A Londra, capitale dell'Oceania dominata da un partito unico, l'esistenza di ogni individuo è spiata e indirizzata dal Grande Fratello. L'impiegato Winston Smith si innamora e tenta di resistere al potere totalitario e alla degradazione personale.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Fedele trasposizione del celebre e profetico romanzo di Orwell,diretto da Radford proprio nel 1984. Ben confezionato e dalle ambientazioni azzeccate oltre che con un cast all'altezza (un grande Hurt ed un bravo Richard Burton in una delle sue ultime grandi interpretazioni),paga forse una regia un po' ingessata e una certa freddezza nella narrazione non risultando in grado di trasmettere le emozioni delle pagine scritte. Resta comunque una visione soddisfacente,godibile.
non ho letto il libro (una mia grande vergogna a cui presto rimedierò) ma mi è parso un buon film, confezionato con maestria, curato sotto ogni aspetto e con una cura dei dettagli maniacale. ho adorato la scenografia decadente, i costumi logori, le inquadrature minimali da film espressionista, la fotografia scarna di colori, tranne quando servono, e la recitazione di tutti gli attori. peccato che mi trovo anche d'accordo con i commenti sotto, il film è così ben realizzato sotto il lato tecnico, che non si può non notare come sotto il ponto di vista della scrittura risulti asettico e troppo distaccato, ed è un peccato, perchè si perde di empatia col protagonista, sopratutto nella parte finale. è sicuramente un film da vedere, ma non credo che sia un film imperdibile.
Le atmosfere angosciose e terribili del romanzo ci sono tutte, ma ogni tanto il racconto, sostenuto da un ritmo non sempre costante, si fa un pò prolisso. Lo metto sullo stesso piano di "Nel 2000 non sorge il sole" che fu la prima versione per il cinema del capolavoro di Orwell. Sinceramente speravo fosse migliore.
Confesso che la visione di questo film, accompagnata dalla lettura dell'omonimo romanzo, durante l'emergenza epidemiologica e la conseguente stretta sulle libertà personali degli individui fa un certo effetto, non c'è che dire... La pellicola è una fedele riproduzione di parte del testo letterario, non aggiunge molto alle riflessioni di Orwell. Ho apprezzato l'ambientazione decadente, fredda e distopica di Radford nonchè l'interpretazione di un glaciale ed efficace Burton. Mi rendo conto, però, che vedere il film senza conoscere il romanzo di Orwell rischia di rendere l'opera fredda e noiosa. Insomma, un film essenziale, poco emozionante, minimalista, ma d'impatto e sufficientemente fluido.
Uno di quei film che si DEVE vedere! Questa rappresentazione di un futuro distopico che non è, ma che potrebbe essere, ci mette di fronte a noi stessi, alle nostre debolezze contro qualcosa di inevitabilmente più grande di noi...alle nostre paure come succede al protagonista nel finale. Pellicola claustrofobica, cupa, chiusa, con ambientazioni che passano dall'asettico quasi chirurgico allo sporco marcio malato, in entrambi i casi disturbante come l'onnipresente presenza del grande fratello. Una fotografia che esalta i chiaroscuri e la appropriata regia lapidaria di Radford...un emaciato ed attonito John Hurt che rappresenta l'impotenza dell'uomo davanti i grandi poteri che alla fine, riescono ad uccidere anche la speranza e l'amore. Lui è ognuno di noi! Le differenze con il romanzo sono minime.
Mi accodo alla maggior parte dei commenti letti sinora. Il film di per sé non è fatto male ma lascia ai posteri ben meno di quel che lasciò il libro a suo tempo. Della portata visionaria dell'opera letteraria restano la storia e i concetti chiave, ma si perdono molte delle sfumature che evidentemente ne costituivano il valore aggiunto. Tanto per fare un esempio, quello spot della Apple parodisticamente ispirato alla medesima opera, restituisce un'atmosfera e un coinvolgimento difficilmente reperibili lungo tutta la durata del film. Anch'io peraltro mi immaginavo Winston un po' più giovane, decadente più per gli eventi che per l'età anagrafica. Comunque guardabile e interessante.. un film come tanti altri.
