e convinzioni, sarà demolita dalla frequentazione di una famiglia di vietnamiti e verrà fuori l’uomo solo uomo che agirà con saggezza e sacrificio. Clint non è quindi l’ultimo autore classico ma l’ultimo umanista.

elmoro87  @  20/03/2009 18:51:21
   7½ / 10
Ennesimo buon film del vecchio Clint, che come al solito ci stupisce con la sua regia oltre che con la sua quasi impeccabile interpretazione... un film piu che discreto che fa riflettere molto, specie nel finale... insegna che i pregiudizi vanno messi da parte e che essi possono venir sostituiti dall'altuismo e dall'umanità... Bella storia costruita semplicemente che descrive un contesto abbastanza duro della società di oggi... Il finale è poi un colpo di classe per non far cadere tutto il film nella banalità con un finale scontatissimo, come siamo abituati a vedere in moltissimi film... non è certo un capolavoro, ma un film apprezzabile che vale il prezzo del biglietto del cinema (infrasettimanale!)

groover76  @  20/03/2009 18:12:04
   9 / 10
Il vecchio clint non ne sbaglia più una! storia mirabile sulla condizione e sulla socetà multirazziale americana-globale dove il personaggio di eastwood secondo me rappresenta l'america stessa burbera malata razzista e allo stesso tempo accogliente verso culture diverse.Kowalski qui ricorda in alcuni tratti il buon vekkio callaghan...in pensione...da vedere!

§LifegoesoN§  @  20/03/2009 17:52:45
   8 / 10
Un gran bel film, girato con grande acume cinematografico, cosa che solo a pochi riesce.
Il vecchio Clint, dopo aver sfornato un'ottima pellicola come Changeling si ripete alla grande...
Da vedere assolutamente!

pinnazza  @  20/03/2009 15:22:20
   8 / 10
Film scarno e toccante che racconta la storia di un digrignante cowboy moderno inca**ato con il mondo.
Molto bello. Spesso e volentieri fa nascere anche dolci sorrisi.

validissimo!!!

DarKomoGothic  @  20/03/2009 13:43:04
   8 / 10
Film eccellente, ma secondo me inferiore agli ultimi lavori di Eastwood.

sbt23  @  20/03/2009 01:54:23
   9 / 10
Clint Eadtwood emoziona con un film "semplice" che arriva dritto al cuore

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Ultima risposta 20/03/2009 01.55.07
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Constantine  @  20/03/2009 01:24:46
   10 / 10
Eastwood ormai non dovrebbe in alcun modo stupirmi, tanto è assodata e inattacabile la mia stima sia per l'attore che per il regista, eppure non posso che rimanere stupefatto da come quest'ultimo "Gran Torino" si sia rivelato uno dei suoi migliori film. Clint ci regala una sorta di commiato con il suo Walt Kowalsky, che sembra uscito direttamente da un western crepuscolare, a disagio con un mondo che non comprende, che non gli hanno "spiegato" e con il quale non vuole mettersi al passo. L'odio come forma di difesa, la paura della morte, la paura di non aver dato un senso alla sua vita, la solitudine, sono talmente tanti i temi trattati durante l'arco narrativo della pellicola che sarebbe riduttivo trascriverli tutti. Esistono ancora registi dotati di questa eccezionale grammatica cinematografica, di questo enorme gusto, e di grandissima intelligenza. Vedere "Gran Torino" solo, come una forma di saluto o di riflessione sulla fine di un certo genere di pellicole, sarebbe comunque sbagliato come lo sarebbe altrettanto definirlo solo un film che parla di razzismo, siamo di fronte ad un grande film, dalla fotografia alla colonna sonora, scritto e diretto da un fenomenale cineasta. Per concludere vorrei soltanto esprimere il più sincero desiderio di invecchiare così...

"Avete mai fatto caso che ogni tanto si incontra qualcuno che non va fatto incazzare?... Quello sono io."

ascot  @  20/03/2009 01:09:06
   8 / 10
che bel film! una bella storia originle e a tratti divertente e commuovente..e un film che fa riflettere su diversi temi che vanno dal riconoscere l importanza e la rivalutazione degli anziani ,ai temi razziali,dell amicizia e dell eroismo...sn argomenti gia trattati in altri film ma in questo riescono a mescolarsi in maniera efficace,semplice da capire..metto otto solo per il doppiaggio(un po forzato nella voce di clint con i suoi troppi mugugni[sembra il nonno dei simpson nelle nuove serie] e la voce dei coreani)su cui si poteva fare meglio,e poi anche per la recitazione del vecchio e mitico clint(ideale nell interpretare il suo personaggio ma credo troppo evidente la sua recitazione,non molto naturale pero solo in alcune scene) ma in questo caso lo critico solo perche e un grande..ha anche la sua eta ma è lo stesso valido..

DA VEDERE DI SICURO..NON E PESANTE..ANZI

folletto007  @  20/03/2009 00:05:28
   9 / 10
Premetto che assolutamente non è il mio genere di film non possoche dare un voto alto la tram è favolosa e ti tiene incollato fin ala fine!!!! ...altro capolavoro di Eastwood non c' è che dire.....

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Caio  @  19/03/2009 23:50:58
   10 / 10
Semplice ed epico, individuale e universale, nostalgico e tremendamente attuale. Il Capolavoro di Clint Eastwood tocca il cuore e l'intelletto, interrogandosi sulla colpa e sul perdono (degli altri e di sè stessi), sull'ipocrisia e sulla cieca intolleranza, sulla vecchiaia e sulla paura della morte. E ancora sulla paternità e sull'amicizia, sul lutto e sulla vita. Tutto questo in una semplice storia che raccontata a voce sembra quasi una favola disneyana....che nello sguardo di Eastwood diventa Grande cinema d'autore. A questo punto uno dei pochi cineasti rimasti dotati di quella grammatica del cinema capace di toccare le corde delle emozioni senza mai eccedere, senza mai costringere lo spettatore a guardare fino a struggersi i momenti di violenza o di dolore. A Clint Eastwood basta lasciar cadere un bicchierino, o far intravedere il muso di una vecchia auto d'epoca, per traspostare lo spettatore nei suoi film. Un grandissimo, grandissimo film. Davvero emozionante.

Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  19/03/2009 23:25:31
   10 / 10
Quando il cinema riesce a farti ridere,commuovere,riflettere e incantare vuol dire che ha centrato il bersaglio.Sono uscito dalla sala e non smettevo di pensare ad alcune scene,divertenti,dure,da farti rimanere incollato alla poltrona.
Ancora una grandissima prova di Clint Eastwood,che a mio giudizio raggiunge la perfezione in questa pellicola.
Davvero straordinario!

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Ultima risposta 20/03/2009 21.59.22
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  19/03/2009 23:24:41
   8½ / 10
Cosa dire, come ho già ribadito da tempo Eastwood non sbaglia più un colpo. Il segreto è nell'estrema linearità delle sue storie che assumono un carattere di universalità che non lascia indifferenti. Storia della redenzione di un misantropo afflitto dal proprio passato doloroso, intollerante e razzista più di facciata che per reale convinzione, riassume molto della sua cinematografia passata. Quando imbraccia il fucile con quello sguardo tagliente come un rasoio hai la netta impressione che il William Munny degli Spietati dentro di lui possa venire fuori in ogni momento.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Dexter '86  @  19/03/2009 21:56:46
   9 / 10
Il personaggio del "duro fuori e buono dentro" che si redime non sarà il massimo dell'originalià ma la storia viene sviluppata nel migliore dei modi, affrontando tematiche importanti come l'integrazione razziale e il rapporto tra padre e figlio, e non si cade mai nel banale. Tutto il film si regge in equilibrio tra una drammaticità di fondo (che si accentua soprattutto nel commovente finale) e un umorismo dissacratorio e politicamente scorretto (più presente nella prima parte) senza mai esagerare in un senso o nell'altro.
Perfetto Clint Eastwood nei panni di Walt Kowalski che sembrano essergli stati cuciti addosso.
Per quanto mi riguarda non credo che dimenticherò facilmente questo film e se veramente sarà l'ultima prova d'attore di Clint avrò un motivo in più per non farlo.

Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  19/03/2009 20:30:17
   8½ / 10
Pensare che lo stile Eastwood non mi ha mai entusiasmato. Questa volta , invece, cavolo se mi è piaciuto! Una storia semplice diretta in modo superbo: molti dei temi trattati, è vero, sono già apparsi in Million dollar baby, tuttavia in questo film emergono in tutta la purezza comunicativa della vecchia hollywood, mescolata ad una ruvidezza schietta, che al contrario del precedente, allontana la storia da qualsiasi retorica. Stupendo l’omaggio attoriale di Eastwood ad un personaggio intenso che si ama alla prima apparizione: un uomo pervicacemente abbarbicato alla propria corazza di pregiudizi, disillusioni, valori reazionari, rimpianti, colpe; una corazza che a poco a poco si sgretola grazie ad un incontro capace di far rinascere il piacere della scoperta degli altri lungo il percorso verso l’agognata pace interiore.
Del film ho apprezzato l’autoironia, un aspetto inusitato nella filmografia eastwoodiana, qui dosata con sapienza rende il film gradevole fino alla fine, e cosa importa se la storia è prevedibile fin dall'inizio, le ultime battute del film innalzano Mr. Kowalsky a mio personale mito cinematografico, punto.

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Ultima risposta 20/03/2009 18.37.50
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85sarina  @  19/03/2009 15:23:41
   9½ / 10
Da mystic river in poi in vecchio Clint non sbaglia un colpo e confeziona un film da nove e mezzo.
Una storia crudelmente attuale ma che viene narrata senza forzature e Eastwood sforna uno dei suoi personaggi migliori: un vecchio reduce di guerra razzista

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Credo che il successo di questo personaggio sia dovuto anche a certe somiglianze con il carattere dell'attore,considerato da molti burbero e schietto, questo Eastwood lo sa e ci ha giocato molto bene sopra.
Da vedere assolutamente

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Ultima risposta 19/03/2009 20.27.04
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  19/03/2009 14:55:21
   7½ / 10
Un buon film anche se ho apprezzato di piu' "changeling" del vecchio Clint!
Certo che in questo film il suo personaggio è davvero unico,ricorda il Clint dei vecchi tempi nel modo da duro di parlare...non tanto nel modo di agire dove,magari,mi sarei aspettato di piu'!
E in generale mi aspettavo di piu' anche per l'entusiasmo degli utenti che mi hanno preceduto...

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Ultima risposta 20/03/2009 11.01.45
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Invia una mail all'autore del commento Albertine  @  19/03/2009 14:19:30
   7 / 10
Ho da dire alcune cose negative su questo film...perché Eastwood deve SEMPRE andare alla ricerca della lacrima a tutti i costi? Anche con mezzucci piuttosto bassi ed in un modo talmente plateale da risultarmi irritante! Pare che voglia farci piangere per forza! La storia potrebbe essere commovente e triste di per sé non c'è bisogno di raccontarla spiattellandoci in faccia inquadrature palesemente tendenti al patetismo (vedi spoiler). Altro difetto riscontrato anche in Million Dollar Baby è l'esasperazione fino al paradosso ed alla caricatura dei caratteri negativi...ad esempio il figlio la nipote e la nuora (vedi spoiler) . Poi anche la logica che muove il prevedibilissimo finale (vedi spoiler). Il voto resta alto perché il film è divertente, mai noioso, bei personaggi e ottimi attori, Lui è grandioso ma non posso certo definirlo un film innovativo o interessante o un capolavoro...l'ho trovato un po' banale anche come sceneggiatura nonché per alcuni momenti della regia come ho già detto. Va bene che vuoi fare un film edificante di redenzione e di apertura verso il diverso, di amore per il prossimo...ma la credibilità in molti punti latita.

