psyco regia di Alfred Hitchcock USA 1960
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psyco (1960)

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locandina del film PSYCO

Titolo Originale: PSYCHO

RegiaAlfred Hitchcock

InterpretiAnthony Perkins, Janet Leigh, Vera Miles, John Gavin, Martin Balsam, John McIntire, Simon Oakland, Frank Albertson, Patricia Hitchcock, Vaughn Taylor, Lurene Tuttle, John Anderson, Mort Mills, Fletcher Allen, Walter Bacon, Kit Carson, Francis De Sales, George Dockstader, George Eldredge, Harper Flaherty, Sam Flint, Virginia Gregg, Alfred Hitchcock, Paul Jasmin, Lee Kass, Frank Killmond, Ted Knight, Pat McCaffrie, Hans Moebus, Jeanette Nolan, Lillian O'Malley, Robert Osborne, Fred Scheiwiller

Durata: h 1.48
NazionalitàUSA 1960
Generethriller
Tratto dal libro "Psycho" di Robert Bloch
Al cinema nel Dicembre 1960

•  Altri film di Alfred Hitchcock

Trama del film Psyco

Una segretaria fugge con 40.000 dollari e si rifugia in un motel gestito da uno strano ragazzo molto timido. Quando la donna viene assassinata sotto la doccia...

Film collegati a PSYCO

 •  PSYCHO II, 1983
 •  PSYCHO III, 1986
 •  PSYCHO IV, 1990

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Voto Visitatori:   9,11 / 10 (409 voti)9,11Grafico
Miglior attrice non protagonista (Janet Leigh)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior attrice non protagonista (Janet Leigh)
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Voti e commenti su Psyco, 409 opinioni inserite

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it.sandi  @  14/08/2024 14:25:16
   10 / 10
Clamorosamente inferiore a Vertigo - La donna che visse due volte sempre di Alfred Hitchcock , ma do ugualmente dieci come voto . Film precursore , ho letto una cosa molto interessante che spiega bene che fino all' avvento di Psycho i mostri dei film erano individuati proprio come i mostri vampiri , licantropi , Frankenstein capaci di compiere oscenità e malvagità . Anthony Perkins viene quindi indicato per la prima volta come il mostro che però era soltanto un insospettabile gestore di un motel , ho letto che la sua carriera é poi stata indissolubilmente legata a questo personaggio , un po' come Linda Blair nell' esorcista . Un super classico del cinema , colonna sonora portante , adorato dai Simpson quindi un punto in più , ottimo il finale . Indimenticabili il Bates Motel e la casa della signora Bates (non scrivo altro anche se penso che si potrebbe anche spoilerare un film che ha più di sessanta anni ...) . Confesso la mia ignoranza perché non sono un fan dei vecchi film se non quelli fondamentali , ma nella arcinota scena della doccia con appunto la colonna sonora indimenticabile , non so se si era mai vista al cinema una donna più nuda della bellissima Janet Leigh , scelta perfetta del regista . Insomma un film di svolta sotto vari aspetti , non si può ridurre come descrizione questo film buono solo per quelli che hanno intenzione di spaventarsi .

stratoZ  @  26/07/2024 12:55:51
   10 / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Fondamentalmente parliamo del mio film preferito, quello che in qualche modo mi ha fatto scoccare la scintilla che poi mi ha fatto approfondire il cinema, lo considero quel film che mi ha fatto fare il salto, verso i quindici anni in cui sono passato dal vedere horrorini scemini con i miei amichetti per spaventarmi un pochino con i jumpscare ad approfondire un tipo di cinema più maturo e artisticamente valido, questo è per me quello che rappresenta Psycho, probabilmente è riuscito ad avere questa funzione anche grazie ad una popolarità molto alta tra gli amanti del genere, ma direi del cinema in generale, il classico esempio di film iper famoso che però merita tutta la fama che ha, tutto questo l'ho detto per premettere che il mio giudizio potrebbe essere di parte.

Contestualizzando meglio, "Psycho" è una figura cardine del cinema di genere di quegli anni, si parla di un momento tardo della hollywood classica dove stavano iniziando a scricchiolare gli archetipi narrativi e stilistici che hanno fatto la fortuna del thriller e dell'horror, ancora legati a rigide schematizzazioni, una narrazione lineare che lasciava poco spazio all'esplicito, la censura era ancora invadente, lo stesso codice Hays era ancora in vigore e pure Hitchcock doveva sottostare alle sue regole, o come in questo caso, doveva smazzarsi un pochino per aggirarlo, è così che "Psycho" rappresentò una vera e propria rivoluzione per il genere, diventando una pellicola di riferimento da lì in avanti, grazie alla sua narrazione anticonvenzionale, un senso del macabro molto accentuato - da cui prenderà molto spunto anche il cinema gotico e giallo italiano, basti pensare a Bava e Argento quanto devono ad un film del genere - e delle soluzioni registiche semplicemente commoventi, capaci di alternare una suspense efficacissima con una bellezza formale incredibile, non tralasciando i significati semantici che assecondano la narrazione.

Così, il film parte subito con questi titoli di testa accompagnati dalla colonna sonora di Herrmann, un uomo che fino a quel momento aveva composto, tra le altre, colonne sonore di filmetti come "Citizen Kane", "Vertigo", "North by northwest" e che in futuro lavorerà con qualche autore discretamente importante come Truffaut, De Palma e Scorsese, insomma roba da nulla, qui scrive uno dei suoi accompagnamenti più iconici con questi archi aggressivissimi che scuotono lo spettatore fin da subito e si riproporranno come un leitmotiv nei momenti ad alta tensione, come buona parte della fuga di Marion in cui fanno da sottofondo ai suoi pensieri pieni di paranoia e timore di essere scoperta e preoccupazione degli effetti delle sue azioni.
Hitchcock, come d'altronde ci ha abituati con una quarantina di film prima, gioca fin da subito con la suspense, che ancora una volta si rivelerà uno degli elementi chiave del film e vorrei far notare come non è una suspense unilaterale, ma riesce a farla sentire in qualche modo verso ogni personaggio, anche quelli negativi, vi è fin da subito la suspense nei confronti di Marion, che ruba questi 40.000 dollari e fugge dalla città, questa parte, forse è quella che riesce a gestire meglio la tensione per una pura questione narrativa, è quella dove Hitchcock non ha fretta e riesce a dilatare e dettare con calma dei tempi che si fanno sempre più opprimenti, passando da un fortuito incontro sulle strisce pedonali, all'incontro con l'agente di polizia, fino ai momenti dal rivenditore di auto in cui già lo spettatore si sente nella morsa, con Marion che vuole fare il più veloce possibile avendo qualcosa da nascondere e lo sguardo dell'agente sospettoso in sottofondo che riesce ad essere terribilmente opprimente, ma la sceneggiatura è eccezionale e dopo che ti ha fatto entrare in empatia con le azioni di Marion si diverte a stravolgere tutto, così dopo soli quaranta minuti fa fuori la protagonista, una roba impensabile per l'epoca, ma non solo, manda in vacca anche i soldi rubati che fino a quel momento avevano catalizzato l'attenzione, Hitchcock ci ripropone un mcguffin, tecnica narrativa che aveva efficacemente usato anche in passato nella sua filmografia, come lo fa, però, è semplicemente da manuale, non è soltanto la scena della doccia, passata giustamente alla storia per la sua incredibile realizzazione, con tutti quei tagli sincopati, con la musica di Herrmann che sembra più tagliente delle coltellate, divertendosi a mutilare il decoupage classico ed eludere efficacemente la censura, non esplicitando mai del tutto l'omicidio ma creando un mosaico che ne trasmette fortemente la crudezza, scelta stilistica semplicemente straordinaria, e qui diciamocelo, aiutata ad eludere la censura dal bianco e nero, ma vi è anche tutta la preparazione alla scena, con la presentazione del personaggio di Norman Bates e i momenti durante la cena, già vi è un uso semantico di fotografia e regia nell'introduzione del personaggio, basti vedere i campi e controcampi tra Marion, inquadrata frontalmente e con una luce quasi piatta e Norman, inquadrato o dal basso o lateralmente con una luce di taglio che divide il volto a metà, già a rimarcare la tematica del doppio, e il suo essere ingabbiato tra queste figure di uccellini impagliati, una premonizione dell'atmosfera macabra in cui staremo per immergerci, ovviamente, il tutto è aiutato dalla splendida recitazione di Perkins, qui estremamente in parte, con questo suo ruolo da psicopatico contenuto, il classico bravo ragazzo dalla faccia pulita in cui però si vede già una sintomatologia preoccupante, un morboso attaccamento alla madre che diventa esplicito fin dai primi dialoghi.

Dopo lo sconcerto in cui viene lanciato lo spettatore dopo il primo omicidio, la seconda parte si occupa di ricostruire i pezzi e cercare di venire a capo alla vicenda, con l'introduzione dei personaggi di Arbogast, investigatore privato incaricato di ritrovare i 40.000 dollari e di Lila, sorella di Marion preoccupata per la sua scomparsa che indagherà assieme a Sam, l'amante di Marion, durante questa seconda parte vi è un progressivo avvicinamento dei personaggi alla casa di Bates, questa vetusta struttura in cima alla collina dietro il motel, prima solo intravista da lontano con la sagoma della madre di Norman alla finestra in tutta la sua inquietante e imponente oscurità, con questo pretesto investigativo, Hitchcock ci regala ancora sequenze di incredibile valore, basti vedere l'omicidio di Arbogast, che ragazzi è un capolavoro di suspense per come è gestito, mentre l'investigatore prova ad entrare furtivamente in casa per poter parlare con la madre di Norman vi è questo montaggio alternato che mostra il progressivo aprirsi della porta, piano piano, togliendo il fiato allo spettatore, per poi esplodere in uno splendido totale dall'alto dove si consuma l'omicidio in tutta la sua violenza, per poi ripassare sul primo piano di Arbogast mutilato dalle coltellate.
Sequenza molto simile a quando Norman porta sua madre nel seminterrato, in cui Hitchcock ci regala un pianosequenza incredibile, con la camera che sale le scale assieme al personaggio e si piazza sul tetto senza staccare, riprendendo la prospettiva dell'omicidio precedente.

