jackie brown (1997)

non ho mai visto un film cosi lungo dove non mi sono mai stancato un secondo a vederlo... sono convinto che tarantino riuscerebbe a fare un film che duri mezza giornata senza cedere un minuto. grande film bella storia

"Pulp Fiction" è stato più che altro un manifesto di estetica (e indirettamente di etica) cinematografica. Con "Jackie Brown" Tarantino comincia a sviluppare e a mettere in pratica le enunciazioni tecniche, stilistiche e di contenuto che tanta impressione avevano suscitato in tutto il mondo.
Dopo "Pulp Fiction" l'attesa era grande; tutti aspettavano di vedere cosa avrebbe tirato fuori dal cilindro la più grande promessa cinematografica degli anni '90. All'uscita di "Jackie Brown" i puristi del novello genere pulp storsero un po' la bocca. Sembrava che Tarantino volesse quasi rinnegare le caratteristiche stilistiche (montaggio atemporale e legato al tipo di azione, svalutazione della trama generale a favore dei piccoli episodi conchiusi in sé, supremazia dello stile sul fatto, mescolanza dei generi, appiattimento e stereotipizzazione dei caratteri, astrazione dalla società e dalla storia) e volesse quasi venire a patti con lo stile "classico" ("Jackie Brown" segue una trama e un filo logico fattuale, ha un montaggio generalmente conseguenziale ed esplicativo, i caratteri mostrano un certo sviluppo e si accenna a una certa introspezione sentimentale, la realtà sociale - i pregiudizi razziali - ed economica - la difficoltà di trovare lavoro, di avere una pensione - entra in gioco).
In realtà Tarantino rispetta i principi cardini del suo cinema: la "nobilitazione" del ceto medio-basso, la fedeltà al sogno americano, l'esaltazione dell'individualismo e del cinismo. In più ci aggiunge alcuni temi che verranno sviluppati a fondo in "Kill Bill": l'emergere di una figura cardine protagonista, sulle esigenze della quale misurare ciò che è bene e ciò che è male; la preminenza data al genere femminile come quello intimamente più forte (omaggio a sua madre); un finale risolutivo e "positivo".
Le citazioni in "Pulp Fiction" erano un po' dei vezzi e dei tentativi di dimostrare la propria bravura. Visto il grande successo, l'entusiasmo, il formarsi di fan dediti solo alla ricerca della fonte della citazione, Tarantino ha pensato bene per i film seguenti di impostarli strutturalmente sulla citazione continua e addirittura sulla rivisitazione di interi generi. Questa del citazionismo è una condanna a cui Tarantino forse non riuscirà mai più a liberarsi. Fatto sta che "Jackie Brown" visivamente e sonoramente si rifà apertamente al genere della blacksploitation e più in generale all'America nera anni '70. Tantissimi sono gli omaggi (strutturazione di scene, tipi di ripresa, proposizioni di caratteri) a questo genere. Tecnicamente c'è poi un susseguirsi di soluzioni stilistiche fra le più varie (piani sequenze, primi piani, campi-controcampi) e soprattutto l'uso originale del punto di vista che in genere corrisponde all'oggetto dei discorsi. Si tratta di soluzioni già usate che Tarantino riutilizza personalizzandole. La civiltà del riciclo ha il suo campione cinematografico proprio in Tarantino.
La cosa che mi ha più colpito di più di questo film è l'implicita negazione etica del tipo esaltato in "Pulp Fiction". All'inizio del film sembra che il protagonista sia Ordell, un tipo ritagliato sulle "Iene" e sui killer di "Pulp Fiction", un tipo cinico, egoista, materialista che si esalta (e esalta il modello di riferimento, l'americano di bassa estrazione e di scarsa cultura) con l'arguzia del linguaggio e la forza del luoghi comuni e dei pregiudizi. Nel corso del film la sua figura oltre ad essere ridicolizzata viene eticamente svalutata. Di fronte a lui sta Max, un tipo altrettanto cinico e materialista ma di natura gelida, non spreca una parola e non abbocca alle provocazioni di Ordell; si mantiene strettamente sui fatti e nel corso del film rivela una notevole intelligenza e comprensione della psicologia degli altri.
La figura che però durante il film piano piano emerge è quella di Jackie, le cui doti sono soprattutto la scaltrezza, l'intelligenza e la capacità strabiliante di controllare le proprie espressioni, i propri atti, ciò che trasmette agli altri. Si precisa meglio l'eroe di Tarantino che avrà poi il coronamento con Kill Bill: è una persona individualista, decisa, sicura, cinica, fredda, che non si fida di nessuno e che usa benissimo l'astuzia, l'intelligenza; non cede ai sentimenti ma dentro dentro ne sente il bisogno. Jackie Brown è probabilmente il carattere più umano e reale fra quelli messi in scena da Tarantino. Di filmico ha il fatto che crede al nuovo sogno americano, cioè la possibilità di arrivare subito a una grande fortuna in denaro (non importa se in maniera illegale) e godersela all'estero. Nonostante che Kubrick con "Rapina a mano armata" abbia dimostrato la vanità materiale di questo sogno, e Penn con "Gangster Story" la vanità esistenziale, Tarantino coltiva e asseconda questa aspirazione segreta dell'americano di bassa estrazione, appunto il "nuovo sogno americano".
"Jackie Brown" è un film pieno di potenzialità sprecate. Pesa come un macigno il fatto che i caratteri di Jackie e di Max non siano stati maggiormente sviluppati e scandagliati; non sappiamo niente del loro passato, di ciò che realmente sentono. Cosa rappresenta la solitudine per loro? Max ce ne avrebbe di cose da dire al riguardo, forse. Tra l'altro, come mai alla fine rifiuta di partire con Jackie? Cosa gli è scattato dentro?
Purtroppo del disagio esistenziale a Tarantino non può che fregare un càzzo, tanto per usare l' elegante ed intelligente modo di far esprimere i suoi personaggi, che il pubblico ama tanto. Se non fosse così preso dal suo narcisismo cinematografico e sviluppasse di più l'introspezione dei personaggi farebbe delle opere più ricche, ancora più memorabili, ancora più belle.