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TIGER FRANK  @  19/03/2009 11:51:57
   9 / 10
Molti dei temi cari a Clint compaiono in questo gran torino,sopratutto molti temi di Million dollar baby.
Un vecchio che non si riconosce piu' nella realta' che ormai non lo appartiene e non lo rappresenta.
Come nella famiglia di Maggie in MDB anche qui ci sono rapporti familiari andati d'aceto,c'e' sempre una figura femminile tosta e un pò androgina, il sarcasmo e il cinismo ("battutacce" che anche se razziste sono veramente spassose),c'e' sempre una sorta di riscatto e un prezzo da pagare perche' e' proprio vero che in questo fot.tutissimo mondo nessuno ti regala niente.Ci sono belle musiche specialmente la voce di Jamie Cullum per lo stupendo ending,c'e'

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER,c'e' l'emarginazione, la discussione disincantata sulla fede, c'e' sempre sotto una grande passione....li la boxe,qui la bellissima ford gran torino.
Per tutti questi temi,il film mi sembra un impasto dei suoi,precedenti,ottimi lavori in versione piu' edulcorata.
Comunque un'ottima pellicola:semplice,onesta e fila via che e' un piacere con un Clint,incrociato tra un Callaghan vendicatore in pensione e uno dei suoi personaggi cowboy dei film di Leone,sguardo accecato dal sole compreso.

E che dire poi dei fantastici grugniti?^^

Ma da nonno Clint non puoi pero'aspettarti capolavori ,non ha proprio la poetica dell'Autore, ma ottimi film si'.
Infatti NON lo considero un artista bensi' un OTTIMO artigiano.
E cmq,a me, riesce sempre a toccare le corde giuste,emotivamente parlando.

la moglie attuale tra tutti i suoi personaggi dice che quello che gli somiglia di piu'e' il "tipo"dei ponti di madison county.
Non stento a crederlo....
plausi per il mio nonno preferito!

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Ultima risposta 19/03/2009 18.26.06
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  19/03/2009 02:45:46
   7 / 10
Purtroppo non assegnerò nemmeno a "Gran torino" la fascia di miglior film del 2008. Devo dire che quest'annata ha sfornato buoni film ma nessuno da strapparsi i capelli e gridare al capolavoro. E si che dopo le delusioni di "The Millionaire" e "The Wrestler" ho confidato che questo film di Clint Eastwood avesse quella marcia in più che c'è stata ma molto timida.
Sicuramente il tema trattato è già visto, nulla di nuovo ma l'interpretazione di Eastwood in vena molto razzista-comica, riesce a coprire in parte e a dare più ritmo. I soliti valori della vita escono fuori con rabbia e in dose quantica è questo va bene e solleva lo spettatore durante la visione. Il finale che non t'aspetti poi completa l'opera che è si un bel film, ma ahimè, verrà dimenticato molto presto.

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Ultima risposta 20/03/2009 17.49.15
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harlan  @  19/03/2009 02:04:53
   10 / 10
grandissimo film di clint. ancora una volta.
ha un pregio che spesso non ho trovato in altri film: offrirti una serie corposa di messaggi sui quali riflettere, senza essere per questo un film pesante. anzi. il film ha una trama semplicissima, lineare, nemmeno tanto originale, ma proprio per questo riesce a trasmettere allo spettatore tutte le emozioni rappresentate, ti prende fino al punto in cui durante le scene stesse riesci a capire al volo ciò che il film ti vuole dire...pur non essendo mai retorico.
dico la verità, clint eastwood come attore non mi è mai piaciuto tanto, l'ho sempre trovato "troppo monoespressivo" , ma in questo caso quel suo viso tirato, quello sguardo felino e malinconico allo stesso tempo è il vero valore aggiunto della sua interpretazione. poche espressioni, tanti significati.
grande.


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Ultima risposta 21/03/2009 01.35.24
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Gruppo REDAZIONE maremare  @  19/03/2009 01:51:04
   9 / 10
Attraverso una storia semplice e lineare, il grande Clint sforna uno dei suoi migliori film.
Un film ruvido, sobrio, schietto e generoso, così come lo è l'animo di Eastwood: un attore che fu un'icona, un regista che è già leggenda.

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Ultima risposta 19/03/2009 10.48.25
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bandidu  @  18/03/2009 20:08:01
   8½ / 10
A mè è piaciuto abbastanza..non in maniera esagerata ma è decisamente un buon film,anche se Clint ci ha abituato a film di diverso spessore e con interpretazioni di contorno di gran lunga superiori.
Ho gotuto un casino nel notare certe sfumature nella sua interpretazione come il suo tono perennemente sarcastico e la sua sconfinata acrimonia per il mondo intero o quei continui grugniti e le smorfie quasi statiche nel suo volto,come quel labbro arcato,mi hanno fatto pensare in parecchie scene,al suo mitico personaggio nei western di Sergio Leone..
Peccato per il finale decisamente troppo scontato ma c'era da aspettarsi un epilogo del genere...

ANDECA  @  18/03/2009 20:04:47
   9 / 10
GRAN BEL FILM ENNESIMO CAPOLAVORO DI NONNO CLINT KE NN SMETTE MAI DI SFORNARE FILM SPETTACOLARI........GRANDISSIMA ANKE LA RECITAZIONE.

HeathLedger9  @  18/03/2009 19:16:18
   8½ / 10
film molto bello, da vedere, la prima parte fa anche ridere, grande clint, i voti in basso non hanno senso e cmq penso sia stata una persona con tante account a votare negli ultimi commenti !!! non diciamo *******, non è un capolavoro ma è un bellissimo film da vedere.

