pollo alle prugne regia di Vincent Paronnaud, Marjane Satrapi Francia, Germania 2011
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pollo alle prugne (2011)

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locandina del film POLLO ALLE PRUGNE

Titolo Originale: POULET AUX PRUNES

RegiaVincent Paronnaud, Marjane Satrapi

InterpretiMathieu Amalric, Isabella Rossellini, Maria De Medeiros, Golshifteh Farahani, Jamel Debbouze, Chiara Mastroianni, Edouard Baer, Eric Caravaca, Frédéric Saurel, Dustin Graf

Durata: h 1.30
NazionalitàFrancia, Germania 2011
Generedrammatico
Al cinema nell'Aprile 2012

•  Altri film di Vincent Paronnaud
•  Altri film di Marjane Satrapi

Trama del film Pollo alle prugne

Nel 1958, a Teheran, mentre sono in corso i cambiamenti voluti dall’ayatollah Khomeini, il suonatore Nasser-Ali non riesce a trovare uno strumento degno di sostituire il suo tar, che la moglie ha incautamente rotto durante un litigio. Disperato, decide di mettersi a letto e aspettare l’arrivo di Azrael, l’angelo della morte, rifiutando cibo ed esortazioni dei familiari. Durante gli ultimi otto giorni che lo separano dalla dipartita, il musicista ne approfitta per ricordare la sua vita passata, caratterizzata dall’amore per la madre e la bella Irâne, e immaginare l’ipotetica vita futura che attenderà i figli. 

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Voto Visitatori:   6,89 / 10 (19 voti)6,89Grafico
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Voti e commenti su Pollo alle prugne, 19 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  19/05/2022 13:12:57
   7 / 10
Non è un film di animazione ma ne ha l'anima e l'inventiva, a volte riuscita, degli autori di Persepolis. Pollo alle prugne si muove su molteplici coordinate, tra passato, presente ed anche futuro, creando anche delle variazioni alternative. Forse è proprio la materia così variegata che rendono questo film poco compatto. L'iran del 1958 può essere qualsiasi posto sulla terra, non possedendo alcuna peculiarità e forse è un'operazione voluta dagli proprio per distaccarsi nettamente dal contesto più realistico di Persepolis, così ricco di riferimenti. Un realismo magico di marca prettamente francese. Piacevole nel suo complesso.

sweetyy  @  24/07/2015 14:36:08
   6 / 10
Una bella confezione semivuota.. Non mi ha coinvolta abbastanza, ripetitivo e a tratti noioso. Una buona occasione sprecata.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  14/01/2014 10:14:49
   7 / 10
Classico film dalla buona confezione ma dalla scarsa resa, un pò come lo era Persepolis, il cinema di Vincent Paronnaud e di Marjane Satrapi dimostra di essere sempre in bilico tra originalità della messa in scena e pochezza della sceneggiatura.

Questa fiaba dai toni poetici è di sicuro impatto non riesce a spiccare il volo poichè tende a concentrasi più sulla bellezza degli sfondi che sul cercare di approfondire le figure dei protagonisti.
Markane Satrapi deve moltissimo al cinema di Jean-Pierre Jeunet, quasi sembra volerne diventare una versione persiana, al momento siamo lontani dall'originale ma la strada intrapresa è di sicuro quella giusta.

2 risposte al commento
Ultima risposta 14/01/2014 20.32.58
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ragazzoinblues  @  14/07/2013 09:10:06
   8 / 10
Visivamente bellissimo, così come la storia che per tutta la durata non mi ha annoiato un solo istante. Insolito e poetico.

Lory_noir  @  09/07/2013 02:04:08
   6½ / 10
Ho adorato alla follia Persepolis ma i registi, in questo secondo lavoro cinematografico, mi sembrano un po' arrugginiti. Permangono alcune belle idee come quella di mantenere alcune parti disegnate in mezzo alle persone in carne ed ossa, e anche nella trama ci sono degli elementi che, se ben approfonditi, sarebbero risultati molto interessanti, ma il tutto sembra scivolare in gag anche abbastanza stupide perdendo del tutto di vista quella che sarebbe potuta essere la forza del film.