ottima interpretazione di jackson....

Un Tarantino diverso in un thriller sicuramente lento a decollare ma appagante e ben sviluppato, insolito ma promosso sicuramente

L'ho visto perchè mi attirava il fatto che fosse di Tarantino.

Mah... Sicuramente positivo. Però mi aspettavo assolutamente molto di +. La storia era sì originale, ma fino a un certo punto... Si è già visto molte cose simili.

Ottima l'interpetazione di Jackson. Che fà davvero un ottima coppia con Quentin regista.

Ottima prova anche per Michael Keaton, che secondo me è sempre stato un attore di alto livello.

Banale e inutile quella di De Niro, che sembra messo lì così...

Quasi un capolavoro.
Quasi per la lentezza della pellicola che penalizza un pò la visione.
Cast eccellente.
Scene memorabili e diversi colpi di scena efficaci.
Il finale è uno splendore.

altro grande fil del mio regista preferito.

Dopo il clamoroso successo di "Pulp fiction" diventato un cult il giovane Tarantino era alla prova del nove...cercare di girare qualcosa di nuovo ma che al tempo stesso non possa deludere i fan del film precedente!
Ci riesce in buona parte grazie ad una sceneggiatura,come sempre,molto curata,ad un cast azzeccato dove Samuel ruba la scena a,nientepocodimenoche,De niro!
La regia non sembra quella di un ragazzino ma di un esperto del settore o almeno di un amante di questa disciplina...
Se "pulp fiction" è un film da "8" qui siamo leggermente piu' bassi perche le trovate "Tarantiniane" sono sicuramente meno!
Un film ingiustamente considerato "minore"...

Se la trama è troppo intricata che non ti ci raccapezzi più e se le due ore e mezza si fanno sentire, allora vuol dire che Tarantino non era in grande spolvero quando ha fatto il film.
Le sceneggiature, cmq, dovrebbe scriverle sempre lui e lasciare ad altri i perfetti meccanismi ad orologeria creati dagli scrittori.
Il film in sé è discreto, ma scompare rispetto ai due precedenti.

Da antologia l'inizio: salottino vista mare, Samuel in versione casalinga con piedi neri all'aria che mostra fiero al suo amico De Niro il video "chicks who love guns" e mette ad alto volume per far sentire la voce delle sue ragazze.
Era questo il Tarantino che avrei voluto per tutto il tempo.

Sono un grande fan di Tarantino ma devo dire che con questo film (secondo me il peggiore della sua carriera di regista, l'unico che non mi sia piaciuto) ha commesso un passo falso. Il film è lento e i dialoghi non sono quelli che sono abituato a vedere nei film diretti dal maestro. L'ho trovato anche poco originale. Neanche i personaggi mi sono piaciuti più di tanto, eccezion fatta per Robert De Niro (memorabile la scena in cui

SPOILER), il cui personaggio però è stato approfondito troppo poco.
Ho provato a cercare un motivo per salvare questo film ma non ci sono riuscito. Poco male: anche i più bravi possono sbagliare e Tarantino si è ampiamente rifatto con "Kill Bill" e "Bastardi senza gloria".
P.S. Orribile il look di Samuel L. Jackson.