Sparito Arbogast, Lila e Sam diventano impazienti e decidono di andare ad indagare per conto loro al motel, fingendosi una coppia in viaggio d'affari, arrivando ad un pre epilogo del film diretto da manuale, in cui Hitchcock usa un montaggio alternato per mostrare il progressivo evolversi della situazione, con Sam che prova a distrarre Norman mentre Lila entra in casa per provare ad indagare su Marion e parlare con la madre, è un momento in cui si respira una forte atmosfera morbosa e di morte, la casa sembra ferma in un tempo passato, con la camera da letto piena di gingilli barocchi, un po' desueti, un inquietante stampo umano sul letto e vestiti obsoleti, la suspense subisce un'impennata quando il dialogo tra Norman e Sam degenera, con Norman che sale in casa mentre Lila scende nel seminterrato per scoprire l'atroce verità, in un altro momento altissimo in cui finalmente si scopre la verità che vabbè sappiamo tutti, ma è incredibile come è gestito il tutto, dalla colonna sonora che si ripete ancora all'uso intradiegetico della fotografia che fa venire i brividi con quell'ombra che torna sempre sul volto scheletrizzato della madre di Norman.

L'epilogo si occupa di chiarire gli ultimi dettagli e ci regala un soliloquio semplicemente straordinario, con quel primo piano inquietantissimo di Perkins e la geniale idea di Hitchcock di sovrapporre il teschio al suo viso, ancora a rimarcare la tematica del doppio ed enunciando la psiche malata del personaggio.

Detto questo, lo trovo un film perfetto in ogni aspetto, da una sceneggiatura totalmente inconsueta per quei tempi, ad una regia perfetta che esalta ogni singolo aspetto della psicologia dei personaggi, una suspense che pervade la scena - si riesce a provare suspense anche nei confronti di Norman, quando inizia a titubare quando gli fanno domande lo spettatore inizia ad essere preoccupato, non so se per Norman stesso o per paura che i personaggi scoprendo qualcosa vengano fatti fuori - un'atmosfera di morte e solitudine incredibile, una fotografia cupissima dalla forte rilevanza espressiva, una delle colonne sonore più iconiche di tutti i tempi, delle interpretazioni straordinarie - Perkins è perfetto, ma gli altri non sono da meno -, introduzione di tematiche anche parecchio scomode e decisamente non viste benissimo a quel tempo, come può essere quel morboso attaccamento materno di Norman con un velo di necrofilia, insomma non c'è un difetto, siamo a livelli straordinari che altro posso dire: Capolavoro.

- "Do you go out with friends?"
- "Well, a boy's best friend is his mother"

DogDayAfternoon  @  28/10/2023 21:34:41
   8½ / 10
Il capolavoro di Hitchcock, che per quanto mi riguarda ha fatto solo tre film all'altezza della sua fama: questo, "Delitto perfetto" e "Nodo alla gola". Parte del merito però va anche al bellissimo romanzo di Robert Bloch, che in una manciata di pagine riesce a creare una tensione che Hitchcock ha trasposto alla perfezione su pellicola.

Un film che ha fatto scuola, alcune inquadrature sono veramente notevoli. Io credo che più che a Janet Leigh l'Oscar sarebbe dovuto andare ad Anthony Perkins, o almeno anche a lui. Sulla colonna sonora poi c'è poco da dire, intramontabile.

zerimor  @  31/08/2023 15:48:57
   9 / 10
Capolavoro immortale al quale io personalmente non riesco a trovare difetti. Sarà che non ce ne sono?! La regia di Hitchcock è immane. È difficile da spiegare, ma ogni scena è la perfezione assoluta. Ogni inquadratura parla da sé. Invidio chi ancora non l'ha visto perché sono davvero pochi i film che riescono ad avere un impatto così forte alla prima visione. Indimenticabile.

ValeGo  @  27/08/2021 20:58:53
   9 / 10
Capolavoro assoluto del maestro.

Alpagueur  @  02/11/2020 19:31:43
   8½ / 10
Il 1960 sancì in un certo senso l'inizio dell'horror moderno. Prima di allora, i film dell'orrore presentavano mostri e creature mitiche, e il film sui mostri era sinonimo di film dell'orrore. Tutto è cambiato nel 1960 con l'uscita di questo film. La storia è quella ben nota di Marion Crane (Janet Leigh), che lavora in un ufficio di Phoenix (Arizona), quando il suo datore di lavoro le affida una grossa somma in contanti...vedendo l'opportunità di prendere i soldi e iniziare una nuova vita insieme al suo fidanzato Sam Loomis (John Gavin), la ladra Marion lascia Phoenix e si dirige con la sua auto verso la California dove il suo amante, pieno di debiti, è proprietario di un negozio di ferramenta. Quando viene colta da una tempesta e inseguita da un poliziotto, lascia l'autostrada ed entra all'Hotel Bates. L'albergo, dotato di dodici stanze (e dodici docce) è gestita da uno strano giovane che sembra essere sottomesso dalla madre prepotente, che alloggia in una casa fatiscente situata nelle immediate vicinanze. Poi iniziano ad accadere cose strane. Sua sorella Lila (Vera Miles) e Sam (John Gavin), non avendo più sue notizie, iniziano a cercare Marion, chiedendo aiuto allo sceriffo Al Chambers (John McIntire).
'Psycho' non è stato solo il film di maggior successo di Hitchcock, ma è stato un fenomeno a sé stante: il film è un'opus magnum' (opera magna) del genere del terrore e il suo impatto immediato e la sua influenza futura sono stati enormi, dando inizio ad un autentico sottogenere sugli psicoassassini che continua fino ai giorni nostri. Le immagini della doccia sono una delle sequenze più studiate, copiate e analizzate nella storia del cinema e hanno ottenuto una notorietà che supera il film stesso (78 singole inquadrature, 70 telecamere, 52 stacchi di montaggio, questi i dati dietro ad uno dei momenti più famosi della storia del cinema...i 45 secondi di filmato e gli effetti sonori raccapriccianti sono stati realizzati conficcando ripetutamente un coltello in un melone).
Spettacolare interpretazione di Anthony Perkins in un ruolo immortale nei panni di Norman Bates e della sensazionale Janet Leigh con una nomination all'Oscar, che sarà anche l'unica della sua carriera. Trama inventiva e superbamente costruita, piena di delizioso umorismo nero, di Joseph Stefano, basata sul romanzo di Robert Bloch, anno 1959, sulle scorribande del famoso serial killer Ed Gein (ricordate Non aprite quella porta?). Titoli ti testa di Saul Bass, come solito nei film di Hitchcock. Eccellente fotografia in bianco/nero di John Russell, Hitchcock pensava che sarebbe stato troppo cruento nella cinematografia a colori. La leggendaria colonna sonora di Bernard Herrmann copiata e imitata all'infinito aiuta a creare un'atmosfera elettrizzante. diretto con squisito gusto e intelligenza dal maestro Hitchcock che fa un controllo impeccabile di ogni scena e manovra le tue emozioni, infondendo uno spirito deliziosamente macabro. Tutto questo rende 'Psycho' di gran lunga superiore ai vari film che hanno cercato di imitarlo, come 'Psycho II' (1983) di Richard Franklin, 'Psycho III' (1986) di Anthony Perkins e per la televisione 'Psycho IV' (1990) di Mick Garris. Insieme ad altri capolavori quali 'Il delitto perfetto' (Dial M for Murder'), 'La finestra sul cortile' ('Rear Window'), 'La donna che visse due volte' ('Vertigo'), 'Intrigo internazionale' ('North by Nortwest'), 'Gli uccelli' ('Birds')e 'Frenzy', 'Psycho' è ancora oggi studiato e copiato. Un film classico indispensabile ed essenziale.
Per quanto mi riguarda questo film ha ispirato nei primi anni '80 uno dei miei tre gialli preferiti in assoluto ('La casa con la scala nel buio' di Lamberto Bava, dove il killer ha diverse analogie con Norman), quindi devo per forza dargli una votazione alta, anche se ci sarebbero alcune cosette da rivedere nella sceneggiatura. E continuo tuttora a preferire alla famosa scena della doccia quella della fulminea aggressione ad Arbogast in cima alle scale, con quella inquietante inquadratura dall'alto (Argento anche lui dimostrerà di apprezzarla molto nell'ultimo delitto delle sue 'Quattro mosche di velluto grigio', del 1971, quando il killer aggredisce Dalia col coltello sfregiandole la fronte e facendola precipitare giù gradino per gradino). Se vogliamo anche il film di De Palma 'Vestito per uccidere' ('Dressed to kill'), del 1980, ha diverse similitudini con 'Psycho'...ma appunto come detto prima ha ispirato negli anni a seguire molti film del genere psicothriller. Nel 1998 c'è stato un remake a colori di Gus Van Sant, con alcuni arrangiamenti delle originarie musiche di Bernard Herrmann, ma a mio parere non ha retto il confronto con l'originale.