Il quadro è questo: Se il romanzo per me è da 10 considerato il periodo in cui fu scritto, la sua eleganza, la sua morale e la storia in sé, il film da lì estratto, questo film, è al massimo da 6. Impoverito all'eccesso di quasi tutto ciò che lo caratterizza, il risultato è un'infarinata di tutto, ma proprio un'infarinata appena. Piatto e scontato, privato di troppe cose importanti, i guadagna il 6 giusto per il tentativo, anche se mal riuscito, di produrre un capolavoro che meritava la pubblicazione. Si poteva di certo fare molto, troppo meglio.
Film visto 2 volte, sia in lingua originale che in italiano. Che dire, la fedeltà al romanzo (un capolavoro della letteratura, nonchè mio libro preferito) c'è, ma solo a livello superficiale. Come già detto da altri, il film è freddo e distaccato, quando invece il libro coinvolgeva il lettore in un modo assurdo, forse anche a causa di alcune inquietanti analogie con il mondo di oggi. Se fosse un film a sè il voto sarebbe di certo più alto, ma il capolavoro orwelliano è pesante e si sente. Comunque un film sicuramente godibile.
Pellicola di qualità,non c'è dubbio.Ci sono però degli aspetti che deludono le aspettative.
Michael Radford gira un film fedele al capolavoro profetico di Orwell.Manca però emozione nei personaggi:John Hurt risulta a tratti irritante e vecchio per interpretare un Winston Smith che sebbene malato e cagionevole aveva tenacia da vendere. Il film in complesso risulta freddo e distaccato,troppo vuoto e asettico per esser minimamente paragonato al romanzo.
Fedelissimo al libro da cui è tratto, "1984" è, però, un film poco coinvolgente sotto ogni punto di vista. Richard Burton e Suzanna Hamilton sono adatti ai propri ruoli, mentre John Hurt, pur essendo bravo, risulta troppo vecchio per la parte di Winston. Deludente e noioso, resta pur sempre un'amara e cruda critica ai totalitarismi di ogni colore, com'era lo spirito orweliano.
Concordo a pieno con l'utente sotto di me, non avendo letto il libro e aggiungerei sfortunatamente, ho trovato questo film molto profondo anche se non del tutto chiaro. Comunque l'idea principale arriva, ho trovato davvero ottime le interpretazioni. Alcune scene sono davvero forti ma diciamo che tutto il film ha un'ambientazione e una storia che sono difficili da digerire psicologicamente.
Non ho ancora letto il romanzo, ma il messaggio è molto diretto e approfondito da idee interessantissime oltre che geniali. Peccato per la resa non proprio convincente (sarebbe uno dei pochi casi in cui approvo un remake, magari con un budget più alto) in alcuni punti, ma rimane un bel film con un'ottima fotografia e buone interpretazioni; gli ultimi 30 minuti sono immensi.
Il libro è da 10 sicuramente, il film purtroppo perde abbastanza rispetto al libro, ma per tutti quelli a cui non piace leggere libri consiglio allora di vedersi il film...
Buon film tratto dal romanzo 1984 di Orwell (che di certo non ha bisogno di presentazioni). Personalmente ho trovato questa trasposizione davvero molto bella, fedele ed affascinante. La ricostruzione del mondo totalitario dominato da continua propaganda e dal Grande Fratello e' perfetta e curata in ogni minimo dettaglio, la sceneggiatura ottima ed efficace al punto giusto, la storia straziante e coinvolgente (anche se parti del libro sono state irrimediabilmente tagliate o leggermente stravolte), e l'eccellente John Hurt, nella parte di Winston Smith, non poteva essere piu' azzeccato di cosi' (proprio come me l'ero immaginato mentre leggevo il romanzo). Comunque, non un film per tutti: tanti l'hanno trovato noioso, e per quanto a me sia piaciuto molto, c'e' da dire che in effetti la narrazione e lo svolgersi degli eventi procede abbastanza lentamente, specie nella prima parte (su carta e' una cosa, da vedere e' un'altra). Chi non ha familiarita' con il libro poi, fara' fatica a seguirlo fino alla fine. Ma tralasciando questo, non si puo' nemmeno negare che rimane comunque un'opera riuscita, messa in scena con gran classe, e sconvolgente in ogni suo singolo fotogramma (l'ultima mezz'ora e' davvero forte). Negativo, sofferto, senza speranza, e (molto) coraggioso: manca la complessita' e l'approfondimento del romanzo, e' vero, ma non era facile... credo che meglio di cosi' non si potesse fare. Merita decisamente una visione.