Invia una mail all'autore del commento Totius  @  01/06/2013 14:22:58
   7 / 10
Commedia alla "Amelie Pouline" per intenderci. Sognatrice e grottesca quanto basta. Davvero gradevolissima e con una narrazione molto delicata che mi ha in qualche modo accompagnato durante tutta la visione. Molti fanno il paragone con Persepolis, ma sinceramente non ho ancora visto Persepolis. Rimedierò presto. Interpretazione comunque davvero buona di tutti specie di Paronnaud, il protaginitsta!!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  26/04/2013 13:01:04
   7½ / 10
Originale commedia-drammatica firmata dall'autrice di "Persepolis" che mette da parte l'animazione per raccontare una storia d'amore e morte in "carne e ossa"!
Non mancano comunque sequenze animate e fondali di cartone che aggiungono il giusto tocco di magia a questa, mi sento di definirla, favola nera.
Inizialmente appare grottesco il comportamento del protagonista alla perdita dell'amato violino, ma i veri motivi del suo gesto sono piu' profondi e varranno scoperti pian piano tra un flash-back e un altro.
Un montaggio articolato ma chiaro che rende, appunto, originale una "semplice" storia d'amore...
Il finale è unico...la musica fa da collage tra sequenze mute che mi hanno fatto tornare le emozioni provate in "Up" della Pixar.
Quasi non sembra vero quando assistiamo all'ultima dissolvenza...una mazzata.
Non mancano alcuni difetti di sceneggiatura che non chiariscono delle scelte dei protagonisti che appaiono piuttosto forzate.

C.Spaulding  @  08/08/2012 11:39:58
   7 / 10
Bel film molto particolare. Sinceramente degli stessi registi ho apprezzato di più Persepolis comunque anche questo è un buon film a tratti ironico in altri drammatico e romantico. La storia coinvolge bene e non annoia...un film da vedere.

M0rg4n  @  12/05/2012 16:05:05
   7 / 10
Film decisamente originale, da vedere.

1 risposta al commento
Ultima risposta 25/05/2012 00.14.54
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gianni1969  @  09/05/2012 01:22:58
   7 / 10
film molto particolare che riflette su culture a noi lontane. l'inizio mi e' piaciuto,poi la storia cala un po,ma cmq tutto sommato un buon prodotto originale.

kako  @  04/05/2012 10:26:12
   7½ / 10
film originale e molto piacevole! Grafica e immagini curate e di pregevole qualità, per una storia che mescola tratti comici ad altri malinconici e più tristi.

franzcesco  @  19/04/2012 20:02:26
   7 / 10
Film particolare, poetico e stilisticamente molto bello.
Qualche buco di sceneggiatura come hanno scritto altre persone nei commenti ci sono e il finale lascia un po' troppo perplessi...
Comunque da vedere, in alcuni momenti incanta...

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Gruppo REDAZIONE amterme63  @  16/04/2012 18:27:49
   7½ / 10
Pur nelle sue imperfezioni, questo film mi è piaciuto e mi ha regalato una bella serata al cinema.
Personalmente lo ritengo un film stilisticamente nella scia dell'attuale revival nostalgico del film classico sentimentale, suggellata da quel capolavoro che è "The artist".
Anche qui ci troviamo di fronte a una storia sentimentale, a una forma di amore totalizzante che tanto andava di moda nel cinema di una volta (oggi immiserito da storielle banali o estreme, reso innaturale dal cinismo connaturato all'attuale sentire comune). Anche qui si celebra l'arte quale unica forma di nobilitazione umana, da seguire in tutto e per tutto, cocciuti e risoluti, fino all'autodistruzione.
Anche nell'uso della tecnica ci si rifà all'uso di tutto ciò che è moderno e all'avanguardia per riprodurre l'aspetto del passato (vedi Hugo Cabret).
Di particolare "Pollo alle prugne" ha la forma di riproduzione fittizia del reale, tramite ricostruzioni grafiche di studio. Questa aspetto introduce alla peculiarità di questa pellicola, che è in fondo anche il suo limite: lo stare continuamente in bilico fra resa realistica e resa fittizia. Fin dall'inizio c'è il contrasto fra localizzazione e temporizzazione ben precisi e il tipo di storia e il modo con cui viene raccontata, che ci fanno capire che abbiamo a che fare con una storia fantastica, una fantasia. Il film quindi si svolge in un continuo altalenarsi fra serietà sentimentale, profondità di sentimenti e ironia, leggerezza, distacco critico nei confronti dei personaggi. Non sempre questi due aspetti si amalgamano fra di loro, tanto che spesso si è incerti se prendere sul serio quello che avviene (e quindi piangere e angosciarsi per le sorti del protagonista) o se invece prendere tutto come un gioco.
La tecnica narrativa fatta a incastri narrativi a flashback (o flashforward) si dipana lentamente e solo nel finale si riesce a capisce la natura sostanzialmente sentimentale e nostalgica del film. Non si riesce però a cogliere del tutto (secondo me) le ragioni dei personaggi, di alcuni si perdono le ragioni.