AMERICANFREE  @  16/08/2020 23:21:57
   8½ / 10
Capolavoro di Hitchcock, film entrato nell'olimpo del cinema mondiale. Tante scene cult e finale memorabile.

Dom Cobb  @  18/02/2019 20:05:03
   8 / 10
Una giovane segretaria sottopagata decide di rubare al suo capo una grossa somma in modo da poter attuare i suoi progetti col fidanzato; in fuga, lungo la strada si ferma in un remoto motel mezzo abbandonato e gestito da uno strambo giovanotto, Norman Bates...
Il voto positivo è bene in vista per tutti, però avverto che si tratta puramente di un voto di rispetto, perché non corrisponde esattamente al mio livello di gradimento del film in sé. Infatti, in parte mi vergogno ad ammettere che questo ennesimo gioiello della corona della filmografia hitchcockiana è uno di quei film che ho visto ora per la prima volta, perciò sapendo già tutti i colpi di scena, tutte le scene rese famigerate dal loro utilizzo nella cultura pop dell'ultimo mezzo secolo e tutti i risvolti della trama che invece, all'epoca, scandalizzarono il pubblico di tutto il mondo. Dunque, non c'è stata alcuna sorpresa, né suspense per me, e le scene considerate scioccanti al giorno d'oggi non dicono più quello che dicevano negli anni in cui apparvero per la prima volta sul grande schermo. Sono consapevole del fatto che guardare un film simile sapendo già tutto sul suo conto mi renda incapace di apprezzarlo appieno, ma è anche vero che al giorno d'oggi è praticamente impossibile non sentirne parlare e non sentirsi rovinare le varie sorprese che la pellicola offre.
Le ragioni del voto, perciò, si rifanno più ai vari primati che il film può vantare: infatti si tratta comunque di uno dei primi film a infischiarsene altamente delle convenzioni del Codice Hays e a sbattere la violenza truculenta in faccia allo spettatore,


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e inoltre, nel modo in cui mette in primo piano un personaggio disturbato e affetto da incontrollabili manie omicide, si può anche parlare di "Psyco" come di una sorta di capostipite del genere slasher, che oggigiorno va tanto in voga. Oltre a questo va inoltre sottolineato l'insolito impianto narrativo, di per sé un unicum sia nel genere che nel cinema in generale, visto che un escamotage simile non l'ho mai visto utilizzare altrove e denota una certa creatività che oggi non si trova neanche a pagarla oro.


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Questi elementi di novità, se sconosciuti prima della visione, rendono in effetti l'esperienza del tutto diversa e posso quindi capire molto bene i motivi che hanno reso e rendono ancora adesso il film quel cult che è.
Tolto tutto questo, come è per me il caso, "Psyco" rimane un classico Hitchcock, forse non al livello di quel trittico "L'altro uomo" - "Il delitto perfetto" - "La finestra sul cortile" che rappresenta la perfezione del cineasta al suo massimo splendore, ma comunque più che valido. La narrazione è spedita e senza tempi morti, il bianco e nero assai efficace e le interpretazioni tutte convincenti, in special modo la mostruosa prestazione di Anthony Perkins nel ruolo titolare che l'ha consacrato ai posteri.


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Qua e là ci sono degli scivoloni, come i soliti effetti di retroproiezione pacchiani e palesemente finti, un epilogo che va a spiegare nel dettaglio le condizioni mentali dello "psicopatico" e magari un Martin Balsam un po' sopra le righe nel ruolo del detective privato tosto tosto; ma in fin dei conti non rovinano troppo la visione, certo non quanto il sapere già tutto sulla trama e lo stile anzitempo.
Nonostante tutto, comunque, è chiaro il motivo per cui anche tanto tempo dopo la sua uscita al cinema, "Psyco" viene ritenuto un film seminale e perché è tanto amato dalle masse. La sua realizzazione è effettivamente quasi impeccabile e ciò, unito alle novità stilistiche e narrative, basta a porlo su un livello più alto rispetto ai soliti thriller o slasher che seguiranno.

LoPsichedelico  @  15/11/2018 22:46:47
   9 / 10
Ho rivisto Psycho perchè sto cominciando la serie tv Bates Motel, quindi mi sono dato una rinfrescata, visto che l'ultima volta che l'ho visto era almeno quindici anni fa.
Non ricordavo una qualità così scadente di alcune scene, proprio tirate via, ma, a far da contrappeso, ci sono delle sequenze "capolavoro puro" che giustamente sono rimaste nella storia del cinema. Chissà cosa avrebbe creato Hitchcook con tecnologie un pò più avanzate! Bellissima e ben approfondita la storia, che, pur conoscendola di già, mi ha provocato brividi e un vivo interesse che davvero non mi aspettavo.

Film bellissimo!!!


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biagio82  @  06/08/2018 16:16:43
   10 / 10
il capolavoro del maestro Hitchcock!!
a distanza di ben 58 anni in questo film non si nota un solo difetto, regia perfetta, attori iconici, scene incredibilmente congeniate, ed una tensione palpabile.
questo non è un film, è storia del cinema!
da vedere assolutamente!

Crabbe  @  25/05/2018 13:12:58
   8 / 10
Il maestro Hitchckok in una delle sue migliori prove in regia.

A.Perkins nella storia.

C_0_  @  20/10/2017 16:20:11
   7 / 10
Hitchcock è uno dei miei registi preferiti, ha sfornato nella sua carriera tantissimi capolavori. Psycho è probabilmente il suo film più famoso. Indubbiamente si vede la sua mano. La tensione c'è. Buone anche le interpretazioni dei protagonisti. Però per mio gusto personale non è assolutamente il film che preferisco di Hitchcok.

Paolo70  @  18/09/2017 19:32:29
   7 / 10
Film con una buona regia e ottime interpretazioni dei protagonisti. Suspence discreta considerando che il film e del 1960 e gli effetti non sono eccezionali.

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Mattia100690  @  30/08/2017 13:30:20
   10 / 10
Storia del cinema. Non c'è altro da dire. Il maestro Hitchcock nel suo miglior film.

Filman  @  27/07/2017 15:55:52
   10 / 10
Può l'omicidio passare da uno stato giallo, mistery o noir ad un altro terrificante, horror e psicologicamente distruttivo? Nel 1960 Alfred Hitchcock pensava di sì, riconfigurando la figura del mostro ad una presenza terrena e comunemente identificabile, senza dimenticare di traslocare le atmosfere gotiche all'ambiente contemporaneo. Le influenze odierne a base di sangue, violenza e killer sociopatici si fa fatica a contarle, ma PSYCHO rimane sicuramente un punto cardine dell'horror moderno e del thriller psicologico, generi specifici che oggi appaiono unificati grazie a degli sdoganamenti e a delle sensibilizzazioni di cui l'autore britannico ha quasi tutti meriti. La costruzione della trama ruota attorno ad un McGuffin, quella del personaggio clou invece si ramifica nella psicoanalisi, principalmente sfruttando le conoscenze del complesso di Edipo, ma nonostante tali espedienti, ridondanti nel periodo americano di Hitchcock, balza agli occhi e alla mente anche un sentore di novità relativa e conseguentemente assoluta, diventata decisiva ed imponente da lì a poco tempo.

daaani  @  11/06/2017 18:12:25
   8 / 10
Ahhhh finalmente ho visto psyco. Mi ha ricordato un po split. Per i tempi in cui è stato girato direi che merita di essere visto. Certo alcune scene potevano essere fatte meglio e c'è stato un momento in cui mi stavo per addormentare. Ma poi tutto si rifà interessante e grazie al finale gli do un 8!

DitaAppiccicose  @  07/06/2017 22:08:49
   9 / 10
Film famosissimo, classicissimo, iconico come pochi altri, thriller psicologico per antonomasia con qualche accenno horror, in un certo senso un lavoro che fa storia a se stante nella ricca filmografia di Hitchcock. Parlare di "Psycho" non è facile perché nessuna parola può rendere la perfezione e la grandezza che emergono da questo film. La trama, la regia, la fotografia ( con un bianco e nero che mette in risalto le ombre e dona alla pellicola un ulteriore fascino noir ) , l'urlo di Janet Leigh, l'interpretazione di Anthony Perkins ( così nella parte da venire quasi fagocitato dal suo personaggio tanto da non riuscire più a trovare altri ruoli validi… ), la tensione presente dall'inizio alla fine. Nonostante la storia sia ormai risaputa pure da chi non ha mai visto il film, questo si fa sempre guardare suscitando la stessa ammirazione della prima volta. La scena della doccia è storia del cinema; pure il resto, a dire la verità…

