un giorno di ordinaria follia (1993)

L'idea di raccontare due storie parallele, quella di Bill e del poliziotto che va in pensione, non è male, e, soprattutto all'inizio, l'annientamento umano e l'isolamento del protagonista sono resi con assoluta efficacia (stupenda la sequenza della città travolta dal caos del traffico).
lo svolgimento, invece, sfocia nel piu' trito e ritrito degli action movies americani, diventando alla fine un thriller (quasi...) piuttosto grottesco ed eccessivo.
Tuttavia la sola presenza di Douglas in camicia bianca e 24 ore che si aggira nel caos cittadino, espiando la contraddizione di un uomo pronto a "esplodere" e a distruggere tutto quello in cui ha sempre creduto, non è male.
Chiaramente il finale mi va di traverso, perchè è facile ritirare la mano dopo averla bruciata (no non è consolante, pero'...) pero' come imperfetta requisitoria di una società bruciata estraggo un 7 con qualche riserva

Uno dei migliori film di Michael Douglas.Tutti i lati negativi dell'America sono rappresentati e criticati ed il messaggio che il regista ci vuole lasciare è a dir poco sensazionale.Bello,da non perdere.

Probabilmente il miglior film di Schumacher, grazie sopratutto ad un ottimo Michael Douglas (quand'era ancora giovane e pimpante) perfettamente calato nella parte dell'uomo comune che varca il limite tra sopportazione e reazione a cui molti di noi sono arrivati vicino almeno una volta nella vita..

Un buon film con una trama purtroppo molto veritiera, che mette in luce molti aspetti negativi e reali della società moderna portandoli all'esasperazione.
La prova di Douglas in particolare mi è piaciuta e devo dire che sotto alcuni aspetti darei anche ragione al protagonista, a volte sembra che il mondo si impegni a farti arrabbiare e ci riesce benissimo.
Da vedere

Film politico e provocatorio con una idea di base molto semplice ma ottimamente realizzata..si fa seguire fino in fondo anche grazie ai toni ironici e alla ottima performance di Douglas, che dopo questo film mi guadagna un sacco di punti (non lo reputavo adatto al ruolo conoscendo un po' dei suoi film, che non sempre mi hanno convinto). Schumacher ha fatto centro di nuovo!

...bello, bello, bello... Un grande film firmato da un grande regista... Nel viaggio folle del protagonista, Schumacher rappresenta tutti gli aspetti negativi dell'America... La delinquenza minorile, i ghetti, i fastfood, il razzismo o l'estremo patriottismo, i bambini che conoscono le arti della guerra meglio degli adulti, l'estremo divario tra ricchi e poveri... Schumacher si ribella a tutto questo rappresentando il tutto con occhio polemico... Un film mitico, a volte veramente spassoso e soprattutto con un bel messaggio... A me è piaciuto molto...Ottimo Douglas è stato molto bravo a mio parere...

Essendo fissata con le personalità un po' deviate non ho potuto non apprezzare questo Michael "Bill" Douglas che ha un solo scopo: andare dalla figlia e dalla (ex) moglie a scopo di fare qualsiasi cosa, anche ( e sopratutto) illegale. Invece la vicenda del poliziotto l'ho sentita un po' forzata..

Il disagio umano nascosto nella parte piu'uscura.....guardando il film la prima domanda che passa per la mente e'quella che ti accompagnera'per tutta la durata della pellicola:e se un giorno capitasse anke a me???Giuro che nella guerriglia urbana del traffico di Roma svariate volte ci ho pensato.

Duglas impersona alla perfezione un cittadino qualunque,stressato e capace di fare buon viso a cattivo gioco per una vita,finendo per esplodere perdendo le staffe:l'identificazione con il personaggio e'fin troppo facile....
Ottima la regia capace di alternare momenti d'ira a momenti di profonda riflessione,rimanendo su livelli qualitativi altissimi:nessun punto debole,nessuna esitazione....il capolavoro di Schumacher

E' un film da vedere. Caso raro sono riusciti anche a dare una buona traduzione del titolo, nel senso di fedeltà al film. Un esaltante Douglas per una parte davvero incredibile e finalmente un po' di autocritica americana.