Insolita ma funzionale la colonna sonora degli Eurythmics (non sapevo che il brano "Sexcrime" fosse stato composto per questo film).
Devo dire che mi è piaciuto ma, pur non avendo purtroppo letto il libro, ho sentito come se questo film fosse l'ombra del romanzo da cui è tratto e che difficilmente riesce ad avere vita propria di senso compiuto. Mi è sembrato in alcune scene solo delle geniali citazioni a cui mancava un contesto cinematografico solido. In ogni caso è un valido film, da accostare al libro.
Le atmosfere cupe ed opprimenti del libro sono rese molto bene, peccato per la regia asettica, che lo rende pesantissimo, e per numerosi passaggi, forse solo accennati per brevità, che rendono la trama molto difficile da seguire per chi non ha letto anche il libro.
Voglio essere generoso, perchè 1984 è uno dei capolavori della letteratura moderna, anche se il film non gli rende completamente giustizia. A mio parere bisogna dare due valutazioni: se si è letto il libro (è il mio caso) la trasposizione cinematografica di esso appare piacevole e si può ammirare come il regista abbia, grazie ad un'ambientazione e dei dialoghi molto fedeli all'originale, espresso al meglio ciò che voleva mostrare Orwell. In questo caso assegnerei un 7. Nel caso in cui, al contrario, non si è letto il libro, a mio parere il susseguirsi delle scene così come è stato proposto può generare confusione e possono sfuggire alcuni aspetti di rilevante importanza nel libro. In tal caso, la valutazione non andrebbe oltre il 5+. Io rientro nel primo caso, quindi assegno un 7 plus mezzo voto in onore di Orwell.
Gorge Orwell è uno degli scrittori inglesi del secolo passato più noti soprattutto per merito di due capolavori nati dopo la delusione di Orwell per il fallimento e per tutte le contraddizioni che si portava appresso il comunismo sovietico… L’ultimo suo lavoro prima di morire (1984 appunto) rappresenta il romanzo distopico per eccellenza e avrà un influsso notevole su tutta la cultura che verrà così come lo ebbe l’appena precedente La Fattoria degli Animali…
Dopo la versione del 1956 a cura di Anderson arriva proprio nel 1984 la versione firmata Radford che decide giustamente di mantenersi molto fedele al libro semplificando giusto un paio di situazioni, tagliando un po’ di superfluo e con un finale leggermente differente e più positivo… Il problema fondamentalmente sta proprio qui, lo scritto di Orwell funziona in maniera egregia a livello letterario consentendo la totale partecipazione del lettore ai dolori e all’interno della mente di Winston Smith mentre funziona un po’ meno a livello cinematografico arrancando, a volte, proprio dove invece il libro esalta… Ciò che funziona sulla carta non sempre funziona in video, Radford si mantiene fin troppo fedele al libro e cercare di rappresentare l’universo totalitario e paranoico descritto da Orwell o gli stati d’animo del protagonista è una missione persa in partenza se la base è un capolavoro come quello nato dalla penna dello scrittore inglese… Quello che riesce a Gilliam in Brazil non riesce a Radford su cui probabilmente ha pesato troppo proprio il confronto con il libro…
Ma malgrado questo 1984 è comunque superiore a tanti film che trattano argomenti simile e che magari vengono esalati di più (V per Vendetta giusto per fare un nome) grazie anche ad una regia solida, una scenografia ottimamente decadente e un ottimo cast… Molto sofferta e partecipe la prestazione di Hurt, bene anche Burton qui al suo ultimo ruolo…
A me non mi sembra tutto questo scempio, certo il libro è il libro... (visto che è il primo libro importante che ho letto) ma dura almeno 3 giorni di lettura pieni, chiaro che in 2 ore scarse non si può mettere tutto, mi sembra una buona sintesi. Io ho trovato ottima la caratterizzazione dei personaggi, le interpretazioni, gli scenari, e anche le musiche. Consigliata la visione solo a chi ha già letto il libro.
