la finestra sul cortile regia di Alfred Hitchcock USA 1954
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la finestra sul cortile (1954)

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locandina del film LA FINESTRA SUL CORTILE

Titolo Originale: REAR WINDOW

RegiaAlfred Hitchcock

InterpretiJames Stewart, Grace Kelly, Wendell Corey, Thelma Ritter, Raymond Burr, Judith Evelyn

Durata: h 1.52
NazionalitàUSA 1954
Generethriller
Tratto dal libro "La finestra sul cortile" di Cornell Woolrich
Al cinema nell'Agosto 1954

•  Altri film di Alfred Hitchcock

Trama del film La finestra sul cortile

Un fotoreporter costretto all'immobilità a causa di una gamba rotta, spia col teleobiettivo i sui vicini e con l'aiuto della fidanzata e dell'infermiera scopre che é stato commesso un omicidio..

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Voto Visitatori:   8,53 / 10 (209 voti)8,53Grafico
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Voti e commenti su La finestra sul cortile, 209 opinioni inserite

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76eric  @  08/04/2010 19:40:51
   10 / 10
Solo per quelle fugaci inquadrature sul vialetto che porta al centro cittadino. Figuriamoci per tutto il resto..............

wooden  @  27/03/2010 18:53:43
   5½ / 10
Noioso, statico, sopravvalutatissimo.

Totalmente privo di coraggio, come del resto buona parte della filmografia hitchcockiana, intrattenimento da salotto borgese più che grande cinema.
E questo è uno dei peggiori dell'autore.

6 risposte al commento
Ultima risposta 30/03/2010 21.27.50
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france  @  06/03/2010 14:19:19
   9½ / 10
capolavoro
non raggiunge i livelli di psycho ma è ottima la storia e anche la maniera in cui è raccontata

andrea0032  @  28/02/2010 23:46:47
   10 / 10
Uno dei miei film preferiti in ASSOLUTO. Si svolge praticamente in una stanza e non ti annoia nemmeno un secondo... La tensione è a mille.
CAPOLAVORO ASSOLUTO.

kobebryant92  @  10/02/2010 11:33:15
   9 / 10
Che dire di questo film....originale la trama, bello lo sviluppo magari inizialmente un pò lento ma poi decisamente avvincente. riesce a creare tensione e suspance sopratutto nella parte finale
Ottima recitazione di james stewart e anche della BELLISSIMA grace kelly...

Assolutamente da vedere

Lightning  @  12/01/2010 18:38:59
   10 / 10
Che dire di un film con una e una sola ambientazione, e pure quotidiana e banale, che non ti regala un attimo di sola noia? Capolavoro. L'avrò visto 5 volte e ne rimango sempre estasiato. Recitazione, suspence e tutto il resto. Forse il mio preferito del grande Alfred

Bubble Bobble  @  11/01/2010 20:19:14
   5 / 10
Mi spiace,ma qua il grande Hitchcock mi lascia indifferente.... viene considerato uno dei film migliori del Maestro,ma secondo me ha svariate pecche. In primis l'assenza di dinamicità (erano proprio necessarie 2 ore?), l'azione, poi, risulta confusa e la noia prevale sulla suspanse. A parte i dialoghi (abbastanza divertenti) e qualche singola scena (per esempio la donna che, da sola, simula l'arrivo dell'ospite), il potenziale della trama non è adeguatamente sfruttato. Le rindondanze, poi, non mancano di farsi sentire e il giallo di fondo (che in realtà dovrebbe essere il motore del film) risulta mediocre. Un peccato. L'idea di base era eccezionale...

May19  @  31/12/2009 12:50:52
   8½ / 10
Un film molto bello! Forse la suspance la si trova di più in altri film Hitchcockiani, qui è presente solo per poco, verso la fine. Ciò non toglie che la storia coinvolge molto e non si vede l'ora di scoprire cosa succederà nella scena successiva. Altra ricchezza di questa pellicola sono sicuramente James Stuart e Grace Kelly, bravissimi come sempre e perfetti per la parte.
Hitchcock ha fatto anche di meglio comunque, questo non è certamente il migliore!

Manu90  @  29/12/2009 09:54:54
   7 / 10
Mi aspettavo molto di più. Il film in alcuni punti è troppo lento, e quindi subentra la noia. Per il resto è buon film, ma non ho visto il capolavoro di cui tutti parlano. Saranno passato troppi anni si vede XD

kirk h.  @  27/12/2009 11:33:38
   9 / 10
ottimo giallo davvero consigliato

endriuu  @  30/11/2009 16:39:35
   6 / 10
Ho messo 6 solo per cosa ha rappresentato da un punto di vista
tecnico questo film nella storia del cinema.
Altrimenti non avrei dato nemmeno un 3,una storia banale senza suspence
imparagonabile a film come psycho.
Film molto ma molto sopravvalutato.

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Ultima risposta 16/04/2010 23.20.17
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR jem.  @  18/11/2009 13:38:53
   10 / 10
Uno splendido capolavoro.
Ho letto qualche commento precedente ed è già stato detto tutto il dicibile su questa splendida pellicola, le lodi ormai sono quasi superflue.
Ho anche letto però, che qualcuno non ha apprezzato l'uso della medesima scenografia per tutto il film.
Ci tengo invece a precisare che questo è (a mio modo di vedere) il punto di forza di questo film, sembra di essere li, in quella stanza, affacciati su quel cortile, a spiare la vita dei vicini ed è fantastico, personalmente mi avrebbe disturbata molto un cambio di scenario
Splendide intrepretazioni, adorabile l'infermeria con le sue battute umoristiche.
La scena più bella è il primo piano di Jeffries quando Lisa rientra nell'appartemento dopo la "missione" della lettera, un inquadratura che parla da sola.
Non solo da vedere, ma da rivedere.