antifan  @  03/01/2017 16:50:30
   9 / 10
Pietra miliare del cinema, apice della carriera del regista, colpo di scena che ha fatto la storia. Basterebbero queste cose per comprendere la portata del film. Ma detta così il film sembra in qualche modo storico(e lo è), cioè un pezzo del passato da ammirare ma che in fondo sappiamo che è anacronistico. No, Psyco non rientra in quella categoria di opere che "invecchiano", regge ancora e azzardo a dire continuerà a reggere per molti anni ancora. Avendolo visto diverse volte, posso dire che se la prima volta l'attenzione è rivolta allo sviluppo dell'intreccio, nelle altre a una visione un po più rilassata si possono apprezzare di più i pezzi di bravura tecnica, anzi a parte 2 scene un po datate ci troviamo di fronte ad un vero manuale registico: La perfezione del montaggio, le inquadrature, ritmo è strabiliante. Il film ha "tutto", nulla gli manca e nulla avanza. Film ancora in forma smagliante. E considerandolo con il resto della filmografia del regista( noto per fare thriller) spicca ancora di più. Hitchcok trovò nel soggetto di "Psyco " il materiale più adatto al suo talento trovandosi nel felice caso di "soggetto giusto diretto dal regista giusto" .E' naturale che sia diventato il suo film bandiera, sebbene il regista inglese abbia diretto altre pellicole importanti (Vertigo, Rear Window) è con Psyco dove si può vedere al meglio le sue capacità; in fondo la storia di Psyco è molto semplice, la può seguire anche un bambino; non si perde in infinite sottotrame o pretenziosità o particolari ambizioni, e non necessità di particolari effetti speciali( come ad esempio l'ottimo "gli uccelli" di qualche anno dopo) eppure funziona.
Con il regista brillano anche altri elementi indispensabili per la riuscita finale : La colonna sonora di Bernard Hermann(ricorrente in Hitchcok), la fotografia( le scene della casa "Bates" le ricordano tutti) e l'interpretazione di Perkins, questa poi molto atipica perché raramente i film di Hitchcok si mettono al servizio del personaggio(ma in questo caso era d'obbligo farlo!).
Non do voto massimo solo perché la natura stessa del film non me lo permette, essendo un film che si deve prendere di "pancia" è inevitabile che a successive visioni "cali" nonostante la forza dell'intreccio. Ma va bene così.

Colibry88  @  20/11/2016 10:31:39
   9½ / 10
Capolavoro simbolo dell'immaginario creativo del maestro Alfred Hitchcock. Cult senza tempo intrigante e ineguagliabile. L'atmosfera misteriosa, insana e cupa che aleggia nella pellicola è segno della grandissima capacità del maestro di riuscire a incutere terrore e angoscia anche senza ricorrere ad elementi artefatti od esagerati come è molto in voga oggi giorno. L'orrore vero, quello che scuote e intriga non necessita di litri di sangue, maschere mostruose o case infestate. Per concludere aggiungo che non riesco a tenere conto degli innumerevoli sequel di questa pellicola; "Psycho" fa pensare ad Hitchcock e viceversa. Ottimo il cast, in cui spiccano un'inquietante Perkins e una convincente Janet Leigh. Indimenticabile anche il tema musicale, oggi purtroppo usurpato da una certa, putrida trasmissione televisiva. Cult indimenticabile.

olikarin  @  31/10/2016 22:31:04
   10 / 10
Mi viene spontaneo definirlo un capolavoro, è stupendo, e non si può negare la perfezione della colonna sonora che già dai titoli all'inizio del film ci fa capire che ciò che seguirà non sarà da meno. Eccellente la recitazione, non solo dei protagonisti, Janet Leigh e Anthony Perkins ma anche John Gavin e Martin Balsam che ho in particolar modo adorato. Profondamente disturbanti i primi piani, capaci di catapultarti dentro la storia e dentro la psiche dei personaggi, alcune inquadrature, in particolare quella del giornale che più volte ricorre nella prima parte del film, i primi piani di Janet Leigh in macchina, opprimenti, soffocanti ma splendidi, o ancora i plongée così come i contro-plongée, o quelle delle scale, capaci di trasmettere un senso di soffocamento e angoscia perfettamente accompagnato dalla colonna sonora di Bernard Hermann. O ancora le inquadrature della casa vista da lontano, oscura, spaventosa, spettrale e le finestre, unica fonte di luce. Epica e memorabile la scena della vasca, con le inquadrature rapide e ossessive, l'una dietro l'altra, un flusso libero.
Film che a me personalmente ha fatto paura in alcune scene, così tanto da urlare, ma che mi è rimasto dentro, forte, vivo, ricco di colpi di scena, qualche volta prevedibile, tanto da dire "ho capito cosa succederà", e aver anche indovinato, ma allo stesso tempo capace di suscitare moltissimi dubbi o una molteplicità di ipotesi. Ottima sceneggiatura, alta tensione, non solo durante il film ma anche dopo ..

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demarch  @  18/01/2016 12:34:21
   9½ / 10
Quando si parla di Alfred si pensa quasi sempre a psyco, almeno per me e'così.
Un thriller che può essere definito IL thriller per antonomasia.
Trovo superfluo esprimere pareri a riguardo. Il voto parla da solo e la fama che lo precede sono l'emblema dell'importanza che ha quesro film.
Grazie Alfred per quello che ci hai lasciato

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  10/01/2016 16:53:26
   9½ / 10
Un monumento alla qualità cinematografica, senza perdersi in eccessi superflui. Il maestro ci regala un thriller coi fiocchi, capace di stupire ancora a distanza di decenni. Sensazionale.

sagara89  @  01/01/2016 21:28:56
   9 / 10
Un capolavoro della storia del cinema. Da vedere e rivedere.

fabio57  @  17/12/2015 14:25:18
   8 / 10
Per quanto osannato dalla critica e amato dal pubblico, non è a mio parere il migliore film del maestro,certe scene come quella della doccia sono diventate leggendarie e memorabili, tuttavia Hithchock ha fatto di meglio," la finestra sul cortile" "la donna che visse due volte" e "gli uccelli" hanno una marcia in più. Ovviamente parliamo di capolavori, questo thriller è comunque notevole e ha consegnato la sua protagonista alla storia del cinema.
Chi non l'ha visto?

adrmb  @  25/06/2015 14:48:01
   9½ / 10
Non vi trovo difetti, un film che oltre ad essere solidissimo in quanto a sceneggiatura e tensione (dalla scena post-doccia è costante e palpabile, poco importa sia del 1960, a me ha messo i brividi) presenta dei tocchi originalissimi (rovesciamento di struttura da un film sentimentale [con frasette romantiche annesse] che declina in un film d'azione per arrivare a un thriller psicologico], morte della protagonista dopo quaranta minuti dall'inizio, il colpo finale stesso....) all'interno di una storia spaventosa e agghiacciante. Menzione per la scena cult della doccia (settantadue inquadrature per una settimana di ripresa), il secondo omicidio e il finale.

(Ammetto anche che, per quanto il film all'inizio mi intrattenesse bene, non mi dicesse granché e mi stessi iniziando a preoccupare; potendo ora constatare il quadro nel suo insieme, be'... perfetto, tutto gira a meraviglia, una "presa in giro", prima che la pellicola mostri finalmente il proprio volto, gestita davvero alla perfezione. Chapeau.)

horror83  @  19/05/2015 18:14:09
   7 / 10
Finalmente mi sono recuperata Psyco, l'originale. il remake è praticamente uguale all'originale, stesse scene, stessi dialoghi, quindi avendo visto prima il remake è come aver visto di nuovo lo stesso film, solo che questo del 1960 è in bianco e nero e gli attori sono ovviamente diversi. Più o meno dico le stesse cose dette nel remake, mi è piaciuta molto la storia (tratta da un libro) e il film è buono. Anche l'attore che interpreta il pazzo è inquietante (come la scena finale con la smorfia). io però preferisco il remake.

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Ultima risposta 22/05/2015 11.08.18
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EmmyMonty98  @  27/04/2015 14:15:47
   9 / 10
Uno dei più grandi film di Hitchcock: thriller di una modernità stupefacente ( a mio parere 55 anni non si sentono affatto), con una tensione costante incredibile. Il montaggio e la regia sono perfetti e fanno immedesimare completamente lo spettatore nei vari personaggi, anch'essi ben caratterizzati. Norman Bates, infatti, è diventato quasi un'icona cinematografica, soprattutto grazie alla grandissima interpretazione di Anthony Perkins.
Un film d'altri tempi, impareggiabile e inimitabile.

rnbspirit  @  29/01/2015 20:52:16
   9 / 10
Un cult da ricordare nei secoli.

william sczrbia  @  29/01/2015 00:00:12
   9 / 10
pak7  @  04/11/2014 12:00:00
   9½ / 10
Personalmente mezzo gradino sotto a Delitto perfetto e a Vertigo, resta comunque un altro capolavoro di Hithcock. Una pellicola davvero incredibile per l'epoca, dialoghi frizzanti, colonna sonora fantastica e una tensione che solo il Maestro sa come non farla calare mai. Meraviglioso.

alex94  @  09/09/2014 09:21:40
   10 / 10
Capolavoro assoluto,un film di importanza unica,diretto in maniera splendida dal maestro Alfred Hitchcock nel 1960 ed interpretato in modo perfetto (veramente eccezionale Anthony Perkins),bellissima anche la colonna sonora.
Ottima naturalmente anche la trama, ricca di tensione.
Da vedere assolutamente.

Nic90  @  25/07/2014 21:08:25
   10 / 10
Incredibile per l'epoca.

david briar  @  13/07/2014 23:44:27
   9 / 10
E' veramente difficile valutare un film come "Psyco",per diversi motivi.Innanzitutto bisogna tenere conto che alla sua uscita fu una pellicola assolutamente innovativa,che infatti ha ispirato tantissimi prodotti di questo genere,con cui non si può fare un confronto.Sarebbe come rifare un compito in classe dopo le correzioni della professoressa,i film successivi hanno preso spunto da "Psyco" e quindi sono avvantaggiati.E poi bisogna tener conto che valutato in relazione al suo anno d'uscita,e non rispetto ai canoni moderni,inevitabilmente diversi.

