mysterious skin (2004)

Un magnifico dramma agrodolce sugli effetti devastanti della pedofilia, definito da molti psicologi fra le piu' accurate descrizioni dei veri effetti a lungo termine dell'abuso minorile. "Mysterious Skin" é l'esempio perfetto di come girare un coming-of-age coinvolgente e intelligente: miscelando i toni leggeri e "scanzonati" di una storia adolescenziale con la brutalita' e i pugni allo stomaco del dramma (quello vero).
Le interpretazioni sono tutte di alto livello, straordinario un giovane Joseph Gordon Levitt nei panni di un gigolo omosessuale, bravissimo Brady Corbet, illegale Michelle Trachtenberg; personaggi originali e multicolore in una storia di una morbosita' sconcertante raccontata con una leggerezza lodevole. Non so che altro dire se non che e' un film da vedere

Un film asettico, e furbescamente escogitavo, per fare facile leva sui sentimenti repellenti e disgustosi in materia di pedofilia.

Personalmente no mi ha fatto nè caldo nè freddo. Non è altro che un semplice racconto lineare sull'esperienza di questi due ragazzi. Non c'è la classica trama che uno si aspetta, con colpi di scena, inversioni di rotta, suspance..ecc ecc. Inizia e finisce....punto!

Intenso e toccante

Un film che tratta un paio di temi "acottanti", ma che lo fa nella maniera più delicata possibile.

veramente un piacere.

Nella squallida e silenziosa provincia americana si consuma questo dramma firmato da Gregg Araki, una pellicola a tratti poetica a tratti violenta che affronta temi scottanti.

Mysterious skin vede le vite di due ragazzini sfiorarsi, allontanarsi per poi infine ricongiungersi dopo anni. Araki tratta argomenti spinosi come la pedofilia, omosessualità e prostituzione minorile , mostrando poco ma suggerendo tanti soprusi raggelanti perchè perpetrati su minori (in alcuni casi bambini proprio) fra l'indifferenza della società e delle famiglie. Malgrado questa scelta molto coraggiosa ed estrema il regista non perde mai la bussola ed evita con saggezza la trappola del cattivo gusto,elevando spesso il suo film verso vette di poesia cinematografiche totali,in primis nello struggente , sincero e commovente finale.

La pellicola ,ormai considerata un cult, si avvale anche di un grande cast(spicca Gordon-Levitt),una fotografia bluastra alienante e di una colonna sonora pertinente e potente.

Insomma un film forse non per tutti ,dal carattere estremo ma non gratuito che rappresenta ad oggi uno dei migliori lavori su queste tematiche.

Mysterious Skin è una pellicola bellissima e cruda, che fa riflettere su quanto il mondo possa essere malvagio e pieno di ostacoli pericolosi, dove non si è mai al sicuro e a pagarne spesso sono persone indifese. Un film che affronta un tema difficile come quello della pedofilia.
Interpretazione sublime da parte di un 23enne Joseph Gordon-Levitt. Da vedere!

Vivere in comune un evento traumatico, rimuoverlo dalla propria memoria da una parte ed esserne travolto dall'altra. Due ragazzi agli antipodi, due esistenze parallele, due evoluzioni antitetiche. Il film di Araki è duro e ti colpisce in pieno, ma possiede al tempo stesso una delicatezza ed una poeticità straordinaria. Diverso, meno visionario ed estremo rispetto a Doom generation ma altrettanto potente.

L'innocenza violata, la fanciullezza tradita e i gravi effetti collaterali a palesarsi pesantemente anni dopo. Il punto di vista scelto da Gregg Araki non è di quelli morbosi o ricattatori; il regista racconta l'abuso seguendo la soggettiva e la metabolizzazione dolorosa dei suoi due protagonisti.
Il pugno nello stomaco arriva, indubbiamente smorzato da venature surreali e da una cifra stilistica che rendono la violenza suggerita, ma non per questo meno aberrante nei suoi risvolti subdoli e manipolatori, quelli perpetrati da un mondo adulto che sfrutta la purezza e l'ingenuità per compiacere i propri istinti mostruosi.
Il tema della pedofilia è trattato senza mai calcare la mano, se non nel finale rivelatorio, a mio avviso momento top della pellicola, in cui l'impacciato Brian comprende la vera portata di ciò che lo ha perseguitato tutta la vita.
Alla base dei suoi incubi c'è un rimosso, un qualcosa di tanto doloroso da dover essere annullato, mentre per Neil, influenzato a dovere, tutto resta mascherato da gioco innocuo, destinato a segnare indelebilmente una vita votata alla ricerca di un atto recepito sottoforma di amore puro.
Araki segue le vittime sino all'età adolescenziale, il timido da una parte con il suo disperato e commovente tentativo di alterare la realtà, lo spaccone dall'altra, con la sua fragile sicumera, incapace di slegarsi da quel ricordo camuffato nel più equivoco dei modi.
Non si spinge per nulla sulla caratterizzazione bestiale della figura del coach, come le mancanze delle famiglie vengono indicate senza strepiti (se non verso il finale, quando Brian se la prende col padre), Araki sa di non dover insistere su certe ovvietà per riferire di un mondo filtrato attraverso una lente deformante, installata dai protagonisti stessi per una strenua quanto intensa autodifesa.
"Mysterious skin" affronta un tema così scabroso in modo molto originale, il piglio drammatico come la denuncia stanno alla base, ma al tempo stesso delicatezza e assenza di isterismi lo rendono una sfavillante voce fuori dal coro.

