sliding doors (1998)

ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Tutto sommato una commedia romantica carina con un concept curioso sebbene non particolarmente originale - forse nel genere sì - riguardante la vita parallela della stessa persona, una sorta di "what if?" interno al film stesso in cui da un lato si mostra la scoperta del tradimento, dall'altro la conseguenza di non aver preso la metropolitana in tempo e quindi non essere tornata a casa abbastanza presto per scoprirlo, chiaramente da quel momento in poi il percorso di crescita emotiva della protagonista si separerà e se una rimane ancorata ad una relazione sterile, senza margini di crescita e con un'accentuata incomunicabilità, l'altra prenderà una via travagliata tra sofferenze, dubbi, ripensamenti e nuovi orizzonti che però porterà a vivere dei rapporti più veri.

Tra qualche colpo di scena e il carisma dei personaggi, con Gwyneth splendida e affascinante e un gigioneggiante John Hannah il film scorre bene verso un finale di marchio esistenzialista seppur prevedibile, curioso come effettivamente il film riesca a creare un lieto fine e uno drammatico che però riescono ad essere l'uno funzionale all'altro.

Si ride il giusto, forse sopra la media delle commedie romantiche, non che sia una vera priorità del genere, ma alcune gag, specialmente quelle dove è imbrigliato quel viscido del personaggio di Lynch alla fin fine son carine, in particolare il discorso allo specchio che si fa mi ha fatto ridere di gusto.

Guardabile, senza grosse pretese

La linea narrativa parallela, su quello che è e quello che sarebbe potuto essere, è l'unica idea originale di una commedia romantica nata vecchia fin dalle primissime battute. Ci sono poi le solite dinamiche del triangolo di coppia, le banali fasi dell'innamoramento "prudente", quello del "non mi posso permettere di sbagliare anche questo fidanzato" e un umorismo all'inglese che in generale stenta sempre a decollare. Senza considerare il grigiore dei protagonisti: tolta la Paltrow, che si salva più per commiserazione che per altro, degli altri nessuno riesce a lasciare un minimo segno sul proprio personaggio. Insomma una delusione.

Discreto film sentimentale, diventato famoso per il concept.

Un film carino, che parte da un'idea originale (almeno all'epoca) e scorre via veloce senza infamia e senza lode.
Ha sicuramente qualche ingenuità, ma dato il tipo di film -commedia senza troppe pretese- ci si può tranquillamente passare sopra. Nulla che infici particolarmente lo scorrere del film.
Nel complesso è ben fatto e non annoia.

Questo film ha avuto tanto successo da veder entrare nel linguaggio comune il suo titolo.Infatti si parla di "Sliding doors" riferendosi a un evento,anche banale, che puo' aver cambiato per sempre la vita di una persona.Solo che non e' cosi' per niente.Infatti , dopo che le due vite della protagonista si sono divise davanti alle porte della metropolitana , per un'ora e mezza ne succedono di ogni con la protagonista che nelle due vite va incontro,allegramente,al repertorio completo delle s***** sentimentali.In entrambe il suo fidanzato le mette le corna,nell'altra,oltre a quello .....

SPOILER tutto questo dopo aver perso il lavoro.Una serie di ss***** che a raccontarle non ci si crede,ma alla fine ....

SPOILER quindi non vuol dire che un evento,anche banale puo' cambiare la vita di una persona,anzi il contrario.Vuol dire che puo' succedere qualunque cosa dalle s***** piu' nere alle fortune piu' assurde,che puoi fare piu' giri e vivere cose diverse,ma alla fine succede quello che deve succedere e quindi un fottuto evento non puo' cambiare niente,ci puoi mettere piu' tempo ma,alla fine ti capita quello a cui sei destinato.Detto questo il film e' "leggero" e fin troppo banale ,ma sono praticamente due film romantici in uno,con lo stesso finale,

SPOILER

Da anni lo sento citare , ma non lo avevo mai visto.
Non male, fa riflettere sulla casualitá nella vita, non sempre lo vogliamo ammettere, ma siamo in gran parte in balia degli eventi.