Buon film.
La storia narra la difficoltà di un uomo di affrontare la realtà della vita quotidiana.
Ciò che la pellicola vuol chiaramente far emergere è il c.d. “punto di rottura”, il passaggio dalla saviezza alla follia ..su questo certamente si traggono diversi spunti di riflessione (dalla quale potrebbe ricavarsi un’attenta critica sociale, che forse viene un po’ lasciata al margine nella narrazione)
Ottima prova per Michael Duglas, che interpreta alla perfezione il suo personaggio ..film da vedere!

rende molto di più il titolo originale del film: "falling down".
perfetta sintesi dello stato mentale di bill,l'abbattimento e la caduta a precipizio di tutte le barriere razionali della sua mente,soppiantate da una follia vendicativa a tratti però comprensibile.
ottimo douglas,bravo duvall.

Difficilmente rivedremo un film americano così coerente, autocritico, sincero. Michael Douglas supera se stesso, ma non sono da meno tutti gli altri attori, in primis Duvall. Un on-the-road in the city che sotto certi aspetti mi ricorda The Warriors.

bellissimo! guardo questo film e mi chiedo: durante la giornata.. ma chi è che mi trattiene?? come faccio a stare in file kilometriche di traffico?? come faccio a stare zitto quando spendo cifre esorbitanti per comprare cose di tutti i giorni, come faccio a rimanere zitto in tanti cose in cui vorrei dire la mia??? tutti noi viviamo col pensiero del 'quieto vivere' , ma se vogliamo fissarci su ogni piccolo stress ecco che viene fuori la follia..e quando hai perso tutte le cose gioiose della tua vita ecco che non hai niente da perdere e... vedetevi questo film!

Film di denuncia del disagio sociale in cui viviamo nelle grandi metropoli,tra stress,incomprensioni,alienazione e solitudine...e se poi un giorno si decide di cambiare le cose,fare chiarezza e pareggiare i conti????Trama divertente,accattivante,dura e intelligente...ottimo Douglas!

Uff........stamattina vado di frettissima.....non ho manko il tempo di skrivere a Thohuccia my love, il ke la dice lunga........ma vabbe'......almeno due righe per 'sto film le voglio buttare giù, perkè- tra l'altro- è un film ke merita alla grande.
Inkredibile ma vero, non l'avevo MAI visto.....e l'altro ieri sera ho voluto kolmare questa lakuna.....e- a posteriori- posso tranquillamente affermare ke è stata una delle migliori decisioni prese in vita mia.......sikuramente migliore di quando decisi di farmi i kapelli rosso-arancione o di komperare un hambuger alla tavola kalda akkanto al Van Gogh Hostel di Bruxelles (ke mi fruttò quasi 3 giorni di diarrea !!!!!!)........
film davvero bello......forse il migliore di Schumacher.....kon un Michael Douglas davvero straordinario e un Robert Duvall ke non gli è da meno.....
e mo' skusatemi ma devo anna'.........
alla prossimaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa :-)

Film esagerato ad arte per mettere a fuoco l'idea di una follia contenuta esplicitata per cause sosciali nell'immaginario. Follia contenuta che riguarda tutti noi nel vivere quotidiano. Il film sembra interrogarci sul perché in alcuni salta il controllo della follia. Ottima la risposta del film, in questa società basata sulla competizione e la bravura di pochi tollerati e maltrattati dai raccomandati lo stress puà raggiungere forme tali da scatenare un immaginario omicida-giustizialista. E' ciò che è già accaduto numerose volte in America e in una certa Europa.
Grande film per ritmo, suspense, montaggio, abolizione dei punti morti, spessore psicologico dei personaggi: che facilitano forme di identificazione negli spettatori.
Finale a sorpresa da non sottovalutare sia per pluralità dei significati che per intelligenza psicologica.
Da vedere anche per le splendide recitazioni.