Invia una mail all'autore del commento AxelFoley  @  18/03/2009 19:08:01
   6½ / 10
La storia è toccante e anche abbastanza emozionante, Clint Eastwood nonostante l'età avanzata, se la cava bene, (anche il ruolo ovviamente se lo disegna su misura). I dialoghi mi sono sembrati, a tratti, un pò troppo banali, e nella sceneggiatura permane qualche vuoto, ma nel complesso è gradevole.
Non'è un successone come qualche altro film di Eastwood (paragonato a Million Dollar Baby ad esempio, se uno è emozionante 10 l'altro è 6), ma vengono cmq confermate le doti di regista di Clint, che da quando ha intrapreso questa strada non ne ha sbagliato uno.

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Ultima risposta 21/03/2009 18.23.50
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Dan of the KOB  @  18/03/2009 18:21:41
   7½ / 10
Altro gran film del vecchio Clint, sui livelli del già ottimo Changeling o dei precedenti Million dollar baby e Mystic river (del quartetto in questione l’ultimo nominato è il mio preferito)!
Il tema trattato non è niente di nuovo e a leggere la trama uno potrebbe pensare a qualcosa di visto, rivisto e scontato invece la bravura del texano dagli occhi di ghiaccio sta proprio qui, nel rendere particolare questo film inserendo un personaggio indimenticabile (il suo) che con la sua verve e le sue battute caratterizza ¾ della pellicola rendendola a tratti molto simpatica! Ottimo poi il finale!
Gli unici limiti che riconosco nel cinema di Eastwood sono a livello tecnico, il suo cinema è troppo classico per i miei gusti, non sperimenta mai e non cerca di sorprendere lo spettatore con particolari inquadrature o sequenze e questo è veramente un peccato!
Per il resto non rimane che aspettare il suo prossimo lavoro!

Invia una mail all'autore del commento malocchio  @  18/03/2009 17:16:58
   5 / 10
urca,trovandomi di fronte a tutti questi commenti entusiasti mi dispiace davvero di dover andare controcorrente,questo film mi è parso un pò troppo banale e scontato,d'accordo il personaggio di eastwood è ben caratterizzato ma questo non è bastato per coinvolgermi ed emozionarmi,l'interpretazione del bambino asiatico è terribile e certi siparietti del tipo:un vero uomo dovrebbe parlare così e americanate simili le ho trovate piuttosto imbarazzanti e fuori luogo(parla un pò troppo da solo da risultare talvolta poco spontaneo), clint sarà sempre clint ma un pò di ruggine questa volta io l'ho notata.
Si salva il finale che forse è l'unica cosa a non sapere di già visto

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Lunamagica  @  18/03/2009 14:27:04
   5 / 10
non mi ha convinto, e non ha convinto nemmeno gli altri che ieri sera erano con me al cinema. Troppo uguale con gli stessi temi del signore che riscopre la natura di se stesso e bla bla.. Cmq bravissimo Clint Eastwood a recitare!!!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  18/03/2009 12:42:14
   7½ / 10
Difficile da commentare. Allora: è un gran film, ma non lo reputo il capolavoro di Eastwood. Anzi, per dirla tutta, mi stupisce tutto il clamore suscitato negli ultimi commenti. I pregi ci sono, il Kowalski interpretato dal buon Clint rappresenta sicuramente l'apice di un'intera carriera, dotato di un'ironia implacabile, scorretto e feroce, capace di racchiudere gran parte dei temi cari all'ultimo autore vero ancora presente a Hollywood. La figura del padre perduto, la necessità di dover dare un seso alla propia esistenza...spunti ricorrenti capaci di ricordare molto da vicino il Frankie Dunn di Million Dollar Baby. Ma quello era un film perfetto, mentre Gran Torino non risparmia caratterizzazioni abbastanza approssimative (vedi le baby gang) e un finale secondo me troppo forzato...non lo so, sicuramente è un problema mio ma qualcosa non mi ha convinto, forse lo dovrei rivedere tanto per riconsiderare alcune sfumature.

27 risposte al commento
Ultima risposta 20/04/2009 23.41.11
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Vimark  @  18/03/2009 12:13:16
   9 / 10
Bellissimo film. Ha il pregio di non essere per niente scontato, compreso il finale. Scorre bene, lo si vede con piacere, non annoia.
Paragonato a tanti film ampiamente sopravvalutati che sono usciti al cinema negli ultimi tempi e che, a mio avviso, hanno deluso le aspettative merita un giudizio lusinghiero.

Sabatoun  @  18/03/2009 11:50:55
   5½ / 10
Questo film nella top25 di tutti i tempi è il sintomo che veramente "s'è perso il capo". Ma capolavoro di dove ? ma di che ? Tutta sta profondità io non l'ho vista, ma veramente ancora c'è gente nel 2009 che si commuove a vedere un vecchio burbero che riscopre i sentimenti ??? ma viaaaaa non scherziamo per piacere ... I figlioli di Clint sembrano Mastella e la su moglie, veramente caratterizzati male e riescono a essere anche più stro-nzi del Mastella vero ! Il pretino rosso boh, un personaggio che non dà e non toglie nulla, se tu ci mettevi uno stendino gl'era uguale !Tolto Clint il meglio attore gl'è il su cane labrador, ho detto tutto ! L'unico personaggio ganzo è il cinesino che però anche lui nel suo evolversi non è che ti coinvolga granchè, diciamo la verità !

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILERVeramente un gran colpo di scena !!! Mi immagino ci abbiano lavorato sopra almeno una dozzina di scimmie urlatrici per creare un colpo di scena così ! Poi il film nel suo complesso è girato anche bene, per carità diddio, ma tutti sti voti altissimi sono ridicoli, posso capirli se fossimo su un sito americano di segaioli quindicenni ma da filmscoop mi aspetto qualcosina in più, con tutti gli esperti che ci sono !