Le ossessioni borgesiane dei giardini coi sentieri che si biforcano hanno influenzato notevolmente il cinema europeo degli ultimi decenni, da Kieslowski (che delle vite parallele di "Destino cieco" e de "La doppia vita di Veronica" ha fatto un personalissimo motivo di riflessione intorno al caso e alla necessità) a Resnais (le ramificazioni narrative e gli ou bien di "Smoking / No smoking") e ora al quasi sconosciuto Howitt. "Sliding doors" parte da uno spunto analogo a quello del "Destino cieco" kieslowskiano: cosa succederebbe se, anziché prendere la metropolitana (lì era il treno), la protagonista per una fortuita coincidenza (qui una bambina, là un ubriaco) la perde per un soffio? La particolarità del film di Howitt sta nel fatto che, a differenza dei film precedenti, le due storie non vengono raccontate separatamente, ma si mescolano e si incrociano in continuazione, con sovrapposizioni narrative (nel bar Helen si reca sia da sola per ubriacarsi dopo la scoperta del tradimento, e qui incontra per la seconda volta James – storia A – sia, ignara di tutto, in compagnia del fidanzato Gerry, sfiorando James che ancora non conosce – storia B -) che danno le vertigini. Se la Paltrow a un certo punto del film non cambiasse, molto opportunamente, taglio di capelli, rendendo visivamente palese la diversità delle due Helen, credo che il pubblico faticherebbe a districarsi in mezzo a tutta la serie di equivoci e coincidenze similari (il Gerry che cerca di convincere Helen che non sta più con l'amante può facilmente essere confuso con il Gerry che cerca di nascondere a Helen l'esistenza della stessa) che caratterizzano le due storie.
Benché queste vicende parallele non la costringano a cambiare in modo sostanziale lo stile di recitazione, Gwyneth Paltrow finisce ugualmente per monopolizzare "Sliding doors" con la sua algida simpatia e con la sua eleganza un po' androgina. Per il resto, il film risulta chiaramente imparentato con il filone della commedia anglo-americana degli anni '90, quello dei Billy Crystal, delle Meg Ryan e degli Hugh Grant, con tutta la sfilza di cliché che ne deriva. Ben lontano dalle inquietudini pseudo-metafisiche di Kieslowski, "Sliding doors" è una pellicola gradevole, che smussa le dissonanze, attenua i contrasti e fila veloce verso un ovvio happy end (reso solo appena più amaro dalla duplice perdita del bambino) in cui la riunificazione all'insegna dell'amore dei due destini temporaneamente divergenti fa da ottimistico contraltare all'analoga conclusione, in chiave però nettamente più pessimista, di "Destino cieco". E' inutile tuttavia attardarsi in simili considerazioni e confronti, che esulano del resto dalle intenzioni e dagli obiettivi di ogni film hollywoodiano medio. E' molto meglio invece godersi lo splendido meccanismo di precisione, in cui tempi, ritmi e battute funzionano a meraviglia, che è la sceneggiatura di questo inatteso e duraturo successo della stagione appena trascorsa.

Film tutto sommato originale per il periodo , con una buona regia e montaggio , ma che a lungo andare mostra dei bei buchi di sceneggiatura e inizia a rendersi pesante.
Buone le prove della Paltrow nel suo doppio personaggio e quello di J.Linch .
Sarà la nominata del titolo ,che oggi viene molto utilizzata , ma l ho trovato un tantino sopravvalutato .

L'incipit è davvero buono e la partenza sembra promettente; poi però tutto scivola nel patetico. L'effetto finale è di una storia gestita male che invece poteva essere molto più interessante. Eccetto la discreta Paltrow, la recitazione è agghiacciante.

Quanto di ciò che accade nella nostra vita è dovuto al destino? E quanto invece è semplicemente dovuto al caso?
Sliding Doors affronta questo tema con i toni della commedia sentimentale, con leggerezza ed intelligenza e proprio per queste caratteristiche il film ebbe, a suo tempo, un successo mostruoso. La scena dello sdoppiamento, quando una Helen prende il treno mentre l'altra Helen resta chiusa fuori, ha fatto scattare l'immaginazione di milioni di persone, che si sono chieste quanto la loro vita potrebbe cambiare enormemente a causa di un evento così piccolo, insignificante e casuale, non dipendente dalla volontà.
Come giustamente osservato nel commento precedente, una piccola variazione nelle condizioni iniziali può determinare variazioni enormi nel lungo periodo.
Ma è davvero così?