Forse ci siamo. Forse ho visto la migliore interpretazione di Michael Douglas.

Una giornata di caldo soffocante. Traffico intenso. Insetti fastidiosi. Il tutto rinchiusi in un auto intrappolata tra tante altre. Un negozio, dove una Coca Cola costa 80 cent... e la follia incomincia a farsi strada.
Bill vorrebbe vedere la figlia, per il suo compleanno. Gli viene negato ed è la goccia che fa traboccare il vaso, già colmo. L'ultima scintilla d'intelletto e di self control lasciano il posto ad una logica che più nulla ha a che vedere con la normalità.
Tutte le persone che Bill incontrerà sembrano particolarmente adatte per irritare sempre di più il suo già fragile equilibrio. Le reazioni sono sempre più violente eppure, in qualche modo, giustificabili.
Ma lui non è un disonesto, è "solo" schizzato. Troppo tutto: e il fast food con panini ridicoli, e ragazzi sbruffoni e pericolosi, una scarpa bucata, un nazista fuori di testa. Alla fine incomincia a farti compassione e lo capisci.

"Sono arrivato ad un punto di non ritorno. E' il punto in cui un viaggio è meglio proseguirlo che tornare indietro".

Gran Bel film.

un film bellissimo.
Gia il titolo italiano è molto significativo, infatti mette in corrispondenza la parola follia, una cosa fuori dal comune, con la parola ordinaria; anche il titolo in inglese non è male : falling down, cadendo giu, che indica il processo che porta il protagonista alla pazzia,

SPOILER
E' proprio la follia del protagonista la parte centrale del film, follia che accomuna tutti gli individui da lui incontrati, ognuno con dei comportamenti aggressivi. Il film è una vera e propria critica ad una società che non ha più rispetto per l'individuo normale,se non è un ricco, o una persona importante, provocando uno stress totale che spesso porta le persone all'aggressività, alla solitudine, in fine alla follia.
Anche la famiglia è tirata in ballo nel film: lo stress e la sofferenza di un genitore che non può vedere la propria figlia, la soferenza di un matrimonio spezzato ("ci avevano detto finchè morte non ci separi", dice il protagonista alla moglie).
Parallelamente al difficile viaggio di Bill per arrivare alla figlia, c'è un poliziotto, che vuole andare in pensione, a causa della moglie sempre con problemi mentali. Il bene (il poliziotto) e il male (il protagonista Bill) si affronatano, anche se in realtà, il protagonista (come si capisce in alcuni momenti, come quando si impaurisce vedendo la bambina che teneva in mano sporca di sangue, e sentendosi in colpa per averle fatto male, mentre in realtà il sangue è il suo) non è malvagio ma è così reso dalla cattiveria degli altri, tanto che le armi con cui fa danni, gli sono date dai vari personaggi che in contra, come a voler dire che il mezzo per nuocere è dato dagli altri, e non è proprio del protagonista.


SPOILER

Molto bello, molto ben diretto, peccato che Schumacher, in seguito, tranne in alcuni casi, si sarebbe risolto a fare film non certo come questi.
Sto rivalutando un sacco Micheal Douglas, che consideravo di gran lunga inferiore al padre, invece in questo film interpreta spettacolarmente la sua parte, dove vengono interpretate le follie assassine di un cittadino medio americano, causate da una serie di fattori di cui lui non ha nessuna colpa (il divorzio, il licenziamento) che lo portano a considerare la società, in quanto vittima di essa, con un occhio diverso, facendosi tante domande a cui nè lui nè la società stessa sa rispondere. Sfaccettature di una società che solo in quel momento riesce a cogliere: patiti del nazismo, spacconi che per difendere il proprio territorio rischiano di uccidere altre persone, gay cacciati dai negozi, uomini del McDonald con sorrisi idioti, lavori stradali di cui non si sa la vera utilità: sfaccettature di un società al quale egli si ribella espressamente.
Fa la sua parte anche la figura del padre abbandonato da moglie e figli... ma qua la mettiamo troppo sul sentimentale.
Quasi in parallelo, corre la vita di un Robert Duvall agente di polizia ormai quasi in pensione che dovrebbe correre verso una vita nuova e migliore, ma alla quale per via della moglie e dell'attaccamento al lavoro rinuncia, che giocherà un ruolo fondamentale per fermarlo.