Uno dei film più coraggiosi che abbia mai visto, in quanto affronta un tema delicatissimo nel migliore dei modi, calcando o meno la mano a seconda del momento.
Non mancano le scene forti, che possono anche un po' disgustare, ma quanto è poetico il finale. E che colonna sonora!
Mysterious Skin è, in ogni caso, un grande film sull'amicizia.

Ci sono pochi film come questo. Non penso di averne trovati altri che hanno saputo trasmettere così bene il disagio, l'orrore, l'incubo dei ragazzi protagonisti, portatori di un oscuro segreto.
Il rapimento degli alieni come metafora, la prostituzione come conseguenza della violazione dell'animo di un fanciullo.
La regia di Araki è diretta, un pugno in faccia. Le interpretazioni sono direi addirittura vissute.
E vogliamo parlare della colonna sonora? Un avvolgimento tenebroso creato ad hoc dai grandi Harold Budd e Robin Guthrie, e in più nella colonna sonora sono presenti le sonorità shoegaze degli Slowdive, Cocteau Twins, Ride e Samskeyti dei Sigur Ros nei titoli di coda. ^^ Ma da quanto tempo era che cercavo un film che avesse questa canzone come chiusura?? Non ci poteva essere pellicola più adatta.
Mi rammarico solo di non aver visto questo film 4 o 5 anni fa, quando ero meno saturo di film di questo genere (ormai ho visto e sono pronto a tutto e di più), penso che l'effetto sarebbe stato devastante. Metterei 2 punti in più solo per i Sigur Ros, ma devo essere oggettivo...

Grandissimo film, tema tratto benissimo, Levitt esagerato nonostante la giovane età, non cade mai nel ridicolo

SPOILER.
Inoltre monologo finale tremendamente bello e profondo.
Questa pellicola è una gemma di rara bellezza.

Un pugno nello stomaco dato con infinita rabbia e tristezza.. Una delicatezza devastante.. Un piccolo capolavoro.

Due uomini seduti in un bar 25 e 50 anni il più anziano dice "tu sei il ragazzo che avrei voluto incontrare" e il giovane risponde " E tu sei l'uomo che avrei voluto incontrare quando era un ragazzo" Ho citato a memoria "Stati del desiderio" di Edmond White
Ecco io sono un adulto omosessuale che rimpiange di non aver incontrato un adulto quando era ragazzino
La linea di confine fra cosa è male e cosa no è molto labile
Non sono un pedofilo e il mio sguardo trapassa chi ha meno di 35 anni e sono convinto che una opera letteraria cinematografica non possa in nessun modo fare "prosetilismo" omosessuale per la semplice ragione che l'omosessualità non è una fede o una passione o un hobby
O lo si è o no
Dopo ciò il film
Nessuna faciloneria, pacchianeria, ammiccamento, concessione allo spettatore il quale si (ri)trova catapultato in una vicenda oscura fatta di perdite di sangue (verginità?) e rapimenti alieni (paura dell'altro?) (s)vendita di se e voglia di esplorare, uscire dal bozzolo
Stessa causa ma con esiti lontanissimi tra loro
Passione (secondo la teoria freudiana, la libido rappresenta la pulsione principale, se non l'unica, dell'uomo: quella sessuale) cercata da una parte e involontariamente trovata nell'altra
Rimane una nostalgia di quello che sarebbe potuto essere e di quello che si è patito, sentimenti contrastanti vissuti sullo stesso divano
Entrambi con il desiderio di ritornare a una età dell'oro pre o post svolta consapevoli (forse) che sono cresciuti troppo in fretta
Ci ricorderemo a lungo ( o per sempre ) di questa pioggia di caramelle variopinte

Molto bello e profondo, nonostante il ritmo sia piuttosto blando. La storia di due ragazzi segnata da alcuni eventi nefasti accaduti nell'infanzia... tutto da vedere.