SPOILER

Un'idea intelligente e una Paltrow in ottima forma (come attrice, non fisicamente perché è scheletrica) hanno donato a questo film un piccolo posto nella storia del cinema.

L'idea di partenza è geniale, un dettaglio può cambiare il futuro di tante persone, in questo caso la porta di una metropolitana ,due storie parallele dunque che si sviluppano partendo da qui e prendono direzioni completamente diverse. Se vogliamo è un concetto figlio del famoso "effetto farfalla" locuzione presente nella teoria del caos. L'idea è che piccole variazioni nelle condizioni iniziali producano grandi variazioni nel comportamento a lungo termine di un sistema. Parrebbe quindi un film importante se non fosse però che l'intreccio è disordinato e la recitazione non impeccabile.
Comunque è da vedere

Un tipico esempio di come distruggere una discreta idea. Perché in fondo la base di partenza del film non sarebbe neanche da buttare, pure gli escamotage del cerotto o del taglio dei capelli nella loro ingenuità sono comunque funzionali nel rendere più comprensibile e scorrevole possibile l'andamento parallelo delle due vite alternative.

Tutto il resto è una schifezza immonda. A partire dai due protagonisti maschili, arduo stabilire chi sia il peggiore: a livello di recitazione sicuramente il fidanzato (e non voglio neanche prendermi la briga di andare a cercare il suo nome, meglio non saperlo), John Hannah invece ha più che altro la sfortuna (cercata mi vien da dire) di interpretare uno dei personaggi più vuoti che il cinema ricordi. I dialoghi che gli vengono messi in bocca, ma in generale un po' a tutti i personaggi, sono veramente allucinanti, ci vuole anche un certo impegno per creare dei dialoghi così brutti e cretini.

Possiamo dire che la Paltrow in questa pattumiera si salva a stento, ma anche lei ci mette del suo peggio. Forse la sua amica è l'unica che ne esce pulita.
Colonna sonora poi onnipresente e troppo invasiva, tra l'altro anche bruttina tranne giusto un paio di pezzi.

No, questo film non ha niente dei grandiosi anni '90, tranne forse il secondo taglio di capelli della Paltrow.

Lo ricordo sempre con piacere, un film ben congeniato, una commedia che si interroga su quanto possa essere beffardo, ma anche lineare il destino. Ottima l'idea del cerotto e del taglio di capelli della Paltrowm in modo da non confonderla tra una storia e l'altra.

Bravissimo Peter Howitt a dimostrare che non è uno sceneggiatore. Davvero, non è da tutti farlo capire in maniera così efficace. Ma la cosa bella è che non sa nemmeno dirigere gli attori, l'uomo tuttofare.
John Lynch, parlo con te. Cos'è, ti drogavi durante le riprese? Sei ridicolo, non ti si può guardare!
I dialoghi sono di una superficialità e volgarità sconcertanti, resi ancora più inascoltabili da un adattamento che fa della grammatica un optional, del tipo "Sei troppo eccezionale per non lottare per riaverti".
Howitt, sei troppo pessimo per scrivere commedie.

Ma guarda, non avevo mai votato questo filmetto. Commedia rosa che parte da un ottimo spunto per poi sciuparsi nel già visto, senza incidere mai e rimanendo tremendamente superficiale. La Paltrow è molto graziosa, l'ottimo Hannah avrebbe invece meritato una carriera migliore.

Le mie amiche erano impazzite per questo film io non ci ho mai visto nulla di chè. sono commedie che non mi dicono niente, non mi lasciano niente! se fosse per me film così non esisterebbero nemmeno. poi sempre la solita solfa

SPOILER

SPOILER

SPOILER

L'idea era carina, ma è stata messa in pratica male!