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Ultima risposta 18/11/2009 15.28.41
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edmond90  @  28/10/2009 12:40:05
   10 / 10
Eccezionale,in questo ennesimo capolavoro Sir Alfred gioca con la pazienza dello spettatore ambientando un film di 2 ore in una sola stanza con un pugno di attori.Ovviamente lo fa in modo magistrale e con una regia che ha del miracoloso,due protagonisti magnifici e un finale tesissimo e coinvolgente,avviluppa totalmente lo spettatore magnetizzandone l'attenzione per tutta la durata della pellicola.Chapeau

dobel  @  26/10/2009 16:02:10
   10 / 10
Con 'La donna che visse due volte', a mio parere, il miglior film del grande maestro inglese. Non ci si stanca mai di vederlo. Truffaut non mi ha mai del tutto convinto quando paragona Hitchcock a Dostoevski. Non credo che nei film di Sir Alfred si respiri la medesima profondità abissale che nei romanzi del maestro russo. Penso piuttosto che i film in questione siano opere di intrattenimento geniale e finestre aperte su un lato della vita misterioso e presente in ognuno di noi. Nella 'finestra sul cortile' il fatto di poter essere sempre potenzialmente di fronte ad un efferato assassino ci inquieta sicuramente, ma altrettanto sicuramente dopo aver visto il film siamo in balia di una super eccitazione procurataci dalla suspence insostenibile e dal tono sempre comunque leggero dei dialoghi, anziché dall'ombra gettata sulla quotidianità di ognuno di noi.. Allo stesso modo la maestria tecnica con cui viene girato il film (pare che alla fine della propria vita Hitchcock avesse in progetto di girare una pellicola tutta ambientata in una cabina del telefono), ci conquista e mette in ombra i messaggi più reconditi dell'opera.
Si tratta indubbiamente di un capolavoro: James Stewart e Grace Kelly assolutamente epocali. La regia al di sopra di ogni lode. Ripeto: con Hitchcock siamo di rado di fronte ad un'opera che vuole arricchire l'animo umano, ma il suo cinema è cinema allo stato puro: azione e emozione.
... Mi stupisco sempre nel vedere che qualche coraggioso vuole riprendere una storia realizzata in modo così perfetto e farne un remake. Capirei se si trattasse di un buon plot realizzato male... ma fare il remake della 'finestra sul cortile' è veramente imbarazzante. Sarebbe come prendere il libretto del Don Giovanni di Lorenzo Da Ponte e rimetterlo in musica... forse dopo tutto si può fare meglio di Mozart...

Dr.Orgasmatron  @  18/10/2009 01:21:44
   9½ / 10
Il voyeurismo, l'intimità violata, che porta ad un grande classico del Maestro, il quale costruisce con armonia ed ingegno una parabola sulla vita quotidiana e sulla curiosità morbosa, lo spiare a tutti i costi che caratterizza anche la socie3tà moderna. Grace Kelly e James Stewart coppia perfetta. 3 nominations nessun Oscar: incredibile. Super Hitchcock

vodici  @  17/10/2009 17:07:44
   9½ / 10
Altra perla del Maestro! Girato interamente in una stanza, possiede la magia di nn annoiare! Che cosa aggiungere? Eccellente!

bulldog  @  04/08/2009 18:19:20
   7½ / 10
Il mestierante per eccellenza del cinema classico americano Hitchock qui alle prese con una pellicola tecnicamente ineccepile,un giallo elegante.
Da un racconto di Cornell Woolrich.

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  29/07/2009 17:33:35
   8½ / 10
Un mix eccellente di ironia, “voyeurismo” e “suspence”, per raccontare, attraverso una narrazione lineare e priva di sbavature, la realtà squallida e desolante che si cela dietro la patina del perbenismo.
A livello strutturale, uno dei film di Hitchcock più riusciti.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  10/07/2009 20:18:21
   8 / 10
Tra le tante qualità di Hitchcock, c’è quella di riuscire a stimolare l’attenzione dello spettatore. I suoi film per quanto possano, a volte, sembrare artificiosi, sono sempre comunque interessanti. E questo non lo si può negare.
“La finestra sul cortile” ne è l’esempio più limpido.
Un foto-reporter costretto, da un’infermità alla gamba, a non poter camminare, decide di esorcizzare la noia spiando i propri vicini dalla sua finestra.
S’accorge così come anche l’apparente banalità della vita domestica può risultare affascinante.
Attraverso quella soglia si spalanca il sipario ad uno spettacolo inaspettato. Il palazzo di fronte diviene il set di un teatro immaginario. E ad ogni appartamento è di scena una commedia differente.
Ma al di là di quelle finestre si frantuma quell’effimera barriera che esiste tra pubblico ed attori. Ogni riservatezza è svelata. Lo spettatore può scegliere quale quotidianità spiare. Può osservare l’attore senza trucco di scena. Coglierlo nelle sue abitudini più misere ed imbarazzanti, svestirlo anche della sua più segreta intimità.
Poi si accorge che dietro ad una di queste “aperture” è di scena lo spettacolo più avvincente. Si passa dalla commedia al thriller. E si focalizza. Indaga. Vuole arrivare alla verità. La scoprirà.
In qualunque modo lo si voglia leggere, il film appare, oggi, più attuale che mai. Un’acuta riflessione sull’importanza del mezzo televisivo (e del telecomando!). Ma anche sull’intimità perduta. Sul male che si cela dietro alla normalità.

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Ultima risposta 17/01/2010 09.27.42
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Someone  @  26/06/2009 09:56:48
   7 / 10
Certamente non il miglior Hitchcock, seppur si tratti di una pellicola a cui si deve il massimo rispetto. La staticità e l'abbondanza di dialoghi rendono il film non sempre coinvolgente, a tratti lento. Un plauso va certamente alla sapiente ricostruzione scenografica dei caseggiati di fronte alla finestra ed al relativo uso delle luci.
Meno atmosferico di Psyco, meno concitato di Notorius e con rari momenti di reale tensione.
Il maestro ci ha abituati a ben altri capolavori. Comunque un film che si vede volentieri.

anthony  @  23/04/2009 16:33:07
   8 / 10
Importante pellicola nella quale il maestro hitch trasmette tutta la sua trascendente passione per il mondo del cinema. Lo spettatore sembra quasi catapultato in una commedia di Pirandello..luogo in cui si professano l'amore e la dedizione per l'arte nell'arte (questo porta più che altro alla memoria il grande Wilde...) e per il teatro nel teatro!...
...Sir Alfred con La Finestra Sul Cortile realizza un film nel film..regala al pubblico una prova di come il cinema possa essere benissimamente rappresentato all'interno del cinema stesso; impresa davvero lodevole!

...Ciononostante la pellicola in questione risulta essere -a parer mio- una delle meno coinvolgenti di Hitchcock; nella prima parte -specie durante i 25/30 minuti iniziali- la noia mi raggiungeva a ondate alterne..accompagnata, comunque, da non irriilevanti brividi visivi e di impatto!(la scena in cui Grace Kelly si abbassa a baciare il principino addormentato Stewart è davvero imprescindibilmente travolgente!)

Una notone di riguardo per l'elegantissima e curata Fotografia!