La tecnica di regia è eccellente,non solo nella celeberrima scena della doccia,ma anche nelle scene in auto,nell'uso degli sguardi.La colonna sonora è inquietante,disturbante,semplicemente perfetta.Il cast ristretto convince,da Janet Leigh a Anthony Perkins.La sceneggiatura presenta una svolta imprevedibile che ancora oggi in pochi hanno il coraggio di fare,e il finale è molto riuscito,geniale e stra-imitato,ma forse inimitabile.
C'è da dire però che si tratta solo di un mero gioco intellettuale atto alla creazione di suspense e allo continuo spostamento di identificazione dello spettatore,non c'è nessun significato e poco approfondimento nei personaggi,ma per ammissione stessa di Hitchcock non doveva esserci,non era quello il suo obiettivo.Purtroppo dopo più di mezzo secolo è innegabile che senta il peso degli anni, il meccanismo di tensione ogni tanto si intoppa,soprattutto nella mezz'oretta prima della rivelazione finale.

Ma "Psyco" rimane un thriller d'alta classe,un film capace di disturbare molto a distanza dalla visione,lezione imparata anche da Polanski e Fincher.
Magari non mi sbilancerei a definirlo un capolavoro assoluto,ma sicuramente è uno dei film chiave di questo genere,imperdibile..

GianniArshavin  @  04/06/2014 13:18:21
   9½ / 10
Un capolavoro senza tempo , un film intramontabile che ancora oggi risulta insuperato , innovativo e straordinario . Alfred Hitchcock entra nella storia e con "Psycho" raggiunge vette inimmaginabili per il periodo.
Un'opera completa , immune al passare del tempo ed adattissima a qualsiasi tipo di pubblico.

neverhood  @  13/04/2014 11:36:58
   10 / 10
Rivisto per l'ennesima volta dopo aver apprezzato "hitchcock" di Sacha Gervasi.
Nulla da dire, la perfezione assoluta!

Gaza  @  09/03/2014 03:25:59
   9 / 10
Visto nel 2013 al cinema ( dio benedica i forum ), a fine film sono rimasto fisso davanti allo schermo.

_Hollow_  @  28/02/2014 21:48:25
   9½ / 10
Gran bel film, come al solito ... ho sempre trovato l'inizio del "basta incontrarci di nascosto come dei criminali" / furto del denaro un po' troppo assurdo comunque ...
In ogni caso è un must, e Norman Bates è storia.

marcogiannelli  @  04/02/2014 11:09:49
   10 / 10
Finalmente
Prendete il conmento del ragazzo giù, Ale92, e leggetelo..quoto in toto

topsecret  @  16/01/2014 21:57:49
   8 / 10
Quando si pensa a Hitchcock il primo film che viene in mente è proprio PSYCO, almeno per me è così, sicuramente uno dei più famosi del regista britannico. Eppure la critica di quel tempo non gli riservò grandi elogi, tacciandolo di crudezza e poca umanità.
Personalmente credo che non si possa fare a meno di apprezzarne l'atmosfera che instilla nel pubblico: le inquadrature della casa di Norman suscitano un certo fascino sinistro, così come le scene della doccia e quella della signora Bates sulla sedia. Forse non tutti i dettagli sono minuziosi e perfetti, in relazione al libro da cui si ispira, ma la storia è pregna di pathos e thrilling che non permette distrazioni di sorta, regalando una visione assolutamente interessante e coinvolgente.
Un film che ha ispirato centinaia di pellicole a venire e che rimane un caposaldo nella cinematografia internazionale, meritandosi tutta la considerazione di cui gode.

Oh Dae-su  @  14/11/2013 13:44:31
   8 / 10
Sarebbe solo retorica, quindi non aggiungo null'altro se non quello che riporta la didascalia affianco al mio voto: Film magnifico, non perdetelo.

vieste84  @  23/10/2013 18:34:04
   9 / 10
La genialata sta nel fatto che più per la trama il film affascina e ha fatto successo clamoroso più per le musiche e per le inquarature di Hitchcock.
Vedo molte lodi a Perkins, famoso per questo film e per il processo di Welles, ma secondo me molti altri attori avrebbero potuto ricoprire quella parte dato che come ho già detto è per me la maggior parte del merito va al regista......Potrei azzardare a dire che probabilmente il film possiede la più bella colonna sonora mai fatta, mai le musiche sono state cosi funzionali alla trama e così indovinate da essere tutt uno con le emozioni che si provano durante il film......Capolavoro 20 anni prima di Shining

Ale92  @  09/10/2013 00:49:57
   10 / 10
ATTENZIONE QUESTO COMMENTO CONTIENE SPOILER

Era la fine del 1959, Alfred Hitchcock, reduce dal successo di Intrigo Internazionale deve trovare un nuovo soggetto per il suo prossimo film, le casa di produzione glie ne propone tanti, ma nessuno interessa veramente a Sir Alfred, che opta per realizzare la trasposizione cinematografica del libro di Robert Block: Psycho.
Tutta la produzione ne è contrariata, dati gli elementi forti e macabri, tranne la moglie del grande regista Alma Reville.
Hitchcock, sbattendosene altamente dei soldi si intestardisce per realizzare questo film con passione (ecco anche perché è un capolavoro), riesce a trovare un intesa con la Paramount ma solo per la distribuzione del film.

Adesso mi chiedo, come si può dare meno di 10 a questo film?
Realizzato con 800.000 dollari, ovvero quanto usano per fare circa 30 secondi dei morderni Fast and Furious, Twilight o in generale americanate di poco conto. Per le riprese Hitchcock s'avvalse della troupe della serie tv "Alfred Hitchcock Presenta" per risparmiare tempo e denaro.
L'utilizzo del bianco e nero ha due motivazioni principali:
-Censura: Non si poteva mostrare al tempo del sangue esplicitamente, infatti quello che utilizzò Hitchcock per la famosa scena della doccia è sciroppo di cioccolato di marca bosco
-Costi.