Ne ho sentito tanto parlare negli anni e alla fine, dopo averlo visto, posso dire che ne avrei fatto pure a meno...un filmetto amoroso con ironia tipicamente inglese e recitazione svampita, piacerà a chi ha amato Bridget Jones e "Notthing Hill" (anche se questo ultimo è piuttosto carino).
Ho trovato l'artificio nel montaggio, per mostrare le due diverse vite, poco riuscito ed il film in breve diventa noioso e scontato oltre che difficile da seguire almeno per me che non ero di certo desideroso di proseguire la visione.

bello, capostipite in un certo tipo di storia, forse incentrato troppo sul sentimentalismo, ma nel complesso non ha stonato. Una vicenda (o doppia vicenda) interessante nel suo districarsi a seconda della scelta iniziale, che attira e fa immedesimare. Piacevole, dolce, ondeggia tra la commedia e il drammatico, prendendo nella seconda parte più quest'ultima via, con un finale che considero adeguato al modo in cui è stata posta la storia. Ben diretto e ben interpretato. Si poteva sfruttare meglio il potenziale dell'idea ma è comunque soddisfacente.

buona l idea ma cattiva la realizzazione, attori e dialoghi pessimi.

Un film piuttosto divertente e ben riuscito, con una trama molto originale. Brava la Paltrow, bravo Hannah. John Lynch non mi ha convinto molto, e Jeanne Tripplehorn non mi è proprio piaciuta.

Commedia simpatica con due storie che scorrono parallele a secondo che la protagonista riesca a prendere o meno la metropolitana. Brava la Paltrow

Se andiamo a stringere...parte da un idea buona ma si sviluppa in una delle tante storie d' amore già viste e riviste. Un occasione mancata di fare qualcosa di meglio...

Un bel film premiato per l'originalità delle due storie parallele.
Peccato per il finale che rovina tutto e che non lascia una morale....

SPOILER

Un dramma commedia basato sul gioco del destino, arguti i dialoghi.. la paltrow ha contributo a dare un suo perchè al film

Un film che parte bene ma poi si inceppa in inutili sentimentalismi. Attori non in forma soprattutto la Paltrow. Si poteva fare meglio.

Mi sarei aspettato molto di più da una pellicola cosi acclamata.
L'approccio con lo sdoppiamento delle storie è interessante ma poi il film prende una piega scontata e concentrata quasi esclusivamente su tematiche ricorrenti diventando una commedia vera e propria.

Bella l'idea di partenza peccato che venga poi trattata in maniera superficiale.
Il film si dedica solamente alla parte romantica e melensa della storia.
Gli attori non danno il loro meglio, soprattutto Gwyneth Paltrow offre una prova molto statica.
Occasione sprecata.

Buono spunto peccato per la piega mielosa e a tratti scontata che prende il film dalla parte centrale in poi. Occasione sciupata.

L'idea resta geniale. Ma è recitato male, scritto peggio e di uno sdolcinato....

Sopravvalutatissima commediola per nulla originale, che parte con cadenze alla Disney per diventare sia volgare che noiosa. Indubbiamente qualche momento divertente c'è, ma se Howitt (che l'ha scritto e diretto) non ha poi combinato nient'altro ci sarà un motivo. Terrificante l'attore che interpreta il ragazzo della protagonista (l'unico attore bravo è John Hannah, che però interprata un personaggio odioso). Il finale strappalacrime è pure subdolo. Inutile cercarci una morale.

Molto toccante. Soprattutto perchè si tocca uno degli argomenti a me più cari: il destino, il corso degli eventi.
Il mio titolo sarebbe: "come può una minuscola cosa decidere per noi la strada da prendere", questo film mette chiaramente in ombra il libero arbitrio che pensiamo di avere. Interpretazioni buonissime e ambientazioni degne di nota. I dialoghi sono impeccabili (qualcuno è molto profondo, qualcuno è estremamente esilarante) e le debolezze dell'essere umano (soprattutto del genere maschile) sono messe a nudo completamente. Un film che non si scorda.

Molto interessante l'idea della doppia storia e ottimo finale, che non posso discutere per non rovinare il film a chi ancora non l'ha visto....

Howitt scrive e dirige una commedia originale e che si discosta da quelli che sono i canoni convenzionali del genere. L'unica pecca, forse, è che sparita la curiosità iniziale dopo un po' comincia ad annoiare; così almeno è stato per me perchè non apprezzo particolarmente i film sentimentali.
E' comunque un film da vedere perchè è ormai divenuto un cult del genere.