Partendo dal presupposto che trasporre un indiscusso capolavoro come 1984 sia quantomeno un azzardo, mi sembra che, tutto sommato, il film non sia totalmente da bocciare. In effetti , come fatto notare nei commenti più critici, il film risulta freddo e didascalico e non ha quel crescendo di pathos e terrore che (insieme a contenuti e riflessioni di altissimo livello) caratterizzano il romanzo di Orwell, unitamente ad un approssimativo approfondimento della psicologia dei vari personaggi. Il pregio di questa pellicola è sicuramente l’aspetto visivo della realtà che è quanto di più vicino alle descrizioni fatte dall’autore inglese. In definitiva, non credo sia un lavoro da buttare, anche se il regista avrebbe forse fatto meglio ad evitare il confronto con un classico della letteratura
Film assolutamente geniale e grandioso. George Orwell ha composto un capolavoro dell'arte letteraria di cui ho avuto soltanto il piacere di visionare il film tratto dal romanzo.Sarei molto curioso di leggere il libro per l'appunto. Questa visione futurista della società vista come vittima dei regimi totalitari è ancora molto attuale e lo era ancora di più nell'epoca in cui fu composto il romanzo(1948).La libertà di pensiero ormai è solo un'illusione nella società moderna,e quello che è ancora peggio è che si creda che essa sia ancora completamente garantita. > "THE BIG BROTHER IS WATCHING YOU"
L'aver letto o no l'omonimo romanzo, credo che in questo caso faccia assolutamente la differenza. Non avendolo letto commento solo il film, senza alcun paragone. Le ambientazioni e le musiche sono davvero ben fatte, e gli interpreti azzeccati per questo tipo di film. Tutto è allestito e congeniato per un'atmosfera oscura, morta e senza nessuno sprazzo nè di libertà, nè di sogni. In un periodo di sottomissione forzatissima, di distruzzione di qualsiasi ideale, di umiliazioni e di propaganda per la guerra e l'ignioranza, un uomo è ancora capace di sognare, di ragionare con la propria testa e di dire 2+2=4. Ricca di significati, alcuni criptati, altri meno, questa pellicola mi ha angosciato e arricchito. La pesantezza si è sentita, e alla fine del film tendi a esserne deluso. Poi, invece, ragionando bene ti accorgi che proprio il freddo e didascalico racconto riesce perfettamente a passare il messaggio, che durante la visione sembrava incomprensibile. Difficile valutare questo agghiacciante racconto, e difficile capirne il vero e profondo significato.
Partendo dal presupposto che 1984 di Orwell sia un capolavoro (nonché uno dei miei libri preferiti), la trasposizione cinematografica non era per nulla semplice. Attori adatti ai personaggi, soprattutto Winston è come me l'ero sempre figurato. Ambientazioni squallide, praticamente perfette se paragonate con quelle descritte nel libro. La storia è fedele al libro a parte qualche piccola differenza assolutamente marginale. Il lato negativo è il finale:
nel libro infatti Winsotn arriva ad amare il Grande Fratello, lo ama veramente. E nelle ultime righe un proiettile gli trapassa il cranio. Non muore come un martire, il regime non permette martiri. Nel film invece questa cosa non è presente anzi, Winston scrive sulla polvere di un tavolo 2+2= e non viene ucciso. Come se il film volesse dare una speranza cosa che Orwell non dava assolutamente nella sua opera.
La visione risulta più semplice a quanti hanno letto il romanzo di Orwell capolavoro della letteratura distopica. Film purtroppo non adatto a tutti.
Personalmente non mi è piaciuto. Non ho letto il libro, ma sono certo sia molto, ma molto meglio di questo film. Anzi, mi correggo... Penso proprio le 2 cose non si possano paragonare...