7,5/8

harlan  @  03/04/2009 15:03:46
   5½ / 10
molto simile per i temi trattati a "le voci di dentro" di eduardo de filippo, la pellicola ci offre un viaggio in una delle pratiche preferite dell' essere umano(GRANDE FRATELLO DOCET).
un film coraggioso, originale. il caro vecchio maestro tenta un'operazione quasi impossibile....portarti anzichè al cinema, davanti ad una finestra e di conseguenza il film si svolge tutto li'.
è chiaro il tentavo di sir alfred, riuscire a farti entrare nell'appartamento di james stewart col preciso intento di farti immedesimare o quantomeno avere la sensazione di condividere questa strana esperienza con lui.
il tentativo è lodevole, il risultato però è solo tanta noia. in un film "monoscenico", statico, se per un ora non fai succedere niente ma offri solo quasi monologhi e una palazzina, il rischio di annoiare anzichè coinvolgere lo spettatore è forte.
la pellicola a mio avviso non offre gli strumenti giusti per fare in modo che nello spettatore nasca la stessa curiosità che nasce nei protagonisti, col risultato che il film per circa un'ora risulta essere troppo lento e descrittivo, per poi risollevarsi nell'ultima mezzoretta, anche se la scena madre, pur essendo ben fatta, è sbrigativa e poco incisiva...o almeno non ricompensa a dovere lo spettatore per l'ora soporifera (a dir poco) che ha dovuto sorbirsi.
insomma terrore, suspance, tensione,mistero...dov'erano?
gli attori bravissimi. grace quant'era bella.......
insomma si vede che il tutto è di pregiovole fattura, ma il film non è granchè
(anche se credo che sarebbe stato difficile fare di più con questa sceneggiatura)

Wolverine86  @  27/03/2009 12:19:15
   10 / 10
Altro capolavoro del genio!!
Film assolutamente da vedere: sceneggiature semplici, attori nel vero senso della parola, trama ben strutturata!!
E il tutto in una stanza, senza effetti speciali!!!
Capolavoro!!!

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flavietta  @  10/03/2009 21:06:21
   9½ / 10
Questo film sa essere ironico e inquetante allo stesso tempo. Mano a mano che passano i minuti senti un senso di vaga angoscia che aumenta sempre più fino ad arrivare alla stupenda scena finale. Credo che questo sia un esempio di giallo con i fiocchi che riesce ad imprimere emozioni senza versare un goccio di sangue grazie ad una regia fntastica e delle interpretazioni più che adeguate al contesto del film. Un capolavoro da vedere.

paride_86  @  02/03/2009 03:33:08
   7½ / 10
Gli attori sono bravi, c'è suspense, ironia, mistero e vouyerismo...eppure non è uno dei preferiti di Hitchcock. Rimane comunque un notevole esempio di maestria registica.

pinhead88  @  27/02/2009 11:32:42
   10 / 10
la finestra sul cortile è un film armonioso ed elegante dove il maestro Hitchcock ci mostra tutta la sua maestria e le sue virtù.uno dei maggiori classici di Hitchcock con una Grace Kelly strepitosa.il finale me lo sarei aspettato con più spiegazioni,ma non per questo posso levargli il dieci.

Raging Bull 92  @  21/02/2009 09:32:46
   7½ / 10
Bel film di Hitchcock, avanza con un ritmo abbastanza lento inzizialmemente ma poi diventa molto pacevole.
Bravi James Stewart e Grace Kelly.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  20/02/2009 18:34:04
   8 / 10
Un bel coraggio a girare un film del genere, ma solo Hitchcock poteva sperare di realizzarlo così intrigante e appassionante. Un modo di fare cinema davvero particolare, e riuscire ad emozionare lo spettatore con una manciata di attori e un solo luogo dove essi recitano è si pretenzioso ma allo stesso tempo alquanto godibile sotto tutti i punti di vista. Diciamo che non è il mio preferito del regista ma sempre una grande pellicola da vedere e rivedere.

gabbo  @  20/02/2009 00:08:15
   8½ / 10
La bellezza del film risiede nella semplicità della storia, degli scenari e di tutto il film.

Neu!  @  18/02/2009 22:56:35
   10 / 10
eccolo qua, la Finestra sul cortile. che dire? è un film geniale. una metafora sul cinema. perchè, se non l'avete capito, la finestra sul cortile non è un film su un guardone che scopre un assassino, è un film sul cinema. uno dei migliori Hithcock

Lory_noir  @  08/02/2009 23:40:20
   7½ / 10
L'inizio è un pò lento, non c'è nemmeno una scena violenta come mi aspettavo, tutto si svolge nei pensieri del protagonista, tutto è ipotesi. Malgrado questo il film riesce ad accattivare, ad inglobare lo spettatore nel suo gioco di sospetti quasi morboso. Nelle parti finali trasmette proprio l'ansia dei personaggi. Riporta bene l'impronta inconfondibile di Hitchcock, lo consiglio.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  24/01/2009 01:28:43
   10 / 10
Dallo spunto del voyeurismo, della finestra come metafora dello schermo cinematografico, Hitch, con la solita, risaputa perfezione e un'assolutamente divina Grace Kelly, tira fuori dal cilindro uno dei maggiori capolavori thriller che la storia del Cinema ricordi.
Incredibile come il Maestro sappia trasformare un qualsivoglia oggetto in oro colato.