L'ho trovato estremamente lento e con dialoghi non all'altezza degli altri film "made in Tarantino".

Forse sconta il prezzo del tempo, ma non mi ha entustiasmato sotto nessuno punto di vista.

Discreto e ben costruito, ma pecca in lentezza

Davvero niente male...inferiore rispetto alle Iene e Pulp fiction...ma troppo sottovalutato

A mio parere un gradino sotto agli altri film di Tarantino ma comunque valido!

Assolutamente non un film minore come molti affermano.
Storia piena di colpi di scena e cast spettacolare.

L'unico film di Tarantino tratto da una storia non scritta da lui (l'autore è Elmore Leonard), ma la differenza non si sente assolutamente dato che ne è uscita un'opera in pieno stile Tarantino. Qui c'è tutto quello che lo ha reso grande, oltre ad ottimi attori ed un'ottima storia. Non capisco perché siano così pochi quello che se lo filano.

Come sempre con Tarantino i personaggi sono indimenticabili. Ammetto però di non essere un esperto del genere a cui Tarantino attinge (la stessa Pam Grier per me è una sconosciuta). Lungo ma efficace (bellissimo il personaggio di De Niro!)

"Jackie Brown" è un film piuttosto insolito per gli schemi di tarantino , poichè la violenza è sullo sfondo e il film parla di una storia d'amore .
Nonostante ciò , il regista non delude : la sceneggiatura può vantare dei soliti grandissimi dialoghi "tarantiniani" ed è molto coinvolgente .
La regia è superlativa : dà il meglio di se negli ottimi piani sequenza iniziale e finale . Idem per il montaggio , che nelle pellicole di Quentin è sempre estremamente riuscito e funzionale alla storia .
Colonna sonora molto bella e recitazione sublime da parte di tutto il cast : bravissimi Pam Grier , Samuel L. Jackson , Michael Keaton e Robert De Niro (è l'ultimo filmone a cui partecipa , dopodichè non farà più "grande cinema" ) .
Di molto superiore a "Le iene" e inferiore a pulp fiction , ma di poco .

godibilissimo dalla prima all'ultima scena, rivisto tre volte e rivalutato un tot ad ogni visione.
è il film che si discosta un po' di più dal format tarantiniano, ma l'effetto è decisamente convincente.
non mancano le citazioni e le autocitazioni.
ottima Pam Grier.

Concordo con molti che hanno definito questo uno dei migliori film di Tarantino.
Non ha la classica violenza e non lo trovo un difetto.
La trama sottile, la recitazione perfetta di ogni attore e il ritmo mai stancante.
Ti tiene incollato alla poltrona per 2 ore e mezza.
Consigliato a tutti gli over 14.

Il film di Tarantino che più si discosta dal suo stile, per questo una perla di film. Pam Grier fantastica così come Robert de Niro. Ingiustamente snobbato a favore dei suoi film mainstream. Di una qualità tutta sua, un prodotto di nicchia, noir elegante dall'inizio alla fine.

Ricalca troppo Pulp fiction senza raggiungerne il livello. Un film troppo banale e con un ritmo non trascinante.

Un altra meraviglia firmata Tarantino.ancora non capisco come si possa dire che è un film minore,quando è totalmente l'opposto.

Trama interessante e complicata al punto giusto. Jackie Brown è davvero una tipa con gli attributi ehehehe

un Tarantino meno ispirato del solito, ma sempre molto citazionista
anche in questo caso il cast domina

Lo ricordavo peggiore ed invece è di poco inferiore ai capolavori di Tarantino. Ottimi de Niro e Jackson, fantastici i dialoghi.

Ma quale film minore!!!!Riuscitissimo sotto tutti i punti di vista.Forse molti avranno storto il naso davanti a un ridimensionamento dell'elemento"pulp"(non del tutto esente però)da parte del buon Quentin e devo ammettere che prima di vederlo ero anch'io un pò scettico.Ma già dalla sequenza iniziale,quando S.L.Jackson e De Niro discutono di armi,ho capito di trovarmi davanti al solito grande Tarantino,che gestisce con scioltezza ammirevole una bella sceneggiatura e intrattiene alla perfezione,non risultando mai noioso,grazie anche ai soliti graffianti dialoghi surreali.Il cast è perfetto:Pam Grier,Jackson,Forster,Fonda e il solito irreprensibile Bob De Niro,nella splendida parte del vecchio gangster un pò rin********to.In definitiva un film bellissimo ragazzi,recuperatelo e fidatevi ancora una volta di questo immenso regista.

e un buon film. stop Non c'e' altro da dire

Come sotto: Tarantino riesce a trasformare una storia semplice in un grande film, dilatando i tempi della narrazione con dialoghi che ubriacano lo spettatore. Ogni secondo di pellicola è imperdibile e alla fine sono proprio i momenti in cui sembra non succedere niente che arricchiscono la storia. Ho apprezzato particolarmente De Niro e il suo personaggio.