Voto 7. Gran bel film, idea originale, buon ritmo che rende il film molto scorrevole e piacevole alla visione. Commedia semplice ma che caratterizza molto bene i personaggi. prosecuzione di 2 storie in parallele nn semplice anche se qui decisamente ben eseguito.
Brava la Paltrow e Hannah. Film gradevole

Effettivamente sfruttando un tema così originale, il registra avrebbe sicuramente potuto giocarsela meglio e approfondirlo in qualcosa di più interno invece di soffermarsi in una classica trama romantica.
Nonostante questo però, il finale del film mi ha lasciato all'interno una sorta di "scompiglio". Il vedere come le cose possono cambiare per un minino dettaglio e come il destino, "se è destino", ti riporta verso la stessa strada che avresti preso in altre circostanze, fa riflettere fortemente.
Se ci penso rabbrividisco ancora.

è ok

Carino!

Carino il tema del "se fossi arrivata 5 minuti prima o dopo la mia vita sarebbe cambiata" e carina la vita alternativa della protagonista nell'uno e nell'altro caso. Poteva essere migliore ma, appunto, carino.

Molto carino. Recitato bene, diretto bene.

Bel film,da vedere per gli amanti del genere!

Quando uscì ricordo che fu una specie di caso...in effetti io lo rammento con piacere: peccato che la Paltrow non è che ne abbia fatti di così belli di film!

Un film tutto basato sul tema del caso,interpretato con grazia e bravura dalla Paltrow.....carino

Commedia romantica piacevol ma per nulla originale.

Una commedia come tante, ma come tante non annoia, nessuna grande pretesa ma bella la trovata delle due possibilità, e una Paltrow veramente brava.
Stupenda colonna sonora.

Cavalcando la tematica della casualità e del destino... il film si lascia guardare tra dialoghi vivaci e sprazzi di tragico e di commedia, non sempre riusciti, dove ne esce fin troppo bene l'interpretazione effiace della Paltrow.

Ben diretto. Ben interpretato. Tutto bene, meglio la prima parte per ritmo. Finale quasi scontato, ma non così tanto.

Celeberrima commedia romantica sui casi del destino e della vita, ben diretta e ancor meglio interpretata dalla Paltrow. Nella seconda parte il ritmo rallenta e l'umorismo cala, ma l'originalità è indubbia e merita riconoscenza. Ha dato il via a tantissime, inutili pellicole basate sulla stessa idea del "e se invece...", ma tutto è nato qui.

5-

Ancora un film che si basa sulla teoria del "se e solo se" come per Lola Corre ma in un diverso contesto. Sapevo a cosa andavo incontro nei primi 10 minuti ho capito meglio, ma ormai mi son detto me lo guardo. Non vedevo l'ora che finisse. Cast da cani, in parte si salva la Paltrow, storiella sdolcinatissima/troppo romantica alla Britain. Lascia il vuoto, l'idea del film è solo un pretesto, del resto una puntata di Sunset Beach.

Lo eviterei.

Ottima l'dea di sviluppare due storie parallele. Il film risulta davvero gradevole e scorre via tranquillamente. Buono!

Un film dove l'idea centrale è molto più importante della resa, comunque discreta. Sicuramente vale la pena vederlo, ogni tanto nella vita ci si ritrova a ripensarlo...