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Ultima risposta 09/02/2009 13.10.02
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Gruppo REDAZIONE amterme63  @  23/01/2009 23:44:22
   8½ / 10
Quante sorprese riserva la normalità e la vita di tutti i giorni! E’ possibile che il mondo dei thriller, dei romanzi gialli, non sia poi un mondo così fantastico? Può essere che le cose più banali e quotidiane possano nascondere storie singolari ed eccezionali? Per Hitchcock sì. Non c’è bisogno di inventare grandi avventure, persone affascinanti e fuori del comune o luoghi esotici. La suspence, il sospetto, l’orribile, la curiosità morbosa si possono tirare fuori pure da un modesto cortile condominiale del Greenwich Village di New York; come dire dell’Isolotto a Firenze, di Trastevere a Roma o di Baggio a Milano. E’ questa la piccola rivoluzione di “La finestra sul cortile”: portare il thriller nella prosaica realtà.
Inoltre Hitchcok vuole suggerire anche in questo film la presenza di istinti e abitudini poco nobili dietro il vivere perbene e ordinato di tutti i giorni. Il vizio “riprovevole” del voyerismo nasconde in realtà una pulsione connaturata all’essere umano, quella di non farsi i fatti propri, quella di desiderare vedere o assistere a ciò che ufficialmente si rifiuta o si condanna. Del resto andare al cinema serve anche a sfogare gli istinti o i desideri repressi di violenza e sesso. Ce ne dà un’esempio James Stewart che nel film rappresenta un po’ la persona comune. Per sconfiggere la noia e la monotonia trasforma la finestra di casa in una specie di schermo cinematografico, creandosi interessi che riempiano il vuoto delle lunghe giornate e delle nottate. Guarda una ragazza semisvestita che agita il sedere come in genere si guarda un film osé; elabora certe vicende (cuore solitario, il maestro di musica) in maniera quasi romanzata, oppure interpreta le stranezze di un signore come gli atti di un feroce assassino. In altre parole usa il mondo della fantasia cinematografica per interpretare il mondo reale. I fatti alla fine gli danno ragione ed è in definitiva ciò che sottilmente Hitchcock cerca di farci capire in tutti i suoi film. Altro che chiacchiere di società, altro che fantasie di film o romanzi, sono vicende molto più reali e quotidiane di quanto pensiamo.
Hitchcock come al solito dedica una cura estrema nella realizzazione di ciò che ha in testa e bisogna dire che il risultato è molto convincente. Il mondo ricreato è decisamente realistico e proprio per questo colpisce e meraviglia lo spettatore, il quale non si aspetta di vedere una tale varietà e vivacità di cose comuni dentro un film. Lo svolgimento del film è centrato unicamente su di un punto di vista (quello di James Stewart) e quindi quello che conta è ciò che il protagonista vede e percepisce (e che non vede e percepisce). Tutto è focalizzato sui suoi meccanismi mentali e di conseguenza su quelli comuni a tutti. Il formarsi e lo svolgersi di fantasie, rappresentazioni, ossessioni e il loro rapporto con il reale: ecco quello che conta per Hitchcock.
Si tratta comunque di un approccio astratto e “a priori” e questa attenzione quasi esclusiva ai meccanismi si fa un po’ sentire nel film. Ad esempio vengono messe quasi totalmente in secondo piano le ragioni del delitto (basta che ci sia UN delitto) e tra l’altro il suo svolgimento conserva molti punti oscuri. Il rapporto amoroso fra James Stewart e Grace Kelly è francamente poco comprensibile. Si fa fatica a comprendere come due persone del genere possano essere innamorate l’uno dell’altra. Cos’è che li attira reciprocamente? Il sesso? Non è proprio il forte di Hitchcock la descrizione delle passioni amorose. Qui conta più che altro la bellezza e la brillantezza del personaggio interpretato da Grace Kelly (veramente brava), il ruolo più che il personaggio in carne e ossa. Lo stesso dicasi per gli altri personaggi. Solo con Psycho entrerà a pieno titolo nei film di Hitchcock anche la parte più profonda dell’animo dei personaggi.
Nonostante questi punti deboli rimane pur sempre un film affascinante e coinvolgente, uno dei più belli degli anni ’50.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  22/01/2009 22:32:37
   8 / 10
Non è uno dei miei preferiti di Hitchcock però va dato atto al regista inglese di una gran dose di coraggio: girare l'intero film in un unico ambiente è una scelta impegnativa e molto rischiosa considerando il genere poco avvezzo ai tempi morti. Invece la narrazione è scorrevole, i dialoghi brillanti con quel tocco di umorismo nero che contraddistingue Hitch (magnifici i botta e risposta tra Stewart e la Ritter) e soprattutto riesce a stimolare la curiosità (voyerismo?) dello spettatore che rimane invischiato non solo nella storia principale (un presunto omicidio), ma anche allo sviluppo di quelle piccole storie degli altri vicini. Per carità, solo delle piccole digressioni però sufficienti a mantenere alta l'attenzione di chi guarda e a dare equilibrio alla pellicola stessa.

JOKER1926  @  09/01/2009 16:36:20
   4 / 10
"La finestra sul cortile" (Giallo del 1954) del regista Alfred Hitchcock è sicuramente una pellicola enormemente sopravvalutata dal pubblico…
Il film offre allo spettatore una trama (in tutta sincerità) balorda e semplice.
La pellicola si perde quasi sempre in scene ampollose con protagonista il fotoreporter e la sua presunta ragazza (interpretata da Grace Kelly); il regista offre al pubblico un film a tratti osceno, straziante…

La fotografia è buona, gli attori sono discreti (sul piano tecnico quasi tutto è buono); ma il contenuto è deficitario.
Scelta assurda della regia di donare al film un unico scenario, pellicola lentissima e prevedibile.
Ritmo molto blando , senso totale di angoscia…
Il regista perfezionista mostra ripetitivamente al pubblico le sue "manie" stilistiche (la camera cade sempre sugli appartamenti borghesi con "pillole" di vita quotidiana contornata da "schizzi" di pazzia e humour); un film non può basarsi solo su un scenario (generalmente subentra prepotentemente il fattore noia, lentezza)…

"La finestra sul cortile" è un film a tratti troppo pomposo con grandi dosi di retorica allo stato puro…

Il finale è davvero banale, improbabile, forzato.
Il tutto (finale, dinamica generale del film) troppo scontato, poco geniale e in alcuni momenti bizzarro…
In questo film la tensione, l'emozione sono ingredienti ignoti; pochissime saranno le scene "gustose", il resto sono solo sequenze lentissime, statiche e del tutto superate.

"La finestra sul cortile" è un film a Mio avviso da boicottare, episodi poco intrecciati e puerili si susseguono per tutta la durata della pellicola, musiche poco "oppressive", memorabili fanno scivolare negli inferi tale lavoro cinematografico.

Una buona fotografia (in questo caso curata, ricercata) non basta a salvare un film, il ritmo è quasi sempre l'essenza, la suspence è in questo caso nulla, di conseguenza la pellicola risulta essere mediocre, oltrepassata e soprattutto tramontata…

26 risposte al commento
Ultima risposta 04/04/2009 01.34.36
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Sestri Potente  @  09/01/2009 12:55:34
   7½ / 10
Devo essere sincero: non mi ha fatto impazzire e non grido al capolavoro. Questo perché me lo aspettavo più un "giallo" dagli intrighi mozzafiato, invece lo trovo più una commedia nera. Resta comunque un grande film, anche perché il senso di claustrofobia che si prova durante la visione è una cosa unica. Magistrali, poi, le interpretazioni degli attori: da Grace Kelly a James Stuart, ma anche tutti gli altri sono stati molto bravi. Da vedere!