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Ultima risposta 06/04/2009 14.10.12
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Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  18/03/2009 09:59:48
   9 / 10
Ma che bello questo film. Il buon vecchio Clint se ne esce con questo bellissimo lavoro, cucito su misura per lui. Nonostante in un primo momento possa sembrare l'elogio del politicamente corretto e del banale, in realtà questo film americano si rivela una feroce critica all'america perbenista e un elogio della multietnicità, vero fulcro dell'america d'oggi. Il personaggio segue la rotta di altri personaggi dello stesso regista, la continuità rende sensata una carriera costellata da tanti capolavori e film meno riusciti ma comunque buoni. Kowalski, questo razzista per modo di dire, polacco americano, non è altro che lo sviluppo di un unico e coerente personaggio/Eastwood. I suoi comprimari (italiani, irlandesi) sono anch'essi come lui, hanno costruito l'america classica di Clint pezzo per pezzo, come i padri fondatori e i colonizzatori di altri tempi. Essere Americano è cio che gli accomuna tutti e gli distingue dai "parassiti", che prendono senza dare, che distruggono invece di costruire. Per il resto le tematiche sono le solite: il ruolo dei genitori, troppo, molto spesso putativi, scelti dalla vita e non da un capriccio del caso. Il bene che si confonde con il male (e una persona fondamentalmente buona si macchia di cose terribili), la vita con la morte. Il tutto poi si chiude con la voce del buon vecchio regist/attore/autore. Bellissima, che sa di vissuto, come la storia che ha raccontato.
C'è da chiedersi cosa tirera fuori dal cilindro la prossima volta il Mago Clint

albio19855  @  18/03/2009 00:54:29
   8 / 10
Bellissima regia e intepretazione,come al solito. Grande Clint. Ottima pellicola

Invia una mail all'autore del commento DonD  @  18/03/2009 00:53:07
   10 / 10
Meraviglioso personaggio, film emozionante. X me si merita un 10!

Tautotes  @  17/03/2009 23:42:07
   8½ / 10
Certamente un bellissimo film, da 8. Ma l'intepretazione di Eastwood merita un mezzo voto in più. Dopo Changeling, altra perla dell'intramontabile.

gixtax  @  17/03/2009 23:41:45
   9 / 10
Grande Clint, sia come regista, sia come attore. Storia originale, ben costruita e molto drammatica.

Invia una mail all'autore del commento SPIZZDAVIDE  @  17/03/2009 19:23:59
   9½ / 10
Clint Eastwood superbo sia come attore ( nonostante gli anni ) che come regista.
Questa pellicola è senza dubbio tra le sue migliori creature.
Voto 9 al film , voto 10 alla sua interpretazione. MEDIA VOTO: 9,5
ASSOLUTAMENTE DA VEDERE !!!

cyberkay  @  17/03/2009 19:05:13
   8 / 10
Straordinaria interpretazione.! Grande Clint!

benzo24  @  17/03/2009 18:29:18
   6½ / 10
buon film sopratutto dopo il passo falso di changeling, eastwood torna a recitare e fa una grande parte, un uomo vecchio prossimo alla morte, solo, antipatico ma non certo razzista come è stato detto. le battute rozze che non fanno ridere (è antipatico come già detto) le fa anche con i suoi amici, nessuno è americano nel film, lui stesso è un polacco. ripeto un buon film, ma non certo un capolavoro, anzi gran torino mostra tutti i limiti e gli stereotipi a cui ormai eastwood è abituato e a cui ci ha abituato, cerca di essere profondo, commovente, buonista e moralista...sono distanti fli anni degli spietati dove il bene si confondeva con il male, dove la vittima e il carnefice erano spesso la stessa persona.

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Ultima risposta 18/03/2009 18.18.00
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  17/03/2009 18:10:00
   8½ / 10
NESSUNO E' COME SEMBRA - Più cerca di nascondersi (difendersi) e più l'Eastwood di oggi parla di un mondo contemporaneo ribaltato, senza ragione e soprattutto senza radici/confini precise/i. Alla fine ci insegna a parteggiare per questa specie di John Wayne che parla come un nostro scandaloso ministro (Calderoli ehm), per questo Callaghan che sembra esprimere quanto sia inevitabile l'impossibilità di estinguere le ragioni private e sociali della nostra intolleranza.
La verità sconvolgente è che questo cinema abbraccia decenni di storia e del suo cinema (persino il malinconico tramonto Guthriano di "Honkytonk man") e si appropria anche dei personaggi che l'attore/regista ha voluto donare ad altri (il maelstrom di Mystic river, la Swank di Million dollar baby) riscattando formalmente l'amarezza (non solo il cinismo) del cinema di Don Siegel davanti alle tavole degli "ideologhi crociati" di tanti anni fa.
UN UOMO, OGGI - Kowalski - un personaggio che deve molto indirettamente a Peckinpah (così determinato a difendere - più che se stesso - il territorio ambivalente della vita ehm altrui) e mi stupisce che nessuno l'abbia notato - telefona al figlio dopo aver letto un presunto referto medico: è al suo ultimo, inutile e disperato (la prima prova in cui cela l'orgoglio per resistere) di cercare amore/aiuto, ma è già tardi. La famiglia è come quella di Million Dollar baby, ma quest'episodio di intensissima emozione è come artefatto da una solida dose di consapevolezza umana (maschile).
Kowalski è oramai lontano, scompare ancora una volta ma stavolta come l'eroina di Million... cerca l'eutanasia nel coraggio, la sfida neutrale contro l'ingiustizia della vendetta e delle armi. Disarmato, così classico ma anche discretamente spiazzante rispetto a quanto ci si aspetta.
NE' QUI NE' ALTROVE - Le ragioni della fede (con la presenza edificante e un pò viscida del prete) sfumano davanti alla parabola del bene e del male, davanti alla vita "che non si conosce" quanto la morte o la rabbia ("La cosa che tormenta di più un uomo è quella che non gli hanno ordinato di fare").