In questi giorni ho deciso di recuperare: sto guardando qualche film di Tarantino (autore di cui ho visto solo 'Bastardi senza gloria') per farmi un'idea di un cinema che conoscevo poco.
Sul fenomeno Tarantino non posso ancora esprimere un parere lucido in quanto mi mancano 'Le iene', che penso di vedere questa sera, e soprattutto 'Pulp Fiction', film simbolo di questo discusso regista.
Il secondo tassello della mia esplorazione si chiama quindi 'Jackie Brown'.
Un film godibile, anche se un po' lunghetto, e con una trama solida quanto intricata. Non mancano le sorprese e i momenti divertenti. Otimma recitazione, ottima regia, ottima musica: tutto al proprio posto, quindi. Si tratta di una 'Stangata' dei tempi moderni. Mi sono divertito, ma ancora non sono impazzito e non mi è riuscito di gridare al miracolo. Vedremo 'Le iene', chissà che non succeda qualcosa di più...

Troppo lungo forse e perde un pò nel ritmo, il resto tutto ottimo!

Rielaboro alcuni miei giudizi per meglio propozionarli ad altri dati in precedenza.

E' sicuramente il film più "strano" di Quentin Tarantino. Non è un caso che la sua nascita risalga all'intervallo che vi è stato fra il geniale Pulp Fiction e il superlativo Kill Bill. Dopo Le Iene e Pulp Fiction (due autentici film sangue e *****, nel senso positivo della terminologia), infatti, Tarantino decide di fare le cose sul serio, ovvero concepire un prodotto più maturo. Nasce Jackie Brown ma la maturità vera e propria sarà raggiunta con Kill Bill. Jackie Brown non è altro che l'intermezzo fra i due capolavori di Tarantino: insomma prepara lo spettatore al cambiamento cinematografico che l'autore intende effettuare con Kill Bill. Personalmente Jackie Brown non mi è dispiaciuto per niente, mi è sembrato semplicemente efficace. La colonna sonora è fantastica. L'interpretazione di Samuel Lee Jackson è tra le migliori della sua carriera. Anche Pam Grier, ripescata da Tarantino, convince per il suo indiscutibile talento. Vedere De Niro nelle vesti del bizzaro Luis è insolito, ma ciò non fa altro che confermare la sua grande capacità di non avere problemi a vestire i panni di ogni più strambalato personaggio. La sceneggiatura tarantiana è come al solito brillante. La durata del film è necessaria per il totale apprendimento del "colpo" fin dalle radici alle sue conseguenze. Anche con Jackie Brown, Tarantino continua a non deludere.

sempre personaggi super con un gran de niro; la scena del parcheggio è indimenticabile (te lo avevo detto che l'avevo messa qui.....)

non ha molto del classico tarantino ma è decisamente un gran film...

"Ma che c.a.z.z.o ti è successo amico ? Eri davvero uno in gamba, ricordi ? "

Atipico prodotto di Tarantino, seppure lo si riconosce dai dialoghi, musiche, la svolta finale dai vari punti di vista. Per quasi tutta la durata prova il racconto lineare, diffetti e pregi ? Direi nella norma, non annoia ma neanche coinvolge tanto. Argomenti poco interessanti.

Uno su tutti ho apprezzato De Niro che a parte aver accettato un ruolo insolito ha anche regalato un'ottima performance.

Non c'è bisogno di violenza per fare un capolavoro.
Jackie Brown ne è il risultato.
Il film più brutto di Tarantino è superlativo.

Nettamente il film meno "Tarantiniano",è comunque un buon prodotto anche se leggermente troppo lungo.
Attori bravissimi e musiche azzeccate.

Altro ottimo film di Tarantino che non sbaglia mai un colpo.
La storia di Jackie Brown o meglio di Ordell (magnificamente interpretato da S.L. Jackson), un uomo contro tutti e tutto.
Sicuramente concordo nel dire che non sta sui livelli di Pulp Fiction, Le Iene e Kill Bill, ma vale comunque la pena di vederlo...e di apprezzarlo.

Avvincente.Dopo Pulp Fiction Tarantino avrebbe avuto la possibilità di girare un sequel facile per andare sul sicuro,e invece tenta,rischia e vince.
Riesce a scrivere un film in un incastro preciso dei personaggi,con una sceneggiatura lineare e un cast altrettanto caparbio(su tutti spicca il solito
Samuel Lee Jackson).Una delle sue prove migliori.