Film di medio-bassa lega basato sulla condizionalità, ipoteticità e, infine, potenzialità dei turbolenti avvicendamenti del flusso delle azioni umane.Il film presenta, in una rivisitazione quantomeno filosofica della pellicola, una chiave di lettura anti-democritea della vita, per un semplice dettaglio non inerente sulla superficie al meccanicismo del complesso "caso" del mistero vitale: l'impossibile.Difatti, è possibile affermare come questo film si alimenti delle sue forti contraddizioni interne (-Perchè stai ridendo?,-Perchè combacia con la realtà).Il dualismo realtà/possibilità, altrove curato in modo esemplare ( vedesi "Minority report") è reso fin troppo spicciolatamente per poter soltanto pensare di stuzzicare la mente di chi lo guarda, ai cui occhi il film appare come una delle tante produzioni finalizzate a riempire le sale cinematografiche.La coniugazione fra "eidos" e "pragma" è altresì pssbile solamente allorchè sia avvenuto un lungo ed intricato processo di assimilazioe ed elaborazione delle scene e dei personaggi componenti la coreografia della propria esistenza.Invece, si sceglie la strada del passaggio inclinato, di una deturpante confusione ( a detta dello stesso John Hannah), sicchè, per quanto possa essere "emozionante", il finale non è tanto la cosa migliore dell'opera, quanto la più ovvia e giusta, ma tratta seguendo un percorso di impostazione psichicamente e narrativamente sbagliato.Tralasciando il lato intellettuale della pellicola, è altrettanto inevitabile notare nello stile autoriale adottato un abnorme errore fondamentale: la mancanza di un dialogo che sia tale.Quantunque la scenografia ( tipicamente newyorkese) e la fotografia ( nitida e un pò sgranata come nel miglior Boyle) siano prevedibili, la scelta di un linguaggio volgare e triviale ( soprattutto nelle scene iniziali) risulta, a ragion veduta, una pecca ancor più grave.Gli attori ( in primis Jeanne Tripplehorn) sembrano stanchi e per certi versi goffi nei ruoli che ricoprono.Ritengo sia un vero spreco non aver saputo sfruttare un così bello e, nella sua ingenuità, articolato canovaccio.Ne sarebbe potuto uscire un piccolo capolavoro esistenziale, invece di una banale e sdrucciola commedia pop-americana con pasta di fondo sentimentale.Ma anche questo è uno "sliding door".Insufficiente.

Commediuccia di poco conto che ha dalla sua una discreta idea di base e qualche momento divertente. Il cast non mi è piaciuto, troppo superficiale e mai decisivo, e la regia barcolla un pò, ma il montaggio non è male come anche la fotografia che risulta accettabile. Passabile.

Basta un attimo, una porta che non si apre e la vita cambia e si evolve in una maniera inaspettata.
Commedia che verte sul melodramma, abbastanza interessante e godibile, retta dalla buona prova di Gwyneth Paltrow e che riesce nell'intento di coinvolgere lo spettatore, che quasi inconsciamente è portato a domandarsi: cosa sarebbe potuto succedere se quella volta.....

Una commedia a tratti spumeggiante e drammatica. Sin da subito un film incisivo grazie specialmente alle performance degli attori, bravissimi la protagonista femminile e i due maschili, e i dialoghi davvero divertenti. Devo dire che la maggior parte delle scene, specialmente quelle iniziali, mi hanno divertito, tra tutte quella in cui Gwyneth Paltrow torna a casa dopo aver preso la metro. Mi è piaciuto in oltre il messaggio che alcuni avvenimenti della vita apparentemente brutti sono solo la preparazione per qualcosa di positivo. Un pò meno invece ho apprezzato la morale finale, visto che non credo nel destino e non mi piace pensare che tutto è vittima di un disegno prestampato che impone in ogni caso gli stessi incontri, le stesse possibilità, gli stessi limiti. Il risultato è una commedia simpatica, che diverte, che vuole dare insegnamenti e che riesce diciamo per un buon 70%, quindi 7.

idea superba. svolgimento avvincente. un ottimo film

bello!
simpatico, romantico, mi è piaciuto moltissimo!!!
merita un casino!

l'idea bellissima
peccato per lo sviluppo da "harmony"

Inutile commedia (forse) senza senso e troppo fiacca, non mi ha attirato neanche un momento. E poi non c’è niente da fare, la Paltrow non mi piace, come nessun’altro attore in questo film. Da evitare.

La trama però mi ha ricordato un altro film, ma con un protagonista maschile... quale può essere?

A parte il fatto che l'idea delle Sliding Doors, più che originale, mi è sembrata furba, il film si lascia comunque seguire e risulta addirittura bastardamente piacevole nel voler mostrare la donna più sfig.ata del mondo alle prese con il suo irreversibile destino. Gwyneth, carina, devi mangiare di più.