In definitiva un film amarissimo disperato per cui non c'è alcuna ragione di ridere o sorridere (magari davanti alle rozze battute razziste di W.) che ancora una volta chiama a raccolta il declino della famiglia occidentale, la separazione etnico-razziale, le contraddizioni sociali dell'omologazione razziale, o anche la dipendenza (tarda e fuori-tempo massimo) per lo status symbol (la macchina d'epoca).
Non sarà il suo vertice assoluto (è giusto immolarsi per redimersi o l'unica redenzione plausibile è la reazione che non ti aspetti?) ma io ho respirato la stessa Sete d'amore che, per dirla alla Mishima, accompagna gli uomini sbagliati a sconfiggere la brutale ottusità che li circonda e li imprigiona

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Ultima risposta 20/03/2009 22.12.05
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satko  @  17/03/2009 17:04:15
   9 / 10
Molto molto bello,Clint Eastwood in gran forma,come il vino che più invecchia più migliore,interpretazione immensa.

yaya  @  17/03/2009 16:21:05
   9 / 10
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  17/03/2009 15:52:31
   9 / 10
Lontano dai clamori di Spielberg ("Flags of our fathers" e "Lettere da Iwo Jima") e dalle megaproduzioni ("Changeling") Eastwood riesce ad esprimere il proprio cinema classico ancora meglio, liberandolo all'ennesima potenza grazie ad una storia piccola, di nessuna importanza, ma potente come un colosso. Il reazionario Kowalski (cognome polacco per antonomasia, da Tennessee Williams, Kazan e Brando in poi) è razzista nel gergo ma non nel cuore, e senza mai rinunciare ai suoi amati sfottò razziali incede a schiena dritta verso un finale drammatico e bellissimo: l'ispettore Callaghan è invecchiato, e con lui i pruriti machisti; è tempo che la storia del cinema si arricchisca di nuovi eroi.

patt  @  17/03/2009 13:19:35
   9 / 10
Gran film, mi piace e mi emoziona molto questa capacità schietta e scarna di mostrare, senza un velo di retorica nè demagogia, gli estremi opposti di un uomo, dalla discriminazione alla "redenzione".
Tra sputacchi e musi gialli segni della durezza ma poi vezzo di un personaggio che non cerca nè compromessi nè attenuanti, appare vibrante e prepotente quell'integrità salva, nonostante il passato, ma soprattutto nonostante il presente.

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Ultima risposta 27/03/2009 13.46.34
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emanuele1818  @  17/03/2009 11:54:05
   10 / 10
nn c'è nulla da commentare, un capolavoro assoluto!!!
grande clint....andate a vederlo subito!!!

Zurlistuta  @  17/03/2009 09:07:27
   9 / 10
Signori questo è un gran film, il Clint nn ne sbaglia uno.... Davvero bello davvero intenso davvero eccellente.

khallistos  @  17/03/2009 01:40:47
   9½ / 10
Beh, che dire, questo film dà la conferma che gli Oscar sono per certi versi ormai non rappresentanti del bel cinema.
Probabilmente questo è il miglior film dell'anno, e non ha ricevuto nemmeno una nomination?
Troppo spiazzante? Troppo "razzista" (formalmente e non sostanzialmente come ovvio)? Troppo poco Hollywoodiano?
A voi la risposta.
Per me è la conferma che Clint è uno dei più grani registi viventi.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

marfsime  @  16/03/2009 23:24:52
   9 / 10
Ancora una volta Eastwood si conferma un grandissimo attore e un superbo regista. Molto bella la storia che lascia spazio a mille riflessioni e molto bello anche il personaggio di Kowalski..anziano burbero dal carattere d'acciaio che saprà trovare la soluzione ai problemi che affliggeranno i suoi vicini di casa. Un film eccellente che merita assolutamente una visione.

corvo4791  @  16/03/2009 22:13:00
   9½ / 10
Beh... che dire ? CLINT E' CLINT e non si discute.

Finale assolutamente non prevedibile.

Fantastico.

BlackNight90  @  16/03/2009 22:00:02
   9½ / 10
Ormai non ci sono più parole per elogiare Clint Eastwood.
Gran Torino (che bel titolo) è forse il suo film più personale e rappresentativo tra quelli che ho visto, non solo perché ne è il regista, sceneggiatore e attore, ma perché mi è sembrato di assistere ad una vera e propria lezione di vita che veniva direttamente dal suo animo. Col suo carattere schietto e burbero, con le sue battute taglienti e apposta razziste per suscitare un'amara comprensione sulla terribile normalità del razzismo di oggi, e anche per alleggerire un film la cui amarezza a tratti è quasi opprimente; il suo volto vecchio e scavato dagli anni, così espressivo (finalmente!) quando grugnisce, quando prova un flebile disgusto, un volto che fa percepire la rabbia di un uomo che nella visto e fatto molte cose orribili, ma non accetta che ne accadano altre e perciò si prepara, inevitabilmente, alla sua ultima battaglia, spinto dal rimorso e dal senso di giustizia.
Gran Torino non parla solo di razzismo, ma anche dell'incomunicabilità nella famiglia odierna, della religione che non dà conforto, del senso di inevitabile solitudine e disinganno nei confronti della società che la vecchiaia inevitabilmente porta, e di molte altre cose.
Lo stile di Clint, così asciutto ed essenziale, quasi scarno, colpisce con durezza e lascia in chi lo guarda una scia di afflizione e disillusione.
Eastwood è uno dei pochi a sfornare tanti film sempre significativi, che hanno qualcosa da comunicare, uno dei pochi veri autori rimasti, quando se ne andrà un (altro) pezzo di cinema se ne andrà con lui. Grazie Clint.