Il film si apre con una stupenda sequenza di titoli di testa realizzati da Saul Bass che vedono molti movimenti verticali e orizzontali che tagliano le scritte e che durante il film tagliano in due lo spazio. Gli stessi titoli di testa (come buona parte del film) sono accompagnati da quella che io considero la colonna sonora più bella di tutti i tempi, di sicuro è la più inquietante e spaventosa, realizzata da colui che considero il più grande compositore di tutti i tempi: Bernard Herrmann.
Nella prima scena compare la località in cui ci troviamo e l'orario, con una sequenza panoramica si entra all'interno dell'albergo dove si capisce chiaramente che Marion Crane (Janet Leigh) e Sam Loomis (John Gavin) sono amanti e che si sono incontrati in albergo durante la pausa pranzo.
Nella seconda scena del film Marion torna in ufficio, proprio all'inizio di questa scena, davanti la finestra dell'ufficio si vede un uomo ciccione col cappello da texano in testa, è il solito cameo del grande regista.
La scena si sposta dentro l'ufficio, dove Marion incontra la collega, interpretata dalla figlia di Hitchcock, Patricia (da segnalare una frase che viene detta in questa scena :"Le emicranie sono come i buoni propositi, ci se ne dimentica appena il male è passato" una delle grandissime frasi del film. Successivamente entrano in ufficio due uomini: uno è il direttore e uno è un uomo molto ricco che deve depositare 40.000 dollari in contanti, Marion viene incaricata di andarli a depositare in banca il più presto possibile.
Marion torna a casa e si prepara a fuggire con i 40.000 dollari, nella prima scena in albergo Marion viene mostrata con il reggiseno bianco, che per il regista era sintomo di purezza, dopo aver compiuto il furto viene mostrata col reggiseno nero, dato che si è macchiata di peccato (grande simbolismo d Hitchcock).
La fuga di Marion (come al solito Hitchcock la fa fuggire in macchina, grandissimo elemento riccorrente del regista ripreso in moltissimi film) è una delle scene con più suspence, dato l'incontro col direttore e col riccone che la riconoscono e fanno un cenno per salutarla, oltretutto è accompagnata dalla solita grandissima colonna sonora di Herrmann.
Altra grande scena di suspence avviene quando Marion si mette a riposare in macchina e viene interrogata da un poliziotto, mostrandosi molto insicura e facendo sospettare il poliziotto, che infatti la segue fino a quando si cambia l'auto, lasciandola andare poi tranquillamente, la non azione del poliziotto potrebbe essere l'inserimento da parte del regista di un McGuffin nel McGuffin, e allo stesso tempo un elemento di grande suspance.
Dopo un bel po di tragitto Marion si ferma al Motel Bates, dove incontra Norman [Antony Perkins (strepitoso)] il giovane direttore del motel che la fa firmare (Marion firmerà con falso nome e falsa città) e gli assegna la stanza numero 1. Data la lontananza del ristorante Norman invita Marion a mangiare a casa sua, ma la madre di Norman si dimostra molto rude, all'antica e gelosa del figlio, non concedendogli di far entrare Marion a casa sua, quindi Norman la porta a mangiare nel suo ufficio. L'ufficio è addobbato con degli uccelli impagliati (altro elemento caratteristico di Hitchcock, infatti come si chiamerà il suo prossimo film?) inoltre altro elemento caratteristico del regista è la presenza del mangiare in un incontro importante ( cosa succede su Intrigo Internazionale quando Cary Grant ed Eva Maria Saint si incontrano?)
Dopo aver finito di mangiare e di chiaccherare con Norman, Marion torna in camera e si prepara per farsi la doccia, mentre Norman la spia da un buco nel muro (elemento molto malato che inquadra leggermente il personaggio). Inoltre Marion butta i resoconti dei soldi spesi nel gabinetto, è la prima volta che in un film americano viene inquadrato un gabinetto.
Subito dopo Marion entra in doccia e Norman sale a casa.
E' qui che il film inizia a volare verso il capolavoro: dopo tutta la suspence creata attorno alla protagonista Hitchcock decidere di spaccare tutti i maledetti clichè di Hollywood facendo morire la sua protagonista ( e parliamo in un attrice importantissima, che due anni prima aveva recitato ne L'Infernale Quinlan con Orson Welles) dopo 40 minuti di film! Prendendo in giro totalmente gli spettatori, a mio parere il colpo di scena più bello di sempre. Il problema sta che non è solo la sceneggiatura ad essere incredibile, ma la morte di Marion in doccia è realizzata in modo perfetto: La scena della doccia: Ci sono miliardi di cose da dire sulla scena della doccia:
- Si tratta della scena più famosa del cinema ( Qualcuno può negarlo? )
- Solo per questa scena, che dura 45 secondi e fu realizzata in 6 giorni di riprese, il film si meriterebbe l'oscar per il miglior montaggio
dato che in questi 45 secondi ci sono 70 inquadrature. Con questa scena Hitchcock tocca i due estremi di montaggio, 12 anni prima aveva realizzato
"Nodo alla gola" film che durava 80 minuti e disponeva di una sola inquadratura, a quel tempo le pellicole riuscivano a registrare solo 10 minuti
ma un maestro come Hitchcock era riuscito a camuffare queste interruzioni con abili movimenti della macchina da presa.
Passare da 1 inquadratura in 80 minuti ad 70 inquadrature in 45 secondi è decisamente ****uto!
- Inizialmente la scena della doccia non aveva colonna sonora, Bernard Herrman senza dirlo ad Hitchcock la compose comunque, Hitchcock fu soddisfatto
talmente tanto del suo lavoro che non solo la inserì, ma raddoppiò la paga del compositore. Ancora oggi il suono è famosissimo.
- Durante l'accoltellamento di Marion, Hitchcock per far avere una vera reazione di terrore dell'attrice, ordinò di cambiare improvvisamente l'acqua
e metterla freddissima, senza farlo sapere all'attrice. (Ma che genio era?)
- Il sangue che esce alla fine è sciroppo di cioccolato di marca Bosco. (Alla faccia di quelli che spendono miliardi per gli effetti speciali).
- Dopo l'uscita del film ci fu un evidente calo delle vendite delle doccie con tendina e un aumento delle vendite delle doccie con copertura in vetro
perché considerate più sicure (chissà di chi è la colpa).
Dopo la scena della doccia, Norman vede ciò che ha combinato sua madre e decide di ripulire il tutto, un altra persa in giro per lo spettatore è il fatto che Norman non si accorge nemmeno dei 40.000 dollari rubati da Marion e li getta nella palude assieme alla macchina, gli stessi 40.000 dollari su cui era concentrata tutta l'attenzione nella prima parte di film, un McGuffin strepitoso.
Nella seconda parte di film si passa alla sorella di Marion, Lila Crane (Vera Miles) che è preoccupata per sua sorella e decide di andare dall'amante della sorella, Sam Loomis per riuscire a trovarla, nel frattempo viene seguita da un investigatore privato, ingaggiato dall'uomo ricco a cui Marion ha rubato 40.000 dollari, l'ispettore Arbogast (Martin Balsam). Arbogast si accorda con Lila e va a cercare Marion in tutti i motel della zona, arrivato al motel Bates, parla con Norman, che si mostra molto insicuro e non permette ad Arbogast di entrare in casa perché sua madre è malata. Arbogast è determinato ad entrare per scoprire qualcosa, ma prima va alla cabina telefonica ed avverte Lila che proverà ad entrare per parlare con la madre di Norman.
Entrando in casa si vedono delle grandi scale (altro elemento usato frequentemente da Hitchcock), Arbogast inizia a salirla, con la solita suspence di Alfred (mostrando la porta che si apre, informando lo spettatore e facendolo sospettare e preoccupare di ciò che sta per avvenire) realizza una delle scene più inquietanti e paurose del film, con un inquadratura dall'alto riesce a far vedere la porta della camera della madre di Norman che si apre definitivamente e lei velocissima che schizza sulle scale accoltellando a morte Arbogast.
Sam e Lila non avendo notizie di Arbogast da un pezzo si recano dallo sceriffo, e gli parlano dell'accaduto, lo sceriffo riferisce a loro che conosce Norman Bates e che sua madre non può aver ucciso Marion perché è morta 10 anni prima suicidandosi con del veleno.
Il giorno dopo Lila e Sam non convinti delle parole di Norman vanno al Motel Bates fingendosi una coppia, mentre Sam distrae Norman Lila va ad indagare dentro casa, adesso, da quando Lila entra dentro casa alla fine del film sono i 10 minuti più belli della filmografia di sempre, suspance alle stelle, quando viene scoperto il cadavere della madre si mischia con l'orrore, Hitchcock fa muovere agli attori la luce della cantina creando un gioco di luci ed ombre paurose sul cadavere, con la solita musica terrificante di Bernard Herrmann, la spiegazione dello psicologo, ed infine il grandissimo monologo finale con la voce della madre di Norman, con un Antony Perkins da oscar e la regia di Hitchcock ancora meglio, sovrapponendo un teschio alla sua faccia e facendo finire il film con la macchina di Marion che viene ripescata dalla palude.
Al giorno d'oggi il finale è super spoilerato, ma è ovvio che nessuno mai potrebbe prevederlo.
In questo film troviamo non la perfezione, perché questo film distrugge decisamente la perfezione, il livello tecnico è uno dei più elevati di sempre, con l'utilizzo frequentissimo di specchi, o di inquadrature fantastiche, di un montaggio tra i migliori di sempre e di una fotografia tra le più cupe ed angoscianti della storia del cinema, la casa ed il motel bates sono passate alla storia, come il film stesso, ormai colonna portante della cultura cinematografica e che ha ispirato tutti i thriller successivi. Il punto forte però rimane la sceneggiatura, mai eguagliata da nessun film, questo film è come se sia un altro tipo di arte, non ha nulla a che vedere con il resto dei film fatti, dove il protagonista deve vincere grazie a situazioni forzatissime che si vengono a creare, o comunque come in altri film che muore solo alla fine in modo eroico, qui ogni clichè è distrutto, realizzato con 2 soldi e una troupe da serie televisiva. Ci sarebbero altre mille cose da dire, ad esempio che è uno dei primi film che ha elementi psicoanalitici, che tratta di necrofilia (come il film di due anni prima di Hitchcock "La donna che visse due volte") del rapporto madre figlio, delle madri possessive ad autoritarie che è un altro elemento utilizzatissimo da Hitchcock, di Norman Bates che è entrato nella cultura popolare ed è stato eletto dalla AFI secondo miglior cattivo dei film, della frase ed anche tag-line del film "Il miglior amico di un ragazzo è sua madre" entrato al 56° posto delle frasi celebri, delle tecniche di Hitchcock che ha comprato tutti i libri presenti in città per non far sgamare il finale, degli annunci fatti da Hitchcock per trovare l'attrice che interpretasse la madre di Norman (ricevendo anche parecchi curriculum), dello scherzo fatto a Janet Leigh facendogli trovare la signora Bates nel camerino, si potrebbe parlare all'infinito, dico solo che è un film che non si trova sul tetto del cinema, ma che l'ha sfondato: Film più bello di sempre senza dubbio.

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5 risposte al commento
Ultima risposta 12/02/2014 13.05.00
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mastrogabriel  @  02/10/2013 12:20:53
   9 / 10
Magistrale Hitchcock, che con questa pellicola, suo maggior successo commerciale, si conferma maestro del thriller, superba l'interpretazione di Perkins che si cala perfettamene nel personaggio e ovviamente degna di nota la colonna sonora così spaventosa che accompagna un film che merita di essere visto non solo dagli amanti del genere ma da ogni cinefilo che si rispetti, in quanto pietra miliare della storia del cinema.

nevermind  @  26/07/2013 00:16:50
   10 / 10
Peccato aver passato 26 anni senza aver mai visto Psyco, ma neanche beccato per sbaglio in tv....assurdo insomma! Uno dei pochi film che dopo aver finito di vedere (in lingua originale) ho deciso di tornare indietro su alcune scene per riguardarmi meglio alcuni dialoghi e secondo me in italiano la scelta di Pino Locchi come doppiatore di Bates non è appropriata (ad esempio la scena in cui Norman dialoga con Marion nella stanza assume tutta un'altra atmosfera, il tono di voce di Anthony Perkins è molto diverso da quello del doppiatore, ma forse sono solo mie fisse...)

Ad ogni modo confesso di non esser sorpreso dal finale perchè purtroppo ho visto parecchi film (che a questo punto hanno preso spunto da Psyco) con finali simili, ma devo dire che questa pellicola, anche se datata, assume un fascino del tutto singolare e non solo perchè il regista è Hitchcock.



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sossio92  @  23/07/2013 16:01:40
   9 / 10
Un film eccellente , grande classico che non deve mancare nella cultura di un cinefilo , bravissimo Hitchcock per la regia del film , superbo Perkins nell'interpretazione , colonna sonora da urlo ormai entrata nella storia assieme all'intero film , consigliatissimo

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Egobrain  @  18/07/2013 01:52:33
   10 / 10
Capolavoro inarrivabile del maestro Alfred Hitchcock.
Un thriller geniale che farà scuola per molti anni ancora. Si annovera in "Psyco" la celeberrima scena dell'assassinio in doccia, un pezzo di culto che rimarrà sempre nel museo delle memorie cinematografiche.