MORRIS  @  07/12/2008 09:34:31
   8½ / 10
Mi trovo a commentare un altro film del Maestro e come sembre mi accorgo che film così non ne fanno più. Si parte da un idea in realtà semplice, ma si sviluppa una storia che crea suspance e ti rende protagonista, tifando per i nostri personaggi, ma non solo i principali, anche quelli di contorno: si prova affetto per la ragazza sola, invidia per i giovani sposini, ammirazione per la cinica assistente e così via. Le ambientazioni come sempre di facile realizzo, una camera e qualche finestra di fronte, ti danno comunque l' idea di spazi immensi quando scorre la storia e di claustrofobia quando arrivano i momenti clou, specialmente nel finale. Sicuramenta da vedere e rivedere...

Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  01/12/2008 12:38:27
   8 / 10
Tecnicamente ineccepibile...attori eccelsi, ma il buon Alfred non riesce mai a fare completamente breccia nel mio cuore... i suoi film li trovo sempre un po freddi e vuoti...

1 risposta al commento
Ultima risposta 01/12/2008 12.41.32
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inferiore  @  12/11/2008 17:14:06
   8 / 10
Un buon thriller del maestro Alfred ma ne ha fatti di migliori!
La tensione si crea nella parte finale, la trama è intrigante e procede bene, sempre bravo James Stewart e bellissima Grace Kally.
Buona la fotografia e la sceneggiatura, da vedere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Granf  @  26/10/2008 12:37:35
   9 / 10
Punti in comune nei film di Hitch: angoscia e completa immedesimazione. Per lo più dovuti, in questa occasione, alla immensa interpretazione di James Stewart e alla regia perfetta del maestro Alfred.
Geniale la sceneggiatura.

Universegalaxy  @  26/09/2008 14:23:58
   9 / 10
Strepitoso thriller...del maestro del brivido Hitchcock.... grandissima suspance nell'intera pelliccola...
Stupenda e magnifica Grace...

Desk88  @  14/09/2008 09:11:09
   9 / 10
Ottimo film. E' interessante che sia girato tutto in una stanza. Molti altri avrebbero reso la pellicola, con questo "dettaglio", sicuramente una noia mortale. Hitchcock invece riesce a trascinarti in quella maledetta stanza fino alla fine. Davvero geniale.

tesla  @  31/07/2008 20:49:45
   9 / 10
Tony Ciccione90  @  20/07/2008 14:05:11
   8½ / 10
Un thriller che parte tranquillo ma che, in un crescendo di tensione, fa stare lo spettatore attaccato ai braccioli della poltrona. "La finestra sul cortile" fu definita da Truffaut "un film sul cinema":infatti Jeff dalla sua finestra osserva parecchi "piccoli schermi" che sono i balconi dei suoi vicini. Imprevedibile come tutte le opere di Hitchcock. Bellissima Grace Kelly. Divina. Questo film fu citato anche in una storica puntata dei Simpson.

manera4  @  31/05/2008 20:24:52
   8 / 10
La finestra sul cortile è uno dei capolavori thriller della storia. L'incidente del protagonista, che può essere considerato banale, diventa l'incipit che fa scoprire al nostro protagonista una cosa preziosa: guardare al di là delle proprie pareti senza fermarsi alle apparenze nasconde un mondo inaspettato.

Exodus  @  11/05/2008 11:47:58
   8½ / 10
A distanza di 54 anni, mantiene ancora tutto il suo fascino. Uno dei migliori del maestro del brivido, originalissimo.

the saint  @  25/04/2008 12:42:56
   8 / 10
non amo premiare film vecchi...soprattutto quando il genere è thriller...però questo film è un eccezione, l'ho visto qualche tempo fa e devo dire che per 1H e 50 ti riesce a coinvolgere fino alla fine, secondo me il migliore di hitchcock!.. per essere poi un film del '54 e riuscire a intrattenere uno come me ce ne vuole...

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Ultima risposta 08/05/2008 00.14.38
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xxxgabryxxx0840  @  05/03/2008 13:40:45
   9 / 10
Altra gemma del maestro. Solo persone celebralmente deficitarie possono non apprezzare pellicole simili o dare voti sotto la sufficienza

NandoMericoni  @  17/02/2008 12:56:44
   10 / 10
signore e signori...ALFRED HITCHCOCK!

Max78  @  16/02/2008 19:09:49
   10 / 10
Alzi la mano chi non ha mai "spiato" dalla finestra i vicini di casa, o gente qualunque indaffarata nelle vicissitudini della vita.
Hitch sei una volpe............

everyray  @  12/01/2008 05:37:33
   10 / 10
beh,che dire,ho riesumato un vecchio classico sempre comunque immortale!
James Stewart e Grace Kelly grandissimi,ma più di tutti la mente che partoriva queste Opere,tutte e dico tutte di grandissimo livello....suspance altissima per un film davvero geniale!

Pink Floyd  @  04/01/2008 15:34:03
   10 / 10
Ma quanti capolavori ha sfornato Hitchcock???
Purtroppo nel lodarlo si rischia di essere ridondanti, ma che ci si può fare?!?
"La finestra sul cortile" è un capolavoro di astuzia, sagacia, maestria.
Lo preferisco addirittura ai suoi 'fratelli' "Nodo alla gola" e "Il delitto perfetto".
Che classe!!
Si resta a bocca aperta nell'ammirare lo stile del Sir!
E poi James Stewart affiancato da Grace Kelly...non so se mi spiego...............
E vogliamo parlare della cinica cameriera? Piccola grande perla in un must da far vedere alle generazioni future.
Un melange di perfezione e brivido in salsa voyeuristica che tanto scalpore ha destato per conto delle famiglie bene.
Uno scandalo non saper cogliere la bellezza del Maestro!