Tra i lavori di Tarantino questo è quello dove la sua firma è meno marcata.Ispirato a un romanzo, in questo film Tarantino rinuncia al suo stile caratterizzato dall'esibizione della violenza grottesca e dal montaggio cronologico non lineare,piuttosto ci propone un poliziesco noir d'autore molto piacevole con una sceneggiatura congegnata perfettamente e senza sbavature.L'unica cosa forse che rimane nel suo stile sono come sempre i dialoghi intelligenti e articolati.In definitiva non un film minore,visto anche la presenza di nomi di eccellenza quali Samuel Jackson,De Niro e Michael Keaton,ma diverso dai film "alla Tarantino",che in ogni caso vale la pena di vedere.

Jackie Brown mi lasciò piacevolemente sbigottito. Dopo aver visto pellicole come le iene o Pulp fiction in cui gli eccessi e la violenza surreale erano un connotato molto marcato, ecco invece un film più dimesso nei toni, giocato sul velluto dove l'emotività dei personaggi è più controllata, ma non per questo meno interessante. La vena citazionista è meno palese ma sempre presente, specialmente con il riutilizzo di icone come Pam Grier e attori pressochè dimenticati come Robert Forster coadiuvati da un'altra grande interpretazione di Jackson ed un De Niro volutamente sotto le righe e giocare con i generi mescolando thriller e noir con la blaxploitation anni '70. La narrazione è molto più lineare, la regia è impeccabile e regala pezzi di vero cinema come tutta la sequenza dello scambio al centro commerciale. Colonna sonora come al solito curatissima ed ennesimo pezzo forte del film. Personalmente sono tra quelli che considerano questa pellicola sottovalutata all'inteno della filmografia del regista.

Piuttosto sopravvalutato, questo discreto film di Tarantino che deve la metà del suo interesse alla capacità degli attori. Pur risultando divertente e geniale a sprazzi, dura decisamente troppo, il finale lascia insoddisfatti e a bocca asciutta.

diverso dagli altri film di tarantino, molto meno violento, ma molto intrigante

Terzo film di Tarantino e cambio di tono brusco rispetto a Pulp fiction (film che ho ingiustamente votato con un 7 e mezzo quando avrei dovuto dargli un voto in più).
Jackie Brown non è particolarmente amato nella filmografia del regista tanto che alcuni non riconoscono il suo stile in questo film. Per la verità il Tarantino riesce a rimanere se stesso pur cambiando tono risetto ai suoi film precedenti. La mancanza di violenza e di contenuti particolarmente pulp rispetto a Le iene e Pulp fiction si nota subito ma non è un difetto per una pellicola del genere che vuole narrare,riuscendoci,anche una semplice storia d'amore.
De Niro l'ho trovato superbo come sempre anche se in una parte secondaria (e per un attore come lui è un peccato rilegarlo in una parte cosi piccola),Samuel L.Jackson continua ad essere sopra le righe e regge per tutto il film con una magnifica interpretazione e anche Grier non è male. La storia ti tiene incollato allo schermo grazie ad alcune particolari e riuscite scelte registice (la scena del supermarket su tutte).
Puo essere un film anomalo per Tarantino ma non per questo brutto,anzi tutt'altro.

Questa volta Tarantino decide di soprendere il suo pubblico e di narrare una storia lineare basata su un romanzo. Quello che ne viene fuori è un altro ottimo film. Anche questa volta Tarantino si circonda di un gran cast: Pam Grier (la "ripescata" di turno, famosa durante gli anni Settanta e poi meteora), Robert de Niro, Samuel L. Jackson.

La storia parla di un'eroina femminile, anticipando, di fatto, i futuri lavori del regista. Grandissima la tecnica cinematografica che condisce il film, così come grandissime sono alcune sequenze che meritano un'attenta visione.

Jackie Brown resta purtroppo un film sottovalutato, anche perchè si distaccava (anche se solo in parte) dal clichè dei precedenti lavori. Niente storie che si incrociano, poca violenza, tanto, tantissimo dialogo. Jackie Brown resta però un film prezioso nella filmografia del regista: è un tentativo di staccarsi dal passato ma anche fonte di ispirazione per i futuri lavori, come vedremo in Kill Bill e A prova di morte.

Il film più sottovalutato del regista più sopravvalutato in circolazione!
Colonna sonora da brividi, attori straordinari e trama lineare e coerente (una volta tanto).