22 risposte al commento
Ultima risposta 02/05/2009 19.43.10
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Invia una mail all'autore del commento Gidan  @  16/03/2009 21:22:34
   10 / 10
che dire di questo film....emozionante....si vede la grandissima impronta di un grande come Clint Eastwood....lo andrei a rivedere decine e decine di volte

scottlumber  @  16/03/2009 18:04:15
   10 / 10
Non c'è molto da dire se non: correte al cinema! un film incredibile!
Tutti i film che negli ultimi mesi hanno suscitato le simpatie del pubblico (anche quello più esigente - da Milk a The Wrestler per intenderci) non possono tenere il passo di quest'opera realizzata con una maestria che può essere solo il frutto della combinazione di età e intelligenza cinematografica. Qui siamo almeno una spanna avanti. Grande Clint!

2 risposte al commento
Ultima risposta 24/03/2011 13.25.27
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AKIRA KUROSAWA  @  16/03/2009 16:25:15
   10 / 10
semplicemente super, sapevo di apsettarmi un bel film, ma non immaginavo che mi sarebbe piaciuto cosi tanto. una storia semplice, ma raccontata in maniera perfetta da un regista superbo quale è clint sia sul piano registico che recitativo. storia seria, temi trattati molto complessi, come il discorso razziale, il tema della vendetta, ecc, ma raccontato a volte con ironia, e il vecchio clint in questo ci fa sbudellare. non ho visto molti film di eastwood regista , ma posso dire che fino ad ora è il migliore suo che ho visto; certo, si tecnicamente ha fatto sicuramene film migliori: milion dollar baby, mystic river, gli spietati, ma seppur reputi tutti questi capolavori ,nessuno mi ha emozionato quanto questo. mitico clint!

W_borgaretto  @  16/03/2009 16:21:58
   10 / 10
Che commentare.. oO?
Bastano poche parole per giudicare un film con le @@,
un capolavoro, ottimo, ti fa entrare nel film gia dalla prima scena !!!
Clint Eastwood colpisce ancora, Nm.1°
Medaglia al merito!!
Da non perdere assolutamente!!!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento mkmonti  @  16/03/2009 14:04:59
   8 / 10
Incredibilmente ignorato dall’Academy, Gran Torino è un film ruvido, di quelli che non si vedono più, come quelli di una volta! Pollice alzato e mano tesa, pronto a sparare sul mondo, il vecchio veterano di Corea, Walt Kowalski, razzista, patriota all’ennesima potenza, consumato da un male incurabile, vive rinchiuso nel suo giardino all’ombra del suo più grande bene, una fiammante Gran Torino del ‘72. La moglie è morta, i figli sono lontani finchè la solitudine è rotta dall’arrivo di una famiglia di “musi gialli” che a poco a poco risucchia le sue giornate, invertendo il registro filmico buoni/cattivi; la sua vita cambia e quello che prima era un anziano pesante e sospettoso si trasforma nel modello da seguire per il giovane Thao, fino al riscatto finale. Non c’è che dire…Gran Torino è il tassello definitivo di una serie di pellicole pressochè perfette, che “l’ispettore Callaghan” ci sta regalando inaspettatamente negli ultimi anni di vita. Questa volta Clint sfrutta la visione ristretta e intollerante del protagonista per raccontare una realtà altra - quella della comunità degli Hmong - attraverso la relazione padre-figlio che si instaura tra Kowalski e il giovane asiatico. Ancora un burbero dal cuore d’oro, come in “Million dollar baby”, ma questa volta Eastwood non fugge, anzi Walt è mitizzato fino all’eroismo. Si sorride, a tratti si ride, in altri si sogghigna per la rabbia, per i più sensibili si potrebbe arrivare financo alle lacrime, ma la cosa certa è che Clin Eastwood non sbaglia più un fim! Gran Torino, in una frase, è il complesso ritratto di un uomo che ha fatto dell’odio verso gli altri la sua ragione di vita, la Gran Torino lasciata a Thao e alla fedele Daisy se l’è però portato via.
www.politicallyscorrect.it

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Ultima risposta 16/03/2009 14.20.33
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Delfina  @  16/03/2009 12:38:39
   8 / 10
Ennesima parabola clintwoodiana girata con grande maestria. il tema del "buon americano" torna alla grande riscattando, con un finale grandioso, dal messaggio inedito e sovversivo, una trama che vede Eastwood gigioneggiare un po' troppo nel suo ruolo di vecchio burbero, ma buono.
Una meditazione sulle età della vita e sul degrado moderno della american way of life.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  16/03/2009 12:15:28
   8 / 10
Ad oggi, il mio film preferito di Clint Eastwood (e ne ho visti ben 4).
A parte la mia personalissima scarsa sensibilità verso l'ispettore Callagham, questo Gran Torino è veramente un ottimo lavoro in grado di tenerti incollato ed appassionarti dall'inizio alla fine.
Probabilmente è uno dei film con più battute a sfondo razzista che abbia mai visto: prese in giro che visto lo svolgimento della vicenda vanno prese con il sorriso (anche se, come già scritto, la cultura coreana viene un pò troppo stereotipata).
Ho apprezzato molto il vecchio Kowalski: riflessivo, ironico e autoironico in tutta la sua testardaggine e malinconia, in grado di interpretare un personaggio che rispecchia nel mio immaginario il vero Clint Eastwood.

Quelli che io considero"limiti" della pellicola sono le caratteristiche intrinseche dei film del regista originario di San Francisco, ovvero una confezione di cinema classico americano e una certa prevedibilità nello sviluppo della vicenda.
Ma questi son gusti personali, ciò non toglie che questo Gran Torino convince in toto.