Gregg Araki riesce nel difficile intento di raccontare la pedofilia in maniera disturbante e, allo stesso tempo, drammaticamente poetica.
Bella la fotografia e l'interpretazione degli attori principali.
Film particolarissimo.

Ma che è sta roba?
Cosa voleva essere?Un analisi sociale sulla pedofilia?O un film sull'omosessualità causata dagli alieni?

Un ciofecone di questi livelli era da tempo che non lo vedevo.

Quello della pedofilia non è un tema facile da trattare, Akari lo affronta senza cercare filtri e scorciatoglie per rendere digeribile ciò che assolutamente non lo è.
Un film scomodo che prende di petto il problema ignorando finalmente la prospettiva di gruppo. Manca il punto di vista di un educatore, il supporto della famiglia e non è importante la storia di chi ha violato. Lui rimane nell'ombra, un mister x qualsiasi di cui Akari racconta solo il necessario. Il resto lo fanno i protagonisti, due individui e non due vittime. Un trauma identico ma affrontato in maniera diversa, due strade che alla fine si ricongiungono regalandoci una conclusione forse un pò scontata ma ugualmente capace di colpire nel segno. Bravissimi gli attori, stupenda la regia, completamente al servizio dei particolari. Non ho altri esempi di pellicole analoghe per fare un paragone, ma questo è un film che sicuramente ti rimane dentro.

Devastante capolavoro che, dietro la patina della bellezza formale, nasconde calci e pugni dritti allo stomaco. Con un finale che porta a lacrime impossibili. Uno dei film più belli dello scorso decennio.

crudo ,efficace,alienato. Da vedere.

A volte si vedono film che è difficile o superfluo commentare,forse perché già è stato detto tutto nei commenti precedenti o semplicemente non c'è bisogno di dire nulla se non di consigliare di vederlo.
è stato durissimo vedere trattato il tema pedofilia in questa maniera spesso crudissima,senza mezzi termini (il senso di sporco ti prende e non ti lascia neanche dopo i titoli di coda,insieme alla speranza) ma poi la sensibilità del regista e di questo suo film toccante viene fuori spesso e nel finale raggiunge una vetta immensa. Inquietante la provincia americana,come al solito indifferente nei confronti dei prodotti da lei creati,e strepitosi i due attori protagonisti nel ruolo di due personaggi che,non per loro volontà,resteranno legati per sempre. Ma in una trama diretta e che è in linea di massima anche prevedibile in molti suoi aspetti,a volte esageratamente spinta tanto da sembrare fatta apposta per scandalizzare,ci sono momenti indimenticabili veramente. Ottimo lavoro di Araki pure nella scelta della colonna sonora,specie il pezzo finale dei Sigur Ròs.
La speranza è che questi due angeli,entrambi con un ala spezzata,possano sostenersi a vicenda e lasciarsi tutto alle spalle.

Non si può restare indifferenti.

Due temi delicati raccontati con delicatezza e stile. Non si scende nel banale, e Araki trova un buon modo per farlo, o nel sentimento facile. A metà strada tra il pugno sullo stomaco e la carezza.

Un film che con una chiarezza disarmante percorre un sentiero ostico, ma fortunatamente ben rielaborato e semplificato, lasciando spazio a più componenti da discutere. Atti e conseguenze, evolvendo in risultati diversi. Un film che fa da punto di partenza per un viaggio che, se proprio dobbiamo, si spera solo immaginare.

Un capolavoro di sensibilità, un film dilaniante nel suo tratteggio crudo e disperato delle differenti conseguenze di una violenza sessuale su due bambini, ma anche poetico e struggente nella presa di coscienza degli eventi. Il più bel film di Gregg Araki che riesce miracolosamente a raccontare una storia scomoda senza un briciolo di pietismo. Straordinari sia Gordon-Levitt che Corbet.

Araki dimostra di saper fare cinema, sviluppare un tema così difficile e ingombrante come la pedofilia e l'omosessualità senza sfondare nel patetico o nel manierismo lacrimoso e piagnucoloso come molti si aspetterebbero. Il suo racconto lucido, spiazzante e altamente disturbante unito a quel "vedo e non vedo", ai parallelismi che intercorrono tra due ragazzi così diversi ma accomunati dalla stessa tragedia, scorrono fluidi per tutti i 100 minuti di una pellicola che, pur non essendo esente da difetti (troppo spesso vuole essere poetico ma il risultato finale finisce per essere blando) o non brillando come un capolavoro, tiene alta l'attenzione. Strepitoso Gordon-Levitt che ancora una volta si conferma un grande attore.

Araki fotografa ottimamente il dramma dell'abuso sui minori e le relative conseguenze traumatiche.