"Jackie brown", ovvero l'idealizzazione del cinema (script) "puro" era/è un film splendido, un noir incredibilmente capace di passare da uno stile all'altro pur mantenendo una sua coerenza stilistica. Coerenza che, a detta di molti, non è "degna" di Tarantino. Ma che ne dite della digressione tecnica à la Rashomon nella sequenza al supermarket? E dell'eros iconografico (ex o non ex) di Pam Grier, o di Samuel L. jackson, superlativo, che ruba la scena a un De Niro probabilmente (o volutamente) sottotono?
Un film "classico" nel vero senso della parola, oserei dire quasi letterario, che mantiene un perfetto equilibrio tra romanticismo e pathos emotivo.

Ottima Pam Grier (e sventola sopratutto), ottimo taglio, mastodontico Samuel Jackson, ottima la scena domestica con DeNiro e Jackson che discutono di traffico clandestino d'armi e la Fonda che mostra la sua carrozzeria......ma, ma , un grosso ma: intrattenimento. Se si va al cinema con un' anfora di pop corn e tanta bevanda fresca si passa certamente una bella serata, ma se vogliamo qualcosa che squarci come pulp fiction o le iene stiamo sbagliando di grosso. Tarantino dai primi due lavori così fulminanti, viscerali e mitologici si è incanalato, sempre con grandissima classe attenzione!, in opere minori per spettatori di nicchia. Pulp Fiction e Le Iene non erano mero intrattenimento, erano un k.o. professionistico decisamente sottocutaneo, e va bene omaggiare il cinema italiano di genere anni 70 e la blaxploitation: ma Tarantino dovrebbe superarsi. Dovrebbe giocare sporco ed alzare la posta in gioco , perchè lo sa fare, solo che tende a sedersi un po troppo, Inglorious bastards sarà il momento della verità.......e dalle prime voci sembra che sia tornato a spaccare i ****ni di ***** sionisti ebraici alla grande

mi aspettavo di più, alcuni momenti troppo lenti.
il cast è stellare, ottime le interpretazioni, su tutti Pam Grier e Samuel L. Jackson, ne vale la pena!

Il film di Quentin che mi è piaciuto di meno. Il cast è eccezionale, però si vede che la sceneggiatura non è del Maestro. Dialoghi "normali", poche le scene folli e divertenti. Da vedere comunque.

Questo e' il Tarantino che mi piace, insieme a pulp fiction e' indubbiamente una delle sue migliori pellicole. Inutile commentare dialoghi e musiche che sono esaltanti. La trama e' splendida, si intuiscono il susseguirsi degli eventi in un crescendo di colpi di scena, Samuel Jackson e' favoloso in una parte fatta su misura per lui, De Niro che pur svolgendo un ruolo secondario, fa sentire pesantemente la sua presenza e tutt'intorno un cast d'eccezzione che rende questo film davvero eccellente.

Dopo l’esuberanza di “Pulp fiction”, Tarantino decide di trattenersi, di non pigiare troppo il piede sull’acceleratore, anzi di rallentare, e di girare un film “ proprio come si deve”. Più misurato in tutto: nella narrazione, nei dialoghi, nell’azione, nel sangue, nei personaggi (strano, non c’è neanche un’auto esplosa o un edificio in fiamme). L. Jackson è il demonio nero. De Niro è bravo anche nella parte d’un rintronato. Pam Grier è semplicemente l’appariscente hostess protagonista Jackie Brown. Tutto preciso, ben raccontato (la parte migliore però rimane pur sempre la sequenza ripetuta nel negozio di vestiti, roba da Tarantino).
Insomma un film che non punta al clamore d’un “Pulp fiction”, ma che al contempo evita i pericoli dell’esagerazione che ho trovato invece, tutti quanti presenti, nel successivo “Kill Bill” - meglio così, per quanto mi riguarda.

Da vedere. Insieme a "Le iene" e "Pulp Fiction". Tutti gli attori si comportano benissimo, soprattutto S.L.Jackson e R.De Niro. Crudo, trama coinvolgente. Tutto da capire, chi sta con chi e contro di chi. Se ne consiglia la visione, vi sono tutte le caratteristiche viste ne "le iene" ed in "pulp fiction", anche se non è usata la tecnica dei flashback, ma è un film più lineare.

Davvero un buon film, con un primo tempo attendista e un po' noioso che gli fa perdere voti.

secondo il mio modesto parere questo è il miglior film di tarantino, perfetto sotto tutti i punti di vista. CAPOLAVORO

Incredibilmente un plot linearissimo (c'è comunque alla base un buon libro per fortuna) per il dottor Quentin, che infatti stupì molti, ma ad ogni modo ci si trova davanti ad un film riuscitissimo.