Ale-V-  @  12/07/2013 00:26:51
   9½ / 10
Il capolavoro indiscusso di Hitchcock. Ancora attuale dopo più di 50 anni. Tutti i film del genere dopo Psyco sono, senza dubbio, ispirati ad esso.
Da antologia del cinema.

Domius  @  08/07/2013 16:55:44
   8½ / 10
Davvero intrigante

hghgg  @  11/06/2013 12:55:53
   9½ / 10
Capolavoro assoluto, qui siamo sul podio dei migliori film del maestro britannico.
Forse IL Thriller per eccellenza, indubbiamente il film più celebre, citato e celebrato di Hitchcock (anche un po' a sproposito da chi magari del Sir Alfred ha visto solo questo e magari nemmeno tutto) con tutti i meriti del caso. Nel suo genere è probabilmente il punto più alto mai raggiunto, siamo alle soglie della perfezione. Questo film rappresenta il lato più oscuro e pessimista del regista, già visto in "Vertigo" abbandonato momentaneamente con "Intrigo internazionale" e poi ripreso in maniera ancora più estrema con questo e soprattutto ne "Gli uccelli" il film più nero dell'intera filmografia di Hitch. Stavolta non c'è spazio per l'ironia e la leggerezza che contraddistingueva tantissimi suoi grandi film precedenti, qui c'è solo spazio per la follia e la tensione. Tecnicamente poi il film è straordinario, film con una carica innovativa enorme, nelle soluzioni registiche e di sceneggiatura; incredibile come (anche più che in Vertigo se possibile) lo spettatore viene preso in giro e portato fuori strada con estrema abilità per tutta la prima mezz'ora di film, in cui è costretto a seguire e a credere in tutt'altra storia rispetto a ciò che si svilupperà in seguito. Lo spettatore arriva al Bates Motel con la stessa casualità con cui ci giunge la sventurata Janet Leigh, e questa volta cuoce nel brodo dell'attesa, proprio con lo stesso regista che tante volte l'aveva messo al corrente di tutto fin dai primi minuti. Qui no, noi spettatori siamo sconvolti, tagliati fuori, ingannati da un Hitchcock che rigira la frittata all'improvviso dopo quaranta minuti e rivoluziona il Thriller e il cinema tutto. Come ?

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER E da qui sarà una spirale di follia e tensione che ci porterà dritti al finale, un altro inganno, un lieto fine (come in quasi tutti i film precedenti del Sir) lieto solo all'apparenza, che invece ci mostra solo una volta in più l'angosciante volto della pazzia e della morte (

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER). Ma il film non si avvale solo di regia e sceneggiatura praticamente perfette oltre che innovative a dir poco, e di una fotografia angosciante come poche; bisogna tener conto di una delle più grandi interpretazioni della storia, quella di un incredibile Anthony Perkins attore dal volto pulito, da bravo ragazzo, ma con una straordinaria espressività e una vena di follia negli occhi, che si trasforma qui in uno dei più grandi nevrotici e psicopatici mai apparsi su uno schermo cinematografico, interpretazione perfetta, da 10 cum laude, quest'ultima per la terrificante ultima scena dove senza parlare (c'è solo la voce fuori campo) gioca solo sulla sua grande espressività e sulla favolosa mimica donandoci il frammento più inquietante dell'intero film. Una prova mastodontica per lui, in un personaggio c'è da dirlo caratterizzato divinamente, approfondito nella sua follia schizofrenica e perfetto sotto tutti i punti di vista. Ma tutti i personaggi sono ben caratterizzati e interpretati a partire dalla "protagonista" una convincente Janet Leigh, ma così anche Vera Miles e gli altri. Non approfondisco altro per i pochi sventurati che ancora non l'avessero visto. Imperdibile.

xolder  @  09/06/2013 05:19:18
   10 / 10
Geniale,incredibile,considerato uno dei film migliori (e giustamente) di hichcock.
Un capolavoro di suspance,thriller,horror.
E non solo,la scenografia e la recitazione perfetta di tutti,tutto molto convincente e non solo questo.
I colpi di scena sono a dir poco geniali e contraddistinguono questo film e lo esaltano da altre pellicole elevandolo a uno dei film migliori mai concepiti.


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Mi ripeto,e non solo! Il tema della dualità e degli specchi,tanto caro a hichcock, lascia,a chi non ha mai visto questo film,delle impressioni per riflettere e pensare.
Imperdibile,immenso,storia del cinema,se non l'avete mai visto correte a prenderlo. ABC del cinema.

lupin 3  @  07/06/2013 04:18:15
   9 / 10
Non perdetelo, eccellente.

giraldiro  @  30/04/2013 00:29:15
   9 / 10
L'unico Psycho che avevo visto fino a stasera era quello del '98, che mi era piaciuto molto, ma questo originale devo dire che è veramente un capolavoro se penso all'anno di uscita.

Psycho è un thriller dalle sfumature horror, diretto con stile e maestria eccezionali, ed oltre ad una lavorazione perfetta presenta una trama e dei colpi di scena veramente innovativi per l'epoca e che sono entrati di diritto nella storia del cinema.

Concludo con un consiglio: vedetevelo, perchè questo è un film che almeno nel suo genere nasce una volta ogni vent'anni, se non di più.

sweetyy  @  15/03/2013 12:23:51
   9 / 10
Thriller con la T maiuscola...semplice, senza punti morti, capolavoro imperdibile!

steven23  @  10/03/2013 20:59:15
   10 / 10
Film che ha fatto la storia non solo del genere thriller, ma dell'intero panorama cinematografico. Il capolavoro assoluto di Hitchcock, una di quelle pellicole che, una volta viste, non possono essere dimenticate. Tutto gira alla perfezione, dalle riprese ai colpi di scena fino ad arrivare al cast, con un Anthony Perkins semplicemente inarrivabile.
Ci sarebbe molto altro da aggiungere, ma credo non ce ne sia alcun bisogno. Hanno già detto tanto in tanti, io mi limito a confermare la lode per quello che reputo il più grande thriller della storia del cinema!!

ZanoDenis  @  22/02/2013 21:04:37
   10 / 10
Uno dei migliori film che abbia mai visto, ci sono colpi di scena assurdi

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Capolavoro di Hitchcock

dagon  @  11/01/2013 23:04:48
   10 / 10
Incredibile! Ho votato quell'osceno abominio che è il remake di Van Sant e non l'originale! Che dire che non sia già stato detto su questo capolavoro su cui sono reperibili caterve di saggi ed interviste che lo vivisezionano in ogni suo aspetto dalla sceneggiatura, alla fotografia, al montaggio alla regia? Niente! 10 senza esitazione alcuna.

ferzbox  @  28/12/2012 10:36:07
   9½ / 10
Il segno immortale di Alfred Hitchcock.....il film che rimarrà nella storia per sempre...una leggenda....
Un bellissimo Thriller che mostra la genialità del regista...che mette in piedi un film sul film...che non smette mai di insegnare a chi adora quest'arte...
Assistiamo alla storia di una donna che cerca di cambiare la sua vita cercando di portare a termine una truffa pericolosissima......ma dietro l'angolo l'aspetta qualcuno che riuscirà a cambiargliela veramente;ma non come credeva lei.
Movimenti di macchina superlativi,montaggio strepitoso ed una sceneggiatura degna di un maestro.....questo è il cinema.
Insieme ad altri indiscussi capolavori abbiamo dei beni inestimabili in celluloide....
Grazie Alfred....grazie davvero per quello che ci hai regalato.....

Jotaro83  @  28/12/2012 01:26:21
   9 / 10
Rivisto da poco in bluray e c'è poco da dire...considerando che è stato girato nel '60 è un capolavoro di regia, sceneggiatura e musiche! perfetta l'interpretazione di Anthony Perkins nella parte dello psicopatico. Insieme a profondo rosso forma un capostipide del genere! Da vedere e tramandare....^^

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Ultima risposta 30/12/2012 19.50.30
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NotturnoInRosso  @  28/11/2012 13:36:48
   9 / 10
E' un film vecchio questo, ma ciò non significa che non riesca cmq a regalare emozioni. Secondo me il migliore insieme a "gli uccelli" del regista. Bellissima la scenografia, sopratutto le riprese fuori dal famigerato bates motel. Anthony prekins è veramente bravissimo nel recitare il ruolo dello psicopatico apparentemente insospettabile. Anche la leigh è molto brava, cosi come l'altra, vera miles. Poco da dire e molto da vedere. assolutamente consigliato.

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prof.donhoffman  @  28/11/2012 11:43:15
   8½ / 10
Capace ancora oggi di farci scacazzare addosso. Psyco è assieme a Gli uccelli, il suo miglior film.

BlueBlaster  @  15/10/2012 15:40:54
   9 / 10
Inutile dilungarsi in cose che saranno già state dette...
E' un capolavoro senza tempo che cambiò le regole del thriller e del Cinema...

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  08/10/2012 19:18:57
   9½ / 10
Dal momento che "tutti perdiamo la testa di tanto in tanto", assegno un voto odioso a un capolavoro indiscusso del terrore, anche per giocare un po' con un regista che amo alla follia, e che in quest'occasione si prese gioco per primo del pubblico in maniera tanto sfacciata da oltrepassare il sublime.
Tutto e il contrario di tutto si è detto su "Psyco", un film che ha riscritto la tradizionale linea narrativa cinematografica, reinventandola, e che ha portato sullo schermo alcuni casi umani (Marion Crane e Norman Bates) da museo delle memorie. Se poi ci aggiungiamo sequenze ardite come poche (i leggendari sette giorni di riprese per i 45 secondi per la scena della doccia), interpreti irraggiungibili (un Perkins da brividi) e uno score al cardiopalma (il fido Bernard Herrmann), è scontato che si arrivi a fare la storia del cinema.
E ridordate: "il migliore amico di un ragazzo e sua madre"!