Molto bello. Due ragazzi diversi che condividono un'esperienza che cambierà in modo opposto le loro vite, vite che, anche se lontane, saranno sempre legate.

Mi è piaciuto molto, il film è veramente agghiacciante e lo sconsiglio a chi si impressiona facilmente. Il film racconta la vicenza di due ragazzi adolescenti che sono stati entrambi vittime di pedofilia, e racconta in particolare le loro problematiche e i disagi che hanno avuto in futuro. Sono due ragazzi diversi, uno è insicuro, impacciato, non riesce a relazionarsi con le persone e crede di essere stato rapito dagli alieni, l'altro è sicuro di sè, e dopo essere diventato gay si prostituisce con uomini di mezza età. Il protagonista è Joseph Gordon Levitt prima che diventasse famoso e acclamato. Penso sia un film molto intenso e duro come ho già detto, e secondo me merita di essere visto per le problematiche trattate. Oltretutto è ben diretto e interpretato, e il finale lascia un barlume di speranza

SPOILER
Prima parte decisamente più interessante della seconda, ma merita una visione.

John.

Film difficile che tratta un tema scottante come quello della pedofilia. Purtroppo però gli stereotipi sono ovunque (fra madri zoc.cole o sceme, padri assenti e ragazzine ninfomani) e non ho visto la sincerità adeguata nel trattare l'argomento.
Gli ultimi 30 minuti insieme con il ragazzino moro sono di un'artificiosità imbarazzante, aditi a dimostrare chissà cosa (cioè niente) per poi arrivare al finale con quel pizzico di angoscia e coinvolgimento in più che non guasta mai.


SPOILER

Bella invece la descrizione del rapporto fra Neil e il suo allenatore di baseball, decisamente intrigante ed originale. Un punto di vista mai raccontato.

Consiglio di guardarsi "Happiness" di Solondz, il solo discorso finale fra padre e figlio è più sincero, diretto e spiazzante di tutto questo "Mysterious skin".

Bravissimi tutti gli attori, soprattutto Gordon-Levitt e la Shue.

Un tragico ritratto della pedofilia, dell'essere omosessuale, dell'essere diverso, empatia dell'uno verso l'altro, della violenza, una vita distrutta da un'infanzia terribile.
Bei spunti, trama, attori, colonna sonora, ma non ho colto la tanto discussa genialità del regista. Ho apprezzato il finale.

Se questa è poesia allora io sono Clint Eastwood.

6-

Film a tratti disturbante ma di una potenza unica.
Bella la scelta dello stile narritivo.
Scena finale e titoli i coda annessi che mi hanno emozionato.

"E mi viene voglia di scappare, di non pensare a questo mondo di m... Di levarci in volo come due angeli nella notte... e magicamente... Scomparire"
E partono i Sigur Ros...
Lacrime amare.
Poco altro da aggiungere.

Molto probabilmente il film più ambizioso di Araki, nonchè quello più apertamente e palesemente Hollywoodiano.

Si parla di temi scottanti, in modo scottante (come in quasi tutti i film di questo bravissimo regista comunque) solo che qui, parlando di pedofilia subita un tempo dai 2 protagonisti che comunque rimane presente in qualche modo nel loro subconscio, le cose si fanno maggiormente drammatiche rispetto al passato.

Bravissimi gli attori, la bella Shue su tutti, ed apprezzabile pure Corbet, ancora non calato nei sadici panni del visitatore di Funny Games U.S..

L'atmosfera che si respira nel lungometraggio è fredda e spietata, sino all'ultimissima sequenza, e, nonostantte il film sia diretto molto bene, tra le tante opere di questo regista americano di origini orientali, qui si avverte solo a tratti lo stile cinematografico e fotografico che tanto han reso cult certe sue pellicole.

Ad ogni modo magari questo stile non era poi tanto indicato questa volta per questo film.

Consigliato, un film molto coraggioso che ancora una volta parla anche in parte di omosessualità, tra i temi principali della cinematografia Arakiana, avolte affrontato in modo ironico, altre, come in questo caso, in modo decisamente drammatico.

Colpisce nel segno questo film, eccome!
Il commento più appropriato che riesco ad esprimere è: come svolgere alla perfezione un tema oltremodo delicato, senza sfociare in facili pietismi. Tutto è nudo e crudo, ed eccezionale il confronto finale tra i due protagonisti; come detto da alcuni intuibile, certo, ma non è mica un thriller.
Applausi.