La mano e le scelte del regista difatti si sentono eccome (violenza incredibile quando meno te l'aspetti, dialoghi frizzanti, ipermagacast, ecc.), ma la trama è sin troppo macchinosa nella seconda parte, seppur non ci sia poi moltissimo da capire.

Comunque un buon film pulp.

Samuel L. Jackson e De Niro (2 grandissimi attori) cattivissimi come non mai e felici anche tutte le altre scelte riguardo agli attori (Grier e Keaton su tutte; Tarantino è un mago a rispolverare bravi attori dalla carriera in disarmo).

Da vedere.

Ah, solo io all'inizio ho visto una citazione ad Il Laureato di Nichols?

E' geniale dall'inizio alla fine.
Pieno zeppo di personaggi stravaganti come Quentin ci ha abituato.
E poi, i titoli iniziali sono tra i miei preferiti in assoluto.

film discreto, ma a mio parere di molto inferiore ad altri di tarantino come kill bill o pulp fiction. molto bravi gli attori, film però decisamente troppo lungo..

Di certo un ottimo film, l'impronta di Tarantino c'è tutta. Bei personaggi, in particolare "Jackie". Bel cast, gli attori sono molto bravi, ottima interpretazione di Samuel Jackson. Il complesso però non è coinvolgente come Pulp Fiction.
In ogni caso una produzione di pregio.

film discreto,non il miglior tarantino ma cmq apprezzabile..come sempre la cosa migliore sono i dialoghi,ottimo samuel l. jackson,simpatico de niro fumato e tonto..la durata eccessiva in questo caso si fa sentire

Devo dire che è molto diverso dal solito stile di Tarantino.
Molto frenetico nello svolgimento,soltanto che forse è un po troppo lungo nella durata.
Consigliato.

Azz!! non l'avevo votato!!

molto inferiore rispetto alla restante filmografia di Tarantino ma vale comunque la pena di vederlo per una serie di chicche!!

discreto!

Devo dire che rivendendolo questa sera dopo molti anni mi è piaciuto molto di più. Un film diverso dalla maniera di girare di tarantino ma che ugualmente ti tiene incollato alla sedia. Solo troppo lungo per una storiella semplice e meglio la seconda parte che non la prima, poi il ruolo di De Niro poteva essere migliore.

se non fosse per i lunghi e bellissimi dialoghi che caratterizzano tutti i suoi film, si stenterebbe a dire che è un film di Tarantino.
Molto carino comunque!

Trama interessante, e svolgimento molto originale e ben fatto, caratterizzato da dei falshback, sui diversi punti di vista dei personaggi protagonisti di determinati eventi.
Sicuramente é uno dei film più lineari di Tarantino, forse é una pellicola un po' sottovalutata a causa di un lancio non all'altezza.
Però la trama, il cast, le musiche, fanno meritare all'opera una visone.

Uno dei miei preferiti di sempre. La trama originale carica di ritmo e tensione e le situazioni paradossali in cui si cacciano i personaggi rendono jackie brown un film geniale...pieno di trovate brillanti.

SPOILER

Dv dire ke Quentin Tarantino in qst momento è il miglior regista ke c'è sulla piazza!! krea un'altro cult, l'unika nota negativa sembra essere De niro ke nn dekolla cm il resto degli attori..grande Jackson ke con Tarantino sforna sempre ottime interpretazioni, poi Pam Grier è veramente bella e sensuale!

Mi è piaciuto di meno rispetto agli altri film di Tarantino.Bisogna dire che la sceneggiatura per la prima volta non è originale come negli altri capolavori del regista e forse questo ha influito sulla bellezza del film : lo stile tipico Tarantiniano è molto di meno rispetto adlle altre pellicole tipo Pulp Fiction e Kill Bill.
Eccezionale il cast,soprattutto Samuel L. Jackson.Ovviamente ottime la regia e la colonna sonore.

Un ottimo cast per un buon film. Il migliore è senza dubbio Samuel L. Jackson in uno dei ruoli della sua vita. Si nota per la bizzaria il personaggio di De Niro

SPOILER Meno riuscito però rispetto ai 2 capolavori precedenti.

Grandissimo film di Tarantino che è il maestro in quanto a dialoghi e colonna sonora...livello eccellente per quest'ultima..cast davvero ottimo con interpretazione fuori dalle righe per Samuel L Jackson, De Niro e la Grier.
Comunque tutti i personaggi caratterizzati benissimo.