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kalin_dran  @  31/12/2007 14:27:04
   10 / 10
Eccezionale film di Hitchcock, dal quale sono poi scaturiti diversi remake. La genialià del regista, le grandi capacità di recitazione degli attori ed una sceneggiatura straordinaria, fanno di questa pellicola uno dei più grandi capolavori apparsi sul grande schermo.
Memorabile!

wega  @  27/09/2007 13:33:46
   10 / 10
uno dei più belli di hitchcok,girato come sfida a nodo alla gola che non mi è piaciuto,questo film lo trovo così affascinante forse perchè ho sempre sognato da bambino di vivere in un complesso condominiale come quello.
perfetto dal punto di vista cinematografico hitch ci tiene costantemente informati dei fatti e della storia esclusivamente dal punto di vista del protagonista..con fatti,sequenze indizi e non..spesso senza l'uso di sceneggiatura,classico modo del regista di raccontare una storia arrivando da un passato muto espressionista,che costringe lo spettatore a immedesimarsi nel personaggio che a differenza di jeff sarà seduto invece sul divano.in questo film abbiamo forse le migliori interpretazioni sia di grace ke di stewart.humor perfetto..regia perfetta.capolavoro

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Gruppo COLLABORATORI julian  @  23/09/2007 01:06:01
   8½ / 10
Un climax ascendente di tensione: inizio tranquillo, ma verso la fine del film si susseguono scene da batticuore con una suspance che solo Hitchcock può trasmettere.
Davvero bravo James Stewart, ma la scena è rubata tutta da Grace Kelly, fenomenale e sensualissima.
Spettacolo !

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addicted  @  22/09/2007 11:20:46
   10 / 10
L'ho rivisto per l'ennesima volta da poco.
Mi ha laciato a bocca aperta per lo stupore.
E' un capolavoro pazzesco.
Però credo che dovrò rivederlo subito, perchè non resisto dalla curiosità di verificare se davvero Grace si mette a pecorina per spegnere le abat-jour, come ha notato l'ottimo Mauro Lanari. Non scherzo, se l'impressione di Lanari è effettivamente verificabile credo che costui meriti un applauso.
Ma forse non c'è bisogno, un applauso lo merita comunque: Mauro ti prego, scrivi di piu!!! Abbiamo bisogno di te.

mainoz  @  18/09/2007 09:35:04
   7 / 10
senza dubbio un bel film, ma è, a mio parere, lontanissimo da "Nodo alla gola", in cui la tensione inizia dal primo e finisce all'ultimo minuto del film.."La finestra sul cortile" è meno fluido, scorrevole, a tratti spezzattato, resta cmq un film originale e godibile

Mauro Lanari  @  16/09/2007 15:52:49
   1 / 10
Se ho dato 1 ad Allen per “Match Point”, mi vedo costretto a fare altrettanto per questo film di Hitchcock. “La finestra sul cortile” ce la mette tutta per ottenere l’impossibile, conciliare gli opposti, integrare i contrari. Con maliziosa perfidia viene tentato di rendere la Kelly una sintesi appunto di “grace”/grazia e sessualità, ma la scena in cui lei compie il giro della stanza di James Stewart per spegnere le abat-jour piegandosi a pecorina dimostra che pure l’esperimento hitchcockiano sortisce un esito letteralmente dis-graziato. L’et-et ci è ancora impedito, se mai sarà altrimenti.

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  13/08/2007 14:09:18
   9 / 10
Tutta questa diatriba negli anni Cinquanta sul cosiddetto cinema "voyeur". cosa si intende? E soprattutto "La finestra sul cortile" può definirsi un cinema (prevedibilmente) voyeur perchè c'è un uomo che guarda continuamente, appunto, dai vetri di una finestra?
In realtà il coraggio di mettere il cinema al servizio dell'Occhio indiscreto è stata una forte innovazione, soprattutto in anni in cui il cinema Usa (v. Maccartismo e censura che tutto sommato e per fortuna ha avuto vita breve) navigava nell'oblio.
"La finestra sul cortile" è uno dei più perfetti script di Hitchcock e uno dei suoi film più radicali e amati. Stewart è straordinario.
Un voto in meno solo per l'enfatizzazione del personaggio di Burr (sembra filtrato da un horror, potrebbe benissimo essere un Peter Lorre) e per quel finale un pò troppo artificioso.
Ma c'è qualcosa di straordinario, di immenso, nella prospettiva di cio' che "non conosciamo"

Slevinx  @  27/07/2007 15:27:13
   9½ / 10
orazio  @  20/07/2007 23:07:29
   9½ / 10
Solo il grande Hitchcock poteva fare un thriller di tale portata. Un film magnifico con una sceneggiatura abbastanza semplice ma non banale e una fotografia stupenda. E poi riuscire a girare l'intera pellicola con la stessa ambientazione e mantenere il film vivo e far salire la tensione a poco a poco fino al clou finale...grazie anche a te di essere esistito, Maestro.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  01/07/2007 16:06:07
   8½ / 10
Thriller atipico del maestro,forse un po didascalico ma cmq ricco di suspance e carico di mistero fino all'ultima sequenza.Girato tutto in un unica scenografia,il film e'vissuto unicamente dal punto di vista del protagonista(un fotoreporter costretto su una sedia a rotelle):si tratta di una pellicola corale in cui diverse storie minori corrono parallele con la trama principale,e Hitchcock si conferma un vero maestro nel trasformare lo scenario di un tipico cortile,in un meccanismo teso e avvincente.Stupenda e raffinata Grace Kelly,ottimo come sempre James Stewart.

Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  @  24/06/2007 14:21:37
   10 / 10
Uno degli Hitchcock migliori in assoluto, la cui macchina da presa violenta lo spettatore costringendolo alla stessa immobilità ed impotenza di James Stewart, ma anche al medesimo gusto voyeuristico. Suspance su livelli di eccellenza manovrata con maestria, dialoghi estremamente brillanti ed una Grace Kelly incantevole rendono "La finetra sul cortile" un capolavoro immortale.

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Ultima risposta 21/07/2007 17.41.36
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Invia una mail all'autore del commento Andrea Lade  @  01/06/2007 00:22:18
   9 / 10
Ho un bellissimo ricordo di questo film.
L'ho rivisto oggi in lingua originale e devo ammettere che è veramente fatto bene,forse uno dei migliori di Hitchkok,se non fosse che il suo stile ha dato vita alla maggior parte della produzione giallistica di ben più di mezzo secolo.
L'originalità de "La Finestra sul Cortile" è nella capacità di far raccontare la storia a diverse scene di vita che rappresentano diversi modi di affrontare la stessa realtà. Il soggetto principale è solo un elemento tra una decina di situazioni diverse tutte con la loro identità.
Sembra di assistere ad uno spettacolo teatrale corale,dove ogni attore è protagonista. Bellissimo, un cult.

AKIRA KUROSAWA  @  29/05/2007 18:45:23
   10 / 10
difficile commentare un film cosi perfetto. è uno degli unici capolavori ambientati in uno stesso luogo, interpretazione super di stewart , sublime e bellissima la kelly. la fotografia è splendida ed il finale è bellissimo e tesissimo. uno dei piu belli in assoluto di hitchcock, incommentabile....