Un film che con grande coraggio si lascia prima odiare e poi amare. Lo odi perchè dopo averlo visto non sei più lo stesso. Lo ami perchè è un esempio di arte potente, sconvolgente e bella.
Sentendo alla tv di bambini abusati provi indignazione e pietà, ma non vera partecipazione: non conosci i loro nomi, nè i loro visi, nè nient'altro di loro. Grazie alla finzione cinematografica questo distacco si rompe, la realtà ti appare più palpabile, proprio perchè trova la sua sintesi in un racconto di due sole vite simili a tante altre

Un film di una bellezza sconvolgente...uno di quelli che ti resta dentro anche dopo tanto tempo che lo si è visto. Era facile ,data la tematica , cadere nel frivolo,nei luoghi comuni e cercare la lacrimuccia facile invece Araki gestisce tutto con maestria e infinita poesia nonostante ci sbatta in faccia una realta' cruda e nerissima senza via di fuga...splendida la scena iniziale dei cereali che ''piovono'' sulla faccia di Neil cosi come splendida la scena finale....
Un film che trasuda sensibilita' ed é SCANDALOSO che qualche commento qui sotto abbia avuto il coraggio di dire che istiga alla pedofilia ecc....davvero no commet....

FIlm impreziosito dalle splendide colonne sonore tra le quali spicca DAGGER degli slowdive ( tralaltro uno dei miei gruppi preferiti ) davvero una perla lucentissima in mezzo alle tenebre di questo triste mondo che ci viene mostrato.

Araki è sempre sconvolgente. Un tema difficile affrontato con uno stile incredibile... A tratti il realismo è sconvolgente....
Bellissimo il doppio punto di vista dei personaggi.... Due comportamenti che sono spiegati dalla psicologia....

l'orrore della pedofilia visto attraverso gli occhi di Araki non poteva certo risultare scontato, visto che anche in questa occasione riesce a trovare uno spazzietto per i suoi amichetti verdi. continuo sempre a preferire 'Doom Generation' (oltre che per una questione di stile, anche per un fatto di esperienze - non fraintendetemi -); a differenza di quest'ultimo, però, 'Mysterious Skin' è molto più corrispondente sul piano reale, e le situazioni concrete non vengono decontestualizzate, ma descritte in maniera pesante. forse il lavoro più maturo del regista... L

voto: 10

veramente bello.un tema delicato e scottante come quello della pedofilia trattato in maniera ottima.bravissimi gli interpreti e coinvolgente la storia.superconsigliato.

Bel film che parla di un problema delicato come quello della pedofilia e di come essa possa traumatizzare e avere un impatto diretto sulla vita di due ragazzini (Brian e Neil)..non è un film per tutti..ma decisamente consigliato proprio per la durezza e la maniera diretta di come vengono trattati i fatti.

un film molto bello su un tema delicato come la pedofilia, 2 storie di due bambini che si intrecciano a causa di una stessa persona malata! ci sono molte scene forti che sconvolgono, ma e' proprio questo che il film risulta unico nel suo genere! lo consiglio!! da vedere

Film sulla pedofilia davvero molto significativo!
Il regista, alternando momenti volutamente più "leggeri" ad altri molto duri, è riuscito secondo me a portare a termine un difficile lavoro, visto che considero cosa molto impegnativa trattare la pedofilia in ambito cinematografico.
Il risultato è stato lodevole visto che alla fine della visione il senso che ho avuto è stato di vuoto e profonda malinconia!

Araki affronta un tema difficile in modo molto originale, direi quasi geniale. ottime le interpretazioni.

Thriller drammaticissimo sul mondo della pedofilia e della deriva sessuale minorile ... forte, crudo e mai banale interpretato ottimamente.
Disturbante!

Film di una crudeltà sovrumana. E' un trauma dall'inizio alla fine, con scene raccapriccianti. Questa pellicola è stata fatta per mostrarci senza censura alcuna, il mondo della pedofilia, in tutta la sua profonda e radicale perversione; nulla è lasciato al caso, proprio per sollevare nello spettatore uno sgomento puro. Non c'è retorica, e neanche criminalizzazione preventiva, ma la semplice e tragica storia di due vite innocenti rovinate nel fiore degli anni. Il titolo in questione entra anche nei meandri psicologici di vittime e carnefici, mostrandoci come un mostro possa acquisire la fiducia di una creatura, traviarla, e al contempo renderla felice. Potente e "incredibile" nella sua veridicità; una menzione speciale va fatta alla colonna sonora (che reputo tra le migliori nella storia del cinema), ha un non so che di stridente con la storia in questione, ma l'effetto è superbo.

come commentare un film come questo? Fa male e spiazza, un treno dritto nel petto, qualcosa che non si dimentica facilmente, qualcosa che torna a galla prima o poi , come il ricordo offuscato di una violenza subita, negli occhi di un bambino.
Da vedere per riflettere...