Dopo Le iene e Pulp Fiction era difficile riuscire a fare un altro capolavoro.
La sceneggiatura, tratta da un libro, non è entusiasmante e si sente l'eccessiva lunghezza del film, l'estro di Quarantino sembra così limitato.
Tantissime stelle riunite e risultano tutti molto bravi, dalla protagonista fino a Samuel L. Jackson, ma soprattutto De Niro, irresistibile nell'interpretare un personaggio inutile, ma i momenti migliori sono quando è lui in scena, sempre con quella faccia stralunata da ladruncolo fallito, un vero spasso!
C'è meno sangue, meno azione e dialoghi sono forse troppo "normali", Quentin ci ha abituato a molto meglio.
Alla fine viene fuori un ottimo noir, ma non certo un capolavoro.

Tarantino è un mostro,dai dialoghi,alle scene spiazzanti,riprese tutte particolari e musiche sempre azzeccate!
Le interpretazioni esplosive rendono piacevole il film anche nei momenti morti e rende il film piacevole nonostante la sua eccessiva lunghezza!

Jackie Brown, hostess sulla quarantina, si ritrova coinvolta in una storia molto più grande di lei ma saprà approfittarne. Il film ha una bellissima atmosfera anni'70, i protagonisti sono credibili e brillanti, la storia regge. Tarantino gira un film insolito e molto diverso rispetto ai suoi lavori precedenti. Mi è piaciuto molto.

I was the third brother of five,
Doing whatever I had to do to survive.
I'm not saying what I did was alright,
Trying to break out of the ghetto was a day to day fight.

Been down so long, getting up didn't cross my mind,
I knew there was a better way of life that I was just trying to find.
You don't know what you'll do until you're put under pressure,
Across 110th Street is a hell of a tester.

Across 110th Street,
Pimps trying to catch a woman that's weak
Across 110th Street,
Pushers won't let the junkie go free.
Across 110th Street,
Woman trying to catch a trick on the street.
Across 110th Street,
You can find it all in the street.



Vi descrivo la scena: io sparapanzato sul divano, birretta e paninazzosalamoso alla mano, intento nella vanaglorisosa contemplazione di memmedesimo con sorrisetto ebete incluso nel prezzo; ma più che altro ancora febbricitante per la seratina snob amenamente trascorsa.
Tuttora avviluppato nell'atmosfera figosa anni 70 style di una pellicola terribilmente brillante&dissacrante, fiera di essere ironicamente\paradossalmente kitsch (?) e decisa a non scadere nella fredda seriosità pur nell'inaspettata linearità della sceneggiatura, salvo travolgenti ri-avvolgimenti temporali.
Una vorticante black story tarantinata ma non troppo, misurata nello stile, colorata da caratterizzazioni brillanti e mai banali, ornata di tutto punto da una travolgete "Sposa" in nero.

SPOILER

Tarantino si riconferma il migliore (a mio parere).
Se con Le iene e pulp fiction era senza dubbio avanti, con la sceneggiatura derivata da un libro conta solo qualche punto a sfavore...la realizzazione è però superba con un samuel l jackson come al solito all'altezza...
Ripeto:
Non è Pulp fiction o le iene ma come sempre Tarantino sa fare il suo lavoro.

Malinconico ed adulto.

si nota facilmente che a girarlo è stato tarantino: imprevedibile, ironico e molto originale nella struttura. qualche nota negativa per quanto riguarda qualche scena prolissa ( come la scelta di ripetere la scena del camerino) e un de niro abbastanza sotto tono.



SPOILER

Dopo due capolavori come Le iene e Pulp Fiction Tarantino sceglie di scrivere una sceneggiatura sulla base di un libro. Primo punto a sfavore del regista,infatti la storia mi è parsa molto pesante e abbastanza scontata,alla fine del film mi sembrava di non aver visto niente. Non ci sono quei bei dialoghi dei due precedenti film,ne trovate geniali (forse un paio)in termini di regia,e neanche quelle sequenze indimenticabili che servono per fare di un film un capolavoro.
Personaggi troppo stereotipati e alcuni abbastanza inutili. L'unico degno di nota è la protagonista grazie anche all'ottima interpretazione di Pam Grier. Fortuna che ci sono gli attori che salvano il film,in particolare Forster e Jackson.
Belle le musiche. Film abbondantemente sufficente,ma lontano anni luce dall'essere un ottimo film.

Il "problema" quando si vede un film di Trantino è che ci si aspetta di vedere qualcosa alla pulp fiction o a le iene. J B a partire dalla sceneggiatura si discosta totalmente dai capolavori di cui sopra citati (potrebbe ricordare anche se vagamente pulp fiction dall'interccio della trama) anche se l'ottima fattura traspare....quasi non si direbbe fosse di Tarantino.essere grandi registi vuol dire anche questo.

Altro capolavoro di Tarantino! Cerca di imitare Pulp Fiction e quasi ci riesce! Bella la trama e il finale un pò complesso ma facilmente capibile!!