10 risposte al commento
Ultima risposta 21/03/2009 23.39.35
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Rand  @  16/03/2009 11:57:41
   9 / 10
Eastwood è anziano, e si vede, in genere i "vecchi" vanno piano, lui invece sforna capolavori come un umile artigiano qual'è.
Un uomo scolpito nelle emozioni, che mi ha fatto commuovere come pochi. La storia è di una semplicità disarmante, per questo è così bella!
Walt rimarrà nel mio immaginario per molto tempo...
Finale INCREDIBILE, alla Eastwood.
Quegli scribbacchini dell'Academy dovrebbero dargli un oscar solo per la qualità del film, ma non accadrà, quest uomo mi mancherà, spero che resti ancora a lungo a sfornare i suoi sogni di compassione.
L'icona degli Stati Uniti, un bianco di 78 anni, repubblicano ma più progressista di tanti Spandiletame del Congresso.
"Vedi ragazzo io ormai non ho più niente da perdere, tu si invece,lo vuoi sapere che cosa si prova ad uccidere un uomo?
Non ho parole....

Invia una mail all'autore del commento deborina  @  16/03/2009 11:25:38
   9½ / 10
Struggente. Una trama sobria, lineare, senza colpi di scena ... anzi se volgiamo quasi prevedibile in certi punti... ma capolavoro di regia e di intepretazione. Mai noioso, mai scontato, mai banale, dolcissimo, commuovente. Straconsigliato. Per me il più bel film dell'ultimo anno...

Gruppo COLLABORATORI Gabriela  @  16/03/2009 11:19:25
   9 / 10
Le storie di Clint fanno riflettere anche durante i titoli di coda e ancor di più se pensiamo che questo signore ha anche scritto e cantato la bellissima canzone Gran Torino insieme al figlio Kyle.
Eccellente il ritratto dello scontro tra le culture, Walt che si apre lentamente dopo essere stato chiuso per anni come un lucchetto; porta con se tanti rimorsi e non accetta il fatto che il mondo è in evoluzione.
È un film carico di malinconia sulla redenzione, sulla fine del tempo e del sogno americano.
Gran Torino è questa macchina perfetta che unisce mondi diversi e culture opposte.. il tutto confezionato da un maestro... Clint sei grande!

Mi ero sempre chiesta che fine avrebbe fatto Harry Callaghan una volta ritirato dalla polizia e andato in pensione... ecco la risposta!

8 risposte al commento
Ultima risposta 17/03/2009 09.04.15
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  @  16/03/2009 10:59:49
   8 / 10
Clint rimane all'interno della recitazione classica e ieratica del western ma inserendo gli ingredienti giusti del dramma sociale contemporaneo. Il meccanismo western è evidente nele tensioni dirette del viso contro viso e delle scene con la pistola.

Nella realtà i pregiudizi razziali sono molto più radicati e difficili da spigolare per cui il film piace proprio per ciò che manca oggi: la tolleranza razziale.

Un uomo che non era un eroe in Corea lo diventa nel campo civile, è un'idea che piace e che almeno nell'imaginario si sogna possa esistere.

liga1976  @  16/03/2009 10:17:08
   10 / 10
CAPOLAVORO in tutti i sensi punto e basta!

favam  @  16/03/2009 09:59:34
   10 / 10
Il più bel film diretto da Clint e scusate se è poco. La Ford Gran Torino sport è la macchina che Walt Kowakski, reduce dalla guerra di Corea e decorato con medaglia al valore, venera sopra ogni altra cosa o persona. Non gli è rimasto molto altro nella vita: l'adorata moglie è morta, i figli, le nuore e i nipoti, con cui non ha mai legato, pensano solo a come sistemarlo definitivamente in qualche ospizio piuttosto che a spartirsi l'eredità, lontani sensi di colpa, ancora sopiti e dai contorni sfumati, cominciano a scalfire le sue ataviche certezze; gli rimane appunto la "Gran Torino" ed una vecchia cagna, Daisy, silenziosa testimone del suo mondo che va a pezzi. Walt, nonostante sia vecchio e gravemente malato conserva però una vitalità sorprendente, ma, soprattutto, un misto di odio e razzismo verso i "musi gialli" contro cui ha combattuto. Il suo quartiere ormai è colonizzato dalle razze asiatiche e la sua dimora, con tanto di orgogliosa bandiera americana emblematicamente esposta, rimane l'ultimo avamposto di fronte al nemico. Sarà però un'enorme famiglia coreana stabilitasi vicino a lui che a poco a poco lo solleverà da tanta cupezza e povertà d'animo inducendolo ad un gesto estremo che lo nobiliterà per sempre.

Regia incredibile per un film strepitoso, ma ormai non ho più superlativi da spendere per Clint Eastwood perchè non sbagliare nemmeno un film è impresa da guinness.
La pellicola in america è stata accolta,in alcuni casi, abbastanza severamente per una sceneggiatura colpevolizzata di indulgere in troppi stereotipi nel rimarcare il razzismo contro gli orientali, ma, francamente, ormai credo che i critici americani siano arrivati alla pazzia estrema per manifesta abbondanza di materia di prima scelta. Da parte mia vi chiedo solo di dedicargli l'attenzione che merita un capolavoro del genere e credetemi sulla parola se vi garantisco che non ve ne pentirete. Perchè non sia stato in gara per l'oscar rimane per me un grandissimo mistero, forse è arrivato fuori tempo massimo. Buono il doppiaggio italiano, e non era impresa facile, anche se è preferibile, a parer mio, vederlo in lingua originale per alcuni giochi di parole non perfettamente traducibili. Giudizio finale : capolavoro senza se e senza ma! Quando ci vuole ci vuole!!!

HATEBREEDER  @  16/03/2009 09:13:01
   9 / 10
Un film quasi perfetto, che mescola mirabilmente (auto)citazioni (ma rielaborate sotto un'altra ottica), battute razziste di uno scorretto senza pari (giuro che ho riso come un deficiente tutto il tempo) e quella drammaticità tipica degli ultimi film di clint, che emerge soprattutto nella seconda parte. Unica pecca, forse, la recitazione non all'altezza del piccolo muso giallo, o almeno ad una prima visione così mi è parso. Comunque per il resto è già una pietra miliare.

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Ultima risposta 18/03/2009 08.59.11
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A cura di The Gaunt

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ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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