Ho trovato il film a due velocità:la storia di Neil è davvero intensa e coinvolgente,poi Joseph Gordon-Levitt è davvero un ottimo attore.Quella di Brian un po' patetica,mi spiace definirla cosi,ma è lenta e noiosa,l'attore non mi è piaciuto affatto.Peccato perchè forse poteva essere realizzata diversamente.Poteva essere più bello ancora ,comunque il finale è lancinante.

Un film che mi ha spiazzato, colpito duro nel profondo come un pugno. L'ho visionato più per aver letto i commenti positivi piuttosto che per l'argomento trattato. Sulla pedofilia ho sempre avuto idee chiare, prettamente fasciste direi..eppure mi son quasi commosso nella prima mezz'ora

SPOILER
E arrabbiato da morire null'ultima

SPOILER
Ho capito che in un argomento come questo ci sono sfumature...che non tutto è nero e che se non fosse per l'età forse tra i 2 era vero amore. Un pò sottotono la storia dell'altro ragazzo, l'ho trovata meno appasionante ma comunque indispensabile

SPOILER
Insomma un film da vedere. Sempre se si è disposti a scendere a patti con la propria morale, a sopportare immagini crude e si è maggiorenni. Ragazzini statene alla larga, questo film picchia duro.

Film che tratta di un argomento molto sensibile e delicato come la pedofilia....ci sono scene un pò crude comunque è un film da vedere.
E' stata una sorpresa.

tema difficile trattato con crudezza e poesia. poco convenzionale e originale. non per tutti

bel film,molto crudo ma da vedere

Araki affina la tecnica dopo il buon, ma un po acerbo doom generation.
Mysterious skin racconta la storia di due ragazzi apparentemente distanti ma segnati da un avvenimento che li lega da quando erano piccoli.
Il fatto in questione tratta un argomento molto sensibile e che facilmente impressione il pubblico, la pedofilia.
Araki mostra il più possibile le scene di prostituzione del giovane neil proprio per cercare di colpire e saggiamente non mostra, si ferma sempre un attimo prima proprio per il motivo che il non visto fa più impressione.
delicato e duro allo stesso tempo, gran film

come in doom generation la colonna sonora è epica...Slowdive, Ride, Cocteau Twins e Sigur Rós

E' veramente bello. Molto crudo ma anche molto commovente. Gli attori sono tutti ottimi, Araki poi sa il fatto suo in termini registici. Il finale, con quella riflessione e quella dissolvenza mi ha colpito e trafitto. Bellissimo.

gran film.
e ci può anche stare che ogni tanto ad araki scappi la mano nel suscitare l'empatia facilona (vedi l'ultimo cliente di neil).
ma merita, garantito.

Araki è probabilmente il miglior regista indipendente americano, quando però decide di non provocare con inutilmente come con exstasy generation o doom generation (che però è un film valido)
Film piccolo delicato, dolce, che sa affrontare con grande sensibilità ed eleganza lo squallore delle vite dei protagonisti, senza falsi pietismi o moralismi, nel racconto del loro dramma.
Veramente splendido forse non merita un 10 pieno ma un 9 1/2 si perchè va segnalato assolutamente

Di solito quando mi capitava di vedere un film che mi piaceva,e scoprivo poi che era tratto da un libro,mi veniva sempre voglia di leggerlo. Quasi inevitabilmente leggere quel libro mi faceva poi tornare a guardare il film e la maggior parte delle volte quest'ultimo perdeva gran parte della bellezza che possedeva alla prima visione. per Mysterious Skin non è stato cosi. Questo film è splendido,non ci sono altri modo per definirlo. Leggere il libro me l'ha soltanto fatto amare di più,in quanto,non era un'opera facile da trasmettere sullo schermo e conteneva un tema scabroso quale la pedofilia.
Questo film non scade mai nel volgare e ogni sua scena è elegante e ricca di emozioni. Un film toccante e che offre parecchi spunti di riflessione,un film dal quale è impossibile rimanere indifferenti.
A mio parere consigliato ad ogni amante del vero cinema

Tratta un tema pesantissimo e lo fa con intelligenza, una sceneggiatura perfetta e interpretazioni riuscite. Mi ha ricordato da vicino Boys don't cry per la descrizione inquietante della (terribile) provincia americana. Fastidioso (in senso positivo).

si in generale mi è piaciuto, ma non abbastanza da meritarsi di piu. Forse perchè il tema affrontato è davvero difficile, o non so perchè mi aspettavo di più. Però capisco che sia un film che può essere considerato molto bello e consiglio di guardarlo per poi trarne delle conclusioni personali. Ad ogni modo alcune scene sono molto buone e la recitazione dei bambini e protagonisti ottima.