Come si può fare un film su un classico basato su pensieri sovversivi senza un briciolo di tensione?
Sicuramente un film da vedere, fatto bene e fedele alle linee basi del capolavoro orwelliano. In tutto il film pervade il senso di vuoto, di angoscia. ottima l'interpretazione di Hurt. L'ho ritenuto forse un po' corto.. è difficile mantenere le emozioni e la suspanse del libro in 2 ore scarse.
questo è un film speciale.. il bellissimo libro di orwell è stato perfettamente portato sullo schermo. da vedere assolutamente e da tenere a vista nella propria videoteca.. richard burton e john hurt nemmeno sembra che recitino per quanto sono stati bravi! (comunque john hurt dovrebbe essere messo al primo posto nell'elenco degli interpreti e non all'ultimo, perché è il protagonista).. quei cretini del GF non hanno niente a che vedere con il film e soprattutto col libro originario! sciacalli!!!! il grande fratello è qua dentro nell'opera di orwell e non in una str...ata televisiva!
Già dal nick si dovrebbe intuire che ammiro enormemente il genio di Orwell e il suo 1984, un autentico capolavoro del genere distopico, tratta profondamente di argomenti filosofici quali la politica, il totalitarismo, l'uomo, il pensiero, l'importanza della Storia e della memoria... Il film è magnifico, molto fedele, tanto da riportare molte frasi dal libro; l'unica pecca è la mancanza di aneddoti interessanti e affascinanti presenti nel libro e la fine incompleta che non rende l'idea della nuova mente di Winston.Comunque ottimo film, fedele e bravi gli attori (soprattutto John Hurt)
Noto che i pareri circa questo film sono nettamente discordanti Il film in questione rappresente la trasposizione cinematografica del mio libro preferito Redford riesce bene a rendere l' idea del libro: una città svuotata, una vitalità inesistente: nessuno pensa, tutti sono comandati Bellissima la parte finale Di certo il libro supera di gran lunga questo film, ma non era certo facile riuscire a trasportare la sua trama al cinema Non mi stupisce che non lo mandino praticamente mai in televisione...
Discreto film fanta-catastrofico, leggermente handicappato dall'eccessiva lentezza e da alcuni passaggi poco chiari e faticosi. Il soggetto dell'annullamento dell'individuo da parte del Grande Fratello che tutto controlla e domina è suggestivo e l'ottima interpretazione degli attori ne enfatizza lo sviluppo. Notevoli le location e le scenografie che, unitamente ad una sapiente fotografia, riproducono in maniera efficace una serie di scenari quasi sempre psicologicamente apocalittici e fisicamente disagevoli, inospitali, malsani. Un film non troppo confidenziale ma che con un po di pazienza si fa apprezzare.
Film complesso e pieno di spunti interessanti. Tratto dall'opera imponente di Orwell, il film, che ha un grande potenziale nell'idea di fondo ("Il Grande Fratello"), si evolve in una trama troppo complessa e a tratti farraginosa. Anche l'idea dell'assolutismo e della ricerca dei protagonisti di opporsi al sistema imperante viene trattata senza particolare capacità espressiva. La prova degli attori, data la difficoltà del film, risulta essere positiva ma senza entusiasmare ..forse di un simile capolavoro letterario poteva essere data una trasposizione cinematografica migliore.. Cmq il film è da vedere data l'importanza e l'attualità delle tematiche affrontate..
E' davvero difficile rendere cinematograficamente 1984 di Orwell, se non impossibile... o almeno questo era il mio preventivo pensiero, forse quasi precauzionale: la delusione cinematografica della trasposizione filmica di un libro che hai apprezzato se non addirittura amato, è tra le più fastidiose ed insopportabili I personaggi non sono mai come li avevi immaginati, sperati I dialoghi vengono ritagliati e banalizzati per essere accessibili anche agli ******* Le ambientazioni stravolte e l'essenza della storia perde carisma...