Commedia senza troppe pretese, che si lascia seguire con piacere. Quello che la caratterizza positivamente è sicuramente la trama, davvero originale.

il classico film che finito di vederlo non ti lascia sensazioni...e lo dimentichi all'istante..nonostante l'ottima idea di fondo non mi ha fatto nè caldo nè freddo!!!

commedia brillante che ebbe grande successo di pubblico,diventa un pochino noiosa man mano che prosegue ed ho trovato sgradevole e fuori luogo il personaggio del fidanzato traditore...

Il primo film della Paltrow che mi ha lasciato non proprio entusiasta al massimo.

molto carino.. soprattutto molto originale come idea.. comunque meglio sapere a mio avviso di essere cornuti.. che non saperlo... eh si....però può dipendere anche da una porta chiusa o aperta............

film che ci fa conoscere gwineth paltrow e si capisce già da questo film che è davvero brava!
veramente un bel film con un idea davvero superlativa, geniale!

La bella idea di fondo (trattata con più rispetto intellettuale ne "La doppia vita di Veronica" di Keslowskij) viene sciupata per far posto al facile sentimentalismo e alla stravista storia d'amore. Si salva l'interprete maschile che da un pò di vivacità con una prova più che convincente.

L'idea era buona, la storia poteva essere interessante, ma il tema del film è stato affrontato con troppa superficialità. In particolar modo troppo piatte le interpretazioni degli attori, soprattutto la Paltrow che sarà una bellissima donna, ma secondo me manca proprio di espressività.

Bravissima Gwyneth Paltrow che, praticamente da sola, porta avanti il film.
Il film parte come classica commedia romantica poi diventa agrodolce ma resta godibilissimo.

SPOILER

Non male. Originale con contenuti interessanti. Poi si perde un po a mio avviso.

Gran bel film,premiato anke per la sua originalita'

Le commedie sentimentali non mi piacciono, ma questa è la migliore degli anni 90, e tratta in modo originale e divertente il tema degli universi paralleli. Brava e bella la Paltrow. Bellissima la colonna sonora di Dido (una delle mie cantanti preferite)

Un film carino, ma mi aspettavo di meglio... Non so perchè sono partito con il presupposto di vedere qualcosa tipo "The butterfly effect" e, come prevedibie, sono rimasto un po deluso....
Comunque: ottima Gwyneth Paltrow e interessante (ma alla fine ripetitiva) la sceneggiatura.
Bella l'idea di fondo: puoi anke perdere un treno; ma non tutti i mali vengono per nuocere.

Odiosa e ributtante favoletta, che tenta ingenuamente di mascherare la sua banalità affrontando il tema del Destino in maniera men che superficiale. L'effetto provocato è quello di un potente lassativo.

commedia romantica senza infamia nè lode, un intreccio meno banale del solito non fa assolutamente di questo film un'opera trascendentale.
però ti passa.

Un film che ha lasciato una certa traccia nel cinema, se non altro per lo sdoppiamento della storia.
Non sono d'accordo sulla visione un po' fatalista che conclude il film. Ritengo che la nostra vita sia il risultato delle nostre scelte. "Noi possiamo solo decidere cosa fare del nostro tempo", ma di ciò che ci capiterà, nulla è deciso.

Carina l'idea, abbastanza imbalsamati gli interpreti. Nel complesso ti fa riflettere per qualche minuto, concludendo comunque che con i "se" e i "ma" non si fa la storia, nemmeno quella personale.
All'uscita fece la fortuna dei parrucchieri perchè chiunque voleva pettinarsi come Gwineth Paltrow.

Piacevole commedia. Attori bravi trama orignale e buon ritmo.
Tutto quello che in una commedia non dovrebbe mai mancare!!

Bravissimo la Paltrow. Questo film fa riflettere molto..delle volte basta un niente per modificare una vita intera!

Stupendo.
Gwyneth Paltrow...wow qui è veramente un angelo...
La sceneggiatura è ottima, e tutti gli attori se la cavano benissimo.
Ma la mia Gwyneth è unica.
Solo per lei sarebbe da 10, ma con o senza è comunque un film appassionante.

Mi è piaciuto non è male per passare un paio di ore, è la sceneggiatura che coinvolge non si ferma mai lo sviluppo della faccenda e risluta carino