A dire che questo film è bello c'è pericolo di passare per pedofili o malati mentali (che poi è la stessa cosa),un film che ci fa pensare, che ci mette davanti agli occhi la cruda realtà della pedofilia, sì una realtà, perchè queste cose succedono tutti i giorni .
Un grande film, non adatto a tutti, che invece io consiglierei ad ogni singola persona.

che fatica.... non sapevo che fosse un film così... l'ho preso per caso perchè mi piacciono i film che parlano di crescita ( tipo stand by me) ma non sapevo ce il tema principale fosse così pesante.. in ogni caso è molto toccante, per certi versi un po' rivoltante, ma giustificabile ai sensi del film. Bravissimo Gordon Lewitt che avevo lasciato con un pattino da ghiaccio in faccia in H2o, sempre più bella Elisabeth shue.

Fuori luogo la scena dell'ufo, musiche bellissime, per i dialoghi avrei dato la nomination all'oscar.

mi ha fatto un po' strano leggere alcuni commenti precedenti in cui si dice praticamente che se vedi un film del genere sei pedofilo. Come dire che se ti guardi il silenzio degli innocenti sei cannibale. Ma le nuove generazioni non dovebbero essere meno ottuse?

Mysterious Skin è uno di quei film che lascia nello spettatore un profondo senso di disagio e fastidio, centrando perfettamente l'obiettivo di affrontare in maniera efficace una tematica difficile quale la pedofilia e l'abuso sessuale. Araki dirige in modo duro, diretto, senza compromessi o luoghi comuni di sorta; con la consapevolezza che la violenza subita non può essere cancellata ma che lascia un segno indelebile, conscio o no, nella psiche umana. Ottima la visione dell'alienazione, della rimozione del dolore attraverso la reinterpretazione "aliena" dei fatti. Bene il Cast; mancano forse scene memorabili per annoverarlo fra i migliori prodotti dell'anno ma il livello si mantiene decisamente alto per tutti i 100 minuti della storia. Da vedere solo dopo un minimo di preparzione a ricevere colpi bassi.

L'ho visto il lingua originale, quindi mi son persa certamente dialoghi chiave del film. Non è facile trattare un tema così delicato come quello della pedofilia: devo dire che a volte ho provato fastidio e nausea nel vedere alcune scene che ho trovato "troppo" forti. Il film mostra la reazione di due adolescenti che hanno subito gravi violenze sessuali da piccoli: uno è strafottente, sveglio, mentre l'altro timido e insicuro. Tutti e due però sono profondamente segnati dagli eventi della loro infanzia, tanto che uno si prostituisce con uomini vecchi e bavosi, mentre l'altro, non riuscendo ad accettare ciò che gli era accaduto, si crea una realtà totalmente assurda. Il film non vuole denunciare nulla: vuole solamente dimostrare come, gli eventi che ti accadono da bambino, possano mutare completamente il tuo percorso di vita: è come un marchio indelebile che sempre ti porterai con te e che influenzerà ogni tua scelta o istinto fisico o mentale.

Lento e noioso... il ragazzo "cattivello" alla fine fa discorsi strappalacrime che stonano completamente con quello che il regista ci aveva fatto vedere di lui fino a quel momento. Film che non mi ha dato niente di più rispetto a quanto già non sapessi o potessi immaginare. 5 e mezzo perché esistono senza dubbio film peggiori....

Dio se mi ha colpito questo film! Potrei farlo rientrare nella mia top ten! E' decisamente molto molto forte, crudo, perverso...ma proprio l'immersione totale in questo universo di mostri che distruggono innocenti infanti permette allo spettatore di cogliere la bellezza di certi momenti, di certe parole...forse a volte il regista ha esagerato con la violenza (soprattutto nella parte finale, quando il protagonista viene stuprato e pestato), ma molte scene secondo me sono di altissima elevatura poetica: la scena dell'uomo con l'aids, la dolcezza dell'amico di neil, il disco volante, il finale sul divano con sottofondo una musica natalizia: struggente, melanconico, incredibilmente profondo. Non adatto a stomaci e cuori deboli...ma di rara bellezza.

Araki,dimostra una certa originalità e coraggio a proporre un tema molto particolare come la pedofilia.Tuttavia il film si trascina stancamente alla fine già intuibile molto in fretta.Abbastanza credibile la storia del ragazzo "gigolo" piuttosto realistica,trovo troppo forzata la storia di Brian.In molti punti troppo pretenzioso

Semplicemente meraviglioso!
Molto crudo e drammatico ma indubbiamente di una forza e di un impatto rari al giorno d'oggi.
Per niente reclamizzato è attualmente il film più bello che ho visto quest'anno.
Da non perdere ma comunque per palati forti.
Il tema dell'omosessualità e della pedofilia è qui trattato in una maniera che mai ho visto in altri film del genere.
Prestazioni superbe di tutti gli attori.
Consigliatissimo!!!!!!!!!!!!!!!!!