Un film dai significati abbastanza profondi, con una leggera dose di umorismo (come quando il bambino gli dà le istruzioni per il bazooka) e soprattutto verso la fine una parte d'azione (di cui avrei fatto volentieri a meno) che mette in evidenza il lato hollywoodiano della pellicola (non priva di un paio di stereotipi inutili...)

Molto bello. Da vedere.

Un film geniale e che impressiona fino alla fine. Alcuni fotogrammi sono di grandissima importnaza, il regista ci vuole far impazzire pure a noi che siamo su una poltrona....anzi, adesso prendo la mazza e scendo giù al supermarket xkè devo scambiare un euro per telefonare...;)

Ottimo Michael Douglas e anche ottimo Robert Duvall, anche se il suo personaggio è un po' troppo stereotipato ed americanizzato.
Si potevano risparmiare qualche sua scena.
Molto poco credibile la scena dell'agguato teso dai teppisti allo stesso Bill.
In realtà questa è la storia di una doppia svolta, entrambi i protagonisti cambiano vita a modo loro, uno male l'altro bene, influenzandosi a vicenda.
Per uno la molla che fa scattare tutto è il caldo torrido, il traffico e un licenziamento (accompagnato da una mente già minata 'geneticamente' come forse il regista cerca di far capire durante la scena dell'intervista alla madre di Bill), per l'altro, Duvall, il poliziotto, è l'impazzire di Bill e il dargli la caccia a fargli cambiare vita.
Bill, anche se impazzisce, resta sempre un buono, infatti non ammazza nessuno volontariamente, tranne uno, che lo aggredisce violentemente.
Addirittura si strugge quando vede il sangue sulla camicetta di un bambino che aveva toccato, credendo che il sangue fosse del bambino stesso e restituendolo immediatamente alla madre, inorridito al pensiero di avergli fatto del male.
In questo si nota che la follia ha colpito eccome una mente predisposta, ma sana.
Importante secondo me anche il come la violenza venga resa.
Sarebbe meglio dire le violenze al plurale, perchè nel film ce ne sono di molti tipi: dal pizzicarolo che non vuole cambiarti i soldi per una telefonata, da una moglie che non capisce che al marito mancano troppo i figli, ai teppisti.
A tutte queste cattiverie 'di vita quotidiana' il cittadino Bill ammattito risponde con la sua di follia, accentuandole, mettendole in evidenza per lo spettatore.

La storia di un uomo americano (che sembra un classico impiegato) che impazzisce. Non è brutto ma neanche è un gran bel film.

ma si dai,perchè nn dare 10,perchè nn premiare quelle belle parole,e quelle belle azioni.il film ha un sacco di salti di qualità spettacolari.SPOILER....solo a pensare che inizia col picchiare dei vagabondi,e finisce coll'uccidere un ricco benestante che gioca a golf.l'immedesimazione nel personaggio è tale che quasi ti dispiace debba perdere alla fine. certo che se si pensa che è iniziato tutto con il traffico bloccato,per finire con una giacca nera militare nazista,e morto in quel modo.veramente un film particolare .

Quante volte vorrei fare così pure io, sopratutto quando sono in mezzo al traffico con degli imbecilli

Ah, che bello questo film!
Gli è andato tutto storto

SPOILER in qualche modo si doveva sfogare!
Credo che chiunque si sia riconosciuto nel protagonista...
Un po' di amaro me lo ha lasciato il finale, lo trovato

SPOILER, però a pensarci bene non c'era molto da scegliere su come far finire il film! Forse è stata la scelta più azzeccata!Mah...