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Non è che poi alla fine tutto si risolva in una condanna del protagonista, il quale in fondo ha fallito tutto nella sua vita? Oppure non è colpa sua ed è solo una vittima?
Il tutto viene lasciano in sospeso in un finale secondo me un po' forzato, non lasciato allo svolgersi degli eventi, ma voluto appositamente così.

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Capisco chi è rimasto perplesso, come capisco chi si è commosso.
Comunque, anche nelle sue imperfezioni, il film è esteticamente molto bello, diverte, è recitato magnificamente e lascia un bel ricordo.

Delfina  @  16/04/2012 12:39:13
   7 / 10
Film un po' incerto nel suo genere, che cerca (chissà perché) di alternare momenti o divagazioni ironiche non sempre riuscite alla fondamentale narrazione malinconica, anzi drammatica, di fondo, che lascia alla fine una malinconia persistente nello spettatore.

La cura grafica e formale fanno comunque perdonare alcune leziosaggini e stonature, come l'excursus sul futuro del figlio in America, francamente una forzatura. Non ho visto "Persepolis" e mi aspettavo peggio, invece è stata una buona visione, tutto sommato.

uzzyubis  @  16/04/2012 10:22:46
   6½ / 10
Un film riuscito solo a metà.
Mentre la prima parte si mantiene sempre viva e scoppiettante grazie ad un buon ritmo e all'ottimo dosaggio dell'utilizzo delle animazioni, la seconda parte è troppo lenta e sembra quasi attorcigliarsi nei propri significati.
Alcune trovate sono carinissime, come la ricerca del violino con annessa fumatina di oppio o come la dissacrazione della morte di Socrate ma altre sono troppo elaborate per risultare scorrevoli come un film di questo tipo, forse, dovrebbe essere.

Kitiara31  @  12/04/2012 16:35:11
   6½ / 10
Ero indecisa su che voto dare. Alla fine dopo lunghi ripensamenti ho optato per un onesto 6.5. E' un film delicato con delle atmosfere incantate e affascinanti. Peccato che il regista ripeta un po' se stesso e un po' Amélie Poulain. Comunque vale la pena vederlo per passare un'ora e mezza a Teheran, anno 1958.

marcodinamo  @  10/04/2012 13:00:42
   7½ / 10
Pellicola originale e piacevole. Meglio la prima parte, ma alcune trovate le trovo davvero geniali.

jiko  @  09/04/2012 12:12:48
   5 / 10
Dopo una prima mezz'ora promettente il film scade in una cupa atmosfera malinconica ed esasperante, proprio come il protagonista lacerato dal suo conflitto interiore. Una moderna favola triste che non commuove e non fa sognare, con alcune costruzioni narrative scopiazzate alla grande da "Il favoloso mondo di Amelie", in modo fin troppo evidente e troppo ripetitivo, alla fine del film ho avuto l'impressione che il regista navigasse a vista senza sapere dove andare a parare. Persepolis mi era piaciuto molto di più, peccato. Deludente.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  07/10/2011 08:10:35
   6½ / 10
Un bel passo indietro rispetto al delizioso "Persepolis". Il film, vero, è carinissimo - soprattutto quando il protagonista cerca lo strumento nei negozi - ma un'oceano di manierismo rende il tutto piuttosto stucchevole e un pochetto tedioso. Momenti che sembrano ricordare il mondo in technicolor del "Favoloso mondo di Amelie" (al maschile), qualche scena giustamente commovente, qualche altra piena di inutili orpelli. La cosa migliore del film è che sembra un cartone animato ma non lo è, però questa ricerca spasmodica di suggestione visiva rischia di infastidire. Maria De P. invece è un bel personaggio, visto che riesce ad abbruttirsi più del dovuto nei panni della moglie sgraziata (in realtà, pur non bella, ha un suo potenziale fascino). Insomma, a metà strada tra un capolavoro e un indigesto pastrocchio, fate un pò voi

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