Ciò, in questo film, sorprendentemente, non è successo: i dialoghi parevano coincidere con l'originale (uhm...forse 1984 l'ho letto un poco troppo tempo fa..e non ricordo bene) i personaggi erano perfetti: anonimamente caratterizzati da supreme tensioni interiori che si manifestavano solo sulla superficie debole della loro epidermide Wiston un mitico emblema di passiva ribellione il bottegaio l'artefice di mondi e delusioni Giulia una bellissima bambolina di corruzione et indifferenza (peccato solo per la voce doppiata in italiano) e il big brother.... eppoi le inquadrature, che meraviglia: tutte calibrate e strepitosamente bilanciate su controluci, posizioni di personaggi e colori, quasi un quadro del Michelangiolo Meris... quello comunemente conosciuto come il Caravaggio....
Beh grazie Micheal Redford.. per aver diretto un film che porta come titolo la data della mia nascita.......
troppo noioso. eppure non mi dispiacciono i film che richiedono pazienza ma c'è qualcosa che non va. ad esempio: l'individuo cerca di ribellarsi ad un sistema totalitario? un film intero è trascorso senza darmi emozioni e alla fine pensavo al Salò di Pasolini: tra tante violenze è bastato un solo gesto di uno dei giovani rinchiusi nella villa per non dimenticare poi tutto il film (si mostrano due ragazzi che si amano e all'arrivo di uno dei violenti il ragazzo alza il pugno in segno di sfida e di coraggio, un gesto silenzioso e brevissimo in difesa dei sentimenti dell'uomo): per dire, basta un niente per cambiare un film, pochi secondi per dare poesia alle immagini, mentre in 1984 tra tanta filosofia c'è carenza di partecipazione emotiva, troppa freddezza.
insieme a farheneith 451, equilibrium e cannon fodder, (che trattano lo stesso tema) questo 1984 è un film davvero forte forse tra quelli elencati prima è il più profondo a livello psicologico e anche il più crudo.
Voto 10 alla sceneggiatura, essendo basata su quel capolavoro di romanzo, non poteva essere altrimenti. Voto 7 al film, girato abbsatanza bene, con attori inespressevi (per copione o per natura?) nella prima parte, ottimo (il protagonista) nella seconda.
Non ha senso il paragonare il film col libro, molto raramente i film surclassano il libro da cui sono stati tratti. 2+2=4 o 5 ? La situazione odierna non è poi cosi diversa da quella che profeticamente ha vissuto Smith, Sondaggi, informarzioni, dati, chi ci dice che tutto quello che apprendiamo dai media sia verità ? La ricerca della verità costa a Smith sofferenza e torture. L'individualità violata a favore di una massa, di un popolo che non deve pensare col proprio cervello ma con quello del Grande Fratello. La cancellazione totale dei sentimenti e della personalità, del passato e del futuro.
Molto buono. Consiglio di vederlo dopo aver letto il libro al fine di capire meglio alcune cose che la pellicola non riesce a spiegare molto bene. Secondo me il libro è un capolavoro, il film non regge il confronto ed è giusto che sia così. Un remake potrebbe essere qualcosa di veramente interessante..
Un film che ho cercato in lungo e in largo dopo e solo dopo aver letto il (clamoroso, imperdibile) libro. Il film non mi ha deluso, ma se avessero avuto un budget migliore (magari se avessero aspettato qualche anno per avere un pò più di tecnologia) sarebbe senz'altro riuscito meglio. La cosa che mi manca di più è una colonna sonora con le palle e l'interpretazione di Julia lascia un poco a desiderare (il doppiaggio italiano è abbastanza indecente). Tuttosommato consiglio di vedere il film e soprattutto di leggere il libro, che lascia il segno.
Film molto bello per la fotografia e per l'originalità. Per l'epoca era anche un film pieno di forti significati e momenti, sociali, sessuali e umani. Indimenticabile.
La prima comparsa sullo schermo del Grande Fratello, prima della sua banalizzante volgarizzazione nell’omonimo programma di Canale 5. Ci avvolge in un’atmosfera livida e cupa e dimostra fino a quale infimo livello possa scadere l’uomo quando in lui prevalgono i suoi caratteri deteriori. Indimenticabili gli occhi scuri e vivi dello scarnificato protagonista.