Datemi del maschilista violento, però vi sfido a dire che non avete fatto anche voi un po' il tifo per Douglas... insomma, noi non sappiamo cosa lo abbia portato a diventare quello che è, cosa sia successo prima con la moglie, nulla... noi vediamo solo tutte le cose che gli capitano oggi, e non sono poche. Per questo, se il film comincia in maniera assolutamente interessante, si sviluppa poi in modo scontato, per finire con la solita banalità che esige il tipico thriller americano.
Insomma, non c'è bisogno di inserire alcuno spoiler........

E' il primo film di Joel Schumacher (regista un pò troppo sopravvalutato) che reputo ben fatto. Con un Michael Douglas senza dubbio nella sua migliore interpretazione e con una trama molto avvincente, ha il suo limite principale nel finale, che lascia un pò con l'amaro in bocca: detto molto tra le righe, la moglie di Bill passa un pò troppo come una vittima quando, con tutta probabilità, è una delle cause che hanno portato Bill ad una "lunga crisi di nervi".

bel film....a tratti duro, a tratti ironico.Non male, douglas forse nella sua migliore interpretazione.Peccato per alcuni passaggi pun po' lentini ma il film e' veramente godibile...ti lascia anche un po' perplesso...veramente piu che buono.

Veramente bello questo film, molto scorrevole, non annoia di niente, mi sono fatto pure il flash che Michael Douglas assomigliasse a Paolo Bonolis ahahahahahah che ridere!

Strano ma bello,specie nella prima parte!

Una delle migliori trasposizioni cinematografiche sull' assurdità della mente umana.
Sceneggiatura semplice quanto perfetta e una regia di saldo affidamento: quella di Joel Schumacher.
All'epoca fu un successo...ne è tuttora. Voglio proprio vedere.
Folle

la prima parte del film è molto intensa e coinvolgente...poi da quando ci si mette il rapporto con la miglie il film cade un po sul banale fino al finale un po "stupidotto"...si poteva fare meglio...buona l'idea della persona stressata da una vita normale ma allo stesso tempo vuota

bel film..ottimo douglas

Penso che farò la fine di Douglas

avete mai girato a Milano? ecco...

gran film, il protagonista è straordinario, viviamo in un mondo di pazzi...

Un film davvero bello e struggente. Lo stress dell'età moderna è reso mirabilmente e , incredibilmente, senza compiacimenti da Schumacher.
Intenso e triste nella rappresentazione della reltà, il film colpisce proprio perchè lo sfogo violento del protagonista colpisce tutto e tutti, oltre ogni buonismo e soprattutto oltre ogni "politically correct".
Una notazione particolare va fatta a M. Douglas, qui forse nella sua migliore interpretazione.

Strano si,ma a mio parere doveva spingersi ancora di piu'ed evitare il banalissimo finale.non e'un film strappa lacrime quindi alcuni intermezzi lenti e forzati erano da evitare.x il resto stupenda critica alla mer da di societa'americana,con lui che piano piano durante il film mi diventava sempre piu'mito,fino al finale...troppo scontato dove il cattivo perde,il buono vince e tutti felici...e la follia?cmq ottimo ottimo da far vedere e rivedere ai perbenisti e filoamericani caz zoni e pieni di grasso.

ottimo

film Magnifico con un ottima regia e un grande michael douglas........coinvolgente e a tratti molto ironico......ola

Bellissimo. L'avranno passato un miliardo di volte per tv...lo dovreste conoscere tutti.
Voto: 8,5

Non è un capolavoro ma va premiata l'idea che è davvero geniale.
Il migliore di Schumacher.

Film geniale, 1 delle poche interpretazioni convincenti di douglas.
Sperando che non venga imitato...

Un film schizofrenico su di uno schizofrenico.
Un colpo nello stomaco.
Geniale.

Film dissacrante e massacrante: questa storia di un lavoratore con l'esaurimento nervoso è un chiarissimo atto d'accusa alla violenza della società americana. Pur non essendo nulla di trascendente, quest'opera convolge assai, grazie anche ad un buon Michael Douglas.
Non un grandissimo film, ma che merita di essere visto.