Mi chiedo come mai film di questo tipo non vengano pubblicizzati nel giusto modo. Realizzato molto bene, è più che altro una condanna sottile e sotto le righe al mondo della pedofilia. Il voto corretto sarebbe 7,5 visto che il regista ha un pò esagerato sul tema dell'omosessualità... qualche scena poteva essere tagliata o evitata, magari approfondendo maggiormente la vita del secondo ragazzo. Molto bella e azzeccata anche la canzone che chiude il film. Una domanda: che c'entrano gli UFO di cui si parla nel film?

splendido!
solo gente poco sensibile come Tiger nn sa apprezzarlo e accusarlo di pedofilia, ecc...
araki nn c risparmia niente, nn si nasconde dietro al solito moralismo tipico di certi bigottoni italiani e americani...
consigliatissimo!

Molto diretto e toccante, certo non è riservato ad un pubblico troppo giovane.
L'attore principale ha del talento da vendere quanto alla trama direi assolutamente originale e semplicemente geniale !

E' un film davvero disturbante.Voto 3 per gratificare gli attori per la recitazione notevole e per l'elevata concentrazione di peli sullo stomaco ma sinceramente avrei dato anche meno. Un film sulla pedofilia letteralmente gratutio,girato ai limiti della decenza e della galera.Un film a mio parere pericoloso perche' capace,secondo me,di istigare i pedofili.E come volevasi dimostrare al cinema c'era tanta ma proprio tanta gente sospetta.Commento concorde da parte delle mie due amiche e uniche donne presenti in sala.Vi diro' di piu' che al cinema,ad una certa,ho udito una cinta ,una fibbia di metallo,slacciarsi e non aggiungo altro.Se vi e' piaciuto questo film e non ne siete rimasti oltremodo disgustati fatevi vedere da uno bravo perche' in futuro potreste avere grossi problemi con la legge. Altro che 9 e 10....brutti maniaci del ca.zzo.

le mie scarse capacità letterarie non mi permettono di comunicarvi tutto quello che ho provato davanti a questo film, quindi vi dirò solo una cosa: guardatelo ASSOLUTAMENTE. gregg araki ha un talento straordinario, sia visivo sia per quanto riguarda la narrazione.
buffo, tutto quello che dico mi sembra talmente banale.... quindi la finisco qui.



anzi, vi dirò invece cosa mi ha fatto incazzare come una iena: il fatto che per vedere questo film ho dovuto aspettare due mesi in quanto, per motivi che mi sfuggono, fino a pochi giorni fa NESSUN cinema l'aveva in programmazione ( io l'ho visto in una rassegna estiva). mi fa troppo incazzare. e nel megamultisala a fianco a casa mia, sono tre settimane che è fuori Alone In The Dark (attuale voto su filmscoop: 2,4). dovrebbero vegognarsi.....

Concordo con il fatto che si debba essere di poche parole.

Una pellicola cruda, forte.. eppure capace di trasmettere una gamma elevata di sensazioni.
Lascia un traccia, da profondi spunti di riflessione, che almeno personalmente sono durati giorni interi, spessissimo mi sono ritrovato a pensare alle tematiche toccate.

Una scelta registica abbastanza particolare, con continue dissolvenze, che personalmente ho gradito.
Una buona fotografia, ed interpreti veramente grandiosi.

Personalmente erano anni che nn provavo emozioni così forti al cinema.
Lo consiglio a chiunque, gay e non.
Ovviamente non alle persone troppo sensibili o delicate.

Stavolta sono di poche parole...ma questo film mi è piaciuto davvero tanto. E poi finalmente viene svelato il mistero degli UFO. Vedere per credere.

Il coraggio di Araki.... dire la sua sulla tematica della pedofilia...non facendo di tutta l''erba un fascio. Grande film e grande atto di accusa all''america. Lo stile di Araki è come sempre molto discontinuo, meglio dire poco omogeneo, ma alcune sequenze brillano di luce propria: la magnifica immagine iniziale dei cereali sul viso del bimbo, il rapporto con l''ammalato.... Il tutto cucinato in salsa di pumplet di violenza carnale lasciata fuori dallo schermo, ma che dona ai suoi protagonisti una carica di sensualita unica. Da amante del cinema d''autore, un grande passo in avanti verso la maturita per Araki, da Gay quale sono, uno dei pochi film "a tematica" che mi abbiano segnato nel profondo...e son passati appena 3 giorni dalla visione! Nightcraw.