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*Oscar*2005  @  18/09/2012 11:15:03
   9 / 10
Vedere nel 2012 questo film per la prima volta e rimanere strabiliato. Questo è un capolavoro, questa è la dimostrazione che tutta la tecnologia possibile non può nulla davanti al vero talento. Suspense, ansia e musiche perfetto che aumentano gli stessi.
A dir la verità avevo già capito la fine del film già da un pezzo, ma ciò non toglie nulla a questa pellicola. Avrei la stessa ansia nel rivederlo. Capolavoro.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  27/06/2012 11:37:22
   9½ / 10
Fantastico thrillerone hitchcockiano, talmente fantastico che purtroppo la sua fama lo precede. Dico purtroppo perchè quando l'ho visto sapevo già come sarebbe andato a finire e ciò mi ha in parte rovinato la sorpresa sul colpo di scena finale, colpo di scena che però bisogna ammettere è costruito a regola d'arte. Oltre a questa ci sono altre sorprese che indubbiamente spiazzano lo spettatore

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e che lo rendono un film assolutamente rivoluzionario.
Tecnicamente è girato benissimo, le musiche e le inquadrature fanno venire i brividi (ricordiamo la scena dell'omicidio più famoso del cinema), bravissimi anche gli attori.

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C.Spaulding  @  03/06/2012 12:49:44
   10 / 10
Capolavoro di Hitchcock. Una storia da brivido che coinvolge e appassiona. Una pellicola psicologica di grande spessore. La regia è ottima(con tecniche innovative per i tempi)l'avrò visto mille volte e non stanca mai. Hitchcock era un genio assoluto. interpretazione magistrale di Perkins azzeccatissimo nella parte del pazzo. Il film incolla alla poltrona e non ti lascia finno alla fine. Uno dei film più belli che abbia mai visto.Consigliatissimo!!!.

aztsn38  @  11/04/2012 20:27:37
   9 / 10
Bellissimo! Hitchcock in questo film illude continuamente lo spettatore.

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Ultima risposta 25/06/2012 11.39.50
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Goldust  @  10/04/2012 11:57:26
   9½ / 10
Inarrivabile capolavoro senza tempo, ancora inquietante a distanza di anni. Inutile dire che Psycho segni un indelebile spartiacque nella produzione di genere, evolvendo i temi classici del thriller fino ad allora concepito ed esplorando nel contempo soluzioni narrative innovative


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Celeberrimo il MacGuffin con cui Hitchcock inganna lo spettatore per buona parte del film e maiuscola l'interpretazione di un Anthony Perkins davvero angosciante.

Buba Smith  @  04/04/2012 01:08:27
   6½ / 10
Sicuramente all'epoca non riesco nemmeno ad immaginare quanto fosse avanti. Apportato però ai giorni d'oggi, perde sicuramente (almeno per quanto mi riguarda) di valore.

Sicuramente sufficiente, ma non mi ha per nulla sbalordito. Molto buona l'idea principale su cui si basa il film.

freddiegio  @  25/03/2012 15:12:01
   8½ / 10
cos altro aggiungere..

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR carsit  @  08/03/2012 23:22:10
   8½ / 10
il film è innegabilmente un capolavoro. Infatti nonostante siano passati qualcosa come 52 anni, ancora adesso si riesce a percepire la bravura del maestro del thriller: Hitchcook.
la trama è abbastanza banale per la verità: una donna che lavora in un 'agenzia immobiliare, ad un certo punto sottrae 40'000 dollari ( pagati in contanti da un facoltoso cliente) e si mette in viaggio in macchina per potarli al suo amante e poter mettere a posto i vari "debiti". Nel viaggio che compirà in macchina , una sera dovrà fermarsi ( causa pioggia) ad un hotel gestito da un giovincello magrolino ed impacciato : Norman Bates.
questi è magistralmente interpretato da Anthony Perkins, e secondo me lui è il pregio più grande di tutto il film.
L'interpretazione fa venire veramente i brividi, soprattutto perchè l'attore riesce ad interpretare un giovane timido, impacciato ed anonimo, ma a volte ( quando dialoga con Mary caine) emerge la sua schizofrenia soprattutto dallo sguardo. Lo sguardo è davvero una cosa che mi ha messo i brividi, ed a quel punto te capisci che l'assassino su cui ruota l'intera vicenda è proprio lui.
Anche l'altra attrice svolge egregiamente la propria parte e se non erro è stata nominata agli oscar come "miglior protagonista".
Il film nel complesso l'ho apprezzato per i suoi tagli molto realistici che danno proprio l'idea di essere nel mezzo della vicenda. I dialoghi sono brevi, concisi, diretti, senza fronzoli che colpiscono al punto: neanche una parola è fuori posto in questo film.
I primi 50 minuti di film sono praticamente perfetti, con la ragazza che raggiunge il motel. Poi si arriva alla famosissima scena della doccia, nella quale lei verrà uccisa da Norman Bates a suon di coltellate. la scena del sangue che galleggia nell'acqua e viene risucchiato nel gorgogliatore è veramente famosa. Azzeccata anche la scena dell'uccisione del detective che riesce a capire cosa succede ( a costo della sua vita).
la seconda parte del film la trovo a mio parere un pò più lenta ed artificiosa , di conseguenza ho provato anche una leggera sensazione di sonno. per poi riprendersi magistralmente nel finale, con la rivelazione su Norman Bates.
menzione particolare la devo fare sulla colonna sonora, che non ha nessun bisogno di presentazioni ( e che ancora adesso appare in pubblicità , sigle, parodie animate e no).
in conclusione, io consiglio vivamente il film perchè lo considero un ottimo film, con molti punti di forza , un paio di colpi di scena azzeccati, un personaggio leggendario, ed un gusto retrò che potrebbe essere apprezzato dai grandi cinefili. Tra i difetti cito innanzitutto la seconda parte un pò più noiosa e lenta, ed anche la prematura risoluzione del caso.
Non è il mio preferito e secondo me non è un capolavoro, ma sicuramente è un ottimo prodotto che offre inquietanti suggerimenti ed idee riguardo la complessità della psiche umana , e la facilità con cui si può commettere un omicidio.

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Ultima risposta 08/03/2012 23.24.49
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ilgiova  @  24/02/2012 00:13:07
   10 / 10
Pietra miliare della storia del genere thriller, e' incredibile come, anche a distanza di anni, Psyco rimanga ansiogeno, claustrofobico, memorabile e apprezzabile per quello che è veramente: un capolavoro sotto tutti gli aspetti e in particolare sotto quello registico, campo in cui forse e' tuttora insuperato

Ciaby  @  03/02/2012 21:19:32
   10 / 10
Al di là della perfezione artistica e tecnica, a distanza di cinquant'anni mette ancora i brividi addosso. Finale straordinario.

trickortreat  @  18/12/2011 13:26:01
   10 / 10
Alla faccia dei 50 anni! Un filmone, non c'è che dire. Tutto è perfetto, lato tecnico, tensione, angoscia, interpretazioni (NORMAN BATES!!!!). La sequenza della doccia, quella dell'omicidio del

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e il monologo finale sono assolutamente geniali, dirette da dio. Bellissimo!!

TheShadow91  @  09/12/2011 16:07:42
   10 / 10
Straordinario,non c'è che dire.Un film leggero e scorrevole,quanto bello e coinvolgente;un susseguirsi du suspense che culmina in un bellissimo finale.Ottima cura soprattutto nella psicologia dell'assassino

Nonostante meriti il voto massimo c'è però una cosa che mi ha fatto storcere il naso

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Dante69  @  13/11/2011 17:20:32
   9 / 10
semplicemente magistrale

gemellino86  @  14/10/2011 10:05:17
   10 / 10
La prima volta che l'ho visto mi faceva venire i brividi. Un capolavoro di storia del cinema per tensione e suspence. Mi sorprende che non abbia vinto nessun oscar. Un filmone che non si può non vedere.

TheLegend  @  25/09/2011 02:55:44
   7 / 10
Visto oggi per la prima volta.
Mi aspettavo sicuramente di meglio ma devo anche tenere in considerazione il fatto che si parla degli anni '60 e che nonostante l'età rimane rimane un film buono.
Sicuramente ha fatto la storia del cinema e merita di essere visto almeno una volta.
Non mi ha convinto pienamente la sceneggiatura.

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Ultima risposta 25/09/2011 18.54.37
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The BluBus  @  23/08/2011 00:19:37
   9½ / 10
108 minuti di storia del cinema

Invia una mail all'autore del commento camifilm  @  18/08/2011 02:13:26
   8 / 10
confido che l'ho visto da poco. Era una mancanza da colmare.
Visto media e voti, mi aspettavo qualcosa di eccezionale.
Dopo 50 anni, il film rimane ancora molto valido.
Vale la pena di vederlo.

Crazymo  @  31/07/2011 17:50:11
   9½ / 10
Stupendo, la pacatezza di Perkins sul finale è semplicemente immensa... (Una sorta di Jack Torrance degli anni '60).
Hitchcock maestrale, un ora e cinquanta che scorre senza mai annoiare, intrattenendo anche a 40 anni di distanza. Capolavoro

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