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Marlon Brando  @  13/05/2007 15:43:05
   10 / 10
"E' la ragione che può fare dell'uomo lo spettatore di ciò che egli stesso patisce, facendo sì che domini da ogni parte con lo sguardo la vita nel suo complesso".

Questa grande frase di Schopenhauer si addice perfettamente alla condizione del fotoreporter Jeff interpretato dal mitico James Stewart: un uomo paralizzato su una sedia a rotelle, sofferente nel fisico e nell'amore che osserva un problematico microcosmo umano dalla sua finestra. Jeff è inequivocabilmente un voyeur, un guardone, ma necessita di essere tale per scrollarsi di dosso i suoi problemi spiando quelli altrui "elevandosi" a spettatore e non partecipe della vita.
Per Hitchcock lo sguardo (di Jeff, ma pià propriamente dell'uomo e del cinema) è terapeutico, risponde a un bisogno primario; il cinema è arte basilare e primitiva perchè nutrimento vitale della mente e svelamento e impressione della dimensione della realtà che spesso noi, erroneamente, colleghiamo alla verità.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  12/05/2007 14:12:06
   9½ / 10
spesso Hitch era inchiodato da un bivio che dovrebbe toccare tutti i registi che vogliono fare thriller di qualità: suspance o sorpresa?
ebbene frequentemente lui sceglieva la sorpresa, e che sorprese ragazzi...
pensiamo a Psycho, a Vertigo, a questo: l'assassino è palese in tutti, solo Hitch ci metteva davanti a situazioni bizzarre, a un mistero soprannaturale che non ci permette di sapere come e dove sia avvenuto il fatto.
scegliere la sorpresa è certamente la scelta più ardua, è quello che oggi molti registi presuntuosi evitano per imboccare la via semplice della suspance che ovviamente non c'è quasi mai per la scarsa abilità in loro possesso e per la difficoltà che abbiamo nello spaventarci.
La Finestra sul Cortile è sicuramente uno dei più riusciti del maestro, infatti se guardiamo alla vicenda in generale e accantoniamo per un attimo l'assassinio, notiamo come (anche in altri film) spesso Hitchocock lasci grandi spazi alla normalità dei personaggi, se si ascolta la sceneggiatura è in gran parte frivola, dialoghi privi di qualsiasi fondo culturale, normali fra due persone. a volte non considera neanche gli attori, ma si aggira per la stanza con la macchina da presa come un terzo ono interessato alla conversazione. Stewart è la grande trovata del film: attore simpaticissimo, caratteristica fisico più che caratteriale (divertentissime sono le sue espressioni in presenza della Kelly), tipica persona normale. la frivolezza del suo personaggio e di quello della Grace e dell'infermiera contengono una leggera critica di Hitch, ovvero la curiosità sfacciata: la superstiziosità della badante non è del tutto fuori luogo, infatti il regista condanna persone come Stewart seppure le guardi con affetto perchè normali, oneste, positive. la curiosità che spesso spinge a rischiare la vita e alla fine appaga ben poco (non si vede nessun cadavere se ci si guarda bene), anche se può accadere che risolva un omicidio. molto più critico è verso la freddezza dell'assassino, un mostro anonimo del complesso corrotto cittadino.

Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  12/05/2007 00:03:52
   10 / 10
Perfetto.
Stop e fine: questa parola basta ed avanza per descrivere "La finestra sul cortile". Un'ora e cinquanta di cinema allo stato puro. Diverte, emoziona, avvince... Tutto quello che io richiedo al grande schermo.
Perdere tempo in ovvi elogi ad attori e regista sarebbe davvero superfluo: James Stewart in quella che io ritengo la migliore interpretazione maschile di tutti i tempi, Grace Kelly... devo anche perdere tempo a parlare bene di Grace? credo che “irraggiungibile” sia un aggettivo più che soddisfacente per lei. Hitchcock magnifico sia dal punto di vista narrativo, che da quello tecnico. Per non parlare poi di tutti gli approfondimenti che si potrebbero ampliare circa le tematiche e gli spunti offertici dal Maestro. Dopo "Gli Uccelli" e insieme con "La donna che visse due volte", il miglior Hitchock.

Invia una mail all'autore del commento King Of Pop  @  14/04/2007 14:40:24
   9 / 10
Bellissimo,geniale,epico,un vero capolavoro del maestro.

oxigeno  @  10/04/2007 16:33:43
   9 / 10
Uno dei film più celebri del Maestro. Personalmente non è fra i miei preferiti, anche se non si può negare la sua grandezza, l'originalità, la perfezione stilistica, la vivacità dei dialoghi. Ancora una volta Hitch è riuscito a portare sullo schermo le manie, le paure, i difetti, la morbosità dello spettatore. Da sottolineare 3 sequenze soprattutto : I dialoghi fra il protagonista e la sua infermiera mentre lo massaggia, la scena dell'intrusione di Grace Kelly nella casa del presunto assassino e il rumore di quei passi nel buio. Meraviglioso, ma non è una novità per il Genio.

science fiction  @  19/03/2007 18:59:06
   10 / 10
senza parole... solo una cosa: ma quanto non è bello?

davil  @  09/03/2007 11:08:00
   8 / 10
uno tra i più famosi film di sir alfred, personalmente non lo metto tra i primissimi perchè ne ho preferiti altri; ne riconosco comunque il valore

Invia una mail all'autore del commento domeXna79  @  18/02/2007 10:26:42
   8 / 10
Una delle più importanti opere di Alfred Hitchcock.
Un thriller lineare, riflessivo, senza particolari sussulti, che gioca prevalentemente su dialoghi e situazioni che vorrebbero rappresentare la pellicola di un film, fatta di tanti fotogrammi che scorrono l’uno dietro l’altro, costruendo un racconto in perfetto equilibrio tra suspance e humor ..nelle finestre si palesano storie di vita così diverse, sfaccettature di una intera società, dipinta nella loro quotidianità ..così si viene a creare una narrazione corale che si intreccia e confonde, per condurci, tra sospetti e supposizioni, alla risoluzione dell’enigma.
Nella morbosa curiosità e nella possibilità di riuscire a svelare (ma soprattutto a dimostrare) il macabro delitto, i due protagonisti, così distanti socialmente e caratterialmente, ritrovano una comunanza di intenti ..grande maestria nella ricostruzione degli ambienti, la soggettiva della camera che osserva il cortile, nell’accuratezza dei dialoghi, oltre ovviamente ai personaggi ..una riflessione sul voyeurismo, sull’amore, sulla società, sul mondo della comunicazione (il cinema e la visione dello stesso), tutto viene toccato con grande ironia ed intelligenza.
Ottime le interpretazioni di James Stewart e dell’algida Grace Kelly, così distanti nel modo di recitare che qui diviene un fattore fondamentale nella relazione tra i due personaggi ..impeccabile (ma non poteva essere diversamente) dal punto di vista stilistico la regia di Alfred Hitchcock.
Una delle più importanti e famose pellicole dirette dal maestro del giallo ..da vedere!

don carlos  @  16/01/2007 16:59:33
   10 / 10
Impossibile non innamorarsi di Hitchcock dopo aver visto questo film! Splendide luci, colori e inquadrature (EH BEH! vorrei vedere, è Hitchcock!), per non parlare di un grande James Stewart e di una stupenda Grace Kelly. Geniale l'idea di ambientare la storia in un unico luogo, circondato da una simpatica cornice di vicinato, dove voyeurismo e mistero si intrecciano, divertono e fanno riflettere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  13/01/2007 20:18:18
   8½ / 10
un vero e proprio capolavoro del maestro di cui si è gia detto tanto ma mai abbastanza...ho da poco letto un servizio dove vengono spiegate alcune scelte del regista(come ad esempio il discorso sul cinema e di come le finestre del palazzo di fronte rappresentano una pellicola)a dir poco senzazionale...
uno dei miei preferiti!

The Monia 84  @  29/12/2006 18:25:59
   9½ / 10
Meraviglioso, l'avrò rivisto almeno venti volte e non mi stanca mai. Uno dei miei film Hitchcockiani di sempre, armonioso come un flauto di Mercurio e uno dei thriller più elettrizzanti mai realizzati.
Anticipa il tema ripreso in maniera più esplicita dal magnifico Peeping Tom di Powell, il voler ficcare il naso nell'intimità degli altri (bisogno che sentiamo tutti noi appassionati di cinema e non).

Truffaut l'ha definito: una straordinaria sinfonia della vita quotidiana e dei sogni distrutti.

Gruppo COLLABORATORI antoniuccio  @  19/12/2006 21:43:49
   10 / 10
Secondo alcuni, il film che a Hitch piaceva di più, perché rappresenta il mondo intero. Il mondo intero si affaccia su un cortile, dove sprazzi di umanità la rappresentano: la coppia di sposini felici, la ballerina mangiauomini, la coppia consolidata con tanto di cagnolino, la povera zitella in cerca dell'anima gemella. Gli spettatori osservano con gli occhi del protagonista, un James Stewart immobilizzato da una gamba inessata. E come spesso accade, sotto gli occhi di tutti accade un omicidio...
Anche qui Hitch mette a nudo le paure dell'uomo: l'essere spiati, o il guardare e avere paura di scoprire il male? L'evidenza è ciò che sembra? Cosa si nasconde dietro la normalità?

Brillante e austera Grace Kelly, qui alla interpretazione preferita dal figlio Alberto.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Giordano Biagio  @  16/12/2006 11:41:26
   8 / 10
Uno tra i più interessanti film di Hitchcok, anche per l'uso magistrale del linguaggio cinematografico. La finestra evoca lo schermo cinematografico, il telescopio la macchina da presa, l'altra finestra (quella del vicino) rappresenta di fatto un altro schermo quindi un film nel film, tutto ciò è un esempio di semiologia filmica in forte crescita; cioè il cinema mostra nel film i suoi apparati tecnici e suggestivi (lo schermo, la possibilità di essere guardoni in due modi diversi) esaltando la curiosità degli spettatori e quindi la loro fantasia.
Film molto citato dai semiologi di grosso calibro come Christian Metz e altri. Film divertente ma anche da studio semiologico e Dio sa quanto questo sito ne abbia bisogno.

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Ultima risposta 14/05/2007 19.04.56
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quaker  @  16/12/2006 00:01:41
   10 / 10
Film praticamente perfetto. L'inventore di tutto il genere giallo è E. A. Poe e la sua "lettera trafugata".
Ma sir A. Hitchcock rimane, nel cinema, un maestro difficilmente superabile, e soprattutto una miniera di idee, che ha portato a perfezione la tecnica della suspense, sfruttando appieno caratteristiche che solo il cinema può avere.
Il regista è un genio del dettaglio: ad esempio il caldo, l'afa di New York, con il termometro a quasi 95 gradi F. che costringe a tenere le finestre aperte: e che le finestre debbano rimanere sempre aperte è fondamentale nell'economia del film.
I contributi che ciascuno dei personaggi dà per indirizzare verso una certa soluzione l'apparente e assai dubbio "giallo" o per tenere lo spettatore nel dubbio.
Tutti gli elementi di contorno, come la storia d'amore, perfettamente funzionali al nocciolo giallo del film, come la gamba rotta per un uomo d'azione, senza cui egli non potrebbe passare tanto tempo ad osservare (e sono ormai sei settimane che lo fa, apprendiamo casualmente all'inizio del film, nella telefonata al direttore) come la sua stessa professione di fotografo, utile dapprima e poi provvidenziale.
E' vero che si potrebbe continuare per ore a parlare di questo film.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Caio  @  28/11/2006 04:16:11
   10 / 10
Superbo capolavoro di del Maestro del cinema Alfred Hitchcock. Da un punto di vista tecnico il film è chiaramente, anche agli occhi di un principiante di tecnica registica, un gioiello incredibile intriso di geniali "specchi riflettenti". Assolutamente raffinato il gioco di Hitchcock con lo spettatore, in un semplice condominio egli riesce ad architettare percorsi di suspance attraverso la privazione della sensazione prima uditiva, poi visiva, attraverso una colonna sonora montata da uno degli attori del film (il pianista del piano superiore). La finestra sul cortile forse non colpisce il lato oscuro quanto Psicho, ma è sicuramente il film dove Hitcock getta le basi di un modo di fare cinema che sarà ripreso da ogni regista vivente di thriller (e non solo). Perchè accanto alla suspence come dimenticare l'incantevole bellezza di una Grace Kelly di cui è praticamnente impossibile non innamorarsi, così come Hitchcock ce la ritrae. E James Stewart, rassicurante, ironico, quasi familiare. I personaggi che si muovono nel condomio sembrano quasi delle piccole marionette di porcellana in un piccolo castello, guidate dal grande burattinaio Hitchcock. Potrei continuare all'infinito con gli elogi, ma non sarebbero mai abbastanza per spiegare quanto questo film è stato significativo per il cinema a venire.

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